Interni

INTERNI presenta un numero internazionale e la seconda edizione di “Big Italy New York”

in occasione del Festival NYCxDesign

Sul magazine, in edicola e su app, ci sarà un Dossier dedicato agli eventi degli oltre 50 showroom monomarca che partecipano all’iniziativa e che raccontano l’eccellenza del design made in Italy nella Grande Mela

Gli appuntamenti organizzati da INTERNI con NYCxDesign, ICFF e ITA – Italian Trade Agency, si terranno il 14, il 16 e il 18 maggio, e vedranno la partecipazione di architetti e imprenditori delle aziende italiane del Design

In occasione del Festival NYCxDesign (15-21 maggio 2025), INTERNI presenta un numero internazionale e porta nella Grande Mela la seconda edizione di Big Italy New York: un  circuito di appuntamenti ideato, curato e organizzato dal magazine diretto da Gilda Bojardi, in partnership con NYCxDesign, ICFF (International Contemporary Furniture Faire) e ITA (Italian Trade Agency) che avrò luogo dal 13 al 21 maggio.

Il numero di maggio di INTERNI, in inglese/italiano, contiene un dossier di 30 pagine dedicato agli eventi che vedono protagonisti gli oltre 50 showroom, flagship store e monomarca che partecipano all’iniziativa e che raccontano l’eccellenza del Design italiano nel mondo, lungo il percorso NoMad via Madison fino a SoHo.

Nelle pagine della rivista si parla inoltre delle virtuose relazioni che storicamente legano l’Italia a New York – e agli Usa più in generale – attraverso luoghi, progetti e personaggi che in questi ultimi decenni hanno tracciato una storia di reciprocità culturale tra i due Paesi. Riferimento d’eccellenza sono Gaetano Pesce e la coppia Lella e Massimo Vignelli: se gli americani conoscono e apprezzano il design italiano è infatti in gran parte merito di questi maestri nostrani trapiantati a New York. Altri progettisti italiani hanno scelto di stabilirsi Oltreoceano dove hanno avuto modo di affermare la loro professionalità. Due testimonianze tra tutte l’architetto e urbanista Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab presso il MIT di Boston, che in questo mese inaugura la 19a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia di cui è curatore, e Giorgia Lupi, pluripremiata information designer e partner dello studio di design interdisciplinare Pentagram che firma l’identità visiva della XXIV Triennale di Milano.

Lo skyline di New York è raccontato sul magazine attraverso una selezione di progetti che vanno dal social housing alle residenze esclusive, dagli uffici agli spazi per eventi, nati da interventi mirati di rigenerazione urbana. Dietro queste opere, firme di spicco dell’architettura internazionale – da Steven Holl a Daniel Libeskind, da Bonetti/Kozerski a Gabellini Sheppard, da LOT-EK a SOM, fino a Tihany Design e Fuller/Overby. E il distinguo di una forte identità linguistica, che intreccia in modo sorprendente temi di memoria storica, design contemporaneo, sperimentazione materica, sostenibilità ambientale e un tocco inconfondibile di Made in Italy.

Gli eventi

Big Italy New York verrà inaugurato mercoledì 14 maggio alle ore 18 presso la sede di ITA (33 E 67th St, New York) con un incontro speciale che ruoterà attorno al progetto Casa Italiana x Italy on Madison, curato e ideato da Paola Navone (Studio Otto), regista di una narrazione che intreccia imprenditoria, artigianato e design. Dopo i saluti di Erica di Giovancarlo (direttrice di ITA New York) e di Gilda Bojardi (direttore di INTERNI),  prenderà il via il talk dal titolo Where Design Meets History che si svilupperà come uno sparring culturale tra Paola Navone, un panel di interior designer internazionali, tra cui Duccio Grassi, Yabu Pushelberg, Enrico Bonetti, Gabriele Chiave, e gli imprenditori italiani Rossella Bisazza, Giulio Cappellini, Bendis Ronchetti Illulian, Daniele Busca/Scavolini USA. Un confronto aperto tra visioni e competenze che restituisce l’immagine di una Casa Italiana capace di valorizzare la tradizione proiettandola nel contemporaneo. Declinata nei colori della bandiera, la casa prende vita nella sede ICE attraverso oggetti uniti non solo da una coerenza cromatica, ma da un intento condiviso: migliorare la qualità della vita quotidiana attraverso il progetto.

Si proseguirà poi venerdì 16 maggio con la ICFF Night Out, una serie di eventi diffusi e presentazioni che avranno come focus design, cultura e innovazione. Infine, domenica 18 maggio alle ore 12 nella sede ICFF al Javits Center (429 11th Ave), si terrà il dibattito INTERNI Cre-Action Big Italy in New York con Francesca Portesine, SOM (Skidmore, Owings & Merrill), in dialogo con Massimo Iosa Ghini. Due visioni progettuali a confronto, due percorsi diversi, ma con un obiettivo comune: creare spazi e oggetti che migliorano la vita delle persone. Dal concept alla scelta dei materiali, ogni gesto progettuale vuole migliorare la qualità dell’abitare il mondo. Architettura, design e arte diventano strumenti per leggere il presente e immaginare nuove prospettive, lavorando su diverse scale e contesti: dal costruire all’esporre, dal promuovere al reinterpretare.

INTERNI di maggio avrà, inoltre, una distribuzione speciale: nei più rappresentativi showroom e flagship store del circuito di NoMad, Madison Avenue e Soho; all’interno di ICFF; negli studi di progettazione più importanti di New York, nelle principali scuole di design e architettura, alla Libreria Rizzoli e in un numero selezionato di book and magazine stores.

 

Grande successo per la Mostra-Evento Interni Cre-Action

Con 475.000 visitatori complessivi è stato l’evento più seguito del FuoriSalone 2025

Con questo appuntamento INTERNI conferma la leadership assoluta nel segmento living professionale e nella comunicazione del design system

Superate le aspettative per INTERNI CRE-ACTION al FuoriSalone 2025 che ha regalato al popolo del design progetti con una forte connotazione in termini di ricerca, sostenibilità e futuro.

Dal 7 al 17 aprile, l’evento ideato e coordinato dal magazine del Gruppo Mondadori diretto da Gilda Bojardi è stato il più seguito della Design Week, con numeri straordinari per adesioni e pubblico. Sono infatti 475.000 le persone che hanno visitato l’Università degli Studi di Milano, lo Strettone della Pinacoteca di Brera, l’Orto Botanico e l’Audi House of Progress presso il Portrait Milano. Per il terzo anno consecutivo, grande successo anche nelle due sedi satellite: Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol.

Questa edizione della mostra ha proposto una riflessione sul tema della CRE-ACTION, attraverso una grande evento che si è manifestato come esposizione corale e diffusa in città, concepita come un laboratorio di idee, un luogo di confronto, in cui la creatività è diventata sintesi tra creazione e azione. Allo stesso tempo, ha portato alla luce i più profondi  significati del progetto ed evidenziato come Architettura, Design e Arte siano discipline sempre più connesse e in costante dialogo con Ecologia, Economia, Botanica, Cambiamento Climatico e Filosofia.

“In occasione del FuoriSalone, Milano diventa un grande hub culturale e produttivo per concretizzare progetti non realizzabili in altri luoghi”, spiega Gilda Bojardi. “Anche quest’anno infatti la città si è trasformata in una palestra progettuale per architetti, designer e creativi provenienti da ogni parte del globo, che qui hanno trovato la possibilità di mettere a confronto le proprie visioni e di contaminare i loro saperi, nello sforzo comune di costruire un mondo più bello e sostenibile”.

Con il contributo di due co-producer (Audi e Padiglione Italia Expo 2025 Osaka) e in collaborazione con aziende e istituzioni, INTERNI ha chiamato oltre 50 tra famosi e giovani designer e architetti provenienti da 10 paesi del mondo e alcuni artisti, a esplorare come il design e l’architettura possano tradurre il presente, utilizzando materiali sia concreti che metaforici con l’obiettivo di far emergere il ruolo del progetto come mezzo di espressione dell’identità e della rappresentazione individuale. Per la mostra sono state realizzate installazioni, micro-architetture e macro-oggetti, tutti site-specific che – insieme a conferenze, talk, performance live e showcase – hanno creato un mosaico variegato di stili e visioni, ma anche di momenti di confronto, richiamando migliaia di persone. Tra questi anche tantissimi giornalisti italiani e stranieri che hanno dato a INTERNI CRE-ACTION una copertura mediatica eccezionale – dai quotidiani nazionali alle radio e alle televisioni, alla stampa specializzata, alle testate a grande diffusione – oltre ad assicurare una presenza continua sui principali canali social e web.

La mostra di INTERNI si conferma pertanto l’evento simbolo del FuoriSalone, nato nel 1990 per iniziativa di Gilda Bojardi, direttore del magazine. Alla base di questo successo l’alto livello progettuale e culturale delle installazioni, i brand coinvolti, noti a livello italiano e internazionale, così come le realtà più piccole, che ugualmente hanno saputo veicolare contenuti di grande valore. Questo riscontro eccezionale, sia di pubblico sia di visibilità mediatica, testimonia quindi la leadership assoluta di INTERNI nel segmento living professionale e nella comunicazione del design system.

Si ringraziano i co-producer Audi con DRIFT e Padiglione Italia Expo 2025 Osaka, oltre a tutte le aziende, designer e architetti che hanno partecipato: Philippe Starck con ABS GROUP, Marco Balich con Pasquale Bruni, Chen Yaoguang con Kuka Home, BIG – João Albuquerque con Roca, One Works – Francesco Vitetta con Atlas Concorde, Mapei, Ricci, Celia Centonze per GO! 2025 Capitale Europea della Cultura e PromoTurismo FVG, AMDL Circle – Michele De Lucchi con Rubner Haus, Annabel Karim Kassar con Annaka, M. Alvisi e J. Kirimoto con Corepla, Francesco Librizzi con Dameda, Piero Lissoni con Sanlorenzo, MAD – Ma Yansong e Andrea D’Antrassi con Amazon, Simone Micheli con Be Up, Pangea – Colombine Jubert e Laëtitia Rouge con Fidenza Village, ZHA – Michele Pasca di Magliano con A.A.T.C. and Co. e Carpenterie Pezzetti, Marco Piva con Saint-Gobain, Bruno Simões e Lorenza Brandão per ApexBrasil, SOM con Artemide, M.Design – Wu Bin con Empire, Antonio Mastrorilli con Disney+, Beko Design Studio con Whirlpool – Beko Europe, Salvatore Colasanto con IUAD, Christian Grande con Besenzoni, Dainelli Studio con B.I.CI / Status Contract, Gruppo Bonomi Pattini, Silvio De Ponte con Espositiva, Idealverde, Living Surfaces – Claudio Uberti, Ludovica Diligu con Labo.Art, Pablo Dorigo Degan e Genny Canton con MCZ Group, Dario Ghibaudo con Galleria Deambrogi, Federica Marangoni con cle contemporary, Marco Merendi & Diego Vencato con Gypsum, Simona Ottieri con Fondazione Ronald McDonald Italia, Claudio Larcher e Astorre Collective con NABA con ASU, David Lopez Quincoces e Francesco Meda con HD Surface, Glauco Ramazzotti e Livia Balossini con Danilo Ramazzotti per NovaBell, Repubblica Argentina con Design Argentino, Marco Nereo Rotelli con Ever in Art ed Elital, Viruta Lab con Tile of Spain, Elisa Bizzotto con Quarella, Elena Salmistraro con Eataly, Felice Limosani con Urban Up | Unipol.

