1Q

Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2023

  • Ricavi netti a 160 milioni di euro: in crescita del 4,5% rispetto al 31.03.2022
  • EBITDA Adjusted a 4,4 milioni di euro, in incremento di 5,5 milioni di euro rispetto al 31.03.2022
  • Risultato netto di Gruppo a -5,2 milioni di euro, in miglioramento di 6,2 milioni di euro rispetto al 31.03.2022
  • Confermata la forte generazione di cassa con un Cash Flow ordinario LTM a 63 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto all’esercizio 2022
  • Posizione Finanziaria Netta IFRS 16 a -220,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 31.03.2022
  • Posizione Finanziaria Netta ante IFRS 16 a -150,7 milioni di euro rispetto ai – 135,8 milioni di euro al 31.03.2022

OUTLOOK: CONFERMATA LA GUIDANCE PER L’ESERCIZIO 2023

  • Ricavi in crescita single-digit
  • EBITDA Adjusted in incremento single-digit
  • Risultato netto in miglioramento del 10%
  • Cash Flow ordinario tra 60 e 65 milioni di euro
  • PFN IFRS 16 a 1,0xEBITDA Adjusted, in riduzione rispetto a fine 2022

Avvio del programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di performance share

 

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 presentato dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

HIGHLIGHTS I TRIMESTRE 2023

Il primo trimestre dell’esercizio in corso è stato caratterizzato da una dinamica positiva del mercato del libro che, dopo il consolidamento sperimentato nel 2022, ha registrato una nuova fase di crescita con un incremento sia a valore (+3%) sia a volume (+0,8%)[1].

“In questi primi tre mesi del 2023 il Gruppo Mondadori ha evidenziato – anche tenuto conto della stagionalità del business della scolastica – un significativo incremento della redditività grazie al buon andamento dei ricavi e a una gestione operativa sempre attenta. L’ottima partenza d’anno del mercato del libro, la lieve flessione dei prezzi di materie prime e di servizi e la performance aziendale ci consentono di confermare le stime per l’esercizio, con ricavi ed EBITDA Adjusted in crescita single-digit e una marginalità attesa pari a circa il 15%”, ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2023

I ricavi consolidati del primo trimestre del 2023 si sono attestati a 160 milioni di euro, evidenziando una crescita pari al 4,5% rispetto ai 153,1 milioni di euro dell’esercizio precedente. Al netto dei cambiamenti avvenuti nel perimetro tra i due periodi, la variazione organica dei ricavi è stata del +3,6%.

L’EBITDA Adjusted è di 4,4 milioni di euro, in rilevante incremento rispetto ai -1,1 milioni di euro del primo trimestre 2022: hanno contribuito al positivo risultato del Gruppo sia la crescita dei ricavi, in particolare delle aree Libri Trade e Retail, sia il consolidamento dei risultati delle società di recente acquisizione.

L’EBITDA di Gruppo si è attestato a 4,7 milioni di euro rispetto ai -0,7 milioni di euro del primo trimestre 2022, con un miglioramento di quasi 5,5 milioni di euro riconducibile alla favorevole dinamica delle componenti gestionali sopra citate.

L’EBIT è negativo per 8,2 milioni di euro, in miglioramento di 4 milioni di euro rispetto al 2022 grazie all’effetto delle positive performance operative dei business, nonostante la contabilizzazione di 1 milione di euro per maggiori ammortamenti derivanti da investimenti, dal consolidamento delle società di nuova acquisizione nonché dagli effetti contabili del processo di Purchase Price Allocation (PPA).

Escludendo le componenti straordinarie e gli impatti derivanti dal processo di PPA relativo alle società acquisite negli ultimi 2 anni (pari a 1,2 milioni di euro), l’EBIT Adjusted si attesta a -7,2 milioni di euro, in crescita di 4,5 milioni di euro rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 8,8 milioni di euro, in miglioramento di circa 5,6 milioni di euro rispetto ai -14,4 milioni di euro del primo trimestre 2022, grazie a:

  • una riduzione degli oneri finanziari (1,2 milioni di euro al 31 marzo 2022) nonostante un costo medio del debito più elevato, per effetto di minori oneri relativi all’applicazione dell’IFRS 16 grazie alle condizioni del nuovo contratto di affitto della sede di Segrate;
  • un miglioramento del risultato delle società partecipate per 1,4 milioni di euro, derivante in particolare dall’aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella società A.L.I..

Si ricorda che dopo la fine del primo trimestre è stata ceduta la partecipazione pari al 18,45% del capitale sociale di Società Europea di Edizioni, editrice de Il Giornale.

Al 31 marzo 2023 il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 5,2 milioni di euro ed evidenzia un significativo incremento, pari a circa 6 milioni di euro, rispetto ai -11,4 milioni di euro del primo trimestre 2022.
Si ricorda che tipicamente nel primo trimestre dell’anno viene rilevata una perdita netta a livello consolidato ascrivibile alla stagionalità del business della scolastica.

La Posizione Finanziaria Netta IFRS 16 si è attestata a -220,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai -217,4 milioni di euro del 31 marzo 2022, ed include una componente IFRS 16 di -70,1 milioni di euro.
La Posizione Finanziaria Netta ante IFRS 16 è risultata pari a circa -150,7 milioni di euro, in leggero incremento rispetto ai -135,8 milioni del 31 marzo 2022, per effetto del cash-out relativo alle acquisizioni realizzate negli ultimi dodici mesi e alla distribuzione di dividendi.

Il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte) degli ultimi 12 mesi è risultato pari a 63 milioni di euro e consente di proseguire il percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo. Si segnala che sulla generazione di cassa ordinaria hanno impattato:

  • il miglioramento della gestione reddituale dei business, in parte temporaneamente compensato dalla dinamica del capitale circolante;
  • i minori pagamenti per imposte per circa 3 milioni di euro, derivanti principalmente dalle operazioni di riallineamento e affrancamento fiscali realizzate negli esercizi precedenti.

Al 31 marzo 2023, il flusso di cassa straordinario dei 12 mesi precedenti è stato negativo per 61,5 milioni di euro, principalmente per effetto degli esborsi per oneri di ristrutturazione di 7,2 milioni di euro e  per il saldo netto di acquisizioni e dismissioni di circa 47 milioni di euro.
Di conseguenza, il Free Cash Flow LTM al 31.03.2023 è risultato positivo per 1,5 milioni di euro, dimostrando la capacità del Gruppo di finanziare la propria politica di crescita inorganica e di remunerare i propri azionisti.

Al 31 marzo 2023 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.911 unità, in incremento dell’1,5% rispetto alle 1.883 risorse del 31 marzo 2022 (+28 unità). Neutralizzando l’effetto di tutte le variazioni di perimetro intervenute, vale a dire delle acquisizioni di De Agostini Libri, Star Comics e A.L.I. e delle cessioni di testate e attività dell’area Media, l’organico del Gruppo evidenzierebbe un incremento dello 0,9%.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dei risultati conseguiti nel primo trimestre, nonché di un più favorevole scenario relativamente all’evoluzione prevedibile dei prezzi di materie prime e servizi, il Gruppo, con riferimento al perimetro attuale, ritiene di poter confermare per l’esercizio 2023 le stime precedentemente comunicate.

Dati economici:

  • crescita single-digit dei ricavi e dell’EBITDA Adjusted, con una marginalità attesa intorno al 15%;
  • crescita del 10% circa del risultato netto, nonostante i maggiori ammortamenti derivanti sia dalla politica di crescenti investimenti attuata dal Gruppo sia dagli effetti del processo di Purchase Price Allocation relativo alle società di recente acquisizione.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta:

  • il Cash Flow Ordinario è atteso collocarsi in un range compreso tra 60 e 65 milioni di euro, evidenziando una crescita fino al 10% rispetto al dato del 2022 (nel quale era stato pari a circa 60 milioni di euro, al netto dell’impatto one-off degli strumenti derivati relativi alle operazioni di copertura sul rischio tasso);
  • l’indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) è previsto collocarsi, a fine esercizio 2023, a 1,0xEBITDA Adjusted, in riduzione da 1,3x di fine 2022.

La solidità finanziaria e patrimoniale che contraddistingue il Gruppo consente di proseguire il virtuoso percorso di sviluppo avviato da alcuni anni, caratterizzato dal continuativo ricorso a operazioni di M&A con le quali il Gruppo intende continuare a cogliere opportunità di crescita inorganica principalmente nell’ambito dei business dei libri e del digitale.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI TRADE

Il primo trimestre dell’esercizio in corso è stato caratterizzato da una dinamica positiva del mercato del libro che, dopo il consolidamento sperimentato nel 2022, ha mostrato una nuova fase di crescita con un incremento sia a valore (+3%) sia a volume (+0,8%)[2].

In tale contesto, le case editrici dell’area Trade hanno registrato una crescita a doppia cifra del sell-out (+12,3%), di cui il 6,7% attribuibile a un incremento della componente volume, per effetto, in particolare, della performance, nei mesi di gennaio e febbraio, dei titoli novità pubblicati all’inizio dell’anno.
Grazie a tali risultati il Gruppo Mondadori ha consolidato la propria leadership a livello nazionale con una quota di mercato che a marzo 2023 è salita al 27,4%, rispetto al 25,2% del marzo 2022.

Nel corso di quest’anno, a testimonianza della qualità del proprio piano editoriale, due titoli delle case editrici del Gruppo si sono posizionati ai primi due posti della classifica dei dieci libri più venduti a valore[3]: la biografia del Principe Harry Spare. Il minore, edito da Mondadori, e La vita intima di Niccolò Ammaniti, edito da Einaudi.

I ricavi del primo trimestre dell’esercizio 2023 si sono attestati a 88,3 milioni di euro, evidenziando una crescita del 29,5% rispetto all’esercizio precedente, declinata come segue:

  • +25% nelle case editrici anche per effetto delle società acquisite che hanno contribuito nel periodo per circa 8 milioni di euro; al netto delle discontinuità, il miglioramento si attesta al 10% grazie alla concentrazione, nel piano editoriale del trimestre, anche di titoli di particolare successo;
  • significativa ripresa delle attività museali di Electa (+27%) e andamento positivo delle vendite internazionali di Rizzoli International Publications (+12,5%);
  • forte crescita nelle attività di servizi e distribuzione di editori terzi, che hanno beneficiato del contributo derivante dal consolidamento di A.L.I. (i cui ricavi sono contabilizzati ad aggio[4]) e di Libromania.

L’EBITDA Adjusted dell’area Libri Trade si attesta a 13,2 milioni di euro, in crescita di 3,5 milioni di euro, di cui circa un terzo derivante dal positivo trend dei ricavi like-for-like e i due terzi dal contributo delle nuove società acquisite. ​
La redditività conseguita dall’area Libri Trade è pari, nel primo trimestre 2023, al 15% circa, in miglioramento rispetto al pari periodo del 2022.

  • LIBRI EDUCATION

Le attività dell’editoria Scolastica sono caratterizzate da una stagionalità che prevede che le vendite si concentrino nella seconda metà dell’anno ad esito della campagna adozionale: i ricavi dei primi tre mesi dell’esercizio rappresentano tipicamente meno del 5% del dato annuale.

In questo contesto, nel primo trimestre del 2023, le attività dell’area Education del Gruppo hanno registrato complessivamente ricavi per 8,5 milioni di euro (9 milioni di euro nel pari periodo del 2022) con una variazione negativa non rappresentativa della reale performance, in quanto frutto di un differente timing, rispetto al 2022, nei rifornimenti e nella fatturazione di alcune forniture.

L’EBITDA Adjusted si attesta a -11,7 milioni di euro, in linea con l’esercizio 2022, per la già citata stagionalità, che vede la contabilizzazione, nel primo trimestre, dei costi della struttura operativa e di sviluppo dei libri di testo oggetto di commercializzazione durante la campagna adozionale che trova completamento alla fine del mese di maggio.

  • RETAIL

Come già ricordato, il mercato del libro in Italia a fine marzo ha registrato, rispetto al 2022, una crescita del 3%, che riflette un incremento del 10,6% del canale fisico e una flessione stimata al -6% dell’e-commerce.

In questo contesto, i ricavi di Mondadori Retail nel primo trimestre 2023 si sono attestati a 41,6 milioni di euro, in miglioramento di circa il 12% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente: ciò è frutto, in particolare, di una sostenuta crescita dei ricavi del prodotto libro (+3,7 milioni di euro, +12,8% rispetto al primo trimestre 2022).
Grazie a tale overperformance, derivante dall’eccellente andamento dei negozi fisici, la market share di Mondadori Retail si è attestata all’11,7% (+0,9% rispetto al 31 marzo 2022).

Analizzando le vendite nel canale fisico si evidenzia un ulteriore incremento dei ricavi delle librerie dirette (+21,1% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) e delle librerie in franchising (+9,5% rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente).

L’EBITDA Adjusted dell’area Retail è positivo, pari a 1,7 milioni di euro, e in sensibile crescita (+1,4 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2022), grazie al continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento dei negozi esistenti e alla focalizzazione sul core business del libro.

  • MEDIA

Nel primo trimestre del 2023, l’area Media ha registrato ricavi per 32,3 milioni di euro, mostrando una contrazione di circa il 31% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, che si riduce a circa l’8,5% a perimetro omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a inizio 2023 e delle attività distributive di Press-di).

In particolare, le due componenti dell’Area hanno evidenziato trend differenti. A perimetro omogeneo:

  • le attività digitali, che rappresentano oltre un terzo dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato una crescita dei ricavi pubblicitari dell’8,7%;
  • le attività tradizionali print sono risultate in flessione del 15% circa.

L’EBITDA Adjusted dell’area Media si è attestato a 2,9 milioni di euro, evidenziando una crescita del 42% circa rispetto all’esercizio precedente principalmente ascrivibile alle attività tradizionali. In particolare:

  • nell’area print, l’incremento deriva dalla contabilizzazione di un credito d’imposta a ristoro dei costi sostenuti dall’editore per le attività di distribuzione dei magazine (2,8 milioni di euro), che ha più che compensato i maggiori costi del periodo dei fattori produttivi e il minor margine derivante dalle vendite dei collaterali;
  • nell’area digital, l’EBITDA Adjusted è risultato sostanzialmente stabile rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente, grazie ai maggiori ricavi pubblicitari e nonostante i superiori costi sostenuti per l’avvio delle nuove iniziative legate al segmento dell’influencer marketing.

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE 2022-2024, 2021-2023, 2020-2022

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha approvato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, da eseguirsi in conformità alle condizioni e modalità, già oggetto di informativa al pubblico, deliberate dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2023 che ha, tra l’altro, autorizzato:

  • l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,357% del capitale sociale volto a dotare, nel triennio, la Società delle n.933.548 di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2023-2025, istituito dalla medesima Assemblea ai sensi dell’art. 114 bis del TUF;
  • la continuazione del programma di acquisto di azioni proprie da destinare al servizio del Piano di Performance Share 2021-2023 e del Piano di Performance Share 2022-2024, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi Regolamenti.

Ai sensi del Regolamento delegato 2016/1052/UE si riportano, di seguito, i dettagli del programma di acquisto:

  • Finalità del programma
    Il programma è finalizzato esclusivamente all’acquisto di azioni proprie Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. da destinare a servizio del Piano di Performance Share 2023-2025, del Piano di Performance Share 2022-2024 e del Piano di Performance Share 2021-2023.
  • Importo massimo in denaro allocato al programma
    Gli acquisti saranno effettuati a un corrispettivo unitario minimo non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e massimo non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto aumentato del 10%. La definizione dei volumi e dei prezzi unitari di acquisto sarà comunque effettuata secondo le condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052. In particolare, non potranno essere acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto. In termini di volumi, i quantitativi giornalieri di acquisto non eccederanno il 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Mondadori nei 20 giorni di negoziazione precedenti le date di acquisto.
  • Numero massimo di azioni da acquistare
    Gli acquisti avranno ad oggetto un massimo di n. 591.000 azioni ordinarie (pari allo 0,22%) del capitale sociale, destinate, tenuto comunque conto delle azioni proprie già in portafoglio alla Società, al servizio del Piano di Performance Share 2023-2025, del Piano di Performance Share 2022-2024 e del Piano di Performance Share 2021-2023, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi regolamenti.
    Il numero massimo complessivo di azioni oggetto del programma è quindi contenuto nel limite del 10% del capitale sociale indicato dall’Assemblea del 28 aprile 2022, tenuto anche conto delle n. 1.147.991 azioni proprie, pari allo 0,440% del capitale sociale, già detenute dalla Società. alla data odierna.
  • Durata del programma
    Il programma di acquisto decorre dal 5 giugno 2023. La conclusione del programma, entro comunque l’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, scadenza dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea del 27 aprile 2023, sarà oggetto di informativa al mercato.
    Il programma di acquisto potrà essere rinnovato previa successiva ulteriore autorizzazione assembleare.
  • Modalità attraverso le quali gli acquisti potranno essere effettuati
    Il programma di acquisto sarà coordinato ed eseguito da un intermediario abilitato che effettuerà gli acquisti in piena indipendenza e senza alcuna influenza da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. per quanto riguarda la tempistica degli acquisti medesimi.
    Gli acquisti saranno effettuati nel rispetto del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato (ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) 2016/1052), in conformità con quanto deliberato dalla citata Assemblea del 28 aprile 2022.
    Eventuali successive modifiche al programma di acquisto verranno tempestivamente comunicate dalla Società. Le operazioni effettuate formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.
    Per le informazioni relative ai Piani di Performance Share citati si rimanda ai documenti informativi redatti ai sensi dell’art. 114 bis del D.Lgs. 58/1998 e dell’art. 84 bis del regolamento Consob 1197/1999 e disponibili sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it).

PIANO PERFORMANCE SHARE 2023-2025: ASSEGNAZIONE DIRITTI

Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Remunerazione, ha deliberato le assegnazioni ai beneficiari dei diritti relativi al Piano di Performance Share 2023-2025, istituito con delibera dell’Assemblea del 27 aprile 2023.
Le informazioni riguardanti i beneficiari e il numero dei diritti rispettivamente assegnati sono riportati – nominativamente per i beneficiari membri del Consiglio di Amministrazione e in forma aggregata per gli ulteriori beneficiari – nella tabella allegata, redatta in conformità al Quadro 1, Schema n. 7 dell’Allegato 3A del Regolamento Emittenti. I termini e le condizioni del Piano sono riportate nella relazione illustrativa degli Amministratori all’Assemblea del 27 aprile 2023 e nel Documento Informativo redatto ai sensi dell’art. 84-bis comma 1 del Regolamento Emittenti, disponibili sul sito www.gruppomondadori.it nella sezione Governance e sul meccanismo di stoccaggio www.1info.it al cui contenuto si rinvia.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso la sede legale della Società il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2023.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023 viene reso disponibile in data odierna presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it), su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e presso la sede legale della Società.

 

La presentazione relativa ai risultati al 31 marzo 2023, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, è disponibile, su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors). Alle 16.00 è prevista una sessione di Q&A in modalità conference call, rivolta alla comunità finanziaria, alla quale prenderanno parte l’Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e il CFO, Alessandro Franzosi. I giornalisti potranno seguire lo svolgimento dell’incontro in ascolto, collegandosi al numero telefonico 02.8020927 o via web all’indirizzo:  https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] Fonte: GFK, marzo 2023 (week 13)

[2] Fonte GFK, marzo 2023 (Week 13)

[3] Fonte: GFK, marzo 2023 (classifica a valore di copertina)

[4] Ai sensi del principio contabile internazionale IFRS15

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.
  5. Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2022

Nel primo trimestre dell’esercizio 2022 il Gruppo Mondadori ha proseguito, a perimetro omogeneo[1],  il percorso di incremento della redditività; per la stagionalità tipica del business dell’editoria scolastica il contributo positivo di D Scuola si concentrerà nella seconda parte dell’anno.

  • Ricavi netti a 153,1 milioni di euro: in crescita del 5,7% rispetto al 31.03.2021; al netto del consolidamento di D Scuola l’incremento è pari al +2,9%
  • EBITDA Adjusted a -1,1 milioni di euro; al netto del consolidamento di D Scuola il dato è positivo per 2,4 milioni di euro, in miglioramento di 1,3 milioni di euro rispetto al 31.03.2021
  • Risultato netto di Gruppo a -11,4 milioni di euro; a perimetro omogeneo il risultato è pari a -7,1 milioni di euro, in netto recupero rispetto al 31.03.2021
  • Confermata la solida generazione di cassa al netto dell’acquisizione di D Scuola:
    Cash flow ordinario LTM in leggera crescita a 68,9 milioni di euro;
    – Free cash flow LTM in miglioramento a 57,5 milioni di euro
  • PFN ante IFRS 16 a -135,8 milioni di euro; escludendo gli effetti dell’acquisizione di D Scuola, la PFN ante IFRS 16 è positiva per 9,6 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -47,9 milioni di euro del 31.03.2021

OUTLOOK: CONFERMATA LA GUIDANCE PER L’ESERCIZIO 2022

  • Ricavi in crescita mid-single digit
  • EBITDA adjusted in incremento di oltre il 20%
  • Risultato netto in crescita double-digit
  • Cash flow ordinario in linea con il 2021
  • Free cash flow nell’intorno di 40/45 milioni di euro (prima della distribuzione del dividendo), includendo le operazioni già annunciate
  • PFN IFRS 16 inferiore a 1,1x EBITDA adjusted.

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE

[1] Al netto del consolidamento di D Scuola, effettivo dal 1° gennaio 2022.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 presentato dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

HIGHLIGHTS I TRIMESTRE 2022
Nel primo trimestre dell’esercizio 2022 il Gruppo – escludendo il contributo della neo consolidata D Scuola – ha proseguito il percorso di incremento della redditività per effetto del positivo andamento dei ricavi in tutte le aree di business e dell’attenta gestione operativa avviata nei precedenti trimestri, che ha consentito una maggiore efficienza strutturale. Contestualmente il Gruppo Mondadori ha confermato la propria capacità di garantire una stabile e solida generazione di cassa.

