Comunicati Stampa – Results Center

  • Ricavi netti consolidati a 553 milioni di euro: in lieve calo rispetto a 562,5 milioni di euro del primo semestre 2016 (-1,7%);
  • Ebitda consolidato a 27,3 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto al primo semestre 2016 anche per il positivo contributo di alcune plusvalenze; in miglioramento da quattro esercizi consecutivi.
  • Risultato netto positivo per 4,4 milioni di euro, in miglioramento di oltre 8 milioni di euro rispetto alla perdita del primo semestre 2016;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -284,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 90 milioni di euro rispetto a -374,8 milioni del primo semestre 2016

Stima per l’esercizio in corso

  • Confermati target, rispetto al 2016 pro-forma[1], di ricavi sostanzialmente stabili, Ebitda adjusted[2] in crescita high-single digit, con conseguente miglioramento della redditività percentuale e di un significativo incremento dell’utile netto (+30%);
  • Migliorata la stima della posizione finanziaria netta, attesa in ulteriore riduzione rispetto al 31 dicembre 2016, con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x

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  • Definizione con RCS MediaGroup S.p.A. dei rapporti inerenti al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A. e dell’aggiustamento prezzo

[1] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a €1.280 milioni ed Ebitda adjusted di circa €100 milioni.

[2]Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017[1] presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2017

Nel primo semestre dell’esercizio 2017, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri rispetto al 2016[2], il Gruppo ha confermato il percorso di miglioramento operativo, registrando un incremento dell’Ebitda adjusted del 9%, rendendo sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio 2017.

Il cash flow ordinario LTM – che per la prima volta include il contributo di Rizzoli Libri per i 12 mesi precedenti – si è attestato a circa 63 milioni di euro, proseguendo la performance positiva di generazione di cassa da parte dei business del Gruppo, che – unitamente alle operazioni straordinarie di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività – consentono di migliorare la previsione della posizione finanziaria netta a fine esercizio.

L’Ebitda adjusted complessivo non è significativo della performance operativa dell’intero esercizio in quanto il negativo contributo di Rizzoli Libri (non consolidato nel primo trimestre 2016) è riconducibile alla stagionalità del business Education che, nel primo trimestre, rileva i costi relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, mentre i ricavi saranno tipicamente registrati nel secondo semestre dell’anno.

Il risultato netto nel semestre, positivo per 4,4 milioni di euro, è risultato in miglioramento di oltre 8 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2016, anche per il contributo di alcune componenti straordinarie positive.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2017

I ricavi consolidati dei primi sei mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 553 milioni di euro, in lieve calo (-1,7%) rispetto ai 562,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente per la performance delle aree Periodici e per l’effetto temporaneo (recuperato nel mese di luglio) di slittamento dei ricavi di rifornimento verso alcuni clienti nell’area Educational, nonché per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics in area Retail.

A parità di consolidamento di Rizzoli Libri (nel solo secondo trimestre), l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari al 9%, (da 26,7 milioni di euro a 29,1 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4,7% al 5,3%, in particolare nelle aree Libri (da 9,5 milioni di euro a 13,2 milioni di euro senza il primo trimestre di Rizzoli Libri) e nell’area Periodici Italia (+13%).

Includendo il risultato di Rizzoli Libri dal 1° gennaio, il margine operativo lordo rettificato risulta pari a 21,6 milioni di euro per effetto del contributo negativo nel primo trimestre, pari a -7,5, milioni di euro, riconducibile alla stagionalità del business education.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,2% (da 22,5 milioni di euro a 27,3 milioni di euro) per effetto del contributo positivo di plusvalenze derivanti dalle cessioni di alcuni asset avvenute nel secondo trimestre dell’esercizio (4,2 milioni di euro derivante dalla cessione di un immobile nell’area Corporate & Shared Services e 4,3 milioni di euro dalla cessione di NaturaBuy nell’area Periodici Francia).

Il risultato operativo consolidato dei primi sei mesi dell’anno è pari a 11,2 milioni di euro, in crescita del 33% circa rispetto al 30 giugno 2016 e include ammortamenti e svalutazioni per 16 milioni di euro, in incremento rispetto ai 14 milioni di euro del primo semestre 2016 per l’impatto dell’ammortamento delle attività immateriali di Banzai Media (1,2 milioni di euro) nonché degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (2 milioni di euro di cui 1,1 milioni di euro nel primo trimestre).

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 4,1 milioni di euro e include oneri finanziari per 7,1 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente (7,9 milioni di euro), a parità di indebitamento netto medio, per il decremento del tasso di interesse medio di circa 40 bps.

Il carico fiscale complessivo del periodo è positivo per 1,6 milioni di euro (negativo per 3,1 milioni di euro nel 2016) e beneficia per 3,8 milioni di euro di un adeguamento delle imposte differite di Mondadori France.

Al 30 giugno 2017 il personale dipendente, a tempo indeterminato e determinato, del Gruppo, risulta composto da 3.112 unità, in calo dell’8,6% rispetto ai 3.404 del giugno 2016, per effetto dell’outsourcing  delle attività logistiche avvenuta a maggio, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2017 si è attestata a -284,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 90 milioni di euro rispetto ai -374,8 milioni del 30 giugno 2016, per effetto della generazione di cassa ordinaria positiva per 63,2 milioni di euro – che per la prima volta include il contributo di Rizzoli Libri per 12 mesi – e straordinaria, che negli ultimi dodici mesi ha generato 27,3 milioni di euro.

SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017

I ricavi consolidati del secondo trimestre dell’esercizio 2017 si sono attestati a 291,9 milioni di euro, in calo del 5,2% rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente.

Nonostante la discontinuità rappresentata dallo slittamento dei ricavi dell’area Educational, l’area Libri ha registrato nei secondi tre mesi dell’anno – che per la prima volta riflettono un perimetro omogeneo – una sostanziale stabilità rispetto all’esercizio precedente (+0,8%).

L’Ebitda adjusted ha evidenziato nel trimestre un incremento pari al 9,5%, in particolare nelle aree Libri (da 5,4 a 8,6 milioni di euro) e Periodici Italia (+27,8%), confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato, includendo anche gli elementi straordinari, ha mostrato un significativo miglioramento di oltre 10 milioni di euro (da 14 a 25,5 milioni di euro), per effetto del contributo positivo delle già citate plusvalenze.

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, è positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 2 milioni di euro al 30 giugno 2016.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’andamento della gestione del Gruppo nel primo semestre, è ragionevole per l’esercizio 2017 confermare la stima, già comunicata, rispetto al 2016 pro-forma[3] di ricavi sostanzialmente stabili, un Ebitda adjusted in crescita high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale, e di un significativo incremento dell’utile netto, pari a circa il 30%.

Anche in conseguenza dell’operazione straordinaria di cessione di un asset realizzata nel corso dei primi sei mesi, l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in ulteriore riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x (dalla precedente previsione compresa tra 2,2/2x).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2017

  • LIBRI

Nei primi sei mesi dell’anno il mercato dei libri trade ha evidenziato una crescita pari al +1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2016[4]. In questo contesto, Mondadori Libri si è confermata leader di mercato con una market share complessiva del 28,1%.

Nel primo semestre dell’anno, il Gruppo ha ricoperto complessivamente 5 posizioni nella classifica dei dieci titoli più venduti a valore con, al 1° posto, Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di F. Cavallo e E. Favilli; L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia (3° posto); Dentro l’acqua e La ragazza del treno di P. Hawkins (al 5° e 6° posto); Tredici di J. Asher (7° posto).

Inoltre, nel mese di luglio, la casa editrice Einaudi ha vinto la 71ª edizione del Premio Strega con Le otto montagne di Paolo Cognetti, un caso letterario tradotto in oltre 30 paesi.

I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 187,9 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 (170,1 milioni di euro), anche per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri (presente solo nel secondo trimestre nel 2016) nonostante un programma editoriale che prevede la pubblicazione di titoli best-seller in misura prevalente nella seconda parte dell’anno:

  • i ricavi Trade hanno registrato una crescita del 4,3% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente; tale incremento rileva l’inclusione nel perimetro di consolidamento di Rizzoli Libri, che ha contribuito ai ricavi del primo semestre per 18,2 milioni di euro;
  • i ricavi Educational sono migliorati del 16,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 anche per effetto delle performance di Electa nelle attività museali ed editoriali;
  • i ricavi derivanti dall’attività di distribuzione sono cresciuti del 27,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente per il differente periodo di consolidamento di Rizzoli Libri.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Libri si è attestato a 5,7 milioni di euro; al netto della perdita rilevata nel primo trimestre da Rizzoli Libri derivante dalla stagionalità tipica del business della scolastica, risulterebbe pari a 13,2 milioni di euro, in crescita del 39% circa rispetto al pari periodo del precedente esercizio (9,5 milioni di euro), per effetto dell’andamento del processo di integrazione e delle sinergie conseguenti nonché della positiva performance di Electa.

Il margine operativo lordo è pari a 5,6 milioni di euro (9,1 milioni di euro al 30 giugno 2016).

  • RETAIL

Nel primo semestre del 2017 l’area Retail ha registrato ricavi per 84,7 milioni di euro, in flessione del 4% rispetto a 88,2 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, anche per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics.

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente con l’80% dei ricavi totali dell’area[5]: nei primi sei mesi dell’anno ha registrato una crescita del 3,4%, migliore rispetto all’andamento del mercato di riferimento.

Tale risultato è stato influenzato positivamente dalla rete diretta e conferma l’efficacia delle misure intraprese in termini di presenza e assortimento del prodotto.

Nel periodo in esame la market share di Mondadori Retail nel libro è salita al 14,7% dal 14,3%.

L’andamento dei ricavi Non Libro ha mostrato una sostanziale stabilità nelle categorie impulse (cartoleria e giocattolo) e media, mentre, come detto, è proseguita la mirata contrazione (-22% circa rispetto al 2016) della categoria consumer electronics.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a -3,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai -3,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, per effetto del calo strutturale dei volumi di vendita del canale Club nonostante una performance positiva degli altri canali.

Il margine operativo lordo si attesta a -5 milioni di euro (-3,1 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016) per effetto di maggiori oneri per ristrutturazioni (1,5 milioni di euro di euro).

  • PERIODICI ITALIA

In Italia, in un mercato ancora negativo per le diffusioni dei magazine, il Gruppo Mondadori si è confermato leader con una quota in crescita al 31,6%[6].

Nel corso del secondo trimestre del 2017, in linea con la strategia di selettivo sviluppo del portafoglio prodotti a sostegno dei ricavi e di ottimizzazione dei costi redazionali, sono state lanciate due nuove testate che hanno avuto un positivo riscontro da parte del pubblico: il mensile Giallo Zafferano, che ha registrato diffusioni medie per circa 200.000 copie, e il settimanale SPY, con un venduto medio di circa 300.000 copie per i primi quattro numeri.

I ricavi dell’area si sono attestati a 148,1 milioni di euro, in calo del 7,9% rispetto ai 160,9 milioni di euro del pari semestre del 2016, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) hanno registrato un calo dell’8,2%, inferiore rispetto all’andamento del mercato di riferimento sia nel canale edicola sia negli abbonamenti;
  • i ricavi pubblicitari (print + web) risultano in crescita del 7% circa, per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, portando l’incidenza dei ricavi digitali sul totale al 28% Nel periodo la raccolta pubblicitaria lorda è cresciuta del 14,5%; considerando solo il print si evidenzia, a parità di testate e di politica sui cambi merce, un andamento (-3,9%) migliore rispetto al relativo trend del mercato (-6,1% a maggio);
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali hanno registrato, come detto, una significativa contrazione rispetto al pari periodo del 2016, allineata al trend del mercato (-29,7%[7]);
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi gestita da Press-Di ha segnato un calo (-2,2%) più contenuto rispetto al mercato di riferimento[8] per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

In ambito digitale nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Mondadori ha raggiunto una unique audience di 16,6 milioni/mese[9] rispetto agli 8 milioni/mese di maggio 2016 (+3,5% rispetto a dicembre 2016) confermandosi il primo editore tradizionale italiano anche nel settore digitale, con una assoluta leadership nei segmenti verticali chiave quali women, food, health & wellness.

Anche comScore, a maggio 2017, ha rilevato una audience del Gruppo di 23,6 milioni di utenti unici/mese, stabile rispetto al dato di dicembre.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Periodici Italia ha registrato un miglioramento del 12,8%, a 11,9 milioni di euro rispetto a 10,6 milioni del primo semestre 2016, principalmente per effetto del contributo positivo delle attività digitali, derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti di Banzai Media con quelli di Mondadori.

Le attività print hanno registrato un margine stabile e compensato il calo derivante dal trend dei mercati per effetto delle continue azioni di ottimizzazione dei processi e del contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Le attività digitali nel semestre hanno complessivamente registrato un Ebitda adjusted positivo (negativo nel primo semestre 2016).

Il margine operativo lordo complessivo dell’area ha confermato tale trend di miglioramento, attestandosi a 11,7 milioni di euro (10 milioni di euro).

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi sei mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 148,1 milioni di euro, in calo del 7,6% rispetto ai 160,4 milioni di euro di pari periodo del 2016.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 74% del totale) hanno registrato una flessione del 4,5% rispetto all’esercizio precedente: -2,7% per gli abbonamenti (che rappresentano il 54% dei ricavi diffusionali e quindi il contributo più rilevante e stabile ai ricavi dell’area); -5,1% per il canale edicola, con una performance migliore rispetto al trend del mercato di riferimento (-8,1%)[10].

I ricavi derivanti dalla vendita di copie digitali hanno registrato nel semestre un significativo incremento rispetto al 2016 per l’avvio di collaborazioni con alcuni operatori di telecomunicazioni francesi relative all’offerta alla loro base abbonati dei brand di Mondadori France.

  • i ricavi pubblicitari (print+web) hanno registrato complessivamente un calo del 17,4% rispetto al pari periodo del 2016: il print (-13,3%), sostanzialmente in linea con il mercato di riferimento, rappresenta l’86% circa del totale ricavi pubblicitari, mentre l’advertising digital è il rimanente 14% circa.

Nel periodo di riferimento la market share di Mondadori France è del 10,6%[11], sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, confermandosi secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

L’audience digitale (web, mobile & tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,4 milioni di utenti unici[12], in crescita del 16% circa rispetto al dato medio del medesimo periodo del 2016.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 12,5 milioni di euro rispetto ai 15,5 milioni di euro dei primi sei mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi pubblicitari dell’area digitale, all’incremento dei costi di affitto della sede e al deconsolidamento dal 1° maggio di NaturaBuy: al netto degli ultimi due effetti, il calo di business si attesterebbe a circa 1,9 milioni di euro nel semestre, attutendo la flessione dei ricavi derivante dalla persistente debolezza dei mercati di riferimento per effetto della continua attenzione al contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato di 15,7 milioni di euro, in crescita del 10% circa rispetto ai primi sei mesi del 2016, per effetto del contributo positivo della plusvalenza di 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione di NaturaBuy nel mese di maggi

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI SEI MESI DEL 2017

Lo scorso 26 giugno Arnoldo Mondadori Editore ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, in esecuzione della delibera dell’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017 che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,96% del capitale sociale, volto a dotare nel triennio la Società delle n. 2,49 milioni di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2017-2019 approvato dalla medesima Assemblea.

In data 3 luglio la Società ha comunicato l’acquisto, nel periodo 26-30 giugno, di 198.098 azioni ordinarie (pari allo 0,076% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,6283 per un controvalore complessivo di euro 332.566,59.

In data 10 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 3-7 luglio di ulteriori 38.902 azioni ordinarie (pari allo 0,015% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,5906 per un controvalore complessivo di euro 61.876,25.

In data 17 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 10-14 luglio di ulteriori 25.000 azioni ordinarie (pari allo 0,010% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,6694 per un controvalore complessivo di euro 41.734,50.

In data 24 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 17-21 luglio di ulteriori 29.500 azioni ordinarie (pari allo 0,0113% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,7062 per un controvalore complessivo di euro 50.331,45.

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene n. 371.500 azioni proprie pari a 0,1421% del capitale sociale (comprensive anche delle n. 80.000 azioni acquistate nel periodo dal 30 novembre al 2 dicembre 2016, come comunicato al mercato il 6 dicembre 2016).

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Definizione con RCS MediaGroup S.p.A. dei rapporti inerenti al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A. e all’aggiustamento prezzo

Con riferimento al contratto relativo all’acquisizione di RCS Libri S.p.A. finalizzato in data 14 aprile 2016, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. comunica che è stato raggiunto con RCS MediaGroup S.p.A. un accordo relativo all’aggiustamento prezzo, previsto dal contratto di compravendita sulla base del raggiungimento degli obiettivi economici dell’esercizio 2015 di RCS Libri S.p.A., pari a circa complessivi 2 milioni di euro in favore di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.. Conseguentemente, tenuto conto del suddetto aggiustamento prezzo, il corrispettivo complessivo per l’acquisizione di RCS Libri S.p.A. ammonta a 125,1 milioni di euro. Resta invariata la previsione, in favore di RCS MediaGroup S.p.A., di un earn-out sino ad un massimo di 2,5 milioni di euro condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati del segmento libri del Gruppo Mondadori, come già comunicato. Nell’ambito di dette intese, le parti hanno altresì definito tutti i reciproci rapporti inerenti il suddetto contratto di compravendita.

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La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 giugno 2017 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – secondo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] I risultati al 30 giugno 2017 includono il contributo della società Rizzoli Libri, che nel 2016 non era consolidata nel primo trimestre, e delle attività di Banzai Media, che nel 2016 sono state consolidate dal 1° giugno e fuse per incorporazione nella capogruppo con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.

[2] Escludendo Rizzoli Libri nel primo trimestre 2017.

[3] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a €1.280 milioni ed Ebitda adjusted di circa €100 milioni.

[4] Fonte: GFK, giugno 2017 (dati a valore di mercato).

[5] Ricavi Store.

[6] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a maggio 2017 (canale edicola + abbonamenti, a valore).

[7] Fonte interna Press-di a maggio 2017.

[8] Calo del venduto nel canale Edicola/Grande Distribuzione dell’8% per i quotidiani e del 7% per i periodici (fonte: ADS, dati a copie a maggio).

[9] Fonte: Audiweb, a maggio 2017.

[10] Fonte interna Mondadori France, dato a aprile 2017.

[11] Fonte: Kantar Media, dati a volume, progressivi a Maggio 2017

[12] Fonte: Nielsen, dato medio Gennaio-Aprile 2017

  • Ricavi consolidati a 261,1 milioni di euro: +2,5% rispetto a 254,8 milioni di euro al 31.03.2016; -5,8% escludendo Rizzoli Libri
  • Ebitda adjusted[1]: +8,3% escludendo Rizzoli Libri; per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli a 3,5 milioni di euro rispetto a 10,1 milioni di euro al 31.03.2016
  • Risultato netto: escludendo Rizzoli Libri in miglioramento a -1,6 milioni di euro; per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli a -9,2 milioni di euro rispetto a -1,8 milioni di euro al 31.03.2016;
  • Posizione finanziaria netta a -286,2 milioni di euro rispetto a -224,9 milioni di euro al 31.03.2016 per effetto delle acquisizioni del 2016; (-263,6 milioni di euro a fine 2016)

Confermati target per l’esercizio 2017

  • Ricavi sostanzialmente stabili;
  • Ebitda adjusted in crescita high-single digit;
  • Utile netto in miglioramento del 30%;
  • Indebitamento finanziario netto in riduzione con rapporto PFN/Ebitda adjusted 2,2/2x.

[1] EBITDA adjusted: margine operativo lordo che esclude oneri e proventi di natura non ordinaria (Glossario: allegato 4).

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017

Nel primo trimestre dell’anno il Gruppo Mondadori ha proseguito, senza gli effetti dell’acquisizione di Rizzoli Libri, il percorso di miglioramento operativo avviato nei precedenti esercizi registrando un incremento dell’Ebitda adjusted dell’8,3% e un ulteriore progresso del cash flow ordinario LTM che si è attestato a 51 milioni di euro.

Il consolidamento di Rizzoli Libri ha consentito una crescita dei ricavi del 2,5% rispetto all’esercizio precedente; l’Ebitda del perimetro complessivo non è significativo della performance dell’intero esercizio, in quanto il contributo negativo di Rizzoli Libri (non consolidato nel primo trimestre 2016) è riconducibile alla stagionalità del business Education che nel primo trimestre include i costi di creazione dei contenuti editoriali nonché gli oneri relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, mentre i relativi ricavi saranno tipicamente registrati nel secondo e terzo trimestre dell’anno.

I ricavi consolidati del Gruppo Mondadori nei primi tre mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 261,1 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto ai 254,8 milioni di euro del pari trimestre dell’esercizio precedente; escludendo il contributo di Rizzoli Libri, il Gruppo ha registrato un calo del 5,8% sostanzialmente riconducibile all’andamento di tutte le aree di business.