INTERNI e POLI.design presentano una nuova offerta formativa per gli appassionati di design e per i professionisti del settore

in occasione del Salone del Mobile e del FuoriSalone 2025

I corsi Design Experience, nati dalla collaborazione tra Mondadori Media e la Scuola postgraduate del Politecnico di Milano, sono dedicati ai temi arredo e interni e vedranno la partecipazione di due dei più importanti progettisti italiani: Marco Piva e Michele De Lucchi

I moduli saranno disponibili online partire da questa settimana

Per tutte le informazioni e per iscriversi www.mondadoriacademy.it

In occasione del Salone del Mobile e del FuoriSalone 2025, INTERNI e POLI.design presentano una nuova offerta formativa per tutti gli appassionati di design e per i professionisti del settore. Dalla collaborazione tra il magazine di interior e contemporary design del Gruppo Mondadori e la Scuola postgraduate del Politecnico di Milano nascono infatti i corsi online Design Experience pensati per tutti coloro che vogliono conoscere le dinamiche che guidano l’innovazione nel progettare.

Il primo obiettivo di questi moduli formativi è quello di diffondere la cultura del progetto, dal concepimento alla realizzazione.

INTERNI racconta il design da oltre 70 anni, esplorando tendenze, novità e visioni, ma anche  protagonisti, progetti innovativi e idee che hanno trasformato il nostro modo di vivere gli spazi”, spiega Gilda Bojardi, direttore della rivista. “Oggi però, facciamo un passo in più. Grazie alla partnership con POLI.design, creiamo una proposta didattica per chi vuole approfondire il mondo del progetto, acquisire competenze concrete e far parte di una community esclusiva, sempre al passo con i nuovi trend. È un’opportunità per scoprire da vicino come chi progetta e chi produce trasforma il nostro presente e il nostro futuro”.

Questa iniziativa è ideata per far conoscere e amare l’affascinante e variegato mondo del design grazie a un percorso che offre ai partecipanti gli strumenti e l’ispirazione necessari per orientarsi in un ambito in continua evoluzione.

“POLI.design nasce dall’esperienza del Politecnico di Milano e rappresenta un punto di riferimento internazionale per la formazione avanzata nel design”, dichiara il professor Francesco Zurlo, preside e professore ordinario della Scuola del Design, Politecnico di Milano e coordinatore scientifico dei corsi. “Con questo progetto vogliamo sottolineare quanto e come un buon progetto di interni, e l’arredo che lo completa, possa valorizzare non solo l’estetica della casa ma anche abbracciare un concetto più ampio di benessere. La casa infatti non è solo uno spazio funzionale bensì un luogo che può incidere sull’umore e influenzare, in generale, la qualità della vita. L’intenzione dei corsi è di mostrare come arredi e interni ben progettati trasformino la percezione e l’utilizzo degli spazi, rendendoli più accoglienti, funzionali ed emozionalmente coinvolgenti”.

Design Experience connette sapere accademico e applicazione pratica, attraverso interviste con architetti e designer di successo e la presentazione di esempi concreti. I partecipanti saranno guidati alla scoperta degli elementi chiave del progetto di interni e di arredo, aiutati nel riconoscere quali siano le scelte progettuali più significative per i propri bisogni e i propri desideri, tutto con il valore aggiunto dell’approccio italiano al design.
Nei due corsi “Design experience. Vivere il design. Stili ed esperienze degli arredi” e “Design experience. L’arte di abitare. Interni italiani che emozionano”, il pubblico verrà introdotto al tema grazie ad alcuni progetti iconici, il cui racconto sarà utile per trattare tre aree tematiche. Ogni corso prevederà il coinvolgimento di tre docenti esperti, selezionati all’interno del network di Poli.design, e di Paola Albini che, con il ruolo di moderatrice, accompagnerà i partecipanti, introducendo i temi e dialogando con gli esperti. Inoltre è prevista la partecipazione di due dei più importanti progettisti italiani, nel corso Interni di Marco Piva mentre in quello Arredo di Michele De Lucchi.

I corsi saranno fruibili online a partire da questa settimana. Per tutte le informazioni e per iscriversi: www.mondadoriacademy.it

 

INTERNI

Rivista mensile distribuita in 50.000 copie, pubblicata a partire dal 1954 come primo periodico italiano dedicato all’interior decoration, INTERNI è oggi uno dei principali strumenti di comunicazione nel campo del design contemporaneo italiano e internazionale, uno strumento di lavoro essenziale per gli addetti ai lavori e per gli appassionati di design. A partire dalla prima metà degli anni Novanta il mensile è entrato a far parte del principale gruppo editoriale italiano, AME Arnoldo Mondadori Editore, e ha sviluppato nel tempo, con la direzione di Gilda Bojardi, un sistema di pubblicazioni parallele che ha trasformato la rivista da élite media a mass-media. Nell’attività di INTERNI rientrano anche l’ideazione e il coordinamento di eventi e mostre e il celebre FuoriSalone, fenomeno urbano che anima la città di Milano nella settimana del Salone del Mobile, nato nel 1990 per iniziativa di INTERNI. Dopo l’avvio delle pubblicazioni di INTERNI in Cina (2015), sono in programma ampliamenti delle edizioni internazionali. INTERNI è partner di comunicazione del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka | La città ideale.

POLI.design è un centro per la formazione post-laurea a livello nazionale e internazionale ed è parte integrante del Sistema Design del Politecnico di Milano (1° in Italia, 3° in Europa e 6° nel mondo nella classifica QS World University Rankings 2025 per l’ambito Art & Design). Dal 1999, ha costruito e consolidato la propria offerta didattica sull’approccio project-based learning, sulla ricerca e sul sapere politecnico. Dai Master fino ai Corsi Executive e alle esperienze tailor-made rivolte alle organizzazioni, POLI.design offre percorsi cross-industry che trasferiscono il mindset progettuale necessario a guidare la trasformazione in settori differenti. Protagonista di un network italiano e globale per la formazione in ambito design, favorisce il dialogo tra mondi dell’accademia, delle istituzioni e dell’industria.

Fuorisalone 2025: “INTERNI” presenta l’attesissima Mostra-Evento “Cre-Action”

Dal 7 al 17 aprile a Milano, INTERNI porta in scena il tema della Creatività e dell’Azione, proseguendo nel proprio percorso culturale di riflessione su Architettura, Design e Arte, integrando gli aspetti più scientifici dell’Ecologia, Economia e Filosofia

40 installazioni distribuite in 6 location simbolo della cultura e dell’eccellenza della città: dall’Università degli Studi di Milano allo Strettone della Pinacoteca e Orto Botanico di Brera, dall’Audi House of Progress presso il Portrait Milano a Eataly Milano Smeraldo, fino a De Castillia 23 di Urban Up | Unipol

Dopo aver celebrato il traguardo dei suoi primi 70 anni (1954-2024), INTERNI continua a riflettere sul progetto, sui suoi più profondi significati e su come Architettura, Design e Arte siano discipline sempre più connesse e in costante dialogo con Ecologia, Economia, Botanica, Cambiamento Climatico e Filosofia.

Tutto questo è alla base di CRE-ACTION, l’attesissima Mostra-Evento di INTERNI, che animerà la prossima edizione del FuoriSalone con un programma coinvolgente e innovativo grazie alla partecipazione di designer, architetti e artisti internazionali, uniti per progettare un futuro migliore.

40 proposte creative – tra installazioni, microarchitetture, maxi oggetti e mostre – realizzate da un parterre di più di 50 progettisti di 10 nazionalità diverse in 6 luoghi iconici di Milano per 10 giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti e non solo. Questi i numeri di INTERNI CRE-ACTION, la mostra ideata dal magazine di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori, diretto da Gilda Bojardi, che si terrà dal 7 al 17 aprile nei Cortili dell’Università degli Studi di Milano, all’Orto Botanico di Brera, nello Strettone della Pinacoteca e al Portrait Milano, sede di Audi House of Progress. Inoltre INTERNI, rinnovando il suo ruolo di “attivatore” di energie progettuali, affiancherà per il terzo anno consecutivo  Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol.

“Quest’anno INTERNI propone una riflessione sul tema della Cre-Action, attraverso una grande Mostra-Evento che si manifesta come esposizione corale, diffusa in città, concepita come un laboratorio di idee, un luogo di confronto, in cui la creatività diventa sintesi tra creazione e azione”, spiega Gilda Bojardi.

Anche in questa edizione, INTERNI intende esplorare e approfondire, con un approccio interdisciplinare, la complessità del Progetto, delineandone le prospettive in una visione orientata verso un “futuro possibile”.  Durante il FuoriSalone di aprile Milano si trasforma infatti in un hub culturale e produttivo nel quale professionisti provenienti da tutto il mondo trovano la possibilità di mettere a confronto le proprie visioni e di realizzare progetti che anticipano scenari.

Co-Producer di CRE-ACTION sono Audi e Padiglione Italia Expo 2025 Osaka.

La mostra-evento di INTERNI è una delle principali iniziative che il Comune di Milano propone per la Design Week e per il FuoriSalone 2025, quest’ultimo nato nel 1990 per iniziativa di Gilda Bojardi e internazionalmente riconosciuto come l’evento di riferimento per il design e l’architettura internazionale.

La conferenza stampa all’Università degli Studi di Milano

INTERNI CRE-ACTION viene presentata ufficialmente lunedì 7 aprile alle ore 14.00 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono, 7).

Alla conferenza stampa, oltre ai progettisti, partecipano: Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Rodolfo Ziberna, Sindaco di Gorizia  e Gilda Bojardi, Direttore di INTERNI.

A moderare l’incontro la giornalista Monica Maggioni.

La conferenza stampa in Brera

A inaugurare le due installazioni in Brera, una conferenza stampa, in programma lunedì 7 aprile alle ore 17.00 presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Brera (via Brera, 28), che vedrà la partecipazione di Angelo Crespi, Direttore Generale della Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Braidense, Alessia Cappello, Assessora Moda e Design Comune di Milano, Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano, Martin Kater, Presidente Orto Botanico di Brera, Philippe Starck, architetto, designer e direttore artistico, Rémi Babinet, fondatore di BETC (Babinet & Co), e Marco Balich, direttore creativo.

Al Portrait Milano, in corso Venezia 11 – Audi House of Progress

Co-producer e main sponsor di INTERNI CRE-ACTION è Audi, brand automotive premium che dal 7 al 13 aprile torna con il suo hub creativo in Corso Venezia 11 nei suggestivi spazi del Portrait Milano. Confermando l’House of Progress come uno dei luoghi cardine che animeranno la settimana del design milanese, Audi presenta flexability, un progetto che accoglie l’installazione site specific Drift Us progettata da Drift per la Casa dei quattro anelli. Come sempre, l’opera nasce dalla passione dello studio olandese per i sistemi che attivano e guidano ogni cosa in natura. In questo caso l’ispirazione è il movimento creato da una folata di vento in un prato d’erba. L’opera è composta da bulbi luminosi che si attivano e producono un suono al passaggio dei visitatori, come fossero essi stessi il vento. In questo modo i progettisti invitano il pubblico a diventare parte integrante dell’ambiente che lo circonda e a sperimentare l’impatto che l’uomo esercita sulla natura. “Il vento”, spiegano Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, fondatori di Drift, “è la forza motrice dell’evoluzione e dell’innovazione in natura. Senza movimento, non c’è progresso. Audi innova movimentando le persone e Drift condivide questa visione, creando sculture e installazioni che invitano le persone a essere la forza del cambiamento”.

