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Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023

Significativo incremento della redditività, EBITDA Adjusted +12%

  • Ricavi consolidati a 679,9 milioni di euro in crescita rispetto a 678,2 milioni di euro al 30 settembre 2022
  • EBITDA Adjusted a 129,3 milioni di euro, +12% rispetto a 115,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022
  • EBIT positivo per 90,5 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto a 78 milioni di euro al 30 settembre 2022
  • Risultato netto di Gruppo a 66,3 milioni di euro, in aumento di 8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (circa +14%)
  • Confermata la solida generazione di cassa con Free Cash Flow LTM positivo per 51,4 milioni di euro
  • Rafforzamento della struttura patrimoniale: Posizione Finanziaria Netta escluso IFRS 16 al 30 settembre 2023 in miglioramento di oltre 20 milioni di euro, a -152,3 milioni di euro (-173,4 milioni di euro al 30 settembre 2022)
  • Posizione finanziaria netta IFRS 16 pari a -223,9 milioni di euro (-235,7 milioni di euro al 30 settembre 2022)
  • Il Gruppo ribadisce la capacità di auto-finanziare la propria politica di crescita per linee esterne

Confermato outlook 2023

  • Ricavi in crescita single-digit
  • EBITDA Adjusted in crescita high single-digit / low double-digit, con una marginalità attesa compresa tra il 16% e il 17%
  • Risultato netto in crescita di circa il 20%
  • Cash Flow Ordinario atteso tra 65 e 70 milioni di euro, in incremento fino al 15%
  • Indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) atteso a 1,0x EBITDA Adjusted a fine 2023

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 presentato dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

«Il Gruppo Mondadori ha registrato ottimi risultati e un significativo incremento della redditività nei primi nove mesi del 2023, ascrivibile al proseguimento di un’attenta gestione operativa, al contributo delle recenti acquisizioni e alle sinergie derivanti dalla loro integrazione, che hanno consentito un miglioramento della performance di tutte le aree di business e un rafforzamento patrimoniale del Gruppo. Possiamo quindi confermare quanto già annunciato lo scorso 29 giugno in termini di risultati attesi per l’esercizio in corso, ovvero un miglioramento sia dal punto di vista economico, sia finanziario», ha sottolineato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.

 

L’andamento della gestione al 30 settembre 2023

I ricavi consolidati dei primi nove mesi del 2023 si sono attestati a 679,9 milioni di euro rispetto a 678,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, evidenziando una crescita dello 0,3%. Al netto delle variazioni di perimetro intervenute tra i due periodi in esame, la crescita organica dei ricavi è stata pari all’1,1%.

L’EBITDA Adjusted nei primi nove mesi 2023 è stato pari a 129,3 milioni di euro, evidenziando un incremento di circa 14 milioni di euro rispetto a 115,5 milioni di euro nel pari periodo del 2022.

Se si procede a depurare i risultati dai ristori e contributi contabilizzati nei rispettivi periodi in esame, la crescita evidenziata dall’EBITDA del Gruppo risulterebbe superiore a 17 milioni di euro.

Al risultato hanno contribuito tutte le aree di business, in particolare l’Area LIBRI Trade, anche per effetto del consolidamento dei risultati delle società di recente acquisizione, l’Area LIBRI Education e l’Area RETAIL.

L’EBITDA di Gruppo dei primi nove mesi dell’esercizio in corso si è attestato a 131,5 milioni di euro rispetto a 114,5 milioni di euro al 30 settembre 2022, evidenziando un miglioramento di circa 17 milioni di euro riconducibile alla dinamica operativa e alla contabilizzazione nell’esercizio in corso, nell’Area MEDIA, della plusvalenza netta derivante dall’operazione di cessione delle testate Grazia e Icon (e del relativo network internazionale).

Grazie alla positiva performance di tutte le aree di business, l’EBIT del Gruppo Mondadori nei primi nove mesi del 2023, positivo per 90,5 milioni di euro, ha mostrato un miglioramento di 12,5 milioni di euro rispetto al 2022. Il risultato è stato raggiunto nonostante la contabilizzazione di maggiori ammortamenti per circa 4 milioni di euro derivanti dai maggiori investimenti realizzati negli ultimi 12 mesi, dal consolidamento di nuove società (+1,0 milione di euro) nonché dagli effetti contabili del processo di PPA – Purchase Price Allocation (+1,2 milioni di euro rispetto ai nove mesi 2022).

Neutralizzando le componenti straordinarie e gli impatti derivanti dal processo di PPA relativo alle società acquisite negli ultimi 24 mesi, l’EBIT Adjusted si attesterebbe a 92,1 milioni di euro, in crescita di oltre 10 milioni di euro (+12,9%) rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

Gli oneri finanziari hanno registrato un incremento di oltre 3 milioni di euro derivante per circa 2 milioni di euro dal maggiore costo del debito.

Il risultato consolidato prima delle imposte è stato positivo per 87,1 milioni di euro, in miglioramento di circa 11 milioni di euro rispetto a 75,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. A tale performance, in aggiunta a quanto già evidenziato, ha contribuito il miglioramento per oltre 2 milioni di euro del risultato delle società partecipate, derivante in particolare dall’aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella società A.L.I. e dalla contabilizzazione di una plusvalenza pari a 0,4 milioni di euro relativa alla cessione della partecipazione residua in SEE, società editrice de Il Giornale.

Il risultato netto del Gruppo al 30 settembre 2023, dopo la quota di pertinenza di terzi, è stato positivo per 66,3 milioni di euro e ha evidenziato un significativo miglioramento di 8 milioni di euro (circa il 14%) rispetto a 58,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. 

Gli oneri fiscali del periodo sono ammontati a 20,5 milioni di euro rispetto a 17,6 milioni di euro al 30 settembre 2022 per effetto del maggiore risultato ante imposte.

La struttura patrimoniale del Gruppo evidenzia un ulteriore rafforzamento: la Posizione Finanziaria Netta escluso IFRS 16 al 30 settembre 2023 è ammontata a -152,3 milioni di euro (debito netto), in miglioramento di oltre 20 milioni di euro rispetto a -173,4 milioni del 30 settembre 2022, per effetto della rilevante generazione di cassa del business e nonostante il cash-out relativo alle acquisizioni realizzate negli ultimi 12 mesi e alla distribuzione di dividendi realizzata a maggio 2023 per circa 29 milioni di euro.

La Posizione Finanziaria Netta IFRS 16 si è attestata a -223,9 milioni di euro, da -235,7 milioni di euro del 30 settembre 2022, includendo una componente IFRS 16 di -71,6 milioni di euro.

Al 30 settembre 2023 il flusso di cassa degli ultimi 12 mesi derivante dall’attività ordinaria è stato pari a 64,6 milioni di euro mentre quello straordinario è stato negativo per 13,2 milioni di euro.

Di conseguenza, il Free Cash Flow LTM al 30 settembre 2023 è risultato positivo per 51,4 milioni di euro, confermando la capacità del Gruppo di finanziare la propria politica di crescita per linee esterne.

 

Andamento delle aree di business

Area Libri Trade

Il 2023 mostra, dopo la fase di consolidamento del 2022, un’ulteriore crescita del mercato del libro pari a 2,3% (a valore) e una sostanziale stabilità a volume rispetto al 2022. Il terzo trimestre, in particolare, ha evidenziato un incremento a valore pari all’1,6% (fonte: GFK, settembre 2023).

In tale contesto, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno registrato, nei primi nove mesi, una crescita pari al 2,2%, quindi in linea con il mercato di riferimento, nonostante il terzo trimestre del 2022 avesse beneficiato di un forte piano editoriale. Grazie a tale performance, Mondadori ha consolidato la propria leadership a livello nazionale con una quota di mercato che, a settembre 2023, è risultata stabile e pari al 27,3%.

I ricavi dei primi nove mesi 2023 dell’Area Libri Trade si sono attestati a 268 milioni di euro, evidenziando un incremento del 14% rispetto all’analogo periodo del 2022.

L’EBITDA Adjusted, nei primi nove mesi del 2023, è stato di 41 milioni di euro: al netto dei ristori relativi alle attività museali di Electa (6,4 milioni di euro) di cui l’esercizio 2022 aveva beneficiato, l’area ha evidenziato una crescita del 23% (7,6 milioni di euro), in larga parte riconducibile al contributo delle nuove società acquisite nell’anno in corso.

La redditività al 30 settembre 2023 conseguita dall’Area Libri Trade è stata di circa il 15%, in miglioramento rispetto al pari periodo del 2022 escludendo il contributo dei ristori (14%).

Area Libri Education

Le case editrici del Gruppo Mondadori nell’ambito dell’editoria Scolastica hanno conseguito una quota di mercato (adozionale) pari al 32%, sostanzialmente stabile rispetto a quella rilevata nel precedente esercizio, con una crescita nel segmento della scuola secondaria (scuole medie inferiori e superiori) e una flessione in quello della primaria, caratterizzato da maggiore volatilità e minore profittabilità.

Nei primi nove mesi del 2023, le attività del business scolastico hanno registrato complessivamente ricavi per 215,5 milioni di euro (213,7 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022) con un incremento dello 0,8%, nonostante un parziale ritardo nelle attività distributive.

In particolare, analizzando il trend per ordinamento scolastico, si evidenzia come i ricavi della scuola secondaria di primo e di secondo grado – pari all’80% dei ricavi dell’area – siano risultati in crescita di circa il 3%, con un trend contrapposto alla contrazione registrata dalla scuola primaria (-7,9% rispetto al pari periodo del 2022) coerentemente al trend adozionale rilevato. Come atteso, le vendite degli editori terzi distribuiti da Rizzoli Education sono in flessione del 7%.

L’EBITDA Adjusted dell’Area Libri Education nei primi nove mesi dell’anno si è attestato a 73,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto a 68,1 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio 2022 (+8,5%), principalmente per effetto di un diverso e più favorevole mix dei ricavi e di una minore incidenza del costo del prodotto e dei costi promozionali.

Area Retail

Come già detto, il mercato del libro in Italia nei primi nove mesi ha registrato una crescita del 2,3% rispetto al pari periodo 2022; in tale contesto, si evidenzia un +4,8% del canale fisico e il contestuale andamento negativo del canale online (stimato al -1,6%), anche se in progressivo recupero nel terzo trimestre 2023 rispetto al dato del corrispondente periodo del 2022.

Mondadori Retail ha registrato un incremento del sell-out libro nei punti vendita del 5,7% nei periodo in esame del 2023; grazie a tale overperformance, trainata dall’eccellente andamento rilevato dai negozi fisici, la market share di Mondadori Retail si è attestata al 13% del mercato totale, +0,4% rispetto al 30 settembre 2022, e ha sfiorato la soglia del 20% del mercato fisico.

Nei primi nove mesi dell’anno l’Area Retail ha riportato ricavi per 133,4 milioni di euro, con una crescita di 7,4 milioni di euro (+5,9%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. Il continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento dei negozi esistenti e la focalizzazione sul core business del libro hanno consentito al network di librerie Mondadori Store di consolidare il proprio ruolo nel mercato, come testimoniato dalla sostenuta crescita dei ricavi del prodotto libro.

Analizzando le vendite per canale si evidenzia un ulteriore aumento dei ricavi delle librerie in gestione diretta (+12,8% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) e delle librerie in franchising (+4 % rispetto al 30 settembre 2022) e, parallelamente, una flessione dei canali Online e Bookclub.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche:

  • il libro è stata la principale componente dei ricavi (oltre l’80% del totale), +6,6% a livello complessivo rispetto all’esercizio 2022, trainato dalle ottime performance dei negozi fisici;
  • il fatturato extra libro ha mostrato un trend positivo (+14,7% rispetto ai primi nove mesi del 2022), confermando gli ottimi segnali evidenziati lo scorso anno, grazie alla crescita dei settori cartoleria, gioco, regalistica e musica.

L’Area Retail ha presentato un EBITDA Adjusted positivo di 8,3 milioni di euro, valore raddoppiato rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022 (+4,2 milioni di euro).

Area Media

Nei primi nove mesi del 2023, l’Area Media ha registrato ricavi per 101,5 milioni di euro, mostrando una contrazione di circa il 25% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente. Tale contrazione a perimetro omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a inizio 2023 e delle attività distributive di Press-di), si riduce a circa il 6% grazie alla performance di quasi stabilità raggiunta nel terzo trimestre dell’anno ed evidenzia trend differenti nelle due componenti digital e print.

L’area digital, che rappresenta oltre il 37% dei ricavi complessivi dell’area, ha mostrato un incremento dei ricavi pubblicitari di circa il 20% derivante in particolare dalla positiva performance del MarTech; l’area print è risultata in flessione del 16% circa, in particolare a causa della sensibile contrazione delle vendite congiunte rilevata nel periodo.

Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Mondadori si conferma l’editore multimediale leader in Italia: nel print, con 13 testate e 9 milioni di lettori; nel web, con 12 brand e circa 27,7 milioni di utenti unici medi/mese; nei social, con 100 profili e una fanbase di circa 100 milioni.

Per quanto riguarda il segmento dei periodici, la quota di mercato del Gruppo (in termini di diffusione) si è attestata al 20,3%, in leggera crescita – a portafoglio di testate omogeneo – rispetto al dato dello stesso periodo 2022 (19,8%), per effetto di una performance migliore rispetto a quella del mercato di riferimento.

L’EBITDA Adjusted dell’Area Media è stato pari a 10,3 milioni di euro con un aumento di circa il 10% rispetto ai primi nove mesi del 2022; ciò è principalmente ascrivibile alle attività tradizionali – le quali beneficiano di un contributo a ristoro dei costi sostenuti dall’editore per la distribuzione dei periodici (2,8 milioni di euro) – e più che compensa la contrazione del margine derivante dalle vendite dei collaterali; nell’area digital, l’EBITDA Adjusted è risultato sostanzialmente stabile rispetto al pari periodo del 2022 grazie ai maggiori ricavi pubblicitari, nonostante i maggiori costi sostenuti per l’avvio delle nuove iniziative legate al segmento dell’influencer marketing e il deconsolidamento del risultato relativo alle attività digitali delle testate cedute.

 

Andamento della gestione nel terzo trimestre 2023

I ricavi consolidati del terzo trimestre del 2023 si sono attestati a 317,6 milioni di euro (rispetto a 323,1 milioni di euro dell’esercizio precedente), evidenziando una lieve flessione rispetto al pari periodo del 2022 (-1,7%). Anche al netto delle variazioni di perimetro intervenute tra i due periodi, l’andamento organico dei ricavi ha registrato un -1,2%.

L’EBITDA Adjusted del terzo trimestre del 2023 è stato pari a 91,1 milioni di euro in incremento di circa 3 milioni di euro rispetto ai 87,9 milioni di euro del terzo trimestre 2022.

L’EBIT del terzo trimestre 2023, positivo per 76,5 milioni di euro, ha mostrato un miglioramento di 1,8 milioni di euro.

Neutralizzando le componenti straordinarie e gli impatti derivanti dal processo di PPA, l’EBIT Adjusted si attesterebbe a 77,8 milioni di euro, in crescita di circa 2 milioni di euro rispetto a 75,9 milioni di euro del terzo trimestre 2022.

 

Evoluzione prevedibile della gestione

Sono confermate le previsioni precedentemente comunicate al mercato in data 29 giugno 2023, riportate di seguito per completezza di informazione.

Dati economici

  • crescita single-digit dei ricavi;
  • crescita dell’EBITDA Adjusted high single digit/low double-digit, con una marginalità attesa tra il 16% e il 17%;
  • crescita del 20% circa del risultato netto.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta

  • il Cash Flow Ordinario è atteso collocarsi in un range compreso tra 65 e 70 milioni di euro, evidenziando un incremento fino al 15% rispetto al dato del 2022;
  • l’indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) è confermato collocarsi, a fine esercizio 2023, a 1,0x EBITDA Adjusted in riduzione da 1,3x di fine 2022.

 

La presentazione relativa ai risultati al 30 settembre 2023, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, è disponibile su www.1info.it, su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors). Alle 16.00 è prevista una sessione di Q&A in modalità conference call, rivolta alla comunità finanziaria, alla quale prenderanno parte l’Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e il CFO, Alessandro Franzosi. I giornalisti potranno seguire lo svolgimento dell’incontro esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero telefonico +39.02.8020927 o via web all’indirizzo: https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato nel pdf completo:

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato del III trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

Approvati dal CdA i risultati al 30 settembre 2022

  • Ricavi netti a 678,2 milioni di euro, in crescita del 15,2% rispetto ai 588,9 milioni di euro al 30.09.2021
  • EBITDA adjusted a 115,5 milioni di euro, in miglioramento del 35,8% rispetto agli 85 milioni di euro al 30.09.2021
  • EBIT positivo per 78 milioni di euro, in crescita del 50% rispetto ai 52 milioni di euro al 30.09.2021
  • Risultato netto di Gruppo a 58,3 milioni di euro, in incremento del 18% rispetto a 49,4 milioni di euro al 30.09.2021; +90% al netto delle componenti fiscali non ricorrenti del 2021
  • Confermata la solida generazione di cassa, con un cash flow ordinario LTM a 71,4 milioni di euro
  • PFN ante IFRS 16 a -173,4 milioni di euro; PFN IFRS 16: -235,7 milioni di euro

OUTLOOK: RIVISTA AL RIALZO LA GUIDANCE PER L’ESERCIZIO 2022

  • Ricavi in crescita high-single digit (da mid-single digit)
  • EBITDA adjusted: incremento pari o superiore al 25% (da oltre il 20%)

Confermate le stime di:

  • Risultato netto in crescita double-digit
  • Cash flow ordinario in linea con il 2021
  • Free cash flow nell’intorno di 10/15 milioni di euro (prima del dividendo)
  • PFN IFRS 16 a 1,3x EBITDA adjusted

Segrate, 10 novembre 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022 presentato dall’Amministratore delegato Antonio Porro.

HIGHLIGHTS

L’esercizio in corso ha visto il Gruppo Mondadori proseguire con decisione il percorso strategico di riconfigurazione del proprio portafoglio di attività volto, da un lato, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza nell’editoria libraria, dall’altro, al progressivo alleggerimento della propria esposizione al settore dei periodici con una focalizzazione sui brand a maggior potenziale multimediale.