Su base omogenea[1], l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari all’8,3% – con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4% al 4,6% – in particolare nelle aree Libri (+8,2%) e Periodici Italia (da 6,4 milioni di euro a 6,6 milioni di euro). Tale performance consolidata è proseguita coerentemente con quanto avvenuto negli ultimi 2 esercizi.

Includendo il risultato di Rizzoli Libri, il margine operativo lordo risulta pari a 3,5 milioni di euro per effetto, come già ricordato, di un contributo negativo (pari a -7,4 milioni di euro) riconducibile alla stagionalità tipica dell’education nel primo trimestre dell’anno.

Il margine operativo lordo consolidato, su base omogenea, risulta in miglioramento di circa il 9% (da 8,5 milioni di euro a 9,3 milioni di euro) confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 1,8 milioni di euro.

Il risultato operativo consolidato dei primi tre mesi dell’anno è pari a -6,1 milioni di euro e include ammortamenti e svalutazioni per 8 milioni di euro, in incremento rispetto ai 5,5 milioni di euro del primo trimestre 2016; tale voce include l’ammortamento del goodwill delle attività di Banzai Media (0,5 milioni di euro) nonché gli ammortamenti degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (1,1 milioni di euro).

Su base omogenea, il risultato operativo è positivo e pari a 2,7 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 9,5, milioni di euro e include oneri finanziari per 3,4 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente – nonostante l’incremento dell’indebitamento netto medio per circa 50 milioni di euro derivante dall’esborso per l’acquisizione di Rizzoli Libri – per un più efficiente utilizzo delle linee di credito del Gruppo.

Il risultato netto è conseguentemente negativo per 9,2 milioni di euro.

Senza Rizzoli Libri, la riduzione degli oneri finanziari è pari al 31% (da 3,6 milioni di euro a 2,5 milioni di euro) e consente il conseguimento di un risultato netto pari a -1,6 milioni di euro in miglioramento rispetto a -1,8 milioni di euro registrati al 31 marzo 2016.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 marzo 2017 si è attestata a -286,2 milioni di euro rispetto ai -224,9 milioni di euro del 31 marzo 2016 (-263,6 milioni di euro a fine 2016).

Al 31 marzo 2017 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 96 milioni di euro (76,6 milioni di euro senza Rizzoli Libri); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 64,8 milioni di euro; senza Rizzoli Libri, il cash flow ordinario si attesta a 51 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,4 milioni di euro al 31 dicembre 2016.

Il flusso di cassa straordinario è negativo per 126,1 milioni di euro, per effetto di investimenti al netto delle dismissioni (130,4 milioni di euro), oneri di ristrutturazione (circa 17 milioni di euro) e incassi relativi a imposte di esercizi precedenti (complessivi 21 milioni di euro).

Al 31 marzo 2017 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.214 unità, in aumento (+7,1%) in seguito alle operazioni straordinarie effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi, al netto delle quali i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del -5%.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’andamento della gestione del Gruppo nei primi mesi dell’anno, è ragionevole confermare per l’esercizio 2017 la stima – già comunicata – rispetto al 2016 pro-forma[2] di ricavi sostanzialmente stabili e di un Ebitda adjusted in crescita “high-single digit, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale. Anche l’utile netto dell’esercizio è confermato in significativo incremento di circa il 30%.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/Ebitda adjusted compreso tra 2,2/2x.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nell’area Trade, Mondadori Libri si è confermata nel primo trimestre dell’anno leader di mercato, incrementando con l’acquisizione dei marchi di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori) la propria market share complessiva al 28%[3].

Nel periodo il Gruppo ha ricoperto le prime due posizioni della classifica dei titoli più venduti a valore (Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di F. Cavallo e E. Favilli e L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia) ed è presente con 4 titoli nella lista dei primi dieci più venduti (Il labirinto degli spiriti, di C. R. Zafòn al sesto posto e La ragazza del treno di P. Hawkins al settimo posto).

Nei primi tre mesi del 2017 i ricavi dell’Area Libri si sono attestati a 80,3 milioni di euro registrando complessivamente un incremento del 26,6% rispetto ai 63,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri:

  • i ricavi Trade sono cresciuti del 15,9% rispetto al primo trimestre 2016 (Rizzoli Libri ha contribuito ai ricavi per 8,6 milioni di euro);
  • i ricavi Educational sono stati caratterizzati, come già ricordato, dalla stagionalità del business della scolastica; ciononostante il segmento, a pari perimetro, ha registrato ricavi in crescita del 12,2% rispetto ai primi tre mesi del 2016; duplicati, includendo Rizzoli Libri;
  • ricavi derivanti dalle attività di distribuzione e di altri servizi per editori terzi, pari a 10,7 milioni di euro, risultano in crescita del 13% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri.

A pari perimetro, il margine operativo lordo rettificato di Mondadori Libri ha registrato un incremento dell’8,2% attestandosi a 4,5 milioni di euro, rispetto al pari periodo del 2016 (4,1 milioni di euro), anche per effetto della positiva performance di Electa. Nel trimestre, Rizzoli Libri ha contribuito negativamente al margine operativo lordo dell’area Libri per -7,4 milioni di euro, per effetto della già menzionata stagionalità tipica del business della scolastica. Il margine operativo lordo, includendo anche gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri, è risultato pari a -3,3 milioni di euro (4,2 milioni di euro a pari perimetro rispetto ai 4 milioni di euro al 31 marzo 2016).

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno, l’Area Retail ha registrato ricavi per 42,9 milioni di euro, in flessione del 3,5% rispetto ai 44,4 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016.

L’analisi dei canali evidenzia nel periodo: nei Megastore un calo dell’1,6%, legato principalmente alla contrazione delle vendite del consumer electronics; dei Bookstore diretti una diminuzione dell’8%; nei Bookstore in franchising una performance in contrazione dell’8,8%; nell’online una crescita del 43% circa, per l’impatto delle vendite legate al Bonus Cultura per i diciottenni (“18app”).

Mondadori Retail ha registrato nei primi tre mesi dell’esercizio in corso un margine operativo lordo rettificato pari a -2,1 milioni di euro rispetto ai -1,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, anche per effetto del contributo negativo della libreria di Rizzoli.

Il margine operativo lordo si attesta a -2,9 milioni di euro (-1,8 milioni nei primi tre mesi del 2016) per effetto di oneri per ristrutturazioni (0,8 milioni di euro).

  • PERIODICI ITALIA

Nel primo trimestre 2017 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato nei magazine con una quota diffusionale a valore del 32,7%[4].

I ricavi dell’area Periodici Italia si sono attestati a 72,2 milioni di euro[5], in calo dell’8% rispetto ai 78,4 milioni di euro del pari trimestre 2016. In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato un calo (-10,7%) sostanzialmente allineato all’andamento del mercato di riferimento[6] sia nel canale edicola sia nel canale abbonamenti;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria (print+web) sono cresciuti del 9,4% per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, portando l’incidenza dei ricavi digitali in Italia al 26% circa del totale; considerando solo la raccolta pubblicitaria print in Italia (a parità di testate e di politica sui cambi merce) si evidenzia un andamento  (-5,6%) allineato al trend del mercato a febbraio[7];
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano in significativa contrazione, in linea con l’andamento del comparto, rispetto al primo trimestre del 2016 che aveva beneficiato di performance particolarmente positive di alcuni prodotti Home-Video e CD;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi gestita da Press-Di ha registrato un calo (-4,1%) più contenuto rispetto all’andamento del mercato[8] per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

Nel primo trimestre 2017 il Gruppo Mondadori ha raggiunto una unique audience di 16,6 milioni/mese[9] rispetto 8,9 milioni/mese di febbraio 2016 (in crescita del 4% rispetto a fine 2016), confermandosi anche il primo editore digitale italiano. Anche comScore, a febbraio 2017, ha rilevato una audience del Gruppo di 24,3 milioni di utenti unici/mese.

Nell’ambito dei progetti di integrazione e sviluppo dei brand del Gruppo, nel mese di marzo è stata avviata la prima attività di brand extension con il lancio del magazine mensile Giallo Zafferano.

Il margine operativo lordo rettificato registra un miglioramento del 3% circa passando da 6,4 milioni a 6,6 milioni di euro per effetto principalmente del contributo positivo derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti digitali acquisiti da Banzai Media. Il margine operativo lordo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento (passato da 6,3 milioni di euro a 6,5 milioni di euro).

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi tre mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 72,4 milioni di euro, in calo del 6,2% rispetto ai 77,1 milioni di euro del pari periodo del 2016. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (76% del totale) hanno registrato una flessione del 3,7% rispetto all’esercizio precedente: il canale abbonamenti (54% dei ricavi diffusionali) è in diminuzione del 2,5%; il canale edicola (-3,9%) ha evidenziato una performance migliore rispetto al trend di mercato[10]. Nel corso del primo trimestre 2017 Mondadori France ha lanciato un nuovo mensile di lifestyle femminile, Mellow.
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria (print+web) hanno registrato complessivamente un calo del 12,7% rispetto al pari periodo del 2016 principalmente riconducibile al digitale (17% del totale dei ricavi pubblicitari).

Nel periodo di riferimento, la market share di Mondadori France si è attestata al 10,2%[11] affermandosi quale terzo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

L’audience digitale (web, mobile e tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,9 milioni utenti unici[12], in crescita del +3% circa rispetto al medesimo periodo del 2016.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 3,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 4,3 milioni di euro dei primi tre mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi pubblicitari dell’area Digitale.

Il margine operativo lordo, pari a 3 milioni di euro, è risultato in calo del 20,3% rispetto ai 3,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2016.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO

In data 28 aprile 2017, il Gruppo Mondadori ha sottoscritto il contratto di cessione dei rami d’azienda relativi alle attività logistiche di Mondadori Libri e Mondadori Retail a CEVA Logistics Italia S.r.l. per un importo di 0,5 milioni di euro. La transazione ha previsto contestualmente la cessione dell’immobile dedicato a queste attività, sito a Verona, alla società AKNO Trading S.r.l. (property company appartenente al Gruppo AKNO, partner industriale del Gruppo CEVA) per un corrispettivo di 6 milioni di euro; e la sottoscrizione del contratto di fornitura in esclusiva di servizi logistici da parte di CEVA Logistics Italia a favore delle aree Libri e Retail del Gruppo Mondadori per la durata di 9 anni.

La cessione dell’immobile ha permesso di conseguire una plusvalenza economica ante imposte pari a 4,2 milioni di euro, già riflessa nella guidance per l’esercizio 2017 (senza impatto sulla stima dell’Ebitda adjusted che per definizione esclude i proventi non ricorrenti).

In data 2 maggio 2017, il Gruppo Mondadori ha comunicato che la controllata Mondadori France ha finalizzato, a seguito dell’acquisto della quota di minoranza pari al 20% del capitale sociale, la cessione del 100% di NaturaBuy SAS: il marketplace di annunci e compravendita di prodotti dedicati a caccia, pesca e tempo libero viene acquisito da NextStage, fondo di private equity con sede a Parigi. Il corrispettivo per la cessione del 100% di NaturaBuy è pari a 12,2 milioni di euro basato su un enterprise value di 10,5 milioni di euro. La cessione di questo asset permette di registrare una plusvalenza economica ante imposte pari a 4,3 milioni di euro, rafforzando il conseguimento della guidance relativa all’utile netto e alla posizione finanziaria netta già comunicata al mercato, che potrebbe pertanto essere rivista nel corso dell’esercizio in corso (senza impatto sulla stima dell’Ebitda adjusted che per definizione esclude i proventi non ricorrenti)

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2017 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Su base omogenea esclude il contributo della società Rizzoli Libri, non consolidata nel primo trimestre 2016. Tale perimetro include invece il contributo delle attività di Banzai Media, fuse per incorporazione nella capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.

[2] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a 1.280 milioni di euro e Ebitda adjusted di circa 100 milioni di euro.

[3] Fonte: GFK, marzo 2017 (dati sell-out a valore di mercato)

[4] Fonte interna: Press-di, dati progressivi a febbraio 2017 (canale edicola + abbonamenti a prezzo di copertina).

[5] A seguito della fusione per incorporazione di Banzai Media S.r.l. in Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. – stipulata il 10 gennaio 2017 e con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2017 – e dell’integrazione delle attività digitali, dall’esercizio 2017 il perimetro acquisito nel 2016 non è più rilevato.

[6] -12,2%. Fonte interna: Press-di, dati progressivi a febbraio 2017 (canale edicola + abbonamenti a prezzo di copertina).

[7] -6,4% Fonte: Nielsen, dati progressivi a febbraio 2017.

[8] Fonte: ADS, dati a copie, febbraio 2017.

[9] Fonte: Audiweb, a febbraio 2017.

[10] -8,1%: Fonte interna Mondadori France, dato a marzo 2017

[11] Fonte: Kantar Media, dati a volume, a gennaio 2017

[12] Fonte: Mediametrie Netratings – Nielsen, dato medio Gennaio-Febbraio 2017

  • Ricavi netti consolidati a 1.262,9 milioni di euro: +12,4% rispetto a 1.123,2 milioni di euro del 2015; -2,9% a perimetro omogeneo
  • Ebitda adjusted[1] in significativo miglioramento a 108,5 milioni di euro: +48,5% rispetto a 73 milioni di euro del 2015; +20,7% a perimetro omogeneo
  • Risultato netto positivo per 22,5 milioni di euro: triplicato rispetto a 6,4 milioni di euro del 2015
  • Posizione finanziaria netta: -263,6 milioni di euro rispetto a -199,4 milioni di euro del 2015; negli ultimi tre esercizi riduzione dell’indebitamento di circa 100 milioni di euro, nonostante gli investimenti per le acquisizioni effettuate nel 2016

Guidance per il triennio 2017-2019

  • 2017-2019: completamento del percorso di rafforzamento competitivo e miglioramento reddituale e finanziario dei core business
  • Stima esercizio 2017: ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2016 pro-forma[2]; ebitda adjusted in crescita “high-single digit”; utile netto in incremento del 30%
  • indebitamento finanziario netto stimato in riduzione con un rapporto PFN/EBITDA adjusted compreso tra 2,2/2x
  • Stima esercizio 2019: ricavi consolidati per oltre 1,3 miliardi di euro; ebitda adjusted di circa 115 milioni di euro; utile netto di 35 milioni di euro; generazione di cassa ordinaria intorno a 60 milioni di euro; posizione finanziaria netta a circa -155 milioni di euro

[1] EBITDA adjusted: margine operativo lordo che esclude oneri e proventi di natura non ordinaria (Glossario: allegato 8).
[2] Dati pro-forma: nell’ipotesi del consolidamento delle società acquisite nel 2016 (Rizzoli Libri e Banzai Media) a partire dal 1° gennaio 2016.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2016[3] presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

Il 2016 ha rappresentato un anno particolarmente significativo nella storia del Gruppo Mondadori, in cui è stato completato con successo il riposizionamento strategico e sono state poste le basi strutturali per affrontare le sfide legate alla nuova fase di crescita dell’azienda.

È stato innanzitutto confermato il positivo esito del percorso di trasformazione avviato nel 2014 che, per effetto del costante impegno volto alla focalizzazione sui core business – realizzato anche attraverso alcune operazioni straordinarie – e al contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.

Nel corso degli ultimi tre esercizi, il Gruppo ha infatti raddoppiato l’ebitda adjusted, passato da 49,1 milioni di euro a 108,5 milioni di euro (circa 100 milioni di euro pro-forma), e ridotto di circa 100 milioni di euro l’indebitamento netto di fine 2016 (-263,6 milioni di euro) rispetto a fine 2013 (-363,2 milioni di euro), nonostante gli investimenti per le acquisizioni realizzate nel 2016 (per circa 133 milioni di euro al netto delle cessioni).

Nel 2016 è stato compiuto un passo fondamentale attraverso l’acquisizione di Rizzoli Libri che ha permesso al Gruppo di accrescere il contributo del business dei Libri, di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato Trade, di conseguire la leadership nell’editoria scolastica, nonché nel business degli illustrati a livello internazionale (principalmente US).

L’acquisizione delle attività di Banzai Media ha rappresentato un elemento chiave nella strategia di sviluppo dei brand di Mondadori nel settore dei magazine: con questa operazione il Gruppo è diventato il primo editore italiano anche in ambito digitale, con una leadership nei settori chiave quali femminili, cucina, salute e benessere, complementari ai magazine già in portafoglio.

Il 2016 è stato un anno di svolta anche sul fronte delle relazioni con il mercato finanziario: l’ammissione al segmento STAR di Borsa Italiana è l’inizio di un percorso che consentirà al Gruppo Mondadori una sempre maggiore visibilità, al fine di una migliore valorizzazione della società e delle sue attività.

L’andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2016
I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2016 si sono attestati a 1.262,9 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto ai 1.123,2 milioni di euro del 2015.

I ricavi pro-forma (sulla base del consolidamento dal 1° gennaio delle società acquisite) sarebbero pari a circa 1.280 milioni di euro.

A pari perimetro, il Gruppo ha registrato una contrazione del 2,9%.

L’ebitda adjusted consolidato è risultato in significativo miglioramento nell’esercizio 2016 (+48,5%), attestandosi a 108,5 milioni di euro rispetto ai 73 milioni di euro dell’esercizio precedente (l’ebitda adjusted pro-forma, includendo il risultato di Rizzoli Libri e Banzai Media dal 1° gennaio, sarebbe pari a circa 100 milioni di euro).

L’area Libri ha contribuito per 75,3 milioni di euro, in incremento del 76% (escludendo il contributo negativo del primo trimestre di Rizzoli Libri), rispetto ai 42,7 milioni di euro del 2015, mentre l’area Periodici Italia ha triplicato il suo contributo, attestandosi a 10,5 milioni di euro (Banzai Media è consolidata solo per sette mesi).

Anche a perimetro omogeneo, il Gruppo ha conseguito un incremento significativo della propria performance, registrando un ebitda adjusted di 88,2 milioni di euro con una crescita superiore al 20% rispetto al 2015.

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la capacità del Gruppo di migliorare costantemente la propria efficacia operativa, conseguita nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi tre anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.

Sempre a perimetro omogeneo, l’efficienza operativa presenta un miglioramento dal 6,5% all’8,1% dei ricavi consolidati.

Il margine operativo lordo totale ha evidenziato una crescita del 15,3%, passando da 81,6 milioni di euro del 2015 a 94 milioni di euro nell’esercizio in esame. L’esercizio 2015 ha beneficiato di componenti straordinari positivi netti per 21,2 milioni di euro (derivanti dalla cessione di alcuni asset) a fronte di componenti straordinari negativi netti pari a 3,7 milioni di euro registrati nel 2016 relativi a oneri derivanti dalle operazioni di acquisizione realizzate.

Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 60 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 54,5 milioni del 2015 di circa il 10% per effetto del citato miglioramento del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti derivante dal diverso perimetro di consolidamento per 7,6 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte consolidato è positivo per 42,3 milioni di euro, in crescita del 10,4% rispetto ai 38,3 milioni di euro del 2015. Gli oneri finanziari ammontano nel 2016 a 17,7 milioni di euro rispetto ai 16 milioni di euro dell’esercizio precedente: nel 2015 avevano beneficiato di un contributo positivo di 1,6 milioni di euro relativo all’eliminazione di alcune put option (Kiver, MUK e NaturaBuy), nonostante i significativi investimenti realizzati per le acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media che hanno generato un incremento dell’indebitamento netto medio dell’esercizio di circa 20 milioni di euro, compensato da un decremento del tasso medio del debito (comprensivo dei costi ammortizzati) pari a circa 0,5 bps.

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 21,6 milioni di euro, in miglioramento del 43% rispetto ai 15,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015.

Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2016 è positivo per 22,5 milioni di euro, in miglioramento di 16,1 milioni di euro e quindi triplicato rispetto ai 6,4 milioni di euro dell’esercizio 2015 (che includeva la minusvalenza di 8,7 milioni di euro relativi alla cessione delle attività di Monradio). L’utile netto 2016 include una plusvalenza di 1 milione di euro, al netto degli oneri relativi, ascrivibile alle cessioni.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2016 si è attestata a -263,6, milioni di euro rispetto ai -199,4 milioni del 31 dicembre 2015 per effetto dell’assorbimento derivante dalla gestione straordinaria per 132 milioni di euro nonostante la generazione di cassa ordinaria del Gruppo, positiva per 68 milioni di euro (48 milioni di euro a perimetro omogeneo).

Al 31 dicembre 2016, il flusso di cassa operativo dell’anno è positivo per 99,4 milioni di euro (74,4 milioni di euro a perimetro omogeneo); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 67,9 milioni di euro e non include l’assorbimento di cassa del trimestre gennaio-marzo (non consolidato nel 2016) di Rizzoli Libri e riconducibile agli investimenti ed alla stagionalità tipica del business Education; a perimetro omogeneo, il Gruppo ha conseguito una generazione di cassa ordinaria pari a 48,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 45,4 milioni di euro dell’esercizio 2015.

