Mondadori France acquisisce il 60% di NaturaBuy

Mondadori France ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 60% di NaturaBuy, sito leader negli annunci e aste online dedicate a caccia, pesca e tempo libero.
Secondo i termini dell’accordo Mondadori France ha un’opzione per incrementare la propria quota nel capitale di NaturaBuy fino al 100% nei prossimi cinque anni.

NaturaBuy è una piattaforma di compravendita che permette da un lato – agli amanti delle attività all’aria aperta – di scambiare tutti i prodotti necessari all’esercizio delle proprie passioni, dall’altro – alle aziende – di trovare un nuovo canale di distribuzione. Il marketplace offre infatti inserzioni, aste e, dal 2011, la possibilità per i venditori di aprire una propria boutique su www.naturabuy.fr.

Fondato nel 2007, NaturaBuy è una community di appassionati in grado di raccogliere 160.000 utenti e 1.500 aziende. Il sito vende più di 140.000 articoli, con volumi di transazioni per oltre 24 milioni di euro all’anno.
In Francia il mercato della caccia e della pesca è uno dei più significativi nell’ambito del tempo libero, con un valore di 2,8 miliardi di euro di nel 2011.

Con questa operazione Mondadori France accresce la propria leadership nell’area “Natura”, affiancando il più importante marketplace online per la caccia e la pesca ai magazine Le Chasseur Français, La Revue Nationale de la Chasse e Grand Gibier, che vantano una diffusione di oltre 400.000 copie complessive.

“Dopo l’acquisizione, insieme ad Axel Springer, di una significativa partecipazione in Autoreflex.com alla fine dello scorso anno, con questa operazione prosegue la nostra strategia di crescita e diversificazione nel digitale”, ha spiegato Ernesto Mauri, Presidente di Mondadori France. “Tre le nostre linee guida: valutare opportunità in ambiti affini alle attività tradizionali; concentrarci su settori in cui già siamo leader con le nostre pubblicazioni cartacee e dare continuità nella gestione del business con la partecipazione dei soci fondatori per accompagnarne lo sviluppo nel medio periodo”, ha concluso Mauri.