“I risultati di questi primi nove mesi dell’anno mostrano in maniera evidente gli impatti positivi derivanti dal nostro piano di riposizionamento: gli indicatori economico-finanziari sono in forte crescita, con ricavi e margini di tutte le aree di business in significativo miglioramento a perimetro omogeneo”, ha dichiarato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori. “Questi elementi nonché la positiva performance del mercato del libro ci consentono, malgrado i maggiori costi dei principali fattori produttivi, di incrementare ulteriormente le nostre stime relative all’andamento dei ricavi e della marginalità di fine esercizio 2022”, ha concluso Porro.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2022

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell’esercizio 2022 si sono attestati a 678,2 milioni di euro, con un incremento del 15,2% rispetto ai 588,9 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Al netto del consolidamento di D Scuola, efficace dal 1° gennaio 2022, i ricavi del Gruppo hanno registrato una crescita pari al 3,8% grazie alle performance delle aree Libri e Retail e nonostante le ulteriori cessioni di attività che hanno interessato l’area Media: al netto di tutti gli effetti derivanti dalle variazioni di perimetro, la crescita omogenea dei ricavi del Gruppo, nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, si sarebbe attestata al 5,8%.

L’EBITDA adjusted è positivo per 115,5 milioni di euro; se si esclude il risultato del periodo di D Scuola, l’EBITDA adjusted risulta positivo per 94,1 milioni di euro.

Il Gruppo ha quindi evidenziato un miglioramento complessivo della redditività di oltre 30 milioni di euro rispetto agli 85 milioni di euro dell’esercizio 2021, equivalente ad una crescita del 35,8%, di cui un terzo riconducibile alla positiva performance di tutte le aree di business, in particolare delle aree Libri e Retail, e due terzi circa derivante dal contributo di D Scuola (pari a 21,4 milioni di euro).

L’EBITDA di Gruppo, pari a 114,5 milioni di euro (93 milioni di euro al netto di D Scuola), evidenzia un miglioramento ancora più marcato, pari a 34 milioni di euro (+42,2% rispetto agli 80,5 milioni di euro al 30.09.2021) riconducibile ai fenomeni e alle dinamiche già descritti nonché alle componenti non ordinarie che, nel periodo, hanno mostrato un trend favorevole.

L’EBIT, positivo per 78 milioni di euro rispetto ai 52 milioni di euro al 30.09.2021, evidenzia un miglioramento di 26 milioni di euro ovvero una crescita del 50%, in parte attenuato dagli effetti del processo di Purchase Price Allocation relativo all’acquisizione di D Scuola.

Al netto degli ammortamenti rivenienti da tale processo, la crescita dell’EBIT consolidato del nuovo perimetro si attesterebbe a circa 29 milioni di euro (+55% rispetto al 30.09.2021).

Escluso il contributo di D Scuola, il miglioramento registrato sarebbe pari a 11,3 milioni di euro, riconducibile alle dinamiche operative già illustrate.

Il risultato consolidato prima delle imposte, positivo per 75,8 milioni di euro (61,2 milioni escludendo il contributo di D Scuola), evidenzia un incremento di quasi il 70% rispetto ai 44,8 milioni di euro del pari periodo del 2021. Tale crescita beneficia anche del miglioramento del risultato delle società partecipate, pari a 3,5 milioni di euro, derivante dalla cessione della partecipazione in Monradio, dagli utili del periodo di Attica nonché dalla contabilizzazione della quota di pertinenza del risultato di A.L.I.

Gli oneri finanziari complessivi del periodo, pari a 2,8 milioni di euro, risultano in miglioramento di 1,1 milioni di euro, nonostante il maggior debito medio e l’incremento degli oneri accessori relativi al finanziamento in pool in essere, per effetto della contabilizzazione, ai fini dell’IFRS16, di un provento non ricorrente – pari a circa 1,5 milioni di euro – derivante dalla chiusura anticipata e dalla rinegoziazione, a partire da luglio 2022, del contratto di affitto relativo alla sede di Segrate.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 58,3 milioni di euro (47,9 milioni di euro escludendo l’utile netto di D Scuola), in crescita del 18% rispetto ai 49,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 che avevano però beneficiato di un provento non ricorrente, pari a 18,7 milioni di euro, derivante dal riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti al rispettivo valore civilistico. Neutralizzando il provento fiscale one-off dell’esercizio 2021, l’utile netto dei primi nove mesi del 2022 risulterebbe in crescita di circa il 90% rispetto all’esercizio precedente.

La posizione finanziaria netta ante IFRS 16 risulta pari a -173,4 milioni di euro ed include, oltre agli effetti dell’acquisizione e del consolidamento di D Scuola, il debito derivante dalle acquisizioni di A.L.I. e di Star Comics nonché il ritorno a una politica di distribuzione dei dividendi.

Includendo l’impatto IFRS 16, pari a 62,3 milioni di euro – in riduzione rispetto al 30.09.2021 principalmente per effetto della rinegoziazione del contratto di affitto della sede di Segrate – la PFN si attesta a -235,7 milioni di euro.

Il flusso di cassa LTM derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte), pari a 71,4 milioni di euro, consente di proseguire il percorso di rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo. Il contributo di D Scuola, consolidata da gennaio 2022, al flusso di cassa del periodo è stato negativo per 1,5 milioni di euro, coerentemente con le caratteristiche stagionali del business dell’editoria scolastica.

Si segnala che la generazione di cassa ordinaria ha beneficiato della rivalutazione, pari a 10,1 milioni di euro al 30 settembre 2022, degli strumenti derivati relativi alle operazioni di copertura sul rischio tasso di interesse a valere sugli utilizzi del finanziamento in pool sottoscritto a maggio 2021.

Il Free Cash Flow complessivo degli ultimi 12 mesi è positivo per 9,5 milioni di euro.

Al 30.09.2022 il personale dipendente del Gruppo risulta costituito da 1.895 unità, in crescita del 4,5% rispetto alle 1.814 risorse del 30.09.2021 (+81 unità), per effetto principalmente dell’inclusione dell’organico di D Scuola (complessivamente pari a 127 unità). Neutralizzando l’effetto di tutte le variazioni di perimetro – vale a dire delle acquisizioni di D Scuola, De Agostini Libri e Star Comics e delle cessioni di testate e attività dell’area Media – l’organico del Gruppo evidenzierebbe una contrazione di circa l’1%, grazie alla prosecuzione degli interventi volti ad incrementare l’efficienza delle singole aree e funzioni aziendali.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2022

I ricavi consolidati del terzo trimestre si sono attestati a 323,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,3% rispetto ai 268,5 milioni di euro dell’esercizio precedente; al netto di tutti gli effetti derivanti dalle variazioni di perimetro, la crescita omogenea dei ricavi del Gruppo nel terzo trimestre si sarebbe attestata al +3,4%.

L’EBITDA adjusted è positivo per 88 milioni di euro, in crescita di oltre 24 milioni di euro (+38,5%) rispetto all’esercizio 2021.

Escludendo il contributo di D Scuola, l’EBITDA adjusted risulta pari a 65,7 milioni di euro, vale a dire in incremento di 2,1 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2021, equivalente a un +3,4%. Tale miglioramento è riconducibile in particolare alla positiva performance del settore Libri, che ha beneficiato anche del consolidamento di Star Comics a partire dal terzo trimestre 2022, e del settore Retail.

L’EBITDA di Gruppo si è attestato a 87,7 milioni di euro (65,4 milioni di euro senza D Scuola), con un miglioramento di 26,2 milioni di euro (+42,7%) rispetto allo scorso esercizio, riconducibile ai fenomeni di business già descritti nonché a una dinamica favorevole delle componenti non ordinarie, in particolare nell’area Corporate e nell’area Media.

L’EBIT è positivo per 74,8 milioni di euro, in miglioramento di 23 milioni di euro circa rispetto al terzo trimestre 2021. Il confronto omogeneo (escludendo il contributo di D Scuola, pari a circa 20 milioni di euro) rispetto al 2021 evidenzia un incremento di 3 milioni di euro (+5,8%) nonostante maggiori ammortamenti derivanti dai maggiori investimenti effettuati negli ultimi 12 mesi.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 55,5 milioni di euro, in crescita del 23,2% rispetto ai 45 milioni di euro del terzo trimestre 2021; escludendo il contributo di D Scuola e al netto delle componenti fiscali che nel terzo trimestre del 2021 avevano beneficiato di un provento non ricorrente, pari a circa 9,8 milioni di euro netti, l’utile netto del terzo trimestre 2022 mostrerebbe un incremento del 17% rispetto al terzo trimestre dello scorso esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce del positivo trend economico-finanziario registrato nei primi nove mesi dell’esercizio e nonostante l’incerta evoluzione del contesto geo-politico e le perduranti criticità derivanti dall’incremento dei costi sia delle materie prime, in particolare la carta, che dei consumi energetici, per l’intero esercizio 2022 il Gruppo ritiene:

  • di poter migliorare la stima di:
    • Ricavi, per i quali si prevede una crescita high-single digit (da mid-single digit);
    • EBITDA adjusted, per il quale è atteso un incremento pari o superiore al 25% (da oltre 20%).

in considerazione della positiva performance che il prodotto Libro ha registrato nel terzo trimestre, nonché del consolidamento della casa editrice Star Comics nella seconda metà dell’esercizio;

  • di poter confermare a livello consolidato le altre stime precedentemente comunicate.

In particolare:

  • Risultato netto in crescita double-digit, anche grazie a costi di ristrutturazione significativamente inferiori e a risultati delle partecipate in miglioramento rispetto all’esercizio 2021;
  • Cash Flow Ordinario in linea con il dato del 2021;
  • Free Cash Flow nell’intorno di 10/15 milioni di euro (prima del dividendo);
  • Indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) a 1,3x EBITDA adjusted.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel corso dell’esercizio 2022 si è assistito, dopo la grande crescita sperimentata nel 2021, a una fase di consolidamento del mercato del libro, che ha fatto registrare, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, una sostanziale stabilità sia a valore (+0,1%) che a volume (+0,1%)[1].

In tale contesto, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno registrato una crescita del sell-out del 2,4%, frutto di una performance in progressivo miglioramento: nel terzo trimestre, in particolare, il Gruppo ha evidenziato un incremento del sell-out del 14,6% rispetto al +4% circa del mercato.

Grazie a tali risultati il Gruppo ha saputo confermare la propria leadership a livello nazionale con una quota di mercato in crescita, che ha raggiunto il 26,9%.

Nel periodo in esame il Gruppo ha mantenuto la leadership anche nel settore della scolastica, con una market share, inclusa D Scuola, pari al 32,3% la cui leggera contrazione rispetto al precedente esercizio, nel quale era pari al 32,9%, è interamente attribuibile al segmento della primaria caratterizzato da maggiore volatilità e minore profittabilità.

Nei primi nove mesi del 2022 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 443,4 milioni di euro, in crescita del 27,2% rispetto ai 348,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, per effetto della positiva performance delle case editrici Trade nonché del consolidamento di D Scuola.

Se si considera esclusivamente il perimetro su base omogenea 2021, la crescita dei ricavi dell’Area Libri si attesta al 5,5%.

In particolare:

  • i ricavi Trade sono pari a 223,4 milioni di euro, in crescita dell’11,2% rispetto ai 200,9 milioni di euro del pari periodo del 2021, per effetto della positiva performance registrata da tutte le case editrici, della ripresa delle attività di Electa nonché del consolidamento di De Agostini Libri e di Star Comics;
  • i ricavi complessivi Education sono stati di 213,7 milioni di euro, in crescita del 48,2% rispetto ai primi nove mesi del 2021 per effetto principalmente della variazione di perimetro legata al consolidamento della casa editrice D Scuola che ha contribuito ai ricavi di periodo per 67,5 milioni di euro. A perimetro omogeneo i ricavi risultano in lieve crescita (+1,4%) rispetto all’equivalente periodo 2021 (144,2 milioni di euro) grazie all’anticipazione della disponibilità di alcuni testi e della conseguente contabilizzazione dei relativi ricavi rispetto allo scorso esercizio.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri nei primi nove mesi dell’esercizio si attesta a 107,9 milioni di euro, in crescita di oltre 28 milioni di euro, comprensivo del contributo di D Scuola (pari a 21,4 milioni di euro nel periodo in esame).

Al netto di D Scuola, l’EBITDA adjusted omogeneo si attesterebbe a 86,4 milioni di euro rispetto ai 79,4 milioni di euro del pari periodo 2021, in miglioramento di oltre 7 milioni di euro (+9% circa), grazie in particolare al positivo trend dei ricavi nonché al maggiore contributo dei ristori riconosciuti alle attività museali, pari a circa 3 milioni di euro.

  • RETAIL

In un mercato del libro che in Italia registra, come già ricordato, una sostanziale stabilità (+0,1%[2]) rispetto al 2021, continua la crescita del canale fisico che, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, non soffre più delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19.

In questo contesto, nei primi nove mesi dell’esercizio, la market share di Mondadori Retail è cresciuta dell’1,4%, attestandosi al 12,6%, trainata da un’eccellente performance dei negozi fisici.

I ricavi dell’Area sono stati pari a 126 milioni di euro, con un miglioramento di 11,6 milioni di euro (+10,2%) rispetto ai 114,3 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Il continuo lavoro di sviluppo e rinnovamento dei negozi esistenti e la focalizzazione sul core business del libro hanno consentito al network di librerie Mondadori Store di consolidare il proprio ruolo sul mercato, come testimoniato dalla sostenuta crescita dei ricavi del prodotto Libro (+13,6%), che alla fine del terzo trimestre risultano superiori anche rispetto al periodo ante Covid.

Nello specifico:

  • i negozi a gestione diretta hanno registrato una netta ripresa dei ricavi (+35,3% rispetto all’esercizio precedente), per effetto della già citata strategia di focalizzazione sul prodotto libro e dell’attività di sviluppo della rete;
  • il canale franchising ha continuato la propria progressione, segnando un +4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’EBITDA adjusted risulta positivo e in sensibile crescita, attestandosi a 4,1 milioni di euro (+2,4 milioni di euro rispetto ai 1,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021.

Gli interventi strutturali messi in atto negli ultimi anni hanno permesso una decisa inversione di tendenza della performance economica e finanziaria dell’area, come già evidenziato dai risultati dello scorso anno. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie all’intensa attività di trasformazione della società, al continuo rinnovamento e sviluppo della rete dei negozi fisici nonché ad un’attenta gestione dei costi e a una profonda revisione di organizzazione e processi. A questo si è aggiunto un costante lavoro di innovazione di prodotto e di arricchimento dell’offerta.

  • MEDIA

L’area Media ha registrato nei primi nove mesi del 2022 ricavi per 135,3 milioni di euro, mostrando una contrazione del 9,8% rispetto ai 150 milioni di euro del pari periodo dell’esercizio precedente, ma un incremento del 3,1% a perimetro omogeneo (escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a fine 2021 e delle attività distributive di Press-di).

In particolare:

  • le attività digitali, che rappresentano ormai il 24% dei ricavi complessivi dell’Area, hanno mostrato una crescita significativa, pari al +16% (+21,8% a parità di brand);
  • le attività tradizionali print a livello omogeneo risultano in flessione del 3% circa.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 9,3 milioni di euro, evidenziando una crescita rispetto ai 7,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, risultato di due dinamiche divergenti che hanno caratterizzato i due segmenti dell’area:

  • l’area print ha evidenziato un miglioramento ascrivibile ai maggiori profitti derivanti dal FuoriSalone 2022, alla contabilizzazione di un credito d’imposta di 1,9 milioni di euro riconosciuto sui consumi della carta e al proseguimento delle iniziative di contenimento dei costi operativi avviate negli anni precedenti;
  • l’area digital ha sperimentato invece una contrazione del proprio risultato, imputabile ai costi one-off di carattere editoriale e di sviluppo sostenuti per il lancio di The Wom e alla minore performance della raccolta pubblicitaria dei brand digitali solo parzialmente compensata dall’ottimo trend registrato dal segmento MarTech.

Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2022

Come già comunicato al mercato, lo scorso 20 ottobre è stata concessa alla controllata Mondadori Media S.p.A., da parte di Reworld Media S.A., la facoltà di cederle il ramo d’azienda relativo ai brand Grazia e Icon attraverso un’opzione di vendita (put option).

Il perimetro oggetto dell’opzione include le attività editoriali cartacee e digitali delle due testate nonché il relativo network internazionale che garantisce ai brand la presenza complessivamente in oltre 20 Paesi con pubblicazioni in licenza.

Nell’esercizio 2021 le attività menzionate hanno registrato ricavi per circa 18 milioni di euro.

Secondo i termini di esercizio dell’opzione il corrispettivo relativo al perimetro in oggetto è pari a 8,5 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro in forma di earn-out condizionato al conseguimento di determinati risultati economici nel 2023 da parte delle attività cedute. Tale corrispettivo è stato definito sulla base di un Enterprise Value pari  a 11 milioni di euro (incluso earn-out), al netto della differenza tra il capitale circolante netto medio degli ultimi 12 mesi e il capitale circolante netto alla data del closing.

Il Gruppo Mondadori avvierà, coerentemente con le disposizioni di legge, la procedura di consultazione delle organizzazioni sindacali, al termine della quale l’opzione diventerà esercitabile.

Le determinazioni adottate, a esito delle valutazioni in corso, in merito all’esercizio dell’opzione e alle eventuali ulteriori fasi, termini e condizioni del processo inerenti all’operazione saranno oggetto di tempestiva informativa al mercato.

L’operazione – il cui eventuale completamento sarà inoltre condizionato agli esiti del procedimento di verifica, da parte degli Uffici della presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui D.L. 21/2012 – risulterebbe coerente con il percorso strategico del Gruppo Mondadori, finalizzato a una crescente focalizzazione sul core business dei libri e sui brand a maggior potenziale di sfruttamento multimediale.

 

La presentazione relativa ai risultati al 30 settembre 2022, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, è disponibile, su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors). Alle 16.30 è prevista una sessione di Q&A in modalità conference call, rivolta alla comunità finanziaria, alla quale prenderanno parte l’Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e il CFO, Alessandro Franzosi. I giornalisti potranno seguire lo svolgimento dell’incontro esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero telefonico +39.02.8020927 o via web all’indirizzo: https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022 è reso disponibile al pubblico entro la data odierna tramite il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e presso la sede legale.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

 

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

 

 

[1] Fonte: GFK, Settembre 2022 (Week 39)

[2] Fonte: GFK (a valore)

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021

  • Ricavi pari a 588,9 milioni di euro: +8,7% rispetto a 541,9 milioni di euro al 30 settembre 2020;
  • EBITDA adjusted pari a 85 milioni di euro: in incremento di 14 milioni (+19,8%) rispetto a 71 milioni di euro al 30 settembre 2020;
  • Risultato netto a 49,4 milioni di euro: in crescita di oltre 30 milioni di euro (+174,5%);
  • PFN di Gruppo ante IFRS16 a -27,3 milioni di euro: in significativo miglioramento rispetto a -82,3 milioni di euro al 30 settembre 2020 per effetto della rilevante generazione di cassa

§

RIVISTA AL RIALZO LA GUIDANCE 2021:

  • Ricavi attesi in crescita single-digit;
  • EBITDA adjusted previsto a oltre il 13% dei ricavi e superiore a 100 milioni di euro;
  • Risultato netto confermato in forte crescita;
  • Cash flow ordinario atteso tra 60 e 65 milioni di euro;
  • Posizione finanziaria netta ante IFRS16 attesa positiva, pari a circa 35 milioni di euro

§

ACQUISIZIONE DEL 50% DI A.L.I. – AGENZIA LIBRARIA INTERNATIONAL, FINALIZZATA AL RAFFORZAMENTO NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DI EDITORI TERZI

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021 presentato dall’amministratore delegato Antonio Porro.