Nell’ambito di flexability, Audi esprime la propria visione di flessibilità tecnologica grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate finalizzate alla sostenibilità e all’efficienza, capaci di interpretare le esigenze di mobilità in ogni contesto possibile.

Il grande pubblico del FuoriSalone può scoprire in anteprima mondiale la nuova Audi A6 Avant, basata sull’innovativa piattaforma premium termica, e la full electric Audi A6 e-tron. La prima proietta in una dimensione più dinamica, efficiente e digitale il concetto di “familiare” del brand, grazie anche a plus tecnici quali le sospensioni pneumatiche adattive, lo sterzo integrale e i proiettori LED Digital Matrix evoluti. Il secondo modello, la prima Audi Avant e Sportback a elettroni, vuole essere un punto di riferimento della categoria per autonomia – sino a oltre 750 chilometri – e potenza di ricarica. Grazie ai 270 kW in DC, consente di ripristinare sino a 310 chilometri di percorrenza in 10 minuti.

Le installazioni in Brera

Nel cuore di Brera, due installazioni apparentemente antitetiche tra loro, porranno lo spettatore di fronte all’urgenza del nostro tempo:  la guerra e la ricerca  della pace.

Metafore del presente che spingeranno a riflettere e interrogarsi sul ruolo dell’uomo nella costruzione di un futuro diverso, nuovo e migliore.

It means Peace di Marco Balich

Entrando nello Strettone della Pinacoteca di Brera si scorge It means Peace di Marco Balich. Pensata con la partecipazione di Eugenia Bruni e il supporto di Pasquale Bruni, l’opera è stata realizzata da Balich Wonder Studio con Marco Cisaria (Artistic Producer). La pace è una scelta, un cammino, personale e collettivo, che richiede coraggio, determinazione e perseveranza. Il visitatore intraprende un viaggio simbolico, attraversando una strettoia oscura, densa di suoni, voci e messaggi che evocano le difficoltà esterne. È un passaggio emotivo, personale che pone di fronte alla necessità di perseverare, nonostante il caos. Al termine si apre uno spazio di luce e armonia: un ulivo, icona universale di pace ed equilibrio, risplende di colori iridescenti, segno tangibile di una meta raggiunta. Da qui, il cammino continua con la scomposizione della bandiera della pace affidata alla trascrizione della parola “pace” in sette diverse lingue, sette come i colori della sua bandiera. Il progetto celebra la pluralità delle culture e il dialogo imprescindibile per costruire la pace nel Mondo. Ogni parola, inoltre, è accompagnata da un discorso che, nella storia contemporanea, ha segnato la fine di un conflitto. È proprio in questo punto che si inserisce una “call to action”, una sorta di rituale che richiama anche il tema di CRE-ACTION: sotto le scritte, infatti, ci sono vasche con fiori di loto galleggianti, ispirati ai gioielli di Pasquale Bruni, dove le persone sono invitate a lasciare messaggi di pace e accendere delle candele. L’installazione offre uno spazio di rispetto e armonia nel quale si colloca perfettamente la Collezione Ghirlanda di Pasquale Bruni. It means Peace è uno spunto di riflessione silenzioso, ma anche un invito ad agire, a credere nel cambiamento, a riconoscere che la pace è una responsabilità̀ che appartiene a ciascuno di noi.

War Flags di Philippe Starck with Babinet & Co

Tra realtà e distopia, War Flags è un’installazione politica immaginata da Philippe Starck with Babinet & Co che denuncia radicalmente le forze e le violenze in atto nel nuovo ordine mondiale emergente e sollecita il pubblico a prendere posizione per agire. Anticipando la prospettiva di un prossimo conflitto globale, che coinvolgerebbe non solo gli stati tradizionali ma anche nuove milizie private, Philippe Starck ha immaginato la Hate Unlimited Korporation, un’azienda che da tempo si dedica alla promozione dell’odio in tutte le sue forme e dimensioni più libere in tutto il mondo. Una scommessa che ha dato i suoi frutti: l’odio si insinua, forgia nuovi percorsi ogni secondo. Ecco perché la Hate Unlimited Korporation sta ampliando la sua missione pubblicando un catalogo di insegne, bandiere e bracciali, strumenti indispensabili affinché i nuovi guerrieri possano riconoscersi a vicenda sui campi di battaglia. Collocati lungo i viali dell’Orto Botanico, le bandiere e i bracciali rappresentano il repertorio inaugurale della Hate Unlimited Korporation che è, senza dubbio, il primo di una lunga serie di cui ci arricchiremo nel tempo, nelle notti e nelle guerre. In questa installazione politica immersiva unica, oscillante tra realtà e distopia, Philippe Starck (con Babinet & Co) denuncia radicalmente le forze e le violenze in atto nel nuovo ordine mondiale emergente e sollecita il pubblico a prendere posizione per agire.

War Flags è composta da bandiere e bracciali tratti dal catalogo inaugurale della Hate Unlimited Korporation. Dieci Night Flags aiutano a misurare il progredire della notte e ci permettono di controllare in qualsiasi momento, e con una certa precisione, il grado di oscuramento in corso. Quantificare e incoraggiare tale oscuramento è una delle missioni della Hate Unlimited Korporation. Nulla le deve sfuggire: tutto ciò in cui crediamo, tutto ciò che amiamo, tutto ciò che siamo, tutti i colori che la vita sfoggiava.

Dopo il tramonto, nuovi pensieri devono inondare le nostre menti. Le Hate Flags mirano a chiarire cosa c’è sul mercato, oltre a creare un effetto domino tracciabile. Saranno spesso più efficaci delle parole d’ordine. Naturalmente, le dieci Hate Flags esposte nel Giardino Botanico sono solo dei fondamenti; la Hate Unlimited Korporation annuncerà molto presto collezioni meglio sviluppate che rappresentano stati di odio più sofisticati.

La potente narrazione dell’anticipazione di War Flags è accentuata dal sound psicoattivo di Klaus Wiese, con il brano Déjà Vu tratto dall’album Smarkand. La produzione è stata realizzata da ABS Group.

Progettisti e installazioni:  INTERNI CRE-ACTION

La grande Mostra-Evento di INTERNI nasce con l’intento di attivare e moltiplicare connessioni e relazioni: un sistema virtuoso tra i protagonisti della creatività, imprese, reti distributive che hanno l’imprescindibile necessità di connettere persone e idee provenienti da luoghi e culture diversi. In collaborazione con aziende, multinazionali, start-up e istituzioni, sono state realizzate 40 proposte creative (installazioni, mostre, design islands, micro-architetture e macro-oggetti, tutti site-specific) per interpretare il tema di questa edizione della mostra. INTERNI ha invitato più di 50 i progettisti a esplorare come il design e l’architettura possano tradurre il presente, utilizzando materiali sia concreti che metaforici con l’obiettivo di far emergere il ruolo del progetto come mezzo di espressione dell’identità e della rappresentazione individuale. Il design in CRE-ACTION non è solo estetica o innovazione, ma un atto consapevole che cerca di decifrare il giorno d’oggi e proporre modalità alternative di abitare il mondo. Una palestra progettuale di sperimentazione, in cui discipline diverse si connettono tra loro per offrire un’esperienza in cui il visitatore non è solo osservatore, ma parte attiva di uno scenario che sfida la percezione e apre nuove prospettive sul mondo.

Università degli Studi di Milano

Negli spazi dell’Università degli Studi di Milano prenderanno vita una serie di imponenti installazioni immersive e sperimentali progettate da rinomati studi di architettura e design in collaborazione con prestigiose aziende, che, attraverso viaggi sensoriali, offrono spunti di riflessione su temi come sostenibilità, innovazione e interazione tra uomo e ambiente.

Collocata nella Hall dell’Aula Magna e realizzata dalla designer Celia Centonze per Plateam, l’installazione Kalos Il Caleidoscopio della cultura. Un’opera che non solo incanta con la sua struttura in metallo dorato, metacrilati colorati e versi poetici luminosi ma è anche un omaggio al progetto artistico Go! Pharus, è ideato per Gorizia Capitale della Cultura 2025. Il valore simbolico è amplificato dal gemellaggio tra Gorizia e Milano, un dialogo tra arte, design e storia che supera i confini geografici e mentali. Attraversando il portale, si entra in un caleidoscopio di immagini evocative proiettate su vetrate, che raccontano la ricchezza del Friuli-Venezia Giulia grazie a un’esperienza multisensoriale che enfatizza l’identità culturale e le eccellenze regionali. Al centro del caleidoscopio, una linea dorata simboleggia le antiche frontiere tra Gorizia e Nova Gorica, situata oltre il confine italiano, attraversata da un fascio di luce che celebra l’apertura culturale. Un’opera che invita a riflettere sul passato e a immaginare un futuro di armonia e crescita.

Nel suggestivo Cortile del Settecento si trova Wind Labyrinth, un’opera immersiva, progettata da Piero Lissoni per Sanlorenzo, che traduce l’essenza della navigazione in un’esperienza avvolgente, poetica e contemplativa. Un labirinto di vele sospese, metafora del mare infinito e dell’interazione tra vento e movimento, crea un’atmosfera onirica in cui luci e ombre danzano. Un viaggio emozionale che esprime il rapporto tra uomo, natura e tecnologia, attraverso un linguaggio estetico e progettuale sempre più orientato alla sostenibilità.

Si prosegue nel Cortile della Farmacia con The Amazing Plaza, ideata dallo studio internazionale MAD per Amazon, che reinterpreta in chiave contemporanea la piazza italiana, storico cuore pulsante della vita sociale e commerciale. Come nelle piazze tradizionali, dove un monumento centrale ricco di meraviglie da scoprire diventa il fulcro della vita comunitaria, l’installazione si sviluppa attorno a un padiglione centrale specchiato che racchiude elementi di straordinario valore, creando un dialogo armonioso tra forme architettoniche classiche e tecnologia all’avanguardia. Gli spazi sono arricchiti da un paesaggio sonoro a cura del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e del Laboratorio di Informatica Musicale dell’Università degli Studi di Milano. Caratteristica distintiva è la spettacolare copertura realizzata con strisce di ETFE colorate, che amplificano la luce e l’intera esperienza.

Il Cortile d’Onore ospita oltre 20 installazioni che declinano in maniera altrettanto straordinaria il tema della CRE-ACTION.