“La performance che abbiamo registrato nel primo trimestre e il processo di continuo rafforzamento fin qui messo in atto ci consentono di confermare per l’esercizio 2022 le stime precedentemente comunicate, nonostante l’incerto contesto economico e geopolitico”, ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori. “La solidità del nostro modello di business e la continua capacità di generazione di cassa ci mettono nelle condizioni di poter proseguire il percorso di focalizzazione e crescita nel core business dei libri: un obiettivo che abbiamo perseguito con successo fino ad oggi anche attraverso una serie di acquisizioni significative”, ha concluso Porro.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2022
Nel primo trimestre dell’esercizio in corso il contributo di D Scuola, oggetto di consolidamento integrale a partire dal 1° gennaio 2022, non è significativo a causa della stagionalità del business Education che, nella prima parte dell’anno, registra esclusivamente i costi di creazione dei contenuti editoriali nonché gli oneri relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, rinviando alla seconda metà dell’esercizio la contabilizzazione dei ricavi associati alla vendita dei testi scolastici.

I ricavi consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2022 si sono attestati a 153,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 5,7% rispetto ai 144,8 milioni di euro dell’esercizio precedente; al netto del consolidamento di D Scuola, i ricavi del Gruppo avrebbero registrato una crescita omogenea pari al 2,9%, grazie al contributo di tutte le aree di business e in particolare dell’area Retail.

L’EBITDA Adjusted del periodo in esame è pari a -1,1 milioni di euro. Se si esclude il risultato del periodo di D Scuola, l’EBITDA Adjusted risulta positivo per 2,4 milioni di euro in quanto la società, operativa nel settore scolastico, registra nella prima parte dell’anno una perdita derivante dalla stagionalità del business: a perimetro omogeneo, il Gruppo ha evidenziato quindi un miglioramento della redditività di 1,3 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi 2021, riconducibile alla positiva performance del segmento dei Libri e del Retail.

L’EBITDA di Gruppo è pari a -0,7 milioni di euro, mentre a perimetro omogeneo risulta positivo per 2,8 milioni: il confronto con il risultato dello scorso esercizio (0,2 milioni di euro) evidenzia un netto miglioramento, riconducibile agli andamenti di business precedentemente descritti nonché ad un contributo positivo delle poste non ordinarie.

L’EBIT al 31 marzo 2022 si è attestato a -12,2 milioni di euro (-6,6 milioni di euro a perimetro omogeneo). Il confronto rispetto al 2021 evidenzia:

  • un miglioramento a pari perimetro di 2,4 milioni di euro riconducibile alle dinamiche illustrate;
  • un peggioramento di 3,3 milioni di euro a perimetro complessivo, ascrivibile al consolidamento degli ammortamenti e agli effetti del processo di Purchase Price Allocation derivanti dall’acquisizione di D Scuola.

Il risultato consolidato prima delle imposte è di -14,4 milioni di euro; a perimetro omogeneo il dato è pari -8,8 milioni di euro, in miglioramento di 3 milioni di euro circa rispetto ai -12,1 milioni di euro dei primi tre mesi del 2021.

Gli oneri finanziari risultano in incremento di 0,3 milioni di euro, per effetto del maggior debito medio lordo rilevato nel trimestre a seguito dell’acquisizione di D Scuola.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 11,4 milioni di euro; a perimetro omogeneo il dato si attesta a -7,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -10,2 milioni di euro dei primi tre mesi del 2021. Si ricorda che tipicamente nel primo trimestre dell’anno il Gruppo registra una perdita netta a livello consolidato, ascrivibile alla stagionalità del business dell’Education.

Al 31 marzo 2022 la posizione finanziaria netta ante IFRS 16 risulta pari a -135,8 milioni di euro (-217,4 milioni incluso l’impatto IFRS 16).
Escludendo gli effetti dell’acquisizione di D Scuola, la posizione finanziaria netta ante IFRS 16 è positiva per 9,6 milioni di euro e mostra un significativo miglioramento, pari a oltre 57,5 milioni di euro, rispetto all’indebitamento al 31 marzo 2021 (47,9 milioni di euro), reso possibile dalla rilevante generazione di cassa registrata nel corso degli ultimi dodici mesi; includendo l’impatto dell’IFRS 16, la PFN risulta negativa per 69,9 milioni di euro, per effetto della contabilizzazione di un ulteriore debito finanziario, pari a 79,5 milioni di euro.

Il flusso di cassa LTM derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte), escludendo D Scuola, risulta pari a 68,9 milioni di euro e consente di proseguire il percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo.

D Scuola, consolidata da gennaio 2022, nel primo trimestre dell’anno ha evidenziato un flusso di cassa negativo di 13,3 milioni di euro, coerente con le caratteristiche stagionali del business scolastico che nella prima parte dell’anno registra solamente i costi e gli investimenti di sviluppo e pubblicazione dei testi commercializzati nel secondo semestre.

Il Free Cash Flow LTM al 31 marzo 2022 è pari a 57,5 milioni di euro, in ulteriore miglioramento rispetto al dato del 31 dicembre 2021. Includendo l’impatto dell’acquisizione di D Scuola, pari a circa 135 milioni di euro, il Free Cash Flow del perimetro complessivo registra un assorbimento di circa 88 milioni di euro.

Al 31 marzo 2022 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.883 unità, in crescita del 2,4% rispetto alle 1.838 risorse del 31 marzo 2021 (+45 unità), per effetto principalmente dell’inclusione dell’organico di D Scuola (127 unità complessive). A livello omogeneo, e quindi escludendo sia il contributo della neo consolidata società sia gli effetti della cessione delle testate nell’area Media avvenuta a dicembre 2021, il calo si attesterebbe a circa il 2,3%, frutto della prosecuzione degli interventi volti ad incrementare l’efficienza delle singole aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce dei risultati conseguiti nei primi mesi e in assenza di futuri materiali deterioramenti del contesto geopolitico, per l’intero esercizio 2022 il Gruppo ritiene di poter confermare le stime precedentemente comunicate, nonostante le criticità derivanti dall’incremento dei costi sia di approvvigionamento delle materie prime, in primis la carta, sia relativi ai consumi energetici.

Stante quanto precede, il Gruppo prevede:

  • Dati economici: confermata la resilienza del modello di business
    – ricavi in crescita mid-single digit;
    – EBITDA Adjusted in incremento di oltre il 20%;
    – risultato netto in crescita double-digit anche grazie a oneri non ricorrenti significativamente inferiori rispetto a quelli registrati nell’esercizio 2021, nonostante l’utile netto del 2021 avesse beneficiato di una rilevante componente fiscale[1], pari a circa 19 milioni di euro.
  • Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta: confermata la significativa generazione di cassa:
    – Cash Flow ordinario: in linea con il dato del 2021 per effetto del contributo positivo di D Scuola che compensa l’incremento “one-off” degli investimenti del Gruppo derivante:
    – in ambito scolastico, dal progetto di integrazione di D Scuola e dal rafforzamento e arricchimento dell’offerta e del catalogo editoriale;
    – nell’area Retail, dal progetto di trasferimento e rinnovo del flagship store di piazza Duomo a Milano, che vedrà la luce nella parte finale dell’anno;
    – Free Cash Flow nell’intorno di 40/45 milioni di euro (prima della distribuzione del dividendo) che include la previsione di uscite di cassa relative alle operazioni straordinarie annunciate;
    – indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) inferiore a 1,1x EBITDA Adjusted (0,6x ante IFRS 16).

La solidità finanziaria raggiunta consente di continuare il percorso di sviluppo, in particolare nel business dei libri, anche attraverso operazioni di M&A: pertanto il Gruppo proseguirà anche nell’esercizio in corso l’impegno volto a perseguire, in maniera convinta e attiva, ulteriori opportunità di crescita per acquisizioni.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel primo trimestre del 2022 il mercato del libro, dopo la grande crescita sperimentata nel corso del 2021, ha assistito a una fase di consolidamento caratterizzata da una lieve contrazione delle vendite (-1,6% a valore e -0,6% a volume)[2] rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
Anche escludendo dalle rilevazioni i segmenti nei quali il Gruppo Mondadori attualmente non opera, vale a dire il professionale e, soprattutto, i fumetti che nell’esercizio in corso stanno continuando a registrare un forte progresso, prossimo al 50%, si conferma uno scenario di contenuta debolezza del mercato che evidenzia, rispetto all’esercizio 2021, un decremento (a valore) pari al 2,3%.

I ricavi del Gruppo nel segmento Trade, in modesta contrazione, hanno risentito, da un lato, di tale dinamica del mercato di riferimento, dall’altro, di una calendarizzazione del piano editoriale che prevede l’uscita delle opere più importanti nella seconda parte dell’anno, risultando pari a 52,3 milioni di euro, in flessione del 6% circa rispetto ai 55,9 milioni di euro del primo trimestre 2021 che, aveva beneficiato dello straordinario successo del “Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana” di A. Sallusti e L. Palamara (Rizzoli).

Nonostante ciò il Gruppo ha confermato la propria indiscussa leadership con una quota di mercato nel segmento Trade che si è attestata al 23% (includendo la quota di De Agostini Libri, che è stata consolidata dal 1° aprile 2022).

Per quanto riguarda il settore della scolastica, si ricorda che il business è caratterizzato da una elevata stagionalità tale per cui i ricavi realizzati nei primi tre mesi rappresentano tipicamente meno del 5% del dato annuale. Nel primo trimestre del 2022, le attività hanno registrato complessivamente ricavi per 9 milioni di euro: osservando il solo perimetro omogeneo, e quindi al netto della casa editrice D Scuola, i ricavi risultano sostanzialmente stabili rispetto all’esercizio scorso (4,9 milioni di euro nel primo trimestre 2021).

Nel complesso i ricavi dell’intera area Libri, nei primi tre mesi del 2022, si sono attestati a 76,2 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto ai 71,6 milioni di euro dei primi tre mesi del 2021, principalmente per effetto del consolidamento di D Scuola. Se si considera il perimetro su base omogenea, e quindi escludendo il contributo della società recentemente acquisita, la crescita si attesta allo 0,7%, grazie in particolare al significativo incremento della casa editrice Rizzoli International Publications e alla ripresa delle attività museali di Electa.

L’EBITDA adjusted si attesta a -2,1 milioni di euro includendo il contributo negativo di D Scuola dovuta alla stagionalità del business della scolastica: al netto di tali effetti, l’EBITDA adjusted omogeneo si attesterebbe a 1,5 milioni di euro rispetto a 0,6 milioni di euro del primo trimestre 2021, in miglioramento di 0,8 milioni di euro grazie al positivo andamento dalla casa editrice Rizzoli International Publications e alla ripresa delle attività museali di Electa.

  • RETAIL

Come già indicato, nei primi tre mesi dell’anno il mercato del libro ha registrato un lieve calo rispetto al primo trimestre del 2021 (-1,6%[3]): tale dinamica non ha compromesso la performance del canale fisico che, anche a causa delle restrizioni in chiave anti pandemica che nel 2021 ne avevano limitato l’operatività, ha evidenziato una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In tale contesto la market share di Mondadori Retail è salita al 10,8%, trainata da un’eccellente performance dei negozi fisici che hanno beneficiato di un confronto favorevole con l’anno precedente.

Nei primi tre mesi dell’anno, l’area Retail ha registrato ricavi pari a 37,2 milioni di euro, con un incremento di 3,8 milioni di euro (+11,5% circa) rispetto ai 33,4 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Il continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento dei negozi esistenti e la focalizzazione sul core business del libro hanno consentito al network di librerie Mondadori Store di consolidare ulteriormente il proprio ruolo nel mercato, come testimoniato dal sostenuto miglioramento dei ricavi Book (+3,5 milioni di euro), che alla fine del primo trimestre risultano superiori anche rispetto al periodo pre-Covid.

Nello specifico:

  • i negozi a gestione diretta hanno registrato una netta crescita dei ricavi (+49,9% rispetto all’esercizio precedente), per effetto della già citata strategia di focalizzazione sul prodotto libro e dell’attività di sviluppo della rete;
  • anche il canale franchising, caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni, ha continuato la propria progressione, segnando una crescita del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
  • in contrazione il canale online, derivante dal trend del mercato.

L’area Retail ha mostrato un EBITDA adjusted positivo e in sensibile crescita, attestatosi a 0,3 milioni di euro (+0,7 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2021). Questo obiettivo è stato raggiunto, oltre che per effetto della rilevante crescita dei ricavi, grazie all’intensa attività di trasformazione della business unit nel proprio complesso, al continuo rinnovamento e sviluppo della rete dei negozi fisici, nonché ad un’attenta gestione dei costi e a una profonda revisione di organizzazione e processi.

  • MEDIA

L’area Media ha registrato nei primi tre mesi del 2022 ricavi per 47,1 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto ai 46,8 milioni di euro del pari trimestre dell’esercizio precedente, ma in crescita del 9,2% a portafoglio di brand omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a fine 2021).

In particolare:

  • le attività digitali, che rappresentano ormai il 20% dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato un incremento significativo, superiore al 31% rispetto al primo trimestre 2021 (+36,8% a parità di brand), grazie in particolare all’elevata performance di AdKaora.
    L’incidenza dei ricavi adv digital sul totale dei ricavi pubblicitari si attesta al 77% (dal 66% del primo trimestre 2021);
  • le attività tradizionali print, escludendo i magazine ceduti a fine 2021, risultano in miglioramento del 3,4%, grazie al buon andamento diffusionale delle testate televisive, in controtendenza rispetto al mercato.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 2 milioni di euro, stabile rispetto ai primi tre mesi del 2021 per effetto:

  • nell’area print, del proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno compensato l’incremento dei costi industriali;
  • nell’area digital, della crescita delle attività del segmento del MarTech, nonostante i maggiori costi editoriali e di sviluppo sostenuti per il lancio del nuovo social magazine “The Wom”.

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE 2022-2024, 2021-2023, 2020-2022
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha approvato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, da eseguirsi in conformità alle condizioni e modalità, già oggetto di informativa al pubblico, deliberate dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2022 che ha, tra l’altro, autorizzato:

  • l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,265% del capitale sociale volto a dotare, nel triennio, la Società delle n. 693.878 di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2022-2024, istituito dalla medesima Assemblea ai sensi dell’art. 114 bis del TUF;
  • la continuazione del programma di acquisto di azioni proprie da destinare al servizio del Piano di Performance Share 2020-2022 e del Piano di Performance Share 2021-2023, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi Regolamenti.

Ai sensi del Regolamento delegato 2016/1052/UE si riportano, di seguito, i dettagli del programma di acquisto:

Finalità del programma
Il programma è finalizzato esclusivamente all’acquisto di azioni proprie Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. da destinare a servizio del Piano di Performance Share 2022-2023, del Piano di Performance Share 2021-2023 e del Piano di Performance Share 2020-2022.

Importo massimo in denaro allocato al programma
Gli acquisti saranno effettuati a un corrispettivo unitario minimo non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e massimo non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto aumentato del 10%. La definizione dei volumi e dei prezzi unitari di acquisto sarà comunque effettuata secondo le condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052. In particolare, non potranno essere acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto. In termini di volumi, i quantitativi giornalieri di acquisto non eccederanno il 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Mondadori nei 20 giorni di negoziazione precedenti le date di acquisto.

Numero massimo di azioni da acquistare
Gli acquisti avranno ad oggetto un massimo di n. 410.000 azioni ordinarie (pari allo 0,156%) del capitale sociale, destinate, tenuto comunque conto delle azioni proprie già in portafoglio alla Società, al servizio del Piano di Performance Share 2022-2024, del Piano di Performance Share 2021-2023 e del Piano di Performance Share 2020-2022, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi regolamenti.
Il numero massimo complessivo di azioni oggetto del programma è quindi contenuto nel limite del 10% del capitale sociale indicato dall’Assemblea del 28 aprile 2022, tenuto anche conto delle n. 1.049.838 azioni proprie, pari allo 0,402% del capitale sociale, già detenute dalla Società.

Durata del programma
Il programma di acquisto decorre dal 12 maggio 2022 e si concluderà entro l’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022, scadenza dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea del 28 aprile 2022.
Il programma di acquisto potrà essere rinnovato previa successiva ulteriore autorizzazione assembleare.

Modalità attraverso le quali gli acquisti potranno essere effettuati
Il programma di acquisto sarà coordinato ed eseguito da un intermediario abilitato che effettuerà gli acquisti in piena indipendenza e senza alcuna influenza da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. per quanto riguarda la tempistica degli acquisti medesimi.
Gli acquisti saranno effettuati nel rispetto del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato (ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) 2016/1052), in conformità con quanto deliberato dalla citata Assemblea del 28 aprile 2022.

Eventuali successive modifiche al programma di acquisto verranno tempestivamente comunicate dalla Società.
Le operazioni effettuate formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.

Per le informazioni relative ai Piani di Performance Share citati si rimanda ai documenti informativi redatti ai sensi dell’art. 114 bis del D.Lgs. 58/1998 e dell’art. 84 bis del regolamento Consob 1197/1999 e disponibili sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it).

PIANO PERFORMANCE SHARE 2022-2024: ASSEGNAZIONE DIRITTI
Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato Remunerazione, ha deliberato le assegnazioni ai beneficiari dei diritti relativi al Piano di Performance Share 2022-2024, istituito con delibera dell’Assemblea del 28 aprile 2022.
Le informazioni riguardanti i beneficiari e il numero dei diritti rispettivamente assegnati sono riportati – nominativamente per i beneficiari membri del Consiglio di Amministrazione e in forma aggregata per gli ulteriori beneficiari – nella tabella allegata, redatta in conformità al Quadro 1, Schema n. 7 dell’Allegato 3A del Regolamento Emittenti. I termini e le condizioni del Piano sono riportate nella relazione illustrativa degli Amministratori all’Assemblea del 28 aprile 2022 e nel Documento Informativo redatto ai sensi dell’art. 84-bis comma 1 del Regolamento Emittenti, disponibili sul sito www.gruppomondadori.it nella sezione Governance e sul meccanismo di stoccaggio www.1info.it al cui contenuto si rinvia.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso la sede legale della Società il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2022.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 viene reso disponibile in data odierna presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it), su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e presso la sede legale della Società.

La presentazione relativa ai risultati al 31 marzo 2022, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, è disponibile, su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors). Alle 16.30 è prevista una sessione di Q&A in modalità conference call, rivolta alla comunità finanziaria, alla quale prenderanno parte l’Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e il CFO, Alessandro Franzosi. I giornalisti potranno seguire lo svolgimento dell’incontro esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero telefonico +39.02.8020927 o via web all’indirizzo:  https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.
  5. Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

 

[1] Derivante dal riallineamento fiscale dell’attivo immateriale.

[2] Fonte: GFK, Marzo 2022

[3] Fonte: GFK (a valore)

Approvati dal CDA i risultati al 31 marzo 2021

  • Ricavi a 144,8 milioni di euro: +7% rispetto a 135,3 milioni di euro del 31 marzo 2020
  • EBITDA adjusted a 1,1 milioni di euro: in crescita rispetto a -3,1 milioni di euro del 31 marzo 2020
  • Risultato netto in significativo recupero: -10,2 milioni di euro rispetto a -19,1 milioni di euro del 31 marzo 2020
  • PFN ante IFRS16 a -47,9 milioni di euro: in miglioramento di circa 50 milioni di euro rispetto ai -96,9 milioni di euro del primo trimestre 2020 grazie alla continua positiva generazione di cassa ordinaria pari a 60,4 milioni di euro

MIGLIORAMENTO DELLA GUIDANCE 2021

  • Ricavi confermati in crescita low single digit
  • EBITDA adjusted con marginalità nell’intorno del 12%
  • Utile netto in forte crescita anche per effetto di componenti straordinarie
  • Cash flow ordinario in miglioramento tra 50 e 55 milioni di euro
  • PFN ante IFRS16 attesa positiva

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021 presentato dall’Amministratore Delegato Antonio Porro.

“Nel primo trimestre il Gruppo Mondadori ha registrato un significativo incremento della redditività determinato, da un lato, dalla crescita double digit dei ricavi dell’area Libri, dall’altro, dalla prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura, in particolare nelle aree Media e Retail.
Questi risultati si inseriscono in un avvio d’anno caratterizzato da uno straordinario dinamismo del mercato librario, supportato dalla maggiore propensione alla lettura manifestata dagli italiani durante i mesi di pandemia.
Tale evoluzione, unita alla prolungata e migliorata generazione di cassa ordinaria e alla maggiore efficienza strutturale della società, rappresenta un’ulteriore dimostrazione della solidità del Gruppo Mondadori e consente di guardare con ottimismo sia ai prossimi mesi dell’esercizio sia alle prospettive di medio termine”, ha dichiarato Antonio Porro, Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO TRIMESTRE 2021
Nel primo trimestre del 2021 il mercato del libro è stato caratterizzato da una dinamica particolarmente positiva, mostrando una crescita del 39,6%[1] rispetto al medesimo periodo del 2020, che ha rafforzato e consolidato il trend positivo che aveva già preso avvio a partire dalla seconda metà dell’anno scorso.

La straordinarietà di questo andamento si conferma anche nel confronto con il primo trimestre del 2019 – periodo totalmente immune dal fenomeno pandemico[2] – rispetto al quale si è registrato un incremento pari al 26,1%.
Il dinamismo del settore trova evidentemente supporto nell’accresciuta propensione alla lettura degli italiani[3]: nel 2020 i lettori nella fascia di età 15-74 anni sono risultati pari al 61% rispetto al 58% dell’anno precedente. A questo fenomeno hanno naturalmente contribuito i provvedimenti restrittivi che hanno limitato e continuano a limitare l’accesso ad altre forme di intrattenimento fruibili nel tempo libero.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2021
I ricavi consolidati si sono attestati a 144,8 milioni di euro, in incremento del 7% rispetto ai 135,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie in particolare alla significativa crescita dell’area Libri trainata dal dinamismo del mercato nel trimestre in esame.

L’EBITDA adjusted è positivo per 1,1 milioni di euro, in miglioramento di 4,1 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2020, nei quali il Gruppo aveva registrato una perdita operativa di 3,1 milioni di euro: tale positiva performance riflette, da un lato, il buon andamento dei ricavi del segmento dei Libri Trade, dall’altro, gli effetti della prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura poste in atto dal Gruppo.