HIGHLIGHTS
Nei primi nove mesi del 2021 il Gruppo Mondadori, anche grazie alla sostenuta dinamica del mercato del libro, ha registrato un’importante crescita dei ricavi e dell’EBITDA in tutte le aree di business e un significativo incremento della redditività a livello consolidato.

Il quadro di complessivo miglioramento dei risultati mette la Società nelle condizioni di perseguire ulteriori opportunità di crescita volte a favorire una sempre maggiore focalizzazione sul core business dei libri.

“Il buon andamento registrato anche nel terzo trimestre è una prova dello stato di salute della nostra azienda e del consolidamento di un profilo economico e finanziario caratterizzato da crescente redditività”, ha dichiarato Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori.
“Questi risultati, uniti al trend favorevole mostrato dai nostri mercati di riferimento, ci consentono di procedere a una revisione, in chiave migliorativa, dei target che ci eravamo prefissati per fine esercizio.
Ci proietteremo quindi nel 2022 potendo contare su un presidio ancora più solido nei libri: da un lato, la consolidata leadership nel Trade, dall’altro, un rafforzato ruolo da protagonista nell’editoria scolastica grazie all’acquisizione di De Agostini Scuola.
Un piano di crescita a cui si aggiunge oggi anche l’importante investimento nelle attività di distribuzione libraria di editori terzi, grazie all’acquisizione del 50% della società A.L.I. – Agenzia Libraria International”, ha concluso Porro.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2021
Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi consolidati si sono attestati a 588,9 milioni di euro, evidenziando un incremento dell’8,7% rispetto ai 541,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie all’evoluzione positiva di tutte le aree di business e, in particolare, delle aree Libri e Retail che hanno beneficiato del dinamismo del mercato del Libro.

L’EBITDA adjusted è positivo per 85 milioni di euro, con un incremento di 14 milioni di euro rispetto ai 71 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.
Tale performance riflette, da un lato, il favorevole andamento dei ricavi rilevato da tutte le aree di business, dall’altro, la prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura poste in atto dal management.
La riduzione dell’incidenza dei costi fissi (costi di struttura e costo del lavoro) sui ricavi consolidati ha consentito al Gruppo di conseguire un significativo miglioramento della propria marginalità, che è passata al 14,4% dal 13,1% del 2020.

La performance del Gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio è ancora più positiva nel confronto con l’equivalente periodo del 2019: nonostante una contrazione dei ricavi di 70 milioni di euro, l’EBITDA adjusted registra un incremento di oltre 1 milione di euro rispetto agli 83,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.

L’EBITDA di Gruppo, pari a 80,5 milioni di euro, evidenzia un miglioramento rispetto ai 65,1 milioni di euro del pari periodo del 2020, riconducibile ai fenomeni e alle dinamiche già descritti, nonché a minori oneri non ordinari che sono risultati pari a 1,4 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni di euro registrati nel pari periodo dello scorso esercizio, nel quale era stato contabilizzato l’accantonamento degli oneri derivanti da un contenzioso fiscale.

L’EBIT è risultato pari a 52 milioni di euro, in crescita di oltre 23 milioni di euro rispetto ai 28,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2020, per effetto della dinamica delle componenti operative sopra citate, di minori ammortamenti per complessivi 2,1 milioni di euro nonché della presenza, nel risultato al 30 settembre 2020, di svalutazioni, pari a 5,8 milioni di euro, relative a TV Sorrisi e Canzoni e all’avviamento di alcune altre testate nell’area Media.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 44,8 milioni di euro rispetto ai 19,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020. Al rilevante miglioramento, pari a circa 25 milioni di euro, oltre a quanto già evidenziato, contribuiscono anche:

  • la riduzione, pari a circa 1 milione di euro, degli oneri finanziari (da 3,2 milioni di euro a 2,2 milioni di euro), riconducibile principalmente a un minore indebitamento medio e a un minore tasso di interesse medio;
  • il miglioramento di circa 2 milioni di euro del risultato delle società collegate (consolidate a equity) derivante in particolare dalla performance della joint venture

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 49,4 milioni di euro, ed evidenzia un significativo incremento di 31,4 milioni di euro rispetto ai 18 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.
Nonostante la crescita del risultato prima delle imposte, le componenti fiscali del periodo presentano un saldo economico positivo a 4,6 milioni di euro, per effetto di proventi non ricorrenti pari a circa 19 milioni di euro netti, derivanti dal completamento del processo di riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti al rispettivo valore civilistico.

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 30 settembre 2021 si attesta a -27,3 milioni di euro, e mostra un significativo miglioramento, pari a 55 milioni di euro, rispetto ai -82,3 milioni di euro del 30 settembre 2020, per effetto della rilevante generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi (70,7 milioni di euro comprensivi degli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte).
La posizione finanziaria netta IFRS16 è pari a -111,6 milioni di euro e riflette la contabilizzazione del debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16.

Al 30 settembre 2021 il personale dipendente del Gruppo è pari a 1.814 unità, in calo del 5,3% rispetto alle 1.916 risorse del 30 settembre 2020, nonostante l’incremento di organico a seguito dell’acquisizione di Hej! (al netto della quale la riduzione si attesterebbe al -5,8%).

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2021
Nel terzo trimestre dell’esercizio 2021 i ricavi consolidati si sono attestati a 268,5 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto ai 253 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie al contributo positivo di tutte le aree di business.
L’EBITDA adjusted è pari a 63,5 milioni di euro, con un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto ai 60 milioni di euro del terzo trimestre del 2020 che, sostanzialmente, riflette il favorevole andamento dei ricavi consolidati, in particolare nell’area Libri.

Anche l’EBIT, pari a 51,8 milioni di euro, risulta in miglioramento di 6 milioni di euro circa, equivalente a una crescita superiore al 12% rispetto allo stesso trimestre del 2020, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate e di minori ammortamenti nel periodo.

Il risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 45 milioni di euro rispetto ai 43 milioni di euro del terzo trimestre del 2020.
Il confronto con l’esercizio precedente risente, oltre che della dinamica della redditività operativa descritta in precedenza, anche dei seguenti ulteriori elementi (che incidono in maniera opposta):

  • nel terzo trimestre 2020 la contabilizzazione della rivalutazione della partecipazione in Reworld Media (poi interamente ceduta nel febbraio 2021), pari a 7,5 milioni di euro;
  • nel terzo trimestre 2021 un provento fiscale non ricorrente, pari a 9,8 milioni di euro, derivante dal completamento del processo di riallineamento fiscale.

CONTRATTO PER L’ACQUISIZIONE DEL 50% DELLA SOCIETÀ DI DISTRIBUZIONE LIBRARIA DI EDITORI TERZI A.L.I. – AGENZIA LIBRARIA INTERNATIONAL
Il Gruppo Mondadori informa di aver sottoscritto in data odierna il contratto relativo all’acquisizione di una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di A.L.I. S.r.l. – Agenzia Libraria International, gruppo attivo nella distribuzione di libri da oltre 50 anni, con un portafoglio clienti di oltre 80 case editrici.

Con questa operazione il Gruppo Mondadori costituisce una partnership che consente il  rafforzamento nel settore della distribuzione libraria, un mercato in costante evoluzione che richiede un continuo miglioramento dei livelli di servizio offerto ai clienti.
I fondatori di A.L.I., la famiglia Belloni, che mantengono una partecipazione del 50%, continueranno ad avere la responsabilità della gestione operativa, proseguendo il percorso di crescita e successo che ha fin qui caratterizzato la società.

Il prezzo, che verrà corrisposto per cassa al closing, è stato definito in 10,8 milioni di euro.
Il contratto prevede inoltre la sottoscrizione di accordi di opzione put&call, che attribuiscono al Gruppo Mondadori la facoltà di acquisire in due diverse tranche l’ulteriore 50% di A.L.I. entro il 30 luglio 2025.
Nel 2020 A.L.I. ha registrato, a livello consolidato, ricavi per 40 milioni di euro, un EBITDA pari a 4,6 milioni di euro e un utile netto di 3 milioni di euro (ai sensi dei principi contabili italiani).
Al 31 dicembre 2020 la posizione finanziaria netta era positiva (cassa) per 5,9 milioni di euro.

Il perimetro dell’operazione include inoltre una serie di società controllate che operano nel settore editoriale. Il perfezionamento dell’acquisizione è subordinato alle autorizzazioni di legge da parte della competente autorità Antitrust.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’andamento positivo registrato anche nel terzo trimestre dell’esercizio da tutte le aree di business, la prosecuzione della rilevante generazione di cassa, così come il migliorato trend atteso per il mercato del Libro nell’intero esercizio, consentono di guardare con accresciuto ottimismo all’evoluzione del Gruppo dei prossimi mesi e quindi di incrementare – sempre sulla base dell’attuale perimetro – le stime precedentemente comunicate per l’esercizio in corso.

Obiettivi economici:

  • i ricavi consolidati sono attesi in crescita single-digit (da low single-digit);
  • l’EBITDA adjusted – in termini percentuali – è previsto collocarsi oltre il 13% dei ricavi consolidati (dalla precedente stima di EBITDA margin al 12%) e quindi risultare superiore a 100 milioni di euro;
  • il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita per effetto del miglioramento della gestione operativa nonché degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dal riallineamento fiscale dell’attivo immateriale già contabilizzato.

Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta:
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole incrementare ulteriormente la stima di un cash flow ordinario, portandolo a un range compreso tra 60 e 65 milioni di euro (dalla precedente previsione di un intervallo tra 50 e 55 milioni di euro), di un Free Cash Flow nell’intorno di 50 milioni di euro e quindi del conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio per circa 35 milioni di euro.

Come già anticipato, la solidità finanziaria raggiunta dal Gruppo ha creato le condizioni per il ritorno a una politica di remunerazione degli azionisti a partire dal 2022 (a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021).

Le suddette previsioni, elaborate sulla base dell’attuale perimetro, potranno essere aggiornate in occasione del perfezionamento dell’operazione di acquisizione di De Agostini Scuola.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS AL 30 SETTEMBRE 2021

  • LIBRI

Nei primi nove mesi dell’esercizio in corso il mercato del libro Trade ha registrato una crescita complessiva del 25,3%[1] rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente; nel terzo trimestre l’incremento si è attestato al 7%, consolidando il positivo andamento che aveva preso avvio nel secondo semestre del 2020.
Se il confronto con il 2020 risente del lockdown che ha compromesso l’operatività della quasi totalità dei canali di vendita nei mesi di marzo e aprile del 2020, il raffronto con l’esercizio 2019 testimonia in maniera più significativa la straordinarietà del momento che il mercato del libro sta vivendo: la crescita nei primi nove mesi dell’anno rispetto al medesimo periodo del 2019 si attesta infatti al 20,6%.

In tale contesto il Gruppo Mondadori ha registrato un incremento del sell-out a valore di mercato pari a circa il 19%, che ha consentito di confermare l’indiscussa leadership nel Trade con una market share del 23,4%[2].

Nel segmento della Scolastica, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno mostrato una quota di mercato stabile al 22,1%, in linea con quella rilevata nel precedente esercizio, grazie ai positivi risultati della campagna adozionale del 2021.

Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 348,7 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto ai 316,1 milioni di euro del pari periodo del 2020, grazie in particolare all’incremento rilevato dall’area Trade (+14,5%), alla positiva performance delle case editrici della scolastica (+5%, anche per una diversa mensilizzazione dei ricavi rispetto all’esercizio 2020 che aveva visto un ritardato rientro a scuola) e alla significativa crescita di Rizzoli International Publications (+27,6%).

I ricavi relativi alle vendite di ebook e audiolibri, che rappresentano circa il 7,4% dei ricavi editoriali complessivi, hanno registrato un decremento del 3,5%, in controtendenza rispetto alla crescita delle vendite di libri fisici. Rispetto al 2019 tali ricavi sono invece cresciuti di circa il 25%.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 79,4 milioni di euro rispetto ai 67,5 milioni di euro del pari periodo del 2020, in miglioramento di circa 12 milioni di euro grazie al già menzionato positivo andamento dei ricavi dei segmenti Trade ed Education e di Rizzoli International Publications, nonché grazie ai ristori riconosciuti a Electa in ambito museale e contabilizzati nei primi nove mesi (circa 3 milioni di euro, già al netto di alcuni accantonamenti).
La redditività conseguita dall’area Libri, pari al 22,8% al 30 settembre 2021 (rispetto al 21,3% dello stesso periodo del 2020), assume una connotazione ancora più significativa se confrontata con quella dei primi nove mesi dell’esercizio 2019, pari al 21,5%, dal momento che l’esercizio in corso è ancora impattato dalla drastica contrazione dei volumi e dei margini delle attività museali.

  • RETAIL

Nei primi nove mesi dell’anno Mondadori Retail ha registrato ricavi per 114,3 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto ai 102 milioni di euro dell’analogo periodo del 2020. Le vendite del prodotto Libro, che rappresentano l’84% dei ricavi totali dell’Area, sono risultate in progresso del 15,8%.

L’andamento dei primi mesi del 2021 è stato penalizzato dalle misure anti-Covid, che hanno causato forti limitazioni alle attività di vendita, in particolare dei negozi diretti localizzati nelle grandi città e nei centri commerciali.
Nella seconda metà del periodo in esame, grazie al progressivo attenuamento delle misure di distanziamento sociale, i punti vendita a gestione diretta hanno registrato una netta ripresa dei ricavi, che ha consentito di chiudere i primi nove mesi dell’anno con un incremento di circa il 9% rispetto all’esercizio precedente.
Il canale franchising, caratterizzato prevalentemente da negozi di prossimità in comuni di piccole dimensioni, ha dimostrato una maggiore resilienza e reattività che ha consentito di registrare una crescita del 26% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La progressiva riapertura delle librerie ha portato a una contrazione delle attività del canale online che ha registrato nel periodo in esame un calo dei propri ricavi pari al 24%; rispetto al 2019 si evidenza invece un miglioramento del 13,1%.

Mondadori Retail ha registrato un sensibile incremento dell’EBITDA adjusted, attestatosi a 1,7 milioni di euro, in crescita di 2,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020 e in miglioramento anche nei confronti dell’analogo periodo dell’esercizio 2019 (0,8 milioni di euro).
Questo risultato è frutto dell’intensa attività di trasformazione dell’Area, del continuo rinnovamento e sviluppo della rete dei negozi fisici nonché di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi.

  • MEDIA

Nei primi nove mesi dell’anno l’area Media ha registrato ricavi per 150 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto ai 144,1 milioni di euro del pari periodo dell’esercizio precedente.

I ricavi pubblicitari sono risultati in progresso del 32% circa a livello complessivo (+18% escludendo Hej!), con un’accelerazione della crescita nel terzo trimestre pari al 39% (+23% a perimetro omogeneo) rispetto al pari periodo del 2020. In questo contesto:

  • i ricavi pubblicitari sui brand digital hanno segnato un +20% su base omogenea (+44% includendo Hej!).
    È importante rilevare che l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari è salita al 60% a conferma della posizione di leadership di Mondadori Media nel digitale, in segmenti ad alto valore commerciale.
  • la raccolta sui brand print ha segnato un incremento del 16% circa, beneficiando del confronto con un periodo influenzato negativamente dagli effetti della pandemia.

I ricavi diffusionali sono risultati in calo del 5,8%, con una riduzione più contenuta (-4%) per le testate televisive, che rappresentano circa il 50% dei ricavi di questo segmento.
In questo contesto, per effetto di un andamento migliore rispetto a quello del mercato di riferimento      (-6,9%[3]), la market share del Gruppo è salita al 23,9%13.

I ricavi dai prodotti collaterali sono risultati in riduzione del 18% circa rispetto ai primi nove mesi del 2020, ma con un’inversione di tendenza nel terzo trimestre dell’anno in corso (+2,5%), grazie principalmente alla presenza di alcune iniziative di successo in ambito musicale.

Gli altri ricavi, che includono quelli relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari al 9,5% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia il positivo andamento delle edizioni internazionali (in particolare di Grazia) sia la crescita delle attività di distribuzione edicola e abbonamenti di editori terzi.

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 7,8 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 3,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020, grazie in particolare allo sviluppo delle attività digitali, al recupero della raccolta pubblicitaria print e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività: l’EBITDA margin complessivo evidenzia un miglioramento dal 2% a circa il 5% nei primi nove mesi 2021.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2021
In data 8 novembre 2021 il Gruppo Mondadori ha comunicato di avere ricevuto dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato notifica dell’autorizzazione all’acquisizione del 100% di De Agostini Scuola S.p.A..
Il provvedimento prevede l’adozione di misure comportamentali idonee, come delineato dall’AGCM e condivise dal Gruppo Mondadori, a salvaguardare la concorrenzialità del mercato della scolastica, tra le quali, in particolare, l’impegno a mantenere fino al 31 dicembre 2024 la separazione societaria di De Agostini Scuola.
Tali rimedi confermano il razionale dell’acquisizione, il piano di sviluppo del business e il potenziale di creazione di valore originariamente stimato dal Gruppo.
L’intervenuta autorizzazione AGCM determina l’avveramento della condizione sospensiva apposta al contratto di compravendita della partecipazione in De Agostini Scuola, che avrà conseguentemente piena esecuzione alla data del closing prevista entro il corrente esercizio.

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I risultati al 30 settembre 2021, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dall’Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori, Antonio Porro, e dal CFO Alessandro Franzosi nel corso di una conference call alla comunità finanziaria, prevista per oggi alle ore 16.30.
La relativa documentazione sarà disponibile in contemporanea sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Investors) e su 1Info (www.1info.it).