The Gift, nasce dalla collaborazione tra il designer e artista Chen Yaoguang / Light Mix e KUKA HOME, produttore cinese di arredi distribuiti in tutto il mondo. Un prato fiorito di 250 metri quadrati, al centro del Cortile d’Onore, diventa il fulcro di un’esperienza immersiva in cui la natura stessa è protagonista. Oltre 1.400 piantine di fiori di colza, ginestra, forsizia e ligustro texano compongono un paesaggio effimero, destinato a trasformarsi nel tempo, simbolo del legame tra l’uomo e l’ambiente. L’installazione assume la forma di un cerchio, un simbolo potente nella cultura cinese che rappresenta l’infinità dei cicli della vita e della connessione tra passato e futuro. Il design dell’opera si propone come ponte tra le culture, fondendo elementi orientali e occidentali in un dialogo armonico. Il progetto è arricchito di un’illuminazione poetica: la parola “dono” compare luminosa lungo tutta la struttura circolare, scritta in latino, italiano e caratteri cinesi antichi, enfatizzando il messaggio di inclusione e condivisione. Il rimando alla ‘mooncake’, il dolce tradizionale cinese associato a gratitudine e convivialità, rafforza ulteriormente il concetto di dono e connessione umana. Anche qui ricorre uno degli elementi centrali del tema di Cre-Action: lo specchio, inteso come mezzo capace di trasformarsi, nell’immagine riflessa, in un luogo di interrogazione sull’identità, sulla differenza e sull’illusione. La struttura in acciaio inox lucidato, riflette di fatto l’architettura storica del Cortile, creando un effetto di fusione tra spazio naturale e costruito. L’intero progetto è pensato per avere zero emissioni di carbonio: la pavimentazione è realizzata con materiali riciclati e l’illuminazione è alimentata da pannelli solari. Al termine della mostra, i fiori saranno donati, mentre tutti gli altri componenti dell’installazione verranno riutilizzati, assicurando un ciclo di vita sostenibile e responsabile.

L’opera di Alvisi Kirimoto per CoreplaTAM TAM. Tempio, Azione, Movimento – reinterpreta il tempio classico come organismo vivo e in continua evoluzione, permettendo alle persone di interagire e ridefinire lo spazio in tempo reale. L’installazione richiama i principi classici di firmitas, utilitas e venustas, combinandoli con i concetti di flessibilità e partecipazione, trasformando le colonne, tradizionalmente simbolo di stabilità, in una metafora della mutevolezza delle relazioni umane. In linea con una visione progettuale attenta al ciclo di vita dei materiali, TAM TAM è realizzata in plastica riciclata grazie alla collaborazione con Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica), garantendo al progetto una seconda vita.

“Una catasta non è una costruzione con una funzione specifica, ma vale per quello che evoca. Accatastare legna è un’arte, bisogna scegliere pezzi omogenei per forma e dimensione, e poi comporli meticolosamente. Altrimenti il risultato è instabile e pericoloso e la sua presenza caotica e disturbante nel tessuto del paesaggio. Questo ci ricorda il valore di essere progettisti”, racconta Michele De Lucchi. Realizzata da Rubner Haus, la Catasta che AMDL CIRCLE porta nel Cortile della Ca’ Granda  una casetta con un grande tetto spiovente che ricorda quello di un tempio antico. Una struttura di assi di legno (di abete) sovrapposte, in un senso e nell’altro, e assemblate a secco, costruisce una composizione ordinata, scandita da rapporti di distanza e di vuoto, che è permeabile alla luce e alla vista. Un  foro nella copertura della catasta consente alla luce zenitale di fendere lo spazio interno, simboleggiando, con un cono ottico, una metaforica luce divina che tutto crea. Un nido di uccellini abita il vuoto interno: il loro cinguettio ispira sensazioni di intimità lievi e poetiche.

Il progetto A Beat of Water di BIG- Bjarke Ingels Group per Roca Connect sottolinea la preziosità dell’acqua e la necessità di un consumo responsabile. La tecnologia intelligente di Roca Connect rivoluziona la gestione dell’acqua negli ambienti pubblici e privati con l’ausilio di informazioni istantanee. L’installazione, sviluppata con 300 metri di tubi in acciaio zincato e 56 valvole, svela il funzionamento delle reti idriche, che solitamente sono nascoste nel sottosuolo. Un circuito chiuso permette di ricircolare 1.000 litri d’acqua ogni 20 minuti, simulando il viaggio dell’acqua senza sprechi. L’opera si sviluppa su due aree distinte dove i visitatori possono entrare in contatto con il sistema, comprendendo l’importanza di un utilizzo consapevole della risorsa idrica. Panche, sgabelli e tavoli arricchiscono lo spazio, favorendo momenti di incontro e riflessione sulla sostenibilità e sull’innovazione tecnologica.

Simone Micheli propone un’esperienza virtuale nell’ambito del progetto Be Up –  where architecture meets infinity – Luxury mountain resort in Valbona, Albania che si estende in un’area di 12 ettari. Il volume monolitico e curvilineo che caratterizza l’opera funge da portale per un viaggio sensoriale, dove il dialogo tra culture diverse si traduce in un’espressione architettonica tridimensionale. Be Up riflette la filosofia progettuale di Micheli, fatta di semplicità, unicità espressiva e coerenza, stimolando la percezione dello spazio e delle sue infinite possibilità di trasformazione.

One Works per Atlas Concorde e Mapei porta in scena una considerazione sulla continua evoluzione della natura e sulla necessità per l’uomo di adattarsi al cambiamento. MAGMA. Alle origini della creatività prende ispirazione dalla tettonica a placche e dal flusso del magma, concetti che vengono tradotti in una sperimentazione spaziale immersiva. Le pareti verticali, decorate con una vivace pittura rossa di Mapei e rivestite con superfici ceramiche Atlas Concorde, emergono dal suolo come fenditure tettoniche, creando un percorso frammentato che simboleggia la precarietà e la forza della natura. Attraversando questo spazio, si è invitati a riflettere sul proprio ruolo nel ciclo della creazione e del cambiamento.

Oasis of Happiness di Pangea per Fidenza Village, parte di The Bicester Collection, è concepita come un luogo di transizione tra realtà fisica ed emozionale, che favorisce una proiezione positiva, “un luogo da sogno”. Porte simboliche in tessuto permettono di varcare soglie che separano spazi diversi, mentre la danza del tessuto al vento e le decorazioni ricamate e dipinte creano un’atmosfera magica. Tre totem modulari, composti da elementi impilabili che possono essere riassemblati come sedute, permettono al pubblico di ricreare lo spazio a proprio piacimento. La tecnica del patchwork, il ricamo e la pittura rafforzano il valore artigianale dell’opera, trasformandola in un’ode alla creatività e alla gioia della condivisione.

Un tempo l’Età dell’Oro evocava prosperità e bellezza. Oggi, il futuro si costruisce con materiali sostenibili, capaci di modificarsi e durare nel tempo. È questo il concept alla base di BEYOND the GOLDEN AGE?, l’installazione realizzata dallo Studio Marco Piva per Saint-Gobain. Un’architettura che invita a esplorare le possibilità dei materiali innovativi. Le superfici dinamiche in acciaio, gesso e corten, evocano memoria e trasformazione mentre l’ambiente luminoso è reso silenzioso grazie a soluzioni fonoassorbenti, pronto per essere riempito di significato. Uno specchio, un ledwall e fasci di luce si fondono in una superficie pulsante, simboleggiano il ciclo continuo di costruzione e dissoluzione dell’architettura. L’intera struttura è stata infatti concepita per essere smontata e rimontata più volte, anche rimodulando gli spazi, grazie al supporto delle tecnologie.

Con Echoes di Francesco Librizzi per Dàmeda, si rievoca il legame tra architettura e natura, riproponendo il concetto ancestrale del padiglione nel giardino. Ispirandosi alla poetica spirituale di Emilio Ambasz, al segreto dei giardini di Francesco Venezia, al potere metaforico di Sottsass e al simbolismo di Henri Rousseau, l’installazione, alta 12 metri, replica la geometria del portico del Cortile d’Onore, dando vita a un’opera leggera ed eterea, dove gli archi metallici e le linee luminose amplificano l’interazione tra architettura e paesaggio. Nel cuore del giardino, il padiglione accoglie il divano disegnato da Francesco Librizzi e Arian Brajkovic per Dameda che, con le sue forme sinuose, rappresenta il risveglio dei sensi nell’abbraccio della natura.

Wu Bin di W.DESIGN per Empire realizza un’opera minimalista intitolata Drifting Yǎo, pensata per favorire il dialogo tra luce, ombra, suono, e strutturata in due parti: un tunnel in legno scuro, in cui la luce filtra attraverso aperture del soffitto e dei prismi, e un’area di seduta dalla forma semicircolare dedicata alla meditazione. Uno spazio per riconnettere le persone alla delicata bellezza della natura e incoraggiare la riflessione sul rapporto con il mondo.

Aevum, dal latino “eternità”, esplora il legame tra materia, tempo e innovazione attraverso la celebrazione della bellezza senza tempo del marmo e l’integrazione delle nuove tecnologie nella lavorazione della pietra di Zaha Hadid Architects. L’installazione si pone in dialogo visivo con il colonnato storico dell’Università degli Studi di Milano, reinterpretando i tre archi, di altezze diverse, in chiave futuristica per creare un effetto dinamico e fluido. L’arco più basso è scolpito in marmo Bianco Merano Gold delle Alpi, prodotto da A.A.T.C. and Co., mentre gli altri due sono stampati in 3D utilizzando una miscela di cemento innovativa sviluppata da Sika e Vertico. L’illuminazione, progettata da Griven, esalta le forme scultoree dell’opera, creando un gioco di luci e ombre che amplifica il senso di movimento e profondità. Il progetto è stato sviluppato con il supporto dello studio di ingegneria Eckersley O’Callaghan, che rafforza il concetto di Aevum come un’architettura che trascende il tempo, proiettandosi in un futuro in cui innovazione e tradizione convivono armoniosamente.

Cashew Rain e Tetras sono le due installazioni che si trovano rispettivamente nei Loggiati Ovest ed Est dell’Università degli Studi di Milano. La prima, Cashew Rain, a cura di Bruno Simoes per ApexBrasil,  ruota attorno al fenomeno naturale brasiliano del “chuva do caju” (pioggia di anacardi), quando le piogge scarse, durante la stagione secca, precedono la fioritura degli alberi di anacardi, indicano un buon raccolto a venire. Il significato di trasformazione e speranza che la mostra propone, è quello che nel design si riflette in un atteggiamento vigoroso verso le sfide del presente, capace di risolvere e incantare. Anche quest’anno il gusto brasiliano, dal Nord al Sud del Paese, si presenta con una rassegna di prodotti e prototipi per valorizzare la memoria e la conoscenza come un’inaspettata pioggia di ispirazione. Nel Loggiato Est invece, l’installazione progettata da SOM (Skidmore, Owings & Merrill) e Artemide, intitolata Tetras, viene immaginata come una costellazione di luci che potrebbe continuare oltre l’Università. Un raffinato apparecchio di illuminazione in una forma semplice cruciforme concepisce la luce come un elemento architettonico, un modulo ideale per fornire una luminosità ottimizzata in una varietà di ambienti. Una sintesi ideale tra l’approccio contemporaneo a un’ingegneria sostenibile e il carattere industriale.

Nel Portale della Hall dell’Aula Magna, Annabel Karim Kassar Architects per Annaka presenta Portico. L’installazione frammentata e multidimensionale, composta da pannelli di legno, è animata da figure danzanti dipinte dall’artista franco-libanese stessa. Una rilettura in chiave contemporanea del concetto di soglia, come elemento architettonico che funge da confine, connessione e protezione, oltre che una riflessione sul potere simbolico della porta come transizione tra mondi. Situata nella galleria occidentale del Cortile d’Onore, l’opera reinterpreta il Portale della Hall dell’Aula Magna con un nuovo, monumentale portico sfaccettato. Attraversando il Portico, si passa dal mondo dell’azione entrando metaforicamente nella creazione.

In occasione dell’uscita dei nuovi episodi di Grey’s Anatomy, DISNEY+ porta alla mostra-evento di INTERNI You’re My Person. Antonio Mastrorilli, fondatore di Gibillero Design, trasforma la panchina – elemento simbolico ricorrente nella serie – in una scultura eterea, emozionale, quasi sospesa nello spazio. Arricchito da una scritta che si illumina quando due persone vi si siedono, il progetto intende esplorare il tema dei rapporti interpersonali.

Tra le installazioni che indagano il rapporto tra naturale e artificiale, si inserisce l’opera Extraceleste, il robot-Angelus portatore di un messaggio d’amore, progettato da Marco Nereo Rotelli con Elital e Riccardo Valentini per Ever In Art®. Grazie alla collaborazione con Luca Andrea Marazzini, la scultura robotica dona poesie generate dall’AI: simbolici “fiori poetici” di vetro, realizzati da Gala Rotelli.

Claudio Larcher e Astroterra Collective per NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con ASU –  The Design School at Arizona State University hanno ideato Design for the Moon. Attraverso un dialogo evocativo tra oggetti speculativi e futuri habitat sostenibili per la Luna, si invitano i visitatori a riflettere sull’adattabilità del design in contesti extraterrestri esplorando il confine tra realtà e immaginazione.

Nel Sottoportico del Cortile d’Onore si trovano altrettante opere che esplorano e ridefiniscono il rapporto tra uomo e ambiente, tra naturale e artificiale, tra passato e futuro attraverso un’architettura simbolica. In questo contesto, torna l’elemento dello specchio come strumento principale di espressione e sperimentazione per artisti e architetti, che lo utilizzano per trasformare lo spazio espositivo e generare nuove dimensioni percettive. Riflessi Sul Mare di Christian Grande per Besenzoni è un’opera che si articola in piattaforme specchiate che emergono da un mare simbolico. Ognuna di queste rappresenta l’elemento iconico dell’universo Besenzoni. I giochi di luce e riflessi richiamano il movimento delle onde. Un progetto capace di fondere arte e industria, riaffermando la filosofia dell’azienda nel promuovere un’innovazione rispettosa dell’ambiente marino.

Anche nelle lounge People di Dainelli Studio, realizzate da BI.CI. Progetti e Arredamento, lo specchio diventa il mezzo ideale per esplorare il rapporto tra architettura, arte e filosofia. Posti specularmente ai lati del Cortile d’Onore, due grandi volumi si riflettono in infinite versioni e visioni: tra di loro, con le persone e con lo spazio circostante. L’obiettivo del progetto è fondere le molteplici realtà individuali in un sistema collettivo.

Il tema del riflesso trova declinazione anche nella Press Room di INTERNI curata da Dainelli Studio (Leonardo e Marzia Dainelli) e realizzata grazie al contributo di Status Contract e Gruppo Bonomi Pattini. Articolata nelle due stanze che si affacciano sul Cortile d’Onore, Ri-Flettere si sviluppa attorno a tre elementi chiave: colore, acciaio e portali, rappresentando uno stimolo a interrogarsi sulla propria percezione dello spazio e di sé stesso. Stessi elementi, combinati in modi diversi, possono generare nuove visioni dello spazio e della presenza dell’uomo al suo interno.

Si prosegue il percorso della mostra con l’opera Layers di Silvio De Ponte per Espositiva Srl, Idealverde Srl, Living Surfaces – Claudio Ubertini. Un paesaggio naturale sospeso, ribaltato di 180 gradi, dove design e architettura sfruttano i sensi per la costruzione di un ambiente intimo e sospeso attraverso la manipolazione di luce, materia, percezione ed emozione.

Re-Flections, a cura della stilista italiana Ludovica Diligu per Labo.Art, è un’installazione che dissolve i confini tra moda, design, arte e percezione, invitando a una profonda riflessione sul nostro rapporto con l’immagine, sulla consapevolezza di sé e sull’evoluzione del proprio stile.

Genesi è l’opera che il Corso Triennale in Design e Architettura degli Interni per Accademia IUAD porta in scena per questa edizione. Grazie al supporto dell’architetto Salvatore Colasanto e all’azienda Ceramica Solimene l’installazione racconta un viaggio tra passato e futuro, interrogandosi sul ruolo dell’artigianato nel rispondere alle sfide ecologiche e sulla capacità della bellezza di generare sostenibilità.

LaFranca a cura di Simona Ottieri per Fondazione per l’Infanzia Ronald per McDonald Italia esibisce una poltrona imbottita, realizzata da Dàmeda, pensata per essere un locus amoenus dove rifugiarsi dalla frenesia del quotidiano e liberarsi dallo stress emotivo.

Un’altra seduta poco distante, realizzata da Marco Merendi e Diego Vencato per Gypsum, accoglie metaforicamente tutti i viaggiatori del nostro tempo. La poltrona del Viaggiatore è il racconto di una realtà produttiva italiana che si apre al mondo e si arricchisce grazie al dialogo con altre culture.

Shards of Infinity a cura di Danilo Ramazzotti per NovaBell risponde al tema della mostra con un’idea ispirata alla poetica del territorio. Tre monoliti, che riecheggiano 2001: Odissea nello Spazio, emergono dal terreno con molteplici sfaccettature. Un viaggio attraverso i materiali e delle terre capace di coniugare le potenzialità creative, stilistiche e di design dell’artigianato alla produzione industriale.

Viruta Lab per Tile of Spain presenta The Light In The Darkness: la rappresentazione della rinascita dopo la catastrofe ambientale di Valencia, che si concretizza metaforicamente in una luce che illumina l’oscurità.

I Feel Cool, realizzata da Pablo Dorigo, Genny Canton Studio e ABS Group per MCZ Group è un’esperienza sensoriale che ridefinisce il concetto di comfort climatico, giocando sul contrasto tra caldo e freddo, luce e materia, tecnologia e natura. Il corpo portante dell’installazione è realizzato con il sistema beMatrix® e la struttura è in alluminio riciclato e riciclabile, smontabile e riallestibile. Un invito per il futuro nel ripensare il concetto di casa e di benessere, tra innovazione, estetica e sostenibilità.

A questa visione, risponde anche l’opera Horizon Awakening di Beko Design Studio (Beko Europe) per Whirlpool che rivela come gli elettrodomestici di nuova generazione possano offrire soluzioni concrete per uno stile di vita sempre più sostenibile. Una promessa per un futuro in cui estetica e sostenibilità coesistono in piena armonia, e un invito alla collettività di muoversi in direzione di un futuro più responsabile.

Il tavolo Plume Zero-G, nato dalla collaborazione tra Quarella e Bizzotto Italia e prodotto da Danese Milano, interpreta invece un’idea astratta e simbolica della progettualità: l’assenza di gravità. Il concetto di Zero-G, come lo stato sperimentato dagli astronauti nello spazio, diventa metafora di equilibrio tra leggerezza e forza, tra materia e sospensione visiva. L’opera disegnata, da KKAA – Kengo Kuma and Associates, è composta da piccoli elementi a incastro in agglomerati di marmo e quarzo Quarella recuperati da scarti dell’industria lapidea.

Parte di un progetto più ampio, quello del Museo di Storia Innaturale a cui Dario Ghibaudo lavora dal 1990, si inscrive Il grande pesce bianco, realizzato dall’artista stesso per Galleria De Ambrogi. La scultura marina, in plastica riciclata, utilizza l’ironia per analizzare la società, le sue contraddizioni e i suoi disagi.

Un gomitolo rosso di luce pulsante, attraversato da due ferri da calza intersecati tra loro, è il simbolo del lavoro e, quindi, della creazione. WORK di Federica Marangoni, artista e designer veneziana di fama internazionale (rappresentata dalla galleria C|E Contemporary di Milano), unisce le tensioni della condizione umana e delle azioni per migliorarla, attraverso una potente metafora. La luce, sempre libera, accende i pensieri e interroga su quali strumenti uomini e donne possano ancora avere, oggi, per migliorare la loro condizione nel mondo. La risposta è il lavoro: uno strumento creativo, intelligente e consapevole. Il neon dà forza ai fili rossi, li rende potenti e attuali. Lavoro e creazione si fondono, trasformandosi in creatività grazie all’arte.

Diseño Argentino è invece una piattaforma audiovisiva che intende rappresentare l’ecosistema del design argentino, enfatizzando l’importanza della cultura del progetto all’interno della cultura nazionale. Creata grazie alla partnership tra enti privati e istituzioni governative, l’opera riunisce i progettisti che partecipano al Salone Satellite e al FuoriSalone: Bilu, I Wish, Konqrit, Mínimo Iluminación, Magdalena Jenik, FIUMINE, Cindy Lilen Studio, BLAU, Aldana Lorenzo e DArA perception dell’architetto Julio Oropel. A incorniciare lo schermo è l’installazione site-specific di IOUS Studio, fondato da Sol Sanchez Cimarelli e Agustín Ros: realizzata con la collaborazione tecnica di Nagami, indaga la relazione tra territorio, percezione e trasformazione. Il progetto si ispira alle dicotomie del paesaggio argentino e si basa su un gioco di riflessi in cui realtà e illusione convergono in una sequenza dinamica.

Presso il Portale Nord dell’Università degli Studi di Milano è esposta In-Between Worlds di David Lopez Quincoces e Francesco Meda per HD Surface, che attraverso l’intreccio di materia e colore crea un dialogo con l’architettura esistente, trasformando il luogo in un varco simbolico che conduce a un’esperienza sensoriale in divenire. Salendo i gradini, lo spazio di passaggio diventa un’esperienza cromatica, con il gradiente che si modifica in base alla luce. Protagonista assoluta dell’installazione è la collezione di Argille di HD Surface, un rivestimento completamente naturale capace di dare forma a una transizione di colori delicata e immersiva, in cui la superficie prende vita.

Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol

Per il terzo anno consecutivo Eataly Milano Smeraldo (piazza XXV Aprile, 10) e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol (via De Castillia, 23) entrano nel circuito della Mostra-Evento di INTERNI.

Eataly Smeraldo accoglie l’opera intitolata Giardino delle Meraviglie e progettata da Elena Salmistraro. L’artista interpreta il tema della mostra attraverso la metafora progettuale della creatività intesa come processo autentico, irregolare, ricco di stimoli, deviazioni e suggestioni. Un’esperienza che avvolge il visitatore, proiettandolo in un universo vibrante, fatto di colori, di natura e vivace energia. Questo viaggio simbolico prende forma in un viale fantastico che si snoda all’interno di Eataly. Un sentiero segnato da un percorso cromatico scandito dalla presenza di piante ed elementi naturali, si articola dall’ingresso fino al primo piano, culminando in un’esplosione di forme e colori. Da qui, il cammino prosegue fino al secondo piano, dove l’esperienza termina nell’area ristoro, metafora della concretizzazione, prima di ritornare all’uscita, e quindi riaccompagnare lo spettatore alla realtà. A suggerire e ampliare questa narrazione, il grande disegno sulla facciata, un vero e proprio invito a intraprendere il cammino della fantasia. Una soglia simbolica che introduce al cuore del progetto, dove l’immaginazione si espande, si contamina e si trasforma. L’opera, che rimarrà visibile fino al 3 maggio, si propone come un viaggio nella creatività, un’esplorazione che supera il limite tra pensiero e realtà, tra sogno e costruzione, capace di rendere tangibile l’invisibile.