L’EBITDA reported di Gruppo è pari a 0,2 milioni di euro che, confrontato con la perdita di 4,2 milioni di euro dello scorso esercizio, evidenzia un netto miglioramento di circa 4,5 milioni di euro.

L’EBIT del Gruppo Mondadori al 31 marzo 2021 è negativo per 9 milioni di euro, in miglioramento di 5 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2020, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate nonché di minori ammortamenti per 0,5 milioni di euro, derivanti principalmente da una minor durata media residua dei contratti di locazione in essere nell’area Retail (ai sensi dell’IFRS16).

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 12,1 milioni di euro rispetto ai -23,8 milioni di euro dei primi tre mesi del 2020. Oltre a quanto già evidenziato, su questo rilevante miglioramento incidono anche:

  • la riduzione degli oneri finanziari pari a circa 0,5 milioni di euro (da 1,6 milioni di euro a 1,1 milioni di euro), riconducibile prevalentemente a un minore tasso di interesse medio (da 0,89% a 0,78%), al quale si aggiunge la contrazione di oneri accessori;
  • gli effetti della cessione della partecipazione in Reworld Media, completata nel febbraio 2021, che hanno determinato l’iscrizione di una minusvalenza pari a 0,4 milioni di euro[4], con una variazione positiva di 6,5 milioni di euro rispetto alla minusvalenza di 6,9 milioni di euro registrata al 31 marzo 2020;
  • il risultato delle società collegate (consolidate a equity) nel periodo è risultato negativo per 1,6 milioni di euro, rispetto ai -1,3 milioni di euro al 31 marzo 2020.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 10,2 milioni di euro, in significativo recupero dai -19,1 milioni di euro dei primi tre mesi del 2020: si dimezza pertanto la perdita tipicamente rilevata nel primo trimestre dell’anno e ascrivibile alla stagionalità del business dell’Education.

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 31 marzo 2021 si attesta a -47,9 milioni di euro, in contrazione di circa 50 milioni di euro rispetto ai -96,9 milioni di euro del 31 marzo 2020, per effetto della robusta generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 60,4 milioni di euro, che conferma il positivo percorso di miglioramento finanziario del Gruppo nonostante un contesto ancora incerto.

La posizione finanziaria netta IFRS16 è pari a -131,8 milioni di euro e include la contabilizzazione del debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16 pari a circa 84 milioni di euro.

Al 31 marzo 2021 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.838 unità, in calo del 5,5% rispetto alle 1.944 risorse del 31 marzo 2020, per effetto principale delle attività di efficientamento proseguite in tutte le aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento positivo registrato nei primi mesi dell’esercizio, grazie in particolare al significativo trend di crescita sperimentato dal mercato del libro, così come la prosecuzione della rilevante generazione di cassa del Gruppo, consentono di prevedere a livello consolidato – e sulla base dell’attuale perimetro – un miglioramento delle stime precedentemente comunicate.

 Obiettivi economici

  • I ricavi attesi per l’esercizio 2021 mostrano una leggera crescita (low single-digit), a sostanziale conferma della precedente stima derivante da:
    – il miglioramento dell’evoluzione dei ricavi del segmento Libri Trade rispetto alle attese di inizio anno legato alla maggiore crescita del mercato del libro, seppure con una graduale normalizzazione rispetto al trend rilevato nel primo trimestre;
    – lo slittamento della ripresa delle attività museali e un più graduale recupero dei ricavi dell’area Retail ascrivibili all’impatto delle più stringenti misure restrittive rispetto a quanto precedentemente ipotizzato.
  • L’attuale previsione dell’EBITDA Adjusted riflette un contributo netto moderatamente migliorativo derivante dal combinato delle dinamiche descritte al punto precedente, al quale si aggiunge l’effetto dei ristori assegnati al Gruppo a titolo di indennizzo delle attività museali: di conseguenza la marginalità a livello consolidato è attesa collocarsi nella parte alta del range precedentemente comunicato (11%-12%), ovvero nell’intorno del 12% dei ricavi.
  • Il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita anche per due effetti “one-off”:
    – il ricorso da parte del Gruppo all’agevolazione derivante dal riallineamento fiscale di parte dell’attivo immateriale che consentirà la contabilizzazione di una rilevante componente fiscale positiva;
    – l’impatto sul risultato del 2020 della svalutazione di alcune poste patrimoniali che attualmente non è prevista per il 2021.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole aspettarsi un miglioramento delle precedenti previsioni dovuto alla prosecuzione della robusta generazione di cassa registrata dal business nell’ultimo semestre: in particolare, la nuova aspettativa è che il cash flow ordinario possa collocarsi in un intervallo compreso tra 50 e 55 milioni di euro (rispetto al precedente range di 40-45 milioni) che consente di confermare il conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio.
Considerando viceversa gli impatti dell’IFRS16 è lecito assumere che l’indebitamento finanziario di Gruppo risulti non superiore a 0,7x EBITDA Adjusted (dal precedente 0,8x).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Come già indicato, nei primi tre mesi del 2021 il mercato del libro Trade ha registrato in Italia una crescita molto significativa, pari al 39,6%[5] rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, consolidando il trend iniziato nella seconda metà del 2020.

Se il confronto con il primo trimestre 2020 risente del lockdown, totale e generalizzato, che ha compromesso l’operatività della quasi totalità dei canali di vendita nel marzo del 2020, il raffronto con il primo trimestre del 2019 testimonia in maniera più significativa la straordinarietà del momento che il mercato del libro sta vivendo: la crescita nei primi tre mesi dell’anno rispetto al medesimo periodo del 2019 si attesta, infatti, al 26,1%.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori – grazie a una migliore performance rispetto a quella complessivamente registrata dagli altri editori – ha incrementato la propria quota di mercato che si è attestata al 23,7% confermando la propria indiscussa leadership nel segmento Trade.

A conferma della qualità del piano editoriale si segnala che nel corso dei primi 3 mesi dell’anno il Gruppo ha posizionato 4 titoli nella classifica dei primi dieci più venduti a valore[6]: Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana, di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, edito da Rizzoli, che è stato la rivelazione dei primi mesi dell’anno posizionandosi stabilmente al primo posto, seguito da La disciplina di Penelope, di Gianrico Carofiglio (Mondadori); Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di «Fatto in casa da Benedetta», di Benedetta Rossi (Mondadori Electa) e A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l’Italia, di Aldo Cazzullo (Mondadori).

I ricavi dell’area Libri nei primi tre mesi del 2021 si sono attestati a 71,6 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto ai 58,2 milioni di euro dei primi tre mesi del 2020. Tale performance è superiore anche ai ricavi del pari periodo del 2019 (70,2 milioni di euro).

I ricavi del segmento Trade, pari a 55,9 milioni di euro, hanno registrato un significativo incremento (+39,4%) rispetto ai 40,1 milioni di euro del primo trimestre 2020. I ricavi sono migliorati (+13,4%) anche rispetto al primo trimestre dell’esercizio 2019, non impattato dal fenomeno pandemico.

I ricavi del segmento Educational, pari a 13,8 milioni di euro, risultano in calo del 17,2% rispetto al pari periodo del 2020 (16,7 milioni di euro), principalmente per effetto della contrazione delle attività di Electa, dovuta alle chiusure dei musei e dei siti archeologici, solo parzialmente compensata dall’incremento dei ricavi di Rizzoli International Publications.

I ricavi relativi alle vendite degli e-book e degli audiolibri, che rappresentano circa il 7,3% dei ricavi editoriali complessivi hanno registrato un incremento del 5,9% rispetto allo scorso anno.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 0,6 milioni di euro rispetto ai -4,5 milioni di euro del primo trimestre 2020, in miglioramento di oltre 5 milioni di euro grazie al positivo andamento dei ricavi del segmento Trade nel periodo in esame.

L’EBITDA reported è risultato pari a 0,6 milioni di euro rispetto a -5,2 milioni di euro del 31 marzo 2020 mentre l’EBIT è stato pari a -2,5 milioni di euro rispetto a -8,3 milioni di euro del primo trimestre 2020, con un trend di incremento coerente con la dinamica sopra citata.

  • RETAIL

L’area Retail ha registrato ricavi per 33,4 milioni di euro, in crescita di 2,3 milioni di euro (+7,4%) rispetto ai 31,1 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, esclusivamente per effetto della migliore performance del prodotto Libro (cresciuto di oltre 3 milioni di euro, con un +16,4%), che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[7] dell’Area.

Il trimestre è stato impattato negativamente dalle misure governative di contenimento della pandemia, che hanno causato, fin dai primi giorni del mese di gennaio e per tutto il periodo di riferimento, forti limitazioni alle attività di vendita. Ne sono risultati particolarmente penalizzati i nostri negozi diretti che sono prevalentemente concentrati nelle grandi città a vocazione turistica.

Il canale franchising – caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni – ha risentito meno delle limitazioni governative e ha, al contrario, evidenziato una performance positiva, registrando una crescita del 30% circa.

Nei primi tre mesi dell’esercizio in corso Mondadori Retail ha registrato un EBITDA adjusted pari a -0,4 milioni di euro, segnando un sensibile miglioramento (+0,8 milioni di euro) rispetto ai -1,2 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, per effetto dell’intensa attività di trasformazione e rinnovamento della rete dei negozi fisici, di una attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi: l’EBITDA reported è infatti in sostanziale pareggio (-0,3 milioni di euro rispetto ai -1,3 milioni di euro nei primi tre mesi del 2020); l’EBIT è pari a -2,4 milioni di euro (-3,8 milioni di euro nei primi tre mesi del 2020), segnando un sensibile miglioramento (+1,4 milioni di euro).

  • MEDIA

Nei primi tre mesi del 2021 il mercato pubblicitario ha evidenziato, sul canale web, un andamento positivo, pari al +6,4% rispetto al primo trimestre dello scorso anno: tale dato è in forte recupero rispetto ai primi due mesi dell’anno in corso, grazie alla significativa crescita registrata a marzo (+27%); in flessione il canale periodici (-32,2% rispetto al primo trimestre 2020[8]).

In calo anche il mercato delle diffusioni dei magazine (-7,6%[9]) e dei prodotti collaterali allegati ai periodici (-25%).

In questo contesto, la quota di mercato diffusionale del Gruppo Mondadori si è attestata al 23%, stabile rispetto al marzo dell’anno precedente13.

Il Gruppo si è confermato l’editore multimediale leader in Italia, proseguendo nel periodo le attività di coinvolgimento e di rafforzamento delle proprie community: nel print con 10,2 milioni di lettori[10]; nel web con una reach nel mese di marzo 2021 pari all’80% e circa 32,8 milioni di utenti unici[11] in crescita di oltre il 4% rispetto al 2020; nei social con una fanbase di 39,2  milioni[12] al 31 marzo 2021.

L’area Media ha registrato ricavi per 46,8 milioni di euro, in calo del 7,5% rispetto a 50,6 milioni di euro di pari trimestre dell’esercizio precedente. Le attività digitali, che rappresentano circa il 17% dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato, nel trimestre, una crescita significativa pari al 36%, favorita anche dal consolidamento di Hej!, società attiva nel segmento del tech advertising.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del 7,3%, con una performance migliore delle testate televisive (-4% circa a copie);
  • i ricavi pubblicitari sono risultati complessivamente in crescita del 3,2%, grazie al contributo della raccolta sui brand digitali (+18,2% a perimetro omogeneo) e al contributo della neo acquisita Hej! che hanno più che compensato la contrazione della raccolta print (-31%);
    È importante rilevare come l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari si attesti al 66% del totale (dal 48% del primo trimestre 2020), grazie alla rilevante crescita alla quale ha anche contribuito il consolidamento di Hej!
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono risultati in riduzione del 34% circa rispetto al primo trimestre 2020, principalmente per lo straordinario successo nello scorso anno di iniziative musicali e per la ridotta disponibilità di titoli in DVD dovuta alle mancate uscite cinematografiche causate dalla pandemia;
  • gli altri ricavi, che includono i ricavi relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari al 5,6% rispetto al primo trimestre 2020.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 2 milioni di euro, stabile rispetto ai primi tre mesi del 2020, grazie in particolare alla crescita delle attività digitali e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di limitare l’impatto negativo sulla redditività derivante dal calo delle attività print.
L’EBITDA reported è risultato pari a 2 milioni di euro, in crescita rispetto a 1,8 milioni di euro del primo trimestre 2020 grazie all’assenza nel periodo in esame di componenti non ricorrenti.

L’EBIT è risultato positivo per 0,4 milioni di euro rispetto a un dato negativo di 0,1 milioni di euro al 31 marzo 2020, anche per effetto di minori ammortamenti per complessivi 0,3 milioni di euro dovuti principalmente agli effetti delle svalutazioni effettuate nel corso dell’esercizio 2020.

AVVIO DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE A SERVIZIO DEI PIANI DI PERFORMANCE SHARE 2021-2023, 2020-2022 E 2019-2021
Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha approvato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, di cui all’art. 5 del Regolamento (UE) n. 596/2014, da eseguirsi in conformità alle condizioni e modalità, già oggetto di informativa al pubblico, deliberate dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2021 che ha, tra l’altro, autorizzato:

  • l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,39% del capitale sociale volto a dotare, nel triennio, la Società delle 1.023.731 di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al Piano di Performance Share 2021-2023, istituito dalla medesima Assemblea ai sensi dell’art. 114 bis del TUF;
  • la continuazione del programma di acquisto di azioni proprie da destinare al servizio del Piano di Performance Share 2019-2021 e del Piano di Performance Share 2020-2022, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi Regolamenti.

Ai sensi del Regolamento delegato 2016/1052/UE si riportano, di seguito, i dettagli del programma di acquisto:

  • Finalità del programma

Il programma è finalizzato esclusivamente all’acquisto di azioni proprie Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. da destinare a servizio del Piano di Performance Share 2021-2023, del Piano di Performance Share 2020-2022 e del Piano di Performance Share 2019-2021.

  • Importo massimo in denaro allocato al programma

Gli acquisti saranno effettuati a un corrispettivo unitario minimo non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e massimo non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente all’operazione di acquisto aumentato del 10%. La definizione dei volumi e dei prezzi unitari di acquisto sarà comunque effettuata secondo le condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052. In particolare, non potranno essere acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto. In termini di volumi, i quantitativi giornalieri di acquisto non eccederanno il 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Mondadori nei 20 giorni di negoziazione precedenti le date di acquisto.

  • Numero massimo di azioni da acquistare

Gli acquisti avranno ad oggetto un massimo di n. 860.000 azioni ordinarie (pari allo 0,3289%) del capitale sociale, destinate al servizio del Piano di Performance Share 2021-2023, del Piano di Performance Share 2020-2022 e del Piano di Performance Share 2019-2021, con le modalità ed entro i limiti di cui ai relativi regolamenti.

Il numero massimo complessivo di azioni oggetto del programma è quindi contenuto nel limite del 10% del capitale sociale indicato dall’Assemblea del 27 aprile 2021, tenuto anche conto delle n. 1.838.326  azioni proprie, pari allo  0,7031% del capitale sociale, già detenute dalla Società.

  • Durata del programma

Il programma di acquisto decorre dal 14 maggio 2021 e si concluderà con l’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, scadenza dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea del 27 aprile 2021.

Il programma di acquisto potrà essere rinnovato previa successiva ulteriore autorizzazione assembleare.

  • Modalità attraverso le quali gli acquisti potranno essere effettuati

Il programma di acquisto sarà coordinato ed eseguito da un intermediario abilitato che effettuerà gli acquisti in piena indipendenza e senza alcuna influenza da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. per quanto riguarda la tempistica degli acquisti medesimi.

Gli acquisti saranno effettuati nel rispetto del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato (ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) 2016/1052), in conformità con quanto deliberato dalla citata Assemblea del 27 aprile 2021.

Eventuali successive modifiche al programma di acquisto verranno tempestivamente comunicate dalla Società.
Le operazioni effettuate formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente.
Per le informazioni relative ai Piani di Performance Share citati si rimanda ai documenti informativi redatti ai sensi dell’art. 114 bis del D.Lgs. 58/1998 e dell’art. 84 bis del regolamento Consob 1197/1999 e disponibili sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1Info.it).

I risultati al 31 marzo 2021, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e dal CFO Alessandro Franzosi nel corso di una conference call alla comunità finanziaria prevista oggi, 13 maggio 2021, alle ore 15.00.
La relativa documentazione sarà disponibile in contemporanea sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e su 1Info (www.1info.it).

I giornalisti potranno seguire lo svolgimento della presentazione, esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero a loro dedicato +39.028020927, e via web in modalità audio registrandosi al link https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021 sarà messo a disposizione sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) in data 14 maggio 2021.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it), sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso la sede legale della società il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 27 aprile 2021.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

 

[1] Fonte: GFK, Marzo 2021 (dati a valore di mercato)

[2] Il paragone con l’esercizio 2020 risente infatti della chiusura imposta a tutte le librerie dal mese di marzo: a partire dal 12 marzo e fino alla fine di aprile, l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico, ha infatti comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e, in una fase iniziale, anche il canale online ha dovuto praticare delle limitazioni alla consegna dei libri derivanti dalla necessità di privilegiare la distribuzione di beni di prima necessità.

[3] Fonte: AIE, Libro Bianco del Cepell, 2021

[4] La monetizzazione di tale partecipazione ha generato una plusvalenza complessiva (2019-2021) pari a 1,1 milioni di euro.

[5] Fonte: GFK, Marzo 2021 (dati a valore di mercato)

[6] Fonte: GFK, Marzo 2021 (classifica a valore di copertina)

[7] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[8] Fonte: Nielsen, marzo 2021

[9] Fonte interna: Press di, marzo 2021, a valore

[10] Fonte: Audipress 2021

[11] Fonte: Comscore, marzo 2021

[12] Fonte: Shareablee + elaborazioni interne

Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2020

Dopo i primi due mesi di attività in linea con le attese, il mese di marzo è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19, caratterizzando l’andamento del primo trimestre:

  • Ricavi a 135,3 milioni di euro: -18,9% rispetto ai 166,8 milioni di euro del primo trimestre 2019 (-17,1% a perimetro omogeneo)
  • EBITDA adjusted: -3,1 milioni di euro rispetto a 1,7 milioni di euro del primo trimestre 2019
  • EBIT: -14 milioni di euro rispetto a -7,2 milioni di euro del primo trimestre 2019
  • Risultato delle attività in continuità: -19,1 milioni di euro rispetto a -7,9 milioni di euro del primo trimestre 2019, anche per l’impatto netto di 5,2 milioni di euro dell’adeguamento al valore di mercato delle azioni in portafoglio di Reworld Media
  • PFN ante IFRS 16: -96,9 milioni di euro, in miglioramento del 46% circa rispetto ai -179,3 milioni di euro del primo trimestre 2019; PFN IFRS 16: -193,9 milioni di euro

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il contesto di visibilità ancora incerto in relazione ai diversi scenari macroeconomici e di settore non consente allo stato attuale di formulare una nuova e affidabile guidance

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020 presentato dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO TRIMESTRE 2020
Nel 2020, dopo i primi due mesi di attività in linea con le attese del Gruppo, l’andamento del mese di marzo è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti avversi conseguenti all’emergenza sanitaria originatasi dalla diffusione del Covid-19.

A partire dalla prima decade di marzo, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione di misure restrittive alle attività sociali ed economiche ha determinato una oggettiva e consistente limitazione ad esercitare una parte delle attività commerciali nei business in cui il Gruppo opera ed è leader.

In particolare, a partire dal 12 marzo, l’applicazione delle disposizioni governative ha comportato la chiusura del canale fisico delle librerie a livello nazionale, con immediate dirette conseguenze sull’andamento dei ricavi del business Retail del Gruppo.

Parallelamente, le vendite di libri Trade hanno subito una importante contrazione, essendosi di fatto limitate alla possibilità di sbocco sul solo canale e-commerce (a sua volta oggetto di una limitazione sui prodotti in questione) e, in misura molto minore, sul canale GDO.

Contestualmente i provvedimenti di urgenza sopra richiamati hanno comportato la chiusura dei musei, dei parchi archeologici e dei bookshop di tutte le regioni italiane, con conseguente flessione delle attività, e dei conseguenti ricavi, delle società del Gruppo impegnate in tali ambiti.

In ultimo, anche il business Media[1] ha registrato contrazioni conseguenti alla chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e la diminuzione della raccolta pubblicitaria.

Il Gruppo Mondadori ha impostato e attivato una serie di attività finalizzate alla mitigazione degli effetti derivanti dalla situazione congiunturale, attraverso azioni di contenimento dei costi operativi e dei costi del personale.

Al fine di contenere gli impatti sulle aree di business la Società ha:

  • avviato un’azione di contenimento e riduzione dei costi operativi anche attraverso la rinegoziazione di contratti e la revisione di tariffe;
  • promosso la fruizione delle ferie pregresse e le procedure in materia di ammortizzatori sociali;
  • deliberato la riduzione della retribuzione variabile del management del Gruppo per il 2020;
  • posto una particolare e mirata gestione del capitale circolante di Gruppo (con azioni specifiche su clienti e fornitori).

