Electa a La Biennale di Venezia

Electa è presente alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte con una offerta editoriale dedicata e con allestimenti aggiornati per le sue librerie de La Biennale di Venezia.

Al bookshop: spazi, oggetti e libri scelti

Il bookshop alle Corderie all’Arsenale (progetto di Migliore + Servetto Architects, 2022), coordinato anche con la libreria ai Giardini della Biennale, assumerà nuova identità grazie all’intervento grafico dello studio Sonnoli, che valorizza i manifesti storici della Biennale provenienti dall’Archivio della Biennale di Venezia-ASAC.
Negli stessi spazi Electa presenta sei linee di merchandising ufficiale, tra cui quelle istituzionali curate da Studio De Valence e Marco Camuffo, a cui si aggiunge la linea di oggettistica progettata dallo studio brasiliano Campo per questa edizione.

Mantenendo alta l’attenzione per la centralità della lettura, Electa ha lavorato in particolare su una selezione ‘autoriale’ di titoli. Si è scelto infatti di affidare parte della bibliografia dei bookshop ad una ‘ricerca’ esterna per proporre un taglio inedito sui molti temi di cultura contemporanea suggeriti dalla Mostra. Anna Toscano, scrittrice, fotografa, giornalista che insegna Lingua Italiana a Ca’ Foscari e in altre Università, ha accettato la sfida di attraversare i fili conduttori connessi alla Biennale Arte 2024 di Adriano Pedrosa per arrivare a una selezione di circa 300 titoli, in italiano e in inglese, che spaziano dal romanzo al saggio alla poesia.
Libri di filosofia, saggi di antropologia, fumetti, libri fotografici, sillogi e racconti sono stati identificati e collocati sotto 4 parole chiave, 4 suggestioni che ne attraversano i contenuti e ne tracciano la traiettoria.

Geografie, in cui si possono trovare i temi legati in modi e forme differenti a migrazioni, decolonizzazione, al viaggiare e al muoversi e dunque alle persone, ai corpi, al linguaggio e all’antropologia;
Linguaggi, con titoli che esplorano la lingua e il linguaggio nelle accezioni più ampie dei termini;
Persone ingloba in sé il concetto di individui e di collettività e traccia un percorso tra identità, genere, corpi, attivismo, migrazioni, idee, femminismo, antropologia, filosofia, decolonizzazione;
Venezia uno scaffale-omaggio che consiglia testi per uscire dalla cartolina stereotipata della Laguna ed entrare nella consapevolezza di cosa sia stata, cosa sia e cosa potrà diventare la città delle Biennali.

Le 4 parole tematiche rappresentano tuttavia e intenzionalmente una scelta non categorica in cui il confine tra gli argomenti può essere ‘discusso’ e un libro può trovare collocazione nella ‘parola’ accanto; similmente per i generi, la bibliografia è infatti pensata per elidere o spostare il confine tra generi letterari: la poesia talvolta tende alla prosa e la prosa alla saggistica che può sconfinare anche nella poesia o nella filosofia. Non ci sono limiti in questa suddivisione, anzi è una condivisione di parole senza confini: perché “quando ci riconosciamo tutti stranieri”, come scrive Julia Kristeva, il confine non ha più ragione di esistere.

Completano l’offerta libraria i cataloghi dei Padiglioni e Partecipazioni Nazionali, i volumi illustrati sugli artisti presenti nella Mostra Internazionale, le novità editoriali di arte/fotografia/moda/graphic design, di saggistica d’arte e i focus su artisti e scrittori refugee.

I cataloghi Electa per la Biennale Arte 2024

In occasione della Biennale Arte 2024, Electa pubblica Due qui / To Hear, la guida al Padiglione Italia a cura di Luca Cerizza, disegnata da Studio Folder, che presenta il progetto di Massimo Bartolini in collaborazione con Caterina Barbieri, Gavin Bryars, Kali Malone.

Tra le altre pubblicazioni di Electa nel contesto della 60. Esposizione Internazionale d’Arte ricordiamo il catalogo del Padiglione nazionale saudita, a cura di Maya El Khalil e Jessica Cerasi, per il quale espone Manal Aldowayan, con l’opera Shifting Sands: A Battle Song e il libro H2O Venezia: Diari d’Acqua – Water Diaries a cura di Mara Hofmann, catalogo di una mostra colletiva esito di un programma di residenza per artiste che hanno lavorato a un racconto visivo su Venezia.

Parallelamente alla Biennale Arte 2024 apre a Ca’ Foscari la mostra Uzbekistan: l’Avanguardia nel deserto. La forma e il simbolo, a cura di Silvia Burini e Giuseppe Barbieri e promossa e sostenuta dalla Fondazione per lo Sviluppo dell’Arte e della Cultura dell’Uzbekistan. La mostra svela al pubblico italiano e internazionale una pagina di storia artistica poco conosciuta della prima metà del XX sec., presentando oltre 100 opere provenienti dal Museo di Tashkent e da quello di Nukus, da tempo definito come il “Louvre del deserto” ed evidenziando la connessione tra l’Avanguardia russa e l’arte dell’Asia Centrale. Catologo Electa (edizione italiana e inglese).

È inoltre sempre disponibile presso i bookshop Electa la Guida ai padiglioni della Biennale di Venezia dal 1877 nelle edizioni italiano e inglese, a cura di Marco Mulazzani.