 

Presso l’Urban Up | Unipol, Felice Limosani realizza The Earth is Life, Our Future is Hope. L’installazione trasforma la facciata del Palazzo di via De Castilla 23 in un’esperienza simbolica che va oltre la decorazione urbana, dove linguaggio e luce si fondono. L’opera si basa su un gioco linguistico: attraverso l’accensione ritmica delle parole, il messaggio si scompone e ricompone nelle parole “The Earth is our future” e “Hope is life”. Questa dimensione performativa invita lo spettatore a esplorare le molteplici letture possibili, stimolando connessioni intellettuali ed emotive. La frase, ideata da Limosani, diventa il manifesto di una condizione globale in bilico tra crisi climatica e rinnovata consapevolezza ecologica.

Il sistema INTERNI

Il sistema integrato di comunicazione di INTERNI ribadisce il suo ruolo di principale fonte di informazione per il mondo del progetto. Due pubblicazioni cartacee (INTERNI e la Guida FuoriSalone), un grande evento (INTERNI CRE-ACTION), due digitali (INTERNI King Size e la Guida FuoriSalone), INTERNI online (sito web e social), con approfondimenti e filmati che verranno veicolati attraverso un sistema di newsletter – forniscono tutti gli strumenti che consentono di essere aggiornati in tempo reale sulle tendenze, le novità e le anticipazioni sul design.

 

Giunta alla sua 35esima edizione, la Guida FuoriSalone è il vademecum necessario per tutti coloro che vogliono conoscere e orientarsi nel panorama sempre più ricco di appuntamenti della Design Week milanese, grazie alla lettura ragionata di 350 eventi che coinvolgono aziende, designer e architetti che partecipano al FuoriSalone, organizzati sia day by day sia in ordine alfabetico. La guida, che verrà distribuita gratuitamente con il numero di INTERNI in edicola ad aprile a Milano e presso tutti gli showroom, le istituzioni, i musei e, in generale, le location che partecipano al FuoriSalone 2025 (oltre che alla fiera stessa), sarà consultabile online (fruibile anche su tablet e smartphone), con mappa interattiva.

La forza del brand è ben visibile anche sul territorio: per CRE-ACTION è prevista infatti un’importante campagna di street advertising che comprende la personalizzazione di 10 punti vendita Hudson nell’aeroporto di Malpensa (T1) e 4 in quello di Linate, oltre a un punto vendita nella Stazione Centrale di Milano; 150 schermi digitali in edicole della città, tra le quali, 50 di esse sono state selezionate e personalizzate per garantire una visibilità nel centro e nei luoghi di passaggio principali della città; allestimento delle vetrina del Mondadori Multicenter in piazza Duomo con relativo circuito di Ledwall; 20 impianti FSU Digital (del circuito Clear Channel) selezionati in Milano centro; 20 impianti di pensiline digitali e 15 striscioni stradali selezionati in Milano centro; 10 maxi retro media Shuttle/bus; 57 schermi Digitali in Stazione Centrale; 1 Ledwall presente in via Larga/Largo Augusto; 81 schermi del circuito Subway Vision presente in M1, M2, M3, M5 tra Duomo, Garibaldi, Isola, Loreto, San Babila, Zara; 16 stazioni nel circuito Digimupi M4; DOHH in Gae Aulenti Domination tra Vele, Capelli, Castiglioni A/B, Viganò e Avar Aalto.

Inoltre, in occasione del Salone del Mobile e del FuoriSalone 2025, INTERNI presenta un’altra novità: Design Experience, una nuova offerta formativa nata dalla collaborazione con Poli.design e dedicata non solo ai professionisti del settore ma anche a tutti gli appassionati di design. Si tratta di un percorso che connette sapere accademico e applicazione pratica, attraverso incontri e interviste con architetti e designer di fama internazionale, tra cui Marco Piva e Michele De Lucchi. Durante i corsi, i partecipanti saranno guidati alla scoperta degli elementi chiave del progetto di interni e di arredo, per riconoscere le scelte progettuali più significative che rispondono ai propri bisogni e desideri, con il valore aggiunto dell’approccio italiano al design (www.mondadoriacademy.it).

Per tutte le informazioni www.internimagazine.it

 

Da domani è online il nuovo sito di Interni

Il restyling di Internimagazine.it porta sul web l’identità visiva del giornale: grafica rinnovata per una lettura più elegante e contemporanea, più contenuti, nuove pagine e sezioni

Da domani è online il nuovo sito InterniMagazine.it per offrire agli utenti un’esperienza digitale ancora più immersiva, capace di esaltare e valorizzare ulteriormente i contenuti, la storia e la visione editoriale del magazine di interior e contemporary design diretto da Gilda Bojardi.

La grafica del sito è in linea con il restyling della rivista cartacea, rinnovata a maggio dagli art director Tomotomo,  portando anche sul web l’identità visiva del giornale.

Nuovo il carattere tipografico che renderà la lettura più contemporanea, elegante e chiara, mentre le copertine degli speciali in evidenza sulla homepage avranno un color coding dedicato, per una navigazione più intuitiva e immediata.

Un’altra novità significativa del sito è la creazione della sezione Autori, dove i lettori potranno seguire il lavoro delle loro firme preferite, accedendo facilmente agli articoli e agli approfondimenti scritti da ciascun giornalista.

Sul fronte dei contenuti, il sito si conferma un punto di riferimento per il mondo del progetto, con rubriche che si arricchiscono di spunti e collaborazioni nazionali e internazionali. Il Design Journal raccoglierà ogni settimana analisi e prospettive e continuerà ad essere un’area di approfondimento su temi di attualità analizzati con una chiave di lettura progettuale. Si rinnova la sezione Viaggi grazie alla collaborazione con Sabrina Tosato, autrice del blog The Tomato Soup, che porterà una narrazione più personale e ispirazionale al racconto delle destinazioni legate al design. Attraverso la sezione Opinioni, il sito si aprirà anche allo scambio di idee con i designer che desiderano contribuire al dibattito sulla cultura del progetto.

Il calendario degli speciali editoriali online del 2025 è già ricco di appuntamenti imperdibili: dal FuoriSalone alla Biennale di Architettura, dalla grande mostra-evento INTERNI CRE-ACTION a Expo 2025 Osaka. Accanto a questi, ci saranno i consueti focus tematici – Outdoor, Illuminazione, Sostenibilità, Ufficio e Yachting – che esploreranno i trend e le innovazioni in settori chiave del progetto. E non mancheranno i format digitali abbinati a speciali distribuiti con la rivista: la Guida Index e la Guida FuoriSalone, INTERNI KING SIZE, e gli Annual Cucina, Bagno e Contract.

Interni: il 2025 si apre con il numero internazionale “Italy – Japan”

Un dialogo culturale e progettuale tra i due paesi

Presentazione in anteprima a Parigi il 17 gennaio al MAD Musée des Arts Décoratifs, con l'imprimatur ufficiale il 13 aprile al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, nel giorno di apertura dell’Esposizione Universale

INTERNI inizia il 2025 con il numero internazionale Italy-Japan interamente dedicato al Giappone e alle relazioni reciproche tra la cultura giapponese e quella italiana.

Questa edizione straordinaria sarà presentata in anteprima a Parigi il 17 gennaio al MAD – Musée des Arts Décoratifs e avrà l’imprimatur ufficiale il 13 aprile al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, nel giorno di apertura dell’Esposizione Universale, offrendo una guida d’eccezione per tutti gli ospiti del Padiglione.

“L’inaugurazione di Expo 2025 Osaka e del Padiglione Italia, progetto di MCA – Mario Cucinella Architects in collaborazione con il Commissario Generale, l’Ambasciatore Mario Vattani, e con INTERNI media partner, è alle porte. È da qui che è nata l’ispirazione per la nostra monografia”, dichiara Gilda Bojardi, direttore di INTERNI. “Nelle pagine del magazine raccontiamo contenuti, protagonisti e finalità del progetto realizzato per la grande Esposizione Universale in Giappone, un paese geograficamente lontano dal nostro ma che condivide con l’Italia un patrimonio culturale di inestimabile valore, espresso attraverso l’architettura, il design, l’arte, la musica, la letteratura e il cinema”.

Il magazine

Il tema del numero è affrontato da vari punti di vista, a partire da quello di Gianluigi Benedetti, Ambasciatore d’Italia a Tokyo, che spiega quale sia oggi il ruolo del Giappone, in un’Asia che cambia, e cosa può rappresentare l’Esposizione Universale per il Sol Levante. Il racconto del Padiglione Italia è introdotto dal Commissario Generale Mario Vattani con la sua lettura della città giapponese come fonte di ispirazione per la Città Ideale e prosegue con l’architetto Mario Cucinella a cui viene invece affidato il compito di illustrare il concept architettonico del progetto e del percorso espositivo pensato per mostrare ai visitatori il meglio dell’Italia: le eccellenze dell’arte contemporanea, così come l’intelligenza artigiana diffusa che ha reso celebre il saper fare italiano a livello globale. Uno spazio a sé è riservato agli Ambassador giapponesi presenti all’interno del Padiglione Italia – come Junko Koshino, Ken Okuyama, Tomomi Nishimoto, Toshiyuki Kita, Susumu Shingu – che testimoniano un rapporto di fertile e duratura collaborazione con il Bel Paese. Infine, un testo di Mons. Rino Fisichella evidenzia il senso della presenza, per la prima volta, della Santa Sede all’interno del Padiglione Italia: se l’arte rigenera la vita, la bellezza porta infatti speranza.

Sulle pagine del magazine non manca poi un approfondimento sul ‘giapponismo’, inteso come influenza culturale ed estetica che il Sol Levante ha esercitato sui Maestri del progetto italiano. I protagonisti dell’architettura e del design giapponese sottolineano invece perché l’Italia e le aziende italiane rappresentano un riferimento imprescindibile nel loro percorso professionale. Kengo Kuma, che nel nostro Paese ha firmato architetture di pregio e rilevanti installazioni in varie edizioni del FuoriSalone di INTERNI, narra cosa lo lega all’Italia, mentre Oki Sato, fondatore dello studio Nendo e oggi uno dei più noti designer a livello internazionale, ha realizzato un disegno esclusivo per la copertina di questo numero del magazine che rappresenta una storia di attrazioni e scambi culturali da cui sono nati oggetti-icona del design contemporaneo.

