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Gruppo Mondadori: pubblicazione relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, unitamente alla Relazione della società di revisione legale, è a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Approvata dal CdA la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023

Ricavi in crescita ed Ebidtda Adjusted +38,8%

  • Ricavi netti consolidati a 362,4 milioni di euro rispetto a 355,1 milioni di euro al 30 giugno 2022
  • EBITDA Adjusted a 38,2 milioni di euro, +38,8% rispetto a 27,6 milioni di euro del primo semestre 2023
  • Risultato netto di Gruppo a 12,2 milioni di euro, in aumento di 9,5 milioni di euro rispetto al risultato al 30 giugno 2022
  • Confermata la solida generazione di cassa con Cash Flow Ordinario LTM in crescita a 63,6 milioni di euro
  • Posizione Finanziaria Netta escluso IFRS 16 al 30 giugno 2023 pari a -215,2 milioni di euro (-205,7 milioni di euro al 30 giugno 2022)
  • Posizione Finanziaria Netta IFRS 16 pari a -285,5 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai -285,1 milioni di euro del 30 giugno 2022
  • Confermata la capacità del Gruppo di auto-finanziare la propria politica di crescita per linee esterne

OUTLOOK 2023

  • Ricavi in crescita single-digit
  • EBITDA Adjusted in incremento high single-digit/low double-digit, con una marginalità attesa compresa tra il 16% e il 17%
  • Risultato netto in crescita di circa il 20%
  • Cash Flow Ordinario atteso tra 65 e 70 milioni di euro, in incremento fino al 15%
  • Indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) atteso a 1,0x EBITDA Adjusted a fine 2023

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 presentata dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

«I primi sei mesi dell’esercizio in corso mostrano una crescita generale dei ricavi alla quale ha contributo l’ottimo andamento dei nostri core business, che stanno sovraperformando le previsioni di inizio anno», ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori. «L’attenta gestione operativa ci ha consentito, inoltre, di incrementare la redditività e la generazione di cassa. Ne conseguono un miglioramento della performance economica e un rafforzamento patrimoniale del Gruppo che, insieme all’andamento favorevole dei prezzi dei principali fattori produttivi, hanno creato le condizioni per rivedere al rialzo i target per l’esercizio 2023» ha concluso Porro.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2023

I ricavi consolidati netti del primo semestre del 2023 si sono attestati a 362,4 milioni di euro rispetto ai 355,1 milioni di euro dell’esercizio precedente, evidenziando una crescita pari al 2,1%. Al netto delle variazioni di perimetro intervenute tra i due periodi, la crescita organica dei ricavi è stata pari al 2,7%.

L’EBITDA Adjusted del primo semestre del 2023 è stato pari a 38,2 milioni di euro, evidenziando un incremento di quasi 11 milioni di euro rispetto ai 27,6 milioni di euro del primo semestre 2022.

Depurando i risultati dei due semestri in esame dei ristori e contributi riconosciuti, la crescita evidenziata dall’EBITDA del Gruppo risulterebbe superiore a 14 milioni di euro.

Al risultato hanno contribuito tutte le aree di business, in particolare l’Area LIBRI Trade, anche per effetto del consolidamento dei risultati delle società di recente acquisizione, e l’Area LIBRI Education, che ha beneficiato di un favorevole effetto timing rispetto allo scorso esercizio.
Tali risultati sono stati conseguiti nonostante gli aumenti del costo delle materie prime e delle tariffe relative ai servizi di stampa e logistica, che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno rispetto allo scorso esercizio.

L’EBITDA di Gruppo dei primi sei mesi del 2023 si è attestato a 40,3 milioni di euro, rispetto ai 26,8 milioni di euro del corrispettivo periodo del 2022, evidenziando un miglioramento di circa 14 milioni di euro riconducibile alla dinamica favorevole delle componenti gestionali sopra citate e alla contabilizzazione nell’esercizio in corso, nell’Area MEDIA, della plusvalenza netta derivante dall’operazione di cessione delle testate Grazia e Icon (e del relativo network internazionale) pari a circa 2,8 milioni di euro.

Grazie alla positiva performance di tutte le aree di business, l’EBIT del Gruppo Mondadori del primo semestre 2023, positivo per 14 milioni di euro, ha mostrato, rispetto al 2022, un miglioramento di 10,7 milioni di euro, nonostante la contabilizzazione di circa 3 milioni di euro di ammortamenti derivanti dai maggiori investimenti realizzati negli ultimi 12 mesi, dal consolidamento di nuove società nonché dagli effetti contabili del processo di PPA (Purchase Price Allocation).

Neutralizzando le componenti straordinarie e gli impatti derivanti dal processo di PPA relativo alle società acquisite negli ultimi 12 mesi (pari a 2,5 milioni di euro nel semestre in esame), l’EBIT Adjusted si attesterebbe a 14,4 milioni di euro, in crescita di oltre 8 milioni di euro rispetto al pari semestre dell’esercizio 2022.

Gli oneri finanziari hanno registrato un incremento di circa 0,5 milioni di euro derivanti dal maggiore costo del debito.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 12,3 milioni di euro, in miglioramento di circa 12 milioni di euro rispetto a 0,5 milioni di euro del primo semestre 2022. A tale performance ha contribuito il miglioramento per 1,7 milioni di euro del risultato delle società partecipate, derivante in particolare dall’aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella società A.L.I. e dalla contabilizzazione di una plusvalenza, al netto del risultato negativo dei primi quattro mesi, pari a 0,4 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione residua in SEE, società editrice de Il Giornale, avvenuta nel mese di aprile 2023.

Il risultato netto del Gruppo al 30 giugno 2023, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 12,2 milioni di euro ed evidenzia un significativo miglioramento, pari a oltre 9 milioni di euro, rispetto ai 2,8 milioni di euro del primo semestre 2022.

Il carico fiscale del periodo è positivo per 0,1 milioni di euro (1,8 milioni di euro al 30 giugno 2022) per effetto di maggiori proventi, quali le plusvalenze, fiscalmente tassati in misura ridotta.

La Posizione Finanziaria Netta escluso IFRS 16 al 30.06.2023, che come consuetudine riflette la stagionalità del business della scolastica, è risultata pari a -215,2 milioni di euro (debito netto), in leggero incremento rispetto ai -205,7 milioni di euro del 30 giugno 2022, per effetto del cash-out relativo alle acquisizioni realizzate negli ultimi dodici mesi e della distribuzione di dividendi ai propri azionisti per circa 29 milioni di euro.

La Posizione Finanziaria Netta IFRS 16 al 30 giugno 2023 si è attestata a -285,5 milioni di euro dai -285,1 milioni di euro del 30 giugno 2022, includendo una componente IFRS 16 di -70,3 milioni di euro.

Il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria degli ultimi 12 mesi, dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte, è risultato pari a 63,6 milioni di euro e consente di proseguire il percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo.

Al 30 giugno 2023, il flusso di cassa straordinario dei 12 mesi precedenti è stato negativo per 48 milioni di euro, principalmente per effetto del saldo netto di acquisizioni e dismissioni per circa 31 milioni di euro e degli esborsi per circa 5 milioni di euro per oneri di ristrutturazione.

Il Free Cash Flow LTM al 30 giugno 2023 è risultato positivo per 15,8 milioni di euro, confermando la capacità del Gruppo di finanziare la propria politica di crescita per linee esterne.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

AREA LIBRI Trade

Nel primo semestre del 2023 si è assistito, dopo il consolidamento sperimentato nel 2022, a una nuova fase di crescita del mercato del libro, che ha fatto registrare un incremento a valore del 2,7% e una sostanziale stabilità a volume (fonte: GFK).

In tale contesto, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno registrato, nel periodo in esame, una crescita pari al 5,7% grazie in particolare alle vendite di titoli novità pubblicati all’inizio dell’anno. Grazie a tali risultati il Gruppo Mondadori ha consolidato la propria leadership a livello nazionale con una quota di mercato, a giugno 2023, pari al 27,4% e in crescita rispetto a giugno 2022 (26,6%).

La componente Trade ha registrato ricavi nel primo semestre 2023 pari a 175,5 milioni di euro, evidenziando una crescita rispetto all’esercizio precedente di circa il 18% (+4% a perimetro omogeneo).

L’EBITDA Adjusted dell’Area LIBRI Trade, nel primo semestre dell’esercizio 2023, si attesta a 26,2 milioni di euro: al netto dei ristori relativi alle attività museali di Electa, pari a 6,4 milioni di euro, di cui il primo semestre del 2022 aveva beneficiato, l’area ha evidenziato una crescita del 32% (6,4 milioni di euro) in larga parte riconducibile al contributo delle nuove società acquisite.

AREA LIBRI Education

Le attività dell’editoria Scolastica sono caratterizzate da una stagionalità che vede le vendite concentrate nella seconda metà dell’anno ad esito della campagna adozionale: di conseguenza, le relative quote di mercato per l’esercizio 2023, alla data attuale, non sono ancora disponibili.

Nei primi sei mesi del 2023, le attività del business scolastico hanno registrato complessivamente ricavi per 57,9 milioni di euro (49,6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022) con un incremento pari al 16,8% non rappresentativo della reale performance in quanto, in buona parte, dovuto a una anticipazione, rispetto allo scorso esercizio, nei rifornimenti ai clienti direzionali.

L’EBITDA Adjusted dell’Area LIBRI Education nel primo semestre 2023 è positivo e si attesta a 2,3 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di -2,4 milioni di euro registrata nel primo semestre dell’esercizio 2022, principalmente per effetto del differente timing dei ricavi legati ad alcune forniture.

AREA RETAIL

Nei primi sei mesi dell’anno l’Area RETAIL ha registrato ricavi per 83,9 milioni di euro, con un incremento di 6,3 milioni di euro (+8,1%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Grazie a tale overperformance trainata dall’eccellente andamento dei negozi fisici, la market share di Mondadori Retail si è attestata al 12,4% (in crescita dello 0,7% rispetto al 30 giugno 2022) e ha sfiorato la soglia del 20% del canale fisico.

Il continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento delle librerie esistenti e la focalizzazione sul core business del libro hanno consentito al network di Mondadori Store di consolidare il proprio ruolo nel mercato, come testimoniato dalla sostenuta crescita dei ricavi del prodotto Libro (+5,5 milioni di euro, +9,1%) che rappresenta oltre l’80% del totale.

Analizzando le vendite per canale si evidenzia un’ulteriore crescita dei ricavi delle librerie dirette (+17,3% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) e delle librerie in franchising (+6,1% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente) e, parallelamente, una flessione dei canali Online e Bookclub.

L’Area RETAIL presenta un EBITDA Adjusted positivo e in sensibile crescita, pari a 4,2 milioni di euro, valore quasi triplicato rispetto al dato dei primi sei mesi del 2022 (+2,8 milioni di euro).

AREA MEDIA

Nel primo semestre 2023 il Gruppo Mondadori si è confermato quale editore multimediale leader in Italia:

  • nel print con 13 testate e 9 milioni di lettori;
  • nel web con 12 brand e circa 28,7 milioni di utenti unici medi mese;
  • nei social con una fanbase di oltre 86 milioni con circa 100 profili.

Per quanto riguarda il segmento dei periodici, la quota di mercato del Gruppo Mondadori (in termini di diffusione) si è attestata al 20,5%, in leggera crescita – a portafoglio di testate omogeneo – rispetto al dato dello stesso periodo 2022 (20,0% a maggio 2022), per effetto di una performance migliore rispetto a quella del mercato di riferimento.

Nel primo semestre del 2023, l’Area MEDIA ha registrato ricavi per 68,7 milioni di euro, mostrando una contrazione di circa il 30% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente. Tale contrazione a perimetro omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a inizio del 2023 e delle attività distributive di Press-di), si riduce a circa l’8% e evidenzia trend differenti nelle due componenti digital e print. In particolare, a perimetro omogeneo, le attività digitali, che rappresentano oltre un terzo dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato una crescita dei ricavi pubblicitari pari a circa il 14%; le attività tradizionali in ambito print sono risultate in flessione del 17% circa, in particolare a causa della sensibile contrazione delle vendite congiunte rilevata nel periodo.

L’EBITDA Adjusted dell’Area MEDIA si è attestato a 9 milioni di euro evidenziando una crescita del 16% circa rispetto al primo semestre 2022, principalmente ascrivibile alle attività tradizionali. In particolare, nell’area print, l’incremento è per lo più derivante dalla contabilizzazione di un contributo a ristoro dei costi sostenuti dall’editore per le attività di distribuzione dei periodici (2,8 milioni di euro), che ha consentito di compensare i maggiori costi dei fattori produttivi, in particolare della carta, e la contrazione del margine derivante dalle vendite dei collaterali; nell’area digital, l’EBITDA Adjusted è risultato sostanzialmente stabile rispetto al pari semestre dell’esercizio precedente, nonostante i maggiori costi sostenuti per l’avvio delle nuove iniziative legate al segmento dell’influencer marketing, grazie ai maggiori ricavi pubblicitari.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Come già comunicato al mercato in data 29 giugno 2023, alla luce dell’evoluzione più favorevole rispetto alle stime pregresse relativamente sia al business nel corso del primo semestre dell’anno sia ai prezzi dei principali fattori produttivi – il Gruppo ha rivisto al rialzo per l’esercizio 2023 le previsioni precedenti.

Allo stato attuale, le stime prevedono:

  • dati economici
    • crescita single-digit dei ricavi;
    • crescita dell’EBITDA Adjusted high single digit/low double-digit, con una marginalità attesa tra il 16% e il 17%;
    • crescita del 20% circa del risultato netto, nonostante i maggiori ammortamenti derivanti sia dalla politica di crescenti investimenti attuata dal Gruppo sia dagli effetti del processo di Purchase Price Allocation relativo alle società di recente acquisizione, grazie al miglioramento operativo e positivi effetti della cessione della partecipazione ne Il Giornale.
  • Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta
    • il Cash Flow Ordinario è atteso collocarsi in un range compreso tra 65 e 70 milioni di euro, evidenziando un incremento fino al 15% rispetto al dato del 2022 (nel quale era stato pari a circa 60 milioni di euro al netto dell’impatto one-off degli strumenti derivati relativi alle operazioni di copertura sul rischio tasso);
    • l’indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) è confermato collocarsi, a fine esercizio 2023, a 1,0x EBITDA Adjusted in riduzione da 1,3x di fine 2022.

La solidità finanziaria e patrimoniale che caratterizza il Gruppo Mondadori consente di proseguire il virtuoso percorso di sviluppo avviato da alcuni anni, caratterizzato dal continuativo ricorso a operazioni di M&A con le quali il Gruppo Mondadori intende cogliere opportunità di crescita per linee esterne principalmente nell’ambito dei business dei libri e del digitale.