 I giornalisti potranno seguire lo svolgimento della presentazione, esclusivamente in ascolto, collegandosi al numero a loro dedicato +39.028020927, e via web in modalità audio registrandosi al link https://hditalia.choruscall.com/?calltype=2&info=company.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

 In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, Settembre 2021 (dati a valore di mercato)

[2] Fonte: GFK, Settembre 2021 (dati a valore)

[3] Fonte interna: Press-di, agosto 2021, a valore

 

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020

TERZO TRIMESTRE IN SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO RISPETTO AL TREND DEL PRIMO SEMESTRE 2020

  • Ricavi pari a 253 milioni di euro rispetto a 279 milioni di euro del terzo trimestre 2019; in forte recupero rispetto al primo semestre 2020
  • Ebitda adjusted in sostanziale stabilità e pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • Risultato netto a 43 milioni di euro, in forte crescita (+72,2%) rispetto a 25 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • PFN di Gruppo ante IFRS 16 a -82,3 milioni di euro: in significativo miglioramento (+28,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019) per effetto della continua generazione di cassa degli ultimi 12 mesi

RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020

  • Ricavi consolidati: 541,9 milioni di euro rispetto a 658,9 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA adjusted: 71 milioni di euro rispetto a 83,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA: 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • Risultato netto di Gruppo: 18 milioni di euro rispetto a 23,1 milioni di euro al 30.09.2019

MIGLIORAMENTO DELLA GUIDANCE 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16 e il 18%;
  • EBITDA margin adjusted previsto al 12%;
  • Posizione finanziaria netta in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS
L’esercizio 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti conseguenti all’emergenza sanitaria originatasi dalla diffusione del Covid-19.
Nel primo semestre, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione, a partire dal mese di marzo, di misure restrittive alle attività sociali ed economiche ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo Mondadori opera ed è leader.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo ha attivato una serie di azioni volte a garantire condizioni di lavoro in totale sicurezza ai propri dipendenti, favorendo lo smart working, e a consentire la continuità delle attività aziendali e il contenimento dei costi operativi con l’obiettivo di compensare gli impatti economico-finanziari derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità.
In questo contesto, il mercato del libro ha mostrato una resilienza e una capacità di recupero significative:

  • nel segmento Trade, successivamente alla graduale riapertura delle librerie a maggio, la ripresa del settore è stata costante sostanziandosi, nel terzo trimestre, in una crescita dell’8,4%[1] rispetto al medesimo periodo del 2019, che ha ridotto al -3,8%[2] la contrazione del mercato rispetto all’esercizio precedente;
  • per quanto riguarda l’editoria scolastica, il segmento ha superato il periodo di lockdown quasi incolume dal momento che il periodo di applicazione degli interventi restrittivi ha coinciso con la fase di promozione dei testi oggetto di adozione e successiva commercializzazione nel periodo estivo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2020
Alla luce del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo nel terzo trimestre dell’anno si presenta come segue:

  • i ricavi sono stati pari a 253 milioni di euro, con una contrazione del 9,3% rispetto a 279 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (-7,9% a perimetro omogeneo), in significativo recupero rispetto alla prima parte dell’esercizio nonostante il mancato riavvio delle attività relative alla gestione di musei, mostre e beni culturali.
    In particolare:
    – nell’area Libri i ricavi hanno registrato un calo del 7%, in significativa ripresa rispetto al -21% del primo semestre 2020, in quanto il recupero del segmento Trade, i cui ricavi sono cresciuti del 13% nel terzo trimestre, e il positivo andamento della campagna adozionale nella scolastica hanno solo parzialmente compensato l’andamento negativo delle attività museali;
    – l’area Retail ha registrato una flessione del 5% circa, in miglioramento rispetto al -27,5% del primo semestre – negativamente influenzato dalla chiusura delle librerie per circa due mesi – grazie alla ripresa di cui il mercato dei libri ha beneficiato a partire da maggio.
    – l’area Media ha presentato ricavi in flessione del 20% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato, nel trimestre, una crescita del 7% circa.
  • l’EBITDA Adjusted (incluso l’effetto IFRS 16), pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro dell’anno precedente, ha mostrato una sostanziale stabilità grazie agli interventi mirati di sostegno alle attività e di contenimento dei costi posti in essere dal Gruppo in tutte le aree di business.
    In particolare, si segnala nel terzo trimestre in esame un significativo miglioramento della marginalità percentuale, che cresce al 23,7%.
    Più nel dettaglio:
    – l’area Libri ha registrato nel periodo un risultato inferiore di 5,8 milioni di euro rispetto al medesimo trimestre dell’esercizio precedente, in larga parte riconducibile alle difficoltà del business museale;
    – l’area Retail ha, al contrario, registrato una performance superiore di 0,8 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2019 grazie al piano di cost saving e di razionalizzazione del portafoglio di punti vendita e prodotti;
    – l’area Media ha analogamente registrato un significativo miglioramento del margine (passato da -1,4 milioni di euro a +2,1 milioni di euro), per effetto dell’attenta politica di riduzione dei costi.
  • il Risultato Netto di Gruppo è stato positivo per 43 milioni di euro, evidenziando una crescita del 72,2% rispetto a 25 milioni di euro dell’esercizio precedente, in parte riconducibile alla rivalutazione delle azioni Reworld Media in portafoglio (7,5 milioni di euro) nonché al contributo fiscale derivante da un credito d’imposta relativo all’utilizzo del “Patent box” (5,5 milioni di euro).

Il Cash Flow Ordinario degli ultimi 12 mesi delle attività in continuità si è attestato a 40,8 milioni di euro rispetto ai 36,7 milioni del 30 giugno, confermando la pronta reazione del Gruppo e la stabile capacità di generazione di cassa del business anche in un contesto fortemente deteriorato.

L’Indebitamento netto (ante IFRS16) è risultato, al 30 settembre 2020, pari a -82,3 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -110,4 milioni dello stesso periodo del 2019 (+28,1 milioni di euro). Includendo gli effetti dell’applicazione dell’IFRS16, l’indebitamento netto è pari a -170,4 milioni di euro.

Il progressivo recupero del business e la situazione finanziaria alla fine del terzo trimestre dell’anno, congiuntamente alle prospettive di medio termine del Gruppo, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico influenzato dall’emergenza sanitaria, e di indurre un atteggiamento di fiducia circa la capacità del Gruppo di proseguire il percorso di rafforzamento patrimoniale e finanziario.

RISULTATI CONSOLIDATI AL 30.09.2020
Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi consolidati del Gruppo si sono attestati a 541,9 milioni di euro, con una contrazione del 17,8% circa rispetto ai 658,9 milioni di euro dell’esercizio precedente (al netto della variazione di perimetro dell’area Media determinata dalle cessioni di cinque testate, il decremento si attesta a -16% circa ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19).

L’EBITDA adjusted del periodo in esame è stato pari a 71 milioni di euro, in calo di 12,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (83,4 milioni di euro); tale positiva performance, che è frutto di un andamento nel terzo trimestre sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio, riflette i rilevanti effetti delle azioni di pronta reazione e contrasto poste in atto dal Gruppo per fronteggiare le conseguenze del Covid-19, che hanno consentito di limitare la contrazione dei ricavi e di ridurre i costi operativi per circa 45 milioni di euro.
Di particolare rilievo la redditività percentuale, pari al 13,1%, che risulta superiore a quella registrata nell’esercizio precedente, denotando l’efficacia dello sforzo gestionale compiuto dal Gruppo.

L’EBITDA è risultato pari a 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro dello scorso esercizio, coerentemente alle dinamiche già descritte.

L’EBIT al 30 settembre 2020 è stato pari a 28,9 milioni di euro, in calo di 21,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019 per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 19,6 milioni di euro rispetto a 41,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 18 milioni di euro, rispetto ai 23,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 (che includeva anche il risultato di 1,1 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France), in netto recupero rispetto al primo semestre dell’esercizio.
Al 30 settembre 2020 il personale dipendente del Gruppo è risultato di 1.913 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.092 risorse del 30 settembre 2019.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento positivo registrato nel terzo trimestre da tutti i business del Gruppo, nonostante l’inevitabile prudenza indotta dall’incerto quadro epidemico e dagli impatti che questo potrebbe avere sulla stagione natalizia, incrementa la fiducia nel superamento dei target che il Gruppo aveva indicato in occasione dell’approvazione dei risultati semestrali.

Ricavi e Ebitda
A fronte di una sostanziale conferma dell’evoluzione dei ricavi – previsti nell’esercizio in corso in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 – l’attuale previsione dell’EBITDA adjusted stima una marginalità nella parte alta del range precedentemente previsto e quindi pari al 12%, frutto dei seguenti trend che sono attesi caratterizzare le business unit:

  • Libri Trade: mercato in ripresa e reddittività percentuale del business in sostanziale tenuta;
  • Libri Scolastica: mercato stabile e reddittività percentuale del business sostanzialmente stabile;
  • Museale: il business model e gli interventi di cost cutting consentono di puntare a un sostanziale break-even operativo, nonostante la drastica contrazione dei ricavi;
  • Retail: mercato del libro e canali fisici in ripresa; la profonda revisione di organizzazione e processi e la razionalizzazione del portafoglio dei punti vendita sono attese favorire un recupero di redditività;
  • Media: mercato della pubblicità digitale in recupero e redditività positiva, benché in riduzione.

Cash flow e posizione finanziaria netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole aspettarsi, negli ultimi mesi dell’esercizio in corso, la prosecuzione della positiva generazione di cassa del business che, unitamente a una inferiore stima dei fabbisogni per interventi di ristrutturazione, permetterà una sensibile riduzione della posizione finanziaria netta a fine 2020 rispetto al precedente esercizio.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel terzo trimestre la forte crescita registrata dal mercato dei libri trade (+8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ha consentito un importante recupero che ha ridotto al 3,8%, al 30 settembre 2020, la flessione complessiva rispetto all’esercizio precedente.

Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha posizionato 3 titoli nella classifica dei primi dieci libri più venduti a valore[3], confermando la propria leadership con una quota di mercato che si è attestata al 24,6%.
Successivamente il Gruppo ha rafforzato la validità del proprio piano editoriale con la pubblicazione, nei mesi di settembre e ottobre, delle opere di alcuni autori bestseller: tra questi, il nuovo romanzo di Ken Follett, posizionatosi al primo posto della classifica dei primi venti libri più venduti[4] nella quale il Gruppo occupa sette posizioni.

Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 316,1 milioni di euro rispetto a 366 milioni di euro nel medesimo periodo dell’esercizio precedente (-13,6%).
In particolare:

  • i ricavi del segmento Libri Trade sono stati pari a 144,1 milioni di euro, con un decremento del -6,8% rispetto ai 154,6 milioni di euro nel 2019 da ricondurre agli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19. Si segnala che nel terzo trimestre è stato registrato un incremento del 13% rispetto al medesimo periodo del 2019, a conferma del recupero avvenuto nel periodo post lockdown, anche in ragione dello spostamento dei lanci di alcuni nuovi titoli a seguito della riprogrammazione e rimodulazione del piano editoriale.
    I ricavi relativi alle vendite degli ebook e degli audiolibri (circa l’8,6% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un forte incremento durante il periodo del lockdown, chiudendo i primi nove mesi dell’anno con una crescita del 29% rispetto allo scorso anno, in controtendenza rispetto a quanto accaduto alle vendite di libri fisici.
  • I ricavi del segmento Libri Educational, pari a 167,4 milioni di euro, hanno registrato un calo del 18,6%, rispetto a 205,7 milioni di euro del medesimo periodo del 2019 a perimetro omogeneo ovvero al netto del conferimento del ramo libri trade di Electa in Mondadori Libri S.p.A. avvenuto a dicembre 2019. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile al segmento museale che ha visto la propria operatività radicalmente compromessa dalla chiusura dei siti e delle mostre imposta dalle politiche di contenimento della pandemia nonché dal sostanziale azzeramento dei flussi turistici anche durante tutta la stagione estiva.
    Nel segmento della scolastica, complessivamente poco impattato dagli effetti dell’emergenza sanitaria, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno conseguito una quota di mercato pari al 22,1% in crescita rispetto a quella rilevata nel precedente esercizio, a conferma dei positivi risultati della campagna adozionale del 2020.

Nei primi nove mesi del 2020 l’EBITDA adjusted dell’area Libri si è attestato a 67,5 milioni di euro rispetto ai 78,6 milioni di euro del 2019, in contrazione principalmente per effetto della dinamica negativa dei ricavi delle attività museali sopra descritta.

L’EBIT è stato pari a 55,8 milioni di euro rispetto a 68,5 milioni di euro dei nove mesi 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, il mercato del Libro (oltre l’80% dei ricavi[5] dell’area Retail) ha mostrato nei primi nove mesi dell’anno un calo molto contenuto (-3,8%[6]) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, determinato dalle misure urgenti che hanno imposto la chiusura delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 12 marzo 2020 e fino ai primi giorni di maggio.
Nei mesi successivi alla riapertura il mercato del libro ha dimostrato un notevole dinamismo concretizzatosi in una crescita del 9,6% nel periodo compreso tra giugno e settembre.
In questo contesto, la market share di Mondadori Retail si è attestata all’11,7%.

Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi dell’area Retail sono stati pari a 102 milioni di euro rispetto a 126,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (-19,4%), per effetto delle misure anti Covid-19 già richiamate.
Nel terzo trimestre Mondadori Retail ha registrato un’ottima performance: il calo dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è ridotto al -4,8% (nel primo semestre la flessione è stata pari al -27,5%) per effetto di una significativa ripresa delle vendite del prodotto libro, che sono risultate sostanzialmente equivalenti a quelle del corrispondente periodo del 2019 (-0,6%).

Per quanto riguarda l’andamento dei canali di vendita, si segnalano nel terzo trimestre l’ottima performance delle librerie in franchising e il miglioramento dei risultati dei negozi diretti.
Il canale online (15% del totale dei ricavi dell’area) ha registrato una continua progressione, con un +48,8% al 30 settembre 2020.

Nonostante il sensibile calo di fatturato, Mondadori Retail nei primi nove mesi dell’esercizio ha limitato la contrazione dell’EBITDA adjusted IFRS 16, che è risultato pari a -0,5 milioni di euro rispetto ai +0,8 milioni del corrispondente periodo del 2019.
Tale risultato è stato ottenuto per effetto di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione dell’organizzazione e dei processi realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta della crisi sanitaria.
Con l’eccezione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha mostrato nel corso dell’intero esercizio un costante miglioramento della propria redditività: nei mesi precedenti il lockdown, l’EBITDA adjusted è risultato superiore a quello del medesimo periodo del 2019 di 0,3 milioni di euro, mentre nei mesi successivi (giugno-settembre) il miglioramento è stato di 1,6 milioni di euro.
Nel terzo trimestre in particolare, l’EBITDA adjusted ha registrato una crescita di 0,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 2,3 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -9,4 milioni di euro (rispetto a -7,3 milioni di euro del 30 settembre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di agosto il mercato pubblicitario ha registrato un calo complessivo del -22%, risentendo pesantemente in tutti i canali degli effetti negativi conseguenti all’emergenza sanitaria: i periodici hanno subito una contrazione del -40,1%, mentre il digital del –9,2%[7]. Solo il canale digitale ha mostrato nei mesi di luglio e agosto una drastica inversione di tendenza, con una crescita del 24% circa rispetto al medesimo bimestre del 2019.

A livello diffusionale, il mercato italiano dei periodici è diminuito del -12,8%. In tale contesto, la quota di mercato del Gruppo Mondadori si è attestata al 24%[8].

Al 30 settembre 2020 i ricavi dell’area Media sono stati di 144,1 milioni di euro rispetto ai 191,2 milioni di euro del 2019 (-24,7%); al netto della cessione, avvenuta a dicembre 2019, di cinque testate la contrazione è stata pari al -19,1%.
Nel solo terzo trimestre dell’esercizio il calo dei ricavi si è attestato al -19,9% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato nel trimestre una crescita del 7% circa.

In particolare nei primi nove mesi del 2020:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del -25%, in virtù sia della cessione di cinque testate sia dell’impatto Covid-19 (-15% al netto della discontinuità);
  • i ricavi dei prodotti collaterali sono diminuiti del -22% circa rispetto al 2019 anche per una differente calendarizzazione delle uscite in programma (-20% al netto della cessione delle cinque testate);
  • i ricavi pubblicitari hanno registrato una contrazione del -37% circa a livello totale; si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dall’emergenza sanitaria in corso che ha tra l’altro imposto la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile e una riduzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora); depurando dalle discontinuità di perimetro, il calo risulterebbe pari al -32%.
    Nel solo terzo trimestre, a fronte di una prosecuzione del calo nella raccolta legata alle testate cartacee, i ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria digital hanno rilevato, come già indicato, una crescita di oltre il 7%, che ha portato l’incidenza di tale componente sul totale dei ricavi pubblicitari al 56%.Per quanto riguarda l’attività digitale si segnala che nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato l’editore multimediale leader in Italia, nel web con una reach dell’81% (32,4 milioni di utenti unici nel mese di agosto)[9] e nei social con una fan base aggregata di 34,5 milioni, contando su 105 profili social[10].

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 3,2 milioni di euro, con una flessione di circa 2 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (5,5 milioni di euro).
La sensibile contrazione dei ricavi è stata attutita da efficaci misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di limitarne l’impatto negativo sulla redditività.
Nel solo terzo trimestre, Mondadori Media ha registrato un EBITDA adjusted di +1,2 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al risultato dell’analogo periodo del 2019 (-1,4 milioni di euro), grazie al positivo andamento della pubblicità digitale, al parziale recupero delle vendite collaterali nonché agli interventi di contenimento dei costi già citati.

L’EBIT è risultato pari a -9,5 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

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Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto con rammarico della decisione di Ernesto Mauri di concludere la propria esperienza quale Amministratore delegato del Gruppo Mondadori portando a termine il proprio mandato con la scadenza naturale degli organi societari e l’approvazione del bilancio d’esercizio, previsti per l’aprile 2021.
Mauri ha motivato tale decisione spiegando al Consiglio di ritenere di aver portato a compimento un decisivo percorso di rilancio e riposizionamento strategico, caratterizzato da risanamento finanziario e solidi risultati economici, ponendo le basi da cui il management attuale – in totale continuità – potrà proiettare il Gruppo Mondadori in una nuova fase di sviluppo.
In coerenza con il percorso di trasformazione strategica compiuto dall’azienda negli ultimi anni, che ha visto una progressiva focalizzazione sul core business Libri, lo stesso CdA, su proposta del Presidente Marina Berlusconi, ha deliberato di indicare Antonio Porro, attuale Amministratore delegato di Mondadori Libri, per il ruolo di futuro Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.
La candidatura di Porro, conforme alle risultanze del piano di successione adottato dal CdA, sarà sottoposta agli Azionisti che presenteranno le liste per la nomina del nuovo Consiglio all’Assemblea del prossimo aprile.