Il flusso di cassa straordinario è negativo per 132,1 milioni di euro, per effetto di investimenti al netto delle dismissioni per 132,6 milioni di euro; oneri di ristrutturazione per circa 15 milioni di euro; incassi relativi a imposte relativi a esercizi precedenti per complessivi 15,5 milioni di euro.

Nel 2016 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.261 unità (3.076 nel 2015): a pari perimetro l’organico è in riduzione del 6,9% rispetto al 31 dicembre 2015 per effetto della revisione continua delle strutture organizzative sia in Italia sia in Francia.

Evoluzione prevedibile della gestione
Nel 2016 Il Gruppo Mondadori ha completato il percorso di riposizionamento strategico e riequilibrio economico-finanziario avviato nell’ultimo triennio, conseguendo la leadership unitamente ad una redditività positiva in tutte le aree di business in cui opera e continuando a perseguire con decisione azioni di efficienza coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento.

Nell’esercizio è stata inoltre significativamente migliorata la redditività complessiva con un ebitda adjusted (pro-forma)[4] pari a circa 100 milioni di euro, nonché la generazione di cassa operativa, riducendo l’indebitamento finanziario complessivo entro 2,6x l’Ebitda adjusted (pro-forma).

Il Gruppo proseguirà nel triennio 2017-2019 il percorso di rafforzamento competitivo e miglioramento reddituale e finanziario dei core business, attraverso la costante attenzione alla qualità editoriale e all’ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, focalizzandosi in particolare sul conseguimento delle sinergie emergenti dall’integrazione di Rizzoli Libri e sullo sviluppo dell’area Digital della Periodici Italia, nonché sul piano di espansione del canale Franchising nell’area Retail.

Coerentemente alla strategia delineata, il piano prevede obiettivi operativi che per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentirebbero di stimare a livello consolidato ricavi di oltre 1,3 miliardi di euro, un Ebitda adjusted di circa 115 milioni di euro, un utile netto di 35 milioni di euro, una generazione di cassa ordinaria prossima ai 60 milioni di euro e una posizione finanziaria netta negativa intorno a 155 milioni di euro, che non include l’impatto di eventuali distribuzioni di dividendi.

Alla luce del contesto di riferimento attuale, è ragionevole per l’esercizio 2017 stimare rispetto al 2016 pro-forma[4] ricavi sostanzialmente stabili e un Ebitda adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale. L’utile netto dell’esercizio è inoltre atteso in significativo incremento pari a circa il 30%. Infine, l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/EBITDA adjusted compreso tra 2,2/2x.

Le aree di business
Libri
Nel 2016 il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato trade, con una quota del 29,3% (23,1% a perimetro omogeneo, non includendo i marchi di Rizzoli Libri), raggiungendo nel periodo – per effetto dell’integrazione delle attività di Rizzoli Education – la prima posizione anche del mercato dei libri scolastici, con una quota adozionale pari al 24%[5].

Nell’esercizio i ricavi complessivi dell’Area si sono attestati a 475,1 milioni di euro, in crescita del 48,1% rispetto ai 320,8 milioni di euro dell’esercizio precedente, sostanzialmente per effetto del consolidamento, a partire dal secondo trimestre, di Rizzoli Libri.

A pari perimetro:

  • i ricavi Trade hanno registrato una crescita dell’1,7%, nonostante una selettiva programmazione editoriale finalizzata a migliorarne l’efficienza e la redditività;
  • il settore Educational è risultato sostanzialmente stabile (-0,4%);
  • le attività di distribuzione hanno rilevato una significativa contrazione per effetto della cessazione di alcuni contratti di distribuzione.

Il margine operativo lordo rettificato ha registrato un incremento del 76% circa, attestandosi a 75,3 milioni di euro rispetto ai 42,7 milioni del 2015. Tale risultato è stato conseguito per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri dal 1° aprile 2016 e di una crescita a perimetro omogeneo pari al 30,8%. L’esercizio 2016 ha accolto i benefici della nuova politica gestionale avviata nel 2015 focalizzata su una mirata programmazione editoriale e sulla continua ottimizzazione dei processi operativi in ambito Trade che ha permesso di incrementare sensibilmente il margine di contribuzione; contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate al contenimenti dei costi fissi di struttura che, unitamente all’incremento della performance dell’area Educational di Mondadori, hanno consentito di migliorare ulteriormente la redditività che, a pari perimetro, si è attestata al 18,2% rispetto al 13,3% dell’esercizio precedente.

Nel periodo di consolidamento aprile-dicembre, Rizzoli Libri ha contribuito al margine operativo lordo complessivo per 19,4 milioni di euro per effetto principalmente della positiva performance dell’area scolastica, che non include il contributo negativo del primo trimestre, derivante dalla stagionalità tipica del business Education.

Il margine operativo lordo dell’Area è pari a 72,5 milioni di euro, in crescita del 57,7% rispetto a 45,9 milioni di euro del 2015 che includevano la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori nonostante una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione rispetto allo scorso esercizio (4,3 milioni di euro nel 2016 rispetto a 0,5 milioni nel 2015). L’esercizio 2016 include invece oneri per 2,3 milioni di euro relativi all’operazione di acquisizione di Rizzoli Libri.

Retail
Nell’esercizio 2016 l’area Retail ha registrato ricavi pari a 199,6 milioni di euro in linea, a perimetro omogeneo, rispetto all’anno precedente. Dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, le attività relative alle Librerie Rizzoli sono confluite nell’area Retail, che di conseguenza ha mostrato una crescita complessiva dei ricavi pari all’1,6%.

L’analisi dei canali dell’Area evidenzia:

  • la crescita dei Megastore (+2,4%) per effetto delle aperture di Milano San Pietro all’Orto, nel giugno 2015 e ad Arese in aprile 2016 (-5,5% a perimetro omogeneo);
  • la positiva performance dei Bookstore in franchising (+0,2%), guidata dallo sviluppo del network (-1,9% a perimetro omogeneo);
  • il calo del 4,8% dei Bookstore diretti (+2,7% a parità di negozi);
  • la crescita del canale on-line (+8,6%), in particolare nel prodotto Libro (+12%);
  • un calo del Bookclub (-3,4%), più contenuto rispetto agli anni precedenti.

L’area Retail ha registrato nell’esercizio 2016, a perimetro omogeneo, un margine operativo lordo rettificato pari a 2,3, milioni di euro, in incremento del 3,6% rispetto all’esercizio precedente (1,8 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli).

Tale risultato è stato conseguito per effetto del proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi fissi di struttura e del personale, nonostante la riduzione del margine di prodotto derivante dal diverso mix prodotto/canale, anche legato al calo strutturale del canale Club.

Il margine operativo lordo del 2016 si è attestato a 1,9, milioni di euro (1,4 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli), rispetto ai 1,8 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Periodici Italia
Nel 2016 il Gruppo si è confermato leader del mercato dei magazine con una quota diffusionale a valore pari al 31,7%, stabile rispetto a dicembre 2015[6].

Nell’esercizio i ricavi complessivi dell’area si sono attestati a 310,8 milioni di euro, sostanzialmente stabili (+0,4%) rispetto ai 309,6 milioni di euro del precedente esercizio (-3,8% a perimetro omogeneo, escludendo gli effetti dell’acquisizione di Banzai Media, consolidata dal 1° giugno 2016).

In particolare:

  • ricavi diffusionali: in calo di circa il 3%;
  • ricavi derivanti dai prodotti collaterali: sostanzialmente in linea al 2015 (-0,6%);
  • ricavi pubblicitari complessivi: in crescita del 13% circa, per effetto del contributo dell’acquisizione di Banzai Media; a perimetro omogeneo, la raccolta pubblicitaria lorda sui brand del Gruppo in Italia (print+web) è in calo del 3,8%.

Banzai Media, consolidata a partire dal mese di giugno 2016, ha contribuito ai ricavi dell’Area Periodici Italia per circa 12,8 milioni di euro, portando i ricavi complessivi delle properties a circa 18 milioni di euro e triplicando sostanzialmente i valori del 2015, con un’incidenza sui ricavi pubblicitari totali del 21%.

Il Gruppo ha raggiunto nel 2016 una unique audience di 16 milioni/mese[7], diventando il primo editore digitale italiano: posizionamento ulteriormente confermato dalle rilevazioni di comScore che, a dicembre 2016, mostrano una audience di 23,7 milioni di utenti unici/mese.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Periodici Italia ha registrato un sensibile miglioramento, passando da 3,5 milioni a 10,5 milioni di euro, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato, per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e di contenimento delle attività promozionali, pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nell’esercizio è stata inoltre conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

Il margine operativo lordo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento passando da 0,4 milioni di euro nel 2015 a un risultato di 3,8 milioni di euro nel 2016, per effetto delle azioni sopracitate e nonostante maggiori oneri di ristrutturazione.

Periodici Francia
Mondadori France ha registrato nell’esercizio 2016 ricavi pari a 321,6 milioni di euro, in calo del        -3,9% rispetto a 334,6 milioni di euro nel 2015.

In un mercato ancora in contrazione, Mondadori France si è confermato secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica con una quota (a volume) stabile, pari al 10,9%.

I ricavi pubblicitari (print+digital) sono in flessione del 6,5% rispetto al 2015: la pubblicità digitale (quasi il 18% dei ricavi pubblicitari totali) ha registrato una crescita di oltre il +16% che ha parzialmente compensato il calo derivante dalla raccolta print (-10,3% a valore).

I ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti), che rappresentano oltre il 75% circa del totale, hanno registrato un calo complessivo del -2,9%, in lieve miglioramento rispetto al trend dell’esercizio precedente, per effetto dell’andamento stabile degli abbonamenti che rappresentano oltre la metà del totale (53%).

Complessivamente le attività digitali hanno registrato una crescita pari all’11,6%, per effetto dello sviluppo delle attività digitali delle properties (+9,5%) e delle attività di Natura Buy (+23,5%).

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 33,2 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto al precedente esercizio in particolare per effetto di costi legati ad attività di M&A gestite nel corso dell’esercizio, con una marginalità sui ricavi che si è confermata superiore al 10% (10,3% nel 2016 rispetto al 10,8% nel 2015).

Nel 2016 è stata ancora perseguita la strategia di contenimento dei costi redazionali e di struttura per contrastare la persistente debolezza dei mercati di riferimento nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali. Anche nel periodo in esame, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva e crescente rispetto al 2015.

Il margine operativo lordo dell’Area, pari a 30,8 milioni di euro, è risultato in calo del 5% rispetto al 2015 (32,4 milioni di euro), in misura minore per effetto anche di minori oneri di ristrutturazione.

Risultati di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2016 ha registrato una perdita di 15,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 32 milioni di euro dell’anno precedente.

Principali fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio
In data 29 settembre 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata Banzai Media S.r.l. in Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., predisposto ai sensi degli artt. 2501-ter e 2505, comma 1, cod. civ. ed approvato, nella stessa data, anche dal Consiglio di Amministrazione di Banzai Media S.r.l..

L’operazione è volta a realizzare la piena integrazione delle attività di Banzai Media – i cui brand manterranno autonomo e distinto il proprio valore – con le digital properties dell’area Periodici Italia. Sarà quindi possibile creare una gamma di offerta unificata, in grado di proporsi da leader sia verso gli investitori pubblicitari sia verso gli utenti con un miglioramento del time to market, mettendo a fattor comune tutti gli asset e know how reciproci e usufruendo di processi gestionali più rapidi ed efficaci.

In data 8 Novembre, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la fusione per incorporazione, senza concambio, della società interamente posseduta Banzai Media S.r.l., in conformità al progetto di fusione precedentemente approvato.

La fusione, stipulata il 10 gennaio, ha avuto effetti civilistici a decorrere dal 15 gennaio 2017, contabili e fiscali dal 1° gennaio 2017.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato l’Assemblea degli azionisti per giovedì 27 aprile 2017 in prima convocazione.

Proposta all’Assemblea di rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 21 aprile 2016, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:

Motivazioni
Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni agli  Azionisti.

Durata
Fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Numero massimo di azioni acquistabili
La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite, tenuto anche conto delle azioni di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio, del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.

Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti
Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto (i) del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs. 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, (ii) dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, (iii) della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato e (iv) delle Prassi Ammesse.

In particolare, tali acquisti saranno condotti sui mercati regolamentati secondo modalità che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.

In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dall’art. 3 del regolamento delegato UE 2016/1052.

Con riferimento alle operazioni di disposizione delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea di effettuarle con ogni modalità ritenuta opportuna nell’interesse della Società, per il perseguimento finalità che includono le vendite sui mercati regolamentati, l’esercizio di diritti, anche di conversione, relativi a strumenti finanziari emessi dalla Società o da terzi, il sostegno di piani di incentivazione approvati dall’Assemblea degli Azionisti.

Alla data odierna, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 80.000 azioni proprie, pari allo 0,031% del capitale sociale.

Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori, che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.

Proposta all’Assemblea di adozione di un piano di Performance Share
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2017/2019, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, destinato al CFO – Consigliere esecutivo e/o altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e/o manager/dirigenti di seconda linea del gruppo.

Con l’adozione del Piano la società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio lungo termine con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.

Detto piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2017 e il 2019.

Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti, sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.

Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del piano di performance share, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto piano, si rinvia al documento informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.

Proposta all’Assemblea di modifica statuto sociale
Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea straordinaria la proposta di modificare gli art. 7 (introduzione della maggiorazione del voto di cui all’art. 127-quinquies del D. Lgs. 58/98) e 17 (modifica delle modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione attraverso la previsione di un sistema c.d. a liste bloccate) dello Statuto Sociale. Per i dettagli circa suddette modifiche si rinvia alle relazioni illustrative che saranno pubblicate nei termini e secondo le modalità previste dalla disciplina di legge e di regolamento vigente.

Bilancio di sostenibilità
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Bilancio di sostenibilità 2016, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance – core”.

Una sintesi del Bilancio di sostenibilità sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

I risultati dell’esercizio 2016, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 17 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.

La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato – quarto trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  6. Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  7. Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  8. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[3] In data 30 settembre 2015 è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente bilancio consolidato. Tale rappresentazione ha comportato che, nel conto economico del 2015, il risultato conseguito nel periodo, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al corrispettivo della cessione, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

[4] Dati pro-forma: nell’ipotesi del consolidamento delle società acquisite nel 2016 (Rizzoli Libri e Banzai Media) a partire dal 1° gennaio 2016.

[5] Fonte AIE: dati ministeriali 2016 sulla base delle scelte adozionali (numero di sezioni).

[6] Fonte interna: Press-di, dicembre 2016.

[7] Fonte: Audiweb a dicembre 2016

  • Utile netto in miglioramento di oltre 20 milioni di euro: 17,9 milioni di euro al 30 settembre 2016 rispetto a -2,8 milioni di euro del 30 settembre 2015; 11 milioni di euro a perimetro omogeneo
  • Ricavi netti consolidati a 935,3 milioni di euro rispetto ai 818,3 milioni di euro dell’esercizio precedente: +14% includendo il consolidamento di Rizzoli Libri e Banzai Media; in sostanziale stabilità a perimetro omogeneo.
  • EBITDA adjusted a 76,1 milioni di euro rispetto ai 48 milioni di euro dell’esercizio precedente: +59% con il contributo positivo delle società acquisite; +24% a perimetro omogeneo.
  • EBITDA in miglioramento da undici trimestri consecutivi a 70,3 milioni di euro rispetto ai 48,8 milioni di euro dell’esercizio precedente: +44% includendo Rizzoli Libri e Banzai Media; +10% a perimetro omogeneo per effetto del continuo recupero di efficienza.
  • Posizione finanziaria netta a -329 milioni di euro rispetto ai -243,6 milioni di euro per effetto del costante incremento della generazione di cassa che ha consentito investimenti in acquisizioni per circa 170 milioni di euro.

Migliorata la guidance per l’esercizio in corso

  • Confermati ricavi in crescita di circa il 14% includendo Rizzoli Libri e Banzai Media; sostanzialmente stabili a perimetro omogeneo.
  • EBITDA adjusted atteso in miglioramento del 35% (rispetto alla precedente stima del 30%) includendo le società acquisite; a perimetro omogeneo crescita double-digit (rispetto alla precedente previsione high-single digit).
  • Miglioramento del rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,3x rispetto alla precedente previsione 3,5x (inferiore al covenant bancario di 4,5x).

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2016

Nei primi nove mesi 2016 il Gruppo Mondadori ha registrato risultati particolarmente positivi. I ricavi hanno mostrato a pari perimetro, dopo quasi quattro esercizi, una sostanziale stabilità rispetto all’esercizio precedente; performance che, unitamente al miglioramento del margine operativo lordo per l’undicesimo trimestre consecutivo, ha consentito di migliorare l’outlook sull’intero anno.

Il 2016 ha segnato inoltre il passaggio alla nuova fase di sviluppo del Gruppo, per effetto del consolidamento delle società recentemente acquisite Rizzoli Libri e Banzai Media, passo decisivo realizzato per rafforzare la posizione di leadership nei business strategici del Gruppo.

I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi del 2016 sono cresciuti del 14,3%, attestandosi a 935,3 milioni di euro; escludendo gli effetti del consolidamento delle società acquisite nell’anno, il Gruppo ha registrato una sostanziale stabilità rispetto ai 818,3 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato rettificato (EBITDA adjusted[1]) ha presentato una crescita del 58,7% (76,1 milioni di euro rispetto a 48 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), anche per il positivo contributo delle società acquisite nel 2016, in particolare di Rizzoli Libri (16,5 milioni di euro). L’area Libri ha registrato un incremento del 65%, mentre è triplicata la performance del segmento Periodici Italia. L’area Retail, nonostante il contributo negativo (per effetto della stagionalità della Libreria Rizzoli di Milano), ha registrato un miglioramento di oltre il 13%.

A perimetro omogeneo, l’incremento dell’EBITDA adjusted del Gruppo è pari al 23,7%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 5,9% al 7,3%. Tale performance è il risultato di una costante e focalizzata politica di gestione, avviata e implementata con successo in tutte le aree di business; particolarmente rilevante è l’incremento nelle aree Libri (+18,2%) e Periodici Italia (da 1,7 milioni di euro a 6,5 milioni di euro).

Il margine operativo lordo consolidato, a 70,3 milioni di euro, ha mostrato una crescita del 44%, includendo il risultato di Rizzoli Libri e Banzai Media. A pari perimetro, il miglioramento è pari al 9,9% (da 48,8 a 53,7 milioni di euro) confermando il significativo e continuo recupero di efficienza del Gruppo derivante dalla capacità di stabilizzazione dei ricavi e delle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi tre esercizi, nonostante il terzo trimestre del 2015 avesse beneficiato di una plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture Harlequin Mondadori per 7,6 milioni di euro (nell’area Libri).

Il risultato operativo consolidato dei primi nove mesi dell’anno è in crescita del 60,1%, pari a 48 milioni di euro, includendo gli ammortamenti relativi a Rizzoli Libri pari a 5,2 milioni di euro; a perimetro omogeneo, il risultato operativo è di 37 milioni di euro, in miglioramento del 23,4% rispetto ai 30 milioni di euro dei nove mesi 2015, anche per effetto del decremento della voce ammortamenti e svalutazioni di 16,7 milioni di euro rispetto ai 18,8 milioni al 30 settembre 2015 che includeva una svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications pari a 4 milioni di euro (nell’area Periodici Italia).

Il risultato consolidato prima delle imposte si è attestato a 35,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 16,1 milioni di euro; a perimetro omogeneo, tale risultato è pari a 24,5 milioni di euro in significativo incremento (+52,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2015, anche per il contributo degli oneri finanziari (pari a 12,5 milioni di euro), in significativa contrazione (-9,2%), per effetto della riduzione del tasso medio del debito derivante della rinegoziazione del finanziamento avvenuta a fine 2015 (da 3,72% a 3,05%) e di un debito medio inferiore nel periodo in esame, nonostante le acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio 2016.

Il risultato netto consolidato di Gruppo è pari a 17,9 milioni di euro, in miglioramento di oltre 20 milioni di euro rispetto ai -2,8 milioni di euro registrati al 30 settembre 2015, che includevano la minusvalenza relativa alle attività radiofoniche dismesse; a pari perimetro il risultato netto è positivo per 11 milioni di euro.

Al 30 settembre 2016 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.330 unità. L’incremento dell’organico, pari al 7,8% rispetto al settembre 2015, è esclusivamente attribuibile alle acquisizioni effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi; a perimetro omogeneo, i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del 5,8%.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2016 si è attestata a -329 milioni di euro rispetto ai -243,6 milioni del 30 settembre 2015 per effetto della rilevante generazione di cassa del Gruppo avvenuta negli ultimi dodici mesi, che ha consentito investimenti netti per acquisizioni pari a 135,7 milioni di euro.        

Al 30 settembre 2016, il flusso di cassa operativo – a perimetro omogeneo – degli ultimi dodici mesi è positivo per 83,9 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e a imposte del periodo) prosegue nel trend di miglioramento registrato nei sette trimestri precedenti attestandosi a 56,3 milioni di euro. Includendo il contributo derivante dalle società recentemente acquisite, il cash flow dell’attività ordinaria degli ultimi dodici mesi si attesta a 53,3 milioni di euro.