 

 

La presentazione relativa ai risultati al 30 giugno 2023, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, è disponibile, su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors). Alle 16.00 è prevista una sessione di Q&A in modalità conference call, rivolta alla comunità finanziaria, alla quale prenderanno parte l’Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e il CFO, Alessandro Franzosi. I giornalisti potranno seguire lo svolgimento dell’incontro esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero telefonico +39.02.8020927 o via web all’indirizzo: https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato del II trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

Gruppo Mondadori: pubblicazione relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, unitamente alla relazione della società di revisione legale, è a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2022

  • Ricavi netti a 355,1 milioni di euro, in crescita del 10,8% rispetto ai 320,4 milioni di euro al 30.06.2021; +5,7% al netto del consolidamento di D Scuola*
  • EBITDA adjusted a 27,6 milioni di euro; a perimetro omogeneo il dato si attesta a 28,4 milioni di euro, in miglioramento di 6,9 milioni di euro rispetto ai 21,5 milioni di euro al 30.06.2021
  • Risultato netto di Gruppo a 2,8 milioni di euro; a perimetro omogeneo il risultato è pari a 6,7 milioni di euro, in incremento di 2,3 milioni di euro rispetto ai 4,4 milioni di euro al 30.06.2021
  • Confermata la solida generazione di cassa al netto dell’acquisizione di D Scuola:
    Cash flow ordinario LTM in crescita a 70,6 milioni di euro;
    Free cash flow LTM a 41,9 milioni di euro
  • PFN ante IFRS 16 a -205,8 milioni di euro; escludendo gli impatti derivanti dall’acquisizione e dal consolidamento di D Scuola è pari a -48,4 milioni di euro, in miglioramento di 20 milioni di euro rispetto al 30.06.2021

OUTLOOK: CONFERMATA LA GUIDANCE PER L’ESERCIZIO 2022

  • Ricavi in crescita mid-single digit
  • EBITDA adjusted in incremento di oltre il 20%
  • Risultato netto in crescita double-digit
  • Cash flow ordinario in linea con il 2021
  • Free cash flow nell’intorno di 10/15 milioni di euro
  • PFN IFRS 16 a 1,3x EBITDA adjusted

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 presentata dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

«Nel primo semestre dell’anno abbiamo registrato una performance molto positiva, alla quale hanno contribuito tutte le aree di business, con ricavi in accelerazione in particolare nel secondo trimestre»  ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori. «Questi risultati, associati a una sempre attenta gestione operativa, ci hanno consentito di incrementare la redditività complessiva e la generazione di cassa. Il miglioramento della performance economica, unita al continuo rafforzamento patrimoniale del Gruppo, hanno creato le condizioni per confermare i target dell’esercizio 2022 e proseguire il percorso di riconfigurazione strategica, nonostante l’incerto scenario economico e politico, a livello nazionale e internazionale», ha concluso Porro.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2022
I ricavi consolidati del primo semestre dell’esercizio 2022 si sono attestati a 355,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 10,8% rispetto ai 320,4 milioni di euro dell’esercizio precedente; al netto del consolidamento di D Scuola i ricavi del Gruppo hanno registrato una crescita, su base omogenea, pari al 5,7% grazie al contributo di tutte le aree di business ed in particolare delle aree Libri e Retail.

L’EBITDA adjusted è positivo per 27,6 milioni di euro rispetto ai 21,5 milioni di euro del primo semestre 2021; se si esclude il risultato del periodo di D Scuola, l’EBITDA adjusted risulta positivo per 28,4 milioni di euro in quanto la società, che opera nel settore scolastico, ha registrato nella prima parte dell’anno una perdita derivante dalla stagionalità del business: a perimetro omogeneo, il Gruppo ha quindi evidenziato un miglioramento della redditività di 6,9 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021, riconducibile alla positiva performance di tutte le aree di business, in particolare delle aree Libri e Media.

L’EBITDA di Gruppo è pari a 26,8 milioni di euro rispetto ai 19 milioni di euro del primo semestre 2021; a perimetro omogeneo il dato, pari a 27,6 milioni di euro, evidenzia un netto miglioramento riconducibile ai fenomeni già descritti, nonché a una dinamica favorevole delle componenti non ordinarie.

L’EBIT è positivo per 3,2 milioni di euro (8,5 milioni di euro a perimetro omogeneo). Il confronto rispetto al 2021 evidenzia:

  • un miglioramento a perimetro complessivo pari a 3 milioni di euro, sul quale incidono il consolidamento degli ammortamenti di D Scuola e gli effetti del processo di Purchase Price Allocation;
  • un miglioramento a perimetro omogeneo pari a 8,3 milioni di euro.

Gli oneri finanziari risultano in incremento di 1,3 milioni di euro, principalmente in virtù della contabilizzazione, nel 2021, di un provento one-off derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 9 ai termini del finanziamento in pool sottoscritto dal Gruppo nel mese di maggio 2021.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 0,5 milioni di euro; a perimetro omogeneo è pari a 5,8 milioni di euro, evidenziando pertanto un miglioramento di 10,9 milioni di euro rispetto ai -5,1 milioni di euro del primo semestre 2021.
A tale incremento contribuisce anche il miglioramento, per oltre 3 milioni di euro, del risultato delle società partecipate ascrivibile alla cessione il 1° gennaio 2022 della partecipazione in Monradio (alla quale erano tradizionalmente associate delle perdite), ai migliori risultati del periodo di Attica, nonché all’avvio della contabilizzazione della quota di pertinenza degli utili di A.L.I., della quale il Gruppo ha perfezionato l’acquisizione del 50%.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 2,8 milioni di euro; a perimetro omogeneo si attesta a 6,7 milioni di euro, in miglioramento di 2,3 milioni di euro rispetto ai 4,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021, nonostante lo scorso esercizio avesse beneficiato di componenti fiscali positive non ricorrenti pari a circa 9 milioni di euro netti, derivanti dal riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti ai rispettivi valori civilistici.

La Posizione Finanziaria Netta ante IFRS 16 risulta pari a -205,8 milioni di euro (-285,1 milioni di euro, incluso IFRS 16). A perimetro omogeneo si attesta a –48,4 milioni di euro e mostra un significativo miglioramento, pari a 20 milioni di euro, rispetto all’indebitamento netto di 68,3 milioni di euro registrato al 30 giugno 2021, nonostante il cash out relativo al pagamento dei dividendi e all’acquisizione di A.L.I.

Il flusso di cassa LTM derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte), generato dal perimetro omogeneo, risulta pari a 70,6 milioni di euro e consente di proseguire il percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo attraverso la continua e crescente capacità di generazione di cassa dei business.
D Scuola nel semestre ha evidenziato un flusso di cassa negativo di 25,2 milioni di euro, che rispecchia le caratteristiche stagionali del business scolastico che nella prima parte dell’anno registra i costi e gli investimenti di sviluppo e pubblicazione dei testi commercializzati nel secondo semestre.

Il Free Cash Flow LTM a perimetro omogeneo è pari a 41,9 milioni di euro e include principalmente esborsi per oneri di ristrutturazione pari a 10,6 milioni di euro e 14 milioni circa per acquisizioni.

Al 30 giugno 2022 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.917 unità, in crescita del 4,8% rispetto alle 1.829 risorse del 30 giugno 2021, per effetto dell’inclusione dell’organico di D Scuola e di De Agostini Libri. Escludendo il contributo delle società consolidate dal 2022 e gli effetti della cessione delle testate nell’area Media avvenuta a dicembre 2021, si evidenzierebbe un calo di circa l’1,7%.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce del positivo trend economico-finanziario registrato nel primo semestre dell’esercizio, e anche grazie ai contributi riconosciuti ad Electa a ristoro delle attività museali[1], il Gruppo ritiene di poter confermare a livello consolidato, per l’intero 2022, le stime precedentemente comunicate, nonostante l’incerta evoluzione del contesto geopolitico e le perduranti criticità derivanti dall’incremento dei costi sia di approvvigionamento delle materie prime, in particolare la carta, che relativi ai consumi energetici.

Il Gruppo prevede quindi:

  • Dati economici: confermata la resilienza del modello di business
    – ricavi in crescita mid-single digit;
    – EBITDA adjusted in incremento di oltre il 20%;
    – risultato netto in crescita double-digit, anche grazie a costi di ristrutturazione significativamente inferiori ed a risultati delle partecipate in miglioramento rispetto all’esercizio 2021.
  • Cash Flow/Posizione Finanziaria Netta: confermata la significativa generazione di cassa
    – Cash Flow ordinario in linea con il dato del 2021;
    – Free Cash Flow nell’intorno di 10/15 milioni di euro (includendo anche gli esborsi relativi alle operazioni di acquisizione annunciate e prima del dividendo);
    – indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) a 1,3x EBITDA adjusted.

Il Gruppo Mondadori continua ad attribuire priorità ai temi di sostenibilità e prosegue nella propria attività finalizzata al raggiungimento degli obiettivi ESG definiti.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel primo semestre del 2022 si è assistito, dopo la grande crescita sperimentata nel corso del 2021, a una fase di consolidamento del mercato del libro, che ha fatto registrare, rispetto al medesimo periodo del 2021, un lieve calo sia a valore (-1,8%) sia a volume (-1,4%)[2].
Escludendo dal dimensionamento del mercato del libro, il segmento dei fumetti – nel quale il Gruppo nel primo semestre non aveva ancora una presenza e il cui tasso di crescita nel periodo si attesta al 27,1% – la contrazione rispetto al primo semestre del 2021 risulta pari al 3,4% (a valore).

In tale contesto, il Gruppo Mondadori ha fatto registrare una performance in progressivo miglioramento grazie a un piano editoriale che ha visto concentrare nel secondo trimestre la pubblicazione dei titoli di maggiore successo e ha consentito al Gruppo di confermare la propria leadership a livello nazionale con una quota di mercato del 24,3% (26,1% considerando l’inserimento nel perimetro di Gruppo di Edizioni Star Comics, la cui acquisizione è stata finalizzata lo scorso 1 luglio).

In aggiunta a quanto precede, il 7 luglio il Gruppo si è aggiudicato, grazie a Einaudi, la 76esima edizione del Premio Strega con Spatriati di Mario Desiati e ha collocato altri tre titoli dal 2° al 4° posto: Quel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti per Rizzoli; E poi saremo salvi di Alessandra Carati, autrice esordiente nella fiction, per Mondadori; Niente di vero di Veronica Raimo per Einaudi.

Nei primi sei mesi del 2022 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 196 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai 168,9 milioni di euro dei primi sei mesi del 2021 per effetto della positiva performance delle case editrici trade (+2,2%), che nel secondo trimestre hanno registrato una crescita del 9%, del significativo incremento conseguito da Rizzoli International Publications (+10,7%), della ripresa delle attività di Electa nonché del consolidamento di D Scuola.
Se si considera esclusivamente il perimetro dell’area Libri su base omogenea e quindi si esclude il contributo di D Scuola, la crescita dei ricavi si attesta al 6,1%.

I ricavi delle attività del business scolastico sono stati pari a 49,6 milioni di euro, in crescita del 38,5% rispetto ai 35,8 milioni di euro del primo semestre del 2021 per effetto della già citata variazione di perimetro legata al consolidamento della casa editrice D Scuola.
A perimetro omogeneo i ricavi risultano in flessione di 3 milioni di euro (-8,2%) a causa di un ritardo dei rifornimenti verso alcuni clienti direzionali il cui recupero è atteso in luglio.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 23,8 milioni di euro includendo il contributo, al 30 giugno ancora negativo per 0,8 milioni di euro, di D Scuola che risente della stagionalità del business della scolastica: al netto di tale effetto, l’EBITDA adjusted omogeneo si attesta a 24,7 milioni di euro, in miglioramento di 4,8 milioni di euro rispetto a 19,8 milioni di euro del primo semestre 2021.
Tale risultato è riconducibile al già citato positivo trend delle case editrici Trade ed alla performance di Electa che ha beneficato della ripresa delle attività museali e legate alle concessioni e di maggiori ristori (6,3 milioni di euro rispetto ai circa 3 milioni di euro del primo semestre 2021) che hanno più che compensato i minori ricavi nel segmento Education.

  • RETAIL

Nei primi sei mesi dell’anno l’area Retail ha registrato ricavi per 77,6 milioni di euro, con un incremento di 7,8 milioni di euro (+11,2%) rispetto ai 69,8 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Il continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento dei negozi esistenti e la focalizzazione sul core business del libro hanno consentito al network di librerie Mondadori di consolidare il proprio ruolo nel mercato, come testimoniato dalla sostenuta crescita dei ricavi del prodotto Libro (+7,7 milioni di euro) che, alla fine del primo semestre, risultano superiori anche rispetto al periodo pre-Covid.

Guardando ai principali canali nei quali si articola l’attività di Mondadori Retail, si evidenzia:

  • i negozi a gestione diretta hanno registrato una netta crescita dei ricavi (+45,7% rispetto all’esercizio precedente), per effetto della già citata strategia di focalizzazione sul prodotto libro e dell’attività di sviluppo della rete, nonché delle limitazioni all’attività sperimentate nel corso del 1° semestre 2021 derivanti dai provvedimenti restrittivi in chiave anti-Covid;
  • il canale franchising, caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni, ha continuato la propria progressione, segnando una crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Grazie all’eccellente performance dei negozi fisici, la market share di Mondadori Retail, nel mercato del libro in Italia, è cresciuta all’11,8%.

Nel primo semestre l’EBITDA adjusted è positivo per 1,4 milioni di euro, in sensibile crescita rispetto a 1 milione di euro circa dei primi sei mesi del 2021, per effetto della crescita dei ricavi e della prosecuzione delle azioni di contenimento costi, rinnovamento e sviluppo della rete di negozi fisici e nonostante i maggiori costi per affitti e utenze sostenuti nel semestre in esame dai negozi a gestione diretta.

  • MEDIA

L’area Media ha registrato nei primi sei mesi del 2022 ricavi per 98,2 milioni di euro, mostrando un incremento di circa l’1% rispetto ai 97,4 milioni di euro del pari semestre dell’esercizio precedente; a portafoglio di brand omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a fine 2021) la crescita è pari al 10%:

  • le attività digitali, che rappresentano ormai il 22% dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato, nel secondo trimestre, una crescita significativa pari al 22% (+27,5% a parità di brand). Grazie a tale crescita, l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari si è attestata al 67% del totale (dal 63% del primo semestre 2021);
  • le attività tradizionali print, escludendo le testate cedute a fine 2021, risultano in crescita del 5%.

La quota di mercato del Gruppo a livello diffusionale, per effetto di una performance – a portafoglio di testate omogeneo – migliore rispetto a quella del mercato di riferimento, si è attestata al 21,3%, in crescita dal 20,5% del mese di maggio dell’anno precedente.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 7,8 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai primi sei mesi del 2021, grazie alla performance molto positiva dell’area print che, nel secondo trimestre, oltre a beneficiare del proseguimento delle misure di contenimento dei costi ha potuto contabilizzare sia il margine dell’evento del FuoriSalone (che nel 2021 si è svolto nel secondo semestre) che un credito d’imposta riconosciuto sui consumi della carta che ha consentito di compensare l’incremento del relativo costo sperimentato nel periodo.

In riferimento al richiamo di attenzione agli emittenti quotati, pubblicato da CONSOB il 19 maggio 2022, a proposito degli effetti sulla situazione economica e finanziaria derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, il Gruppo Mondadori precisa:

  • di non avere impatti “diretti”, in quanto non ha unità produttive nell’area interessata né tale area rappresenta un mercato di sbocco della produzione editoriale o dei servizi resi dal Gruppo;
  • di avere impatti “indiretti”, per effetto dell’incremento dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti.

Per quanto attiene a tale incremento di costi, il Gruppo ha adottato misure volte ad attutirne l’impatto nonché ha posto in essere ulteriori azioni correttive mirate ad ottenere efficienze, tali da conseguire nel primo semestre in tutte le aree di business risultati in crescita rispetto ai relativi dati previsionali e di confermare l’outlook per l’intero esercizio.

 

 La presentazione relativa ai risultati al 30 giugno 2022, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, è disponibile, su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors). Alle 16.30 è prevista una sessione di Q&A in modalità conference call, rivolta alla comunità finanziaria, alla quale prenderanno parte l’Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e il CFO, Alessandro Franzosi. I giornalisti potranno seguire lo svolgimento dell’incontro esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero telefonico +39.02.8020927 o via web all’indirizzo: https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del II trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

 

*I dati economici e finanziari al 30 giugno 2022 vengono presentati anche sulla base di un perimetro omogeneo che esclude    D Scuola per una maggiore confrontabilità con l’esercizio precedente. Inoltre, come già segnalato relativamente al primo trimestre, al 30 giugno 2022 il contributo di D Scuola, oggetto di consolidamento integrale a partire dal 16 dicembre 2021, è condizionato dalla marcata stagionalità del business Education che nella prima parte dell’anno registra i costi di creazione dei contenuti editoriali nonché gli oneri relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, rinviando alla seconda metà dell’esercizio la contabilizzazione della parte più rilevante dei ricavi associati alla vendita dei testi scolastici.

[1] Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali per il ristoro degli organizzatori di mostre d’arte; decreto pubblicato il 27 maggio 2022, con cui sono stati concessi i contributi previsti dal D.M. 428 giugno 2021, n. 227.

