1922
Nasce Enciclopedia dei Ragazzi Mondadori.
Soddisfare la curiosità per il sapere: l’Enciclopedia dei ragazzi
"Vi si trovano bacche, erbe, felci, minerali, arazzi, treni, carte mostranti i confini delle nazioni, i fiumi, le montagne, gli oceani ma anche la vita degli animali e delle piante di ogni paese, insieme con le industrie più famose di ogni regione.".
Così recitava l'introduzione dell'Enciclopedia dei ragazzi, avventura editoriale intrapresa da Mondadori nel 1921. L'impresa cominciò quando Arnoldo rilevò da Cogliati, un piccolo editore milanese, i diritti dell'inglese Children's Encyclopedia di Arthur Mee. L'opera era uscita in parte, a dispense, tra il 1911 e il 1913. Ma nonostante una buona accoglienza i ricavi erano bastati appena a coprire i costi di produzione.
Lo stesso Mondadori mantenne la prudente linea di pubblicazione a dispense fino al 1926. Solo dopo quell'anno uscirono i sei volumi interi che, nel 1930, divennero dodici con una tiratura media di cinquemila copie. Dal dopoguerra in poi l'Enciclopedia, divenuta oramai un classico per ragazzi, fu ristampata costantemente.
Di grande formato e pubblicata in due edizioni, di cui una di lusso con intarsi in marocchino, l'Enciclopedia era simile nell'aspetto a un'opera per adulti. Ma, oltre che per la quantità di illustrazioni, per il testo impaginato su due colonne, e per le numerose tavole a colori che lo inframmezzavano, essa se ne distingueva per il progetto. Espressi in "nozioni", infatti, gli argomenti erano radunati in ventiquattro grandi gruppi, chiamati "Libri", ciascuno dei quali ricorreva più volte all'interno dei singoli volumi.
A storia, geografia, musica, letteratura e scienze, si affiancavano così altri temi e curiosità. C'erano il "Libro delle conquiste umane", dedicato alle scoperte, il "Libro dei libri famosi", che riportava riassunti o brani di classici ridotti per ragazzi, il "Libro dei passatempi", che insegnava a costruire giochi impiegando carta, cartoncino e altri materiali, il "Libro delle lezioni", sulle materie scolastiche e le lingue straniere. E, più amato tra tutti, il "Libro dei perché", che forniva risposte alle domande più curiose e strane: perché scendono le lacrime? perché si sogna? perché la torre di Pisa pende ma si regge?