Tale performance è il risultato di una costante ed efficace attività di monitoraggio, capacità di intervento e di gestione di tutte le variabili economiche e finanziarie, propria di tutte le aree di business del Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’evoluzione del Gruppo e della performance delle società acquisite, è ragionevole confermare per l’esercizio corrente le attese precedentemente comunicate in termini di ricavi che,  includendo Rizzoli Libri (per 9 mesi) e Banzai Media (per 7 mesi), si stimano in crescita di circa il 14% mentre, a pari perimetro, sono sostanzialmente stabili rispetto al 2015.

Migliorata la stima relativa all’EBITDA adjusted: includendo Rizzoli Libri e Banzai Media, è atteso un incremento del margine operativo lordo rettificato di circa il 35% (dalla precedente previsione di +30%) mentre, a pari perimetro, si prevede una crescita “double digit(dalla precedente stima high-single digit) rispetto al 2015, con un conseguente incremento della redditività percentuale.

La posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto alla precedente previsione (3,5x) entro un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,3x, inferiore rispetto al covenant bancario per l’esercizio pari a 4,5x.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO

  • LIBRI

Nei primi nove mesi dell’anno in Italia il mercato trade dei libri ha evidenziato una crescita del +2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (fonte GFK: settembre 2016; dati a valore di mercato), confermando i segnali positivi manifestatisi nel primo semestre dell’anno in corso.

In questo contesto, Mondadori Libri si è confermata leader di mercato con una quota trade pari al 22,8%. Al 30 settembre 2016, a seguito dell’acquisizione dei marchi di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori), il Gruppo ha incrementato la propria market share complessiva al 27,8%.

Per quanto riguarda la scolastica, a seguito dell’integrazione di Rizzoli Education, il Gruppo ha incrementato la propria market share al 24,1%, diventando il primo player nel segmento in Italia.

Nel periodo in esame i ricavi dell’area Libri del Gruppo Mondadori si sono attestati a 355,5 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 52,5%, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri da aprile 2016 (+1,8% a pari perimetro rispetto ai 233,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2015). Complessivamente Rizzoli Libri ha contribuito nel periodo per 118,4 milioni di euro.

A pari perimetro, i ricavi dell’area Trade hanno evidenziato una crescita del 15,7% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente per effetto del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati tra la fine del 2015 e la prima parte dell’esercizio in corso. Per quanto riguarda l’area Educational, i ricavi dei primi nove mesi del 2016 hanno registrato, a pari perimetro, una crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

L’EBITDA adjusted dell’Area risulta pari a 58,6 milioni di euro, in significativo incremento (+65,1%) rispetto allo stesso periodo del 2015 (35,5 milioni di euro); nel periodo in esame, Rizzoli Libri ha contribuito per 16,6 milioni di euro per effetto principalmente della positiva performance dell’area scolastica.

L’area Libri ha registrato una performance particolarmente positiva anche a pari perimetro, con una crescita del +18,2% (42 milioni di euro al 30 settembre 2016), per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale e della continua ottimizzazione dei processi operativi intrapresa in ambito Trade, che ha permesso di ridurre sensibilmente l’incidenza del costo del venduto sui ricavi. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate al contenimento dei costi fissi di struttura e delle spese discrezionali, che hanno consentito di migliorare ulteriormente la redditività percentuale.

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area risulta pari a 57,9 milioni di euro, rispetto ai 39,6 milioni di euro al 30 settembre 2015 che includevano 7,6 milioni di euro di plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori, parzialmente compensata nel periodo in esame da minori oneri di ristrutturazione rispetto all’esercizio precedente.

  • PERIODICI ITALIA

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 234,9 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 233 milioni di euro del primi nove mesi del 2015 (-2,3% a perimetro omogeneo, escludendo Banzai Media consolidata dal 1° giugno 2016)[2].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato con una market share del 31,8% (fonte interna Press-di, agosto).

Banzai Media ha contribuito ai ricavi dell’Area Periodici Italia dei primi nove mesi dell’anno per circa 7,2 milioni di euro. Con tale acquisizione Mondadori ha raggiunto una audience digitale complessiva di 16,6 milioni di utenti unici mese (fonte: Audiweb, dati medi ad agosto 2016), diventando il primo editore digitale italiano.

I ricavi diffusionali dell’Area Periodici Italia risultano in diminuzione del 2,4%; a parità di testate, il calo è sostanzialmente allineato all’andamento registrato dal mercato di riferimento (-8,3% fonte interna Press-di, dati progressivi ad agosto 2016: edicola+abbonamenti al prezzo di copertina) sia nel canale edicola sia nel canale abbonamenti.

I ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria risultano in flessione del 2,6%; la raccolta pubblicitaria print in Italia evidenzia un calo del 4% (allineato al trend del mercato di -3,6%; fonte Nielsen, dati progressivi ad agosto 2016); la raccolta dei siti web, in crescita dello 0,6%, mostra un andamento migliore rispetto al trend registrato dal mercato di riferimento (-1,6%: fonte Nielsen, dati progressivi agosto 2016) con il contributo del consolidamento delle properties di Mondadori Scienza (Nostrofiglio.it e Focus.it).

I ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano stabili rispetto al pari periodo del 2015, per il positivo contributo dell’home-video (50% del totale) che compensa la riduzione dei cd musicali e dell’oggettistica.

Nell’attività di distribuzione e ricavi verso terzi, l’Area ha registrato un andamento in linea con l’esercizio precedente per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

Le attività internazionali hanno registrato ricavi per 4,3 milioni di euro, in calo (dai 5,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2015) per effetto della flessione dell’attività di licensing dovuta al peggioramento del contesto di mercato.

I ricavi delle attività di Digital Marketing Service (8,7 milioni di euro) hanno mostrato una crescita di circa il 2% rispetto ai primi nove mesi del 2015, per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

L’EBITDA adjusted dell’area Periodici Italia registra un sensibile miglioramento a 6,9 milioni di euro (includendo il contributo di Banzai Media); a pari perimetro tale dato è pari a 6,5 milioni di euro rispetto a 1,7 milioni di primi nove mesi 2015 per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nel periodo in esame è stata inoltre conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

Il margine operativo lordo dell’area ha più che confermato tale trend di miglioramento evidenziando una crescita di oltre 4 milioni di euro (da 0,8 milioni di euro a 5,4 milioni di euro) nonostante maggiori componenti straordinarie negative; a pari perimetro il margine operativo lordo complessivo si attesta a 5,1 mlioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi nove mesi del 2016 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 239,3 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai 246,8 milioni di euro del pari periodo del 2015.

In particolare:

  • i ricavi relativi alla diffusione, che rappresentano circa il 75% del totale, hanno registrato una flessione pari al 2,4% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi di vendita nel canale abbonamenti evidenziano una sostanziale stabilità, compensando parzialmente la flessione del canale edicola (-6,1%, sostanzialmente in linea con il trend di mercato) e confermando l’opportunità strategica di continuare a investire in questo canale che nei primi nove mesi del 2016 rappresenta il 53% dei ricavi diffusionali e quindi il contributo più rilevante e crescente ai ricavi dell’area.

Tali performance sono state raggiunte con la costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione. Nel periodo in esame, Mondadori France ha infatti lanciato numerose brand extension tra cui Grazia Hommes;

  • i ricavi relativi alla raccolta della pubblicità registrano complessivamente un calo del 4,6% rispetto al pari periodo del 2015, ma con un andamento differente tra cartaceo e online: l’advertising digitale (20% circa del totale dei ricavi pubblicitari), in incremento di circa il 22%, ha parzialmente compensato il calo della componente print (-8,9%). In questo contesto Mondadori France ha confermato la propria market share del 10,6% (fonte Kantar Media: dati a volume, progressivi a giugno 2016), affermandosi stabilmente quale secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica.

Complessivamente, le attività digitali (circa il 5% dei ricavi totali) hanno registrato una crescita del 14,8% per effetto dello sviluppo delle properties a cui si unisce il positivo andamento di NaturaBuy (+29%). L’audience web delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,9 milioni utenti unici (fonte Médiamétrie Netratings-Nielsen, dato medio gennaio-agosto 2016), in crescita del 9% circa rispetto al medesimo periodo del 2015.

L’EBITDA adjusted è pari a 21,3 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A gestite nel periodo (0,7 milioni di euro). Prosegue nell’esercizio in corso l’attenzione sul contenimento dei costi redazionali e di struttura per contrastare la persistente debolezza dei mercati di riferimento nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali. Anche nel periodo in esame, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva e crescente rispetto alla perdita del medesimo periodo 2015.

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 19,4 milioni di euro, è risultato in calo del 3,1% rispetto ai 20,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, per effetto dei sopracitati costi di M&A e di oneri di ristrutturazione per circa 1,9 milioni di euro (2,1 milioni nei nove mesi 2015).

 

  • RETAIL

Nei primi nove mesi dell’anno, l’Area Retail – a perimetro omogeneo – ha registrato ricavi per 135 milioni di euro, in incremento dell’1,1% rispetto ai 131,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della crescita del franchising (+3,3%) e dei Megastore (+3,8%) che hanno più che compensato il calo strutturale del Club; positivo il canale online (+ 2,2%) principalmente per effetto della buona performance dell’editoria scolastica. A partire dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, le attività relative alla libreria Rizzoli sono confluite nell’area Retail, che di conseguenza evidenzia una crescita dei ricavi complessivi nei primi nove mesi pari al 2,4%. 

Mondadori Retail ha registrato nei primi nove mesi del 2016 un EBITDA adjusted a pari perimetro, di -2,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -3,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015 (-2,7 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli nel semestre di consolidamento aprile-settembre). Tale risultato è stato conseguito per effetto delle azioni di riduzione dei costi, sia nei punti vendita sia nelle funzioni centrali, che hanno più che compensato gli effetti derivanti dal calo strutturale del canale del Club. A pari perimetro il margine operativo lordo complessivo si attesta a -2,1 milioni di euro rispetto ai -2,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, per effetto di alcune componenti straordinarie positive (0,4 milioni di euro).

Designazione del Lead Independent Director

Il Consiglio di Amministrazione ha designato, ai sensi del Codice di Autodisciplina, il Consigliere Indipendente Avv. Cristina Rossello quale Lead Independent Director.

La durata in carica del Lead Independent Director è la medesima prevista per i membri del consiglio di amministrazione e pertanto rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la fusione per incorporazione, senza concambio, della società interamente posseduta Banzai Media S.r.l., in conformità al progetto di fusione reso disponibile, come da comunicato del 29 settembre scorso, presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito internet www.gruppomondadori.it (sezione Governance). La stipula dell’atto di fusione e le necessarie iscrizioni al registro imprese sono attese entro il 15 gennaio 2017 una volta decorsi i termini di opposizione dei creditori di cui all’art. 2503 del Codice Civile.

La documentazione relativa alla presentazione agli analisti dei risultati del primi nove mesi dell’anno è resa disponibile oggi presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor).

Pubblicazione resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

In allegato (vedi pdf ):

  1. Situazione finanziaria e patrimoniale consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del terzo trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternative di performance utilizzati.

[1] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[2] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service e la struttura centrale dedicata alle attività digitali dei brand Mondadori sono confluite nell’area Periodici Italia, (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di un’opportuna informativa, anche nel pari periodo del precedente esercizio.

  • Ricavi netti consolidati: +1,1% a pari perimetro rispetto al primo semestre dello scorso anno; includendo gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri e di Banzai Media, ricavi netti consolidati a 562,6 milioni di euro: +8,6% rispetto al primo semestre dello scorso anno
  • Margine operativo lordo consolidato (EBITDA): +24% a pari perimetro rispetto al primo semestre dello scorso anno; includendo Rizzoli Libri e Banzai Media, margine operativo lordo consolidato a 22,5 milioni di euro: +18,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno
  • Risultato netto consolidato di Gruppo positivo per 0,2 milioni di euro a pari perimetro rispetto a -12,2 milioni di euro del primo semestre 2015; -3,8 milioni di euro includendo Rizzoli Libri e Banzai Media
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -374,8 milioni di euro rispetto ai -326,5 milioni del 30.06.2015, per effetto della rilevante generazione di cassa nonostante investimenti netti per oltre 150 milioni di euro per le acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media

STIMA PER L’ESERCIZIO IN CORSO
(includendo Rizzoli Libri per 9 mesi e Banzai Media per 7 mesi):

  • Ricavi in crescita di circa il 14% rispetto al 2015;
  • Margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted)* in miglioramento di circa il 30%;
  • Posizione finanziaria netta attesa con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2016

Nel 2016 il Gruppo Mondadori ha registrato un avvio d’anno particolarmente positivo, ancora più soddisfacente perché ottenuto in uno scenario macroeconomico ancora volatile.

In particolare, i ricavi hanno mostrato, dopo quasi quattro esercizi, una crescita rispetto all’esercizio precedente: performance che, unitamente al miglioramento del margine operativo lordo (EBITDA) per il decimo trimestre consecutivo, conferma il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e segnando il passaggio alla nuova fase di sviluppo del Gruppo.

Il secondo trimestre del 2016 ha registrato, infatti, il consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media, passo decisivo per rafforzare la posizione di leadership nei business strategici del Gruppo, accelerando il processo di crescita dell’azienda.

Il contributo di tali acquisizioni amplifica la già positiva performance dei ricavi nel primo semestre, portando l’incremento all’8,6%.

I ricavi netti consolidati del primo semestre dell’esercizio 2016 si sono attestati a 562,6 milioni di euro, come detto in crescita dell’8,6%. Escludendo gli effetti del consolidamento delle società acquisite nel 2016, il Gruppo registra un incremento pari all’1,1%.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a 26,7 milioni di euro, con un miglioramento dell’11,9% rispetto ai 23,8 milioni di euro del primo semestre 2015. A perimetro omogeneo, la crescita è del 15,9%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è aumentata dal 4,6% al 5,3%. Tale performance è stata il risultato di una costante e focalizzata politica di gestione realizzata con successo in tutte le aree di business del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato (EBITDA), a 22,5 a milioni di euro rispetto ai 19 milioni di euro del primo semestre 2015, ha mostrato un incremento del 18,7%, includendo il risultato di Rizzoli Libri    (-1,5 milioni di euro) e Banzai Media (+0,6 milioni di euro). A pari perimetro il miglioramento è pari al 24%: un risultato che conferma il significativo recupero di efficienza del Gruppo derivante dalla capacità di stabilizzazione dei ricavi e delle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due esercizi.

Il risultato operativo consolidato (EBIT) del primo semestre dell’anno è pari a 8,5 milioni di euro, includendo gli ammortamenti relativi a Rizzoli Libri pari a 3 milioni di euro; a perimetro omogeneo, il risultato operativo è pari a 12,4 milioni di euro, in miglioramento del 34,7% rispetto ai 9,2 milioni del primo semestre 2015, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni (11,1 milioni di euro rispetto ai 9,7 milioni al 30 giugno 2015) derivante da maggiori ammortamenti delle attività immateriali, conseguente alla ripresa degli investimenti.

Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a 0,6 milioni di euro; a perimetro omogeneo, è pari a 4,6 milioni di euro in netto incremento rispetto ai 0,6 milioni di euro del primo semestre 2015, anche per il contributo degli oneri finanziari che, in significativa contrazione (-8,4%), ammontano a 7,8 milioni di euro per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito.

Il risultato netto consolidato di Gruppo è pari a -3,8 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -12,2 milioni di euro registrato al 30 giugno 2015, mentre a pari perimetro il risultato netto è positivo per 0,2 milioni di euro.

Al 30 giugno 2016 il personale dipendente del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.404 unità: tale dato include 438 risorse derivanti dalle acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media; a perimetro omogeneo i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del 2,5%.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2016 si è attestata a -374,8 milioni di euro rispetto ai -326,5 milioni del 30 giugno 2015 per effetto della rilevante generazione di cassa del Gruppo, anche di carattere straordinario, avvenuta negli ultimi dodici mesi, che ha consentito investimenti netti per acquisizioni pari a 157,3 milioni di euro.

Al 30 giugno 2016 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi a perimetro omogeneo è positivo per 79,4 milioni di euro, mentre il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 51,5 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei sette trimestri precedenti.

Includendo gli effetti delle società Rizzoli Libri e Banzai Media, il cash flow ordinario complessivo risulta pari a 42,8 milioni di euro, inferiore a quello a perimetro omogeneo per effetto della stagionalità del business di Rizzoli Libri nel secondo trimestre.

Tale performance è il risultato di una costante ed efficace attività di monitoraggio, capacità di intervento e di gestione di tutte le variabili economiche e finanziarie, propria di tutte le aree di business del Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’evoluzione positiva del Gruppo nel primo semestre e delle integrazioni in corso, è ragionevole confermare per l’esercizio corrente le attese precedentemente comunicate a pari perimetro (ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2015 e EBITDA adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente incremento della redditività percentuale).

Includendo gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri (per 9 mesi) e di Banzai Media (per 7 mesi) si stimano ricavi in crescita di circa il 14% rispetto al 2015 e EBITDA adjusted in crescita di circa il 30%. La posizione finanziaria netta è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x.

COOPTAZIONE DI UN AMMINISTRATORE

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data odierna ha inoltre preso atto delle dimissioni del consigliere non esecutivo Bruno Ermolli, membro anche del Comitato Remunerazione e Nomine, per sopraggiunte esigenze professionali.

Il Consiglio di Amministrazione ha conseguentemente deliberato, ai sensi dell’art. 2386 del codice civile e dell’art. 17.6 dello statuto sociale, la nomina per cooptazione di Paolo Ainio, che resterà in carica fino alla prossima Assemblea.

In occasione della medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione, in conformità alle disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., ha provveduto a reintegrare il Comitato Remunerazione e Nomine, nominando, in sostituzione del consigliere Bruno Ermolli, il consigliere non esecutivo Alfredo Messina.

Si precisa infine che il consigliere Bruno Ermolli alla data delle dimissioni non detiene partecipazioni nella società.

Il curriculum vitae del consigliere Paolo Ainio, qualificabile quale amministratore non esecutivo in conformità alle disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società www.gruppomondadori.it, sezione Governance.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2016

  • LIBRI

In Italia il mercato dei libri trade ha evidenziato nel primo semestre dell’anno una crescita pari al +2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (fonte: GFK, giugno 2016; dati a valore di mercato). In tale contesto l’area Trade di Mondadori Libri si è confermata leader del mercato con una quota pari al 22,9%; in seguito all’acquisizione dei marchi Trade di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori), il Gruppo ha incrementato la propria market share complessiva nel trade al 28,8% (al 30 giugno 2016).

Nel periodo in esame, i ricavi dell’area Libri del Gruppo si sono attestati a 170,1 milioni di euro rispetto ai 123,4 milioni di euro del primo semestre 2015, registrando complessivamente un incremento del 37,9%, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri (con ricavi complessivi nel periodo aprile/maggio 2016 pari a 36,6 milioni di euro, relativi alle attività trade, education e Rizzoli International Publications, che opera nel mercato dei libri illustrati di alta gamma e attraverso le attività della libreria Rizzoli Bookstore di New York).

A perimetro omogeneo i ricavi dell’area Libri del Gruppo hanno registrato un incremento del +8,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Per quanto riguarda l’area Trade a pari perimetro nel primo semestre (escludendo quindi il contributo di Rizzoli Libri), i ricavi sono stati di 85,6 milioni di euro, con una crescita del 14,3% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, per effetto del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati tra la fine del 2015 e la prima parte dell’esercizio in corso.

Sempre a perimetro omogeneo, per quanto riguarda invece l’area Educational, i ricavi hanno registrato una crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2015, per l’anticipo di alcuni rifornimenti nel settore della scolastica e per il positivo andamento delle attività di gestione museale.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) di Mondadori Libri ha registrato a pari perimetro un significativo incremento di oltre il 29% rispetto al primo semestre del precedente esercizio, attestandosi a 11 milioni di euro per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale, dei rilevanti successi ottenuti dai titoli novità pubblicati e della continua ottimizzazione dei processi operativi intrapresa dal 2015 in ambito Trade.

Il margine operativo lordo (EBITDA), a perimetro omogeneo risulta pari a 10,7 milioni di euro, raddoppiando il risultato dei primi sei mesi 2015 (5,2 milioni di euro), anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

Nel trimestre di consolidamento (aprile-giugno 2016), Rizzoli Libri ha contribuito negativamente al margine operativo lordo complessivo dell’area Libri per 1,5 milioni di euro per effetto principalmente della stagionalità del settore education che genera la prevalenza dei ricavi nel secondo semestre.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) dell’area Libri del Gruppo, includendo anche gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri, è risultato pari a 9,1 milioni di euro (+74,2% rispetto ai primi sei mesi 2015).