[2] Fonte: GFK, giugno 2022

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2021

  • Ricavi a 320,4 milioni di euro: +10,9% rispetto a 288,9 milioni di euro del primo semestre 2020
  • EBITDA adjusted a 21,5 milioni di euro: in forte crescita rispetto a 11 milioni di euro del primo semestre 2020
  • Risultato netto positivo per 4,4 milioni di euro: in significativo recupero rispetto a -25 milioni di euro del primo semestre 2020
  • PFN ante IFRS16 a -68,3 milioni di euro: in miglioramento del 47,5% rispetto a -130,1 milioni di euro del primo semestre 2020

 OUTLOOK: CONFERMATI I TARGET PER L’ESERCIZIO 2021

  • Ricavi in crescita low single-digit
  • EBITDA adjusted con marginalità nell’intorno del 12% dei ricavi
  • Utile netto in forte crescita
  • Cash flow ordinario atteso tra 50 e 55 milioni di euro
  • PFN ante IFRS16 attesa positiva a fine esercizio

 

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021 presentata dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro.

“Nel primo semestre il Gruppo Mondadori ha registrato risultati molto significativi in termini di ricavi e di redditività. A questa performance hanno contribuito in modo positivo tutte le nostre aree che hanno mostrato una crescita rispetto allo scorso anno, dai Libri al Retail alla Media, in particolare nella componente digitale. In forte progresso l’area Libri, che incrementa la propria marginalità anche rispetto al 2019”, ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori. “La maggiore efficienza economica e il miglioramento della performance finanziaria che abbiamo conseguito anche nel secondo trimestre – ha continuato l’AD del Gruppo Mondadori – unitamente ai segnali molto confortanti dal mercato del libro, ci consentono di confermare le nostre stime per fine esercizio e di guardare con fiducia all’evoluzione del Gruppo negli anni futuri. In questo contesto, l’operazione di acquisizione di De Agostini Scuola rappresenta un’ulteriore dimostrazione della nostra volontà di focalizzarci sul core business dei libri, coerentemente con le linee strategiche di medio termine delineate”, ha concluso Porro.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2021

Per quanto riguarda i mercati di riferimento del Gruppo Mondadori, nel primo semestre del 2021 il libro ha registrato una dinamica particolarmente positiva, con una crescita del 36,8%[1] rispetto al medesimo periodo del 2020.

Questo andamento consolida il trend positivo che aveva già preso avvio nel primo trimestre dell’esercizio in corso, supportato da una confermata maggiore propensione alla lettura e all’acquisto.

La crescita del mercato del libro è ancora più straordinaria se confrontata con i primi sei mesi del 2019[2], totalmente immuni dal fenomeno pandemico, rispetto ai quali l’incremento si attesta al 23%.

 ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2021

Al 30 giugno 2021 i ricavi consolidati del Gruppo Mondadori si sono attestati a 320,4 milioni di euro, in incremento del 10,9% rispetto ai 288,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie in particolare alla significativa crescita dell’area Libri e dell’area Retail, trainata dal dinamismo del mercato.

L’EBITDA adjusted del primo semestre 2021 è di 21,5 milioni di euro, con un incremento di 10,6 milioni di euro circa rispetto a 11 milioni di euro dei primi sei mesi del 2020: tale positiva performance riflette, da un lato, il buon andamento dei ricavi rilevato nel periodo da tutte le aree di business, dall’altro, la prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura che hanno consentito al Gruppo di conseguire un significativo miglioramento della propria marginalità (da 3,8% al 6,7%).

L’EBITDA di Gruppo è pari a 19 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto agli 8,4 milioni di euro dello scorso esercizio, evidenziando un netto miglioramento riconducibile ai fenomeni e alle dinamiche già descritti. Nel periodo in esame, gli oneri non ordinari sono stati pari a 2,5 milioni di euro, dato in linea con quello registrato nel pari periodo dello scorso esercizio.

L’EBIT mostra nel primo semestre dell’esercizio 2021 un break-even operativo (0,2 milioni di euro), in miglioramento di oltre 17 milioni di euro rispetto a -17,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2020, per effetto della dinamica delle componenti ordinarie sopra citate, di minori ammortamenti per complessivi 1,3 milioni di euro nonché la presenza nel risultato al 30 giugno 2020 di svalutazioni pari a 5,8 milioni di euro, relative ad alcune testate dell’area Media.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 5,1 milioni di euro rispetto ai -30,9 milioni di euro dei primi sei mesi del 2020.
Oltre a quanto già evidenziato, sul rilevante miglioramento incidono anche:

  • la riduzione pari a circa 2 milioni di euro degli oneri finanziari, riconducibile a un minore tasso di interesse medio, al quale si aggiunge la contrazione di oneri accessori;
  • gli effetti della cessione della partecipazione in Reworld Media, interamente completata nel mese di febbraio 2021, che hanno determinato l’iscrizione di una minusvalenza pari a 0,4 milioni di euro[3] nel primo trimestre 2021, con una variazione positiva di 6,2 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2020, che aveva registrato una minusvalenza di 6,6 milioni di euro;
  • il risultato delle società collegate (consolidate a equity) che nel periodo è pari a -3,1 milioni di euro.

Le componenti fiscali del periodo sono positive per 9,4 milioni di euro (5,9 milioni di euro al 30 giugno 2020), nonostante l’incremento del risultato imponibile, per effetto di un provento non ricorrente pari a 9 milioni di euro netti, derivante dall’avvio del processo di riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti al rispettivo valore civilistico.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 4,4 milioni di euro, in significativo recupero rispetto a -25 milioni di euro del primo semestre del 2020 (e anche rispetto alla perdita di 1,9 milioni di euro del 30 giugno 2019), a seguito del miglioramento operativo e delle già citate componenti fiscali positive.

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 30 giugno 2021 si attesta a -68,3 milioni di euro, in significativa contrazione del 47,5% rispetto ai -130,1 milioni di euro del 30 giugno 2020, per effetto della rilevante generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 68,5 milioni di euro, che conferma il positivo percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo.

La posizione finanziaria netta incluso IFRS16 è di -155,1 milioni di euro e include la contabilizzazione del debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16, pari a circa 87 milioni di euro.

Al 30 giugno 2021 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.829 unità, in calo del 5,2% rispetto al 30 giugno 2020, nonostante l’organico entrato a far parte del Gruppo a seguito dell’acquisizione di Hej! (al netto della quale la riduzione dell’organico si attesterebbe al -5,8%), per effetto principale delle attività di efficientamento proseguite in tutte le aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’andamento positivo registrato nel primo semestre dell’esercizio, grazie in particolare al significativo trend di crescita sperimentato dall’area Libri, così come la prosecuzione della rilevante generazione di cassa, consentono di guardare con ottimismo all’evoluzione della gestione del Gruppo e di confermare a livello consolidato – e sulla base dell’attuale perimetro – le stime precedentemente comunicate.

Obiettivi economici:

  • i ricavi consolidati per l’esercizio 2021 sono attesi in leggera crescita (low single-digit);
  • l’EBITDA adjusted – in termini percentuali – è previsto collocarsi nell’intorno del 12% dei ricavi;
  • il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita per effetto del miglioramento della gestione operativa nonché del riallineamento fiscale dell’attivo immateriale, che ha consentito nel primo semestre la contabilizzazione di una prima componente fiscale positiva non ricorrente; si ricorda inoltre che il risultato dell’esercizio 2020 era stato negativamente impattato dalla svalutazione di alcune poste patrimoniali.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole confermare la stima di un cash flow ordinario in un intervallo compreso tra 50 e 55 milioni di euro e quindi il conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio.

Come già anticipato, la solidità finanziaria raggiunta dal Gruppo ha creato le condizioni per il ritorno, a partire dal 2022 a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021, a una politica di remunerazione degli azionisti.

Le suddette previsioni, elaborate sulla base dell’attuale perimetro, potranno essere aggiornate in occasione del perfezionamento dell’operazione di acquisizione di De Agostini Scuola, subordinato alle autorizzazioni di legge da parte dell’Antitrust.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS NEL PRIMO SEMESTRE 2021

  • LIBRI

Come già indicato, nel primo semestre dell’esercizio il mercato del libro Trade ha registrato una crescita significativa, pari al 36,8%[4] rispetto allo stesso periodo del 2020, mostrando un rafforzamento del trend che aveva preso avvio nella seconda metà dell’esercizio precedente, anche favorito dalla limitazione all’accesso ad altre forme di intrattenimento.

In tale contesto, l’area Libri ha registrato un incremento del sell-out a valore di mercato pari al 30,7%, che ha consentito al Gruppo Mondadori di confermare la propria indiscussa leadership nel mercato Trade (market share pari al 23,7%).

A testimonianza della qualità del piano editoriale si segnala che nel corso dei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo ha posizionato 4 titoli nella classifica dei primi dieci più venduti a valore[5]: Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana di Alessandro Sallusti e Luca Palamara (Rizzoli), che è stato la rivelazione dei primi mesi dell’anno, posizionandosi stabilmente al primo posto; La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio (Mondadori); Io sono Giorgia di Giorgia Meloni (Rizzoli); Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta» di Benedetta Rossi (Mondadori Electa). Inoltre il libro Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio, edito da Einaudi nel 2020, si è posizionato al secondo posto del Premio Strega 2021.

I ricavi dell’area Libri nei primi sei mesi del 2021 si sono attestati a 168,9 milioni di euro, in crescita del 15,8% rispetto ai 145,9 milioni di euro del primo semestre del 2020.

A questo risultato ha contribuito in particolare il segmento Trade, con ricavi pari a 109,5 milioni di euro, in significativo incremento sia rispetto al primo semestre 2020 (+21,7%) sia rispetto al primo semestre del 2019 (+2,5%), non impattato dal fenomeno pandemico.
Nel periodo i ricavi relativi alle vendite degli e‐book e degli audiolibri si sono attestati a circa il 7,3% dei ricavi complessivi Trade, con un catalogo che conta oltre 28.300 titoli digitali.

Nel primo semestre del 2021 i ricavi del segmento Educational sono pari a 55,8 milioni di euro, in incremento del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2020: l’andamento positivo delle vendite di Rizzoli International Publications (+39,3%) e il maggior fatturato dei prodotti di scolastica (in crescita del 3,9% rispetto al 30 giugno 2020) consentono di recuperare gli effetti derivanti dalla contrazione dei ricavi di Electa per la chiusura durante la pandemia di mostre e siti archeologici.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 19,8 milioni di euro rispetto ai 10,9 milioni di euro del primo semestre 2020, in miglioramento di 8,9 milioni di euro grazie al positivo andamento dei ricavi nonché grazie ai ristori riconosciuti a Electa in ambito museale (circa 3 milioni di euro, già al netto di alcuni accantonamenti).
La redditività è in crescita anche rispetto al primo semestre del 2019 (16,2 milioni di euro), rendendo la performance dell’area Libri ancora piu rilevante.

  • RETAIL

Complessivamente nei primi sei mesi dell’anno l’area Retail ha potuto beneficiare del trend di forte crescita del mercato del libro benché la performance complessiva sia stata impattata negativamente dalle misure governative, che hanno causato forti limitazioni alle attività di vendita almeno fino alla metà di maggio.

Successivamente, per effetto dell’allentamento di tali misure restrittive, il mercato fisico ha evidenziato una ripresa e conseguentemente Mondadori Retail ha visto crescere i propri ricavi: in particolare, il mese di giugno ha registrato un incremento anche rispetto al giugno 2019 (+3% circa), con una performance positiva del prodotto Libro di oltre l’11%, nonostante un network di punti di vendita in riduzione rispetto a giugno 2019.

Al 30 giugno 2021 l’area Retail ha registrato ricavi per 69,8 milioni di euro, in crescita di 10,8 milioni di euro (+18,3%) rispetto a 59 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, prevalentemente per effetto del positivo andamento delle vendite del prodotto libro (+22% circa rispetto al pari periodo del 2020).
L’incremento dei ricavi nel solo secondo trimestre 2021 si attesta al +30% circa rispetto al secondo trimestre 2020.

Guardando su base disaggregata ai diversi segmenti nei quali si articola l’attività di Mondadori Retail, si evidenzia:

  • i punti di vendita a gestione diretta hanno sperimentato una crescita più contenuta (+12%) rispetto all’esercizio precedente, in quanto penalizzati dalla prevalente ubicazione nei grandi centri urbani, particolarmente esposti sia alla concorrenza del commercio online sia alla riduzione dei flussi turistici;
  • il canale franchising, caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni, ha invece mostrato una consistente crescita del 42% circa, sempre sostenuta dalle eccellenti performance del prodotto libro;
  • il canale online ha registrato ricavi per 7,3 milioni di euro rispetto ai 10,4 milioni di euro del primo semestre 2020, in contrazione per l’allentamento delle restrizioni all’operatività del mercato fisico.

L’EBITDA adjusted di Mondadori Retail è pari a 0,4 milioni di euro, in sensibile miglioramento rispetto ai -2,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020.
Questo miglioramento è il risultato dell’intensa attività di efficientamento della società, del continuo rinnovamento e sviluppo della rete dei negozi fisici nonché di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi.

  • MEDIA

Nei primi cinque mesi del 2021 i mercati di riferimento dell’area Media hanno evidenziato rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio:

  • un rilevante incremento degli investimenti pubblicitari sul segmento digital, pari al +27,2%, a fronte di un –2,9%[6] sul segmento periodici;
  • una diminuzione dell’8,1%[7] nel mercato delle diffusioni dei periodici;
  • una contrazione pari al 22,1%[8] nel mercato dei collaterali abbinati ai

In questo contesto la quota di mercato diffusionale del Gruppo Mondadori si è attestata al 23,7%, in leggera crescita rispetto al mese di maggio dell’anno precedente13 per effetto di una performance lievemente superiore a quella del mercato di riferimento.

Nei primi sei mesi del 2021 l’area Media del Gruppo Mondadori, che si conferma l’editore multimediale leader in Italia, ha registrato ricavi per 97,4 milioni di euro, in crescita dell’1,7% rispetto ai 95,8 milioni di euro del pari semestre dell’esercizio precedente. In particolare:

  • i ricavi pubblicitari sono pari a 28,8 milioni di euro, in crescita del 28% circa a livello complessivo (+16% escludendo il contributo dell’acquisizione di Hej!); se si considera solo il secondo trimestre, l’incremento si attesta a oltre il 50% rispetto a pari periodo 2020 (+41% a perimetro omogeneo):
    – le attività digitali risultano in crescita del 25,7% su base omogenea mentre, includendo il contributo della neo acquisita Hej!, l’incremento si attesta al 48% circa rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente. È importante rilevare come l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari sia pari al 63% del totale (dal 54% del primo semestre del 2020).
    – la raccolta sui brand print ha registrato un incremento del 5%
  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del 6,4%, con una performance migliore delle testate televisive e del brand
  • i ricavi da prodotti collaterali sono in riduzione del 27% circa, ma con una contrazione più contenuta nel secondo trimestre (-16,6%); tale andamento è imputabile principalmente al successo nello scorso anno di iniziative musicali e alla ridotta disponibilità di titoli di uscite cinematografiche in dvd;
  • gli altri ricavi, che includono quelli relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari all’11,1%.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 4,5 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai primi sei mesi del 2020 (2 milioni di euro), grazie in particolare allo sviluppo delle attività digitali e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività delle attività print: l’EBITDA margin complessivo è pari al 5%, in miglioramento dal 2% del primo semestre 2020. 

PIANO PERFORMANCE SHARE 2021-2023: ASSEGNAZIONE DIRITTI
Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Remunerazione, ha deliberato le assegnazioni ai beneficiari dei diritti relativi al Piano di Performance Share 2021-2023, istituito con delibera dell’Assemblea del 27 aprile 2021.
Le informazioni riguardanti i beneficiari e il numero dei diritti rispettivamente assegnati sono riportati – nominativamente per i beneficiari membri del Consiglio di Amministrazione e in forma aggregata per gli ulteriori beneficiari – nella tabella allegata, redatta in conformità al Quadro 1, Schema n. 7 dell’Allegato 3A del Regolamento Emittenti.
I termini e le condizioni del Piano sono riportate nella relazione illustrativa degli Amministratori all’Assemblea del 27 aprile 2021 e nel Documento Informativo redatto ai sensi dell’art. 84-bis comma 1 del Regolamento Emittenti, disponibili sul sito www.gruppomondadori.it nella sezione Governance e sul meccanismo di stoccaggio www.1info.it  al cui contenuto si rinvia.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO SEMESTRE 2021
In data 12 luglio 2021 il Gruppo Mondadori ha sottoscritto con De Agostini Editore S.p.A. – a esito del processo negoziale del quale era stata data comunicazione lo scorso 1 luglio – il contratto relativo all’acquisizione del 100% di De Agostini Scuola S.p.A., uno dei principali operatori di editoria scolastica in Italia.
Tale operazione è coerente con la strategia – che Mondadori ha più volte annunciato – di crescente focalizzazione sul core business dei libri, nel quale il Gruppo ha una leadership consolidata nel Trade ed è uno dei principali operatori nei libri per la scuola.
Il valore della transazione è stato definito sulla base di un Enterprise Value di 157,5 milioni di euro, pari a 7,4 volte l’EBITDA reported registrato da De Agostini Scuola nel 2020. Il prezzo sarà oggetto di definizione sulla base della posizione finanziaria netta media normalizzata dei 12 mesi precedenti la data del closing.
De Agostini Scuola ha registrato nell’esercizio 2020 ricavi per 70,8 milioni di euro, un EBITDA reported pari a 21,4 milioni di euro, che riflette una marginalità pari al 30%, e un utile netto di 12,2 milioni di euro. Al 31 dicembre 2020 la posizione finanziaria netta era positiva (cassa netta) per 20,8 milioni di euro.
Il perfezionamento dell’operazione è subordinato alle autorizzazioni di legge da parte della competente autorità Antitrust.