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FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020
In data 14 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha realizzato la cessione dell’8,5% del capitale sociale di Reworld Media. A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta nella società francese si attesta al 7,8%.
In data 20 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha finalizzato la cessione del 25% del capitale sociale di Stile Italia Edizioni S.r.l. a La Verità, che già ne deteneva il restante 75%.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

 II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) in data 11 novembre 2020.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[2] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[3] Fonte: GFK, Settembre 2020 (classifica a valore di copertina)
[4] Fonte: GFK, Week 40-42 2020 (classifica a valore di copertina)
[5] Ricavi prodotto escluso ricavi Club
[6] Fonte: GFK, settembre 2020 (a valore)
[7] Fonte: Nielsen, dati progressivi ad agosto 2020
[8] Fonte interna: Press di, dati ad agosto 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore
[9] Fonte: Comscore (agosto 2020)
[10] Fonte: Shareablee e elaborazioni interne (settembre 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 30 settembre 2019

I risultati relativi al resoconto intermedio al 30 settembre 2019[1] sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività dismesse rettificato” [2]

  • Ricavi consolidati stabili a 658,9 milioni di euro rispetto a 658,5 milioni di euro al 30.09.2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) a 71,3 milioni di euro: +13% circa rispetto a 62,8 milioni di euro al 30.09.2018;
  • EBITDA (ante IFRS 16) in sostenuta crescita a 66,3 milioni di euro: +25% rispetto a 53 milioni di euro al 30.09.2018;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato a 25,4 milioni di euro: in miglioramento di oltre il 60% rispetto a 15,8 milioni di euro al 30.09.2018;
  • Risultato netto di Gruppo positivo a 23,1 milioni di euro rispetto a -181,5 milioni di euro al 30 settembre 2018, che includeva l’impatto dell’adeguamento al fair value di Mondadori France pari a -200 milioni di euro circa;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) a -110,4 milioni di euro: in miglioramento nei 12 mesi di circa 99 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario.

CONFERMATI I TARGET DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ PER L’ESERCIZIO 2019

  • Ricavi in leggera contrazione (stabili a livello omogeneo);
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto (ante IFRS 16) in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro, creando le condizioni per la distribuzione di un dividendo.

[1] A partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso; il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.

[2] Nell’esercizio 2019, nel “Risultato delle attività dismesse rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value del gruppo dismesso. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 1,6 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività dismesse rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 0,4 milioni di euro nei 9M 2019 e a -193,3 milioni di euro nei 9M 2018) redatti ai sensi dei principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2019
Il Gruppo Mondadori nei primi nove mesi del 2019 ha registrato ricavi sostanzialmente stabili e un EBITDA adjusted delle attività in continuità ante IFRS 16 in aumento del 13% circa, a 71,3 milioni di euro, superando gli obiettivi attesi.

Sono proseguite infatti le azioni di miglioramento operativo nell’area Libri e gli interventi finalizzati alla riduzione dei costi e al rafforzamento della componente Digital nell’area dei Periodici Italia, ed è stata completata la cessione di Mondadori France.

Nei primi nove mesi dell’esercizio si sono registrati oneri di ristrutturazione e riorganizzazione decisamente inferiori rispetto al medesimo periodo del 2018, in funzione della attesa riduzione e della diversa distribuzione temporale delle operazioni di dismissione di business non strategici e di riorganizzazione delle attività del Gruppo.

Tale performance (caratterizzata anche da benefici temporanei), unitamente alla prolungata positiva generazione di cassa ordinaria, rende concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2019.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30.09.2019
I ricavi consolidati si sono attestati a 658,9 milioni di euro rispetto ai 658,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, nonostante la variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e di Panorama (+1,5% a perimetro omogeneo).

Come anticipato, l’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a 71,3 milioni di euro, in crescita di 8,6 milioni di euro (+13% circa) rispetto allo scorso esercizio (62,8 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 9,5% al 10,8%.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 83,4 milioni di euro (l’impatto IFRS 16 è pari a +12 milioni di euro).

Il margine operativo lordo consolidato ante IFRS 16, pari a 66,3 milioni di euro rispetto a 53 milioni di euro del 30.09.2018, è in sostenuta crescita (+25%) rispetto allo scorso esercizio. Tale risultato include l’incremento dell’EBITDA adjusted e i significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 78,4 milioni di euro (l’impatto IFRS 16 è pari a +12 milioni di euro).

L’EBIT ante IFRS 16 è in significativo miglioramento a 49,2 milioni di euro rispetto a 37,5 milioni di euro al 30.09.2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate (include ammortamenti e svalutazioni per 17,1 milioni di euro). Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 11,1 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a 50,2 milioni di euro (include l’impatto IFRS 16 pari a +1 milione di euro).

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 41,5 milioni di euro, in significativo incremento rispetto a 25,6 milioni di euro dei nove mesi 2018. Include:

  • la significativa contrazione degli oneri finanziari, per effetto di un minore indebitamento netto medio;
  • un risultato delle società collegate (consolidate ad equity) in miglioramento a -5,3 milioni di euro rispetto a -9,9 milioni di euro dell’analogo periodo del 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è pari a 25,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 60% (+9,6 milioni di euro) rispetto ai 15,8 milioni di euro del 30 settembre 2018.

Considerando il risultato netto delle attività dismesse, il risultato netto del Gruppo è pari a 23,1 milioni di euro, rispetto a -181,5 milioni di euro del 2018, che includeva l’impatto dell’adeguamento al fair value di Mondadori France pari a circa -200 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta del Gruppo ante IFRS 16 si è attestata a -110,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 99 milioni di euro rispetto ai 209,3 milioni di euro al 30 settembre 2018, per effetto della continua generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 52,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta del Gruppo IFRS 16 è pari a -209,5 milioni di euro.

Al 30 settembre 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.092 unità, in calo del -5% rispetto alle 2.203 unità del 30 settembre 2018, per effetto della cessione della testata Panorama, delle attività di efficientamento nelle singole aree aziendali ed escludendo i dipendenti di Mondadori France.

SINTESI RISULTATI CONSOLIDATI DEL TERZO TRIMESTRE 2019
I ricavi consolidati si sono attestati a 279 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto a 267,7 milioni di euro al 30.09.2018, nonostante l’effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalla cessione di Panorama.

In particolare, nel periodo i ricavi dei Libri hanno registrato un incremento del +13% circa (parzialmente temporaneo), mentre l’area Retail ha registrato un calo del -2% circa; in flessione del 7,3% l’area Periodici Italia a perimetro omogeneo, per effetto delle dinamiche dei mercati di riferimento.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a 57,6 milioni di euro, in miglioramento del 14% rispetto allo scorso esercizio (50,7 milioni di euro), con andamenti differenziati nei vari business:

  • in crescita l’area Libri, coerentemente con l’andamento dei ricavi, per effetto delle positive performance sia dell’area Trade sia dell’area Education;
  • in calo l’area Retail rispetto al 3° trimestre 2018;
  • in crescita l’area Periodici Italia nonostante la dinamica calante di mercato, per effetto delle cessioni avvenute, del continuo miglioramento dell’area digital e delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 61,6 milioni di euro (l’impatto IFRS 16 è pari a 4 milioni di euro circa). Il margine operativo lordo consolidato ante IFRS 16 è in sostenuta crescita a 53,7 milioni di euro rispetto a 49,5 milioni di euro dello scorso esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel primi nove mesi del 2019 il Gruppo Mondadori ha ulteriormente proseguito il percorso di riposizionamento strategico e di focalizzazione sui core business Libri e Retail e sui Magazine con maggiori potenzialità di sviluppo multimedia, perfezionando la cessione di Mondadori France e procedendo verso la finalizzazione della cessione di cinque magazine.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento, includendo la performance dei nove mesi, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione (stabili a livello omogeneo, dopo numerosi anni di flessione) e un EBITDA adjusted no IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso intorno a 45 milioni di euro, creando le condizioni per la distribuzione di un dividendo nel 2020.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Il mercato dei Libri Trade nei primi nove mesi dell’anno ha evidenziato una crescita del 4,6% rispetto ai nove mesi dell’anno precedente[1]. Il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 25,7% e sette titoli nella classifica dei venti libri più venduti a valore.

Nel periodo in esame i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 366 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto a 340,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, per effetto del buon andamento sia del Trade (+9,3%) sia dell’Educational (+7,7%).

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 si attesta a 77,6 milioni di euro, in aumento rispetto a 68 milioni di euro del pari periodo del precedente esercizio, per effetto dell’incremento dei ricavi e del continuo miglioramento della gestione operativa. L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 78,6 milioni di euro (l’impatto IFRS16 è pari a 1 milione di euro).

L’EBITDA reported ante IFRS 16 è risultato pari a 77,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 66,8 milioni di euro del 30 settembre 2018. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 78,1 milioni di euro e include un impatto pari a +1 milioni di euro.

  • RETAIL

Nei primi nove mesi del 2019 Mondadori Retail ha registrato ricavi per 126,6 milioni di euro, in riduzione del 2,1% rispetto a 129,3 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Nel settore Libro, mercato di riferimento dell’Area (82% circa dei ricavi[2]) con una market share pari al 13,2%, Mondadori Retail registra una performance pari al -0,7% (a perimetro omogeneo -1,1%).

L’analisi per canali evidenzia:

  • una sostanziale stabilità dei Bookstore diretti (a perimetro omogeneo -1,6%);
  • nei Megastore un calo del 12,7% circa (a perimetro omogeneo -10,7%), principalmente legato alla contrazione delle vendite del consumer electronics;
  • nei Bookstore in franchising una performance in linea con l’anno precedente (a perimetro omogeneo -1,2%);
  • nell’e-commerce una crescita del +2%;
  • nel bookclub una flessione del 4% circa rispetto all’esercizio precedente.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a -5,2 milioni di euro, rispetto a -3,4 milioni di euro al 30 settembre 2018: il peggioramento è dovuto principalmente al calo dei ricavi del perimetro omogeneo e alla maggiore svalutazione di magazzino dei prodotti di elettronica di consumo.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a +0,8 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari +6 milioni di euro.

L’EBITDA reported ante IFRS 16 è risultato pari a -5,5 milioni di euro, in contrazione rispetto a
-3,7 milioni di euro del al 30 settembre 2018. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a +0,5 milioni di euro e include un impatto pari a +6 milioni di euro.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi nove mesi del 2019 il mercato pubblicitario italiano ha evidenziato una crescita del canale digital (+2,1%) e un calo dei periodici (-15,2%)[3]. In diminuzione anche le diffusioni (-12,3%), con un rallentamento sia in edicola sia degli abbonamenti.

In questo contesto la quota di mercato del Gruppo Mondadori si è assestata al 28,6%, stabile a perimetro omogeneo (escludendo la cessione di Panorama)[4]. Il Gruppo si è confermato inoltre il primo editore italiano nel digitale, con una reach del 73% e 28,2 milioni di utenti unici nel mese[5].

Nei primi nove mesi del 2019 i ricavi dell’area Periodici Italia sono pari a 191,2 milioni di euro rispetto a 216,1 milioni di euro al 30.09.2018 (-5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama). In particolare:

  • i ricavi derivanti dalle diffusioni e relativi ai prodotti collaterali risultano in calo del
    -14,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, performance influenzata anche dalla cessione di Panorama (-8,5% a perimetro omogeneo);
  • i ricavi pubblicitari (print + digital) hanno registrato una contrazione complessiva del -7,7% rispetto ai primi nove mesi del 2018 (-2% al netto della cessione di Panorama): il digital ha evidenziato una crescita del +18% circa, anche per il contributo di AdKaora, agenzia specializzata in soluzioni di proximity marketing; mentre la raccolta print ha registrato un calo del -19,5% (-13% circa escluso Panorama nei nove mesi 2018, in linea con la dinamica del mercato). L’incidenza dei ricavi digital sul totale è cresciuta al 41% circa (dal 32% dei nove mesi 2018);
  • nell’attività di distribuzione e altri ricavi, nei nove mesi dell’esercizio l’Area ha registrato una contrazione pari al -8,7% rispetto all’esercizio precedente, dovuta alla cessione della società Inthera S.p.A. (+2,6% escluso Inthera nei nove mesi 2018).

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 si attesta a 5,4 milioni di euro in crescita rispetto al pari periodo del precedente esercizio (4,1 milioni di euro), per effetto delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura, del continuo miglioramento dell’area digital e per gli effetti positivi derivanti dalle cessioni della società Inthera S.p.A. e della testata Panorama. L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 5,5 milioni di euro.

L’EBITDA reported ante IFRS 16 è risultato pari a 2,5 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto a -3 milioni di euro del 30 settembre 2018, per effetto dei minori oneri di ristrutturazione. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 2,6 milioni di euro.

CONFERIMENTO IN UN’UNICA SOCIETÀ DI TUTTE LE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’AREA PERIODICI ITALIA
Il Consiglio di Amministrazione odierno ha altresì approvato il conferimento – con effetti dal 1° gennaio 2020 – del ramo di azienda relativo all’area Periodici in un’unica società interamente controllata, nella quale confluiranno tutte le attività relative alle testate periodiche e ai siti di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., nonché le partecipazioni inerenti l’area Periodici.

L’operazione, che non comporta modifiche del profilo complessivo delle attività e delle caratteristiche operative di base del Gruppo, consente di completare una struttura societaria più focalizzata sulle specificità dei singoli business, in continuità con quanto fatto con l’area Retail e Libri.

Tale assetto risulta peraltro più funzionale al conseguimento di opportunità strategiche e partnership.

Il conferimento verrà attuato in continuità di valori contabili, senza impatti sul bilancio consolidato.

L’operazione è esclusa dall’applicazione del “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”, adottato dalla Consob con delibera n.17221 del 12 marzo 2010, nonché delle procedure adottate in materia da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., in quanto operazione con società controllata rispetto alla quale non sono configurabili interessi di altre parti correlate della Società qualificabili come significativi (secondo i criteri definiti nelle suddette procedure).

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi del 2019
In data 23 ottobre il Gruppo ha comunicato di aver ricevuto un’offerta vincolante per l’acquisizione dei magazine Confidenze, Cucina Moderna, Sale&Pepe, Starbene e Tustyle da parte de La Verità S.r.l.. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di dare mandato all’amministratore delegato Ernesto Mauri di porre in essere tutte le azioni volte a esaminare e a finalizzare l’operazione, coerentemente con la strategia annunciata di focalizzazione sui core business Libri, Retail e i Magazine con maggiori potenzialità di sviluppo multimedia. L’offerta, che ha validità sino al 31 dicembre 2019, prevede la costituzione di una NewCo, la cui partecipazione sarà al 75% da parte de La Verità S.r.l. e al 25% da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.; tale offerta comporta anche un earn-out a favore del socio Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. e meccanismi di put/call a favore dei soci. Le attività relative alle 5 testate in oggetto hanno registrato nel 2018 ricavi per 22,4 milioni di euro.

In conformità con le disposizioni di legge viene esperita la procedura sindacale.

A seguito dell’autorizzazione deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A ha avviato lo scorso 10 giugno un programma di acquisto di azioni proprie. A seguito delle operazioni finora effettuate e comunicate al mercato in conformità alla normativa vigente, la Società detiene alla data attuale n. 2.641.203 azioni proprie, pari allo 1,010% del capitale sociale e al 0,659% dei diritti di voto totali.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
2. Conto economico consolidato;
3. Conto economico consolidato del III trimestre;
4. Cash flow di Gruppo;
5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, Settembre 2019 (dati a valore di mercato). A partire da Maggio 2019 GfK ha ampliato il panel di copertura incrementando la rilevazione degli operatori di e-commerce; a seguito di ciò, il valore complessivo di mercato e i relativi scostamenti yoy sono stati riproformati e i dettagli per canale sono stati rivisti accorpando catene librarie ed e-commerce.
[2] Ricavi prodotto escluso bookclub
[3] Fonte: Nielsen, dati progressivi a settembre 2019
[4] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi ad Agosto 2019 (canale edicola + abbonamenti) a valore
[5] Fonte: rilevazione comScore, Agosto

 

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30.09.2018

Il resoconto intermedio di gestione al 30.09.2018 è redatto coerentemente al principio IFRS 5, esponendo i valori relativi a Mondadori France nella voce “Risultato delle attività in dismissione” [1]

  • Ricavi consolidati delle attività in continuità a 658,1 milioni di euro[2]: -6,9% rispetto a 707,1 milioni di euro al 30.09.2017
  • EBITDA adjusted[3] delle attività in continuità a 62,8 milioni di euro: +3,2% rispetto a 60,8 milioni di euro al 30.09.2017
  • Risultato netto delle attività in continuità è positivo per 15,8 milioni di euro rispetto a 25,5 milioni di euro al 30.09.2017, che aveva accolto plusvalenze straordinarie e minori oneri di ristrutturazione. Nel terzo trimestre è in crescita del 3% rispetto a pari periodo 2017. Per effetto dell’adeguamento al fair value delle attività francesi, pari a -198,1 milioni di euro, il dato al 30.09.2018 passa in negativo a -181,5 milioni di euro rispetto a 31,2 milioni di euro al 30.09.2017
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo in miglioramento del 18% a -209,3 milioni di euro rispetto a -256 milioni di euro al 30.09.2017

TARGET PER L’ESERCIZIO 2018 DEL PERIMETRO IN CONTINUITÀ

  • Ricavi consolidati in contrazione high-single digit;
  • EBITDA adjusted in leggero incremento;
  • Utile netto delle attività in continuità in contrazione di circa 7 milioni di euro per maggiori componenti non ordinarie negative;
  • Cash flow ordinario intorno a 50 milioni di euro (55/60 milioni di euro includendo le attività in dismissione)

[1] Nell’esercizio 2018, nel “Risultato delle attività in dismissione” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari intercompany relativi a Mondadori France. Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” differisce quindi per tale importo dal Risultato delle attività in continuità riportato negli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a -193,3 milioni di euro nei 9M 2018 e a 12,8 milioni di euro nei 9M 2017, ai sensi del principio contabile IFRS5). Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi ai primi nove mesi del 2017 sono stati conseguentemente riesposti.

[2] A partire dal 1° gennaio 2018 (e ai fini di una omogenea rappresentazione, anche per l’esercizio 2017), il Gruppo Mondadori ha applicato il nuovo principio contabile IFRS15 – Revenue from Contracts with Customers – relativo ad un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi.

L’adozione del nuovo principio IFRS15 rappresenta una differente esposizione dei ricavi e dei costi senza alcun effetto sul margine operativo lordo. A partire dall’esercizio 2018 il risultato derivante dalle società collegate (consolidate ad equity), precedentemente classificato nell’EBITDA adjusted, è esposto sotto il risultato operativo (o EBIT); per omogeneità, è stato conseguentemente riclassificato l’esercizio 2017.