Più in dettaglio rispetto alle diverse attività di business:

  • nell’area Trade, si è proceduto ad una rimodulazione e diversa calendarizzazione dei programmi editoriali, con un piano di eliminazione dei titoli “minori”;
  • nell’area Education, sono state effettuate le azioni necessarie a contenere o eliminare i costi relativi al blocco e cancellazione delle attività museali e dei parchi archeologici;
  • nell’area Media, è stata attivata un’attenta politica di riduzione dei costi di produzione delle varie testate;
  • nell’area Retail, durante il periodo di chiusura, si è proceduto ad attuare un piano di riduzione dei costi generali relativi ai punti di vendita.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2020
Alla luce del quadro del tutto straordinario ed emergenziale che si è determinato nel corso del mese di marzo, il Gruppo Mondadori nel primo trimestre 2020 ha registrato i seguenti valori:

  • i ricavi consolidati sono stati di 135,3 milioni di euro, con una contrazione del 18,9% rispetto ai 166,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (-17,1% a perimetro omogeneo, senza considerare la variazione di perimetro determinata dalle cessioni di cinque testate avvenuta a dicembre 2019). La contrazione è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19;
  • l’EBITDA adjusted del periodo in esame è pari a -3,1 milioni di euro, in calo di -4,8 milioni di euro rispetto ai 1,7 milioni di euro del 1° trimestre 2019. Tale contrazione è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19, considerando ovviamente anche i primi effetti positivi delle azioni poste in essere;
  • l’EBITDA è stato di -4,2 milioni di euro, in calo rispetto a 1,1 milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio;
  • l’EBIT è pari a -14 milioni di euro in diminuzione rispetto ai -7,2 milioni di euro al 31 marzo 2019, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate e di maggiori ammortamenti e svalutazioni che passano a 9,8 milioni di euro rispetto a 8,4 milioni di euro del primo trimestre 2019;
  • il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 23,8 milioni di euro rispetto a -9,2 milioni di euro del primo trimestre 2019;
  • il risultato delle attività in continuità è stato di -19,1 milioni di euro rispetto a -7,9 milioni di euro del primo trimestre 2019, per l’impatto netto di 5,2 milioni di euro dell’adeguamento al valore di mercato delle azioni in portafoglio di Reworld Media;
  • il risultato netto del Gruppo si è attestato a -19,1 milioni di euro, rispetto ai -3,5 milioni di euro del 1° trimestre 2019 (che includeva anche il risultato di 4,9 milioni di euro, temporaneamente positivo, delle attività in dismissione, oltre al già citato impatto netto di 5,2 milioni di euro relativi alle azioni Reworld Media);
  • la posizione finanziaria netta ante IFRS 16 è pari a -96,9 milioni di euro, in significativo miglioramento del 46% circa rispetto ai -179,3 milioni del 31 marzo 2019, per effetto della cessione di Mondadori France (62,8 milioni di euro) nonché della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 45,8 milioni di euro rispetto a 48,5 del 31 dicembre 2019;
  • la posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -193,9 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di -97 milioni di euro.

La situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo, nonostante il significativo stress a cui l’intero sistema economico mondiale risulta esposto in questo specifico frangente storico, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico parzialmente ed inevitabilmente influenzato per il 2020.

Al 31 marzo 2020 il personale dipendente del Gruppo delle attività in continuità risulta composto da 1.942 unità, in calo dell’8% rispetto alle 2.111 unità del marzo 2019 (escludendo quindi i dipendenti di Mondadori France al 31 marzo 2019), per effetto delle cessioni di cinque testate e delle attività di efficientamento nelle singole aree aziendali.

Aggiornamento misure Covid-19
Dal 23 febbraio 2020 il Gruppo si è immediatamente attivato per mettere in atto tutte le misure preventive necessarie alla tutela della salute di dipendenti e collaboratori, in coerenza con quanto disposto dal Ministero della Salute e in collaborazione con il medico competente, e alla limitazione degli impatti determinati dall’emergenza sanitaria sull’andamento delle aree di business.

A ciò è stata affiancata una attività continuativa di monitoraggio e comunicazione degli sviluppi della situazione, anche al fine di garantire a tutta la popolazione aziendale accesso in tempo reale alle informazioni indispensabili per lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative.

In ragione di ciò il Gruppo Mondadori:

  • ha costituito un Comitato di Crisi interfunzionale e con i rappresentanti dei lavoratori, per proporre le urgenti misure necessarie e coordinare gli interventi tenendo conto della specificità delle singole aree aziendali;
  • ha fin da subito ulteriormente favorito lo smart working, abilitando allo svolgimento del lavoro da remoto la quasi totalità dei lavoratori e lasciando nelle sedi i soli preposti al presidio delle stesse;
  • ha pubblicato e messo a disposizione di tutta la popolazione aziendale un Protocollo Aziendale Anti-contagio, contenente i principi e le regole adottate e da adottarsi;
  • si è dotato dei necessari dispositivi di protezione individuale e aziendali e ha provveduto alla distribuzione alla popolazione aziendale di gel disinfettante e installato dispenser spray all’interno delle sedi.
  • ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro in coordinamento con il medico competente, le autorità preposte, i Responsabili della Sicurezza e i Rappresentanti Sindacali dei lavoratori;
  • ha effettuato la formazione sui comportamenti da tenere per lo svolgimento di attività da remoto in sicurezza, attraverso workshop e webinar online;
  • ha introdotto nuovi servizi per dipendenti e collaboratori, tra cui un sito sempre accessibile con tutte le informazioni necessarie, una mail dedicata per porre domande e richieste specifiche e sportelli di counseling psicologico online e in azienda;
  • ha valutato l’adeguatezza delle misure adottate alla conformità ai principi della normativa privacy.

Dell’attività è stata data informativa agli organi societari di Controllo e ai Comitati Endoconsiliari anche al fine di recepire indicazioni per l’indirizzo delle strategie da assumere, sia nella fase di esordio dell’emergenza epidemica sia in quella di predisposizione del graduale rientro dei lavoratori nelle sedi.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto di visibilità ancora ridotto in funzione dei diversi possibili scenari determinati dagli effetti del Covid-19, le stime macroeconomiche e settoriali prevedono un ambito di contrazioni dei mercati di riferimento del Gruppo non ancora chiaramente definibile.
In ragione di ciò, allo stato attuale, gli elementi che concorrono alla formulazione di previsioni per l’esercizio rimangono significativamente incerti: in particolare l’evoluzione della pandemia e la reazione della domanda in un contesto di importante recessione quale quello che potrebbe delinearsi.

Tale quadro, al momento molto instabile, non consente di formulare una nuova e affidabile guidance.

Al fine di mitigare gli effetti derivanti dalla situazione congiunturale, il Gruppo ha implementato misure per ridurre i costi e selezionare gli investimenti, e si è preparato alla ripresa, prevedendo standard di sicurezza adeguati e coerenti con le indicazioni normative.

Il Gruppo ha altresì avviato un’analisi dei modelli di organizzazione e dei processi per valorizzare le esperienze attuali e renderle funzionali a conseguire benefici permanenti in termini di efficienza di alcune soluzioni adottate e programmate (es. digitalizzazione, informatizzazione e attività in smart working in primis).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

In Italia fino al mese di febbraio il mercato dei libri trade aveva registrato un decremento del -1,1% rispetto al medesimo periodo del 2019; nel mese di marzo la flessione è cresciuta al -29,3%, attestandosi al -9,6%[2] al termine del primo trimestre.

Tale anomala contrazione della domanda nell’ultimo mese del trimestre è legata all’emergenza Covid-19 e alle misure sanitarie ad essa collegata, le quali hanno comportato, tra le altre cose, la chiusura totale delle librerie indipendenti e delle catene librarie a partire dalla seconda decade del mese di marzo.

Nonostante il significativo incremento del canale e-commerce, l’unico effettivamente operativo nella seconda parte del mese di marzo, i valori di sell-out hanno necessariamente registrato una importante flessione.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato, con una market share complessiva del 23,4% nel trade e 4 titoli nella classifica dei dieci libri più venduti a valore nei primi tre mesi dell’anno: La misura del tempo di Gianrico Carofiglio (Einaudi); Le fantafiabe di Luì e Sofi di Me contro Te (Mondadori Electa); In cucina con voi! di Benedetta Rossi (Mondadori Electa); Una gran voglia di vivere di Fabio Volo (Mondadori).

Nei primi tre mesi del 2020 i ricavi dell’Area si sono attestati a 58,2 milioni di euro, in calo del 17,1% rispetto ai 70,2 milioni di euro nel primo trimestre 2019. In particolare:

  • nell’area Trade i ricavi sono stati pari a 39,1 milioni di euro (48,2 milioni di euro nel 2019), con una flessione del -19,1%, da ricondurre ai citati effetti legati all’emergenza sanitaria Covid-19. La chiusura dei canali Librerie e Catene nella seconda metà del mese di marzo ha infatti determinato l’impossibilità oggettiva di rifornire una parte rilevante del mercato (circa 65% del totale). Nonostante gli incrementi registrati nel canale e-commerce, pertanto, l’impatto dei ricavi è stato significativo.

Il Gruppo ha proceduto a sospendere i lanci previsti di nuovi titoli, riprogrammando e rimodulando gli stessi con spostamenti in avanti delle pubblicazioni previste. I programmi editoriali restano comunque sostanzialmente confermati, sia pur con una diversa distribuzione temporale ed una eliminazione di una porzione dei titoli minori.

  • nel segmento Educational, caratterizzato nel primo trimestre dalla stagionalità del business della scolastica (con prevalenza dei propri ricavi dal mese di giugno a quello di ottobre), i ricavi sono stati di 16,7 milioni di euro, a perimetro omogeneo, in calo del -10,2% rispetto ai 18,6 milioni di euro del pari periodo del 2019. La contrazione dei ricavi, pari a circa 2 milioni di euro, è in misura rilevante da ricondurre al business museale, interessato dalle avverse vicende relative all’emergenza sanitaria Covid-19, con provvedimenti d’urgenza che hanno comportato la progressiva chiusura a partire da inizio marzo dei musei, dei parchi archeologici e dei bookshop in cui opera in particolare la società Electa.

I ricavi relativi alle vendite degli ebook e di audiolibri hanno registrato un incremento del +26% rispetto al medesimo periodo del 2019, arrivando a rappresentare quasi il 10% dei ricavi complessivi del periodo (6% nel 2019). La componente audiolibri ha rappresentato il 13% circa del totale dei ricavi digitali, in crescita rispetto al 7% del 2019.

Tali incrementi nell’andamento dei ricavi sono riconducibili alla situazione generata dal Covid-19 e alle già descritte limitazioni alla distribuzione e commercializzazione del libro fisico.

Nel primo trimestre dell’anno l’EBITDA adjusted è pari a -4,5 milioni di euro rispetto a -0,2 milioni di euro del 2019.

L’EBITDA è pari a -5,2 milioni di euro rispetto a -0,3 milioni di euro del 2019.

Nel periodo di riferimento l’area ha registrato un EBIT di -8,3 milioni di euro rispetto a -2,8 milioni di euro del 2019.

  • RETAIL

Nel corso del primo trimestre 2020 il mercato dei libri (che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[3] dell’area Retail) ha subìto, come detto, una contrazione (-9,6%[4]) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente per effetto dell’emergenza Covid-19.

In particolare il trimestre è stato impattato negativamente dalle misure urgenti di contenimento del contagio da Covid-19, che hanno previsto la chiusura delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 12 marzo 2020.

In questo contesto, la market share di Mondadori Retail si è attestata al 10,9%, avendo potuto operare nella parte finale del trimestre soltanto attraverso il canale online.

Nei primi tre mesi dell’anno i ricavi dell’area Retail sono stati pari a 31,1 milioni di euro, in calo del -24,8% rispetto ai 41,3 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto delle misure governative sopra richiamate e relative al Covid-19. In particolare, considerando il solo mese di marzo, le vendite sono risultate inferiori del -65,8% rispetto al 2019; in controtendenza la performance del canale online (+13,5%), che nel mese di marzo è cresciuto di circa il +130%.

Nel primo trimestre dell’anno l’EBITDA adjusted è pari a -1,2 milioni di euro, rispetto ai -0,5 milioni del corrispondente periodo del 2019, a seguito del calo dei ricavi sopra menzionato.

Al 29 febbraio la business unit registrava un EBITDA adjusted in miglioramento di +0,3 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente per effetto di un’attenta gestione dei costi e della profonda revisione di organizzazione e processi realizzata nella seconda metà del 2019.

A fine trimestre l’EBITDA è pari a -1,3 milioni di euro (rispetto a -0,6 milioni di euro nei primi tre mesi del 2019).

Nel periodo di riferimento l’area ha registrato un EBIT di -3,8 milioni di euro (rispetto a -3,2 milioni di euro del primo trimestre del 2019).

Nei primi due mesi del 2020 i mercati di riferimento del Gruppo, non ancora influenzati dall’emergenza Covid-19, hanno evidenziato i seguenti andamenti[6]:

  • a livello pubblicitario, la crescita dei canali digital (+4,8%) e il calo dei periodici (-12,2%);
  • a livello diffusionale, un calo per i periodici pari al -8,8%.

In questo contesto il Gruppo si conferma leader, con una market share a valore del 23,3%[7].

Il mercato, in particolare quello pubblicitario, a marzo ha inevitabilmente risentito delle negative tendenze avviatesi con l’emergenza sanitaria Covid-19.

Nel primo trimestre 2020 l’area Media ha registrato ricavi per 50,6 milioni di euro, in calo del 19,6% rispetto ai 63 milioni di euro del 2019 (-14,8% al netto delle cessioni delle cinque testate). Nei primi due mesi dell’anno, la contrazione dei ricavi dell’area Media a livello omogeneo era in linea con la guidance e con l’andamento del mercato di riferimento, attestandosi a circa il -10%.[8]

In particolare, nel periodo di riferimento l’Area ha registrato i seguenti valori:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del 23%, performance influenzata sia dalla cessione delle cinque testate sia dall’impatto Covid-19; al netto di queste discontinuità, la stima del calo si è attestato intorno al -10%.
  • i ricavi pubblicitari hanno registrato una contrazione del 24% a livello totale e del -20% a perimetro omogeneo. Circa il 60% di tale calo è afferente al Covid-19 ed è stimabile in 1,8 milioni di euro comprensivo della contrazione dei ricavi delle soluzioni di proximity marketing (AdKaora) del tutto bloccate dal lockdown.

L’incidenza dei ricavi digital sul totale ricavi pubblicitari si attesta al 48% circa (dal 42% circa del 2019).

  • nell’attività di distribuzione e altri ricavi l’area ha registrato una contrazione pari al 10% rispetto all’esercizio precedente (-9,9% al netto delle discontinuità nel 2019).

Il Gruppo Mondadori si conferma l’editore multimediale leader in Italia nel web, con una reach del 84% e circa 33 milioni di utenti unici nel mese di marzo[9]; nei social, con una fan base aggregata di 32 milioni[10]; nei magazine, con 16 milioni di lettori ogni mese.

Nel primo trimestre dell’anno l’EBITDA adjusted si è attestato a 2 milioni di euro, con una contenuta flessione rispetto al 1° trimestre 2019 (2,6 milioni di euro), per effetto di efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

L’EBITDA è risultato pari a 1,8 milioni di euro rispetto a 2,3 milioni di euro del 2019.

Nel periodo di riferimento l’area ha registrato un EBIT di -0,1 milioni di euro rispetto a 1 milioni di euro.

COOPTAZIONE NUOVO AMMINISTRATORE ESECUTIVO
Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi, ha deliberato la nomina per cooptazione di Alessandro Franzosi quale amministratore esecutivo, in considerazione dell’incarico di Chief Financial Officer del Gruppo Mondadori che rivestirà a partire dal prossimo 4 giugno, come comunicato lo scorso 23 marzo.

La cooptazione del nuovo amministratore esecutivo avviene a seguito delle dimissioni di Oddone Pozzi dal ruolo di amministratore, efficaci dallo scorso 22 aprile.

Si rende inoltre noto che, a partire dal prossimo 4 giugno, Alessandro Franzosi assumerà contestualmente il ruolo di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, ai sensi dell’art. 24 dello Statuto sociale e dell’art. 154 bis del D Lgs. 568/1998. Tale incarico sarà efficace fino alla scadenza del mandato del Consiglio di amministrazione o fino a diversa deliberazione.

Sulla base delle informazioni a disposizione della Società, alla data odierna, Alessandro Franzosi non detiene azioni della Società.

Il suo profilo professionale è disponibile sul sito www.gruppomondadori.it, sezione Governance.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020 sarà messo a disposizione sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 22 aprile 2020.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Dal 1° gennaio 2020 le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società interamente controllata Mondadori Media S.p.A.

[2] Fonte: GFK, marzo 2020 (dati a valore di mercato). Si evidenzia che, a seguito dell’emergenza sanitaria COVID-19 e della conseguente chiusura del canale fisico delle Librerie e Catene, GFK ha temporaneamente sospeso la rappresentazione dei dati di sell-out per canale.  Non risulta pertanto possibile fornire la suddivisione relativa.

[3] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[4] Fonte: GFK (a valore)

[5] A partire dal 1° gennaio 2020 tutte le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società Mondadori Media S.p.A. (detenuta al 100% dalla Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.).

[6] Fonte: Nielsen, dati progressivi a Febbraio 2020

[7] Fonte interna: Press di, dati a Febbraio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[8] Fonte: management reporting

[9] Fonte: Comscore (marzo 2020)

[10] Fonte: Storyclash (Marzo 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2019

I risultati relativi al resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività in dismissione rettificato” [1]

  • Ricavi consolidati a 166,8 milioni di euro rispetto a 177,7 milioni di euro al 31 marzo 2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in miglioramento di 0,5 milioni di euro e pari a -2,2 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • EBITDA (ante IFRS 16) in crescita di 3,3 milioni di euro e pari a -2,8 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato in miglioramento di 5 milioni di euro e pari a -8,4 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Risultato netto di Gruppo in significativo incremento di 10,1 milioni di euro e pari a -3,5 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) in miglioramento nei 12 mesi di 42,6 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario e pari a -179,3 milioni di euro

Confermati i target delle attività in continuità per l’esercizio 2019

  • Ricavi in leggera contrazione;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro,creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo

[1] Nell’esercizio 2019 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 0,7 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 5,6 milioni di euro nel 1Q 2019 e a 0,7 milioni di euro nel 1Q 2018) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019[1] presentato dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2019

I ricavi consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2019 si sono attestati a 166,8 milioni di euro rispetto ai 177,7 dell’esercizio precedente, anche per l’effetto della variazione di perimetro (pari a 5,6 milioni di euro) dell’area Periodici Italia (-3,1% a perimetro omogeneo).

L’EBITDA adjusted[2] (ante IFRS 16) è pari a -2,2 milioni di euro, in crescita di 0,5 milioni di euro circa rispetto ai -2,8 milioni di euro dello scorso esercizio.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 1,7 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

ll margine operativo lordo consolidato (ante IFRS 16) è in crescita di circa 3,3 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio, passando da -6,2 milioni di euro a -2,8 milioni di euro. Tale miglioramento include la crescita dell’EBITDA adjusted e significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel trimestre.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 1,1 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

L’EBIT (ante IFRS 16) è in significativo miglioramento, a -7,6 milioni di euro rispetto ai -11,2 milioni al 31 marzo 2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate, e include ammortamenti e svalutazioni per 4,7 milioni di euro, leggermente inferiori all’esercizio precedente.

Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 3,6 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -7,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,4 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a -9,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -14,6 milioni di euro e include:

  • la contrazione degli oneri finanziari (da -0,6 milioni di euro a +0,1 milioni di euro), per effetto di un tasso di interesse medio inferiore rispetto all’esercizio precedente (da 1,3% a 1%), nonché di un minore indebitamento netto medio;
  • un effetto positivo, pari a 0,5 milioni di euro, relativo al rimborso di un’imposta sostitutiva versata negli anni precedenti nell’ambito del contratto di finanziamento;
  • un risultato delle società collegate (consolidate ad equity) in miglioramento di 1 milione di euro.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in significativo miglioramento (+5 milioni di euro) e pari a -8,4 milioni di euro rispetto ai -13,4 milioni del 31 marzo 2018.

Mondadori France ha registrato nel periodo ricavi netti per 67,6 milioni di euro (75,6 milioni di euro nel primo trimestre 2018) e un EBITDA adjusted pari a 2 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel primo trimestre 2018).

Il risultato netto delle attività in dismissione è positivo per 4,9 milioni di euro e include l’effetto positivo dell’adeguamento al fair value di Mondadori France, al 31 marzo 2019, pari a 5,8 milioni di euro.

Il risultato netto del Gruppo è pari a -3,5 milioni di euro, in sostanziale miglioramento di 10,1 milioni di euro.

Al 31 marzo 2019 la posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) si è attestata a -179,3 milioni di euro, in significativo miglioramento di 42,6 milioni di euro, per effetto prevalentemente della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 50,9 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -286,4 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a -107,1 milioni di euro.

Al 31 marzo 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.111 unità, in calo dell’8% circa rispetto alle 2.283 unità del marzo 2018, per effetto della cessione di Inthera S.p.A., della testata Panorama e delle attività di efficientamento nelle singole aree di business (escludendo i 713 dipendenti di Mondadori France).

Il costo del personale[3] è pari a 39,4 milioni di euro, in calo di circa il 9% rispetto al pari periodo del 2018.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[4]

Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e ulteriore focalizzazione sui core business, in particolare consolidando la leadership nell’Area Libri, perfezionando la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, includendo la performance del primo trimestre, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted ante IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso nell’intorno dei 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nei primi tre mesi dell’anno il mercato dei Libri Trade ha evidenziato una crescita pari al +0,8%[5], nonostante il confronto con un primo trimestre del 2018 che includeva l’effetto positivo delle vendite pasquali.

Nel periodo il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato, con una market share Trade complessiva del 25%.

I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 70,2 milioni di euro (-4,6% rispetto a 73,6 milioni di euro del primo trimestre 2018), per effetto della differente calendarizzazione del piano editoriale.

In linea con lo scorso anno i ricavi dell’Area Education.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Libri si attesta a -0,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al pari periodo del precedente esercizio (-0,7 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento della gestione operativa.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a +0,2 milioni di euro circa.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è risultato pari a -0,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -1 milioni di euro del 31 marzo 2018.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a -0,3 milioni di euro e include un impatto pari a +0,2 milioni di euro.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno l’area Retail ha registrato ricavi per 41,3 milioni di euro (-4,4% rispetto a 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2018), anche per l’effetto sfavorevole del calendario che nel 1° trimestre 2019 non ha incluso le vendite realizzate durante le festività pasquali, come avvenuto nel 2018.

L’analisi dei ricavi per canali evidenzia in particolare:

  • bookstore diretti in crescita del +0,6%, per effetto dell’apertura di due nuovi store (a parità di negozi: -5,2%);
  • megastore (-16% circa), principalmente per la contrazione delle vendite del Consumer Electronics (a parità di negozi: -14,6%);
  • bookstore in franchising in leggero calo (-1,7%; a parità di negozi -3,1%);
  • canale on-line (-7,5%);
  • club in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente.