 

I risultati al 30 giugno 2021, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e dal CFO Alessandro Franzosi nel corso di una conference call alla comunità finanziaria prevista oggi, 29 luglio 2021, alle ore 15.00.
La relativa documentazione sarà disponibile in contemporanea sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e su 1Info (www.1info.it).

I giornalisti potranno seguire lo svolgimento della presentazione, esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero a loro dedicato +39.028020927, e via web in modalità audio registrandosi al link https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del II trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.
  6. Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

  

[1] Fonte: GFK, Giugno 2021 (dati a valore di mercato)

[2] Il paragone con l’esercizio 2020 risente della chiusura imposta a tutte le librerie dal mese di marzo: a partire dal 12 marzo e fino alla fine di aprile, l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico ha infatti comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e, in una fase iniziale, anche il canale online ha dovuto praticare delle limitazioni alla consegna dei libri derivanti dalla necessità di privilegiare la distribuzione di beni di prima necessità.

[3] La monetizzazione di tale partecipazione ha generato, rispetto al valore originario di sottoscrizione, una plusvalenza complessiva (2019-2021) pari a 1,1 milioni di euro.

[4] Fonte: GFK, Giugno 2021 (dati a valore di mercato)

[5] Fonte: GFK, Giugno 2021 (classifica a valore di copertina)

[6] Fonte: Nielsen, Maggio 2021

[7] Fonte interna: Press di, Maggio 2021, a valore

[8] Fonte interna: Press di, Maggio 2021, a valore

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2020

  • Ricavi consolidati a 288,9 milioni di euro: -24% rispetto a 380 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-22,2% a perimetro omogeneo)
  • EBITDA adjusted pari a 11 milioni di euro rispetto a 21,8 milioni di euro al 30 giugno 2019: gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19
  • Risultato delle attività in continuità pari a -25 milioni di euro rispetto a -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019: tale variazione è stata fortemente condizionata, per circa 22 milioni di euro, da componenti straordinarie e non determinate dall’attività gestionale, alla quale è attribuibile una contrazione del risultato di soli 10,9 milioni di euro
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) pari a -130,1 milioni di euro: in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni di euro al 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche per effetto della continua generazione di cash flow ordinario

Outlook per l’esercizio 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 per effetto delle dinamiche dei diversi business
  • EBITDA margin adjusted a doppia cifra, previsto tra l’11% e il 12%
  • Generazione di cassa positiva, pur in contrazione rispetto al passato
  • Posizione finanziaria netta: l’indebitamento di Gruppo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario
  • PFN ante IFRS 16 non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31.12.2019

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 presentata dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

Highlights dei primi sei mesi del 2020
Il primo semestre 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti derivanti dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

A partire dalla prima decade di marzo, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione di misure restrittive ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo opera ed è leader.

A partire dal 12 marzo, e fino alla fine di aprile, le disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico hanno comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e la conseguente sospensione dell’attività commerciale del business Retail del Gruppo.

Congiuntamente, nello stesso periodo, il business dei Libri Trade ha visto precluso il ricorso al canale fisico per la commercializzazione dei propri prodotti e, conseguentemente, ha potuto fare affidamento al solo canale online.

Contestualmente i provvedimenti di urgenza sopra richiamati hanno comportato la chiusura dei siti museali, dei parchi archeologici e dei relativi bookshop di tutte le regioni italiane, con conseguente interruzione delle attività del Gruppo rivolte alla gestione dei servizi per musei e beni culturali.

In ultimo, anche il business Media[1] ha registrato contrazioni in conseguenza alla chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e alla riduzione degli investimenti pubblicitari.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo Mondadori ha impostato e attivato una serie di azioni e di interventi volti, in primo luogo, a garantire, la sicurezza delle proprie persone, mettendole in grado, ove possibile, di svolgere la propria attività lavorativa in remoto (smart working) nonché a compensare gli impatti derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità, a salvaguardia del profilo economico-finanziario dell’azienda.

A tal fine il Gruppo:

  • ha avviato un’azione di contenimento e riduzione dei costi operativi anche attraverso la rinegoziazione di contratti e la revisione di tariffe, con un risparmio complessivo valutato, per l’intero anno, in 13 milioni di euro;
  • ha attuato un’azione di riduzione del costo del lavoro, stimata, per l’intero esercizio, in circa 15 milioni di euro, mediante la fruizione delle ferie pregresse e degli interventi in materia di ammortizzatori sociali, nonché deliberando la riduzione della retribuzione variabile del management del Gruppo per il 2020 e, da ultimo, sospendendo politiche retributive e di assunzione;
  • ha posto una mirata e puntuale attenzione al capitale circolante di Gruppo (con azioni specifiche su clienti e fornitori);
  • ha attuato una politica di dilazione dei pagamenti a favore delle catene librarie, delle librerie indipendenti e delle librerie in franchising dell’area Retail, volta a preservare la vitalità dei canali distributivi e a sostenere la filiera produttiva del settore nel quale il Gruppo opera.

Rispetto alle diverse attività di business:

  • nell’area Trade si è proceduto a una rimodulazione e diversa calendarizzazione dei piani editoriali;
  • nell’area Educational la parte scolastica è stata marginalmente toccata, mentre sono state effettuate le azioni necessarie a contenere o eliminare i costi relativi al blocco e cancellazione delle attività museali e dei parchi archeologici;
  • nell’area Media è stata attivata una diversa calendarizzazione dei magazine in edicola e un’attenta politica di riduzione dei costi di produzione;
  • nell’area Retail si è proceduto ad attuare un piano di razionalizzazione delle strutture dell’area e dei punti di vendita.

L’andamento della gestione al 30 giugno 2020
A partire dal mese di maggio, con il venir meno delle limitazioni imposte dal lockdown, il mercato del libro Trade ha fatto registrare significativi e sempre più convincenti segnali di ripresa, con un andamento con tassi di crescita a doppia cifra che ha caratterizzato le ultime sei settimane del semestre e che è tuttora ancora in corso.

Tale ripresa ha favorito i business Trade e Retail che hanno pertanto potuto beneficiare di una fase di crescita che ha consentito il parziale recupero dei ricavi perduti nel periodo marzo-aprile.

In conseguenza del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo al 30 giugno 2020 si presenta come segue:

  • i ricavi consolidati sono pari a 288,9 milioni di euro, in calo del -24% rispetto ai 380 milioni di euro dello stesso periodo del 2019. Se si sterilizza la variazione di perimetro dell’area Media avvenuta nel 2019, la contrazione si attesta al -22,2% ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19;
  • l’EBITDA Adjusted IFRS 16 è di 11 milioni di euro, rispetto ai 21,8 milioni di euro dell’anno precedente (con una variazione negativa di circa 10,9 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2019).

Anche a livello di EBITDA adjusted la contrazione riflette sostanzialmente le conseguenze del Covid-19 nonché i primi effetti positivi delle azioni di contrasto poste in atto dal Gruppo.

Gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19;

  • L’ EBITDA IFRS 16 è pari a 8,4 milioni di euro rispetto a 20,6 milioni di euro al 30 giugno 2019;
  • L’EBIT IFRS 16 è pari a 17,2 milioni di euro, in calo di -19,3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate;
  • Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per -30,9 milioni di euro rispetto a -1,6 milioni di euro del primo semestre 2019 per effetto, oltre di quanto già ricordato, degli oneri finanziari (pari a 2,4 milioni di euro), dell’adeguamento della partecipazione in Reworld Media (-6,6 milioni di euro) nonché del risultato negativo delle società collegate consolidate a equity (-3,4 milioni di euro);
  • Il risultato delle attività in continuità è pari a –25 milioni di euro rispetto ai -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-20,4 milioni di euro). Tale contrazione è fortemente condizionata dalle componenti di costo non gestionali e straordinarie elencate in precedenza che ammontano, nel complesso a circa 22 milioni di euro, e che sono solo parzialmente compensate da un provento fiscale di circa 5,9 milioni di euro che il Gruppo ha contabilizzato nell’esercizio;
  • Il risultato netto del Gruppo è pari a -25 milioni di euro, rispetto ai -1,9 milioni di euro del primo semestre 2019 (che includeva anche il risultato di 2,7 milioni di euro delle attività in dismissione);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS16) è pari a -130,1 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni del 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche in virtù dei proventi (62,8 milioni di euro) derivanti dalla cessione, completata a luglio 2019, di Mondadori France nonché della positiva generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi (36,7 milioni di euro al netto delle attività dismesse), anche in un contesto fortemente deteriorato.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -219,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di   -89,4 milioni di euro.

Al 30 giugno 2020 il personale dipendente relativo alle attività in continuità del Gruppo Mondadori risulta composto da 1.928 unità, in calo del -9% circa rispetto alle 2.117 unità del 30 giugno 2019, per effetto delle cessioni di alcune testate dell’area Media (avvenuta a dicembre 2019) e delle attività volte a rendere più efficienti le singole realtà aziendali.

Nonostante il significativo stress al quale il sistema economico mondiale risulta esposto in questo momento storico, la situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni del business, pur in un quadro economico inevitabilmente influenzato dall’emergenza determinata dal Covid-19.

Evoluzione prevedibile della gestione
Allo stato attuale le previsioni che il Gruppo è in grado di esprimere, da un lato, riflettono i messaggi incoraggianti che il mercato propone soprattutto nelle principali aree di business nei quali il Gruppo opera, dall’altro, non includono eventuali effetti derivanti da una recrudescenza del fenomeno pandemico, quali ad esempio nuove misure di lockdown su scala nazionale.

Sulla base dello scenario attuale, il Gruppo stima ricavi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019, anche in ragione dell’evoluzione dei diversi business; un EBITDA margin (adjusted) saldamente a doppia cifra (pari a circa l’11%-12%) e una generazione di cassa positiva, sebbene in contrazione rispetto al passato.

L’evoluzione dell’indebitamento finanziario del Gruppo a fine periodo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario, con una stima di posizione finanziaria netta di Gruppo in ogni caso non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Andamento delle aree di business

  • LIBRI

A inizio maggio la graduale riapertura delle librerie indipendenti e delle catene librarie ha consentito al mercato del libro Trade di registrare un importante recupero: nelle ultime sei settimane del semestre la crescita delle vendite di libri è stata a doppia cifra, raggiungendo nel solo mese di giugno il +13,5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Tale positiva performance ha permesso di mitigare e compensare la flessione registrata dal mercato a marzo (-29,2%) e ad aprile (-45,8%), portando la contrazione complessiva a valore al 30 giugno 2020 al   -10,1%.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 24,8%[2] nel Trade, grazie a una performance significativamente superiore di oltre sei punti percentuali rispetto all’andamento del mercato nelle ultime sei settimane del semestre.

I ricavi dell’area Libri al 30 giugno 2020 si sono attestati a 145,9 milioni di euro, in calo del 20,6% rispetto ai 183,8 milioni di euro nel primo semestre 2019. In particolare:

In particolare, per quanto riguarda l’area Trade, i ricavi sono stati pari a 90 milioni di euro, con un decremento del -15,8% rispetto ai 106,8 milioni di euro al 30 giugno 2019, da ricondurre ai citati effetti Covid-19.

Per far fronte alla chiusura del canale distributivo, il Gruppo ha proceduto a riprogrammare il calendario editoriale, posticipando nella seconda parte dell’anno il lancio delle nuove opere di alcuni degli autori di maggior prestigio e successo

Gli ebook e gli audiolibri (9% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un andamento in controtendenza rispetto ai ricavi del libro fisico, con ricavi in forte incremento durante il periodo del lockdown (+37%) rispetto allo scorso anno.

Le ore di ascolto del catalogo audiolibri sono aumentate di oltre il 75% rispetto al 2019, mentre il numero di download di ebook si è incrementato del 45%.

I ricavi dell’area Educational sono stati pari a 52,8 milioni di euro, in calo del -27,1% rispetto ai 72,4 milioni di euro al pari periodo del 2019.

Nel segmento della scolastica gli impatti della pandemia sono stati marginali, poiché il business è caratterizzato da una stagionalità che prevede che le vendite si concentrino nella seconda metà dell’anno ad esito della campagna adozionale.

La diminuzione dei ricavi dell’area Educational è da ricondurre principalmente alle chiusure dei musei e dei siti archeologici in concessione a causa dell’emergenza sanitaria che hanno compromesso la possibilità del business museale di conseguire i risultati previsti.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 dell’area Libri si è attestato a 10,9 milioni di euro rispetto ai 16,2 milioni di euro del 2019, con un peggioramento riconducibile alla dinamica negativa dei ricavi, che è stata solo parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi messe in atto dal management.

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a 3,9 milioni di euro rispetto a 9,7 milioni di euro del 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, nei primi sei mesi del 2020 il mercato dei libri Trade (che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[3] dell’area Retail) ha subìto una netta flessione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-10,1%[4]), per effetto dell’emergenza Covid-19.

La graduale riapertura delle librerie ha consentito al mercato di registrare un importante recupero, con un incremento che nel solo mese di giugno ha raggiunto il +13,5%.

I ricavi registrati dall’area Retail nei primi sei mesi dell’anno sono stati di 59 milioni di euro, in calo del 27,5% rispetto ai 81,4 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto delle misure governative relative al Covid-19.

Nel semestre la quota di mercato si è attestata al 10,9%, in quanto il Gruppo ha visto la propria performance penalizzata dal fatto di poter operare, nel periodo di lockdown, esclusivamente attraverso il proprio canale online.

Analogamente a quanto mostrato dal mercato, il trend del Gruppo nel mese di giugno è stato particolarmente positivo: la diminuzione dei ricavi dell’Area, rispetto allo stesso mese dell’esercizio precedente, si è limitata al -4,1%, e la quota di mercato – nel mese –  si è collocata al 12,1%, grazie, in particolare, alla positiva performance dei punti vendita in franchising.

Di particolare rilievo la performance del canale online, le cui vendite nei primi 6 mesi dell’anno sono cresciute del +71,6% rispetto al primo semestre del 2019 e addirittura del 190% circa durante il periodo di lockdown.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è stato di -2,8 milioni di euro rispetto ai -0,6 milioni del corrispondente periodo del 2019.

Nonostante il drastico calo dei ricavi, l’impatto in termini di EBITDA è stato contenuto grazie ad un’attenta gestione dei costi e alla profonda revisione di organizzazione e processi, sia nelle strutture centrali sia nei punti vendita, realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta legata al Covid-19.

Si segnala che, ad esclusione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha registrato un miglioramento dei margini sia nei primi due mesi dell’esercizio (di +0,3 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente) sia nel solo mese di giugno (di +0,7 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente).

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a -8,2 milioni di euro (rispetto a -6 milioni di euro del primo trimestre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di maggio il mercato pubblicitario ha pesantemente risentito dei negativi effetti del Covid-19, evidenziando contrazioni su tutti i canali, tra cui il digital in calo del -17,2% e i periodici del -41,5%[5].

A livello diffusionale, il mercato italiano dei magazine ha registrato nel periodo una flessione dell’11,3%[6].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato, con una quota a valore del 23,7%[7] nonché il primo editore multimediale italiano nel web, con una reach dell’84% (circa 33 milioni di utenti unici nel mese di maggio)[8], e nei social con una fan base aggregata di 33,5 milioni contando su 100 profili social[9].