INTERNI Italy-Japan (gennaio-febbraio) ha in allegato la Guida Design Index 2025 (disponibile in versione cartacea e digitale) con oltre 8.000 indirizzi del mondo del design: chi produce e cosa produce, dove si acquista e cosa si acquista, chi disegna, chi fotografa, chi pubblicizza, chi pubblica, chi insegna, chi organizza e chi espone. Sarà scaricabile in formato digitale anche l’elenco completo degli showroom e dei punti vendita delle aziende presenti nella Guida con il proprio marchio.

Il magazine, in edicola e su app da oggi, mercoledì 15 gennaio, è completamente in lingua inglese, con traduzione in italiano alla fine del giornale.

La distribuzione di questa edizione straordinaria è prevista a Parigi presso hotel, ArtGallery, design e fashion boutique, in tutti i più importanti showroom e studi di architettura, nell’area hospitality di Maison&Objet, nelle principali edicole del centro città e con promozioni in aeroporti e stazioni ferroviarie.

L’evento a Parigi

Il profondo e duraturo legame che unisce Italia e Giappone, due Paesi che si influenzano da oltre un secolo, sarà celebrato il 17 gennaio 2025 alle ore 18 al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, nello storico Salon des Boiseries. L’occasione sarà proprio la presentazione del numero internazionale INTERNI Italy-Japan, dedicato al rapporto tra i due Paesi e a Expo Osaka 2025.

A guidare l’evento, dopo i saluti di Christine Macel, Artistic and scientific advisor to the President, General curator of heritage Musée des Arts décoratifs, saranno Gilda Bojardi, direttore di INTERNI, che aprirà la serata, e Mario Cucinella, ambasciatore del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, che animerà la discussione.

All’incontro parteciperanno anche Setsu e Shinobu Ito, designer giapponesi che incarnano la fusione tra le tradizioni estetiche del Sol Levante e la creatività italiana. La presentazione metterà in luce i punti in comune e le differenze tra i due Paesi, trattando argomenti  interdisciplinari, con un focus particolare sulle reciproche contaminazioni. La ricerca della bellezza è infatti un’aspirazione condivisa che anima il dialogo tra Italia e Giappone fin dai primi del Novecento, quando l’architettura tradizionale giapponese ispirò il razionalismo europeo. Questo legame, rinnovato oggi nel design contemporaneo – con l’Italia che accoglie stilisti e designer giapponesi con entusiasmo – si riflette anche nella passione nipponica per il bel canto e la lirica italiana.

L’appuntamento offrirà inoltre l’opportunità di analizzare la visione e le implicazioni culturali e architettoniche del progetto del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, concept sviluppato da MCA – Mario Cucinella Architects, La Città Ideale, che rappresenta un simbolo di sostenibilità e innovazione, ispirandosi ai valori della bellezza e dell’armonia che accomunano i due Paesi.

A chiusura della serata, un ricevimento permetterà ai partecipanti di discutere e approfondire i temi affrontati.

Partner dell’evento Ferrari TrentoHôtel des Grands Voyageurs e l’agenzia Agence 14 Septembre.

Qeeboo e “Interni” celebrano l’architetto e designer Andrea Branzi in occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa

Al Qeeboo loft “Equilibri Instabili”, un evento speciale per presentare in anteprima una collezione di oggetti inediti e un nuovo libro a lui dedicato

Qeeboo e INTERNI, il magazine di interior e contemporary design del Gruppo Mondadori, ricordano Andrea Branzi con Equilibri Instabili, un evento speciale con cui verrà inaugurata una mostra di suoi oggetti inediti e presentato un nuovo libro a lui dedicato.

Giovedì 10 ottobre, il Qeeboo Loft di Milano si trasformerà infatti in un palcoscenico d’eccezione per ricordare il grande architetto e designer di fama internazionale a un anno dalla sua scomparsa. Saranno esposte 4 collezioni inedite, alcune in edizione limitata – tappeti, cuscini, ceramiche ed oggetti in metallo – progettate da Branzi per Qeeboo, brand fondato da Stefano Giovannoni, amico di Andrea da oltre trent’anni.

“Qeeboo conferma ancora una volta l’attenzione all’innovazione e alla ricerca mantenendo vivo il ricordo di una delle menti più brillanti nel mondo del design e dell’architettura”, afferma Stefano Giovannoni.

In questa occasione sarà poi presentato in anteprima il volume Equilibri Instabili, curato dall’architetto Matteo Vercelloni per INTERNI ed edito da Electa. Il volume raccoglie per la prima volta gli oltre duecento testi di Andrea Branzi scritti e pubblicati dal magazine INTERNI, osservatorio permanente sulla cultura del design e dell’architettura, con il quale l’autore ha collaborato dal 1979 al 2023. Un’antologia di articoli e saggi corredata da alcuni disegni autografi, che ripercorre quarant’anni di riflessioni sul ‘progetto’ e sui mutamenti della società in senso lato, attraverso dialoghi, ritratti e interviste ai protagonisti del design e della critica. Temi quali la città e la metropoli, la modernità in bilico tra dimensione tecnologica e animismo, ma anche riflessioni sulla didattica, l’arte e suggerimenti ai politici, sono solo alcuni dei numerosi argomenti “acrobatici”, come Branzi amava definirli, e ambiti culturali a cui l’autore si è avvicinato e che ha presentato sempre con una prosa chiara e immediata.

“Questa raccolta, a differenza di altre pubblicazioni di Andrea Branzi, può apparire eclettica, ma esprime in realtà una libertà di pensiero a largo raggio, non costretta da un tema specifico da seguire e pertanto feconda e ricca di rimandi, sinergie e sapienti elisir interdisciplinari”, spiega Gilda Bojardi, Direttore dei Sistema INTERNI. “L’approccio al mondo del progetto, che si rileva in questi scritti, offerti secondo una prosa chiara e comprensibili da ogni lettore, si è sempre basato su un’osservazione profonda legata alla scena antropologico-culturale che ci circonda, perché, come ci ricorda Branzi, la storia del design non è mai stata soltanto una storia di oggetti ma piuttosto una storia fatta anche di pensieri, di religioni, di politica e di uomini”. Per Gilda Bojardi quella con Branzi è stata “un’amicizia speciale, durata nel tempo, che ha contribuito, dagli inizi, alla mia crescita professionale, attraverso consigli discreti, ma indispensabili. Consigli che mi hanno accompagnato in un mondo che non mi apparteneva e dove le indicazioni suggerite costituivano preziose incursioni in territori nuovi e inesplorati. Quindi Andrea un grande grazie per avermi e averci dato, in tutto questo tempo, non scritti ma pillole di sapienza”.

Questo straordinario appuntamento rappresenterà un momento significativo per sottolineare il valore e il ruolo del pensiero di Branzi nel mondo dell’architettura, dell’urbanistica e del design contemporanei, e vedrà la partecipazione fra gli altri di Stefano Giovannoni, designer e fondatore di Qeeboo, di Gilda Bojardi, Direttore del Sistema INTERNI, di Matteo Vercelloni, architetto e curatore del libro Equilibri Instabili, e di Nicoletta Morozzi.

Gli oggetti in mostra, anche quelli in edizione limitata, potranno essere acquistati sul sito www.qeeboo.com. Il volume Equilibri Instabili sarà disponibile nelle librerie a partire dal 22 ottobre.

 

Qeeboo
Fondato nel 2016 a Milano da Stefano GiovannoniQeeboo è un brand di design italiano. I suoi oggetti sono il risultato di una cultura del design che unisce pensiero, visione ed emozione, portando gli individui a sentirsi liberi di riconnettersi con il loro lato più creativo. Con un tocco di pop, meraviglia e cultura, le creazioni di Qeeboo sono pensate per esaltare lo stile di ogni individuo, portando originalità all’ambiente pur mantenendo una rigorosa attenzione ai dettagli e alla qualità finale.
Per maggiori informazioni www.qeeboo.com

 

Interni
Magazine mensile distribuito in 50.000 copie, pubblicato a partire dal 1954 come primo periodico italiano dedicato all’interior decoration, INTERNI è oggi uno dei principali strumenti di comunicazione nel campo del design contemporaneo italiano e internazionale, essenziale per gli addetti ai lavori e per gli appassionati di design. Nel 2024 compie i suoi primi settant’anni, durante i quali ha avuto la fortuna di condividere la fantastica e avventurosa storia del mobile e dell’arredamento italiano. Ha seguito da vicino la crescita che il design ha saputo esprimere grazie alle intuizioni e all’opera di geniali uomini di cultura, di architetti, designer e imprenditori capaci e coraggiosi. A partire dalla prima metà degli anni Novanta il mensile è entrato a far parte del Gruppo Mondadori, principale gruppo editoriale italiano,, e ha sviluppato nel tempo, con la direzione di Gilda Bojardi, un sistema di pubblicazioni parallele che ha trasformato la rivista da élite media a mass-media. Nell’attività di INTERNI rientrano anche l’ideazione e il coordinamento di eventi e mostre, organizzati con lo scopo di favorire un incontro tra chi progetta, chi produce e chi distribuisce. Il celebre FuoriSalone, fenomeno urbano che anima la città di Milano nella settimana del Salone del Mobile, è nato nel 1990 per iniziativa di INTERNI, che nel 2021 ne ha celebrato la trentesima edizione con la pubblicazione del Volume XXX-Y 30 anni di FuoriSalone | 1990-2020 Milano Design Stories (Electa). Dopo l’avvio delle pubblicazioni di INTERNI in Cina (2015), sono in programma ampliamenti delle edizioni internazionali. INTERNI è partner di comunicazione del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka | La città ideale.

“Interni” al Cersaie di Bologna 2024

Martedì 24 settembre 2024, alle ore 15.00, il magazine di interiors e contemporary design partecipa ai Cafè della Stampa con l’incontro “La città buona per un’architettura responsabile e generosa”

Protagonista Alfonso Femia, architetto founder di Atelier(s) Alfonso Femia AF517

INTERNI anche quest’anno partecipa ai Café della Stampa organizzati nell’ambito del Cersaie 2024 di Bologna (23-27 settembre), il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. Per questa occasione, il magazine di interiors e contemporary design del Gruppo Mondadori, presenta l’incontro La città buona: per un’architettura responsabile e generosa che avrà come protagonista Alfonso Femia, architetto Founder di Atelier(s) Alfonso Femia AF517 con sede a Genova, Milano e Parigi, che sta dedicando all’acqua e alle architetture delle città mediterranee buona parte del suo lavoro progettuale e filosofico. 

Nel dialogo con la giornalista Patrizia Catalano, Alfonso Femia parlerà dell’importanza dell’acqua, un bene che dovrebbe essere un diritto di tutti, ma che spesso è sprecata a favore del benessere di una ridotta parte della popolazione e scarseggia in moltissimi paesi del globo. Nel corso della conversazione verrà inoltre evidenziato come una consapevolezza collettiva del valore di questo bene supremo, l’acqua, puó portare a rivedere i nostri valori (anche quelli che crediamo irrinunciabili) e a immaginare nuovi spazi e progetti per una città a misura di tutti.

La città buona: per un’architettura responsabile e generosa si terrà domani, martedì 24 settembre, dalle ore 15 presso i Café della Stampa (Agorà dei Media – Mall 29/30). Ad aprire l’appuntamento Gilda Bojardi, direttore del sistema INTERNI.