Nei primi tre mesi del 2019 l’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) è stato di -2,5 milioni di euro, rispetto a   -1,9 milioni al 31 marzo 2018. Tale performance è in parte da ricondurre all’effetto sfavorevole del calendario che nel 1° trimestre 2019 non ha incluso le vendite realizzate durante le festività pasquali.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a +2 milioni di euro circa.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è risultato pari a -2,6 milioni di euro rispetto a -2,1 milioni di euro al 31 marzo 2018.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a -0,6 milioni di euro e include un impatto pari a +2,0 milioni di euro circa.

  • PERIODICI ITALIA

In Italia il mercato dei periodici ha evidenziato una contrazione sia a livello pubblicitario (-13,1%[6]) sia  diffusionale (-13,5%[7]).

Nel primo trimestre 2019 i ricavi registrati dall’area Periodici Italia sono stati pari a 63 milioni di euro:   -10,2% rispetto a 70,1 milioni di euro del primo trimestre 2018 (-2,5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama).

In particolare:

  • la performance dei ricavi diffusionali (-18%) è stata influenzata dalla cessione della testata Panorama (-12,6% omogeneo). Nel periodo di riferimento la quota di mercato a valore del Gruppo è pari al 28,4%[8].
  • per quanto riguarda i ricavi pubblicitari complessivi print + web (-10%), il segmento digital ha registrato una crescita del 10% circa (-20,7% la raccolta print; -15,8% escludendo Panorama anche nel 1° trimestre 2018). L’incidenza dei ricavi digital sul totale si è incrementata al 42% (rispetto al 35% dei primi tre mesi 2018);
  • i ricavi dei prodotti collaterali risultano in crescita del +7,4% rispetto al primo trimestre 2018 (+19% escludendo Panorama nel 1° trimestre 2018);
  • l’andamento dell’attività di distribuzione e altri ricavi (-7,8% rispetto all’esercizio precedente) è stato influenzato dalla cessione della società Inthera S.p.A. (+10% a perimetro omogeneo).

Il Gruppo Mondadori si conferma il primo editore digitale italiano, con una reach del 75% e 29,5 milioni di utenti unici medi nel trimestre[9].

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Periodici Italia registra un risultato positivo pari a 2,6 milioni di euro, in crescita rispetto al pari periodo del precedente esercizio (2,1 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento dell’area digital e delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 2,6 milioni di euro.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è positivo per 2,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -0,8 milioni di euro del 31 marzo 2018, per effetto di minori oneri di ristrutturazione.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 2,3 milioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)

Nei primi tre mesi del 2019 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 67,6 milioni di euro rispetto a 75,6 milioni di euro del primo trimestre 2018.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (80% del totale) hanno registrato una flessione del 5,9% rispetto all’esercizio precedente, con il canale edicola a -7,1% e gli abbonamenti a -4,6%;
  • i ricavi complessivi relativi alla raccolta pubblicitaria (print+digital) registrano un calo del 18,2% rispetto al pari periodo del 2018, con il segmento print (87% del totale) in diminuzione del 17,3%.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 2 milioni di euro rispetto ai 3,3 milioni di euro dei primi tre mesi del precedente esercizio.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato pari a 2,1 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni dei primi tre mesi del 2018.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO TRIMESTRE 2019

Il 19 aprile 2019, ad esito della procedura di informazione e consultazione delle rappresentanze sindacali francesi prevista dalle disposizioni di legge, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha sottoscritto il contratto relativo alla cessione della controllata Mondadori France S.A.S. a Reworld Media S.A..

A seguito di tale operazione Mondadori deterrà una partecipazione in Reworld Media S.A. compresa tra l’8% e il 9% del capitale sociale.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI E STATUTO

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2019 unitamente al testo modificato dello Statuto Sociale.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato ( nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.
[2] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[3] Il costo del personale allargato include i costi relativi alle collaborazioni e al lavoro interinale.
[4] Ante applicazione IFRS 16.
[5] Fonte: GFK, Marzo 2019 (dati a valore di mercato).
[6] Fonte Nielsen, dati mercato progressivi a marzo 2019: periodici -13,1%; +3% digital.
[7] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a valore a febbraio 2019 (edicola+abbonamenti).
[8] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a valore a febbraio 2019 (edicola+abbonamenti)
[9] Fonte: comScore, gennaio – marzo 2019

  • Ricavi consolidati a 261,1 milioni di euro: +2,5% rispetto a 254,8 milioni di euro al 31.03.2016; -5,8% escludendo Rizzoli Libri
  • Ebitda adjusted[1]: +8,3% escludendo Rizzoli Libri; per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli a 3,5 milioni di euro rispetto a 10,1 milioni di euro al 31.03.2016
  • Risultato netto: escludendo Rizzoli Libri in miglioramento a -1,6 milioni di euro; per effetto della stagionalità delle attività della scolastica di Rizzoli a -9,2 milioni di euro rispetto a -1,8 milioni di euro al 31.03.2016;
  • Posizione finanziaria netta a -286,2 milioni di euro rispetto a -224,9 milioni di euro al 31.03.2016 per effetto delle acquisizioni del 2016; (-263,6 milioni di euro a fine 2016)

Confermati target per l’esercizio 2017

  • Ricavi sostanzialmente stabili;
  • Ebitda adjusted in crescita high-single digit;
  • Utile netto in miglioramento del 30%;
  • Indebitamento finanziario netto in riduzione con rapporto PFN/Ebitda adjusted 2,2/2x.

[1] EBITDA adjusted: margine operativo lordo che esclude oneri e proventi di natura non ordinaria (Glossario: allegato 4).

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017

Nel primo trimestre dell’anno il Gruppo Mondadori ha proseguito, senza gli effetti dell’acquisizione di Rizzoli Libri, il percorso di miglioramento operativo avviato nei precedenti esercizi registrando un incremento dell’Ebitda adjusted dell’8,3% e un ulteriore progresso del cash flow ordinario LTM che si è attestato a 51 milioni di euro.

Il consolidamento di Rizzoli Libri ha consentito una crescita dei ricavi del 2,5% rispetto all’esercizio precedente; l’Ebitda del perimetro complessivo non è significativo della performance dell’intero esercizio, in quanto il contributo negativo di Rizzoli Libri (non consolidato nel primo trimestre 2016) è riconducibile alla stagionalità del business Education che nel primo trimestre include i costi di creazione dei contenuti editoriali nonché gli oneri relativi all’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale, mentre i relativi ricavi saranno tipicamente registrati nel secondo e terzo trimestre dell’anno.

I ricavi consolidati del Gruppo Mondadori nei primi tre mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 261,1 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto ai 254,8 milioni di euro del pari trimestre dell’esercizio precedente; escludendo il contributo di Rizzoli Libri, il Gruppo ha registrato un calo del 5,8% sostanzialmente riconducibile all’andamento di tutte le aree di business.

Su base omogenea[1], l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari all’8,3% – con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 4% al 4,6% – in particolare nelle aree Libri (+8,2%) e Periodici Italia (da 6,4 milioni di euro a 6,6 milioni di euro). Tale performance consolidata è proseguita coerentemente con quanto avvenuto negli ultimi 2 esercizi.

Includendo il risultato di Rizzoli Libri, il margine operativo lordo risulta pari a 3,5 milioni di euro per effetto, come già ricordato, di un contributo negativo (pari a -7,4 milioni di euro) riconducibile alla stagionalità tipica dell’education nel primo trimestre dell’anno.

Il margine operativo lordo consolidato, su base omogenea, risulta in miglioramento di circa il 9% (da 8,5 milioni di euro a 9,3 milioni di euro) confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo. Il margine operativo lordo consolidato si attesta a 1,8 milioni di euro.

Il risultato operativo consolidato dei primi tre mesi dell’anno è pari a -6,1 milioni di euro e include ammortamenti e svalutazioni per 8 milioni di euro, in incremento rispetto ai 5,5 milioni di euro del primo trimestre 2016; tale voce include l’ammortamento del goodwill delle attività di Banzai Media (0,5 milioni di euro) nonché gli ammortamenti degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (1,1 milioni di euro).

Su base omogenea, il risultato operativo è positivo e pari a 2,7 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 9,5, milioni di euro e include oneri finanziari per 3,4 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente – nonostante l’incremento dell’indebitamento netto medio per circa 50 milioni di euro derivante dall’esborso per l’acquisizione di Rizzoli Libri – per un più efficiente utilizzo delle linee di credito del Gruppo.

Il risultato netto è conseguentemente negativo per 9,2 milioni di euro.

Senza Rizzoli Libri, la riduzione degli oneri finanziari è pari al 31% (da 3,6 milioni di euro a 2,5 milioni di euro) e consente il conseguimento di un risultato netto pari a -1,6 milioni di euro in miglioramento rispetto a -1,8 milioni di euro registrati al 31 marzo 2016.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 marzo 2017 si è attestata a -286,2 milioni di euro rispetto ai -224,9 milioni di euro del 31 marzo 2016 (-263,6 milioni di euro a fine 2016).

Al 31 marzo 2017 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 96 milioni di euro (76,6 milioni di euro senza Rizzoli Libri); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 64,8 milioni di euro; senza Rizzoli Libri, il cash flow ordinario si attesta a 51 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 48,4 milioni di euro al 31 dicembre 2016.

Il flusso di cassa straordinario è negativo per 126,1 milioni di euro, per effetto di investimenti al netto delle dismissioni (130,4 milioni di euro), oneri di ristrutturazione (circa 17 milioni di euro) e incassi relativi a imposte di esercizi precedenti (complessivi 21 milioni di euro).

Al 31 marzo 2017 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.214 unità, in aumento (+7,1%) in seguito alle operazioni straordinarie effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi, al netto delle quali i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del -5%.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’andamento della gestione del Gruppo nei primi mesi dell’anno, è ragionevole confermare per l’esercizio 2017 la stima – già comunicata – rispetto al 2016 pro-forma[2] di ricavi sostanzialmente stabili e di un Ebitda adjusted in crescita “high-single digit, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale. Anche l’utile netto dell’esercizio è confermato in significativo incremento di circa il 30%.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è stimato in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 con un rapporto PFN/Ebitda adjusted compreso tra 2,2/2x.

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nell’area Trade, Mondadori Libri si è confermata nel primo trimestre dell’anno leader di mercato, incrementando con l’acquisizione dei marchi di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori) la propria market share complessiva al 28%[3].

Nel periodo il Gruppo ha ricoperto le prime due posizioni della classifica dei titoli più venduti a valore (Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di F. Cavallo e E. Favilli e L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di A. D’Avenia) ed è presente con 4 titoli nella lista dei primi dieci più venduti (Il labirinto degli spiriti, di C. R. Zafòn al sesto posto e La ragazza del treno di P. Hawkins al settimo posto).

Nei primi tre mesi del 2017 i ricavi dell’Area Libri si sono attestati a 80,3 milioni di euro registrando complessivamente un incremento del 26,6% rispetto ai 63,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri:

  • i ricavi Trade sono cresciuti del 15,9% rispetto al primo trimestre 2016 (Rizzoli Libri ha contribuito ai ricavi per 8,6 milioni di euro);
  • i ricavi Educational sono stati caratterizzati, come già ricordato, dalla stagionalità del business della scolastica; ciononostante il segmento, a pari perimetro, ha registrato ricavi in crescita del 12,2% rispetto ai primi tre mesi del 2016; duplicati, includendo Rizzoli Libri;
  • ricavi derivanti dalle attività di distribuzione e di altri servizi per editori terzi, pari a 10,7 milioni di euro, risultano in crescita del 13% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri.

A pari perimetro, il margine operativo lordo rettificato di Mondadori Libri ha registrato un incremento dell’8,2% attestandosi a 4,5 milioni di euro, rispetto al pari periodo del 2016 (4,1 milioni di euro), anche per effetto della positiva performance di Electa. Nel trimestre, Rizzoli Libri ha contribuito negativamente al margine operativo lordo dell’area Libri per -7,4 milioni di euro, per effetto della già menzionata stagionalità tipica del business della scolastica. Il margine operativo lordo, includendo anche gli effetti del consolidamento di Rizzoli Libri, è risultato pari a -3,3 milioni di euro (4,2 milioni di euro a pari perimetro rispetto ai 4 milioni di euro al 31 marzo 2016).

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno, l’Area Retail ha registrato ricavi per 42,9 milioni di euro, in flessione del 3,5% rispetto ai 44,4 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016.

L’analisi dei canali evidenzia nel periodo: nei Megastore un calo dell’1,6%, legato principalmente alla contrazione delle vendite del consumer electronics; dei Bookstore diretti una diminuzione dell’8%; nei Bookstore in franchising una performance in contrazione dell’8,8%; nell’online una crescita del 43% circa, per l’impatto delle vendite legate al Bonus Cultura per i diciottenni (“18app”).

Mondadori Retail ha registrato nei primi tre mesi dell’esercizio in corso un margine operativo lordo rettificato pari a -2,1 milioni di euro rispetto ai -1,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, anche per effetto del contributo negativo della libreria di Rizzoli.

Il margine operativo lordo si attesta a -2,9 milioni di euro (-1,8 milioni nei primi tre mesi del 2016) per effetto di oneri per ristrutturazioni (0,8 milioni di euro).

  • PERIODICI ITALIA

Nel primo trimestre 2017 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato nei magazine con una quota diffusionale a valore del 32,7%[4].

I ricavi dell’area Periodici Italia si sono attestati a 72,2 milioni di euro[5], in calo dell’8% rispetto ai 78,4 milioni di euro del pari trimestre 2016. In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato un calo (-10,7%) sostanzialmente allineato all’andamento del mercato di riferimento[6] sia nel canale edicola sia nel canale abbonamenti;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria (print+web) sono cresciuti del 9,4% per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, portando l’incidenza dei ricavi digitali in Italia al 26% circa del totale; considerando solo la raccolta pubblicitaria print in Italia (a parità di testate e di politica sui cambi merce) si evidenzia un andamento  (-5,6%) allineato al trend del mercato a febbraio[7];
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano in significativa contrazione, in linea con l’andamento del comparto, rispetto al primo trimestre del 2016 che aveva beneficiato di performance particolarmente positive di alcuni prodotti Home-Video e CD;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi gestita da Press-Di ha registrato un calo (-4,1%) più contenuto rispetto all’andamento del mercato[8] per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

Nel primo trimestre 2017 il Gruppo Mondadori ha raggiunto una unique audience di 16,6 milioni/mese[9] rispetto 8,9 milioni/mese di febbraio 2016 (in crescita del 4% rispetto a fine 2016), confermandosi anche il primo editore digitale italiano. Anche comScore, a febbraio 2017, ha rilevato una audience del Gruppo di 24,3 milioni di utenti unici/mese.

Nell’ambito dei progetti di integrazione e sviluppo dei brand del Gruppo, nel mese di marzo è stata avviata la prima attività di brand extension con il lancio del magazine mensile Giallo Zafferano.

Il margine operativo lordo rettificato registra un miglioramento del 3% circa passando da 6,4 milioni a 6,6 milioni di euro per effetto principalmente del contributo positivo derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti digitali acquisiti da Banzai Media. Il margine operativo lordo dell’Area ha confermato tale trend di miglioramento (passato da 6,3 milioni di euro a 6,5 milioni di euro).

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi tre mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 72,4 milioni di euro, in calo del 6,2% rispetto ai 77,1 milioni di euro del pari periodo del 2016. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (76% del totale) hanno registrato una flessione del 3,7% rispetto all’esercizio precedente: il canale abbonamenti (54% dei ricavi diffusionali) è in diminuzione del 2,5%; il canale edicola (-3,9%) ha evidenziato una performance migliore rispetto al trend di mercato[10]. Nel corso del primo trimestre 2017 Mondadori France ha lanciato un nuovo mensile di lifestyle femminile, Mellow.
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria (print+web) hanno registrato complessivamente un calo del 12,7% rispetto al pari periodo del 2016 principalmente riconducibile al digitale (17% del totale dei ricavi pubblicitari).

Nel periodo di riferimento, la market share di Mondadori France si è attestata al 10,2%[11] affermandosi quale terzo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

L’audience digitale (web, mobile e tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,9 milioni utenti unici[12], in crescita del +3% circa rispetto al medesimo periodo del 2016.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 3,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 4,3 milioni di euro dei primi tre mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi pubblicitari dell’area Digitale.

Il margine operativo lordo, pari a 3 milioni di euro, è risultato in calo del 20,3% rispetto ai 3,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2016.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO

In data 28 aprile 2017, il Gruppo Mondadori ha sottoscritto il contratto di cessione dei rami d’azienda relativi alle attività logistiche di Mondadori Libri e Mondadori Retail a CEVA Logistics Italia S.r.l. per un importo di 0,5 milioni di euro. La transazione ha previsto contestualmente la cessione dell’immobile dedicato a queste attività, sito a Verona, alla società AKNO Trading S.r.l. (property company appartenente al Gruppo AKNO, partner industriale del Gruppo CEVA) per un corrispettivo di 6 milioni di euro; e la sottoscrizione del contratto di fornitura in esclusiva di servizi logistici da parte di CEVA Logistics Italia a favore delle aree Libri e Retail del Gruppo Mondadori per la durata di 9 anni.

La cessione dell’immobile ha permesso di conseguire una plusvalenza economica ante imposte pari a 4,2 milioni di euro, già riflessa nella guidance per l’esercizio 2017 (senza impatto sulla stima dell’Ebitda adjusted che per definizione esclude i proventi non ricorrenti).

In data 2 maggio 2017, il Gruppo Mondadori ha comunicato che la controllata Mondadori France ha finalizzato, a seguito dell’acquisto della quota di minoranza pari al 20% del capitale sociale, la cessione del 100% di NaturaBuy SAS: il marketplace di annunci e compravendita di prodotti dedicati a caccia, pesca e tempo libero viene acquisito da NextStage, fondo di private equity con sede a Parigi. Il corrispettivo per la cessione del 100% di NaturaBuy è pari a 12,2 milioni di euro basato su un enterprise value di 10,5 milioni di euro. La cessione di questo asset permette di registrare una plusvalenza economica ante imposte pari a 4,3 milioni di euro, rafforzando il conseguimento della guidance relativa all’utile netto e alla posizione finanziaria netta già comunicata al mercato, che potrebbe pertanto essere rivista nel corso dell’esercizio in corso (senza impatto sulla stima dell’Ebitda adjusted che per definizione esclude i proventi non ricorrenti)

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2017 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Cash flow di Gruppo;
  4. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Su base omogenea esclude il contributo della società Rizzoli Libri, non consolidata nel primo trimestre 2016. Tale perimetro include invece il contributo delle attività di Banzai Media, fuse per incorporazione nella capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.

[2] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a 1.280 milioni di euro e Ebitda adjusted di circa 100 milioni di euro.

[3] Fonte: GFK, marzo 2017 (dati sell-out a valore di mercato)

[4] Fonte interna: Press-di, dati progressivi a febbraio 2017 (canale edicola + abbonamenti a prezzo di copertina).

[5] A seguito della fusione per incorporazione di Banzai Media S.r.l. in Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. – stipulata il 10 gennaio 2017 e con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2017 – e dell’integrazione delle attività digitali, dall’esercizio 2017 il perimetro acquisito nel 2016 non è più rilevato.

[6] -12,2%. Fonte interna: Press-di, dati progressivi a febbraio 2017 (canale edicola + abbonamenti a prezzo di copertina).

[7] -6,4% Fonte: Nielsen, dati progressivi a febbraio 2017.

[8] Fonte: ADS, dati a copie, febbraio 2017.

[9] Fonte: Audiweb, a febbraio 2017.

[10] -8,1%: Fonte interna Mondadori France, dato a marzo 2017

[11] Fonte: Kantar Media, dati a volume, a gennaio 2017

[12] Fonte: Mediametrie Netratings – Nielsen, dato medio Gennaio-Febbraio 2017

Approvato dal C.d.A. il resoconto intermedio di gestione al 31.03.2016

  • Ricavi netti consolidati in crescita del 2,2% con una significativa inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti: 254,8 milioni di euro al 31 marzo 2016 rispetto a 249,2 milioni di euro del primo trimestre 2015
  • Margine operativo lordo consolidato +22,1%: 8,5 milioni di euro al 31 marzo 2016 rispetto a 7 milioni di euro del 31 marzo 2015
  • Risultato netto di Gruppo delle attività in continuità in forte recupero: -1,8 milioni di euro al 31 marzo 2016, in miglioramento di oltre il 50% rispetto a -3,7 milioni di euro del 31 marzo 2015
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo in significativa riduzione: -224,9 milioni di euro rispetto a -319,2 milioni di euro al 31 marzo 2015

§

Stima per l’esercizio in corso:

  • Ricavi in crescita del 14% rispetto al 2015;
  • EBITDA, a livello operativo, in aumento del 30%;
  • La posizione finanziaria netta, includendo gli effetti delle operazioni Rizzoli Libri e Banzai Media Holding e delle previste cessioni in conformità a quanto disposto dall’AGCM, è attesa in incremento rispetto a fine 2015, con un rapporto PFN/Ebitda intorno a 3,5x/3,6x, significativamente inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2016
Il Gruppo Mondadori ha registrato un avvio d’anno particolarmente positivo, ancora più soddisfacente perché ottenuto in uno scenario macroeconomico ancora volatile.

In particolare, i ricavi (prima delle sopracitate acquisizioni) hanno mostrato dopo quasi quattro esercizi una crescita rispetto all’esercizio precedente: performance che unitamente al miglioramento, per il nono trimestre consecutivo, del margine operativo lordo ha confermato il positivo esito degli interventi realizzati negli ultimi due esercizi, rendendo più concreto il raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio e la nuova fase di sviluppo del Gruppo.

I ricavi netti consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2016 si sono attestati a 254,8 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 249,2 milioni di euro del pari periodo 2015, registrando una significativa inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti (+0,8% a perimetro omogeneo, includendo i ricavi delle attività dei periodici di Mondadori Scienza[1]).

Il margine operativo lordo ante non ricorrenti presenta una crescita del 15,3%, a 10,1 milioni di euro rispetto agli 8,8 milioni di euro dei primi tre mesi 2015, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta da 3,5% a 4%. Il consolidamento di Mondadori Scienza ha contribuito negativamente nel trimestre per 0,1 milioni di euro.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 22,1%, attestandosi a 8,5 milioni di euro rispetto ai 7 milioni di euro del primo trimestre 2015: una performance che, anche per effetto di minori oneri di ristrutturazione e minori componenti straordinarie, conferma il recupero di efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate ed implementate negli ultimi due esercizi.