Al 30 giugno 2020 i ricavi dell’area Media sono stati pari a 95,8 milioni di euro (-26,8% rispetto ai 130,9 milioni di euro del 2019). Al netto delle cessioni di alcune testate, la contrazione è stata del -21,5%.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato una diminuzione del -23% circa: la performance è stata influenzata sia dall’impatto Covid-19 sia dalla cessione di alcune testate nel 2019; al netto di queste discontinuità, la stima del calo si attesta intorno al -9%.
  • i ricavi pubblicitari, dei quali la componente digital rappresenta oltre il 50%, sono risultati in contrazione del -42% circa a livello totale.

Si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dagli effetti del Covid-19 e dal relativo lockdown che ha comportato, tra l’altro, la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile, e una diminuzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora). A perimetro omogeneo e al netto degli impatti Covid-19, la variazione dei ricavi pubblicitari si attesterebbe al -4%,-5% circa.

  • la componente altri ricavi, che include le attività di distribuzione, ha registrato una contrazione pari al -9,6% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia l’andamento del mercato diffusionale sia il calo delle royalties generate dalle edizioni internazionali di Grazia.

L’EBITDA adjusted si è attestato a 2 milioni di euro, con una flessione limitata a circa -5 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, in quanto l’elevato scostamento dei ricavi è stato compensato da efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

L’EBIT IFRS 16, che riflette la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate  (per un valore complessivo pari a 7,3 milioni di euro), è risultato pari a -7,9 milioni di euro rispetto a 3,7 milioni di euro del primo semestre 2019.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  • Conto economico consolidato
  • Conto economico consolidato del II trimestre
  • Cash flow di Gruppo
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] Dal 1° gennaio 2020 le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società interamente controllata Mondadori Media S.p.A.

[2] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[3] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[4] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[5] Fonte: Nielsen, dati progressivi a maggio 2020

[6] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[7] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[8] Fonte: Comscore (maggio 2020)

[9] Fonte: Shareablee (giugno 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2019

I risultati relativi alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019[1] sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività in dismissione rettificato” [2]

  • Ricavi consolidati a 380 milioni di euro rispetto a 390,8 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) a 13,8 milioni di euro: +14% rispetto a 12,1 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • EBITDA (ante IFRS 16) a 12,6 milioni di euro: in significativa crescita (+9 milioni di euro) rispetto a 3,5 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato a -5,7 milioni di euro: in miglioramento di 9 milioni di euro rispetto a -14,7 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • Risultato netto di Gruppo in sostanziale miglioramento: a -1,9 milioni di euro rispetto a -12,5 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) a -204,2 milioni di euro: in miglioramento nei 12 mesi di 34,2 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario

CONFERMATI I TARGET DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ PER L’ESERCIZIO 2019

  • Ricavi in leggera contrazione;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto (ante IFRS 16) in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo

[1] A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.

[2] Nell’esercizio 2019 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value del gruppo in dismissione, coerentemente alla negoziazione in corso. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 1,3 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 5,2 milioni di euro nel primo semestre 2019 e a 3,9 milioni di euro nel primo semestre 2018) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 presentata dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEI PRIMI SEI MESI DEL 2019
Nel primo semestre del 2019, coerentemente con gli obiettivi attesi, il Gruppo ha registrato un EBITDA adjusted delle attività in continuità di 13,8 milioni di euro, in aumento del 14% escludendo l’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16.

Sono proseguite le azioni di miglioramento operativo nell’area Libri e gli interventi finalizzati alla riduzione dei costi nonché al rafforzamento della componente Digital nell’area Periodici Italia.

Il semestre ha accolto oneri di ristrutturazione e riorganizzazione decisamente inferiori rispetto al medesimo periodo del 2018, in funzione della attesa riduzione e della diversa distribuzione temporale delle operazioni di dismissione di business non strategici e di riorganizzazione delle attività del Gruppo.

Tale evoluzione, unitamente alla prolungata performance positiva della generazione di cassa ordinaria, rende sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2019.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2019
I ricavi consolidati dei primi sei mesi dell’esercizio 2019 si sono attestati a 380 milioni di euro rispetto ai 390,8 milioni di euro dell’esercizio precedente, anche per l’effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e della testata Panorama.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) del periodo in esame è pari a 13,8 milioni di euro, in crescita di 1,7 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (12,1 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 3,1% al 3,6%.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 21,8 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +8 milioni di euro.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è in sostenuta crescita rispetto allo scorso esercizio, passando da 3,5 a 12,6 milioni di euro: include l’aumento dell’EBITDA adjusted e i significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel semestre.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 20,6 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +8 milioni di euro.

L’EBIT (ante IFRS 16) al 30 giugno 2019 è pari a 1,5 milioni di euro, in significativo incremento rispetto ai -6,6 milioni al 30 giugno 2018 per effetto della dinamica delle componenti sopra citate; include ammortamenti e svalutazioni per 11,1 milioni di euro, leggermente superiori all’esercizio precedente.

Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 7,4 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a 2,1 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,6 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per -1,6 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto a -16,1 milioni di euro del primo semestre 2018. Include:

  • la contrazione degli oneri finanziari (da -1,4 milioni di euro a +0,3 milioni di euro) per effetto di un minore indebitamento netto medio;
  • il risultato delle società collegate (consolidate ad equity) passato da -8,2 a -3 milioni di euro.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in miglioramento di +9 milioni di euro circa ed è pari a -5,7 milioni di euro rispetto ai -14,7 milioni del 30 giugno 2018.

Il risultato netto delle attività in dismissione è positivo per 3,9 milioni di euro e include l’effetto positivo dell’adeguamento al fair value di Mondadori France al 30 giugno 2019.

Il risultato netto del Gruppo è pari a -1,9 milioni di euro, in sostanziale miglioramento rispetto ai    -12,5 milioni del 30 giugno 2018.

Al 30 giugno 2019 la posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) si è attestata a -204,2 milioni di euro, in miglioramento di 34,2 milioni di euro (-14% circa) rispetto ai -238,4 milioni di euro del 30 giugno 2018 per effetto della continua generazione di cash flow ordinario delle attività in continuità, pari a 46,5 milioni di euro.

Considerando l’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16 (-102 milioni di euro), la posizione finanziaria netta del gruppo al 30 giugno 2019 si attesta a -306,2 milioni di euro.

Al 30 giugno 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.117 unità, in calo del -5% circa rispetto alle 2.224 unità del giugno 2018, per effetto della cessione della testata Panorama e delle attività di efficientamento nelle singole aree di business ed escludendo i 691 dipendenti di Mondadori France.

Il costo del personale[1] delle attività in continuità nei primi sei mesi dell’anno è pari a 79,3 milioni di euro, in calo di circa il 7% rispetto al pari periodo del 2018, per effetto della continua riduzione dell’organico e delle cessioni di Inthera e Panorama.

SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI NEL SECONDO TRIMESTRE 2019
I ricavi consolidati del secondo trimestre dell’esercizio 2019 si sono attestati a 213,1 milioni di euro, stabili rispetto l’esercizio precedente, nonostante l’effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e Panorama.

Nell’area Libri, i ricavi del secondo trimestre hanno registrato un incremento del +8% circa, mentre l’area Retail ha registrato una crescita del +1% circa; in flessione del 5% l’area Periodici Italia a perimetro omogeneo per effetto delle dinamiche dei mercati di riferimento.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) è pari a 16 milioni di euro, in crescita di 1,1 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (14,9 milioni di euro).

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 20,1 milioni di euro ed include l’impatto IFRS 16 pari a +4 milioni di euro circa.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[2]
Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e ulteriore focalizzazione sui core business, in particolare consolidando la leadership nell’Area Libri, perfezionando la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, includendo la performance del primo semestre, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted ante IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso nell’intorno dei 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Il mercato dei Libri Trade nei primi sei mesi dell’anno ha evidenziato una crescita del +4%[3] rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente. Nel periodo il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership, con una market share complessiva del 25,3%.

I ricavi dell’area Libri nei primi sei mesi del 2019 si sono attestati a 183,8 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto a 179 milioni di euro nel primo semestre 2018. In particolare: l’area Trade ha segnato un incremento del +1,6%, l’area Educational del +5,4%.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) si attesta a 15,6 milioni di euro, in crescita rispetto al pari periodo del 2018 (13,3 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento della gestione operativa.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 16,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,6 milioni di euro circa.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è risultato pari a 15,2 milioni di euro, in aumento rispetto a 12,5 milioni di euro del 30 giugno 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 15,8 milioni di euro e include un impatto pari a +0,6 milioni di euro circa.

  • RETAIL

Il mercato di riferimento per l’Area Retail è il libro (83% circa dei ricavi degli store), in cui Mondadori Retail ha una market share pari al 12,8%.

Nei primi sei mesi dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi per 81,4 milioni di euro, in leggero calo (-2%) rispetto ai 83,1 milioni di euro del primo semestre 2018.

L’analisi per canali evidenzia:

  • una crescita del +1,2% dei Bookstore diretti, per effetto della performance dei nuovi store di Roma Valle Aurelia e Taranto, aperti rispettivamente nei mesi di aprile e settembre 2018 (-1,8% a parità di negozi);
  • nei Megastore un calo del 12% circa, principalmente legato alla contrazione delle vendite del consumer electronics (-11,3% a parità di negozi);
  • i bookstore in franchising sono in linea con l’anno precedente (anche a parità di negozi);
  • nell’on-line una lieve contrazione (-3,4%);
  • nel canale Club una leggera flessione rispetto all’esercizio precedente (-3% circa).

Nei primi sei mesi 2019 l’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) di Mondadori Retail è pari a -4,6 milioni di euro, rispetto a -3,2 milioni al 30 giugno 2018.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,6 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è pari a -4,8 milioni di euro, in contrazione rispetto a -3,5 milioni di euro del 30 giugno 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a -0,9 milioni di euro e include un impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi cinque mesi del 2019 il mercato pubblicitario italiano ha evidenziato una crescita dei canali digital (+2%) e un calo del -15,4% dei periodici[4].

In diminuzione in Italia nel periodo anche le diffusioni (-12,3%), con un rallentamento sia sul canale edicola sia abbonamenti.

In questo ambito la quota di mercato del Gruppo Mondadori si assesta al 28,8%[5].

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 130,9 milioni di euro rispetto ai 147,5 milioni di euro nel primo semestre 2018 (-3,9% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali e relativi ai prodotti collaterali registrano una riduzione complessiva del 12,5% rispetto al primo semestre 2018 (-5,9% al netto dalla cessione di Panorama);
  • i ricavi pubblicitari risultano complessivamente in contrazione del -10,2%: il canale digital ha evidenziato una crescita del +15% circa rispetto al primo semestre 2018. L’incidenza dei ricavi digital sul totale è salita al 39% circa rispetto al 30% del 30.06.2018.
  • l’attività di distribuzione e altri ricavi ha registrato una contrazione del 9% rispetto all’esercizio precedente, dovuta alla cessione di Inthera (+5,9% escluso Inthera).

Il Gruppo Mondadori si conferma il primo editore digitale italiano nell’ultima rilevazione comScore di maggio, con una reach del 77% e 29,3 milioni di utenti unici nel mese.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Periodici Italia si attesta a 6,8 milioni di euro, in linea rispetto al pari periodo del 2018 (6,8 milioni di euro), per effetto delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura, del continuo miglioramento dell’area digital e per gli effetti positivi derivanti dalle cessioni di Inthera e di Panorama.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 6,9 milioni di euro.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è risultato pari a 6,3 milioni di euro, in significativa crescita rispetto a  -0,1 milioni di euro del 30 giugno 2018, per effetto dei minori oneri di ristrutturazione.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 6,4 milioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)

Nei primi sei mesi del 2019 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 139,8 milioni di euro (152,9 milioni di euro nel primo semestre 2018). In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa 80% del totale) hanno registrato una flessione del 5,1%;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria registrano complessivamente un calo del 17%.

L’EBITDA adjusted è pari a 11,4 milioni di euro rispetto a 12,1 milioni di euro dei primi sei mesi del precedente esercizio.

L’EBITDA è risultato pari a 11 milioni di euro rispetto ai 10,8 milioni dei primi sei mesi del 2018.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO SEMESTRE 2019

Lo scorso 24 luglio l’operazione di cessione della controllata Mondadori France S.A.S. a Reworld Media S.A. ha ottenuto l’autorizzazione da parte de l’Autorité de la Concurrence.

Reworld Media, in ottemperanza al rimedio indicato nel provvedimento di autorizzazione, si impegna a cedere una testata a scelta tra L’Auto-Journal, edita dalla joint venture EMAS (Editions Mondadori Axel Springer), e Auto Moto di Reworld Media.

Le parti hanno concordato di aggiornare – secondo i termini comunicati in data 24 luglio 2019 – la struttura del corrispettivo dell’operazione, che rimane, come previsto, pari a 70 milioni di euro (cash free/debt free), al quale si aggiunge un earn-out pari a 5 milioni di euro.

Inoltre, in data 29 luglio 2019 l’Assemblea degli azionisti di Reworld Media ha deliberato di conferire una delega al Consiglio di Amministrazione per dare attuazione all’aumento di capitale riservato.

L’operazione resta soggetta all’erogazione del finanziamento bancario, già deliberato, a favore di Reworld Media.

A seguito dell’autorizzazione deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019, Arnoldo Mondadori Editore ha avviato lo scorso 10 giugno un programma di acquisto azioni proprie.  

A seguito delle operazioni finora effettuate e comunicate al mercato in conformità alla normativa vigente, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene alla data attuale n. 1.728.703 azioni proprie pari a 0,661% del capitale sociale e a 0,431% dei diritti di voto totali.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

 Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato:

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Conto economico consolidato del II trimestre;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Il costo del personale allargato include i costi relativi alle collaborazioni ed al lavoro interinale.
[2]  Ante applicazione IFRS 16.
[3] Fonte: GFK, Giugno 2019 (dati a valore di mercato). A partire da maggio 2019 GfK ha ampliato il panel di copertura incrementando la rilevazione degli operatori di e-commerce; a seguito di ciò, il valore complessivo di mercato e i relativi scostamenti year over year sono stati riproformati e i dettagli per canale sono stati rivisti accorpando catene librarie e ecommerce.
[4] Fonte: Nielsen, dati progressivi a Maggio 2019

[5] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a maggio 2019 (canale edicola + abbonamenti) a valore

  • Ricavi netti consolidati a 553 milioni di euro: in lieve calo rispetto a 562,5 milioni di euro del primo semestre 2016 (-1,7%);
  • Ebitda consolidato a 27,3 milioni di euro, in crescita del 21,2% rispetto al primo semestre 2016 anche per il positivo contributo di alcune plusvalenze; in miglioramento da quattro esercizi consecutivi.
  • Risultato netto positivo per 4,4 milioni di euro, in miglioramento di oltre 8 milioni di euro rispetto alla perdita del primo semestre 2016;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -284,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 90 milioni di euro rispetto a -374,8 milioni del primo semestre 2016

Stima per l’esercizio in corso

  • Confermati target, rispetto al 2016 pro-forma[1], di ricavi sostanzialmente stabili, Ebitda adjusted[2] in crescita high-single digit, con conseguente miglioramento della redditività percentuale e di un significativo incremento dell’utile netto (+30%);
  • Migliorata la stima della posizione finanziaria netta, attesa in ulteriore riduzione rispetto al 31 dicembre 2016, con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x

***

  • Definizione con RCS MediaGroup S.p.A. dei rapporti inerenti al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A. e dell’aggiustamento prezzo

[1] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a €1.280 milioni ed Ebitda adjusted di circa €100 milioni.

[2]Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017[1] presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2017

Nel primo semestre dell’esercizio 2017, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri rispetto al 2016[2], il Gruppo ha confermato il percorso di miglioramento operativo, registrando un incremento dell’Ebitda adjusted del 9%, rendendo sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio 2017.

Il cash flow ordinario LTM – che per la prima volta include il contributo di Rizzoli Libri per i 12 mesi precedenti – si è attestato a circa 63 milioni di euro, proseguendo la performance positiva di generazione di cassa da parte dei business del Gruppo, che – unitamente alle operazioni straordinarie di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività – consentono di migliorare la previsione della posizione finanziaria netta a fine esercizio.