  • PERIODICI ITALIA

Nel primo semestre dell’anno il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nei magazine con una quota di mercato pari al 32,1% (fonte interna Press-di, dati a valore a maggio, edicola + abbonamenti).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 161,1 milioni di euro[1], in crescita dell’1,1% rispetto ai 159,4 milioni di euro del primo semestre 2015 (-0,8% a perimetro omogeneo, escludendo gli effetti dell’acquisizione di Banzai Media).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in crescita dello 0,8% anche principalmente per il contributo delle testate di Mondadori Scienza;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria risultano in calo del 2%; la raccolta pubblicitaria print dei Periodici Italia ha evidenziato un calo del 4% in linea con il trend di mercato di -3,6% (fonte: Nielsen; dati progressivi a maggio); la raccolta dei siti web, in crescita del 4,7%, mostra un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (-1,9%; fonte: Audiweb; dati progressivi a maggio). Complessivamente (print+web) nel periodo in esame, la raccolta pubblicitaria sui brand Mondadori in Italia è in calo del 2,7% nel semestre.

I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 8,4 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb; dati progressivi a maggio) rispetto ai 7,2 milioni di maggio 2015 (+16% sulla media gennaio-maggio);

  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali venduti in allegato ai magazine Mondadori, sono incrementati dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2015;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un andamento in linea rispetto all’esercizio precedente per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti;
  • le attività internazionali hanno registrato ricavi per 3 milioni di euro, in calo dai 3,5 milioni di euro dei primi sei mesi 2015 a seguito della flessione dell’attività di licensing dovuta al peggioramento del contesto macroeconomico internazionale e dell’effetto negativo dei tassi di cambio inglese e cinese;
  • i ricavi delle attività di Digital Marketing Service (6,2 milioni di euro) hanno mostrato una crescita del 2%, per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

 

Banzai Media ha contribuito ai ricavi dell’area Periodici Italia del primo semestre 2016 (mese di giugno) per circa 2,9 milioni di euro: con l’acquisizione di un’audience di 16,4 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dati medi a maggio 2016), Mondadori diventa il primo editore digitale italiano.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) dell’area Periodici Italia ha registrato, a pari perimetro, un sensibile miglioramento (+13% circa), passando da 8,8 milioni a 9,9 milioni di euro per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e delle attività promozionali, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.

Nel semestre è stata conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa. Includendo il contributo di Banzai Media, l’incremento nel periodo si attesta al 20,4%.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) dell’Area nel primo semestre ha più che confermato tale trend di miglioramento, evidenziando una crescita del 17% a pari perimetro e del 25% (includendo il consolidamento di Banzai Media) per effetto delle azioni sopracitate e di minori oneri di ristrutturazione.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi sei mesi del 2016 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 160,3 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai 166,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 75% del totale) hanno registrato una flessione pari al 2,8% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi da abbonamenti (53% dei ricavi diffusionali) hanno evidenziato una sostanziale stabilità, compensando parzialmente la flessione del canale edicola (-6,3%) e confermando l’opportunità strategica di continuare ad investire in questo canale;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente un calo del 5,8% rispetto al pari semestre del 2015, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo  (-10,9%) e on-line (18% del totale ricavi pubblicitari) che ha registrato una crescita del 27%.

L’audience web delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 9,8 milioni utenti unici (fonte: Médiamétrie NetRatings – Nielsen; dato medio gennaio/maggio 2016), in crescita del 19% circa rispetto al medesimo periodo del 2015, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a 15,5 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto al primo semestre del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). Anche nel semestre in esame, in continuità con la positiva performance dell’esercizio 2015, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva, rispetto alla perdita del medesimo periodo 2015.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA), pari a 14,2 milioni di euro, è risultato in leggera contrazione rispetto ai 14,4 milioni di euro del primo semestre 2015, per effetto dei sopracitati costi di M&A e di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 0,3 milioni di euro, derivanti dal piano di uscite volontarie avviato nel 2015, che ha già mostrato positivi risultati.

  • RETAIL

Nei primi sei mesi dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi complessivi per 88,2 milioni di euro, in miglioramento del 2,8% rispetto ai 85,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente.

A partire dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, l’attività di Librerie Rizzoli, relativa alla storica libreria di Milano in Galleria Vittorio Emanuele e al sito di e-commerce rizzolilibri.it, è confluita nell’area Retail. Conseguentemente, a perimetro omogeneo, la crescita è dell’1,6%, principalmente per effetto della crescita del canale del Franchising (+5,2%) e dei Megastore (+3,8%) che hanno più che compensato il calo strutturale del Club (-8,8%).

Mondadori Retail ha registrato nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted), a pari perimetro, di -3 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai    -3,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015 (-3,1 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli nel secondo trimestre 2016). Tale risultato è stato conseguito per effetto delle azioni di riduzione dei costi, sia nei punti vendita sia nelle funzioni centrali, che hanno determinato la minor incidenza dei costi di struttura e del personale e che hanno più che compensato la riduzione del margine di prodotto derivante dal diverso mix prodotto/canale, anche legato agli effetti del calo strutturale del canale del Club.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) si attesta a -3 milioni di euro (-3,1 includendo il risultato di Librerie Rizzoli; -2,8 milioni nel primo semestre 2015 per effetto di componenti straordinarie positive).

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI SEI MESI DEL 2016

CLOSING CESSIONE MARSILIO EDITORI S.P.A.

In data 26 luglio 2016 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha finalizzato, tramite la controllata Rizzoli Libri S.p.A., la cessione a GEM S.r.l. della partecipazione detenuta in Marsilio Editori S.p.A., pari al 94,71% del capitale sociale. Il corrispettivo della transazione incassato è pari a 8,9 milioni di euro, sulla base di un enterprise value in linea con il prezzo di acquisizione della stessa partecipazione nell’ambito dell’operazione Rizzoli Libri finalizzata lo scorso 14 aprile 2016; l’importo è inclusivo di una posizione finanziaria netta rettificata positiva pari a 1,3 milioni di euro.

La cessione di Marsilio Editori S.p.A. è stata realizzata in adempimento ai rimedi indicati dal provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

GEM S.r.l., società attiva nel settore dell’editoria, che fa capo alla famiglia De Michelis, ha detenuto una partecipazione in Marsilio Editori S.p.A. dal 1985 fino all’aprile 2016.

Il budget per l’esercizio 2016 di Marsilio Editori prevede ricavi per circa 9,4 milioni di euro con un EBITDA di 1 milione di euro.

* * *

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 giugno 2016 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

* * *

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – secondo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

 

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

[1] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service sono confluite nell’area Periodici Italia (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di una corretta informativa, anche nel pari semestre del precedente esercizio.

Approvato dal C.d.A. il resoconto intermedio di gestione al 31.03.2016

  • Ricavi netti consolidati in crescita del 2,2% con una significativa inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti: 254,8 milioni di euro al 31 marzo 2016 rispetto a 249,2 milioni di euro del primo trimestre 2015
  • Margine operativo lordo consolidato +22,1%: 8,5 milioni di euro al 31 marzo 2016 rispetto a 7 milioni di euro del 31 marzo 2015
  • Risultato netto di Gruppo delle attività in continuità in forte recupero: -1,8 milioni di euro al 31 marzo 2016, in miglioramento di oltre il 50% rispetto a -3,7 milioni di euro del 31 marzo 2015
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo in significativa riduzione: -224,9 milioni di euro rispetto a -319,2 milioni di euro al 31 marzo 2015

§

Stima per l’esercizio in corso:

  • Ricavi in crescita del 14% rispetto al 2015;
  • EBITDA, a livello operativo, in aumento del 30%;
  • La posizione finanziaria netta, includendo gli effetti delle operazioni Rizzoli Libri e Banzai Media Holding e delle previste cessioni in conformità a quanto disposto dall’AGCM, è attesa in incremento rispetto a fine 2015, con un rapporto PFN/Ebitda intorno a 3,5x/3,6x, significativamente inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2016
Il Gruppo Mondadori ha registrato un avvio d’anno particolarmente positivo, ancora più soddisfacente perché ottenuto in uno scenario macroeconomico ancora volatile.

In particolare, i ricavi (prima delle sopracitate acquisizioni) hanno mostrato dopo quasi quattro esercizi una crescita rispetto all’esercizio precedente: performance che unitamente al miglioramento, per il nono trimestre consecutivo, del margine operativo lordo ha confermato il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e la nuova fase di sviluppo del Gruppo.

I ricavi netti consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2016 si sono attestati a 254,8 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 249,2 milioni di euro del pari periodo 2015, registrando una significativa inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti (+0,8% a perimetro omogeneo, includendo i ricavi delle attività dei periodici di Mondadori Scienza[1]).

Il margine operativo lordo ante non ricorrenti presenta una crescita del 15,3%, a 10,1 milioni di euro rispetto agli 8,8 milioni di euro dei primi tre mesi 2015, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta da 3,5% a 4%. Il consolidamento di Mondadori Scienza ha contribuito negativamente nel trimestre per 0,1 milioni di euro.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 22,1%, attestandosi a 8,5 milioni di euro rispetto ai 7 milioni di euro del primo trimestre 2015: una performance che, anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione e minori componenti straordinarie, conferma il recupero di efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate ed implementate negli ultimi due esercizi.

Il risultato operativo consolidato dei primi tre mesi dell’anno è pari a 3,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 2,1 milioni del primo trimestre 2015 di circa il 45% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni (5,4 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2015).

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 0,5 milioni di euro rispetto ai -2,4 milioni di euro al 31 marzo 2015; nei primi tre mesi dell’esercizio in corso gli oneri finanziari ammontano a 3,6 milioni di euro, in significativa contrazione (-19%) rispetto ai 4,4 milioni di euro del medesimo periodo del 2015, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito. Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 0,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (0,8 milioni nel primo trimestre 2015).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 1,8 milioni di euro, in miglioramento di oltre il 50% rispetto alla perdita di 3,7 milioni di euro registrata al 31 marzo 2015. Il risultato netto di Gruppo al 31 marzo 2016, dopo il risultato delle attività dismesse dell’area Radio (negativo per 1 milione di euro nei primi tre mesi dello scorso esercizio), è pari a -1,8 milioni di euro e presenta un miglioramento di 2,9 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 marzo 2016 si è attestata a -224,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -319,2 milioni del 31 marzo 2015 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla gestione ordinaria (48,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (45,9 milioni di euro).

Al 31 marzo 2016 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 71,7 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 48,4 milioni di euro, continuando il trend di miglioramento registrato nei sei trimestri precedenti. Il flusso di cassa straordinario è positivo per 45,9 milioni di euro, principalmente per gli incassi, derivanti dalle dismissioni effettuate negli ultimi dodici mesi, per complessivi 58,4 milioni di euro, relativi alle cessioni dell’80% di Monradio (settembre 2015), del 50% nella joint venture Harlequin Mondadori (settembre 2015) e di un immobile sito in Roma (dicembre 2015).

LE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO

  • LIBRI

Nei primi tre mesi del 2016 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota nel trade pari al 22,9% (fonte GFK, marzo 2016).

Nel periodo in esame l’Area Libri ha registrato ricavi complessivi per 63,4 milioni di euro, in significativo incremento (+13,3%) rispetto ai 56 milioni di euro dello stesso periodo del 2015.

In particolare, l’area Trade ha presentato una crescita del 16,9% per effetto del protrarsi del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati a fine 2015 e dell’ottimo riscontro di pubblico delle novità distribuite nell’esercizio, come testimoniato dalle classifiche di vendita: nei primi tre mesi dell’anno il Gruppo ricopre le prime tre posizioni nella classifica dei titoli più venduti in termini di copie ed è presente con 5 titoli nella top ten.

I libri dell’area Educational hanno registrato ricavi in miglioramento del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 per effetto della crescita di Mondadori Electa.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, mostra un significativo incremento (oltre il 50%) rispetto al primo trimestre 2015, attestandosi a 4,1 milioni di euro, per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale, che ha anche registrato una riduzione del numero delle novità prodotte, e di una più efficace gestione dei processi operativi in seguito alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa dal 2015 in ambito Trade.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi tre mesi del 2016 il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership di mercato nei magazine, con una quota a valore pari al 32,7% (fonte interna Press-di, a febbraio 2016).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 78,5 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 77,9 milioni di euro del primo trimestre 2015 (-3,7% a portafoglio omogeneo).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in crescita del 3,7%, principalmente per il contributo del consolidamento delle testate di Mondadori Scienza;
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali diminuiscono dell’1,8% rispetto al primo trimestre 2015;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria risultano sostanzialmente allineati al primo trimestre dell’esercizio precedente (-0,3%); I dati di traffico mostrano un’audience complessiva pari a 8,9 milioni di utenti unici (fonte Audiweb, febbraio 2016), rispetto a 6,9 milioni di febbraio 2015 (+29%).
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un lieve incremento (+1,4%) rispetto all’esercizio precedente, per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti;
  • le attività internazionali hanno registrato ricavi per 2,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2015 (2,8 milioni di euro);
  • i ricavi delle attività di digital marketing service (3,3 milioni di euro), confluite nell’area Periodici Italia dal 1° gennaio 2016[2], hanno mostrato una crescita del 5,2% per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, registra un sensibile miglioramento pari a circa l’11%, passando da 6,2 milioni a 6,8 milioni di euro per effetto del contributo di una positiva dinamica dei ricavi, dopo numerosi trimestri negativi, nonché delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e delle attività promozionali, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nel trimestre è stata conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi tre mesi del 2016 Mondadori ha incrementato la propria quota di mercato in Francia al 10,3% (fonte Kantar Media, dati a volume a febbraio 2016), confermandosi secondo operatore nel mercato pubblicitario dei magazine.

Nel periodo di riferimento i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 77,1 milioni di euro, in calo del 3,5% rispetto ai 79,9 milioni di euro di pari periodo del 2015 (a parità di pubblicazioni, i ricavi mostrerebbero un calo del 2%, sostanzialmente confermando il trend rilevato nell’esercizio 2015: -1,9%).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (74% del totale) hanno registrato una flessione del 3,4% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi da abbonamenti (53% dei ricavi diffusionali) hanno evidenziato una sostanziale stabilità (-0,2%; +0,6% a parità di pubblicazioni), che compensa parzialmente la flessione del canale edicola (-7,5%), confermando l’opportunità strategica di continuare ad investire in questo canale;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente una lieve contrazione, pari allo 0,7% rispetto al primo trimestre del 2015, per effetto del positivo andamento dei ricavi digitali cresciuti di oltre il 20% (rappresentano circa il 20% del totale), che compensa ormai quasi totalmente il calo rilevato dalla componente print (-6,9%).

L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 9,9 milioni utenti unici (fonte Médiamétrie Netratings, febbraio 2016), in crescita del 13% circa rispetto allo stesso periodo del 2015.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 4,3 milioni di euro, in calo dell’8,4% rispetto al primo trimestre del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A (0,4 milioni di euro). Anche nel trimestre in esame, in continuità con la positiva performance dell’esercizio 2015, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva, in incremento rispetto al medesimo trimestre 2015.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’esercizio, l’Area Retail ha registrato ricavi per 44,4 milioni di euro, in incremento (+0,8%) rispetto ai 44,1 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della crescita del canale franchising (+3,7% a parità di negozi), dei bookstore diretti (+4,5% a parità di negozi), e della sostanziale stabilità dei Megastore, che hanno più che compensato il calo strutturale del club (-10,4%) e la flessione registrata nell’online (-10,1%) derivante principalmente dalla riduzione delle offerte promozionali finalizzata a migliorarne la redditività.

Mondadori Retail ha registrato nei primi tre mesi dell’esercizio un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, pari a -1,8 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto ai -1,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’evoluzione positiva del Gruppo nel primo trimestre ha confermato le attese precedentemente comunicate a perimetro omogeneo; includendo gli effetti del perfezionamento dell’operazione Rizzoli Libri (che sarà consolidata dal 1° aprile 2016) e dell’accordo per l’acquisizione di Banzai Media Holding (il cui contributo si concretizzerà sostanzialmente nella seconda parte dell’anno) è ragionevole stimare per l’esercizio corrente una crescita dei ricavi di circa il 14% rispetto al 2015 e del margine operativo lordo – a livello operativo – di circa il 30%.

Tali stime includono le sinergie attese nel corso del presente esercizio dall’integrazione di Rizzoli Libri, ma non il contributo della società Marsilio Editori e del ramo d’attività Bompiani che, in conformità a quanto disposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 23 marzo 2016, saranno cedute nei tempi previsti e quindi non consolidate.

La posizione finanziaria netta, includendo gli effetti di entrambe le operazioni straordinarie e delle previste cessioni, è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x/3,6x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI TRE MESI DEL 2016

CLOSING ACQUISIZIONE RCS LIBRI
Come già comunicato al mercato in data 14 aprile 2016, il Gruppo Mondadori ha perfezionato – a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti – l’acquisizione di RCS Libri S.p.A. (oggi Rizzoli Libri S.p.A.), tramite la controllata Mondadori Libri S.p.A. in esecuzione dell’accordo sottoscritto e comunicato al mercato in data 4 ottobre 2015. Il perimetro dell’operazione comprende l’intera quota (pari al 99,99%) posseduta da RCS MediaGroup S.p.A. in RCS Libri S.p.A., incluse le relative partecipazioni, e la titolarità esclusiva di tutti i marchi in ambito librario, tra cui Rizzoli. Il corrispettivo dell’operazione, che ha recepito alcune rettifiche contrattualmente previste, è pari a 127,1 milioni di euro ed è stato regolato per cassa, tramite l’utilizzo di una linea di credito dedicata a disposizione del Gruppo.

Sulla base di specifiche clausole del contratto, il prezzo potrà essere soggetto ad aggiustamenti pari a massimi +/-5 milioni di euro legati al raggiungimento di obiettivi economici per il 2015, come risultanti dal bilancio 2015 di RCS Libri S.p.A., che verranno determinati e comunicati secondo quanto previsto dagli accordi contrattuali. È inoltre previsto un earn-out in favore di RCS MediaGroup S.p.A. sino a 2,5 milioni di euro, condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati del segmento libri del Gruppo Mondadori.

ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DI BANZAI MEDIA HOLDING
Come già comunicato al mercato in data 10 maggio 2016, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., a seguito del Consiglio di Amministrazione presieduto da Marina Berlusconi, ha sottoscritto con Banzai S.p.A. il contratto relativo all’acquisizione di Banzai Media Holding S.r.l., ovvero della divisione vertical content del Gruppo Banzai.

I termini dell’operazione attribuiscono a Banzai Media Holding un enterprise value pari a 45 milioni di euro, suddiviso in una componente fissa di 41 milioni di euro e un earn-out di 4 milioni di euro.
Il corrispettivo dell’acquisizione al closing – al netto di un indebitamento finanziario netto normalizzato stimato di 16,4 milioni di euro (che include debiti finanziari verso la controllante Banzai S.p.A. e 3,3 milioni di euro per componenti differite di prezzo relative ad alcune partecipazioni) – è pari a 24,6 milioni di euro. L’earn-out previsto a favore di Banzai S.p.A. sarà corrisposto all’eventuale conseguimento di predeterminati risultati relativi al triennio 2016-2018.

§

Si ricorda che con l’entrata in vigore del D. Lgs. 15 febbraio 2016, n. 25, che ha recepito la più recente normativa europea sugli obblighi di trasparenza, sono venuti meno i preesistenti obblighi di informativa al mercato in occasione dei risultati trimestrali. Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., così come quelli successivi, è da considerarsi pertanto quale rendicontazione volontaria redatta dalla Società.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations) nei termini precedentemente previsti dalla normativa. La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2016 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations)..

§

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] Consolidati dal 1° luglio 2015 a seguito dell’acquisto da parte di Mondadori del 50% della joint-venture Gruner+Jahr/Mondadori S.p.A., oggi Mondadori Scienza S.p.A.

[2] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service sono confluite nell’area Periodici Italia (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); di conseguenza il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di una corretta informativa, anche nel pari trimestre del precedente esercizio.