Il risultato operativo consolidato dei primi tre mesi dell’anno è pari a 3,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 2,1 milioni del primo trimestre 2015 di circa il 45% per effetto della citata crescita del margine operativo lordo, nonostante l’incremento della voce ammortamenti e svalutazioni (5,4 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2015).

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 0,5 milioni di euro rispetto ai -2,4 milioni di euro al 31 marzo 2015; nei primi tre mesi dell’esercizio in corso gli oneri finanziari ammontano a 3,6 milioni di euro, in significativa contrazione (-19%) rispetto ai 4,4 milioni di euro del medesimo periodo del 2015, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito. Gli oneri fiscali complessivi del periodo in esame sono pari a 0,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (0,8 milioni nel primo trimestre 2015).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 1,8 milioni di euro, in miglioramento di oltre il 50% rispetto alla perdita di 3,7 milioni di euro registrata al 31 marzo 2015. Il risultato netto di Gruppo al 31 marzo 2016, dopo il risultato delle attività dismesse dell’area Radio (negativo per 1 milione di euro nei primi tre mesi dello scorso esercizio), è pari a -1,8 milioni di euro e presenta un miglioramento di 2,9 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 marzo 2016 si è attestata a -224,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -319,2 milioni del 31 marzo 2015 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, derivante sia dalla gestione ordinaria (48,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (45,9 milioni di euro).

Al 31 marzo 2016 il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 71,7 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 48,4 milioni di euro, continuando il trend di miglioramento registrato nei sei trimestri precedenti. Il flusso di cassa straordinario è positivo per 45,9 milioni di euro, principalmente per gli incassi, derivanti dalle dismissioni effettuate negli ultimi dodici mesi, per complessivi 58,4 milioni di euro, relativi alle cessioni dell’80% di Monradio (settembre 2015), del 50% nella joint venture Harlequin Mondadori (settembre 2015) e di un immobile sito in Roma (dicembre 2015).

LE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO

  • LIBRI

Nei primi tre mesi del 2016 il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato con una quota nel trade pari al 22,9% (fonte GFK, marzo 2016).

Nel periodo in esame l’Area Libri ha registrato ricavi complessivi per 63,4 milioni di euro, in significativo incremento (+13,3%) rispetto ai 56 milioni di euro dello stesso periodo del 2015.

In particolare, l’area Trade ha presentato una crescita del 16,9% per effetto del protrarsi del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati a fine 2015 e dell’ottimo riscontro di pubblico delle novità distribuite nell’esercizio, come testimoniato dalle classifiche di vendita: nei primi tre mesi dell’anno il Gruppo ricopre le prime tre posizioni nella classifica dei titoli più venduti in termini di copie ed è presente con 5 titoli nella top ten.

I libri dell’area Educational hanno registrato ricavi in miglioramento del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 per effetto della crescita di Mondadori Electa.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, mostra un significativo incremento (oltre il 50%) rispetto al primo trimestre 2015, attestandosi a 4,1 milioni di euro, per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale, che ha anche registrato una riduzione del numero delle novità prodotte, e di una più efficace gestione dei processi operativi in seguito alla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa dal 2015 in ambito Trade.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi tre mesi del 2016 il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership di mercato nei magazine, con una quota a valore pari al 32,7% (fonte interna Press-di, a febbraio 2016).

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 78,5 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 77,9 milioni di euro del primo trimestre 2015 (-3,7% a portafoglio omogeneo).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in crescita del 3,7%, principalmente per il contributo del consolidamento delle testate di Mondadori Scienza;
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali diminuiscono dell’1,8% rispetto al primo trimestre 2015;
  • i ricavi della raccolta pubblicitaria risultano sostanzialmente allineati al primo trimestre dell’esercizio precedente (-0,3%); I dati di traffico mostrano un’audience complessiva pari a 8,9 milioni di utenti unici (fonte Audiweb, febbraio 2016), rispetto a 6,9 milioni di febbraio 2015 (+29%).
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un lieve incremento (+1,4%) rispetto all’esercizio precedente, per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti;
  • le attività internazionali hanno registrato ricavi per 2,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2015 (2,8 milioni di euro);
  • i ricavi delle attività di digital marketing service (3,3 milioni di euro), confluite nell’area Periodici Italia dal 1° gennaio 2016[2], hanno mostrato una crescita del 5,2% per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, registra un sensibile miglioramento pari a circa l’11%, passando da 6,2 milioni a 6,8 milioni di euro per effetto del contributo di una positiva dinamica dei ricavi, dopo numerosi trimestri negativi, nonché delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e delle attività promozionali, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nel trimestre è stata conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi tre mesi del 2016 Mondadori ha incrementato la propria quota di mercato in Francia al 10,3% (fonte Kantar Media, dati a volume a febbraio 2016), confermandosi secondo operatore nel mercato pubblicitario dei magazine.

Nel periodo di riferimento i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 77,1 milioni di euro, in calo del 3,5% rispetto ai 79,9 milioni di euro di pari periodo del 2015 (a parità di pubblicazioni, i ricavi mostrerebbero un calo del 2%, sostanzialmente confermando il trend rilevato nell’esercizio 2015: -1,9%).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (74% del totale) hanno registrato una flessione del 3,4% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi da abbonamenti (53% dei ricavi diffusionali) hanno evidenziato una sostanziale stabilità (-0,2%; +0,6% a parità di pubblicazioni), che compensa parzialmente la flessione del canale edicola (-7,5%), confermando l’opportunità strategica di continuare ad investire in questo canale;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente una lieve contrazione, pari allo 0,7% rispetto al primo trimestre del 2015, per effetto del positivo andamento dei ricavi digitali cresciuti di oltre il 20% (rappresentano circa il 20% del totale), che compensa ormai quasi totalmente il calo rilevato dalla componente print (-6,9%).

L’audience complessiva delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 9,9 milioni utenti unici (fonte Médiamétrie Netratings, febbraio 2016), in crescita del 13% circa rispetto allo stesso periodo del 2015.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 4,3 milioni di euro, in calo dell’8,4% rispetto al primo trimestre del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A (0,4 milioni di euro). Anche nel trimestre in esame, in continuità con la positiva performance dell’esercizio 2015, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva, in incremento rispetto al medesimo trimestre 2015.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’esercizio, l’Area Retail ha registrato ricavi per 44,4 milioni di euro, in incremento (+0,8%) rispetto ai 44,1 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della crescita del canale franchising (+3,7% a parità di negozi), dei bookstore diretti (+4,5% a parità di negozi), e della sostanziale stabilità dei Megastore, che hanno più che compensato il calo strutturale del club (-10,4%) e la flessione registrata nell’online (-10,1%) derivante principalmente dalla riduzione delle offerte promozionali finalizzata a migliorarne la redditività.

Mondadori Retail ha registrato nei primi tre mesi dell’esercizio un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, pari a -1,8 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto ai -1,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’evoluzione positiva del Gruppo nel primo trimestre ha confermato le attese precedentemente comunicate a perimetro omogeneo; includendo gli effetti del perfezionamento dell’operazione Rizzoli Libri (che sarà consolidata dal 1° aprile 2016) e dell’accordo per l’acquisizione di Banzai Media Holding (il cui contributo si concretizzerà sostanzialmente nella seconda parte dell’anno) è ragionevole stimare per l’esercizio corrente una crescita dei ricavi di circa il 14% rispetto al 2015 e del margine operativo lordo – a livello operativo – di circa il 30%.

Tali stime includono le sinergie attese nel corso del presente esercizio dall’integrazione di Rizzoli Libri, ma non il contributo della società Marsilio Editori e del ramo d’attività Bompiani che, in conformità a quanto disposto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 23 marzo 2016, saranno cedute nei tempi previsti e quindi non consolidate.

La posizione finanziaria netta, includendo gli effetti di entrambe le operazioni straordinarie e delle previste cessioni, è attesa in incremento rispetto al 31 dicembre 2015 con un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,5x/3,6x, inferiore rispetto al covenant bancario di 4,5x.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI TRE MESI DEL 2016

CLOSING ACQUISIZIONE RCS LIBRI
Come già comunicato al mercato in data 14 aprile 2016, il Gruppo Mondadori ha perfezionato – a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti – l’acquisizione di RCS Libri S.p.A. (oggi Rizzoli Libri S.p.A.), tramite la controllata Mondadori Libri S.p.A. in esecuzione dell’accordo sottoscritto e comunicato al mercato in data 4 ottobre 2015. Il perimetro dell’operazione comprende l’intera quota (pari al 99,99%) posseduta da RCS MediaGroup S.p.A. in RCS Libri S.p.A., incluse le relative partecipazioni, e la titolarità esclusiva di tutti i marchi in ambito librario, tra cui Rizzoli. Il corrispettivo dell’operazione, che ha recepito alcune rettifiche contrattualmente previste, è pari a 127,1 milioni di euro ed è stato regolato per cassa, tramite l’utilizzo di una linea di credito dedicata a disposizione del Gruppo.

Sulla base di specifiche clausole del contratto, il prezzo potrà essere soggetto ad aggiustamenti pari a massimi +/-5 milioni di euro legati al raggiungimento di obiettivi economici per il 2015, come risultanti dal bilancio 2015 di RCS Libri S.p.A., che verranno determinati e comunicati secondo quanto previsto dagli accordi contrattuali. È inoltre previsto un earn-out in favore di RCS MediaGroup S.p.A. sino a 2,5 milioni di euro, condizionato al conseguimento nel 2017 di determinati risultati del segmento libri del Gruppo Mondadori.

ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DI BANZAI MEDIA HOLDING
Come già comunicato al mercato in data 10 maggio 2016, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., a seguito del Consiglio di Amministrazione presieduto da Marina Berlusconi, ha sottoscritto con Banzai S.p.A. il contratto relativo all’acquisizione di Banzai Media Holding S.r.l., ovvero della divisione vertical content del Gruppo Banzai.

I termini dell’operazione attribuiscono a Banzai Media Holding un enterprise value pari a 45 milioni di euro, suddiviso in una componente fissa di 41 milioni di euro e un earn-out di 4 milioni di euro.
Il corrispettivo dell’acquisizione al closing – al netto di un indebitamento finanziario netto normalizzato stimato di 16,4 milioni di euro (che include debiti finanziari verso la controllante Banzai S.p.A. e 3,3 milioni di euro per componenti differite di prezzo relative ad alcune partecipazioni) – è pari a 24,6 milioni di euro. L’earn-out previsto a favore di Banzai S.p.A. sarà corrisposto all’eventuale conseguimento di predeterminati risultati relativi al triennio 2016-2018.

§

Si ricorda che con l’entrata in vigore del D. Lgs. 15 febbraio 2016, n. 25, che ha recepito la più recente normativa europea sugli obblighi di trasparenza, sono venuti meno i preesistenti obblighi di informativa al mercato in occasione dei risultati trimestrali. Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., così come quelli successivi, è da considerarsi pertanto quale rendicontazione volontaria redatta dalla Società.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations) nei termini precedentemente previsti dalla normativa. La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2016 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations)..

§

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

[1] Consolidati dal 1° luglio 2015 a seguito dell’acquisto da parte di Mondadori del 50% della joint-venture Gruner+Jahr/Mondadori S.p.A., oggi Mondadori Scienza S.p.A.

[2] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service sono confluite nell’area Periodici Italia (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); di conseguenza il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di una corretta informativa, anche nel pari trimestre del precedente esercizio.

Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 31.03.2015

  • Ricavi netti consolidati a 251,7 milioni di euro: -6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Margine operativo lordo ante non ricorrenti a 7,5 milioni di euro in crescita del 48,8% rispetto ai 5 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Margine operativo lordo consolidato a 5,9 milioni di euro: +4,7% rispetto ai  5,6 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Risultato netto consolidato negativo per 4,7 milioni di euro in miglioramento rispetto alla perdita di 6,4 milioni di euro del 31 marzo 2014
  • Posizione finanziaria netta-319,2 milioni di euro in sensibile miglioramento rispetto al 31 marzo 2014 (-396,5 milioni di euro) per effetto della significativa generazione di cassa negli ultimi dodici mesi (-291,8 milioni di euro al 31.12.2014)
  • Per l’esercizio in corso confermata stima di un margine operativo lordo in significativa crescita; posizione finanziaria netta attesa in miglioramento

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2015

Nel primo trimestre 2015 i ricavi netti consolidati si sono attestati a 251,7 milioni di euro, in riduzione del 6,2% rispetto ai 268,3 milioni di euro del pari periodo del 2014.

Il margine operativo lordo consolidato di 5,9 milioni di euro risulta in miglioramento del 4,7% rispetto ai 5,6 milioni di euro al 31 marzo 2014. Il recupero di redditività è ancor più significativo al netto degli elementi non ricorrenti (che nel trimestre hanno influenzato negativamente i risultati per circa 1,5 milioni, principalmente riferibili a oneri di ristrutturazione): il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita di oltre il 48%, passando dai 5 milioni di euro del primo trimestre del 2014 a 7,5 milioni di euro nel trimestre in esame, con un’incidenza percentuale cresciuta dall’1,9% al 3% dei ricavi.

Tale performance è il risultato di una attenta politica di gestione che si è riflessa in una riduzione delle principali voci di costo:

  • la riduzione dell’incidenza del costo del venduto è stata ottenuta nella maggior parte delle aree di business: in particolare nell’Area Libri, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi, e nell’Area Retail;
  • la riduzione dei costi fissi di struttura è sostanzialmente coerente alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita attraverso il contenimento dei costi per prestazioni di terzi e degli affitti;
  • l’organico al 31 marzo 2015 (3.083 risorse) si è ridotto di 187 unità (-5,7%) rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente, per effetto della revisione continua delle strutture organizzative; il costo del personale è di conseguenza risultato inferiore del 6,7%.

Il risultato ottenuto conferma, con una più marcata accelerazione, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di ridefinizione dell’assetto industriale e organizzativo avviate negli ultimi due anni.

Il risultato operativo consolidato nel primo trimestre dell’anno è di 0,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 0,1 milioni del pari periodo 2014 per effetto del citato incremento del margine operativo lordo e della riduzione degli ammortamenti (da 5,5 milioni di euro a 5,2 milioni di euro).

Il risultato prima delle imposte consolidato è negativo per 3,8 milioni di euro rispetto ai -5,9 milioni di euro al 31 marzo 2014; nel primo trimestre dell’esercizio in corso, gli oneri finanziari complessivi ammontano a 4,4 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 6 milioni di euro del medesimo trimestre del 2014, per effetto della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo e del costo medio complessivo.

Il risultato netto consolidato, dopo la quota di pertinenza di terzi, è negativo per 4,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 6,4 milioni di euro registrata al 31 marzo 2014.

Al 31 marzo 2015 la posizione finanziaria netta di Gruppo, attestatasi a -319,2 milioni di euro, è in sensibile miglioramento rispetto ai -396,5 milioni del 31 marzo 2014 per effetto della significativa generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, e include gli effetti della stagionalità tipica del business (-291,8 milioni al 31 dicembre 2014).

Al 31 marzo 2015, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 56,6 milioni di euro (47,2 milioni al 31 dicembre 2014); il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi a oneri finanziari e imposte del periodo) è pari a 28,6 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei due trimestri precedenti (18,8 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e 9,8 milioni di euro al 30 settembre 2014).

Il flusso di cassa straordinario è positivo per 48,7 milioni di euro (52,6 milioni di euro nel 2014), nonostante gli esborsi per ristrutturazioni (18 milioni di euro), per effetto principalmente dell’aumento del capitale sociale (giugno 2014) e dell’incasso derivante dalla cessione di un asset in ambito Retail (dicembre 2014).

LE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

In Italia nei primi tre mesi dell’anno il mercato dei libri Trade ha registrato una flessione del 2,9% (GFK a marzo): in tale contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato con una quota del 24,9%, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti.

I ricavi del primo trimestre 2015 dell’Area si sono attestati a 55,8 milioni di euro, in contrazione dell’1,8% rispetto ai 56,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2014.

In crescita gli e-book, che hanno registrato un incremento dei ricavi del 23% rispetto al 31 marzo 2014.

Il margine operativo lordo dell’Area è diminuito da 1,3 milioni di euro del primo trimestre 2014 a 0,3 milioni di euro, per effetto di una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (2,3 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,2 milioni nel 2014) che si sono concentrati nella prima parte dell’esercizio; al netto di componenti non ricorrenti, nonostante la contrazione dei ricavi, si è registrato un incremento dell’87,8%, da 1,4 a 2,7 milioni di euro, per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivati dalla profonda revisione intrapresa in ambito Trade. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate alla riduzione dei costi fissi di struttura e del costo del lavoro.

  • PERIODICI ITALIA

Nel mercato dei periodici, Mondadori si conferma leader con una quota diffusionale pari al 31,8%.

Nel primo trimestre 2015 i ricavi complessivi dell’Area – che, a seguito dell’operazione di conferimento in Mediamond delle attività di raccolta pubblicitaria, include anche le attività dell’area Pubblicità – si sono attestati a 74,6 milioni di euro, in flessione dell’11,9% rispetto agli 84,7 milioni di euro del primo trimestre 2014 (-11,2% a portafoglio omogeneo).

La dinamica dei ricavi diffusionali – in calo dell’11,3% (-9,8% a portafoglio omogeneo) – è stata influenzata, oltre che dal trend dei mercati di riferimento, anche dall’attenta politica di selezione delle iniziative promozionali più profittevoli, nonché da una diversa calendarizzazione delle attività delle vendite congiunte.

I ricavi della raccolta pubblicitaria print sono diminuiti del 5,7% (-5,1% a portafoglio omogeneo), a fronte di un mercato in contrazione del 6,2% (fonte Nielsen, a febbraio); la raccolta dei siti web (-5,1%) ha mostrato un andamento sostanzialmente in linea con il trend registrato dal mercato di riferimento (-5,3%: fonte Nielsen a febbraio).

I ricavi delle attività internazionali hanno registrato un andamento sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente (+0,2%).

Nel periodo in esame è stata lanciata Grazia Turchia, che ha portato a 24 il numero delle edizioni internazionali del magazine. A solo un anno dalla sua nascita, è nata inoltre a marzo in Germania (con distribuzione anche nella Svizzera Tedesca, Austria e Liechtenstein) la prima edizione internazionale di Il mio Papa; ad oggi sono stati definiti accordi per 10 edizioni complessive del magazine.

Il margine operativo lordo dell’Area è passato da 6,9 milioni di euro a 6,3 milioni di euro, con un calo del 9,2% derivante dalle attività pubblicitarie, il cui margine si è ridotto a -1,5 milioni rispetto ai -0,6 milioni di euro del primo trimestre dell’esercizio scorso che beneficiava di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond; al netto di componenti non ricorrenti, è stato registrato un miglioramento del 9,5% per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale ed operativa, nonostante la significativa contrazione dei ricavi determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative.

  • PERIODICI FRANCIA

In Francia il mercato dei magazine ha presentato un trend decrescente a livello pubblicitario (-7,7% a febbraio, fonte Kantar Media) e diffusionale (canale edicola -6,5% a marzo; fonte interna). In questo contesto i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 79,9 milioni di euro, in calo del 2,2% rispetto agli 81,7 milioni di euro del primo trimestre 2014.

Il calo dei ricavi, derivante dal trend di mercato, è stato mitigato dalle positive performance degli abbonamenti (+0,4%) nonché dalla crescita della pubblicità in ambito digitale (+26%).

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 4,8 milioni di euro, è risultato in calo del 7,2% (-0,4 milioni di euro) rispetto al primo trimestre del 2014.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, limitando anche l’impatto dell’incremento delle tariffe postali legate alla gestione degli abbonamenti e di alcuni investimenti promozionali.

Al netto di componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo risulta in calo di 1,1 milioni di euro rispetto al primo trimestre del precedente esercizio che includeva significativi benefici derivanti dallo “scoop Hollande”, registrato dalla rivista Closer.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno, l’Area Retail ha registrato ricavi per 44 milioni di euro, in flessione del 6,8% rispetto ai 47,2 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, anche per effetto della cessione, avvenuta a fine 2014, del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.

Nella composizione dei ricavi degli store il libro risulta preminente (77% del totale) e presenta un andamento migliore del mercato di riferimento di circa 1 punto percentuale.

I ricavi dei canali hanno evidenziato la positiva performance dei Bookstore diretti (+4%), una leggera contrazione nel segmento franchising (-3,2%), una stabilità dei Megastore al netto della cessione del flagship store di corso Vittorio Emanuele, ed una crescita dell’online (+12%), mentre l’attività dei Bookclub ha registrato un andamento in linea con il calo strutturale atteso (-13,5%).

Mondadori Retail ha registrato nel primo trimestre dell’esercizio in corso un margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, pari a -1,9 milioni di euro in netto miglioramento (+44,1%) rispetto ai -3,4 milioni di euro del corrispondente trimestre del 2014.

Tale miglioramento, rispetto ai primi tre mesi del 2014, è riscontrabile nella maggior parte dei canali di vendita.

Il margine operativo lordo complessivo registra nel trimestre un più marcato miglioramento rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, che includeva oneri di ristrutturazione per 0,3 milioni di euro.

  • RADIO

Nei primi tre mesi del 2015, R101, pur registrando una raccolta pubblicitaria inferiore a quella del 2014 (raccolta lorda -4,8%), ha conseguito ricavi complessivi per 2,9 milioni di euro, in crescita del 9,5% rispetto ai 2,6 milioni di euro del primo trimestre 2014, includendo i ricavi relativi al canale televisivo, avviato dal mese di giugno dello scorso anno.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è negativo per 1,3 milioni di euro (1,2 milioni nel primo trimestre 2014), influenzato da maggiori costi di promozione del canale televisivo, compensati dalle azioni di riduzione dei costi dell’area tecnica e artistica.

Includendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è migliorato dai -1,2 milioni di euro del primo trimestre 2014 ai -1,1 milioni di euro del periodo in esame, beneficiando del contributo positivo derivante dalla cessione di un impianto di trasmissione per 0,2 milioni di euro.