L’Ebitda adjusted complessivo non è significativo della performance operativa dell’intero esercizio in quanto il negativo contributo di Rizzoli Libri (non consolidato nel primo trimestre 2016) è riconducibile alla stagionalità del business Education che, nel primo trimestre, rileva i costi relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, mentre i ricavi saranno tipicamente registrati nel secondo semestre dell’anno.

Il risultato netto nel semestre, positivo per 4,4 milioni di euro, è risultato in miglioramento di oltre 8 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2016, anche per il contributo di alcune componenti straordinarie positive.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2017

I ricavi consolidati dei primi sei mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 553 milioni di euro, in lieve calo (-1,7%) rispetto ai 562,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente per la performance delle aree Periodici e per l’effetto temporaneo (recuperato nel mese di luglio) di slittamento dei ricavi di rifornimento verso alcuni clienti nell’area Educational, nonché per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics in area Retail.

A parità di consolidamento di Rizzoli Libri (nel solo secondo trimestre), l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari al 9%, (da 26,7 milioni di euro a 29,1 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4,7% al 5,3%, in particolare nelle aree Libri (da 9,5 milioni di euro a 13,2 milioni di euro senza il primo trimestre di Rizzoli Libri) e nell’area Periodici Italia (+13%).

Includendo il risultato di Rizzoli Libri dal 1° gennaio, il margine operativo lordo rettificato risulta pari a 21,6 milioni di euro per effetto del contributo negativo nel primo trimestre, pari a -7,5, milioni di euro, riconducibile alla stagionalità del business education.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,2% (da 22,5 milioni di euro a 27,3 milioni di euro) per effetto del contributo positivo di plusvalenze derivanti dalle cessioni di alcuni asset avvenute nel secondo trimestre dell’esercizio (4,2 milioni di euro derivante dalla cessione di un immobile nell’area Corporate & Shared Services e 4,3 milioni di euro dalla cessione di NaturaBuy nell’area Periodici Francia).

Il risultato operativo consolidato dei primi sei mesi dell’anno è pari a 11,2 milioni di euro, in crescita del 33% circa rispetto al 30 giugno 2016 e include ammortamenti e svalutazioni per 16 milioni di euro, in incremento rispetto ai 14 milioni di euro del primo semestre 2016 per l’impatto dell’ammortamento delle attività immateriali di Banzai Media (1,2 milioni di euro) nonché degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (2 milioni di euro di cui 1,1 milioni di euro nel primo trimestre).

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 4,1 milioni di euro e include oneri finanziari per 7,1 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente (7,9 milioni di euro), a parità di indebitamento netto medio, per il decremento del tasso di interesse medio di circa 40 bps.

Il carico fiscale complessivo del periodo è positivo per 1,6 milioni di euro (negativo per 3,1 milioni di euro nel 2016) e beneficia per 3,8 milioni di euro di un adeguamento delle imposte differite di Mondadori France.

Al 30 giugno 2017 il personale dipendente, a tempo indeterminato e determinato, del Gruppo, risulta composto da 3.112 unità, in calo dell’8,6% rispetto ai 3.404 del giugno 2016, per effetto dell’outsourcing  delle attività logistiche avvenuta a maggio, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2017 si è attestata a -284,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 90 milioni di euro rispetto ai -374,8 milioni del 30 giugno 2016, per effetto della generazione di cassa ordinaria positiva per 63,2 milioni di euro – che per la prima volta include il contributo di Rizzoli Libri per 12 mesi – e straordinaria, che negli ultimi dodici mesi ha generato 27,3 milioni di euro.

SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017

I ricavi consolidati del secondo trimestre dell’esercizio 2017 si sono attestati a 291,9 milioni di euro, in calo del 5,2% rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente.

Nonostante la discontinuità rappresentata dallo slittamento dei ricavi dell’area Educational, l’area Libri ha registrato nei secondi tre mesi dell’anno – che per la prima volta riflettono un perimetro omogeneo – una sostanziale stabilità rispetto all’esercizio precedente (+0,8%).

L’Ebitda adjusted ha evidenziato nel trimestre un incremento pari al 9,5%, in particolare nelle aree Libri (da 5,4 a 8,6 milioni di euro) e Periodici Italia (+27,8%), confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato, includendo anche gli elementi straordinari, ha mostrato un significativo miglioramento di oltre 10 milioni di euro (da 14 a 25,5 milioni di euro), per effetto del contributo positivo delle già citate plusvalenze.

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, è positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 2 milioni di euro al 30 giugno 2016.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’andamento della gestione del Gruppo nel primo semestre, è ragionevole per l’esercizio 2017 confermare la stima, già comunicata, rispetto al 2016 pro-forma[3] di ricavi sostanzialmente stabili, un Ebitda adjusted in crescita high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale, e di un significativo incremento dell’utile netto, pari a circa il 30%.

Anche in conseguenza dell’operazione straordinaria di cessione di un asset realizzata nel corso dei primi sei mesi, l’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in ulteriore riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x (dalla precedente previsione compresa tra 2,2/2x).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2017

  • LIBRI

Nei primi sei mesi dell’anno il mercato dei libri trade ha evidenziato una crescita pari al +1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2016[4]. In questo contesto, Mondadori Libri si è confermata leader di mercato con una market share complessiva del 28,1%.

Nel primo semestre dell’anno, il Gruppo ha ricoperto complessivamente 5 posizioni nella classifica dei dieci titoli più venduti a valore con, al 1° posto, Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di F. Cavallo e E. Favilli; L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia (3° posto); Dentro l’acqua e La ragazza del treno di P. Hawkins (al 5° e 6° posto); Tredici di J. Asher (7° posto).

Inoltre, nel mese di luglio, la casa editrice Einaudi ha vinto la 71ª edizione del Premio Strega con Le otto montagne di Paolo Cognetti, un caso letterario tradotto in oltre 30 paesi.

I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 187,9 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2016 (170,1 milioni di euro), anche per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri (presente solo nel secondo trimestre nel 2016) nonostante un programma editoriale che prevede la pubblicazione di titoli best-seller in misura prevalente nella seconda parte dell’anno:

  • i ricavi Trade hanno registrato una crescita del 4,3% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente; tale incremento rileva l’inclusione nel perimetro di consolidamento di Rizzoli Libri, che ha contribuito ai ricavi del primo semestre per 18,2 milioni di euro;
  • i ricavi Educational sono migliorati del 16,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 anche per effetto delle performance di Electa nelle attività museali ed editoriali;
  • i ricavi derivanti dall’attività di distribuzione sono cresciuti del 27,2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente per il differente periodo di consolidamento di Rizzoli Libri.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Libri si è attestato a 5,7 milioni di euro; al netto della perdita rilevata nel primo trimestre da Rizzoli Libri derivante dalla stagionalità tipica del business della scolastica, risulterebbe pari a 13,2 milioni di euro, in crescita del 39% circa rispetto al pari periodo del precedente esercizio (9,5 milioni di euro), per effetto dell’andamento del processo di integrazione e delle sinergie conseguenti nonché della positiva performance di Electa.

Il margine operativo lordo è pari a 5,6 milioni di euro (9,1 milioni di euro al 30 giugno 2016).

  • RETAIL

Nel primo semestre del 2017 l’area Retail ha registrato ricavi per 84,7 milioni di euro, in flessione del 4% rispetto a 88,2 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, anche per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics.

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente con l’80% dei ricavi totali dell’area[5]: nei primi sei mesi dell’anno ha registrato una crescita del 3,4%, migliore rispetto all’andamento del mercato di riferimento.

Tale risultato è stato influenzato positivamente dalla rete diretta e conferma l’efficacia delle misure intraprese in termini di presenza e assortimento del prodotto.

Nel periodo in esame la market share di Mondadori Retail nel libro è salita al 14,7% dal 14,3%.

L’andamento dei ricavi Non Libro ha mostrato una sostanziale stabilità nelle categorie impulse (cartoleria e giocattolo) e media, mentre, come detto, è proseguita la mirata contrazione (-22% circa rispetto al 2016) della categoria consumer electronics.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a -3,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai -3,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, per effetto del calo strutturale dei volumi di vendita del canale Club nonostante una performance positiva degli altri canali.

Il margine operativo lordo si attesta a -5 milioni di euro (-3,1 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016) per effetto di maggiori oneri per ristrutturazioni (1,5 milioni di euro di euro).

  • PERIODICI ITALIA

In Italia, in un mercato ancora negativo per le diffusioni dei magazine, il Gruppo Mondadori si è confermato leader con una quota in crescita al 31,6%[6].

Nel corso del secondo trimestre del 2017, in linea con la strategia di selettivo sviluppo del portafoglio prodotti a sostegno dei ricavi e di ottimizzazione dei costi redazionali, sono state lanciate due nuove testate che hanno avuto un positivo riscontro da parte del pubblico: il mensile Giallo Zafferano, che ha registrato diffusioni medie per circa 200.000 copie, e il settimanale SPY, con un venduto medio di circa 300.000 copie per i primi quattro numeri.

I ricavi dell’area si sono attestati a 148,1 milioni di euro, in calo del 7,9% rispetto ai 160,9 milioni di euro del pari semestre del 2016, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) hanno registrato un calo dell’8,2%, inferiore rispetto all’andamento del mercato di riferimento sia nel canale edicola sia negli abbonamenti;
  • i ricavi pubblicitari (print + web) risultano in crescita del 7% circa, per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, portando l’incidenza dei ricavi digitali sul totale al 28% Nel periodo la raccolta pubblicitaria lorda è cresciuta del 14,5%; considerando solo il print si evidenzia, a parità di testate e di politica sui cambi merce, un andamento (-3,9%) migliore rispetto al relativo trend del mercato (-6,1% a maggio);
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali hanno registrato, come detto, una significativa contrazione rispetto al pari periodo del 2016, allineata al trend del mercato (-29,7%[7]);
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi gestita da Press-Di ha segnato un calo (-2,2%) più contenuto rispetto al mercato di riferimento[8] per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

In ambito digitale nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Mondadori ha raggiunto una unique audience di 16,6 milioni/mese[9] rispetto agli 8 milioni/mese di maggio 2016 (+3,5% rispetto a dicembre 2016) confermandosi il primo editore tradizionale italiano anche nel settore digitale, con una assoluta leadership nei segmenti verticali chiave quali women, food, health & wellness.

Anche comScore, a maggio 2017, ha rilevato una audience del Gruppo di 23,6 milioni di utenti unici/mese, stabile rispetto al dato di dicembre.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Periodici Italia ha registrato un miglioramento del 12,8%, a 11,9 milioni di euro rispetto a 10,6 milioni del primo semestre 2016, principalmente per effetto del contributo positivo delle attività digitali, derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti di Banzai Media con quelli di Mondadori.

Le attività print hanno registrato un margine stabile e compensato il calo derivante dal trend dei mercati per effetto delle continue azioni di ottimizzazione dei processi e del contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Le attività digitali nel semestre hanno complessivamente registrato un Ebitda adjusted positivo (negativo nel primo semestre 2016).

Il margine operativo lordo complessivo dell’area ha confermato tale trend di miglioramento, attestandosi a 11,7 milioni di euro (10 milioni di euro).

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi sei mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 148,1 milioni di euro, in calo del 7,6% rispetto ai 160,4 milioni di euro di pari periodo del 2016.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 74% del totale) hanno registrato una flessione del 4,5% rispetto all’esercizio precedente: -2,7% per gli abbonamenti (che rappresentano il 54% dei ricavi diffusionali e quindi il contributo più rilevante e stabile ai ricavi dell’area); -5,1% per il canale edicola, con una performance migliore rispetto al trend del mercato di riferimento (-8,1%)[10].

I ricavi derivanti dalla vendita di copie digitali hanno registrato nel semestre un significativo incremento rispetto al 2016 per l’avvio di collaborazioni con alcuni operatori di telecomunicazioni francesi relative all’offerta alla loro base abbonati dei brand di Mondadori France.

  • i ricavi pubblicitari (print+web) hanno registrato complessivamente un calo del 17,4% rispetto al pari periodo del 2016: il print (-13,3%), sostanzialmente in linea con il mercato di riferimento, rappresenta l’86% circa del totale ricavi pubblicitari, mentre l’advertising digital è il rimanente 14% circa.

Nel periodo di riferimento la market share di Mondadori France è del 10,6%[11], sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, confermandosi secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

L’audience digitale (web, mobile & tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,4 milioni di utenti unici[12], in crescita del 16% circa rispetto al dato medio del medesimo periodo del 2016.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 12,5 milioni di euro rispetto ai 15,5 milioni di euro dei primi sei mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi pubblicitari dell’area digitale, all’incremento dei costi di affitto della sede e al deconsolidamento dal 1° maggio di NaturaBuy: al netto degli ultimi due effetti, il calo di business si attesterebbe a circa 1,9 milioni di euro nel semestre, attutendo la flessione dei ricavi derivante dalla persistente debolezza dei mercati di riferimento per effetto della continua attenzione al contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato di 15,7 milioni di euro, in crescita del 10% circa rispetto ai primi sei mesi del 2016, per effetto del contributo positivo della plusvalenza di 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione di NaturaBuy nel mese di maggi

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI SEI MESI DEL 2017

Lo scorso 26 giugno Arnoldo Mondadori Editore ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, in esecuzione della delibera dell’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017 che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,96% del capitale sociale, volto a dotare nel triennio la Società delle n. 2,49 milioni di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2017-2019 approvato dalla medesima Assemblea.

In data 3 luglio la Società ha comunicato l’acquisto, nel periodo 26-30 giugno, di 198.098 azioni ordinarie (pari allo 0,076% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,6283 per un controvalore complessivo di euro 332.566,59.

In data 10 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 3-7 luglio di ulteriori 38.902 azioni ordinarie (pari allo 0,015% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,5906 per un controvalore complessivo di euro 61.876,25.

In data 17 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 10-14 luglio di ulteriori 25.000 azioni ordinarie (pari allo 0,010% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,6694 per un controvalore complessivo di euro 41.734,50.

In data 24 luglio la Società ha reso noto l’acquisto nel periodo 17-21 luglio di ulteriori 29.500 azioni ordinarie (pari allo 0,0113% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,7062 per un controvalore complessivo di euro 50.331,45.

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene n. 371.500 azioni proprie pari a 0,1421% del capitale sociale (comprensive anche delle n. 80.000 azioni acquistate nel periodo dal 30 novembre al 2 dicembre 2016, come comunicato al mercato il 6 dicembre 2016).

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Definizione con RCS MediaGroup S.p.A. dei rapporti inerenti al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A. e all’aggiustamento prezzo

Con riferimento al contratto relativo all’acquisizione di RCS Libri S.p.A. finalizzato in data 14 aprile 2016, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. comunica che è stato raggiunto con RCS MediaGroup S.p.A. un accordo relativo all’aggiustamento prezzo, previsto dal contratto di compravendita sulla base del raggiungimento degli obiettivi economici dell’esercizio 2015 di RCS Libri S.p.A., pari a circa complessivi 2 milioni di euro in favore di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.. Conseguentemente, tenuto conto del suddetto aggiustamento prezzo, il corrispettivo complessivo per l’acquisizione di RCS Libri S.p.A. ammonta a 125,1 milioni di euro. Resta invariata la previsione, in favore di RCS MediaGroup S.p.A., di un earn-out sino ad un massimo di 2,5 milioni di euro condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati del segmento libri del Gruppo Mondadori, come già comunicato. Nell’ambito di dette intese, le parti hanno altresì definito tutti i reciproci rapporti inerenti il suddetto contratto di compravendita.

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La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 giugno 2017 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – secondo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] I risultati al 30 giugno 2017 includono il contributo della società Rizzoli Libri, che nel 2016 non era consolidata nel primo trimestre, e delle attività di Banzai Media, che nel 2016 sono state consolidate dal 1° giugno e fuse per incorporazione nella capogruppo con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.

[2] Escludendo Rizzoli Libri nel primo trimestre 2017.

[3] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a €1.280 milioni ed Ebitda adjusted di circa €100 milioni.

[4] Fonte: GFK, giugno 2017 (dati a valore di mercato).

[5] Ricavi Store.