  • Ricavi netti consolidati a 1.122,8 milioni di euro: -4% rispetto a 1.169,5 milioni di euro del 2014.
  • Margine operativo lordo consolidato in netto miglioramento a 81,6 milioni di euro: +14% rispetto a 71,5 milioni di euro del 2014 (+7,5% ante non ricorrenti)
  • Risultato netto consolidato delle attività in continuità positivo per 15,1 milioni di euro: triplicato rispetto a 5,3 milioni di euro del 2014
  • Posizione finanziaria netta in significativo miglioramento per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di oltre 90 milioni di euro: -199,4 milioni di euro rispetto a -291,8 milioni di euro del 2014
  • §
  • Stima per l’esercizio in corso a pari perimetro di: ricavi stabili, margine operativo lordo in crescita “high-single digit” e posizione finanziaria netta in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015
  • §
  • Assemblea degli azionisti convocata per giovedì 21 aprile 2016

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015[1] presentati dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

Il 2015 ha rappresentato un anno particolarmente significativo nella storia del Gruppo Mondadori, in cui sono state poste le basi strutturali per affrontare le sfide legate alla nuova fase di crescita dell’azienda.
È stato confermato il positivo esito del percorso avviato negli esercizi precedenti che, per effetto del costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, ha comportato un significativo miglioramento del risultato economico, con una redditività positiva in tutte le aree di business, nonché della capacità di Mondadori di generare risorse finanziarie.
È stata inoltre perseguita con successo la focalizzazione sui core business, attraverso azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività: le operazioni straordinarie di valorizzazione di alcuni asset non strategici completate nel corso del 2015 (cessione della maggioranza di R101, di un immobile a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori) hanno ulteriormente incrementato la disponibilità di risorse finanziarie.
Tali positivi risultati sono stati indirizzati da una parte alla riduzione dell’indebitamento finanziario consolidato – che è stato quasi dimezzato in meno di 24 mesi – e dall’altra a sostenere con adeguate risorse le linee strategiche di sviluppo del Gruppo.
Il 2015 ha segnato infatti per Mondadori il passaggio ad una nuova fase, in cui la Società è tornata ad investire per rafforzare la posizione competitiva nei business strategici del Gruppo e supportare il processo di crescita.
A luglio, Mondadori ha incrementato al 100% la propria partecipazione in Gruner+Jahr/Mondadori, arricchendo così il proprio portafoglio con un brand di successo come Focus, in linea con la strategia di consolidare la leadership del Gruppo nel mercato dei magazine concentrandosi sulle testate più rilevanti e con maggiori potenzialità di sviluppo nel digitale.
Nel mese di ottobre è stato realizzato un passo fondamentale nell’evoluzione strategica del Gruppo attraverso l’accordo per l’acquisizione di RCS Libri che dal 2016 permetterà a Mondadori di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché nel business degli illustrati a livello internazionale (principalmente negli Stati Uniti).

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015

I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2015 si sono attestati a 1.122,8 milioni di euro, in riduzione del 4% rispetto ai 1.169,5 milioni di euro del 2014. Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori consolidati dal 1° luglio 2015 (per 9 milioni di euro) – oggi Mondadori Scienza: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7%.

Il margine operativo lordo consolidato è risultato in significativo miglioramento nell’esercizio 2015 (+14%), attestandosi a 81,6 milioni di euro rispetto ai 71,5 milioni di euro del 2014, anche per effetto del contributo positivo di elementi non ricorrenti, quali le plusvalenze registrate dalle cessioni di un immobile sito a Roma e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori.
Anche al netto degli elementi non ricorrenti, il margine operativo lordo ha evidenziato una crescita del 7,5%, passando da 67,9 milioni del 2014 a 73 milioni di euro nell’esercizio in esame, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,8% al 6,5% dei ricavi. Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori ha contribuito positivamente per 0,4 milioni di euro, mentre la cessione della joint venture Harlequin Mondadori negativamente per 0,2 milioni di euro.

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo, conseguita nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due anni, pur mantenendo costante e prioritario l’impegno sul miglioramento della qualità editoriale dei propri brand.
Il recupero di redditività (al netto di elementi non ricorrenti) è stato raggiunto per effetto della diminuzione dell’incidenza del costo del venduto di oltre 2 punti percentuali (passata dal 41,1% al 38,8% dei ricavi, migliorando in tutte le aree di business) e della riduzione dei costi fissi di struttura (da 11% a 10,4% dei ricavi) superiore alla flessione dei ricavi, parzialmente mitigato dall’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi (passata dal 23,3% al 24,9%).

Al 31 dicembre 2015 l’organico ha registrato una riduzione dell’1,5% (3.076 persone rispetto alle 3.123 unità del 2014) per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (-3% a perimetro omogeneo: pari a 94 unità); escludendo i costi non ricorrenti afferenti alle ristrutturazioni, il costo del personale è risultato nel 2015 inferiore del 3,4% rispetto all’esercizio precedente (-5,3% a perimetro omogeneo).

Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 54,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,2 milioni del 2014 di circa il 13% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni, prevalentemente ascrivibile alla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (per 4 milioni di euro) e alla svalutazione dell’avviamento delle società Kiver e Mondadori UK (per 3 milioni di euro).

Prosegue il trend di contrazione degli ammortamenti delle attività materiali (6,9 milioni di euro rispetto ai 9,8 milioni di euro nel 2014) e immateriali (13,1 milioni di euro rispetto ai 13,5 milioni di euro nel 2014) derivante dal contenimento degli investimenti.
Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 38,3 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto ai 25,2 milioni di euro del 2014; gli oneri finanziari ammontano nel 2015 a 16 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 23 milioni di euro del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo del debito, sia di un contributo di 1,6 milioni di euro relativo all’eliminazione di alcune put option.
Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 20,4 milioni di euro (16,7 milioni di euro nel 2014) e includono la svalutazione delle imposte anticipate sulle perdite pregresse a seguito della riduzione dell’aliquota fiscale introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 1° gennaio 2017).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è quasi triplicato rispetto al 31 dicembre 2014, attestandosi a 15,1 milioni di euro rispetto ai 5,3 milioni di euro del precedente esercizio.
Il risultato del 2015 delle attività dismesse, negativo per 8,7 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto -4,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), nonché la minusvalenza derivante dalla svalutazione delle attività di Monradio, ceduta in data 30 settembre 2015, pari a 5,6 milioni di euro.

Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è positivo per 6,4 milioni di euro, in miglioramento di 5,8 milioni di euro rispetto ai 0,6 milioni di euro dell’esercizio 2014, pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2015 si è attestata a -199,4 milioni di euro, in netto miglioramento (92,4 milioni di euro) rispetto ai -291,8 milioni del 31 dicembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla migliorata gestione operativa sia da quella straordinaria.

Al 31 dicembre 2015, il flusso di cassa operativo dell’anno è positivo per 70 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 45,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei cinque trimestri precedenti.
Il flusso di cassa straordinario è positivo per 47 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 54,8 milioni di euro, derivanti dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% della joint venture Harlequin Mondadori, già rilevate al 30 settembre 2015, nonché di un immobile sito in Roma finalizzata nel mese di dicembre.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel 2015 il mercato dei libri ha registrato, dopo anni di costante flessione, un incremento pari allo 0,9% rispetto al 2014 (fonte: GFK, a dicembre): in questo contesto il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nel segmento trade con una quota pari al 24% (rispetto al 25,3% nel 2014).
Per quanto riguarda invece il mercato dei libri scolastici, Mondadori Education si conferma terzo player del comparto con una quota adozionale pari al 12,5% (fonte: AIE).

Nel 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 320,8 milioni di euro, in calo del 5,7% rispetto ai 340,1 milioni di euro dell’anno precedente, con una performance positiva dell’area Educational ed un calo registrato dal segmento Trade:

  • Libri Trade: la contrazione dei ricavi registrata nel 2015 nel trade rispetto all’esercizio precedente (da 182,4 milioni di euro a 160,4 milioni di euro) è stata determinata dalla selettiva programmazione editoriale finalizzata a migliorarne l’efficienza e quindi la redditività; in particolare nel corso dell’esercizio sono state intraprese azioni di riduzione dei titoli novità e della tiratura media al fine di ridurre i livelli futuri di invenduto. Tali azioni mirate sono state e saranno intraprese mantenendo quale obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale, come dimostrato dalla classifica dei primi dieci titoli venduti nel 2015 che ha visto il Gruppo presente con 5 opere (Grey, La ragazza del treno, È tutta vita, After e Cinquanta sfumature di grigio);
  • Libri Educational: il Gruppo ha registrato nel comparto una crescita del 2,8%, rispetto all’esercizio precedente, per effetto delle positive performance di Mondadori Electa (+17,5%) nell’ambito della gestione delle concessioni museali e dell’organizzazione di mostre, e anche del contributo di EXPO Milano 2015, che hanno più che compensato la flessione dei ricavi nel segmento della scolastica (-4,3%).

I ricavi relativi alle vendite degli e-book, pari a 10 milioni di euro, hanno registrato un incremento del 15% rispetto allo scorso esercizio, attestando il contributo delle vendite digitali sul totale trade al 6,2% (4,8% al 31 dicembre 2014).

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area è pari a 45,9 milioni di euro, in crescita rispetto a 45,1 milioni di euro del 2014 ed include la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (4,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,9 milioni nel 2014) rispetto allo scorso esercizio.
Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un calo da 46 a 42,7 milioni di euro, per effetto della contrazione dei ricavi.
Rispetto al precedente esercizio è stata conseguita una sostanziale stabilità in termini percentuali sui ricavi (13,3% rispetto al 13,5% del 2014), per effetto della positiva performance nell’area Educational e della più efficace gestione dei processi operativi raggiunta grazie alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa nell’anno nel segmento Trade.

  • PERIODICI ITALIA

Nel 2015 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota, a valore, pari al 31,2% al 31 dicembre 2015 (fonte interna Press-di; dicembre 2015).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 296,3 milioni di euro, in calo del 2,1% rispetto ai 302,7 milioni di euro del 2014 (-4,9% a perimetro omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori), riportando un andamento superiore a quello del settore di riferimento in ambito pubblicitario e sostanzialmente in linea in ambito diffusionale:

  • i ricavi diffusionali diminuiscono dell’1,7%; a perimetro omogeneo la flessione è pari al 7,5%, in linea con il mercato, anche per il calo del canale abbonamenti derivante anche dalla razionalizzazione degli abbonamenti a scarsa marginalità;
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali si riducono dell’8,8% rispetto al 2014, per effetto delle azioni di razionalizzazione delle iniziative, finalizzate a mantenerne la redditività (-10,6% a perimetro omogeneo);
  • i ricavi pubblicitari complessivi risultano in calo dell’1,8%; a perimetro omogeneo la raccolta pubblicitaria lorda sui brand Mondadori in Italia (print + web) è in flessione del 3,7%.

Le attività internazionali, tramite Mondadori International Business, hanno registrato un aumento dei ricavi del 2,4% rispetto al 2014, principalmente riconducibile alle performance del Grazia International Network e al lancio delle edizioni internazionali de Il mio Papa.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento passando da -0,7 milioni di euro ad un valore positivo di 5,8 milioni di euro, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e di contenimento delle attività promozionali, pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.
Il margine operativo lordo complessivo ha confermato tale trend di miglioramento, passando da -1 milione di euro a un risultato positivo di 2,6 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e della minor contrazione delle attività pubblicitarie, nonostante maggiori oneri di ristrutturazione e i proventi non ricorrenti di circa 1 milione di euro registrati nel 2014, derivanti dall’operazione di conferimento delle attività pubblicitarie in Mediamond.

I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 9,5 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dicembre 2015), in crescita del 16% rispetto al 2014, anche per effetto dell’inclusione nel perimetro del brand Nostrofiglio.it (Gruner+Jahr/Mondadori) che a dicembre 2015 contava oltre 1,3 milioni di utenti unici (+19% rispetto al 2014).

  • PERIODICI FRANCIA

Nel periodo in esame i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 334,6 milioni di euro, in diminuzione dell’1,9% rispetto al 2014 (340,9 milioni di euro), dimezzando il calo rilevato nell’esercizio precedente (-3,7% nel 2014).
La contrazione delle attività print si è infatti arrestata al 2,9%, mentre le attività digitali hanno registrato un’accelerazione della crescita (+27%) per effetto dello sviluppo delle attività digitali delle properties (+26%: ricavi pubblicitari e derivanti dalla vendita di copie digitali) e di NaturaBuy (+31%).

I ricavi pubblicitari di Mondadori France, in un mercato ancora in calo e nonostante un avvio d’anno particolarmente negativo a seguito degli attacchi terroristici di gennaio, hanno registrato una flessione del 3,3% (print e digitale) rispetto al 2014. In particolare:

  • la raccolta pubblicitaria print è risultata in calo a valore del 5% rispetto al 2014, con una performance migliore rispetto al trend registrato dal mercato (-6,3%; fonte Kantar Media, a dicembre); Mondadori France si conferma secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica con una quota a volume del 10,9%;
  • i ricavi derivanti dalla pubblicità digitale hanno presentato una crescita di quasi il 30% (a fronte di un mercato in crescita del 5,5%; fonte SRI-Udecam-PwC), rappresentando quasi il 15% dei ricavi pubblicitari totali, per effetto del rapido sviluppo dell’audience (+20%).

I ricavi diffusionali (vendite in edicola e abbonamenti), che rappresentano oltre il 70% del totale, hanno registrato un calo complessivo dell’1,8%, in lieve miglioramento rispetto al trend dell’esercizio precedente, per effetto dell’andamento degli abbonamenti che rappresentano oltre la metà del totale.
In particolare:

  • i ricavi di vendita nel canale edicola hanno rilevato una contrazione del 5,8%; il confronto con il 2014 ha risentito, da una parte dell’avvio negativo del mercato nel 2015 per effetto di un difficile contesto nazionale, dall’altra della straordinaria performance del mese di gennaio 2014 derivante dalla pubblicazione dello “scoop Hollande” da parte di Closer;
  • i ricavi di vendita nel canale abbonamenti hanno evidenziato, al contrario, una crescita dello 0,8% rispetto al 2014, per effetto del positivo trend dei volumi, sostenuto da continue attività promozionali e dalla tenuta dei prezzi, confermando l’opportunità della scelta strategica di continuare a investire in questo canale.

Tali performance positive sono state raggiunte per effetto della costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 36 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio, con una marginalità sui ricavi che si è confermata superiore al 10% (10,8% nel 2015 rispetto 10,5% nel 2014). Tale positivo risultato è stato conseguito da Mondadori France che, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità editoriale e nella diversificazione delle attività, ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività.
In particolare, nel 2015 sono stati intrapresi due progetti, fondamentali per contrastare il mercato in flessione e per trasformare l’azienda in una realtà pienamente digitale: un piano volontario di riduzione della struttura, avviato nel mese di maggio; e la riorganizzazione dei team editoriali, che sarà pienamente a regime dalla fine del 2016.
Nell’esercizio 2015 è stato inoltre raggiunto, come atteso, un margine operativo lordo positivo nell’ambito delle attività digitali.
Il margine operativo lordo complessivo, pari a 32,4 milioni di euro, è risultato in calo del 7,5% rispetto al 2014 (35 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 2,8 milioni di euro, derivanti dal sopracitato piano in essere.

Le attività digitali e di diversificazione (oltre l’8% dei ricavi totali), hanno registrato una crescita del 14% per effetto principalmente dello sviluppo delle attività digitali (+26,9%), sia relative alle testate (+26,2%) sia al sito di NaturaBuy (+30,9%).
L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,8 milioni di utenti unici (fonte: Mediamètre Net Ratings MNR, dato medio gennaio-dicembre 2015), in crescita del 23,8% circa rispetto al dato medio del 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

  • RETAIL

Nell’area Retail è proseguita la strategia tesa ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita all’evoluzione del mercato, che nel 2015 ha mostrato primi segnali di ripresa, con azioni finalizzate alla riduzione dei costi operativi e alla progressiva revisione del network e del format.

Nell’esercizio 2015 l’area Retail ha registrato una flessione dei ricavi del 7,2%, pari a 196 milioni di euro rispetto ai 211,2 milioni di euro all’anno precedente, principalmente per effetto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nel 2014 aveva contribuito per 14,2 milioni di euro). Nella categoria Libro, che ha rappresentato il 77% dei ricavi degli store, la market share di Mondadori Retail è pari al 14,2%.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • la crescita dei Bookstore diretti: +2% a parità di store;
  • nei Bookstore Franchising, una flessione lieve nella categoria Libro, ma complessivamente una lieve crescita a parità di negozi (+0,8%);
  • nei Megastore, al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano, una positiva performance della categoria Libro (+6,8%) e il ritorno alla crescita nel comparto consumer electronics (+2,3%);
  • nell’on-line una contrazione complessiva del 5,7% (-1,8% nel libro);
  • nel Bookclub un andamento in linea con il calo strutturale atteso nel piano di sviluppo a medio termine (-14,3%).

Mondadori Retail ha registrato nell’esercizio 2015 un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, positivo e pari a 2,2 milioni di euro in netto miglioramento rispetto ai 0,2 milioni di euro del 2014. Il recupero di un punto percentuale di redditività è stato determinato principalmente dal miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria Libro e consumer electronics, e dal proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi fissi di struttura e del personale.
Il margine operativo lordo complessivo del 2015 si è attestato a 1,8 milioni di euro rispetto ai 8,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, che includeva il contributo di 9,3 milioni di euro della plusvalenza generata dalla cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2015 presenta una perdita di 32 milioni di euro (12,9 milioni di euro nel 2014).
Per effetto dell’operazione di conferimento del ramo d’azienda inerente l’attività editoriale e di distribuzione nell’area Libri, avvenuta con decorrenza 1° gennaio 2015, i due esercizi non sono confrontabili. Il risultato netto del 2014 includeva 11,7 milioni di euro di risultato operativo inerente il ramo conferito, oltre a 20,1 milioni di euro di dividendi ricevuti da alcune controllate del segmento Libri.
Il risultato netto è stato inoltre influenzato da:

  • un margine operativo lordo ante elementi non ricorrenti pari a -7,5 milioni di euro, per effetto dei costi delle strutture dell’area Digital e Corporate (-12,2 milioni di euro) compensati dal positivo risultato dell’area Periodici Italia (4,8 milioni di euro);
  • l’adeguamento al patrimonio netto della valutazione delle società controllate e collegate pari a 24,7 milioni di euro rispetto a 28,2 milioni di euro del 2014, oltre all’onere realizzato con la dismissione di Monradio e la conseguente uscita dal business radiofonico per 1,9 milioni di euro;
  • componenti straordinarie positive pari a 7,2 milioni di euro, per effetto della plusvalenza realizzata a seguito della cessione dell’immobile di Roma, al netto dei costi inerenti alle ristrutturazioni per incentivi riconosciuti a dipendenti e collaboratori.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 22 gennaio 2016, l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato l’avvio di un’istruttoria in merito all’acquisizione di RCS Libri. L’istruttoria si concluderà entro 45 giorni dal 21 gennaio 2016. A questi si dovranno aggiungere i 30 giorni necessari per acquisire il parere dell’Autorità garante sulle Comunicazioni.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il Gruppo nel 2015 ha continuato a perseguire con decisione azioni di efficienza coerenti alle dinamiche dei mercati di riferimento e di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività il cui esito positivo, congiuntamente al miglioramento della performance dei business, ha permesso di raggiungere un margine operativo lordo pari a oltre 80 milioni di euro e un utile netto positivo in crescita rispetto all’esercizio precedente, nonché una significativa riduzione della posizione finanziaria netta.

Il Gruppo proseguirà nel 2016 la sua strategia di consolidamento dei core business – in cui peraltro si inquadra il già citato accordo per l’acquisizione di RCS Libri – attraverso la costante focalizzazione sulla qualità editoriale e sull’ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, al fine di rafforzare ulteriormente la posizione competitiva e di implementare il piano di sviluppo in ambito digitale.

Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’evoluzione positiva del Gruppo nei primi mesi, è ragionevole stimare per l’esercizio in corso ricavi sostanzialmente stabili (a pari perimetro) rispetto al 2015 e un margine operativo lordo ante non ricorrenti in crescitahigh-single digit” (a pari perimetro), con un conseguente incremento della redditività percentuale.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta (a pari perimetro) è attesa in ulteriore miglioramento rispetto al 31 dicembre 2015.

Tali stime non includono allo stato attuale il consolidamento della società RCS Libri e delle relative sinergie emergenti dall’integrazione, i cui impatti sulla prevedibile evoluzione dell’attività per l’esercizio in corso saranno prontamente comunicati al mercato successivamente alla finalizzazione dell’operazione.

§

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha inoltre allineato disclosure finanziaria e non finanziaria, approvando anche il Bilancio di sostenibilità 2015, redatto secondo le Linee Guida del GRI, standard G4, secondo il rating “in accordance” – core.

Una sintesi del Bilancio di sostenibilità, in linea con le previsioni contenute nella direttiva comunitaria 2014/95/EU adottata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea in data 22 ottobre 2014, sarà inserita nella Relazione finanziaria annuale; il documento integrale sarà disponibile in occasione dell’Assemblea degli azionisti.

§

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha infine convocato l’Assemblea degli azionisti per giovedì 21 aprile 2016 in prima convocazione.

PROPOSTA DI COPERTURA DELLA PERDITA DI ESERCIZIO MEDIANTE UTILIZZO DI RISERVE DISPONIBILI

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti di ripianare integralmente la perdita di esercizio al 31 dicembre 2015 di euro 31.981.679,37 mediante utilizzo di riserve secondo le modalità seguenti:

  • per euro 1.100.690,02 mediante integrale utilizzo delle riserve stock option, incluse nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”;
  • per euro 30.880.989,35 mediante parziale utilizzo della parte disponibile della Riserva straordinaria, inclusa nella voce “Altre riserve e risultati portati a nuovo”.

§

PROPOSTA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 23 aprile 2015, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.
L’Assemblea del 23 aprile 2015 aveva autorizzato gli acquisti fino al limite del 10% del capitale sociale, rappresentato da n. 26.145.834 azioni ordinarie.