Il magazine celebra inoltre il suo settantesimo anniversario con un allestimento speciale del Lounge Bar Gardens 25/26 che verrà personalizzato con 70 copertine. Queste ultime saranno poi in distribuzione nel formato poster presso lo stand di INTERNI.

Per tutte le informazioni www.internimagazine.it

 

INTERNI

Magazine mensile distribuito in 50.000 copie, pubblicato a partire dal 1954 come primo periodico italiano dedicato all’interior decoration, INTERNI è oggi uno dei principali strumenti di comunicazione nel campo del design contemporaneo italiano e internazionale, essenziale per gli addetti ai lavori e per gli appassionati di design. Nel 2024 compie i suoi primi settant’anni, durante i quali ha avuto la fortuna di condividere la fantastica e avventurosa storia del mobile e dell’arredamento italiano. Ha seguito da vicino la crescita che il design ha saputo esprimere grazie alle intuizioni e all’opera di geniali uomini di cultura, di architetti, designer e imprenditori capaci e coraggiosi. A partire dalla prima metà degli anni Novanta il mensile è entrato a far parte del Gruppo Mondadori, principale gruppo editoriale italiano,, e ha sviluppato nel tempo, con la direzione di Gilda Bojardi, un sistema di pubblicazioni parallele che ha trasformato la rivista da élite media a mass-media. Nell’attività di INTERNI rientrano anche l’ideazione e il coordinamento di eventi e mostre, organizzati con lo scopo di favorire un incontro tra chi progetta, chi produce e chi distribuisce. Il celebre FuoriSalone, fenomeno urbano che anima la città di Milano nella settimana del Salone del Mobile, è nato nel 1990 per iniziativa di INTERNI, che nel 2021 ne ha celebrato la trentesima edizione con la pubblicazione del Volume XXX-Y 30 anni di FuoriSalone | 1990-2020 Milano Design Stories (Electa). Dopo l’avvio delle pubblicazioni di INTERNI in Cina (2015), sono in programma ampliamenti delle edizioni internazionali. INTERNI è partner di comunicazione del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka | La città ideale.

Interni e Scavolini presentano il ciclo di incontri “la cucina delle idee – progetto, creatività, inclusione”

In occasione di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024

"Cucina e progetto" è il primo di tre appuntamenti all’insegna di creatività e inclusione in programma giovedì 12 settembre alle ore 18 presso il Teatro Rossini di Pesaro

Protagonisti Imma Forino, docente di Architettura degli Interni e Allestimento al Politecnico di Milano, e Fabio Novembre architetto e designer founder di Novembre Studio

In occasione di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, INTERNI, il magazine di interior e contemporary design del Gruppo Mondadori, e Scavolini, presentano il ciclo di incontri La cucina delle idee –  Progetto, creatività, inclusione, tre appuntamenti con i protagonisti del design e non solo, che identificano le trasformazioni dello spazio cucina da luogo funzionale a spazio multiculturale e performativo.

Questi eventi raccontano anche l’evoluzione di due brand storici: INTERNI, che quest’anno celebra 70 anni di attività, e Scavolini, azienda leader in questo settore, fondata nel 1961, proprio a Pesaro. Entrambe le realtà hanno seguito lo sviluppo economico e culturale del Paese, portando la cucina ad essere un prodotto molto evoluto, adattabile a diversi contesti.

“Oggi più che mai si parla della cucina in senso allargato: lo spazio domestico destinato alla conservazione e alla preparazione del cibo si è trasformato in un ‘ambiente multitasking’ punto di relazione del nucleo familiare, cuore e cervello della casa”, spiega Gilda Bojardi, direttore del sistema INTERNI. “La cucina è sempre più live, scenario di performance culinarie, ed è sempre più living, estensione della zona giorno, diventa un unicum, centro vitale della socialità domestica. La cucina come spazio di elaborazione delle idee è inoltre un concetto che si estende oltre lo spazio domestico: la cucina del ristorante è la casa degli chef che ogni giorno mettono la loro creatività al servizio dei propri clienti. È la cucina delle scuole, in cui si insegna l’arte del fare e dell’inventare. È il luogo dove meglio si conoscono e si incontrano le differenze culturali e sociali, dalle mense per i bisognosi alle cucine delle carceri e dei luoghi di cura”.

A dare il via al ciclo di incontri è Cucina e progetto, in programma giovedì 12 settembre alle ore 18 presso il Teatro Rossini di Pesaro (Sala della Repubblica – Piazza Lazzarini, 1). Dopo i saluti di Fabiana Scavolini Amministratore Delegato Scavolini, Gilda Bojardi, Direttore del Sistema INTERNI, e Daniele Vimini Vicesindaco e Assessore alla Cultura Comune di Pesaro, a dialogare, moderati dalla giornalista Patrizia Catalano, ci saranno Imma Forino, professoressa ordinaria di Architettura degli Interni e Allestimento al Politecnico di Milano, e Fabio Novembre, architetto, designer e fondatore di Novembre Studio.

Gli altri due appuntamenti avranno luogo presso il Salone Nobile di Palazzo Gradari di Pesaro (Via Rossini 24) alle ore 18: l’11 ottobre si terrà Cucina e Gen Z con Camilla Bellini, Francesca Del Conte WAYouth ETS, Spalvieri & Del Ciotto, mentre il 22 novembre sarà la volta di Made in Italy e internazionalità con Luca Nichetto e Daniele Busca.

Gli incontri sono aperti al pubblico fino a esaurimento posti.

Per informazioni: www.internimagazine.it

Edizione record per la mostra-evento Interni Cross Vision

Con 548.000 visitatori all’Università degli Studi di Milano, all’Eni Space presso l’Orto Botanico di Brera, all’Audi House of Progress presso il Portrait Milano, all’Università Cattolica del Sacro Cuore, in De Castillia 23 di Urban Up | Unipol e da Eataly Milano Smeraldo, è stato l’evento più seguito del FuoriSalone 2024

Con questo appuntamento INTERNI conferma la leadership assoluta nel segmento living professionale e nella comunicazione del design system

Superate le aspettative per INTERNI CROSS VISION al FuoriSalone 2024 che ha regalato al popolo del design visioni incrociate di culture, linguaggi, saperi e paesi differenti grazie a progetti con una forte connotazione in termini di ricerca, sostenibilità e futuro.

Dal 15 al 28 aprile, l’evento ideato e coordinato dal magazine del Gruppo Mondadori diretto da Gilda Bojardi è stato il più seguito della Design Week, con numeri da record per adesioni e pubblico. Sono infatti 548.000 le persone che hanno visitato l’Università degli Studi di Milano, l’Eni Space all’Orto Botanico di Brera, l’Audi House of Progress presso il Portrait Milano e per la prima volta l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per il secondo anno consecutivo, grande successo anche nelle due sedi satellite: Eataly Milano Smeraldo e De Castillia 23 di Urban Up | Unipol.

Questa edizione della mostra, che ha celebrato anche i primi 70 anni della rivista, ha tradotto in installazioni sperimentali il concetto di “Visioni Incrociate” inteso come pensiero trasversale e polifonico che consente di coniugare concetti apparentemente opposti: tecnologia e artigianato, arte e industria, artificio e natura, materialità e digitalizzazione, oggi elementi complementari e imprescindibili del processo d’innovazione contemporaneo. Allo stesso tempo, ha evidenziato il ruolo che la cultura italiana del design svolge all’interno di questo processo: durante il FuoriSalone, Milano si trasforma, infatti, in una palestra progettuale per architetti, designer e creativi provenienti da ogni parte del globo, che qui trovano la possibilità di mettere a confronto le proprie visioni e di contaminare i loro saperi, nello sforzo comune di costruire un mondo più bello e sostenibile.

Con il contributo dei 3 co-producer (Audi, Eni e Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka) e in collaborazione con aziende e istituzioni, INTERNI ha chiamato oltre 40 tra famosi e giovani designer e architetti provenienti da 12 paesi di e alcuni artisti, in un rapporto di contaminazione tra Architettura, Design e Arte. Per la mostra sono state realizzate installazioni, micro-architetture e macro-oggetti, tutti site-specific che – insieme a conferenze, talk, performance live e showcase – hanno creato un mosaico variegato di stili e visioni, ma anche di momenti di confronto, richiamando migliaia di persone. Tra questi anche tantissimi giornalisti italiani e stranieri che hanno dato a INTERNI CROSS VISION una copertura mediatica eccezionale – dai quotidiani nazionali alle radio e alle televisioni, alla stampa specializzata, alle testate a grande diffusione – oltre ad assicurare una presenza continua sui principali canali social e web.

La mostra di INTERNI, nato nel 1990 per iniziativa di Gilda Bojardi, direttore del magazine, si conferma pertanto l’evento simbolo del FuoriSalone. Alla base di questo successo l’alto livello progettuale e culturale delle installazioni, i brand coinvolti, noti a livello italiano e internazionale, così come le realtà più piccole, che ugualmente hanno saputo veicolare contenuti di grande valore. Questo riscontro eccezionale, sia di pubblico sia di visibilità mediatica, testimonia quindi la leadership assoluta di INTERNI nel segmento living professionale e nella comunicazione del design system.

Si ringraziano i co-producer Audi con BIG – Bjarke Ingels Group, Eni con Italo Rota e CRA Carlo Ratti Associati, il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, e tutte le aziende, designer e architetti che hanno partecipato: Wu Bin con Yardcom, Vivian Coser Architetto con Centrorochas, ApexBrasil, Mario Cucinella con Roca, Jacopo Foggini e Massimo Iosa Ghini con Kiko Milano, Annabel Karim Kassar Architetto con Annaka, Toshiyuki Kita Designer con Bizen City e Odate City, Kengo Kuma Architetto con Quarella, Cyril Lancelin Artista con Fidenza Village – The Bicester Collection, Arik Levy Designer con Sans Souci, Piero Lissoni Architetto con Sanlorenzo, MAD Architects – Ma Yansong e Andrea D’Antrassi Architetti con Amazon, Simone Micheli Architetto con Path, Veronica Pesenti Rossi con Rubner Haus, Marco Piva con Saint-Gobain, Topotek1 – Martin Rein-Cano con Mapei e MDT-Tex, Bruno Simões con ApexBrasil, Patricia Urquiola con Cimento, Michele De Lucchi – AMDL Circle e Guido Scarabottolo per INTERNI 70 Years, Marco Acerbis Architetto con Santini Cycling, Carlo Bach Artista con illycaffè e Kartell, Alessandra Baldereschi con No.3 Gin, Emiliano Calderini con Zentiva Italia, Giulio Cappellini Architetto con Comunità San Patrignano, Ludovica Diligu Designer e Plastique Fantastique Artisti con Labo.Art, Tom Dixon Architetto con VitrA, Dario Ghibaudo Artista con Galleria De Ambrogi, Kutnia Design Hub, La Errería * Architecture Office per Tile of Spain, Claudio Larcher e Italo Rota con NABA e AMSA, Federica Marangoni con Simone Cenedese, Lorenzo Palmeri con Stone Italiana, Catello Raffaele con IUAD, Marco Nereo Rotelli con Bertolotto, David Monacchi con Comune di Pesaro, Capitale della Cultura Italiana 2024, e Renco, CastagnaRavelli, Marcantonio con qeeboo, Giulio Cappellini con Eataly, Studio Azzurro con Urban Up | Unipol.