  • DIGITAL

Nel primo trimestre dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita del 9,3% rispetto al 31 marzo 2014 (12,6 milioni di euro rispetto agli 11,5 milioni di euro del 31 marzo 2014). L’incidenza delle attività digitali sui ricavi totali del Gruppo è salita al 5%, rispetto al 4,3% del primo trimestre dello scorso anno.

Le attività di digital marketing service, in cui è in corso l’integrazione dei servizi di direct marketing tradizionali di Cemit con quelli di Kiver, hanno registrato ricavi per 3,1 milioni di euro, in calo dai 3,4 milioni di euro del 2014 per effetto dello slittamento di alcune commesse relative alle attività tradizionali di Cemit, solo parzialmente compensato dall’avvio dei prodotti digitali e multimediali.

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi del 16% rispetto al primo trimestre 2014.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce della performance del Gruppo nei primi mesi e delle azioni di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi in tutte le aree di business nonché degli interventi finalizzati a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla dinamica dei mercati, è ragionevole confermare la stima per l’esercizio 2015 di un margine operativo lordo del Gruppo in significativa crescita a livello operativo, già indicata in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2014. Parallelamente, proseguono le attività di attenta valutazione finalizzate all’eventuale dismissione di asset non core per il Gruppo.

Coerentemente a quanto illustrato e pur in un contesto di ripresa degli investimenti e possibili variazioni di perimetro nell’Area Digital, anche la posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto a fine 2014.

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 è disponibile presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).
È inoltre messo a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it), e su www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 23 aprile scorso.
La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2015 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società

Approvato dal Consiglio di amministrazione il resoconto intermedio di gestione sul primo trimestre 2014

  • Fatturato netto consolidato a 268,3 milioni di euro; -8,3 % rispetto ai 292,7 milioni di euro del 31 marzo 2013 (-6,5% a perimetro omogeneo)
  • Il margine operativo lordo consolidato è positivo e in forte crescita grazie alle azioni sul portafoglio prodotti e sulla struttura dei costi: 5,6 milioni di euro rispetto ai – 4,6 milioni di euro del 31 marzo 2013
  • Risultato netto consolidato a -6,4 milioni di euro rispetto ai -15,3 milioni di euro del 31 marzo 2013
  • Confermata la stima di un forte miglioramento della redditività per l’intero esercizio 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione sul primo trimestre dell’esercizio 2014 presentato dall’Amministratore delegato Ernesto Mauri.

LO SCENARIO DI MERCATO
I primi mesi dell’anno, a livello macroeconomico, non hanno mostrato ancora segnali di miglioramento in Italia e in Francia, Paesi di riferimento del Gruppo Mondadori.

In particolare, i valori dei mercati dei libri e dei periodici sono in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In Italia:
– il mercato dei libri trade ha registrato un calo sia a copie sia a valore (rispettivamente del 6,8% e del 5,3%);
– nel bimestre gennaio-febbraio il mercato dei periodici ha risentito di un ulteriore decremento degli investimenti pubblicitari (-14,7%): sia le diffusioni sia le vendite congiunte hanno presentato valori in riduzione rispettivamente del 12,8% e del 19,3%.

In Francia:
– le diffusioni, nel solo canale edicola, si sono ridotte dell’8,1%;
– la pubblicità ha registrato una flessione del 10% (fonte interna).

MONDADORI NEL PRIMO TRIMESTRE 2014

Il fatturato consolidato del Gruppo Mondadori è risultato in calo dell’8,3% a 268,3 milioni di euro: a livello omogeneo, considerando l’avvenuta attribuzione dal 1° gennaio 2014 delle attività di raccolta pubblicitaria a Mediamond, società consolidata con il metodo del patrimonio netto, la riduzione è del 6,5%.

Nonostante il difficile contesto, tutte le attività di Mondadori – in particolare i Periodici Italia – hanno presentato risultati in miglioramento rispetto a pari periodo dell’esercizio precedente, con l’unica eccezione dei libri che avranno nella seconda parte dell’anno un programma editoriale più significativo.

Le attività svolte nel periodo sui prodotti e le risultanze delle azioni di riduzione dei costi operativi hanno consentito di ottenere un’EBITDA consolidato superiore di 10,2 milioni di euro rispetto a pari periodo del 2013 (positivo per 5,6 milioni di euro nel 2014 rispetto ai -4,6 milioni di euro del 2013).

Anche al netto degli elementi non ricorrenti, il margine operativo lordo risulta in miglioramento passando da 0,1 milioni di euro a 5 milioni di euro.

I risultati a oggi ottenuti con la sensibile riduzione dei costi operativi, con un particolare focus su quelli industriali, logistici e redazionali, consentono di stimare un miglioramento degli obiettivi di saving indicati a piano (100 milioni di euro a fine 2015). Per quanto riguarda il personale, si è registrata una riduzione di 166 unità (-4,8%) nel trimestre e di 356 unità rispetto al 31 marzo 2013 (-9,8%).

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2014

Nel prospetto seguente si fornisce il dettaglio dei dati economici del trimestre. Si segnala che i dati non sono omogenei, a seguito del conferimento del ramo d’azienda di Mondadori Pubblicità S.p.A. a Mediamond S.p.A., avvenuto con efficacia 1° gennaio 2014.

Il fatturato netto consolidato si è attestato a 268,3 milioni di euro, in riduzione dell’8,3% rispetto ai 292,7 milioni di euro del 2013; al netto degli effetti dell’operazione di conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria il calo è del 6,5%.

Il margine operativo lordo consolidato al netto di elementi non ricorrenti è risultato in miglioramento a 5 milioni di euro, rispetto a 0,1 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato è cresciuto a 5,6 milioni di euro, rispetto a un risultato negativo dell’esercizio precedente di -4,6 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte consolidato è stato di -5,8 milioni di euro (-15,6 milioni di euro nel 2013) con ammortamenti per 5,5 milioni di euro (6 milioni di euro nel 2013) e oneri finanziari di 5,9 milioni di euro (5 milioni di euro nel 2013).

Il risultato netto consolidato è negativo per 6,4 milioni di euro, rispetto a -15,3 milioni di euro del 2013.

La posizione finanziaria netta di Gruppo è negativa per 396,5 milioni di euro, rispetto ai -363,2 milioni di euro al 31 dicembre 2013, con un differenziale comunque inferiore a quanto registrato nello stesso periodo del 2013; significativo, nel trimestre, l’impatto delle ristrutturazioni relative all’esercizio precedente e degli investimenti nel settore educational.

Informazioni sul personale

Al 31 marzo 2014 il personale dipendente in forza alle società del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.270 unità, per un costo del lavoro nel trimestre di 59,3 milioni di euro (-16,7% rispetto ai 71,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente).

Gli organici, espressi in termini omogenei tenuto conto dell’operazione di integrazione della raccolta pubblicitaria in Mediamond (che ha portato il trasferimento di 45 dipendenti), risultano in riduzione dell’8,7% (311 unità); il costo del lavoro, al netto anche degli effetti delle ristrutturazioni, risulta in riduzione dell’11% (7,7 milioni di euro).

I dati di contenimento esposti sono il risultato di diverse operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione, avviate fra il 2012 e il 2013, i cui effetti si vanno concretizzando mese dopo mese.

Si segnalano inoltre due operazioni definite in marzo: la cessione delle testate Ciak e PC Professionale e la chiusura del centro logistico di Brescia di Mondadori Direct con la relativa concentrazione delle lavorazioni sul polo libri di Verona di Mondadori.

· LIBRI
Nel primo trimestre 2014, il mercato dei libri trade risulta in contrazione sia a copie sia a valore rispetto all’analogo trimestre del 2013, rispettivamente del 6,8% e del 5,3% (fonte: Nielsen).

Il Gruppo Mondadori ha mantenuto stabile la propria quota confermando la leadership di mercato.

I ricavi dell’area nei primi tre mesi dell’anno sono stati di 56,8 milioni di euro, in diminuzione del 10,1% rispetto ai 63,2 milioni di euro del primo trimestre 2013.

Per quanto riguarda i libri trade del Gruppo, l’andamento del primo trimestre, con un fatturato in calo del 9,6% rispetto al 2013, ha risentito delle evidenti difficoltà incontrate in alcuni canali di vendita, specificamente la GDO, e nel settore del paperback, oltre che di una programmazione editoriale del periodo non particolarmente forte.

La classifica dei primi 2.500 titoli più venduti nel trimestre, che rappresenta circa il 42% del mercato a copie, vede comunque una significativa presenza di Mondadori con oltre un terzo delle pubblicazioni, grazie al positivo riscontro sia in libreria sia in GDO. Nella classifica dei 10 libri più venduti nel trimestre, il Gruppo Mondadori è presente con 4 titoli.

In evidenza nel settore trade il lancio avvenuto nei primi giorni di maggio dei primi dieci titoli dei Flipback, una nuova tipologia del prodotto libro che rappresenta una delle più importanti novità editoriali dell’anno grazie alle caratteristiche particolarmente innovative: dal format, alla carta e alla modalità di lettura.

Per quanto riguarda gli e-book, i ricavi derivanti dai download presentano un trend di continua crescita (+57% sull’anno precedente).

In relazione ai libri educational, il primo trimestre dell’anno è stato caratterizzato dalla stagionalità del business, per cui i ricavi generati nel periodo non sono significativi.

L’andamento del mercato di riferimento e il conseguente trend dei fatturati dell’area libri hanno determinato un peggioramento del margine operativo lordo rispetto al dato del primo trimestre 2013: grazie a specifiche azioni di contenimento dei costi in diversi ambiti, che hanno interessato in particolare la produzione e la logistica, è stato possibile mitigare tale effetto.

Sui conti del primo trimestre incidono in maniera significativa anche gli investimenti realizzati per adeguare il catalogo di Mondadori Education, che ha incrementato sensibilmente il numero di novità prodotte nel periodo di riferimento.

· PERIODICI ITALIA
Nei primi mesi del 2014 risultano evidenti gli effetti della politica di razionalizzazione del portafoglio dei magazine (interruzione della pubblicazione delle testate edite dalla joint-venture ACI-Mondadori e cessione di PC Professionale e Ciak), del costante miglioramento della qualità dei prodotti (rilancio CasaFacile e restyling Panorama) e del lancio del nuovo settimanale Il mio Papa.

Quanto sopra, unitamente alle azioni volte alla riduzione dei costi intraprese negli ultimi anni e, in particolare, nel 2013, hanno determinato un sensibile miglioramento del margine operativo lordo, passato da 2,6 a 7,5 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013, nonostante la flessione dei ricavi.

L’Area Periodici Italia ha registrato nel primo trimestre 2014 ricavi per 81,3 milioni di euro, in decremento dell’8,4% rispetto agli 88,8 milioni di euro del primo trimestre 2013.

In particolare:
– i ricavi diffusionali delle testate Mondadori hanno risentito dello scenario negativo e, pur registrando una performance migliore del mercato di riferimento (-12,8% fonte interna: Press-Di), sono in calo del 5,6% al netto delle testate chiuse e cedute;
– la raccolta pubblicitaria è in diminuzione del 7,4%, a fronte di un mercato che perde il 14,7% (fonte Nielsen, febbraio);
– in forte crescita la raccolta sui siti internet dei brand dei magazine (+24%), rispetto a un mercato in calo del 6,3% (fonte: Nielsen, febbraio);
– le vendite congiunte hanno contenuto la flessione dei ricavi al 14,4%, con un mercato che perde il 19,3% (fonte interna: Press-Di).

Attività internazionali

Mondadori International Business ha chiuso il primo trimestre 2014 con ricavi in linea con l’esercizio precedente. La leggera flessione delle royalty legate all’attività di licensing è stata compensata dalle maggiori commissioni sulla raccolta pubblicitaria effettuata per conto dei partner stranieri sul mercato italiano (raccolta totale del trimestre in miglioramento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2013).

Tra i lanci dell’ultimo anno, da segnalare l’eccellente performance della prima edizione di Icon, distribuito in Spagna in partnership con il Gruppo Prisa dallo scorso novembre. Sul fronte della raccolta pubblicitaria, Mondadori International Business ha ampliato il numero di editori stranieri per i quali effettua l’attività di concessionaria.

Sul fronte delle partecipazioni, Mondadori Seec Advertising Co. Ltd, concessionaria dell’edizione cinese di Grazia, ha registrato nei primi tre mesi del 2014 ricavi in crescita del 12%, rispetto allo stesso periodo del 2013 e da aprile la periodicità della pubblicazione è diventata settimanale; Mondadori Independent Media, joint-venture che edita Grazia in Russia, ha registrato nei primi tre mesi del 2014 ricavi in linea con l’esercizio precedente, nonostante la difficile situazione politica del Paese, che ha in parte condizionato gli investimenti pubblicitari; Attica Publications, editore leader nel mercato greco dei periodici e delle emittenti radiofoniche, ha beneficiato nel primo trimestre di investimenti pubblicitari in aumento rispetto al 2013 (+5% sulla carta stampata e +4% sulle radio).

· PERIODICI FRANCIA
L’Area Periodici Francia ha registrato un fatturato di 81,7 milioni di euro, in leggera flessione (-1,6%) rispetto agli 83 milioni di euro del primo trimestre 2013; tenuto conto delle discontinuità, rappresentate dalla cessione di Le Film Français a dicembre 2103 e di una uscita supplementare nel 2014, rispetto all’esercizio precedente, di Télé-Star, Télé-Poche e Auto-Plus, il calo dei ricavi si attesta al 2,2%.

Nel primo trimestre dell’anno i ricavi diffusionali, che rappresentano circa il 73% del fatturato totale del periodo, sono stabili (-0,1% a perimetro costante). Le vendite in edicola hanno registrato un calo dell’1,4% a perimetro costante, che rappresenta un ottimo risultato rispetto al dato di mercato (-8,1% a fine marzo; fonte: Mondadori France Diffusion): da segnalare in particolare le performance di vendite del settimanale Closer (+25% in volume) e dei mensili Pleine Vie (+24%) e Top Santé (+25%) e i riscontri positivi dei recenti lanci di nuovi periodici, come 750g, Slam e Histoire & Jeux. Stabili i ricavi da abbonamenti (-0,8% a perimetro costante).

Sul fronte della raccolta pubblicitaria, in un contesto di mercato difficile (-10%; fonte interna), Mondadori ha registrato ricavi in calo del 10,5% a perimetro costante.

Mondadori France, nel primo trimestre 2014, ha sviluppato in maniera sostanziale il fatturato digitale (+41,3% rispetto al 2013); la crescita riguarda le attività delle properties (+40,6%) ma anche del pure player NaturaBuy (+46%). Anche dal punto di vista del traffico si registrano aumenti significativi, con 7,8 milioni di visitatori unici anche grazie alla performance di Closer.

La raccolta pubblicitaria sui siti, gestita internamente da gennaio 2014, ha registrato nel primo trimestre ricavi in crescita del 39%, che rappresentano ormai il 9% del fatturato pubblicitario del Gruppo Mondadori France.

Molte delle iniziative lanciate nel corso di questi ultimi anni permettono ora di realizzare importanti economie di scala, in particolare, con riferimento ai costi generali, ai costi industriali e ai costi di gestione degli abbonamenti, consentendo di ottenere una crescita del margine operativo lordo, pur in presenza di una flessione dei ricavi.

Sul versante del contenimento dei costi, prosegue l’attività volta a creare nuove efficienze: in particolare, nei primi mesi dell’anno, sono stati avviati un piano di riduzione del personale su base volontaria (obiettivo tra il 10% e il 15% in 3 anni) e un progetto di raggruppamento di tutto il personale in un solo edificio (dicembre 2014).

· PUBBLICITÀ
I dati dell’area rappresentati in consolidato sono disomogenei, in quanto, come già detto, dal 1° gennaio 2014 le attività di raccolta pubblicitaria di Mondadori Pubblicità S.p.A., controllata da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., sono state conferite in Mediamond S.p.A., joint-venture costituita nel 2009 e pariteticamente partecipata da Mondadori Pubblicità S.p.A. e da Publitalia ’80 S.p.A.. Per Mondadori si tratta di un’operazione inserita in un processo più ampio di innovazione del modello di business, che contribuisce ad affermare ancora di più la leadership del Gruppo, grazie a un approccio nuovo, sostenuto da sinergie significative e da modelli di offerta più adatti alla nuova realtà del mercato.

Il fatturato relativo all’attività dell’attuale Mondadori Pubblicità si attesta a 3,9 milioni di euro; a perimetro omogeneo, al netto delle attività conferite a Mediamond, risulta leggermente in crescita.

Il margine operativo lordo, che comprende anche il risultato pro-quota di Mediamond, risulta in deciso miglioramento rispetto al primo trimestre 2013, evidenziando gli effetti positivi dell’operazione sopra descritta.

In particolare, nel primo trimestre il fatturato di Mediamond, società consolidata ad equity, tenuto conto della raccolta realizzata da Mondadori Pubblicità nello stesso periodo del 2013, è in crescita del 12,3%.

Nello specifico:
– il segmento stampa e radio (ramo d’azienda conferito da Mondadori Pubblicità) ha registrato un aumento dei fatturati pari all’8,5% (-7,4% sulla stampa rispetto al -14,7% del mercato a fine febbraio, e ricavi più che raddoppiati per la radio, anche per la forte discontinuità rispetto all’anno precedente a seguito dell’ingresso in portafoglio di nuove emittenti, tra cui Radio Italia, da metà aprile 2013, Radionorba e Radio Subasio, da fine 2013, e Radio Sportiva, da inizio 2014);
– la raccolta pubblicitaria sul segmento web è cresciuta del 24% rispetto a un mercato in calo del 6,3% (fonte: Nielsen, febbraio).

  • RETAIL

Il mercato di riferimento per l’area Retail ha risentito particolarmente dell’andamento negativo del libro e del settore del consumer electronics, che ha registrato nel periodo un generale rallentamento, con l’unica eccezione degli e-reader, cresciuti a doppia cifra, ma sempre su valori assoluti contenuti.

Nel primo trimestre 2014 i ricavi dell’Area – che conta 19 librerie dirette, 315 librerie in franchising, 186 edicolè, 8 multicenter e 21 librerie club, e l’attività di e-commerce di inMondadori.it – sono stati di 47,2 milioni di euro, in calo del 6,9% rispetto ai 50,7 milioni di euro dell’analogo periodo del 2013.

Da segnalare che nel periodo la quota di mercato del Retail nel settore del libro è passata dal 13,7% del 2013 al 14,3% nel 2014, questo anche grazie alle rinnovate attività di comunicazione e promozione.

Prosegue il trend negativo del canale dei club, che ha segnato una contrazione dei ricavi di circa il 20%; anche le vendite realizzate tramite il sito inMondadori.it sono risultate in flessione del 4,7%.

In relazione al margine operativo lordo, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, il canale franchising ha mantenuto un segno positivo e il canale dei punti vendita diretti (librerie e multicenter) ha mostrato un consistente recupero di marginalità, grazie alla chiusura di alcune librerie dirette non redditizie.

Nel canale del club, gli effetti derivanti dagli interventi di razionalizzazione del network dei negozi e delle attività di reclutamento hanno consentito il mantenimento di una marginalità analoga all’anno precedente.

Anche il canale e-commerce ha beneficiato nel primo trimestre del contenimento dei costi di struttura.

Di fronte a uno scenario economico generale recessivo sono già state attivate diverse azioni volte a recuperare quote di mercato e redditività. In particolare:
– progressiva revisione del network e del format dei negozi;
– attività di comunicazione e advertising volta a sostenere le vendite e la conquista di quote di mercato, in particolare per il prodotto libro;
– continua razionalizzazione delle attività di reclutamento nel club (-13%);
– stretto controllo dei costi di gestione dei punti vendita e rinegoziazione degli affitti;
– proseguimento delle azioni di riorganizzazione: applicazione della procedura di solidarietà (20% rispetto al 10% del 2013) nelle sedi centrali di Milano e Rimini e uscita dal perimetro di attività diretta della società della gestione logistica per i canali club e on-line, passata alla Capogruppo.

  • RADIO

Il mercato della raccolta pubblicitaria in Italia, dopo un 2013 in forte calo, ha mostrato un avvio ancora debole evidenziando a febbraio (fonte: Nielsen) un ritardo del 4,3% con tutti i mezzi in terreno negativo con la sola eccezione del mezzo radiofonico, in crescita del 7,5%.

In questo contesto la raccolta pubblicitaria di R101 ha realizzato ricavi per 2,6 milioni di euro, in linea con il trimestre dell’anno precedente.

Grazie a una serie di interventi di revisione e di ottimizzazione delle strutture e a un diverso timing dei supporti promozionali e di comunicazione, il margine operativo lordo, ancora negativo, è risultato comunque in miglioramento.

A fine marzo, a conferma del ruolo prioritario che l’emittente riveste all’interno del Gruppo, è stata presentata la nuova R101 con una linea editoriale rinnovata, nuovo logo, nuovo pay off “the Music” e una serie di novità per gli ascoltatori. Il cambiamento è stato accompagnato da una intensa attività promozionale a supporto del nuovo format, con l’avvio di partnership con programmi televisivi e il rafforzamento dei legami con la musica italiana e internazionale, grazie all’abbinamento ad alcuni tour di artisti e gruppi di fama internazionale.

  • DIGITAL

Nel corso del 2013 è stata costituita l’Area Digital Innovation con l’obiettivo, non solo di accelerare la crescita della presenza nel mercato digitale, ma anche di strutturare i processi di innovazione e di identificare nuove opportunità per lo sviluppo del business. La nuova struttura è impegnata nello sviluppo di attività di marketing service e di e-commerce, oltre a supportare le attività svolte da Cemit Interactive Media S.p.A..

Nel corso dei primi mesi del 2014 è proseguito, secondo i programmi prefissati, il potenziamento dei diversi team con l’inserimento di nuove risorse dedicate al CRM, alla diffusione della card del Gruppo, con i relativi programmi loyalty, ai servizi di marketing e agli sviluppi tecnologici dei nuovi progetti a supporto diretto delle attività digital esistenti all’interno dei business di libri, periodici e retail.

Si segnala che nel periodo è stata inserita nel perimetro di attività la nuova acquisizione di Anobii.