[3] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

PREMESSA
Lo scorso 27 settembre 2018, come comunicato al mercato, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha avviato una negoziazione in esclusiva con Reworld Media SA, al fine di effettuare le consuete attività finalizzate alla possibile cessione della controllata Mondadori France SAS.

Tale operazione, in linea con la strategia di rifocalizzazione del Gruppo Mondadori nella più solida attività dei Libri, consentirà di incrementare la disponibilità di risorse finanziarie contribuendo a sostenere le linee strategiche di sviluppo e la posizione competitiva nei suoi core business, anche attraverso potenziali nuovi investimenti.

Poiché alla data di riferimento del presente Resoconto Intermedio di Gestione sono in corso le attività propedeutiche alla cessione e gli Amministratori hanno ritenuto soddisfatti i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali, l’operazione è rappresentata come una discontinued operation, ai sensi dell’IFRS 5, considerando che il buon esito della negoziazione comporterebbe l’uscita del Gruppo Mondadori dal mercato francese dell’editoria periodica.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2018
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2018 il Gruppo Mondadori, al netto delle attività francesi destinate a dismissione, ha registrato un EBITDA adjusted in crescita del 3,2% rispetto al precedente esercizio, in linea con i piani operativi attesi ed evidenziando un significativo miglioramento della performance nell’area Libri.

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha accolto oneri di ristrutturazione e riorganizzazione funzionali ad una strutturale riduzione dei costi operativi, nonché alla dismissione di business non strategici e non profittevoli (in cui si inseriscono le cessioni della società Inthera e dei rami d’azienda relativi al newsmagazine Panorama).

Tale evoluzione, unitamente alla prolungata performance positiva della generazione di cassa ordinaria, rende sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2018.

I ricavi consolidati delle attività in continuità dei primi nove mesi dell’esercizio 2018 si sono attestati a 658,1 milioni di euro, in calo del 6,9% rispetto all’esercizio precedente, principalmente per la performance dell’area Periodici Italia determinata dalla prosecuzione dei trend negativi dei mercati di riferimento a livello diffusionale e pubblicitario.

Includendo i positivi risultati registrati da Mondadori France nel periodo in esame, i ricavi consolidati sarebbero pari a 884,5 milioni di euro in calo del 7,2% rispetto all’esercizio precedente, mentre l’EBITDA adjusted totale si attesterebbe a 78,4 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al dato del 30 settembre 2017.

L’Ebitda adjusted delle attività in continuità del periodo in esame è pari a 62,8 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto allo scorso esercizio (60,8 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dall’8,6% al 9,5% e con andamenti differenziati nei vari business:

  • l’area Libri ha registrato un incremento significativo nel periodo per effetto di ulteriori efficienze operative sia in ambito Trade sia in ambito Educational;
    l’area Retail ha registrato un progressivo miglioramento per effetto della razionalizzazione dei negozi in gestione diretta, in particolare dei Megastore;
    l’area Periodici Italia è in contrazione nel primo semestre, mentre nel terzo trimestre le continue azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura, nonché la cessione di attività non profittevoli, hanno completamente mitigato gli effetti del calo dei ricavi derivante dal trend dei mercati tradizionali.

Il Gruppo ha inoltre continuato con successo azioni di contenimento dei costi fissi di struttura, che hanno ridotto l’incidenza sui ricavi dall’8,4% al 7,9%.

Il margine operativo lordo consolidato è passato dai 63,2 milioni dello scorso esercizio a 53 milioni di euro. Tale flessione riflette:

  • minori componenti non ordinarie positive rispetto ai primi 9 mesi del 2017 che avevano beneficiato di una plusvalenza di circa 4 milioni, derivante dalla cessione di un immobile;
  • una minusvalenza (pari a circa 2 milioni di euro) registrata nell’area Periodici Italia, derivante dalla cessione della società Inthera;
  • maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo nell’area Periodici Italia, funzionali alla riorganizzazione e alla revisione della struttura dei costi operativi e di struttura.

Il risultato operativo consolidato al 30 settembre 2018 è pari a 37,5 milioni di euro rispetto ai 47,8 milioni di euro al 30 settembre 2017, per effetto della dinamica delle componenti non ordinarie sopra citate, e include ammortamenti e svalutazioni per 15,5 milioni di euro in linea con l’esercizio precedente.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 25,6 milioni di euro circa ed include:

  • la significativa contrazione degli oneri finanziari (da 4,9 a 2,1 milioni di euro), per effetto di un tasso di interesse medio dimezzato rispetto all’esercizio precedente (da 4% a 2,01%), nonché di un minore indebitamento netto medio;
  • un risultato negativo delle società collegate (consolidate ad equity) in peggioramento da -2,2 milioni di euro a -9,9 milioni di euro per effetto in particolare di Mach2 Libri, società operante nella distribuzione di libri al canale della GDO, posta in liquidazione nel 2018.

Il carico fiscale complessivo del periodo è negativo per 9,8 milioni di euro rispetto ai 15,3 milioni di euro nel 2017.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è quindi pari 15,8 milioni di euro, rispetto ai 25,5 milioni del 30 settembre 2017.

Nel terzo trimestre è stata apportata una rettifica di adeguamento al fair value di Mondadori France oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutata al value in use, pari a 198,1 milioni di euro.

Conseguentemente, il risultato netto delle attività in dismissione rettificato è negativo per 195,7 milioni di euro (positivo per 7,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 che avevano beneficiato della plusvalenza derivante dalla cessione di NaturaBuy, pari a 3,7 milioni di euro, al netto dell’effetto fiscale), accogliendo 2,4 milioni di euro di risultato netto di Mondadori France.

Il risultato netto del Gruppo, a seguito della adeguamento al fair value delle attività francesi, è negativo per 181,5 milioni di euro, rispetto ai 31,2 milioni del 30 settembre 2017.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2018 è migliorata del 18% circa, attestandosi a -209,3 milioni di euro rispetto ai -256 milioni del 30 settembre 2017, per effetto della positiva generazione di cassa del Gruppo per circa 47 milioni di euro.

Il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari, alla gestione delle partecipazioni e alle imposte del periodo), che include anche il flusso di cassa generato dalle attività in dismissione, è pari a 64,8 milioni di euro (di cui 11,3 milioni di euro derivanti dalle attività in dismissione), confermando il percorso di rilevante generazione di cassa e miglioramento finanziario del Gruppo.

Il flusso di cassa non ordinario è negativo per 18 milioni di euro circa, di cui 4,8 milioni di euro derivanti dalle attività in dismissione e accoglie prevalentemente oneri di ristrutturazione e un saldo negativo di acquisizioni/dismissioni.

Al 30 settembre 2018 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.930 unità (di cui 733 relativi a Mondadori France), in calo del 4% circa rispetto ai 3.053 del 30 settembre 2017, per effetto principalmente della cessione della società controllata Inthera, nonostante l’acquisizione di Direct Channel, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo. Al netto di tali discontinuità, il calo si attesterebbe intorno al 2,6%.

SINTESI RISULTATI CONSOLIDATI TERZO TRIMESTRE 2018
I ricavi consolidati delle attività in continuità del terzo trimestre dell’esercizio 2018 si sono attestati a circa 267,2 milioni di euro, in calo del 10,6% rispetto ai 298,8 milioni di euro dell’esercizio precedente, riferibile sia all’area Periodici Italia sia all’area Libri la cui performance nel trimestre in esame ha risentito dell’effetto di un timing sfavorevole nel segmento Educational e della presenza nel segmento Trade del 2017 della pubblicazione dei titoli di Ken Follett e Dan Brown, best-seller dell’anno.

L’EBITDA adjusted delle attività in continuità del terzo trimestre 2018 è pari a 50,7 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 51,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2017, nonostante la diversa calendarizzazione dei ricavi nell’area Libri rispetto allo scorso esercizio, ed evidenzia gli effetti del costante miglioramento della gestione operativa del Gruppo.

Nell’area Periodici Italia, il contenimento della flessione dei ricavi complessivi, derivante dal trend dei mercati tradizionali, per effetto dei positivi risultati derivanti dalle azioni di revisione del portafoglio, nonché di riduzione dei costi operativi e di struttura, ha consentito il raggiungimento di un recupero pari a 0,3 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2017 (da -3 milioni di euro a -2,7 milioni di euro).

A livello consolidato, nel trimestre in esame il margine percentuale sui ricavi è stato incrementato dal 17,1% del 2017 al 19% del 2018.

La dinamica del margine operativo lordo consolidato delle attività in continuità (da 51,3 a 49,5 milioni di euro) riflette maggiori componenti non ricorrenti negative registrate nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2017.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato del Gruppo nel terzo trimestre dell’esercizio in corso (29,5 milioni di euro) risulta superiore del 3% circa rispetto allo stesso periodo del 2017 per l’ulteriore effetto di riduzione del carico fiscale.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce della discontinuità relativa alle attività francesi, del contesto di riferimento attuale e dell’andamento della gestione nei nove mesi dell’anno, le stime per l’esercizio 2018, precedentemente comunicate al mercato, prevedono per il perimetro delle attività in continuità:

  • un EBITDA adjusted in leggero incremento,
  • un risultato netto delle attività in continuità in contrazione sull’intero esercizio di circa 7 milioni di euro rispetto al 2017 per maggiori componenti non ordinarie negative.
  • un cash flow ordinario dell’esercizio intorno ai 50 milioni di euro (55/60 milioni di euro includendo anche le attività in dismissione).

Rispetto alla precedente stima, i ricavi consolidati sono attesi in contrazione high-single digit rispetto all’esercizio precedente, principalmente per la performance dell’area Periodici Italia derivante dai trend negativi dei mercati di riferimento.

LE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Nei primi nove mesi dell’anno il mercato dei libri Trade ha evidenziato una sostanziale stabilità rispetto ai nove mesi dell’anno precedente (-0,4%)[1].

Il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 27,4% e 5 titoli nella classifica dei dieci libri più venduti a valore.

I ricavi dell’area Libri nei primi nove mesi del 2018 si sono attestati a 339,6 milioni di euro registrando complessivamente un decremento del 4,9% rispetto ai 357,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2017, per effetto dell’atteso calo dell’area Trade, principalmente per la flessione del canale GDO e la presenza nel terzo trimestre 2017 dei best-seller di D. Brown e K. Follett.

Tra le novità, la pubblicazione dal 27 settembre del libro Un Capitano di Francesco Totti con Paolo Condò (Rizzoli), che ha venduto 100.000 copie nel solo mese di ottobre.

Nei primi nove mesi del 2018 l’area educational ha registrato ricavi per 199,4 milioni di euro, in crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2017 (197 milioni di euro) per la positiva performance della scolastica.

Il margine operativo lordo adjusted dell’area Libri si attesta a 68 milioni di euro, in miglioramento del 9% rispetto al pari periodo del 2017, per effetto delle continue efficienze operative, nonché per il diverso mix dei ricavi dell’Area Education.

Il margine operativo lordo è risultato pari a 66,8 milioni di euro, in linea con la dinamica del margine operativo lordo adjusted (62 milioni di euro al 30 settembre 2017).

RETAIL
Al 30 settembre 2018 la market share di Mondadori Retail nel settore Libro (80% circa dei ricavi[2]) è pari al 14,6%.

I ricavi si sono attestati a 129,3 milioni di euro, in leggero calo (-2,5% circa) rispetto ai 132,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • nei Bookstore diretti una crescita del 2,5%, guidata dalla positiva performance del Libro    (-2,5% a parità di negozi);
  • nei Bookstore Franchising una positiva performance pari al +1%; nel periodo è proseguita la strategia di rafforzamento di tale canale (-0,4% a parità di negozi);
  • nei Megastore un calo del 10,9%, non solo legato alla contrazione delle vendite del Consumer Electronics, ma anche alle chiusura di due negozi (+0,3% la categoria Libro a parità di negozi);
  • nell’on-line una lieve contrazione (-3,5%).

Mondadori Retail ha registrato nei nove mesi dell’esercizio un margine operativo lordo adjusted in miglioramento di 0,6 milioni di euro, a -3,4 milioni di euro rispetto ai -3,9 milioni al 30 settembre 2017, per effetto del progetto di razionalizzazione dei negozi in gestione diretta, in particolare nel canale dei Megastore, e una maggiore efficienza nella loro gestione.

Il margine operativo lordo si attesta a -3,7 milioni di euro, in recupero rispetto ai nove mesi del 2017 (-4,6 milioni) per effetto di minori oneri di ristrutturazione.

PERIODICI ITALIA
In Italia, in un mercato in sostenuta contrazione nei primi otto mesi dell’anno, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership con una market share del 30,9%[3].

I ricavi si sono attestati a 216,1 milioni di euro, in calo dell’11,3% rispetto a 243,6 milioni di euro del pari periodo dell’anno precedente, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte[4]. Al netto della cessione di Inthera, avvenuta nel mese di maggio, la contrazione si attesterebbe al 9,7%.

I ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) risultano in flessione del 10,5%, performance influenzata da un trend particolarmente negativo della testata Panorama (ceduta con decorrenza 1° novembre 2018) e del segmento cucina, che nell’esercizio 2017 aveva beneficiato del lancio di Giallo Zafferano.

I ricavi pubblicitari (print + web) risultano in contrazione del 4,3%: il web ha evidenziato una crescita del 7% circa (rispetto al 4% del mercato[5]) per effetto di una serie di iniziative di co-marketing, mentre la raccolta print riflette un andamento sostanzialmente in linea con il comparto[6]. L’incidenza della raccolta digitale sul totale è salita al 30,5%.

Nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato il primo editore italiano anche nel settore digitale, leader nei segmenti verticali di maggior valore come women, food, wellness, fashion e education, con una total audience di 27,9 milioni/mese[7], in crescita del 19% rispetto al 2017.

Nei primi nove mesi dell’anno il margine operativo lordo adjusted dell’area Periodici Italia ha registrato un andamento negativo, in flessione di -3,9 milioni di euro rispetto al 2017.

Nel terzo trimestre si è registrato un parziale recupero (+0,3 milioni di euro) rispetto al trend del primo semestre.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area (-6,2 milioni di euro rispetto a 4,6 milioni dei nove mesi 2017) riflette maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo, derivanti dalla necessaria accelerazione del processo di riorganizzazione delle strutture e di riduzione dei costi, e la minusvalenza derivante della cessione di Inthera, al fine di garantire un processo di miglioramento dei risultati nei prossimi anni.

PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)
In Francia, in un contesto di mercato che continua a registrare contrazioni rispetto all’esercizio precedenti sia a livello diffusionale sia pubblicitario, Mondadori France ha registrato una market share pubblicitaria a volume del 10,7%[8] posizionandosi come secondo operatore del settore.

Nei nove mesi del 2018 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 226,4 milioni di euro, in calo del -8,1% rispetto ai 246,4 del pari periodo del 2017.

I ricavi diffusionali hanno registrato una flessione del 6,8% rispetto all’esercizio precedente (-8,2% canale edicola; – 5,1% canale abbonamenti).

I ricavi pubblicitari (print + web) sono complessivamente in calo del -9% rispetto al pari periodo del 2017, con il print (88% del totale) che ha registrato un calo (-8,7%) inferiore a quello del mercato di riferimento (-10,7%[9]).

Il margine operativo lordo adjusted è pari a 15,6 milioni di euro, in calo di 1,2 milioni di euro rispetto ai 16,8 milioni di euro dei nove mesi del precedente esercizio (in diminuzione di -0,8 milioni al netto della discontinuità derivante da NaturaBuy (società ceduta a maggio 2017).

Il margine operativo lordo complessivo è risultato pari a 14,3 milioni di euro in calo rispetto ai 18,2 milioni dei nove mesi del 2017, che beneficiavano della plusvalenza pari a 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione sopra citata.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei NOVE mesi
A seguito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 24 aprile 2018, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha avviato lo scorso 25 giugno un programma di acquisto di azioni proprie.

In data 8 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 1-5 ottobre di ulteriori 17.500 azioni ordinarie (pari allo 0,007% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4831 per un controvalore complessivo di euro 25.954,35.

In data 15 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 8-12 ottobre di ulteriori 19.500 azioni ordinarie (pari allo 0,007% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4099 per un controvalore complessivo di euro 27.493,70.

In data 22 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 15-19 ottobre di ulteriori 15.500 azioni ordinarie (pari allo 0,006% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4439 per un controvalore complessivo di euro 22.380,10.

In data 29 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 22-26 ottobre di ulteriori 12.500 azioni ordinarie (pari allo 0,005% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4655 per un controvalore complessivo di euro 18.318,70.

In data 1° novembre 2018 sono stati ceduti a La Verità S.r.l. i rami d’azienda relativi al newsmagazine Panorama.

In data 5 novembre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 29 ottobre-2 novembre di ulteriori 13.000 azioni ordinarie (pari allo 0,005% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,5272 per un controvalore complessivo di euro 19.853,35.

In data 12 novembre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 5-9 novembre di ulteriori n. 13.000 azioni ordinarie (pari allo 0,005% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di euro 1,5785 per un controvalore complessivo di euro 20.520,85.

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene n. 1.274.700 azioni proprie pari allo 0,488% del capitale sociale.


 

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2018 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, settembre 2018 (dati a valore di mercato)
[2] Ricavi Store a parità
[3] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a settembre 2018 (canale edicola + abbonamenti) a valore
7 -21,6% rispetto ai primi nove mesi del 2017
[4] -21,6% rispetto ai primi nove mesi del 2017
[5] Fonte Nielsen, dati progressivi a settembre 2018
[6] Periodici -8,9% (Fonte: Nielsen, dati progressivi a settembre 2018)
[7] Fonte: comScore, dato medio gennaio-agosto 2018
[8] Fonte Kantar Media, giugno 2018
[9] Fonte: Net Index, dati a valore, progressivi a Giugno 2018

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017

  • Ricavi netti consolidati a 924,7 milioni di euro: in lieve calo rispetto a 935,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2016 (-1,1%)
  • Ebitda consolidato a 79,3 milioni di euro, in crescita del 12,9% rispetto a 70,3 milioni di euro al 30 settembre 2016 anche per effetto del contributo positivo di plusvalenze
  • Risultato netto positivo per 31,2 milioni di euro, in miglioramento di 13,3 milioni di euro rispetto a 17,9 milioni di euro al 30 settembre 2016
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo a -256 milioni di euro, in miglioramento di 73 milioni di euro rispetto a -329 milioni di euro al 30 settembre 2016

STIMA PER L’ESERCIZIO IN CORSO

  • Rispetto al 2016 pro-forma[1] ricavi in lieve contrazione, Ebitda adjusted in crescita high-single digit, con conseguente miglioramento della redditività percentuale e di un significativo incremento dell’utile netto (+30%)
  • Posizione finanziaria netta attesa con un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x

[1] Dati pro-forma, nell’ipotesi del consolidamento delle società Rizzoli Libri e Banzai Media a partire dal 1° gennaio 2016: ricavi intorno a euro 1.280 milioni e Ebitda adjusted di circa euro 100 milioni.

 

 

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017[1] presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

Highlights dei primi nove mesi del 2017

Nei primi nove mesi dell’esercizio 2017, a parità di consolidamento di Rizzoli Libri rispetto al 2016, il Gruppo ha confermato per il quarto esercizio consecutivo il miglioramento operativo, registrando un incremento dell’Ebitda adjusted di circa il 9%; contestualmente il Gruppo ha proseguito il percorso finalizzato al raggiungimento dei target definiti per l’intero esercizio, nonostante una dinamica del mercato dei periodici inferiore rispetto alle attese, ma mitigata da una più efficiente gestione operativa e dall’implementazione di azioni di riduzione costi.

Il cash flow ordinario degli ultimi dodici mesi si è attestato a circa 52 milioni di euro, proseguendo la performance positiva di generazione di cassa da parte dei business del Gruppo, che unitamente alle operazioni straordinarie di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, hanno consentito di migliorare la posizione finanziaria netta di oltre 70 milioni di euro, attestandosi a -256 milioni di euro rispetto a -329 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Il risultato netto dei primi nove mesi (positivo per 31,2 milioni di euro) è in miglioramento di oltre 13 milioni rispetto al 30 settembre 2016, anche per il contributo di alcune componenti straordinarie positive.

L’andamento della gestione del gruppo al 30 settembre 2017

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell’esercizio 2017 si sono attestati a 924,7 milioni di euro, in lieve calo (-1,1%) rispetto all’esercizio precedente, principalmente per la performance delle aree Periodici determinata da un’accelerazione dei trend negativi dei mercati, nonché per la mirata riduzione dei ricavi del prodotto consumer electronics in area Retail.

Nell’area Libri, i ricavi dei primi nove mesi del 2017 hanno registrato un incremento pari all’8,4%, per effetto della positiva performance registrata in entrambe le aree Trade ed Educational, amplificata dal diverso periodo di consolidamento di Rizzoli Libri (presente solo dal secondo trimestre nel 2016).

A parità di consolidamento di Rizzoli Libri (escludendo il primo trimestre 2017), l’incremento dell’Ebitda adjusted è pari all’8,6% (a 82,7 milioni di euro da 76,1 milioni di euro del pari periodo 2016) – con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta al 9,1% dall’8,1% – in particolare nelle aree Libri (da 58,7 a 68,1 milioni di euro senza il primo trimestre di Rizzoli Libri) e Periodici Italia (+24%).

Includendo il risultato di Rizzoli Libri dal 1° gennaio, l’Ebitda adjusted risulta pari a 75,2 milioni di euro per effetto del contributo negativo nel primo trimestre, pari a -7,5, milioni di euro, riconducibile alla stagionalità del business Education che accoglie nel primo trimestre i costi dell’attività promozionale necessaria a sostenere la campagna adozionale.

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 12,9% (da 70,3 milioni di euro a 79,3 milioni di euro) per effetto del contributo positivo di plusvalenze derivanti dalle cessioni di alcuni asset avvenute nel secondo trimestre dell’esercizio.

Il risultato operativo consolidato al 30 settembre è pari a 55,1 milioni di euro, in crescita del 14,9% circa rispetto al 30 settembre 2016 e include ammortamenti e svalutazioni per 24 milioni di euro, in incremento di circa 2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2016 per l’impatto dell’ammortamento delle attività immateriali di Banzai Media (1,8 milioni di euro) nonché degli ammortamenti degli oneri capitalizzati del business scolastico di Rizzoli Libri (3 milioni di euro).

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 44,9 milioni di euro e include oneri finanziari per 10,2 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente (12,7 milioni di euro), per effetto di un minore indebitamento netto medio e un tasso di interesse medio inferiore di circa 50 bps.

Il carico fiscale complessivo del periodo è pari a 11,8 milioni di euro (16,2 milioni di euro nel 2016) e beneficia per 3,8 milioni di un adeguamento delle imposte differite di Mondadori France, per effetto della riduzione dall’esercizio 2019 dell’aliquota fiscale – passata dal 34,4% al 28,9% – introdotta dalla Legge Finanziaria francese 2017 (n° 2016-1917).

Al 30 settembre 2017 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.053 unità, in calo dell’8,3% rispetto ai 3.330 del settembre 2016, per effetto della cessione delle attività logistiche avvenuta a maggio, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo.

Sintesi dei risultati consolidati del terzo trimestre 2017[2]

I ricavi consolidati del terzo trimestre dell’esercizio 2017 si sono attestati a 371,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al pari trimestre dell’esercizio precedente. Tale performance è stata conseguita prevalentemente per effetto della pubblicazione, nell’area Libri dal mese di settembre, dei best-seller di Ken Follett (La colonna di fuoco) e di Dan Brown (Origin).

Anche l’area Retail ha registrato ricavi in crescita rispetto all’esercizio precedente, coerentemente alle attività promozionali attivate nel trimestre.

I ricavi dei periodici sia in Italia sia in Francia hanno proseguito il trend di contrazione dei trimestri precedenti.

L’Ebitda adjusted ha evidenziato nel trimestre un incremento pari all’8,3%; tale performance è prevalentemente determinata dall’evoluzione dei ricavi nell’area Libri (+6,5%) e dall’implementazione di continue azioni di riduzione costi nelle altre aree di business, confermando il continuo recupero di efficienza del Gruppo.

Il margine operativo lordo consolidato, includendo anche gli elementi straordinari, ha confermato tale trend di miglioramento.

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, è positivo per circa 27 milioni di euro in incremento del 24,1% rispetto al 30 settembre 2016.

Evoluzione prevedibile della gestione

Alla luce dell’andamento dei mercati e della gestione del Gruppo nei primi nove mesi, è ragionevole stimare per l’esercizio 2017 – rispetto al 2016 pro-forma – ricavi in lieve contrazione, Ebitda adjusted in crescita “high-single digit”, con un conseguente miglioramento della redditività percentuale, e un significativo incremento dell’utile netto, pari a circa il 30%.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è confermato in un rapporto PFN/Ebitda adjusted inferiore a 2,0x.

Andamento delle aree di business del gruppo al 30 settembre 2017

  • Libri

Nei primi nove mesi del 2017 il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nel mercato dei libri trade (28,4%), posizionando 6 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti a valore, oltre ad aggiudicarsi il Premio Strega 2017 con Le otto montagne di P. Cognetti (Einaudi) e il Premio Campiello 2017 con L’arminuta di D. Pietrantonio (Einaudi). Einaudi è inoltre la casa editrice che pubblica in Italia Kazuo Ishiguro, Premio Nobel per la Letteratura nel 2017.

Confermata nel periodo anche la leadership nel segmento scolastica, con una quota di mercato stabile al 24%.

I ricavi dell’area si sono attestati a 385,3 milioni di euro, con un incremento pari all’8,4% rispetto a 355,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2016, per effetto della positiva performance registrata in entrambe le aree Trade ed Educational, amplificata dal diverso periodo di consolidamento di Rizzoli Libri (presente solo dal secondo trimestre nel 2016):

  • i ricavi Trade sono cresciuti del 4,2% rispetto ai primi nove mesi del 2016 per effetto, come già ricordato, da un lato, della pubblicazione e distribuzione dal mese di settembre dei best-seller La colonna di fuoco di Ken Follett (Mondadori) e Origin di Dan Brown (Mondadori); dall’altro per il diverso periodo di consolidamento di Rizzoli Libri rispetto al 2016;
  • i ricavi Educational sono incrementati dell’8,1% rispetto al 30 settembre dello scorso anno per la positiva performance della scolastica (+1,6%) e la significativa crescita di Electa nelle attività museali ed editoriali (+16,6%);
  • i ricavi da distribuzione e servizi per editori terzi hanno registrato un +37,6% rispetto ai primi nove mesi del 2016 per il già citato differente periodo di consolidamento di Rizzoli Libri;
  • i ricavi di Rizzoli International Publications, includendo le vendite realizzate dalla libreria Rizzoli Bookstore di New York, si sono attestatati a 19,9 milioni di euro da 13 milioni di euro al 30 settembre 2016, per effetto del diverso periodo di consolidamento, del positivo andamento del programma editoriale, nonché del consolidamento della ex joint-venture Skira Rizzoli Publications.

L’Ebitda adjusted dell’area Libri si attesta a 60,6 milioni di euro; al netto della perdita rilevata nel primo trimestre da Rizzoli Libri derivante dalla stagionalità tipica del business della scolastica, risulterebbe pari a circa 68 milioni di euro, in crescita del 16% circa rispetto al pari periodo del precedente esercizio (58,7 milioni

di euro), per effetto della positiva performance dei ricavi nel segmento Trade e di Electa, nonché         dell’andamento del processo di integrazione di Rizzoli Libri e delle sinergie conseguenti.

Il margine operativo lordo è risultato pari a 60,4 milioni di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’esercizio precedente (57,9 milioni di euro al 30 settembre 2016).

  • Retail

Al 30 settembre 2017 la market share di Mondadori Retail nel settore libro (80% dei ricavi) è salita al 15,3%[3].

Nei primi nove mesi dell’anno l’area Retail ha registrato ricavi per 132,6 milioni di euro, in flessione dell’1,8% rispetto a 135 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente, anche per la mirata riduzione dei ricavi dei prodotti consumer electronics. Nel terzo trimestre, i ricavi sono cresciuti del 2,5% rispetto all’esercizio precedente, coerentemente alle attività promozionali attivate nel trimestre.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • nei Megastore un calo del 6,5%, per la diminuzione delle vendite del consumer electronics e la chiusura di uno store a Palermo (luglio 2017). La categoria Libro ha registrato una crescita del 3,2%, confermando l’efficacia delle misure intraprese in termini di assortimento e di promozioni;
  • nei Bookstore diretti una flessione dell’1% anche legata alla chiusura di un punto vendita in provincia di Milano nel mese di maggio 2016 (+8,9% a parità di negozi);
  • una performance leggermente negativa nei Bookstore in franchising (-1,5%, anche a parità di negozi);
  • nell’on-line una crescita del 35,5% circa, derivante dalla positiva performance delle vendite legate al Bonus Cultura per i diciottenni (“18app”);
  • nel canale Club un andamento in linea con la contrazione strutturale del comparto, atteso nel piano di sviluppo a medio termine.

L’Ebitda adjusted di Mondadori Retail è -3,9 milioni di euro, in peggioramento rispetto a -2,7 milioni di euro del corrispondente periodo del 2016, per effetto della riduzione strutturale dei volumi di vendita del canale Club, della temporanea flessione del canale franchising che ha risentito di alcune attività promozionali – per le quali si attendono effetti positivi nei prossimi mesi – nonché degli oneri connessi alla mirata riduzione delle vendite dei prodotti consumer electronics.

Il margine operativo lordo si attesta a -4,6 milioni di euro (-2,3 milioni nei primi nove mesi del 2016) anche per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione (1,5 milioni di euro).

  • Periodici italia

In Italia il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nei periodici, incrementando la propria quota al 31,8% in un contesto di mercato ancora in contrazione sul fronte delle diffusioni. Nel corso dei nove mesi del 2017, in linea con la strategia di selettivo sviluppo del portafoglio prodotti a sostegno dei ricavi e di ottimizzazione dei costi redazionali, sono state lanciate due nuove testate – Giallo Zafferano e SPY – che continuano ad avere un positivo riscontro da parte del pubblico.

Con un’audience di 15,8 milioni di utenti unici/mese[4], Mondadori si conferma il primo editore tradizionale italiano leader anche nel settore digitale. Nello stesso periodo di riferimento ComScore ha rilevato una audience per i brand del Gruppo pari a 21,9 milioni di utenti unici/mese.

I ricavi del’area si sono attestati a 216,2 milioni di euro, in calo del 7,9% rispetto a 234,8 milioni di euro del pari periodo dell’anno precedente, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) hanno registrato un calo (-5,1%) inferiore rispetto all’andamento del mercato di riferimento (-11,9%[5]);
  • i ricavi pubblicitari (print + web) risultano in crescita dell’1,4%; la raccolta pubblicitaria lorda in Italia, per effetto del contributo del consolidamento delle attività di Banzai Media, ha registrato un incremento del 13%, portando l’incidenza dei ricavi digitali sul totale al 28%.
  • La raccolta pubblicitaria print in Italia, a parità di testate e di politica sui cambi merce, evidenzia un andamento (-4,1%) migliore rispetto al relativo trend del mercato di riferimento (-7% ad agosto[6]); la raccolta digital ha conseguito una crescita pari al 2% (su base pro-forma);
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano, come detto, in significativa contrazione rispetto al pari periodo del 2016 (-29,4%), in linea con il trend del mercato;
  • l’attività di distribuzione e ricavi verso terzi ha registrato un calo più contenuto (-2,1%) rispetto ai mercati di riferimento, per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti e di maggiori servizi forniti.

L’Ebitda adjusted dell’area Periodici Italia ha registrato un miglioramento del 23,9%, passando da 6,9 milioni a 8,5 milioni di euro per effetto principalmente del contributo positivo delle attività digitali, derivante dall’integrazione dei team e dei prodotti dell’ex Banzai Media; le attività print hanno registrato una lieve contrazione, quasi compensando il calo derivante dal trend dei mercati con continue azioni di ottimizzazione dei processi e contenimento dei costi redazionali e di struttura.

Il margine operativo lordo dell’area risulta in ulteriore miglioramento, attestandosi a 8,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 5,3 milioni del 2016.

  • Periodici Francia

Nei primi nove mesi del 2017 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 220,1 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto a 239,4 milioni di euro del pari periodo del 2016.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa il 75% del totale) hanno registrato una flessione (-5%) più contenuta rispetto al mercato di riferimento (-7%) per effetto della migliore performance del canale abbonamenti.

A settembre è stata lanciata la nuova rivista Dr. Good!, bimestrale di salute dedicato al mondo femminile, che ha riscontrato risultati positivi a livello pubblicitario e diffusionale (oltre 100 mila copie).

I ricavi derivanti dalla vendita di copie digitali hanno registrato nei nove mesi un significativo incremento rispetto al 2016, per l’avvio di collaborazioni con alcuni operatori del settore telecomunicazioni relative all’offerta alla loro base abbonati dei brand di Mondadori France.

  • i ricavi pubblicitari hanno registrato complessivamente un calo del 18,5% rispetto al pari periodo del 2016: l’advertising print, che rappresenta più dell’85% del totale ricavi pubblicitari, è sostanzialmente in linea (-12,9%) con il mercato di riferimento (-11,4%[7]), mentre la performance sul canale digitale è stata influenzata dall’internalizzazione delle attività di raccolta relativa al segmento mobile/video che ha determinato una temporanea contrazione dei ricavi (-23%) in un mercato in calo dell’8% ad agosto[8].

Nel periodo di riferimento Mondadori France si è confermato secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica, con una market share del 10,7%[9].

L’audience digitale (web, mobile & tablet) delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 11,2 milioni di utenti unici[10], in calo del -4% circa rispetto al dato medio del medesimo periodo del 2016.

L’Ebitda adjusted è pari a 16,8 milioni di euro, rispetto a 21,3 milioni di euro nei nove mesi del precedente esercizio. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile alla flessione dei ricavi diffusionali e pubblicitari e agli incrementi degli oneri diffusionali e non completamente compensata da riduzione dei costi. L’Ebitda adjusted risente inoltre dell’incremento dei costi di affitto della sede (1,1 milioni di euro) e del deconsolidamento dal 1° maggio di NaturaBuy: al netto degli ultimi due effetti, il calo di business si attesterebbe a circa 3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017.

Il margine operativo lordo è risultato pari a 18,2 milioni di euro, in calo del 6% circa rispetto ai nove mesi del 2016, per effetto del contributo positivo della plusvalenza di 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione di NaturaBuy nel mese di maggio.

Fatti di rilievo dopo la chiusura dei primi nove mesi del 2017

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha proseguito nell’acquisto di azioni proprie in conformità a quanto già comunicato al mercato in data 26 giugno 2017 in esecuzione della delibera dell’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 27 aprile 2017 che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un importo massimo pari allo 0,96% del capitale sociale, volto a dotare nel triennio la Società delle n. 2,49 milioni di azioni necessarie per adempiere agli obblighi connessi al piano di Performance Share 2017-2019 approvato dalla medesima Assemblea.

In seguito agli acquisti finora effettuati, la Società detiene – come da ultima comunicazione al mercato (6 novembre 2017) – n. 760.000 azioni proprie pari allo 0,291% del capitale sociale (comprensive anche delle n. 80.000 azioni acquistate nel periodo dal 30 novembre al 2 dicembre 2016 come da comunicazione al mercato del 6 dicembre 2016).

Il 19 ottobre il titolo Mondadori è passato dal FTSE Italia Small Cap all’indice FTSE Italia Mid Cap.

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La documentazione relativa alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria al 30 settembre 2017 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione sarà reso disponibile in data 10 novembre 2017 presso la sede della Società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società

In allegato (vedi pdf):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  2. Conto economico consolidato
  3. Conto economico consolidato – terzo trimestre
  4. Cash flow di Gruppo
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] I nove mesi 2017 del Gruppo includono il contributo dal 1° gennaio della società Rizzoli Libri, che nel 2016 non era consolidata nel primo trimester e il contributo delle attività di Banzai Media, che nel 2016 sono state consolidate dal 1° giugno e fuse per incorporazione nella Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. con effetti contabili dal 1° gennaio 2017.
[2] Il terzo trimestre 2017 e il terzo trimestre 2016 risultano omogenei relativamente al perimetro di consolidamento della società Rizzoli Libri e delle attività di Banzai Media.
[3]Fonte: GFK, settembre 2017 (dati a valore di mercato).
[4] Fonte: Audiweb, dato medio  gennaio-agosto 2017.
[5] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a agosto 2017 (canale edicola + abbonamenti, a valore).
[6] Fonte: Nielsen, dati progressivi a agosto 2017.
[7] Fonte: Kantar Media, dati a volume, progressivi a agosto 2017.
[8] Fonte: SRI, agosto 2017.
[9] Fonte: Kantar Media, dati a volume, progressivi a luglio 2017.
[10] Fonte: Nielsen, dato medio gennaio-luglio 2017.