[6] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a maggio 2017 (canale edicola + abbonamenti, a valore).

[7] Fonte interna Press-di a maggio 2017.

[8] Calo del venduto nel canale Edicola/Grande Distribuzione dell’8% per i quotidiani e del 7% per i periodici (fonte: ADS, dati a copie a maggio).

[9] Fonte: Audiweb, a maggio 2017.

[10] Fonte interna Mondadori France, dato a aprile 2017.

[11] Fonte: Kantar Media, dati a volume, progressivi a Maggio 2017

[12] Fonte: Nielsen, dato medio Gennaio-Aprile 2017

  • Ricavi netti consolidati: +1,1% a pari perimetro rispetto al primo semestre dello scorso anno; includendo gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri e di Banzai Media, ricavi netti consolidati a 562,6 milioni di euro: +8,6% rispetto al primo semestre dello scorso anno
  • Margine operativo lordo consolidato (EBITDA): +24% a pari perimetro rispetto al primo semestre dello scorso anno; includendo Rizzoli Libri e Banzai Media, margine operativo lordo consolidato a 22,5 milioni di euro: +18,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno
  • Risultato netto consolidato di Gruppo positivo per 0,2 milioni di euro a pari perimetro rispetto a -12,2 milioni di euro del primo semestre 2015; -3,8 milioni di euro includendo Rizzoli Libri e Banzai Media
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -374,8 milioni di euro rispetto ai -326,5 milioni del 30.06.2015, per effetto della rilevante generazione di cassa nonostante investimenti netti per oltre 150 milioni di euro per le acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media

STIMA PER L’ESERCIZIO IN CORSO
(includendo Rizzoli Libri per 9 mesi e Banzai Media per 7 mesi):

  • Ricavi in crescita di circa il 14% rispetto al 2015;
  • Margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted)* in miglioramento di circa il 30%;
  • Posizione finanziaria netta attesa con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2016

Nel 2016 il Gruppo Mondadori ha registrato un avvio d’anno particolarmente positivo, ancora più soddisfacente perché ottenuto in uno scenario macroeconomico ancora volatile.

In particolare, i ricavi hanno mostrato, dopo quasi quattro esercizi, una crescita rispetto all’esercizio precedente: performance che, unitamente al miglioramento del margine operativo lordo (EBITDA) per il decimo trimestre consecutivo, conferma il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e segnando il passaggio alla nuova fase di sviluppo del Gruppo.

Il secondo trimestre del 2016 ha registrato, infatti, il consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media, passo decisivo per rafforzare la posizione di leadership nei business strategici del Gruppo, accelerando il processo di crescita dell’azienda.

Il contributo di tali acquisizioni amplifica la già positiva performance dei ricavi nel primo semestre, portando l’incremento all’8,6%.

I ricavi netti consolidati del primo semestre dell’esercizio 2016 si sono attestati a 562,6 milioni di euro, come detto in crescita dell’8,6%. Escludendo gli effetti del consolidamento delle società acquisite nel 2016, il Gruppo registra un incremento pari all’1,1%.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a 26,7 milioni di euro, con un miglioramento dell’11,9% rispetto ai 23,8 milioni di euro del primo semestre 2015. A perimetro omogeneo, la crescita è del 15,9%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è aumentata dal 4,6% al 5,3%. Tale performance è stata il risultato di una costante e focalizzata politica di gestione realizzata con successo in tutte le aree di business del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato (EBITDA), a 22,5 a milioni di euro rispetto ai 19 milioni di euro del primo semestre 2015, ha mostrato un incremento del 18,7%, includendo il risultato di Rizzoli Libri    (-1,5 milioni di euro) e Banzai Media (+0,6 milioni di euro). A pari perimetro il miglioramento è pari al 24%: un risultato che conferma il significativo recupero di efficienza del Gruppo derivante dalla capacità di stabilizzazione dei ricavi e delle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi due esercizi.

Il risultato operativo consolidato (EBIT) del primo semestre dell’anno è pari a 8,5 milioni di euro, includendo gli ammortamenti relativi a Rizzoli Libri pari a 3 milioni di euro; a perimetro omogeneo, il risultato operativo è pari a 12,4 milioni di euro, in miglioramento del 34,7% rispetto ai 9,2 milioni del primo semestre 2015, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni (11,1 milioni di euro rispetto ai 9,7 milioni al 30 giugno 2015) derivante da maggiori ammortamenti delle attività immateriali, conseguente alla ripresa degli investimenti.

Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a 0,6 milioni di euro; a perimetro omogeneo, è pari a 4,6 milioni di euro in netto incremento rispetto ai 0,6 milioni di euro del primo semestre 2015, anche per il contributo degli oneri finanziari che, in significativa contrazione (-8,4%), ammontano a 7,8 milioni di euro per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito.

Il risultato netto consolidato di Gruppo è pari a -3,8 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -12,2 milioni di euro registrato al 30 giugno 2015, mentre a pari perimetro il risultato netto è positivo per 0,2 milioni di euro.

Al 30 giugno 2016 il personale dipendente del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.404 unità: tale dato include 438 risorse derivanti dalle acquisizioni di Rizzoli Libri e Banzai Media; a perimetro omogeneo i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del 2,5%.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2016 si è attestata a -374,8 milioni di euro rispetto ai -326,5 milioni del 30 giugno 2015 per effetto della rilevante generazione di cassa del Gruppo, anche di carattere straordinario, avvenuta negli ultimi dodici mesi, che ha consentito investimenti netti per acquisizioni pari a 157,3 milioni di euro.

Al 30 giugno 2016 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi a perimetro omogeneo è positivo per 79,4 milioni di euro, mentre il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 51,5 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei sette trimestri precedenti.

Includendo gli effetti delle società Rizzoli Libri e Banzai Media, il cash flow ordinario complessivo risulta pari a 42,8 milioni di euro, inferiore a quello a perimetro omogeneo per effetto della stagionalità del business di Rizzoli Libri nel secondo trimestre.

Tale performance è il risultato di una costante ed efficace attività di monitoraggio, capacità di intervento e di gestione di tutte le variabili economiche e finanziarie, propria di tutte le aree di business del Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’evoluzione positiva del Gruppo nel primo semestre e delle integrazioni in corso, è ragionevole confermare per l’esercizio corrente le attese precedentemente comunicate a pari perimetro (ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2015 e EBITDA adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente incremento della redditività percentuale).

Includendo gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri (per 9 mesi) e di Banzai Media (per 7 mesi) si stimano ricavi in crescita di circa il 14% rispetto al 2015 e EBITDA adjusted in crescita di circa il 30%. La posizione finanziaria netta è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x.

COOPTAZIONE DI UN AMMINISTRATORE

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data odierna ha inoltre preso atto delle dimissioni del consigliere non esecutivo Bruno Ermolli, membro anche del Comitato Remunerazione e Nomine, per sopraggiunte esigenze professionali.

Il Consiglio di Amministrazione ha conseguentemente deliberato, ai sensi dell’art. 2386 del codice civile e dell’art. 17.6 dello statuto sociale, la nomina per cooptazione di Paolo Ainio, che resterà in carica fino alla prossima Assemblea.

In occasione della medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione, in conformità alle disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., ha provveduto a reintegrare il Comitato Remunerazione e Nomine, nominando, in sostituzione del consigliere Bruno Ermolli, il consigliere non esecutivo Alfredo Messina.

Si precisa infine che il consigliere Bruno Ermolli alla data delle dimissioni non detiene partecipazioni nella società.

Il curriculum vitae del consigliere Paolo Ainio, qualificabile quale amministratore non esecutivo in conformità alle disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società www.gruppomondadori.it, sezione Governance.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2016

  • LIBRI

In Italia il mercato dei libri trade ha evidenziato nel primo semestre dell’anno una crescita pari al +2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (fonte: GFK, giugno 2016; dati a valore di mercato). In tale contesto l’area Trade di Mondadori Libri si è confermata leader del mercato con una quota pari al 22,9%; in seguito all’acquisizione dei marchi Trade di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori), il Gruppo ha incrementato la propria market share complessiva nel trade al 28,8% (al 30 giugno 2016).

Nel periodo in esame, i ricavi dell’area Libri del Gruppo si sono attestati a 170,1 milioni di euro rispetto ai 123,4 milioni di euro del primo semestre 2015, registrando complessivamente un incremento del 37,9%, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri (con ricavi complessivi nel periodo aprile/maggio 2016 pari a 36,6 milioni di euro, relativi alle attività trade, education e Rizzoli International Publications, che opera nel mercato dei libri illustrati di alta gamma e attraverso le attività della libreria Rizzoli Bookstore di New York).

A perimetro omogeneo i ricavi dell’area Libri del Gruppo hanno registrato un incremento del +8,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Per quanto riguarda l’area Trade a pari perimetro nel primo semestre (escludendo quindi il contributo di Rizzoli Libri), i ricavi sono stati di 85,6 milioni di euro, con una crescita del 14,3% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, per effetto del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati tra la fine del 2015 e la prima parte dell’esercizio in corso.

Sempre a perimetro omogeneo, per quanto riguarda invece l’area Educational, i ricavi hanno registrato una crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2015, per l’anticipo di alcuni rifornimenti nel settore della scolastica e per il positivo andamento delle attività di gestione museale.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) di Mondadori Libri ha registrato a pari perimetro un significativo incremento di oltre il 29% rispetto al primo semestre del precedente esercizio, attestandosi a 11 milioni di euro per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale, dei rilevanti successi ottenuti dai titoli novità pubblicati e della continua ottimizzazione dei processi operativi intrapresa dal 2015 in ambito Trade.

Il margine operativo lordo (EBITDA), a perimetro omogeneo risulta pari a 10,7 milioni di euro, raddoppiando il risultato dei primi sei mesi 2015 (5,2 milioni di euro), anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

Nel trimestre di consolidamento (aprile-giugno 2016), Rizzoli Libri ha contribuito negativamente al margine operativo lordo complessivo dell’area Libri per 1,5 milioni di euro per effetto principalmente della stagionalità del settore education che genera la prevalenza dei ricavi nel secondo semestre.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) dell’area Libri del Gruppo, includendo anche gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri, è risultato pari a 9,1 milioni di euro (+74,2% rispetto ai primi sei mesi 2015).

  • PERIODICI ITALIA

Nel primo semestre dell’anno il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nei magazine con una quota di mercato pari al 32,1% (fonte interna Press-di, dati a valore a maggio, edicola + abbonamenti).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 161,1 milioni di euro[1], in crescita dell’1,1% rispetto ai 159,4 milioni di euro del primo semestre 2015 (-0,8% a perimetro omogeneo, escludendo gli effetti dell’acquisizione di Banzai Media).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in crescita dello 0,8% anche principalmente per il contributo delle testate di Mondadori Scienza;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria risultano in calo del 2%; la raccolta pubblicitaria print dei Periodici Italia ha evidenziato un calo del 4% in linea con il trend di mercato di -3,6% (fonte: Nielsen; dati progressivi a maggio); la raccolta dei siti web, in crescita del 4,7%, mostra un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (-1,9%; fonte: Audiweb; dati progressivi a maggio). Complessivamente (print+web) nel periodo in esame, la raccolta pubblicitaria sui brand Mondadori in Italia è in calo del 2,7% nel semestre.

I dati di traffico dei siti Mondadori mostrano un’audience complessiva pari a 8,4 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb; dati progressivi a maggio) rispetto ai 7,2 milioni di maggio 2015 (+16% sulla media gennaio-maggio);

  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali venduti in allegato ai magazine Mondadori, sono incrementati dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2015;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un andamento in linea rispetto all’esercizio precedente per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti;
  • le attività internazionali hanno registrato ricavi per 3 milioni di euro, in calo dai 3,5 milioni di euro dei primi sei mesi 2015 a seguito della flessione dell’attività di licensing dovuta al peggioramento del contesto macroeconomico internazionale e dell’effetto negativo dei tassi di cambio inglese e cinese;
  • i ricavi delle attività di Digital Marketing Service (6,2 milioni di euro) hanno mostrato una crescita del 2%, per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

 

Banzai Media ha contribuito ai ricavi dell’area Periodici Italia del primo semestre 2016 (mese di giugno) per circa 2,9 milioni di euro: con l’acquisizione di un’audience di 16,4 milioni di utenti unici (fonte: Audiweb, dati medi a maggio 2016), Mondadori diventa il primo editore digitale italiano.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) dell’area Periodici Italia ha registrato, a pari perimetro, un sensibile miglioramento (+13% circa), passando da 8,8 milioni a 9,9 milioni di euro per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e delle attività promozionali, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate.

Nel semestre è stata conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa. Includendo il contributo di Banzai Media, l’incremento nel periodo si attesta al 20,4%.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) dell’Area nel primo semestre ha più che confermato tale trend di miglioramento, evidenziando una crescita del 17% a pari perimetro e del 25% (includendo il consolidamento di Banzai Media) per effetto delle azioni sopracitate e di minori oneri di ristrutturazione.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi sei mesi del 2016 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 160,3 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai 166,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 75% del totale) hanno registrato una flessione pari al 2,8% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi da abbonamenti (53% dei ricavi diffusionali) hanno evidenziato una sostanziale stabilità, compensando parzialmente la flessione del canale edicola (-6,3%) e confermando l’opportunità strategica di continuare ad investire in questo canale;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente un calo del 5,8% rispetto al pari semestre del 2015, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo  (-10,9%) e on-line (18% del totale ricavi pubblicitari) che ha registrato una crescita del 27%.

L’audience web delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 9,8 milioni utenti unici (fonte: Médiamétrie NetRatings – Nielsen; dato medio gennaio/maggio 2016), in crescita del 19% circa rispetto al medesimo periodo del 2015, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a 15,5 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto al primo semestre del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). Anche nel semestre in esame, in continuità con la positiva performance dell’esercizio 2015, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva, rispetto alla perdita del medesimo periodo 2015.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA), pari a 14,2 milioni di euro, è risultato in leggera contrazione rispetto ai 14,4 milioni di euro del primo semestre 2015, per effetto dei sopracitati costi di M&A e di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 0,3 milioni di euro, derivanti dal piano di uscite volontarie avviato nel 2015, che ha già mostrato positivi risultati.

  • RETAIL

Nei primi sei mesi dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi complessivi per 88,2 milioni di euro, in miglioramento del 2,8% rispetto ai 85,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente.

A partire dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, l’attività di Librerie Rizzoli, relativa alla storica libreria di Milano in Galleria Vittorio Emanuele e al sito di e-commerce rizzolilibri.it, è confluita nell’area Retail. Conseguentemente, a perimetro omogeneo, la crescita è dell’1,6%, principalmente per effetto della crescita del canale del Franchising (+5,2%) e dei Megastore (+3,8%) che hanno più che compensato il calo strutturale del Club (-8,8%).

Mondadori Retail ha registrato nei primi sei mesi dell’esercizio in corso un margine operativo lordo rettificato (EBITDA adjusted), a pari perimetro, di -3 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai    -3,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015 (-3,1 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli nel secondo trimestre 2016). Tale risultato è stato conseguito per effetto delle azioni di riduzione dei costi, sia nei punti vendita sia nelle funzioni centrali, che hanno determinato la minor incidenza dei costi di struttura e del personale e che hanno più che compensato la riduzione del margine di prodotto derivante dal diverso mix prodotto/canale, anche legato agli effetti del calo strutturale del canale del Club.

Il margine operativo lordo complessivo (EBITDA) si attesta a -3 milioni di euro (-3,1 includendo il risultato di Librerie Rizzoli; -2,8 milioni nel primo semestre 2015 per effetto di componenti straordinarie positive).

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI SEI MESI DEL 2016

CLOSING CESSIONE MARSILIO EDITORI S.P.A.

In data 26 luglio 2016 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha finalizzato, tramite la controllata Rizzoli Libri S.p.A., la cessione a GEM S.r.l. della partecipazione detenuta in Marsilio Editori S.p.A., pari al 94,71% del capitale sociale. Il corrispettivo della transazione incassato è pari a 8,9 milioni di euro, sulla base di un enterprise value in linea con il prezzo di acquisizione della stessa partecipazione nell’ambito dell’operazione Rizzoli Libri finalizzata lo scorso 14 aprile 2016; l’importo è inclusivo di una posizione finanziaria netta rettificata positiva pari a 1,3 milioni di euro.

