Il comitato Controllo, rischi e sostenibilità nominato dal Cda del 27 aprile 2021 è composto da tre Consiglieri non esecutivi di cui due indipendenti, tra i quali il Presidente:

I membri del comitato sono in carica fino alla scadenza del mandato di amministratori e quindi fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Il comitato Controllo e rischi ha funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di amministrazione con il compito di supportare, attraverso un’adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di amministrazione relative all’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e di definizione delle linee guida dello stesso, nonché quelle relative all’approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Il Comitato coordina la propria attività, per quanto di rispettiva competenza, con quella del Collegio sindacale, della società di revisione, del responsabile Internal Audit, nonché dell’amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.

In particolare sono stati attribuiti al comitato gli incarichi di:

  • valutare, sentiti il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il revisore legale e l’organo di controllo, il corretto utilizzo dei princìpi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato;
  • valutare l’idoneità dell’informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l’impatto della sua attività e le performance conseguite;
  • esaminare il contenuto dell’informazione periodica a carattere non finanziario rilevante ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • esprimere pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali e supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio di amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui quest’ultimo sia venuto a conoscenza;
  • esaminare le relazioni periodiche e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione di Internal Audit;
  • monitorare l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di Internal Audit;
  • riferire al Consiglio di amministrazione, almeno in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta e sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supportare il Consiglio di amministrazione in sede di esame e approvazione dei piani industriali nell’analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore sostenibile nel lungo termine.

Nel corso del 2022 il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità ha tenuto 12 riunioni coordinate dal Presidente del Comitato, regolarmente verbalizzate, con la partecipazione di volta in volta dei componenti del Collegio Sindacale, del Responsabile Internal Audit, incontrando altresì la società di revisione legale Ernst & Young, per il novennio 2019-2027, e i Responsabili di alcune funzioni aziendali della Società. Con riferimento alle attività svolte nel corso dell’esercizio 2022 si evidenzia in particolare che il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità:

  • ha approvato il programma annuale di attività del 2022 dell’Internal Audit per la Società e per le sue Controllate predisposto dal Responsabile Internal Audit e ne ha verificato l’attuazione. Il piano di audit 2022 per la Capogruppo e per le sue Controllate prevede interventi che si articolano su sei linee di verifica:
    • (i) Operational audit: analisi dei processi aziendali e la loro valutazione in termini di efficacia (grado di raggiungimento degli obiettivi) ed efficienza (costi, tempistiche, risorse utilizzate);
    • (ii) Compliance audit: applicazione di alcune disposizioni operative e linee guida da parte della Capogruppo e delle società del Gruppo;
    • (iii) Compliance audit 231: applicazione del D.Lgs. 231/2001 a supporto degli Organismi di Vigilanza della Capogruppo e delle controllate;
    • (iv) Financial audit: applicazione della Legge 262/05 a supporto del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
    • (v) IT;
    • (vi) Risk Assessment;
  • ha analizzato l’attività svolta dall’Internal Audit nel 2022, condividendo i suggerimenti proposti e proponendone di propri. Ha esaminato la struttura e l’attività dell’Internal Audit, anche in relazione al supporto agli Organismi di Vigilanza della Capogruppo e delle controllate, all’attività di Risk Management e all’attività di compliance dei processi operativi. Ha preso atto delle disposizioni operative implementate dalla società nel corso dell’anno;
  • ha esaminato l’analisi preliminare illustrata dal management aziendale e ha approvato la metodologia di impairment test relativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 adottata dalla Società, prendendo atto che le rilevazioni e le valutazioni definitive in merito all’eventuale riduzione di valore dei beni tangibili, intangibili e delle partecipazioni sarebbero state oggetto di specifico esame e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
  • ha esaminato il risk reporting al 31 dicembre 2021 e la relazione annuale del Comitato Rischi Finanziari senza rilevare fatti anomali;
  • ha esaminato la relazione annuale 2021 e quella al luglio 2022 del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità non rilevando fatti anomali;
  • ha analizzato i risultati dell’attività di Risk Assessment presentati dal Responsabile Internal Audit e della relazione dallo stesso predisposta. Il perimetro di attività ha riguardato sia la Capogruppo che le controllate italiane;
  • ha preso atto della relazione del Responsabile Internal Audit sull’Autovalutazione del sistema di controllo Interno e di gestione dei rischi del Gruppo Mondadori;
  • ha analizzato i risultati del revisore legale nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale. Non sono state riscontrate carenze nel sistema di controllo interno in relazione all’informativa finanziaria e non sussistono significative incertezze sulla continuità aziendale;
  • ha valutato i principi, le metodologie e le modalità di rendicontazione della Dichiarazione non finanziaria D. Lgs. 254/16;
  • ha effettuato incontri con il management aziendale approfondendo tematiche relative ai business di competenza;
  • ha supportato, con un’adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alle modifiche societarie avvenute nel corso del 2022;
  • ha esaminato le principali novità riguardanti il nuovo Codice di Corporate Governance;
  • ha analizzato lo scenario di mercato generale, di settore e di gestione dell’attività di Risk Management del Gruppo in ambito “post-emergenziale”;
  • ha incontrato il Chief Financial Officer di Gruppo e la società di revisione Ernst & Young in merito all’informativa Consob, relativa al richiamo di attenzione nr. 3 del 19 maggio 2022: conflitto in Ucraina. Al riguardo, la Commissione richiama l’attenzione degli organi di amministrazione, degli organi di controllo, anche nella loro qualità di audit committee, e delle società di revisione coinvolti nel processo di produzione dell’informativa finanziaria pubblicata dai soggetti vigilati, ossia gli emittenti quotati, sugli effetti derivanti dal conflitto in corso in Ucraina e, più in generale, dall’instabilità del contesto geopolitico e macroeconomico mondiale. Gli effetti esercitati dal conflitto in Ucraina possono essere:
    • o “diretti” ovvero derivanti da un’esposizione dei mercati interessati dal suddetto conflitto;
    • o “indiretti” ossia derivanti dalle ripercussioni sui mercati delle materie prime e dell’energia, nonché dalla dinamica della domanda quale riflesso del progressivo deterioramento della congiuntura economica e delle prospettive di crescita a livello nazionale ed internazionale.
      Il focus dell’analisi si è concentrato sugli effetti “indiretti” del conflitto, in quanto il Gruppo Mondadori non opera nei mercati interessati dalle attività belliche e/o nei paesi belligeranti o soggetti alle sanzioni economiche varate dalla comunità internazionale e/o dalle organizzazioni sovranazionali;
  • ha preso atto del documento contenente il timing delle attività di aggiornamento dei Modelli di Organizzazione, di Gestione e di Controllo della Capogruppo e delle società controllate. La revisione si rende necessaria a seguito dell’ampliamento dei reati presupposto del D. Lgs. 231/01 (Artt. 25septiesdecies «Delitti contro il patrimonio culturale» e 25-duodevicies «Riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici»);
  • ha incontrato il Direttore Risorse Umane e Organizzazione, Affari Legali e Societari in merito alla proposta di attribuzione dell’incarico di coordinamento e sviluppo sulle attività di sostenibilità all’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori.