Sono passati tre anni da quel marzo del 2020, il momento in cui le nostre vite sono state stravolte dalla diffusione di un virus. Una minaccia concreta che ci ha costretto a cambiare stile di vita e abitudini, a partire dal nostro modo di lavorare. Fin dall’inizio della pandemia il nostro Gruppo si è impegnato a proteggere la salute delle proprie persone introducendo in modo esteso il lavoro da remoto, dotando tutti di computer e telefono aziendale e istituendo un flusso di comunicazione diretto e costante. Alle direct mail e alle notizie sulla intranet si è aggiunto anche il Digital Assistant, il chatbot interattivo creato da noi che in tre anni ha risposto a oltre 3.100 domande su Covid-19, smart working e welfare aziendale. Grazie a questa esperienza oggi lavoriamo in modo nuovo, ibrido, coniugando flessibilità, produttività e qualità della vita personale. Un modello che si fonda sulla responsabilizzazione delle persone e sulla valorizzazione delle competenze e del lavoro per obiettivi.
Parliamo di numeri. Abbiamo distribuito negli uffici e nelle librerie più di un milione di mascherine e oltre 17mila igienizzanti per le mani. Abbiamo effettuato 43.286 esami, tra test antigenici, molecolari e sierologici, offrendo inoltre la somministrazione di più di 3mila vaccini antinfluenzali e antipneumococcici. Non da ultimo, abbiamo messo a disposizione un servizio di supporto psicologico. Tutto ciò è stato possibile grazie ai nostri medici e infermieri che hanno affrontato in prima persona i rischi legati al contagio, e al Comitato di Crisi: un gruppo di coordinamento trasversale costituito all’inizio dell’emergenza e riunitosi oltre 100 volte per monitorare l’andamento della pandemia, decidendo tempestivamente le azioni da intraprendere. Data la sua efficacia, questa esperienza di confronto e condivisione continuerà a esistere in futuro come Comitato Salute e sicurezza, un’importante eredità organizzativa che rimarrà a presidio di tutte le attività di #NoiDellaMondadori. #pandemia #smartworking