Nobel per la letteratura 2017 a Kazuo Ishiguro

Il 5 ottobre è stato assegnato a Kazuo Ishiguro il Premio Nobel per la Letteratura 2017. Lo scrittore, nato in Giappone ma cresciuto in Inghilterra, è stato premiato dall’Accademia con la seguente motivazione: «Kazuo Ishiguro, in romanzi di grande potenza emotiva, ha svelato l’abisso che si spalanca sotto l’illusorietà del nostro legame col mondo». L’autore, informato della vittoria, ha così commentato: «è una notizia meravigliosa e del tutto inaspettata. Mi arriva mentre il mondo attraversa una fase d’incertezza che investe i suoi valori, i suoi leader e la sua sicurezza. Vorrei tanto che questo onore, enorme per me, fosse d’incoraggiamento, seppure minimo, per le forze di pace e buona volontà di questo tempo».

Nato l’8 novembre 1954 a Nagasaki, si traferisce con la famiglia in Gran Bretagna quando ha cinque anni. Alla fine degli anni Settanta si laurea in inglese e filosofia all’Università del Kent, e studia creative writing all’Università dell’East Anglia.

Ishiguro si dedica a tempo pieno alla scrittura fin dal suo primo libro, Un pallido orizzonte di colline (1982). Sia il primo che il suo secondo romanzo, Un artista del mondo fluttuante (1986) si svolgono a Nagasaki pochi anni dopo la Seconda guerra mondiale. I temi ai quali più spesso l’autore viene accostato sono qui già presenti: la memoria, il tempo, l’autoinganno. Particolarmente evidenti nel suo più noto romanzo, Quel che resta del giorno (1989), vincitore del Man Booker Prize e da cui è stato tratto il film omonimo per la regia di James Ivory con Anthony Hopkins nel ruolo del maggiordomo Stevens, ossessionato dal dovere.

Seguono il romanzo Quando eravamo orfani (2000), in cui nella Shanghai alle porte della Grande guerra un detective indaga sulla sorte dei suoi genitori rapiti; e l’opera distopica Non lasciarmi (2005), con cui Ishiguro introduce nella sua scrittura una corrente sotterranea di fantascienza. Dal romanzo è stato tratto il film omonimo di Mark Romanek con Keira Knightley.

Nella raccolta di racconti dal titolo Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (2009) la musica gioca un ruolo centrale nel raffigurare le relazioni fra i personaggi. Nel suo ultimo romanzo, Il gigante sepolto (2015), una coppia di anziani compie un viaggio a piedi attraverso un arcaico paesaggio inglese, nella speranza di riunirsi al figlio ormai adulto, che da anni non vede. Il romanzo esplora, in maniera toccante, come il ricordo sia intimamente legato all’oblio, la storia al presente, e la fantasia alla realtà.

Oltre alle sue otto opere di narrativa, Ishiguro ha scritto anche sceneggiature cinematografiche e televisive.

Tutte le opere di Kazuo Ishiguro sono tradotte e pubblicate in Italia da Einaudi.