In relazione all’autorizzazione del 23 aprile 2015 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. non ha proceduto, direttamente o indirettamente tramite società controllate, ad acquisti.

Alla prossima Assemblea degli azionisti verrà inoltre richiesta l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 2357 ter del Codice Civile, a disporre delle azioni proprie acquistate dalla Società.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte dell’esercizio delle opzioni per l’acquisto delle azioni stesse assegnate ai destinatari dei Piani di stock option istituiti dall’Assemblea degli azionisti.
  • Durata

Fino all’ assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 e comunque per un periodo non superiore ai 18 mesi successivi alla data della delibera assembleare.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.
Considerato che, come indicato sopra, la Società non detiene né direttamente né indirettamente azioni proprie, l’autorizzazione assembleare si riferirebbe all’acquisto di massime n. 26.145.834 azioni proprie (10 % del capitale).

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti

Gli acquisti verrebbero effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99 secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, nonché in osservanza di ogni altra norma applicabile.
Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.
In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dal regolamento (CE) n. 2273/2003.

§

I risultati dell’esercizio 2015, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 15.30 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.
La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

§

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente bilancio consolidato. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

Approvato dal C.d.A il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015

  • Ricavi netti consolidati: 817,1 milioni di euro, -4,1% rispetto ai 851,9 milioni di euro del 30.09.2014
  • Margine operativo lordo consolidato: 48,8 milioni di euro, in miglioramento del 21,3% rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30.09.2014
  • Risultato netto delle attività in continuità: positivo per 6,6 milioni di euro; in miglioramento di oltre 10 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,8 milioni di euro del 30.09.2014
  • Posizione finanziaria netta: -243,6milioni di euro; in significativo miglioramento rispetto ai -327,4 milioni di euro del 30.09.2014, per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di 83,8 milioni di euro
  • §
  • Confermata stima per il 2015 di un margine operativo lordo in netta crescita e di una posizione finanziaria netta in significativo miglioramento rispetto a fine 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015[1] presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2015

I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi dell’esercizio 2015 si sono attestati a 817,1 milioni di euro, in contrazione del 4,1% rispetto agli 851,9 milioni di euro del pari periodo 2014[2].

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,3%, attestandosi a 48,8 milioni di euro rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30 settembre 2014, anche per effetto del contributo positivo degli elementi non ricorrenti (in particolare della plusvalenza generata dalla cessione del 50% della joint venture Harlequin Mondadori). Il margine operativo lordo, al netto di tali elementi, mostra un recupero di redditività di quasi un punto percentuale: il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita del 10%, da 43,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014 a 48 milioni di euro dell’esercizio in corso [3], con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,1% al 5,9% dei ricavi.

Tale performance è stata il risultato di un’attenta e focalizzata politica di gestione, attuata pur mantenendo come obiettivo primario la ricerca e il continuo miglioramento del prodotto editoriale. In particolare:

  • l’incidenza del costo del venduto è diminuita di oltre 2 punti percentuali (dal 41% al 38,7% dei ricavi), migliorando in tutte le aree di business, in particolare nell’area Libri per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi e di una mirata politica di pricing, e nell’area Periodici Italia, per effetto delle incisive azioni di revisione editoriale;
  • l’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi, passata da 19,9% a 21,7%, è ascrivibile prevalentemente all’area Periodici Francia ed è riferita all’incremento delle tariffe postali;
  • la riduzione dei costi fissi di struttura (-8,8% rispetto ai primi nove mesi del 2014) è superiore alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita attraverso il continuo contenimento dei costi in tutte le aree aziendali;
  • l’organico a fine periodo (3.090 unità) si è ridotto del 3,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014, per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (la riduzione a pari perimetro si attesterebbe al -5,6%).

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate negli ultimi due anni e conseguite nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento.

Il risultato operativo consolidato dei primi nove mesi dell’anno è pari a 30 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 24 milioni del 2014 di circa il 25%, per effetto del citato incremento del margine operativo lordo, nonostante l’aumento della voce ammortamenti e svalutazioni derivante dalla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (nell’area Periodici Italia) pari a 4 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte consolidato delle attività in continuità è positivo per 16,1 milioni di euro rispetto ai 6,2 milioni di euro al 30 settembre 2014; nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, gli oneri finanziari sono ammontati a 13,7 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 17,8 milioni di euro del medesimo periodo del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito. Gli oneri fiscali complessivi sono 7,7 milioni di euro (8 milioni di euro nel 2014).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 6,6 milioni di euro, in miglioramento di oltre 10 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,8 milioni di euro registrata al 30 settembre 2014. Il risultato dei primi nove mesi del 2015 delle attività dismesse, negativo per 9,4 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto a -3,8 milioni di euro al 30 settembre 2014), nonché la svalutazione delle attività di Monradio pari a 6,3 milioni di euro. Il risultato netto di Gruppo al 30 settembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è pari a -2,8 milioni di euro, in miglioramento di 4,7 milioni di euro rispetto alla perdita del precedente esercizio (-7,5 milioni di euro), pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio pari a 6,3 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2015 si è attestata a -243,6 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto ai -327,4 milioni di euro del 30 settembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, pari a 83,8 milioni di euro, derivante sia dalla gestione operativa (34,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (49,4 milioni di euro).

Al 30 settembre 2015, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 59,9 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 34,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei tre trimestri precedenti. Il flusso di cassa straordinario è positivo per 49,4 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 56,4 milioni di euro (di cui 45,1 milioni di euro derivanti complessivamente dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% nella jv Harlequin Mondadori).

LE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Nei primi nove mesi del 2015 il mercato dei libri trade ha registrato un calo complessivo del 2%, evidenziando trimestre dopo trimestre un progressivo miglioramento.

In tale contesto, nell’area Trade il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato con una quota pari al 25% (25,9% al 30 settembre 2014; fonte GFK).

Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 5 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nei primi nove mesi dell’anno (Grey, La ragazza del treno, Cinquanta sfumature di grigio, La vigna di Angelica, Storia di una ladra di libri) e ha ricevuto l’assegnazione del Premio Strega 2015 con il titolo La ferocia di Nicola Lagioia (Einaudi).

Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 232,7 milioni di euro, in contrazione del 2,6% rispetto ai 238,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. In particolare:

  • Libri Trade: flessione superiore al mercato anche per effetto delle dinamiche del canale GDO e del comparto Paperback, e soprattutto di una selettiva programmazione editoriale mirata a incrementarne la redditività;
  • Libri Educational: crescita dei ricavi del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, prevalentemente legata alle attività di gestione delle concessioni museali e alla positiva performance della scolastica (+2%). Nel periodo in esame il Gruppo si è confermato il terzo operatore del mercato dei libri di testo scolastici.

I ricavi relativi alle vendite degli e-book hanno registrato un incremento del 19% rispetto allo scorso esercizio, in linea con il trend rilevato nel primo semestre, attestando il peso delle vendite digitali sul totale trade al 7,3% (5,3% al 30 settembre 2014).

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti e nonostante la contrazione dei ricavi ha registrato una sostanziale stabilità rispetto al precedente esercizio a 35,5 milioni di euro per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivati dalla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa in ambito Trade – con mirate azioni sulla riduzione del numero dei titoli e delle tirature medie, pur mantenendo come obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area è risultato pari a 39,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 34,8 milioni di euro dei nove mesi 2014; include, rispetto allo scorso esercizio, la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (3,5 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,6 milioni nel 2014).

PERIODICI ITALIA
In un mercato dei periodici negativo a livello sia diffusionale (canale edicola ad agosto: -7,2%; fonte interna) sia pubblicitario (fonte Nielsen ad agosto: -3,6%), Mondadori si è confermata leader con una quota del mercato diffusionale pari al 32% (in lieve crescita dal 31,8% di agosto 2014).

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 224 milioni di euro, in flessione del 3% (-5% a portafoglio omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori avvenuta in data 1° luglio 2015) rispetto ai 231 milioni di euro del 30 settembre 2014. In particolare:

  • i ricavi diffusionali sono calati del 3% (-7,3% a perimetro omogeneo), anche per effetto della politica di selezione delle iniziative più profittevoli nei canali abbonamenti ed edicola;
  • i ricavi pubblicitari print+web dei brand Mondadori in Italia sono diminuiti del 4% (-5% a perimetro omogeneo); nel dettaglio, la raccolta print ha registrato un calo del 5,5% a livello omogeneo; in crescita dello 0,3% la raccolta dei siti web, con un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (-2,1%: fonte Nielsen, agosto);
  • i ricavi dei prodotti collaterali hanno registrato una riduzione del 6,8% (-8,1% a perimetro omogeneo), in progressivo recupero nel terzo trimestre.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento, passando da una perdita di 0,4 milioni di euro a un valore positivo di 4,1 milioni di euro[4], derivante dalle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e delle attività promozionali; nonostante la contrazione dei ricavi, determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, è stata preservata la tradizionale qualità editoriale delle testate consentendo il mantenimento della leadership di mercato.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area ha confermato tale trend di miglioramento passando da 0,4 a 3,3 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e del progressivo recupero delle attività pubblicitarie, nonostante lo scorso esercizio beneficiasse di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond. Il contributo complessivo delle partecipazioni internazionali consolidate a equity è positivo per 1,2 milioni di euro, in linea rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

I dati di traffico dei siti mostrano un’audience complessiva di 6,7 milioni di utenti unici; in particolare l’ultima rilevazione disponibile, relativa al mese di agosto, ha evidenziato una crescita rilevante per i brand Donnamoderna.com (+8%), Grazia.it (+13%) e Salepepe.it (+48%).

PERIODICI FRANCIA
In Francia la situazione del mercato dei periodici ha presentato un trend decrescente, sia nella raccolta pubblicitaria, che registra un calo dell’8% (fonte Kantar Media, a luglio), sia nelle diffusioni sia nel canale edicola, sono diminuite del 3,9% (fonte interna, dato ad agosto esclusa l’edizione straordinaria di Charlie Hebdo a febbraio).

Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 246,8 milioni di euro, in calo del 2,9% rispetto ai 254,2 milioni di euro del pari periodo del 2014, sostanzialmente confermando il trend del primo semestre.

I ricavi diffusionali (circa il 72% del totale) hanno registrato una flessione pari al 2,4% rispetto all’esercizio precedente. In particolare:

  • il canale edicola è in flessione del 6,2% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (che includeva lo “scoop Hollande” del magazine Closer);
  • il canale abbonamenti ha evidenziato, al contrario, una crescita dei ricavi pari allo 0,2%.

Tali performance sono state raggiunte grazie alla costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.

I ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente un calo del 6,1% rispetto al pari periodo del 2014, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo e on-line: la crescita dell’advertising digitale (+24%) che ormai rappresenta oltre il 14% del totale ricavi pubblicitari, ha parzialmente compensato nel periodo il calo rilevato dalla componente print (-9,8%). In questo contesto Mondadori France si è confermata secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica, con una quota dell’11%.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 22,1 milioni di euro, in calo del 4,7% rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto dell’incremento delle tariffe postali e del contributo, incluso nel pari periodo del 2014, derivante dallo “scoop Hollande” pubblicato nel mese di gennaio 2014 dalla rivista Closer.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività, preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali.

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 20 milioni di euro, è risultato in calo del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (22,3 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 1,1 milioni di euro.

L’audience complessiva dei siti delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,1 milioni utenti unici, in crescita del 28% circa rispetto al 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

RETAIL
Nei primi nove mesi dell’anno, l’area Retail ha registrato ricavi per 131,6 milioni di euro, in flessione del 9,2% rispetto ai 144,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della cessione (avvenuta a fine 2014) del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nei nove mesi 2014 aveva contribuito per 10,4 milioni di euro).

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente (77,5% del totale) con un andamento, a livello omogeneo, migliore del mercato di riferimento di circa 1 punto percentuale. Nell’analisi dei canali di vendita si evidenzia:

  • bookstore diretti: -4,3% (+1,8% a parità di negozi);
  • bookstore in franchising: flessione lieve nella categoria libro e più accentuata nel settore no-book;
  • megastore: in calo per gli effetti della cessione dello store di corso Vittorio Emanuele; a perimetro omogeneo performance positiva del comparto libro (+7,8%) e il ritorno alla crescita del consumer electronics;
  • nell’on-line una contrazione complessiva del 4,2% (-0,6% nel libro).

Il margine operativo lordo al netto di componenti non ricorrenti è pari a -3,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -5,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2014.

Tale risultato è stato determinato da due principali elementi:

  • il miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria book (per effetto delle azioni di revisione del network e di contenimento delle promozioni) e nei prodotti consumer electronics, attraverso un più attento assortimento dei prodotti con focus su accessori e servizi;
  • il proseguimento delle azioni di controllo e riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi operativi e di struttura.

Il margine operativo lordo complessivo registra nel periodo un più marcato incremento pari a 3,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-6 milioni, che includeva oneri di ristrutturazione per 0,6 milioni), attestandosi a -2,8 milioni di euro.

DIGITAL
Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita dell’8,4% rispetto al 30 settembre 2014 (38,3 milioni di euro rispetto a 35,3 milioni di euro).

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi dell’11,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014; stabili i ricavi delle attività di digital marketing service.

L’incidenza delle attività digitali sui ricavi consolidati del Gruppo si è attestata al 4,7% rispetto al 4,1% del 30 settembre del 2014.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel terzo trimestre dell’anno il Gruppo ha finalizzato il processo, avviato nel corso dell’esercizio, di valorizzazione di alcuni asset non core che, incrementando la disponibilità delle risorse finanziarie, ha contribuito a sostenere le linee strategiche di sviluppo e a rafforzare la posizione competitiva, coerentemente a quanto precedentemente annunciato. Nel contesto di tale focalizzazione sul core business si inquadra l’accordo recentemente sottoscritto per l’acquisizione di RCS Libri che consentirà al Gruppo di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché negli illustrati a livello internazionale.

Per l’esercizio 2015, alla luce dei positivi risultati registrati nei primi nove mesi, dei costanti interventi di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, delle azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, nonché delle misure finalizzate a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla perdurante dinamica dei mercati di riferimento, è ragionevole confermare la stima di un margine operativo lordo del Gruppo in netta crescita.

Alla luce di tale positiva evoluzione, delle recenti dismissioni e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta è attesa in significativo miglioramento rispetto a fine 2014.

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La documentazione relativa alla presentazione agli analisti dei risultati del primi nove mesi dell’anno è resa disponibile oggi presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

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PUBBLICAZIONE RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2015
Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente Resoconto Intermedio di gestione. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico dei primi nove mesi del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

[2] Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori, consolidati dal 1° luglio 2015 (per 5,3 milioni di euro) a seguito dell’acquisto da parte di Mondadori del 50% della joint venture: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7% in linea con l’andamento registrato nel primo semestre (-4,8%).

[3] Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori dal 1° luglio 2015 ha contribuito positivamente per 0,7 milioni di euro.

[4] Di cui 0,7 milioni di euro derivanti dal contributo del consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori.

Approvata dal consiglio di amministrazione la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015

  • Ricavi netti consolidati: 517,1 milioni di euro, -4,8% rispetto ai 543,3 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Margine operativo lordo ante non ricorrenti: 23,8 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto ai 18,1 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Margine operativo lordo consolidato: 19 milioni di euro, in miglioramento del 7,9% rispetto ai 17,6 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Risultato netto consolidato delle attività in continuità (escluse le attività in dismissione relative al business radiofonico): -3,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -8,6 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Posizione finanziaria netta: -326,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -368,9 milioni di euro del 30 giugno 2014

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  • Miglioramento dei risultati operativi di tutte le aree di business del Gruppo e focus sulla razionalizzazione strategica del portafoglio di attività

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  • Confermata stima per il 2015 di un margine operativo lordo in crescita; posizione finanziaria netta attesa in miglioramento rispetto a fine 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2015

Nel primo semestre 2015 i ricavi netti consolidati si sono attestati a 517,1 milioni di euro, in contrazione del 4,8% rispetto ai 543,3 milioni di euro del pari periodo 2014. Il secondo trimestre dell’anno ha registrato un progressivo recupero (-3,3%) rispetto all’andamento conseguito nei primi tre mesi (-6,2%).

Il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha evidenziato una crescita del 32%, da 18,1 milioni di euro del primo semestre del 2014 a 23,8 milioni di euro nell’esercizio in corso, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 3,3% al 4,6% dei ricavi; il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 7,9%, attestandosi a 19 milioni di euro rispetto ai 17,6 milioni di euro del 30 giugno 2014. Il recupero di redditività è ancor più significativo al netto degli elementi non ricorrenti (che nel semestre hanno influenzato negativamente i risultati per circa 5 milioni, principalmente riferibili a oneri di ristrutturazione).

Tale performance è stata il risultato di una attenta politica di gestione. In particolare:

– la riduzione dell’incidenza del costo del venduto diminuisce nella maggior parte delle aree di business, in particolare nell’Area Libri e nell’Area Retail, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi e di una mirata politica di pricing;
– l’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi è ascrivibile prevalentemente all’Area Periodici Francia ed è riferita all’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti;
– la riduzione dei costi fissi di struttura è superiore alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita anche attraverso il contenimento dei costi per prestazioni di terzi e per gli affitti;
– l’organico a fine periodo si è ridotto di 144 unità (-4,5%) rispetto al primo semestre del 2014 per effetto della revisione continua delle strutture organizzative; il costo del personale è di conseguenza risultato inferiore del 4,6% rispetto all’esercizio precedente, sostanzialmente allineato in termini di incidenza percentuale sui ricavi (20,9%).

Tale risultato conferma, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo conseguita in tutte le aree di business, in particolare nelle aree Libri e Periodici Italia, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate negli ultimi due anni.

Il risultato operativo consolidato nel primo semestre del 2015 è pari a 9,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 7 milioni del pari periodo 2014 del 32% per effetto del citato incremento del margine operativo lordo e della riduzione degli ammortamenti.

Il risultato prima delle imposte consolidato è positivo per 0,6 milioni di euro rispetto a un valore negativo di -5,3 milioni di euro al 30 giugno 2014; nel primo semestre dell’esercizio in corso gli oneri finanziari complessivi ammontano a 8,5 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 12,3 milioni di euro del medesimo periodo del 2014 per effetto della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo del debito.

Gli oneri fiscali complessivi del semestre sono pari a 2,8 milioni di euro (2,1 milioni nel primo semestre 2014).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 3,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 8,6 milioni di euro registrata al 30 giugno 2014.

Il risultato del primo semestre 2015 delle attività in dismissione, negativo per 8,8 milioni di euro, include il risultato di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -1,8 rispetto -2,5 milioni di euro al 30 giugno 2014), nonché la svalutazione delle attività di Monradio al fine di allinearne il valore al fair value risultante dalla manifestazione di interesse ricevuta in data 30 giugno 2015 da parte di R.T.I. S.p.A.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2015 si è attestata a -326,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -368,9 milioni del 30 giugno 2014 per effetto della significativa generazione di cassa del Gruppo – in particolare dalla gestione operativa – negli ultimi dodici mesi; il confronto con il valore al 31 dicembre 2014 (-291,8 milioni di euro) include gli effetti della stagionalità tipica del business.

Al 30 giugno 2015 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 59,6 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 31,5 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei quattro trimestri precedenti.

Il flusso di cassa straordinario è positivo per 10,9 milioni di euro nonostante gli esborsi per ristrutturazioni, per effetto dell’incasso derivante dalla cessione di un asset in ambito Retail e dell’incasso di crediti fiscali maturati negli esercizi precedenti.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nei primi sei mesi del 2015 è proseguito nel mercato dei libri trade l’andamento già registrato nel primo trimestre dell’anno, con un calo del 2,7% rispetto al 30 giugno 2014 (fonte: GFK, a valore a giugno).

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota pari al 24,4%.

Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nel semestre e ha ricevuto l’assegnazione del Premio Strega 2015 con La ferocia di Nicola Lagioia (Einaudi) e del Premio Strega Giovani 2015 con Chi manda le onde di Fabio Genovesi (Mondadori).

Nel primo semestre 2015 l’Area Libri del Gruppo Mondadori ha registrato ricavi per 123 milioni di euro con una contrazione complessiva del 4,3% rispetto ai 128,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2014.

I ricavi dei libri trade hanno registrato una flessione superiore al mercato, influenzata da una selettiva politica editoriale mirata a incrementarne la redditività. La performance positiva di Mondadori ha beneficiato della distribuzione nel secondo trimestre di Grey, il nuovo romanzo di E.L. James che prosegue la trilogia Cinquanta sfumature di grigio: lanciato il 3 luglio con una tiratura di 500.000 copie, Grey è già uno straordinario successo con oltre 200.000 copie vendute nelle prime due settimane.

I ricavi relativi agli e-book hanno registrato un incremento del 18,6% rispetto al primo semestre del 2014, attestando il peso delle vendite digitali sul totale trade al 6,1% (4,7% al 30 giugno 2014).

Nei primi sei mesi del 2015 i ricavi dei libri educational hanno registrato una crescita del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il segmento è caratterizzato dalla stagionalità del business della scolastica, i cui ricavi vengono tipicamente generati nella seconda metà dell’esercizio.

Il margine operativo lordo dell’Area Libri, al netto di componenti non ricorrenti, nonostante la contrazione dei ricavi (-4,3%), ha registrato un significativo incremento (+65,8%) da 5,1 milioni di euro a 8,5 milioni di euro, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivante dalla profonda revisione intrapresa in ambito trade. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate alla riduzione dei costi fissi di struttura e del costo del lavoro.

Il margine operativo lordo complessivo, che include rispetto allo scorso esercizio una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (3,2 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,5 milioni di euro nel 2014) che nel 2015 si sono concentrati nella prima parte dell’esercizio, è pari a 5,2 milioni di euro, in crescita del 12% circa rispetto al pari periodo del 2014 (4,7 milioni di euro).

  • PERIODICI ITALIA

In Italia in uno scenario negativo per il comparto dei periodici sia in termini di diffusioni (-6,5%: fonte interna, canale edicola a maggio) sia in termini di raccolta pubblicitaria (-3,6%: fonte Nielsen, a maggio), Mondadori si è confermata leader di mercato con una quota diffusionale pari al 32,3%.

I ricavi complessivi registrati dall’Area Periodici Italia si sono attestati a 153 milioni di euro, in flessione del 6,1% (-5,7% a portafoglio omogeneo, considerando le testate cedute a marzo 2014) rispetto ai 162,9 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno.

In particolare, i ricavi diffusionali sono diminuiti del 7,6% (-6,8% a portafoglio omogeneo), evidenziando nel secondo trimestre dell’anno un netto recupero rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

Il calo è il risultato dell’effetto combinato delle dinamiche dei mercati di riferimento, oltre che dell’attenta politica di selezione delle iniziative promozionali più profittevoli.

I ricavi della raccolta pubblicitaria print sono diminuiti del 6,3% (-6% a portafoglio omogeneo), mentre la raccolta web (-0,7%) ha mostrato un andamento migliore rispetto al trend del mercato di riferimento (-2,2%: fonte Nielsen, a maggio), registrando una crescita del +2,5% nel secondo trimestre dell’anno anche per effetto del positivo risultato di Grazia.it (+7,3% rispetto al primo semestre 2014). Complessivamente e a perimetro omogeneo, la raccolta pubblicitaria sui brand Mondadori (print+web) è in calo del 5,6% nel periodo in esame.

I ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono diminuiti del 10,6% rispetto al primo semestre del 2014 per effetto delle azioni di razionalizzazione delle iniziative finalizzate a mantenerne la redditività, anche se mostrano un progressivo recupero rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

Il margine operativo lordo dell’Area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento pari al 28,6% (da 8,2 milioni di euro a 10,5 milioni di euro) per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e delle attività promozionali, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative.

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento, passando da 9,1 milioni di euro a 9,8 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e del progressivo recupero delle attività pubblicitarie, nonostante il primo semestre dell’esercizio scorso beneficiasse di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond.

I dati di traffico mostrano un’audience complessiva di 6,7 milioni di utenti unici, in crescita del 41% circa (fonte Audiweb, maggio) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche per effetto delle performance di Grazia.it (+38%) e di Panorama.it (+11%).

  • PERIODICI FRANCIA

In Francia la situazione del mercato dei periodici ha presentato un trend decrescente sia nella raccolta pubblicitaria (-10,9% fonte Kantar Media, a maggio) sia nelle diffusioni che, nel canale edicola, diminuiscono del 5,2% (fonte interna, dato a maggio escludendo l’uscita a febbraio dell’edizione straordinaria di Charlie Hebdo che ha condizionato l’andamento del mercato francese dei magazine nel primo semestre dell’anno).

Nei primi sei mesi del 2015 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 166,6 milioni di euro, in calo del 2% rispetto ai 169,9 milioni di euro di pari periodo del 2014, confermando sostanzialmente il trend del primo trimestre.

I ricavi diffusionali (circa il 75% dei ricavi totali) hanno registrato una lieve flessione (-1,9%) rispetto all’esercizio precedente. In particolare:
– il canale edicola ha registrato una diminuzione del 7,3%; il confronto con l’esercizio 2014 risente della straordinaria performance del mese di gennaio 2014 derivante dalla pubblicazione su Closer dello “scoop Hollande”; escludendo tale discontinuità, la flessione dei ricavi diffusionali si attesterebbe al –5,2%, in linea con l’andamento del mercato di riferimento;
– il canale abbonamenti ha evidenziato, al contrario, una crescita dello 0,6%, compensando parzialmente la flessione del canale edicola.

I ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria (print + web) hanno registrato un calo complessivo del 5,2% rispetto al pari periodo del 2014, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo e on-line: l’advertising digitale (14% dei ricavi pubblicitari totali) è cresciuto di oltre il 23%, compensando parzialmente la contrazione rilevata dalla componente tradizionale print (-8,5%), con un andamento migliore del mercato di riferimento.

Mondadori si conferma quale secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica, con una quota del mercato (a volume) pari al 10,3%.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 16,1 milioni di euro, stabile rispetto al precedente esercizio, nonostante il primo semestre 2014 includesse significativi benefici derivanti dallo “scoop Hollande” pubblicato nel mese di gennaio dalla rivista Closer.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività, limitando anche l’impatto dell’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti e di alcuni investimenti promozionali. Il margine operativo lordo complessivo, pari a 14,4 milioni di euro, è risultato in calo del 5,7% rispetto al primo semestre del 2014 (15,3 milioni di euro) per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione.

La contrazione delle attività tradizionali si è arrestata al 3,5%, mentre le attività di diversificazione (circa l’8% dei ricavi totali), hanno registrato una crescita del 18,2% per effetto principalmente dello sviluppo delle attività digitali (+18,6%), in cui è di particolare rilievo la crescita della raccolta pubblicitaria delle properties (+23,5%).

L’audience complessiva delle testate di Mondadori in Francia ha raggiunto un totale di 8,3 milioni utenti unici, in crescita del 19% circa rispetto al dato del 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

  • RETAIL

Nel primo semestre dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi pari a 85,7 milioni di euro, in flessione del 7,4% rispetto ai 92,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente (in linea con il trend dei primi tre mesi), principalmente per effetto della cessione dello store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente (77% del totale) con un andamento like-for-like migliore del mercato di riferimento di circa 3 punti percentuali.

I ricavi dei singoli canali di vendita hanno evidenziato: la sostanziale tenuta dei bookstore diretti (-0,6%); una sostanziale stabilità dei bookstore in franchising nella categoria libro, con un calo nel settore no-book; una positiva performance della categoria libro nei megastore (like-for-like) e il ritorno alla crescita nel comparto consumer electronics; la crescita del canale on-line (+2,5%), in particolare sul libro che ha registrato un andamento migliore del mercato di oltre cinque punti percentuali (8,5% rispetto a +3,1% del mercato); il bookclub ha presentato un andamento in linea con il calo strutturale atteso nel piano di sviluppo a medio termine (-13,5%).

Il margine operativo lordo di Mondadori Retail, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a –3,2 milioni di euro, in netto miglioramento (+37,1%) rispetto ai -5,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2014. Tale risultato è stato determinato da due principali elementi:
– il miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria book e nei prodotti consumer electronics, raggiunto per effetto delle azioni di revisione del network e del format (il semestre ha visto l’apertura a giugno del nuovo megastore di via San Pietro all’Orto a Milano), di contenimento delle promozioni e di attento assortimento dei prodotti;
– il proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza delle spese promozionali e la significativa riduzione dei costi di struttura e del personale.

Tale miglioramento, rispetto ai primi sei mesi del 2014, è riscontrabile nella maggior parte dei canali di vendita.

Il margine operativo lordo complessivo ha registrato nel semestre un più marcato incremento, passando dai -5,5 milioni di euro dei primi sei mesi del 2014, che includevano oneri di ristrutturazione per 0,4 milioni di euro, ai -2,8 milioni di euro del periodo in esame.

  • DIGITAL

Nel primo semestre dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita dell’8% rispetto al 30 giugno 2014 (25,6 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 30 giugno 2014). L’incidenza delle attività digitali sui ricavi totali del Gruppo si è attestata al 5% rispetto al 4,4% del primo semestre dello scorso anno.

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi del 12,1% rispetto al primo semestre 2014.

Le attività di digital marketing service hanno registrato ricavi per 6,2 milioni di euro, in calo dai 6,4 milioni di euro del 2014 per effetto dello slittamento di alcune commesse relative alle attività tradizionali di Cemit, solo parzialmente compensato dall’avvio dei prodotti digitali e multimediali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel semestre in esame il Gruppo ha proseguito le azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività e di valorizzazione di alcuni asset non core al fine di di rafforzare ulteriormente la posizione competitiva nei core business e cogliere al meglio eventuali opportunità. In questo contesto si inquadra la già citata operazione relativa alla dismissione della maggioranza delle attività radiofoniche del Gruppo.

Alla luce dei positivi risultati registrati dal Gruppo nel semestre, dei costanti interventi di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, nonché delle azioni finalizzate a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla dinamica dei mercati, è ragionevole confermare la stima per l’esercizio 2015 di un margine operativo lordo del Gruppo in crescita.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e di possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital finalizzati a garantire il futuro sviluppo del Gruppo, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati del primo semestre dell’anno è resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 31.03.2015

  • Ricavi netti consolidati a 251,7 milioni di euro: -6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Margine operativo lordo ante non ricorrenti a 7,5 milioni di euro in crescita del 48,8% rispetto ai 5 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Margine operativo lordo consolidato a 5,9 milioni di euro: +4,7% rispetto ai  5,6 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Risultato netto consolidato negativo per 4,7 milioni di euro in miglioramento rispetto alla perdita di 6,4 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Posizione finanziaria netta-319,2 milioni di euro in sensibile miglioramento rispetto al 31 marzo 2014 (-396,5 milioni di euro) per effetto della significativa generazione di cassa negli ultimi dodici mesi (-291,8 milioni di euro al 31.12.2014)
  • Per l’esercizio in corso confermata stima di un margine operativo lordo in significativa crescita; posizione finanziaria netta attesa in miglioramento

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2015

Nel primo trimestre 2015 i ricavi netti consolidati si sono attestati a 251,7 milioni di euro, in riduzione del 6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del pari periodo del 2014.

Il margine operativo lordo consolidato di 5,9 milioni di euro risulta in miglioramento del 4,7% rispetto ai 5,6 milioni di euro al 31 marzo 2014. Il recupero di redditività è ancor più significativo al netto degli elementi non ricorrenti (che nel trimestre hanno influenzato negativamente i risultati per circa 1,5 milioni, principalmente riferibili a oneri di ristrutturazione): il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita di oltre il 48%, passando dai 5 milioni di euro del primo trimestre del 2014 a 7,5 milioni di euro nel trimestre in esame, con un’incidenza percentuale cresciuta dall’1,9% al 3% dei ricavi.

Tale performance è il risultato di una attenta politica di gestione che si è riflessa in una riduzione delle principali voci di costo:

  • la riduzione dell’incidenza del costo del venduto è stata ottenuta nella maggior parte delle aree di business: in particolare nell’Area Libri, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi, e nell’Area Retail;
  • la riduzione dei costi fissi di struttura è sostanzialmente coerente alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita attraverso il contenimento dei costi per prestazioni di terzi e degli affitti;
  • l’organico al 31 marzo 2015 (3.083 risorse) si è ridotto di 187 unità (-5,7%) rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente, per effetto della revisione continua delle strutture organizzative; il costo del personale è di conseguenza risultato inferiore del 6,7%.

Il risultato ottenuto conferma, con una più marcata accelerazione, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di ridefinizione dell’assetto industriale e organizzativo avviate negli ultimi due anni.

Il risultato operativo consolidato nel primo trimestre dell’anno è di 0,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 0,1 milioni del pari periodo 2014 per effetto del citato incremento del margine operativo lordo e della riduzione degli ammortamenti (da 5,5 milioni di euro a 5,2 milioni di euro).

Il risultato prima delle imposte consolidato è negativo per 3,8 milioni di euro rispetto ai -5,9 milioni di euro al 31 marzo 2014; nel primo trimestre dell’esercizio in corso, gli oneri finanziari complessivi ammontano a 4,4 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 6 milioni di euro del medesimo trimestre del 2014, per effetto della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo.

Il risultato netto consolidato, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 4,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 6,4 milioni di euro registrata al 31 marzo 2014.

Al 31 marzo 2015 la posizione finanziaria netta di Gruppo, attestatasi a -319,2 milioni di euro, è in sensibile miglioramento rispetto ai -396,5 milioni del 31 marzo 2014 per effetto della significativa generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, e include gli effetti della stagionalità tipica del business (-291,8 milioni al 31 dicembre 2014).

Al 31 marzo 2015, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 56,6 milioni di euro (47,2 milioni al 31 dicembre 2014); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi a oneri finanziari e imposte del periodo) è pari a 28,6 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei due trimestri precedenti (18,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 9,8 milioni di euro al 30 settembre 2014).

Il flusso di cassa straordinario è positivo per 48,7 milioni di euro (52,6 milioni di euro nel 2014), nonostante gli esborsi per ristrutturazioni (18 milioni di euro), per effetto principalmente dell’aumento del capitale sociale (giugno 2014) e dell’incasso derivante dalla cessione di un asset in ambito Retail (dicembre 2014).

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

In Italia nei primi tre mesi dell’anno il mercato dei libri Trade ha registrato una flessione del 2,9% (GFK a marzo): in tale contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato con una quota del 24,9%, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti.

I ricavi del primo trimestre 2015 dell’Area si sono attestati a 55,8 milioni di euro, in contrazione dell’1,8% rispetto ai 56,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2014.

In crescita gli e-book, che hanno registrato un incremento dei ricavi del 23% rispetto al 31 marzo 2014.

Il margine operativo lordo dell’Area è diminuito da 1,3 milioni di euro del primo trimestre 2014 a 0,3 milioni di euro, per effetto di una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (2,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,2 milioni nel 2014) che si sono concentrati nella prima parte dell’esercizio; al netto di componenti non ricorrenti, nonostante la contrazione dei ricavi, si è registrato un incremento dell’87,8%, da 1,4 a 2,7 milioni di euro, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivati dalla profonda revisione intrapresa in ambito Trade. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate alla riduzione dei costi fissi di struttura e del costo del lavoro.

  • PERIODICI ITALIA

Nel mercato dei periodici, Mondadori si conferma leader con una quota diffusionale pari al 31,8%.

Nel primo trimestre 2015 i ricavi complessivi dell’Area – che, a seguito dell’operazione di conferimento in Mediamond delle attività di raccolta pubblicitaria, include anche le attività dell’area Pubblicità – si sono attestati a 74,6 milioni di euro, in flessione dell’11,9% rispetto agli 84,7 milioni di euro del primo trimestre 2014 (-11,2% a portafoglio omogeneo).

La dinamica dei ricavi diffusionali – in calo dell’11,3% (-9,8% a portafoglio omogeneo) – è stata influenzata, oltre che dal trend dei mercati di riferimento, anche dall’attenta politica di selezione delle iniziative promozionali più profittevoli, nonché da una diversa calendarizzazione delle attività delle vendite congiunte.

I ricavi della raccolta pubblicitaria print sono diminuiti del 5,7% (-5,1% a portafoglio omogeneo), a fronte di un mercato in contrazione del 6,2% (fonte Nielsen, a febbraio); la raccolta dei siti web (-5,1%) ha mostrato un andamento sostanzialmente in linea con il trend registrato dal mercato di riferimento (-5,3%: fonte Nielsen a febbraio).

I ricavi delle attività internazionali hanno registrato un andamento sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente (+0,2%).

Nel periodo in esame è stata lanciata Grazia Turchia, che ha portato a 24 il numero delle edizioni internazionali del magazine. A solo un anno dalla sua nascita, è nata inoltre a marzo in Germania (con distribuzione anche nella Svizzera Tedesca, Austria e Liechtenstein) la prima edizione internazionale di Il mio Papa; ad oggi sono stati definiti accordi per 10 edizioni complessive del magazine.

Il margine operativo lordo dell’Area è passato da 6,9 milioni di euro a 6,3 milioni di euro, con un calo del 9,2% derivante dalle attività pubblicitarie, il cui margine si è ridotto a -1,5 milioni rispetto ai -0,6 milioni di euro del primo trimestre dell’esercizio scorso che beneficiava di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond; al netto di componenti non ricorrenti, è stato registrato un miglioramento del 9,5% per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale ed operativa, nonostante la significativa contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative.

  • PERIODICI FRANCIA

In Francia il mercato dei magazine ha presentato un trend decrescente a livello pubblicitario (-7,7% a febbraio, fonte Kantar Media) e diffusionale (canale edicola -6,5% a marzo; fonte interna). In questo contesto i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 79,9 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto agli 81,7 milioni di euro del primo trimestre 2014.

Il calo dei ricavi, derivante dal trend di mercato, è stato mitigato dalle positive performance degli abbonamenti (+0,4%) nonché dalla crescita della pubblicità in ambito digitale (+26%).

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 4,8 milioni di euro, è risultato in calo del 7,2% (-0,4 milioni di euro) rispetto al primo trimestre del 2014.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, limitando anche l’impatto dell’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti e di alcuni investimenti promozionali.

Al netto di componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo risulta in calo di 1,1 milioni di euro rispetto al primo trimestre del precedente esercizio che includeva significativi benefici derivanti dallo “scoop Hollande”, registrato dalla rivista Closer.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno, l’Area Retail ha registrato ricavi per 44 milioni di euro, in flessione del 6,8% rispetto ai 47,2 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, anche per effetto della cessione, avvenuta a fine 2014, del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

Nella composizione dei ricavi degli store il libro risulta preminente (77% del totale) e presenta un andamento migliore del mercato di riferimento di circa 1 punto percentuale.

I ricavi dei canali hanno evidenziato la positiva performance dei Bookstore diretti (+4%), una leggera contrazione nel segmento franchising (-3,2%), una stabilità dei Megastore al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele, ed una crescita dell’online (+12%), mentre l’attività dei Bookclub ha registrato un andamento in linea con il calo strutturale atteso (-13,5%).

Mondadori Retail ha registrato nel primo trimestre dell’esercizio in corso un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, pari a -1,9 milioni di euro in netto miglioramento (+44,1%) rispetto ai -3,4 milioni di euro del corrispondente trimestre del 2014.

Tale miglioramento, rispetto ai primi tre mesi del 2014, è riscontrabile nella maggior parte dei canali di vendita.

Il margine operativo lordo complessivo registra nel trimestre un più marcato miglioramento rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, che includeva oneri di ristrutturazione per 0,3 milioni di euro.

  • RADIO

Nei primi tre mesi del 2015, R101, pur registrando una raccolta pubblicitaria inferiore a quella del 2014 (raccolta lorda -4,8%), ha conseguito ricavi complessivi per 2,9 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto ai 2,6 milioni di euro del primo trimestre 2014, includendo i ricavi relativi al canale televisivo, avviato dal mese di giugno dello scorso anno.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è negativo per 1,3 milioni di euro (1,2 milioni nel primo trimestre 2014), influenzato da maggiori costi di promozione del canale televisivo, compensati dalle azioni di riduzione dei costi dell’area tecnica e artistica.

Includendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è migliorato dai -1,2 milioni di euro del primo trimestre 2014 ai -1,1 milioni di euro del periodo in esame, beneficiando del contributo positivo derivante dalla cessione di un impianto di trasmissione per 0,2 milioni di euro.

  • DIGITAL

Nel primo trimestre dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita del 9,3% rispetto al 31 marzo 2014 (12,6 milioni di euro rispetto agli 11,5 milioni di euro del 31 marzo 2014). L’incidenza delle attività digitali sui ricavi totali del Gruppo è salita al 5%, rispetto al 4,3% del primo trimestre dello scorso anno.

Le attività di digital marketing service, in cui è in corso l’integrazione dei servizi di direct marketing tradizionali di Cemit con quelli di Kiver, hanno registrato ricavi per 3,1 milioni di euro, in calo dai 3,4 milioni di euro del 2014 per effetto dello slittamento di alcune commesse relative alle attività tradizionali di Cemit, solo parzialmente compensato dall’avvio dei prodotti digitali e multimediali.

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi del 16% rispetto al primo trimestre 2014.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce della performance del Gruppo nei primi mesi e delle azioni di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi in tutte le aree di business nonché degli interventi finalizzati a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla dinamica dei mercati, è ragionevole confermare la stima per l’esercizio 2015 di un margine operativo lordo del Gruppo in significativa crescita a livello operativo, già indicata in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2014. Parallelamente, proseguono le attività di attenta valutazione finalizzate all’eventuale dismissione di asset non core per il Gruppo.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 è disponibile presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).
È inoltre messo a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it), e su www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 23 aprile scorso.
La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2015 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società