Nel primo trimestre dell’anno il volume d’affari si è mantenuto stabile rispetto ai primi tre mesi del 2013, come risultato, da un lato, della forte crescita degli e-book (+57%) e dei siti delle testate italiane (+24%) – tra cui Donnamoderna.com (+23,8%), Grazia.it (+43,5%) e Panoramauto.it (+5,2%) – e francesi (+39%); dall’altro, della riduzione dei ricavi di Cemit e inMondadori.it.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto di mercato che non mostra ancora segnali di miglioramento, le positive risultanze del primo trimestre, conseguenti alle azioni intraprese sui prodotti, sulla riorganizzazione e sul contenimento dei costi, consentono di stimare per l’intero esercizio 2014 un livello di redditività (EBITDA) superiore a quello dell’esercizio 2012, confermando quanto indicato già in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013.

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Il Consiglio di Amministrazione di Mondadori ha inoltre approvato il Bilancio di Sostenibilità 2013, redatto secondo le Linee guida del GRI, standard G3.1, con livello di applicazione B+.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Carlo Maria Vismara dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della società.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati del primo trimestre 2014 è resa disponibile presso la sede legale della Società, presso www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

Approvato dal Consiglio di amministrazione il resoconto di gestione sul primo trimestre dell’esercizio 2013

Fatturato consolidato a 292,7 milioni di euro, -10,8% rispetto ai 328,1 milioni di euro del 31 marzo 2012

Margine operativo loro consolidato a -4,6 milioni di euro (a break even al netto dei costi di riorganizzazione) rispetto ai +15,2 milioni di euro del 31 marzo 2012

Risultato netto consolidato a -15,3 milioni di euro rispetto ai 2,6 milioni di euro del 31 marzo 2012

Posizione finanziaria netta a -310,6 milioni di euro rispetto ai -301,8 milioni di euro del 31 marzo 2012 e ai -267,6 milioni di euro di fine 2012

Estensione piano riduzione costi e riorganizzazione: 100 milioni di euro il target di saving al 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto di gestione sul primo trimestre dell’esercizio 2013 presentato dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

LO SCENARIO DI MERCATO
Il primo trimestre del 2013 è stato caratterizzato, come nei precedenti mesi, da un quadro economico globale di difficoltà e di incertezza. In Italia si è confermata la prolungata fase recessiva, con tutti i principali dati macroeconomici di produzione, consumi e livello di occupazione in peggioramento.
Anche in Francia si sta assistendo ad un progressivo deterioramento del quadro economico, in particolare per il PIL, previsto in contrazione nell’anno, e per il tasso di disoccupazione, già cresciuto significativamente nel 2012.

I mercati in cui il Gruppo opera hanno risentito nel trimestre della situazione di crisi in atto, con accentuate flessioni nelle diffusioni e nella raccolta pubblicitaria dei periodici; anche il mercato dei libri in Italia ha presentato valori in riduzione, seppur in misura più contenuta.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2013
Il fatturato consolidato è stato di 292,7 milioni di euro, in riduzione del 10,8% rispetto ai 328,1 milioni di euro al 31 marzo 2012.

Il margine operativo lordo consolidato è risultato di –4,6 milioni di euro (a break even al netto dei costi di riorganizzazione), rispetto ai 15,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente; esclusi anche i fattori non ricorrenti positivi del 2012, il differenziale di risultato omogeneo sarebbe di -5,2 milioni di euro.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a -10,6 milioni di euro, rispetto ai 9,1 milioni di euro del primo trimestre 2012, con ammortamenti di attività materiali ed immateriali per 6 milioni di euro (6,1 milioni di euro nel 2012).

Il risultato prima delle imposte consolidato è stato di –15,6 milioni di euro, rispetto ai 4,7 milioni di euro di pari periodo dell’esercizio precedente; nel trimestre gli oneri finanziari sono ammontati a -5 milioni di euro, rispetto ai -4,4 milioni di euro del 2012.

Il risultato netto consolidato è risultato negativo per 15,3 milioni di euro, rispetto all’utile di 2,6 milioni di euro al 31 marzo 2012.

Il cash flow lordo del primo trimestre 2013 è stato di –9,3 milioni di euro rispetto agli 8,7 milioni di euro del primo trimestre 2012.

La posizione finanziaria netta è passata da -267,6 milioni di euro di fine 2012 a –310,6 milioni di euro al 31 marzo 2013 (-301,8 milioni di euro al 31 marzo 2012).

Informazioni sul personale
Al 31 marzo 2013 il personale dipendente in forza alle società del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, è risultato composto da 3.626 unità, in riduzione del 3,7% (-138 posizioni) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: nel solo primo trimestre 2013 la diminuzione è stata di 77 unità.

Analogamente, nel primo trimestre 2013, il costo del personale si è ridotto del 2,5% (-7,5% al netto dei maggiori oneri di ristrutturazione) attestandosi a 71,2 milioni di euro. Il dato del 2012 è stato rielaborato per tenere conto delle nuove disposizioni introdotte dallo IAS 19 entrate in vigore dal 1° gennaio 2013, con effetto retroattivo. In particolare il principio prevede l’iscrizione degli utili e delle perdite attuariali, relativi al calcolo del TFR, nel prospetto del “Conto economico complessivo consolidato” anziché tra i costi del personale.

La riduzione degli organici e dei costi è da imputarsi, essenzialmente, agli effetti dei processi di ristrutturazione in atto, sia nell’area Direct che, soprattutto, nelle società interessate dal piano di prepensionamento partito ad ottobre 2012: la capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Mondadori Pubblicità S.p.A. e Press-Di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l.

In tutte le realtà del Gruppo, sia in Italia sia in Francia, continua comunque la politica di riduzione dei costi fissi attraverso capillari azioni di efficienza organizzativa e specifiche azioni di semplificazione dei livelli gerarchici.

· LIBRI

Nel primo trimestre 2013 il mercato dei libri trade è diminuito sia a copie (-3,1%) sia a valore (-4,1%) rispetto al primo trimestre 2012 (fonte Nielsen).

In questo contesto il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership, con una quota pari al 25,7% a valore (fonte Nielsen).

Il fatturato complessivo dell’area Libri è stato di 63,2 milioni di euro, in calo dell’1,6% rispetto al primo trimestre 2012.

Per quanto riguarda l’andamento delle case editrici del Gruppo, si segnala che Edizioni Mondadori ha previsto nel secondo e quarto trimestre dell’anno la pubblicazione dei libri più forti: tra questi, l’attesissimo nuovo romanzo di Dan Brown, Inferno, in uscita oggi, in contemporanea mondiale.

Einaudi ha chiuso il primo trimestre 2013 con un fatturato in crescita del 5,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e con una quota di mercato in libreria del 6%.

Mondadori Electa ha registrato al 31 marzo 2013 un incremento dei ricavi del 24,5% rispetto al primo trimestre 2012: principalmente grazie al successo della mostra Costantino 313 d.C. e all’ottimo andamento dei ricavi dei bookshop.

Sul fronte e-book, i ricavi sono raddoppiati rispetto all’anno scorso, con un’ottima performance del romance femminile e della novità di John Grisham L’ex avvocato. Tra le attività editoriali si segnala il lancio della collana “Quanti” di Einaudi e la digitalizzazione dell’opera di D’Annunzio per l’anniversario della nascita.

· PERIODICI ITALIA

Il difficile contesto macro-economico e l’incertezza politica del Paese continuano a influenzare fortemente il mercato della stampa periodica, che sta registrando andamenti negativi molto simili all’ultimo trimestre dello scorso esercizio. Il mercato pubblicitario ha evidenziato a febbraio un calo complessivo a valore del 16,5%, con un -21,6% sulla stampa periodica (fonte Nielsen).

I Periodici Italia hanno presentato nel periodo significative disomogeneità rispetto al primo trimestre 2012, tra le quali, in particolare, la chiusura di Economy, la trasformazione in allegato di Flair e un diverso numero di uscite per Tv Sorrisi e Canzoni, Telepiù e GuidaTV.

Il calo complessivo dei ricavi dell’Area è stato del 14,9%, passando da 104,3 milioni di euro nel primo trimestre 2012 a 88,8 milioni di euro.

– I ricavi diffusionali hanno subìto un rallentamento rispetto all’anno precedente, ma in minor misura: 14,1% (-11% a perimetro omogeneo). Tra le testate in portafoglio, Chi – dopo una chiusura d’anno e un gennaio 2013 in contrazione – ha migliorato le diffusioni nei mesi di febbraio e marzo, per assestarsi su valori simili all’anno precedente.

Donna Moderna, Grazia e TuStyle, dopo il rinnovamento, tra dicembre ed inizio febbraio, delle rispettive direzioni, sono stati rilanciati in contemporanea la scorsa settimana, con la volontà di ribadire e consolidare l’assoluta leadership di Mondadori nel segmento dei periodici femminili.

TV Sorrisi e Canzoni si conferma il settimanale più diffuso in Italia, con 720.000 copie, pur in lieve calo (-5%) rispetto al 2012.

Panorama presenta un calo, anche per la modifica in corso del mix diffusionale, ma la versione base del giornale sta tenendo un trend positivo rispetto all’esercizio precedente.

– Sul fronte della raccolta pubblicitaria, maggiormente toccata dalla congiuntura economica attuale, i ricavi dell’Area hanno registrato nel primo trimestre dell’anno una contrazione del 22,1% a perimetro omogeneo (-23,9% nominali).

– Per quanto riguarda le vendite congiunte, Mondadori ha registrato un calo dell’11,8%, con una performance migliore rispetto al mercato in forte contrazione (-19,1% a valore, fonte interna): la riduzione di fatturato è derivata per Mondadori da una precisa scelta di razionalizzazione delle iniziative, volta a minimizzare i rischi economici, con un forte incremento della redditività.

– Nel primo trimestre 2013 i siti dei principali magazine del Gruppo hanno mostrato importanti performance sia in termini di raccolta pubblicitaria – cresciuta complessivamente del 10,4% con un andamento decisamente superiore a quello del mercato (+5%, fonte Nielsen a febbraio) – sia in termini di traffico.

Si segnala, in particolare, il forte aumento a marzo (fonte Shinystat) di Donnamoderna.com, che con 11 milioni di utenti unici si conferma ai vertici dei siti femminili; Grazia.it, con 1 milioni di utenti unici; Panorama.it, con 3,2 milioni di utenti unici; e Panoramauto.it, con 1 milione di utenti unici.

Gli andamenti negativi del mercato dei periodici, iniziati nel 2009 e acuitisi nel 2012, hanno portato l’azienda ad intraprendere un piano di riorganizzazione che prevede la razionalizzazione del portafoglio prodotti e la rivisitazione dei processi redazionali con la chiusura di 4 mensili e dell’unità organizzativa della programmazione televisiva, con la conseguente dichiarazione di 87 esuberi complessivi nelle redazioni di Mondadori.

A questo piano si va ad aggiungere un progetto di ulteriore razionalizzazione dei costi, compresi quelli industriali.

Contemporaneamente è iniziato il lavoro di rilancio e riposizionamento di alcuni magazine, tra cui quelli dedicati all’arredamento e, dopo la chiusura del trimestre, dei tre principali settimanali femminili, con l’obiettivo di rafforzare ancor di più il primato di Mondadori.

Attività internazionali

Le attività internazionali, concentrate nella società Mondadori International Business, hanno chiuso il primo trimestre 2013 con ricavi in crescita del 12,7% rispetto all’anno precedente.

Licensing: la crescita è stata trainata dalla nascita negli ultimi 12 mesi di nuove edizioni del Grazia International Network (Sudafrica, Polonia, Spagna e Corea), che hanno contribuito all’incremento dei ricavi da royalties (+18,3%).

Advertising: nel primo trimestre 2013 la raccolta pubblicitaria per conto dei partner internazionali è stata in linea con l’esercizio precedente, grazie all’appeal del network che ha registrato una performance decisamente migliore rispetto al mercato di riferimento.

Partecipazioni:
– Mondadori Seec Advertising Co. Ltd, concessionaria esclusiva per la raccolta pubblicitaria dell’edizione di Grazia in Cina, ha registrato nel primo trimestre 2013 ricavi in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo del 2012;
– Mondadori Independent Media, editore di Grazia in Russia, ha registrato al 31 marzo 2013 ricavi in crescita del 3% rispetto al 2012;
– Attica Publications ha confermato la propria leadership in Grecia, anche in un contesto di accentuata crisi dei competitor. In un mercato pubblicitario in ulteriore contrazione rispetto al 2012 (-15% i magazine e -30% radio e TV), Attica ha presentato risultati in linea con lo stesso periodo del 2012, grazie ai benefici derivanti dal piano di ristrutturazione, messo in atto già a partire dal 2011 (e proseguito nel 2012), e all’opera di diversificazione.

Il volume d’affari generato dal network internazionale di Grazia è ammontato a 27,9 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto al primo trimestre 2012.

· PUBBLICITÀ

L’andamento degli investimenti pubblicitari dei primi due mesi dell’anno ha registrato un calo del 16,5% rispetto al 2012, confermando le difficoltà riscontrate nei 12 mesi precedenti.

La televisione ha continuato il trend negativo del 2012 (-16,1%), cui fa eccezione il buon andamento delle emittenti digitali. Tra gli altri mezzi in calo la radio (-17,3%), nonostante un gennaio quasi in linea con il 2012, e il direct mail (-19%), mentre in controtendenza l’outdoor e Internet (+5%), che però mostra qualche segnale di rallentamento. Per la stampa in generale, la situazione rimane molto negativa e in linea con l’ultimo trimestre del 2012, segno che la crisi che ha colpito in particolare l’Italia non accenna ad allentare la presa. I quotidiani registrano un -26,1%, mentre per i periodici il calo è più contenuto (-21,6%), ma con stime decisamente negative per i mesi di marzo e aprile.

La contrazione degli investimenti pubblicitari sta insistendo su tutti i settori del mezzo periodico: in forte calo la moda, l’arredamento e l’auto mentre sembra soffrire meno il largo consumo, dopo due anni di forti contrazioni.

Mondadori Pubblicità ha chiuso il primo trimestre 2013 con ricavi complessivi a 29,9 milioni di euro, in calo del 29,5% rispetto ai 42,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2012.

A causa dell’incerta situazione economica del Paese, i settimanali Mondadori hanno risentito di un turnover negativo dei clienti e della diminuzione di investimento dei top spender dei principali settori, ad eccezione di TV Sorrisi e Canzoni e TuStyle; per i mensili Mondadori il calo è stato un po’ più contenuto, anche per l’andamento di testate come Flair, Icon e Interni, che hanno sofferto meno della media del mercato, e per la positiva performance del sistema cucina, anche grazie ai buoni risultati del settore del largo consumo.

I ricavi pubblicitari del mezzo radio sono in calo del 25%; in particolare R101 ha registrato un -18,8%.

Per il mezzo Internet si segnala la continua crescita di Mediamond (+38% rispetto al primo trimestre 2012), con un ottimo risultato per tutti i principali siti Mondadori.

· PERIODICI FRANCIA

In un contesto economico che permane difficile, Mondadori France ha chiuso il primo trimestre 2013 con ricavi consolidati per 83 milioni di euro. A perimetro costante, tenuto conto che i settimanali Télé Star, Télé Poche e Auto Plus hanno beneficiato nel primo trimestre del 2012 di un’uscita in più rispetto ai primi tre mesi del 2013, il fatturato si riduce del 9,6% rispetto ai nominali 12%.

I ricavi diffusionali, che rappresentano circa il 72% del totale, hanno mostrato nel periodo una riduzione dell’8,1% a parità di uscite (-10,3% nominali).

Le vendite in edicola, in termini omogenei, sono calate del 7,6%, in linea con il mercato (-7,5%; fonte interna). Hanno inciso sulle vendite anche gli scioperi di Presstalis, principale operatore nella distribuzione.

La strategia di brand extension è proseguita anche nel 2013, con l’ingresso in portafoglio di nuovi prodotti testati lo scorso anno, tra i quali Faits Divers à la Une, Des Chiffres et des Lettres, Closer Jeux, Closer-C’est leur histoire. Inoltre il magazine Closer ha incrementato il proprio sistema con il lancio con successo a febbraio di Closer Teen, il cui primo numero ha venduto 58.000 copie.

Sempre avendo come priorità la qualità editoriale, sono state rinnovate le formule di Grazia, Modes & Travaux, Nous Deux e Sport Auto, cui seguiranno nel corso dell’esercizio i restyling di Auto-Journal e di Auto-Plus.

Il mensile Science & Vie ha celebrato il suo centenario con un numero speciale arricchito dalla riedizione del primo numero apparso il 1° aprile 1913.

Nelle ultime settimane del primo trimestre è stato inoltre lanciato Nostalgie Jeux, un periodico di giochi realizzato in collaborazione con l’emittente radiofonica Nostalgie, e nel settore benessere la testata Vital. Prossimamente verrà lanciato un nuovo magazine di cucina, 750g, in collaborazione con il sito www.750g.com.

Infine il Syndicat des Editeurs de Presse Magazine (S.E.P.M.) ha premiato Biba per essersi distinto per “10 anni di successi”.

Il fatturato pubblicitario, al netto dei cambi merce e a parità di uscite, ha registrato un calo del 10,3% (-16,1% nominali).

A livello di mercato (fonte Kantar Media a febbraio) si evidenzia una discesa dei volumi del 7,4%, che per Mondadori si attesta nello stesso periodo al -5,8%.

Nel primo trimestre, Mondadori France ha continuato a investire nelle attività digitali, in cui è presente con una audience aggregata da 5 milioni di visitatori unici (fonte Nielsen). Il volume d’affari è progredito del 20% nel primo trimestre, grazie, tra gli altri, al successo dei siti Autoplus.fr, Closermag.fr e Science-et-vie.com, al lancio delle nuove app Télé Star, Auto-Journal per iPad, della nuova versione di Grazia e di Sport Auto per iPad.

Infine, per quanto riguarda le recenti acquisizioni, il sito NaturaBuy.fr prosegue il suo sviluppo con un incremento delle transazioni del 24% rispetto al 2012.

· DIRECT

Il fatturato complessivo dell’area Direct nel primo trimestre 2013 è stato pari a 55,8 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 58,4 milioni di euro dell’analogo periodo del 2012.

Il critico scenario economico, il persistente calo dei consumi interni e la continua contrazione del mercato del libro (principale area di attività) hanno richiesto continui interventi di ridimensionamento dei costi, revisione del network e diversificazione di offerta.

In particolare si è lavorato sulla razionalizzazione della rete (oggi composta da 570 punti vendita) con la chiusura di 12 negozi. A parità di perimetro la catena di librerie di proprietà ha comunque realizzato ricavi in crescita del 3%; mentre i multicenter e i punti vendita in franchising hanno mantenuto un sostanziale allineamento all’anno precedente.

È proseguita inoltre nel periodo la diversificazione dei prodotti e lo sviluppo della strategia multicanale di inMondadori, finalizzata all’integrazione in un unico sistema dell’offerta on-line e off-line, che sarà completata nel corso dell’anno.

Cemit, società che opera nell’ambito della comunicazione diretta, ha sviluppato nel primo trimestre 2013 un fatturato in linea con l’anno precedente, nonostante operi in un mercato in forte e continua contrazione.

· RADIO

Il mercato della raccolta pubblicitaria in Italia ha chiuso il primo trimestre con un forte calo su tutti i mezzi (-16,5% a febbraio, fonte Nielsen) con la sola eccezione di Internet (+5%); in particolare la Radio ha segnato a febbraio una flessione del 17,3% (gennaio -2,2% e febbraio -27,7%).

In questo contesto la raccolta pubblicitaria di R101, risentendo della pesante flessione dei principali settori merceologici – auto, affari (prevalentemente telecomunicazioni e finanza) e largo consumo (che da soli rappresentano nel trimestre l’85% del fatturato) – ha chiuso il trimestre in linea con il trend negativo di mercato, con ricavi a 2,6 milioni di euro (ricavi pubblicitari della radio, del sito e altre iniziative) in calo del 18,8% rispetto ai 3,2 milioni di euro del primo trimestre 2012.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nei mercati di riferimento di Mondadori nel primo trimestre dell’anno la situazione si è confermata in tendenziale peggioramento e anche a livello generale non vi sono previsioni di ripresa nel breve termine.

In questo contesto, come già indicato in sede di presentazione del bilancio al 31 dicembre 2012, la Società sarà impegnata in una serie di attività volte al recupero della redditività dei business più in sofferenza, anche attraverso un deciso processo di riorganizzazione e di riduzione dei costi, con l’impiego di importanti risorse finanziarie ed economiche.

Per quanto sopra il livello di redditività operativa del Gruppo per l’esercizio 2013 è previsto in riduzione rispetto all’anno precedente.

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ESTENSIONE PIANO RIDUZIONE COSTI E RIORGANIZZAZIONE
A partire dal mese di maggio Mondadori imprimerà una ulteriore accelerazione sulla revisione organizzativa e sulla riduzione dei costi al fine di raggiungere una redditività compatibile con la nuova dimensione dei mercati di riferimento e di consolidare la leadership dell’azienda nel proprio settore competitivo.

L’obiettivo del progetto, che verrà coordinato da uno Steering Committee sotto la guida diretta dell’Amministratore Delegato Ernesto Mauri, è quello di migliorare il funzionamento delle strutture organizzative per aumentare l’efficacia delle attività di business ed ampliare il target di saving a 100 milioni di euro al 2015.

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Il Consiglio di Amministrazione di Mondadori ha inoltre approvato il Bilancio di Sostenibilità 2012, conforme alle Linee guida del GRI con livello di applicazione B+.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Carlo Maria Vismara dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della società.

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Il resoconto intermedio di gestione sul primo trimestre 2013 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna, presso la sede legale della Società, presso Borsa Italiana S.p.A. e su www.gruppomondadori.it, nella sezione Investor Relations. Con le medesime modalità è resa disponibile la documentazione relativa alla presentazione dei risultati del primo trimestre.

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Il verbale dell’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del 23 aprile 2013 è reso disponibile in data odierna presso la sede legale della Società, presso Borsa Italiana S.p.A. e su www.gruppomondadori.it, nella sezione Governance.