La cessione di Marsilio Editori S.p.A. è stata realizzata in adempimento ai rimedi indicati dal provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

GEM S.r.l., società attiva nel settore dell’editoria, che fa capo alla famiglia De Michelis, ha detenuto una partecipazione in Marsilio Editori S.p.A. dal 1985 fino all’aprile 2016.

Il budget per l’esercizio 2016 di Marsilio Editori prevede ricavi per circa 9,4 milioni di euro con un EBITDA di 1 milione di euro.

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La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 giugno 2016 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – secondo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

 

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

[1] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service sono confluite nell’area Periodici Italia (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di una corretta informativa, anche nel pari semestre del precedente esercizio.

Approvata dal consiglio di amministrazione la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015

  • Ricavi netti consolidati: 517,1 milioni di euro, -4,8% rispetto ai 543,3 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Margine operativo lordo ante non ricorrenti: 23,8 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto ai 18,1 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Margine operativo lordo consolidato: 19 milioni di euro, in miglioramento del 7,9% rispetto ai 17,6 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Risultato netto consolidato delle attività in continuità (escluse le attività in dismissione relative al business radiofonico): -3,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -8,6 milioni di euro del 30 giugno 2014
  • Posizione finanziaria netta: -326,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -368,9 milioni di euro del 30 giugno 2014

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  • Miglioramento dei risultati operativi di tutte le aree di business del Gruppo e focus sulla razionalizzazione strategica del portafoglio di attività

§

  • Confermata stima per il 2015 di un margine operativo lordo in crescita; posizione finanziaria netta attesa in miglioramento rispetto a fine 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2015

Nel primo semestre 2015 i ricavi netti consolidati si sono attestati a 517,1 milioni di euro, in contrazione del 4,8% rispetto ai 543,3 milioni di euro del pari periodo 2014. Il secondo trimestre dell’anno ha registrato un progressivo recupero (-3,3%) rispetto all’andamento conseguito nei primi tre mesi (-6,2%).

Il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha evidenziato una crescita del 32%, da 18,1 milioni di euro del primo semestre del 2014 a 23,8 milioni di euro nell’esercizio in corso, con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 3,3% al 4,6% dei ricavi; il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 7,9%, attestandosi a 19 milioni di euro rispetto ai 17,6 milioni di euro del 30 giugno 2014. Il recupero di redditività è ancor più significativo al netto degli elementi non ricorrenti (che nel semestre hanno influenzato negativamente i risultati per circa 5 milioni, principalmente riferibili a oneri di ristrutturazione).

Tale performance è stata il risultato di una attenta politica di gestione. In particolare:

– la riduzione dell’incidenza del costo del venduto diminuisce nella maggior parte delle aree di business, in particolare nell’Area Libri e nell’Area Retail, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi e di una mirata politica di pricing;
– l’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi è ascrivibile prevalentemente all’Area Periodici Francia ed è riferita all’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti;
– la riduzione dei costi fissi di struttura è superiore alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita anche attraverso il contenimento dei costi per prestazioni di terzi e per gli affitti;
– l’organico a fine periodo si è ridotto di 144 unità (-4,5%) rispetto al primo semestre del 2014 per effetto della revisione continua delle strutture organizzative; il costo del personale è di conseguenza risultato inferiore del 4,6% rispetto all’esercizio precedente, sostanzialmente allineato in termini di incidenza percentuale sui ricavi (20,9%).

Tale risultato conferma, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo conseguita in tutte le aree di business, in particolare nelle aree Libri e Periodici Italia, derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate negli ultimi due anni.

Il risultato operativo consolidato nel primo semestre del 2015 è pari a 9,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 7 milioni del pari periodo 2014 del 32% per effetto del citato incremento del margine operativo lordo e della riduzione degli ammortamenti.

Il risultato prima delle imposte consolidato è positivo per 0,6 milioni di euro rispetto a un valore negativo di -5,3 milioni di euro al 30 giugno 2014; nel primo semestre dell’esercizio in corso gli oneri finanziari complessivi ammontano a 8,5 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 12,3 milioni di euro del medesimo periodo del 2014 per effetto della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo del debito.

Gli oneri fiscali complessivi del semestre sono pari a 2,8 milioni di euro (2,1 milioni nel primo semestre 2014).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 3,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 8,6 milioni di euro registrata al 30 giugno 2014.

Il risultato del primo semestre 2015 delle attività in dismissione, negativo per 8,8 milioni di euro, include il risultato di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -1,8 rispetto -2,5 milioni di euro al 30 giugno 2014), nonché la svalutazione delle attività di Monradio al fine di allinearne il valore al fair value risultante dalla manifestazione di interesse ricevuta in data 30 giugno 2015 da parte di R.T.I. S.p.A.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2015 si è attestata a -326,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -368,9 milioni del 30 giugno 2014 per effetto della significativa generazione di cassa del Gruppo – in particolare dalla gestione operativa – negli ultimi dodici mesi; il confronto con il valore al 31 dicembre 2014 (-291,8 milioni di euro) include gli effetti della stagionalità tipica del business.

Al 30 giugno 2015 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 59,6 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 31,5 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei quattro trimestri precedenti.

Il flusso di cassa straordinario è positivo per 10,9 milioni di euro nonostante gli esborsi per ristrutturazioni, per effetto dell’incasso derivante dalla cessione di un asset in ambito Retail e dell’incasso di crediti fiscali maturati negli esercizi precedenti.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nei primi sei mesi del 2015 è proseguito nel mercato dei libri trade l’andamento già registrato nel primo trimestre dell’anno, con un calo del 2,7% rispetto al 30 giugno 2014 (fonte: GFK, a valore a giugno).

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota pari al 24,4%.

Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nel semestre e ha ricevuto l’assegnazione del Premio Strega 2015 con La ferocia di Nicola Lagioia (Einaudi) e del Premio Strega Giovani 2015 con Chi manda le onde di Fabio Genovesi (Mondadori).

Nel primo semestre 2015 l’Area Libri del Gruppo Mondadori ha registrato ricavi per 123 milioni di euro con una contrazione complessiva del 4,3% rispetto ai 128,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2014.

I ricavi dei libri trade hanno registrato una flessione superiore al mercato, influenzata da una selettiva politica editoriale mirata a incrementarne la redditività. La performance positiva di Mondadori ha beneficiato della distribuzione nel secondo trimestre di Grey, il nuovo romanzo di E.L. James che prosegue la trilogia Cinquanta sfumature di grigio: lanciato il 3 luglio con una tiratura di 500.000 copie, Grey è già uno straordinario successo con oltre 200.000 copie vendute nelle prime due settimane.

I ricavi relativi agli e-book hanno registrato un incremento del 18,6% rispetto al primo semestre del 2014, attestando il peso delle vendite digitali sul totale trade al 6,1% (4,7% al 30 giugno 2014).

Nei primi sei mesi del 2015 i ricavi dei libri educational hanno registrato una crescita del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il segmento è caratterizzato dalla stagionalità del business della scolastica, i cui ricavi vengono tipicamente generati nella seconda metà dell’esercizio.

Il margine operativo lordo dell’Area Libri, al netto di componenti non ricorrenti, nonostante la contrazione dei ricavi (-4,3%), ha registrato un significativo incremento (+65,8%) da 5,1 milioni di euro a 8,5 milioni di euro, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivante dalla profonda revisione intrapresa in ambito trade. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate alla riduzione dei costi fissi di struttura e del costo del lavoro.

Il margine operativo lordo complessivo, che include rispetto allo scorso esercizio una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (3,2 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,5 milioni di euro nel 2014) che nel 2015 si sono concentrati nella prima parte dell’esercizio, è pari a 5,2 milioni di euro, in crescita del 12% circa rispetto al pari periodo del 2014 (4,7 milioni di euro).

  • PERIODICI ITALIA

In Italia in uno scenario negativo per il comparto dei periodici sia in termini di diffusioni (-6,5%: fonte interna, canale edicola a maggio) sia in termini di raccolta pubblicitaria (-3,6%: fonte Nielsen, a maggio), Mondadori si è confermata leader di mercato con una quota diffusionale pari al 32,3%.

I ricavi complessivi registrati dall’Area Periodici Italia si sono attestati a 153 milioni di euro, in flessione del 6,1% (-5,7% a portafoglio omogeneo, considerando le testate cedute a marzo 2014) rispetto ai 162,9 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno.

In particolare, i ricavi diffusionali sono diminuiti del 7,6% (-6,8% a portafoglio omogeneo), evidenziando nel secondo trimestre dell’anno un netto recupero rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

Il calo è il risultato dell’effetto combinato delle dinamiche dei mercati di riferimento, oltre che dell’attenta politica di selezione delle iniziative promozionali più profittevoli.

I ricavi della raccolta pubblicitaria print sono diminuiti del 6,3% (-6% a portafoglio omogeneo), mentre la raccolta web (-0,7%) ha mostrato un andamento migliore rispetto al trend del mercato di riferimento (-2,2%: fonte Nielsen, a maggio), registrando una crescita del +2,5% nel secondo trimestre dell’anno anche per effetto del positivo risultato di Grazia.it (+7,3% rispetto al primo semestre 2014). Complessivamente e a perimetro omogeneo, la raccolta pubblicitaria sui brand Mondadori (print+web) è in calo del 5,6% nel periodo in esame.

I ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono diminuiti del 10,6% rispetto al primo semestre del 2014 per effetto delle azioni di razionalizzazione delle iniziative finalizzate a mantenerne la redditività, anche se mostrano un progressivo recupero rispetto ai primi tre mesi dell’anno.

Il margine operativo lordo dell’Area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento pari al 28,6% (da 8,2 milioni di euro a 10,5 milioni di euro) per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e delle attività promozionali, nonostante la contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative.

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento, passando da 9,1 milioni di euro a 9,8 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e del progressivo recupero delle attività pubblicitarie, nonostante il primo semestre dell’esercizio scorso beneficiasse di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond.

I dati di traffico mostrano un’audience complessiva di 6,7 milioni di utenti unici, in crescita del 41% circa (fonte Audiweb, maggio) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche per effetto delle performance di Grazia.it (+38%) e di Panorama.it (+11%).

  • PERIODICI FRANCIA

In Francia la situazione del mercato dei periodici ha presentato un trend decrescente sia nella raccolta pubblicitaria (-10,9% fonte Kantar Media, a maggio) sia nelle diffusioni che, nel canale edicola, diminuiscono del 5,2% (fonte interna, dato a maggio escludendo l’uscita a febbraio dell’edizione straordinaria di Charlie Hebdo che ha condizionato l’andamento del mercato francese dei magazine nel primo semestre dell’anno).

Nei primi sei mesi del 2015 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 166,6 milioni di euro, in calo del 2% rispetto ai 169,9 milioni di euro di pari periodo del 2014, confermando sostanzialmente il trend del primo trimestre.

I ricavi diffusionali (circa il 75% dei ricavi totali) hanno registrato una lieve flessione (-1,9%) rispetto all’esercizio precedente. In particolare:
– il canale edicola ha registrato una diminuzione del 7,3%; il confronto con l’esercizio 2014 risente della straordinaria performance del mese di gennaio 2014 derivante dalla pubblicazione su Closer dello “scoop Hollande”; escludendo tale discontinuità, la flessione dei ricavi diffusionali si attesterebbe al –5,2%, in linea con l’andamento del mercato di riferimento;
– il canale abbonamenti ha evidenziato, al contrario, una crescita dello 0,6%, compensando parzialmente la flessione del canale edicola.

I ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria (print + web) hanno registrato un calo complessivo del 5,2% rispetto al pari periodo del 2014, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo e on-line: l’advertising digitale (14% dei ricavi pubblicitari totali) è cresciuto di oltre il 23%, compensando parzialmente la contrazione rilevata dalla componente tradizionale print (-8,5%), con un andamento migliore del mercato di riferimento.

Mondadori si conferma quale secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica, con una quota del mercato (a volume) pari al 10,3%.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 16,1 milioni di euro, stabile rispetto al precedente esercizio, nonostante il primo semestre 2014 includesse significativi benefici derivanti dallo “scoop Hollande” pubblicato nel mese di gennaio dalla rivista Closer.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività, limitando anche l’impatto dell’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti e di alcuni investimenti promozionali. Il margine operativo lordo complessivo, pari a 14,4 milioni di euro, è risultato in calo del 5,7% rispetto al primo semestre del 2014 (15,3 milioni di euro) per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione.

La contrazione delle attività tradizionali si è arrestata al 3,5%, mentre le attività di diversificazione (circa l’8% dei ricavi totali), hanno registrato una crescita del 18,2% per effetto principalmente dello sviluppo delle attività digitali (+18,6%), in cui è di particolare rilievo la crescita della raccolta pubblicitaria delle properties (+23,5%).

L’audience complessiva delle testate di Mondadori in Francia ha raggiunto un totale di 8,3 milioni utenti unici, in crescita del 19% circa rispetto al dato del 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

  • RETAIL

Nel primo semestre dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi pari a 85,7 milioni di euro, in flessione del 7,4% rispetto ai 92,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente (in linea con il trend dei primi tre mesi), principalmente per effetto della cessione dello store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente (77% del totale) con un andamento like-for-like migliore del mercato di riferimento di circa 3 punti percentuali.

I ricavi dei singoli canali di vendita hanno evidenziato: la sostanziale tenuta dei bookstore diretti (-0,6%); una sostanziale stabilità dei bookstore in franchising nella categoria libro, con un calo nel settore no-book; una positiva performance della categoria libro nei megastore (like-for-like) e il ritorno alla crescita nel comparto consumer electronics; la crescita del canale on-line (+2,5%), in particolare sul libro che ha registrato un andamento migliore del mercato di oltre cinque punti percentuali (8,5% rispetto a +3,1% del mercato); il bookclub ha presentato un andamento in linea con il calo strutturale atteso nel piano di sviluppo a medio termine (-13,5%).

Il margine operativo lordo di Mondadori Retail, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a –3,2 milioni di euro, in netto miglioramento (+37,1%) rispetto ai -5,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2014. Tale risultato è stato determinato da due principali elementi:
– il miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria book e nei prodotti consumer electronics, raggiunto per effetto delle azioni di revisione del network e del format (il semestre ha visto l’apertura a giugno del nuovo megastore di via San Pietro all’Orto a Milano), di contenimento delle promozioni e di attento assortimento dei prodotti;
– il proseguimento delle azioni di riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza delle spese promozionali e la significativa riduzione dei costi di struttura e del personale.

Tale miglioramento, rispetto ai primi sei mesi del 2014, è riscontrabile nella maggior parte dei canali di vendita.

Il margine operativo lordo complessivo ha registrato nel semestre un più marcato incremento, passando dai -5,5 milioni di euro dei primi sei mesi del 2014, che includevano oneri di ristrutturazione per 0,4 milioni di euro, ai -2,8 milioni di euro del periodo in esame.

  • DIGITAL

Nel primo semestre dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita dell’8% rispetto al 30 giugno 2014 (25,6 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 30 giugno 2014). L’incidenza delle attività digitali sui ricavi totali del Gruppo si è attestata al 5% rispetto al 4,4% del primo semestre dello scorso anno.

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi del 12,1% rispetto al primo semestre 2014.

Le attività di digital marketing service hanno registrato ricavi per 6,2 milioni di euro, in calo dai 6,4 milioni di euro del 2014 per effetto dello slittamento di alcune commesse relative alle attività tradizionali di Cemit, solo parzialmente compensato dall’avvio dei prodotti digitali e multimediali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel semestre in esame il Gruppo ha proseguito le azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività e di valorizzazione di alcuni asset non core al fine di di rafforzare ulteriormente la posizione competitiva nei core business e cogliere al meglio eventuali opportunità. In questo contesto si inquadra la già citata operazione relativa alla dismissione della maggioranza delle attività radiofoniche del Gruppo.

Alla luce dei positivi risultati registrati dal Gruppo nel semestre, dei costanti interventi di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, nonché delle azioni finalizzate a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla dinamica dei mercati, è ragionevole confermare la stima per l’esercizio 2015 di un margine operativo lordo del Gruppo in crescita.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e di possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital finalizzati a garantire il futuro sviluppo del Gruppo, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati del primo semestre dell’anno è resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.