Approvato dal C.d.A. il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016

  • Utile netto in miglioramento di oltre 20 milioni di euro: 17,9 milioni di euro al 30 settembre 2016 rispetto a -2,8 milioni di euro del 30 settembre 2015; 11 milioni di euro a perimetro omogeneo
  • Ricavi netti consolidati a 935,3 milioni di euro rispetto ai 818,3 milioni di euro dell’esercizio precedente: +14% includendo il consolidamento di Rizzoli Libri e Banzai Media; in sostanziale stabilità a perimetro omogeneo.
  • EBITDA adjusted a 76,1 milioni di euro rispetto ai 48 milioni di euro dell’esercizio precedente: +59% con il contributo positivo delle società acquisite; +24% a perimetro omogeneo.
  • EBITDA in miglioramento da undici trimestri consecutivi a 70,3 milioni di euro rispetto ai 48,8 milioni di euro dell’esercizio precedente: +44% includendo Rizzoli Libri e Banzai Media; +10% a perimetro omogeneo per effetto del continuo recupero di efficienza.
  • Posizione finanziaria netta a -329 milioni di euro rispetto ai -243,6 milioni di euro per effetto del costante incremento della generazione di cassa che ha consentito investimenti in acquisizioni per circa 170 milioni di euro.

Migliorata la guidance per l’esercizio in corso

  • Confermati ricavi in crescita di circa il 14% includendo Rizzoli Libri e Banzai Media; sostanzialmente stabili a perimetro omogeneo.
  • EBITDA adjusted atteso in miglioramento del 35% (rispetto alla precedente stima del 30%) includendo le società acquisite; a perimetro omogeneo crescita double-digit (rispetto alla precedente previsione high-single digit).
  • Miglioramento del rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,3x rispetto alla precedente previsione 3,5x (inferiore al covenant bancario di 4,5x).

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2016

Nei primi nove mesi 2016 il Gruppo Mondadori ha registrato risultati particolarmente positivi. I ricavi hanno mostrato a pari perimetro, dopo quasi quattro esercizi, una sostanziale stabilità rispetto all’esercizio precedente; performance che, unitamente al miglioramento del margine operativo lordo per l’undicesimo trimestre consecutivo, ha consentito di migliorare l’outlook sull’intero anno.

Il 2016 ha segnato inoltre il passaggio alla nuova fase di sviluppo del Gruppo, per effetto del consolidamento delle società recentemente acquisite Rizzoli Libri e Banzai Media, passo decisivo realizzato per rafforzare la posizione di leadership nei business strategici del Gruppo.

I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi del 2016 sono cresciuti del 14,3%, attestandosi a 935,3 milioni di euro; escludendo gli effetti del consolidamento delle società acquisite nell’anno, il Gruppo ha registrato una sostanziale stabilità rispetto ai 818,3 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo consolidato rettificato (EBITDA adjusted[1]) ha presentato una crescita del 58,7% (76,1 milioni di euro rispetto a 48 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), anche per il positivo contributo delle società acquisite nel 2016, in particolare di Rizzoli Libri (16,5 milioni di euro). L’area Libri ha registrato un incremento del 65%, mentre è triplicata la performance del segmento Periodici Italia. L’area Retail, nonostante il contributo negativo (per effetto della stagionalità della Libreria Rizzoli di Milano), ha registrato un miglioramento di oltre il 13%.

A perimetro omogeneo, l’incremento dell’EBITDA adjusted del Gruppo è pari al 23,7%, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 5,9% al 7,3%. Tale performance è il risultato di una costante e focalizzata politica di gestione, avviata e implementata con successo in tutte le aree di business; particolarmente rilevante è l’incremento nelle aree Libri (+18,2%) e Periodici Italia (da 1,7 milioni di euro a 6,5 milioni di euro).

Il margine operativo lordo consolidato, a 70,3 milioni di euro, ha mostrato una crescita del 44%, includendo il risultato di Rizzoli Libri e Banzai Media. A pari perimetro, il miglioramento è pari al 9,9% (da 48,8 a 53,7 milioni di euro) confermando il significativo e continuo recupero di efficienza del Gruppo derivante dalla capacità di stabilizzazione dei ricavi e delle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate e implementate negli ultimi tre esercizi, nonostante il terzo trimestre del 2015 avesse beneficiato di una plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture Harlequin Mondadori per 7,6 milioni di euro (nell’area Libri).

Il risultato operativo consolidato dei primi nove mesi dell’anno è in crescita del 60,1%, pari a 48 milioni di euro, includendo gli ammortamenti relativi a Rizzoli Libri pari a 5,2 milioni di euro; a perimetro omogeneo, il risultato operativo è di 37 milioni di euro, in miglioramento del 23,4% rispetto ai 30 milioni di euro dei nove mesi 2015, anche per effetto del decremento della voce ammortamenti e svalutazioni di 16,7 milioni di euro rispetto ai 18,8 milioni al 30 settembre 2015 che includeva una svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications pari a 4 milioni di euro (nell’area Periodici Italia).

Il risultato consolidato prima delle imposte si è attestato a 35,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 16,1 milioni di euro; a perimetro omogeneo, tale risultato è pari a 24,5 milioni di euro in significativo incremento (+52,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2015, anche per il contributo degli oneri finanziari (pari a 12,5 milioni di euro), in significativa contrazione (-9,2%), per effetto della riduzione del tasso medio del debito derivante della rinegoziazione del finanziamento avvenuta a fine 2015 (da 3,72% a 3,05%) e di un debito medio inferiore nel periodo in esame, nonostante le acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio 2016.

Il risultato netto consolidato di Gruppo è pari a 17,9 milioni di euro, in miglioramento di oltre 20 milioni di euro rispetto ai -2,8 milioni di euro registrati al 30 settembre 2015, che includevano la minusvalenza relativa alle attività radiofoniche dismesse; a pari perimetro il risultato netto è positivo per 11 milioni di euro.

Al 30 settembre 2016 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 3.330 unità. L’incremento dell’organico, pari al 7,8% rispetto al settembre 2015, è esclusivamente attribuibile alle acquisizioni effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi; a perimetro omogeneo, i dipendenti del Gruppo risulterebbero in riduzione del 5,8%.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2016 si è attestata a -329 milioni di euro rispetto ai -243,6 milioni del 30 settembre 2015 per effetto della rilevante generazione di cassa del Gruppo avvenuta negli ultimi dodici mesi, che ha consentito investimenti netti per acquisizioni pari a 135,7 milioni di euro.        

Al 30 settembre 2016, il flusso di cassa operativo – a perimetro omogeneo – degli ultimi dodici mesi è positivo per 83,9 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e a imposte del periodo) prosegue nel trend di miglioramento registrato nei sette trimestri precedenti attestandosi a 56,3 milioni di euro. Includendo il contributo derivante dalle società recentemente acquisite, il cash flow dell’attività ordinaria degli ultimi dodici mesi si attesta a 53,3 milioni di euro.

Tale performance è il risultato di una costante ed efficace attività di monitoraggio, capacità di intervento e di gestione di tutte le variabili economiche e finanziarie, propria di tutte le aree di business del Gruppo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Alla luce dell’evoluzione del Gruppo e della performance delle società acquisite, è ragionevole confermare per l’esercizio corrente le attese precedentemente comunicate in termini di ricavi che,  includendo Rizzoli Libri (per 9 mesi) e Banzai Media (per 7 mesi), si stimano in crescita di circa il 14% mentre, a pari perimetro, sono sostanzialmente stabili rispetto al 2015.

Migliorata la stima relativa all’EBITDA adjusted: includendo Rizzoli Libri e Banzai Media, è atteso un incremento del margine operativo lordo rettificato di circa il 35% (dalla precedente previsione di +30%) mentre, a pari perimetro, si prevede una crescita “double digit(dalla precedente stima high-single digit) rispetto al 2015, con un conseguente incremento della redditività percentuale.

La posizione finanziaria netta è attesa in miglioramento rispetto alla precedente previsione (3,5x) entro un rapporto PFN/EBITDA intorno a 3,3x, inferiore rispetto al covenant bancario per l’esercizio pari a 4,5x.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS DEL GRUPPO

  • LIBRI

Nei primi nove mesi dell’anno in Italia il mercato trade dei libri ha evidenziato una crescita del +2,3% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (fonte GFK: settembre 2016; dati a valore di mercato), confermando i segnali positivi manifestatisi nel primo semestre dell’anno in corso.

In questo contesto, Mondadori Libri si è confermata leader di mercato con una quota trade pari al 22,8%. Al 30 settembre 2016, a seguito dell’acquisizione dei marchi di Rizzoli Libri (Rizzoli, BUR e Fabbri Editori), il Gruppo ha incrementato la propria market share complessiva al 27,8%.

Per quanto riguarda la scolastica, a seguito dell’integrazione di Rizzoli Education, il Gruppo ha incrementato la propria market share al 24,1%, diventando il primo player nel segmento in Italia.

Nel periodo in esame i ricavi dell’area Libri del Gruppo Mondadori si sono attestati a 355,5 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 52,5%, per effetto del consolidamento di Rizzoli Libri da aprile 2016 (+1,8% a pari perimetro rispetto ai 233,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2015). Complessivamente Rizzoli Libri ha contribuito nel periodo per 118,4 milioni di euro.

A pari perimetro, i ricavi dell’area Trade hanno evidenziato una crescita del 15,7% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente per effetto del positivo andamento delle vendite dei titoli lanciati tra la fine del 2015 e la prima parte dell’esercizio in corso. Per quanto riguarda l’area Educational, i ricavi dei primi nove mesi del 2016 hanno registrato, a pari perimetro, una crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

L’EBITDA adjusted dell’Area risulta pari a 58,6 milioni di euro, in significativo incremento (+65,1%) rispetto allo stesso periodo del 2015 (35,5 milioni di euro); nel periodo in esame, Rizzoli Libri ha contribuito per 16,6 milioni di euro per effetto principalmente della positiva performance dell’area scolastica.

L’area Libri ha registrato una performance particolarmente positiva anche a pari perimetro, con una crescita del +18,2% (42 milioni di euro al 30 settembre 2016), per effetto della crescita dei ricavi derivante da una mirata programmazione editoriale e della continua ottimizzazione dei processi operativi intrapresa in ambito Trade, che ha permesso di ridurre sensibilmente l’incidenza del costo del venduto sui ricavi. Contestualmente sono proseguite le azioni finalizzate al contenimento dei costi fissi di struttura e delle spese discrezionali, che hanno consentito di migliorare ulteriormente la redditività percentuale.

Il margine operativo lordo complessivo dell’Area risulta pari a 57,9 milioni di euro, rispetto ai 39,6 milioni di euro al 30 settembre 2015 che includevano 7,6 milioni di euro di plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori, parzialmente compensata nel periodo in esame da minori oneri di ristrutturazione rispetto all’esercizio precedente.

  • PERIODICI ITALIA

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 234,9 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto ai 233 milioni di euro del primi nove mesi del 2015 (-2,3% a perimetro omogeneo, escludendo Banzai Media consolidata dal 1° giugno 2016)[2].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato con una market share del 31,8% (fonte interna Press-di, agosto).

Banzai Media ha contribuito ai ricavi dell’Area Periodici Italia dei primi nove mesi dell’anno per circa 7,2 milioni di euro. Con tale acquisizione Mondadori ha raggiunto una audience digitale complessiva di 16,6 milioni di utenti unici mese (fonte: Audiweb, dati medi ad agosto 2016), diventando il primo editore digitale italiano.

I ricavi diffusionali dell’Area Periodici Italia risultano in diminuzione del 2,4%; a parità di testate, il calo è sostanzialmente allineato all’andamento registrato dal mercato di riferimento (-8,3% fonte interna Press-di, dati progressivi ad agosto 2016: edicola+abbonamenti al prezzo di copertina) sia nel canale edicola sia nel canale abbonamenti.

I ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria risultano in flessione del 2,6%; la raccolta pubblicitaria print in Italia evidenzia un calo del 4% (allineato al trend del mercato di -3,6%; fonte Nielsen, dati progressivi ad agosto 2016); la raccolta dei siti web, in crescita dello 0,6%, mostra un andamento migliore rispetto al trend registrato dal mercato di riferimento (-1,6%: fonte Nielsen, dati progressivi agosto 2016) con il contributo del consolidamento delle properties di Mondadori Scienza (Nostrofiglio.it e Focus.it).

I ricavi derivanti dai prodotti collaterali risultano stabili rispetto al pari periodo del 2015, per il positivo contributo dell’home-video (50% del totale) che compensa la riduzione dei cd musicali e dell’oggettistica.

Nell’attività di distribuzione e ricavi verso terzi, l’Area ha registrato un andamento in linea con l’esercizio precedente per effetto del costante impegno nello sviluppo del portafoglio degli editori distribuiti.

Le attività internazionali hanno registrato ricavi per 4,3 milioni di euro, in calo (dai 5,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2015) per effetto della flessione dell’attività di licensing dovuta al peggioramento del contesto di mercato.

I ricavi delle attività di Digital Marketing Service (8,7 milioni di euro) hanno mostrato una crescita di circa il 2% rispetto ai primi nove mesi del 2015, per effetto del progressivo ampliamento del sistema di offerta avviato lo scorso anno.

L’EBITDA adjusted dell’area Periodici Italia registra un sensibile miglioramento a 6,9 milioni di euro (includendo il contributo di Banzai Media); a pari perimetro tale dato è pari a 6,5 milioni di euro rispetto a 1,7 milioni di primi nove mesi 2015 per effetto delle incisive azioni di revisione della struttura editoriale, realizzate pur preservando la tradizionale focalizzazione sulla qualità editoriale delle testate. Nel periodo in esame è stata inoltre conseguita una significativa riduzione dei costi industriali anche per effetto della rinegoziazione dei contratti di stampa.

Il margine operativo lordo dell’area ha più che confermato tale trend di miglioramento evidenziando una crescita di oltre 4 milioni di euro (da 0,8 milioni di euro a 5,4 milioni di euro) nonostante maggiori componenti straordinarie negative; a pari perimetro il margine operativo lordo complessivo si attesta a 5,1 mlioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA

Nei primi nove mesi del 2016 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 239,3 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai 246,8 milioni di euro del pari periodo del 2015.

In particolare:

  • i ricavi relativi alla diffusione, che rappresentano circa il 75% del totale, hanno registrato una flessione pari al 2,4% rispetto all’esercizio precedente: i ricavi di vendita nel canale abbonamenti evidenziano una sostanziale stabilità, compensando parzialmente la flessione del canale edicola (-6,1%, sostanzialmente in linea con il trend di mercato) e confermando l’opportunità strategica di continuare a investire in questo canale che nei primi nove mesi del 2016 rappresenta il 53% dei ricavi diffusionali e quindi il contributo più rilevante e crescente ai ricavi dell’area.

Tali performance sono state raggiunte con la costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione. Nel periodo in esame, Mondadori France ha infatti lanciato numerose brand extension tra cui Grazia Hommes;

  • i ricavi relativi alla raccolta della pubblicità registrano complessivamente un calo del 4,6% rispetto al pari periodo del 2015, ma con un andamento differente tra cartaceo e online: l’advertising digitale (20% circa del totale dei ricavi pubblicitari), in incremento di circa il 22%, ha parzialmente compensato il calo della componente print (-8,9%). In questo contesto Mondadori France ha confermato la propria market share del 10,6% (fonte Kantar Media: dati a volume, progressivi a giugno 2016), affermandosi stabilmente quale secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica.

Complessivamente, le attività digitali (circa il 5% dei ricavi totali) hanno registrato una crescita del 14,8% per effetto dello sviluppo delle properties a cui si unisce il positivo andamento di NaturaBuy (+29%). L’audience web delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,9 milioni utenti unici (fonte Médiamétrie Netratings-Nielsen, dato medio gennaio-agosto 2016), in crescita del 9% circa rispetto al medesimo periodo del 2015.

L’EBITDA adjusted è pari a 21,3 milioni di euro, in calo del 3,8% rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio, essenzialmente per effetto di costi legati ad attività di M&A gestite nel periodo (0,7 milioni di euro). Prosegue nell’esercizio in corso l’attenzione sul contenimento dei costi redazionali e di struttura per contrastare la persistente debolezza dei mercati di riferimento nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato, pur preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali. Anche nel periodo in esame, le attività digitali hanno registrato una marginalità positiva e crescente rispetto alla perdita del medesimo periodo 2015.

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 19,4 milioni di euro, è risultato in calo del 3,1% rispetto ai 20,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, per effetto dei sopracitati costi di M&A e di oneri di ristrutturazione per circa 1,9 milioni di euro (2,1 milioni nei nove mesi 2015).

 

  • RETAIL

Nei primi nove mesi dell’anno, l’Area Retail – a perimetro omogeneo – ha registrato ricavi per 135 milioni di euro, in incremento dell’1,1% rispetto ai 131,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della crescita del franchising (+3,3%) e dei Megastore (+3,8%) che hanno più che compensato il calo strutturale del Club; positivo il canale online (+ 2,2%) principalmente per effetto della buona performance dell’editoria scolastica. A partire dal 1° aprile 2016, a seguito del consolidamento dell’acquisizione di Rizzoli Libri, le attività relative alla libreria Rizzoli sono confluite nell’area Retail, che di conseguenza evidenzia una crescita dei ricavi complessivi nei primi nove mesi pari al 2,4%. 

Mondadori Retail ha registrato nei primi nove mesi del 2016 un EBITDA adjusted a pari perimetro, di -2,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -3,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015 (-2,7 milioni di euro includendo il risultato di Librerie Rizzoli nel semestre di consolidamento aprile-settembre). Tale risultato è stato conseguito per effetto delle azioni di riduzione dei costi, sia nei punti vendita sia nelle funzioni centrali, che hanno più che compensato gli effetti derivanti dal calo strutturale del canale del Club. A pari perimetro il margine operativo lordo complessivo si attesta a -2,1 milioni di euro rispetto ai -2,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015, per effetto di alcune componenti straordinarie positive (0,4 milioni di euro).

Designazione del Lead Independent Director

Il Consiglio di Amministrazione ha designato, ai sensi del Codice di Autodisciplina, il Consigliere Indipendente Avv. Cristina Rossello quale Lead Independent Director.

La durata in carica del Lead Independent Director è la medesima prevista per i membri del consiglio di amministrazione e pertanto rimarrà in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la fusione per incorporazione, senza concambio, della società interamente posseduta Banzai Media S.r.l., in conformità al progetto di fusione reso disponibile, come da comunicato del 29 settembre scorso, presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito internet www.gruppomondadori.it (sezione Governance). La stipula dell’atto di fusione e le necessarie iscrizioni al registro imprese sono attese entro il 15 gennaio 2017 una volta decorsi i termini di opposizione dei creditori di cui all’art. 2503 del Codice Civile.

La documentazione relativa alla presentazione agli analisti dei risultati del primi nove mesi dell’anno è resa disponibile oggi presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor).

Pubblicazione resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

In allegato (vedi pdf ):

  1. Situazione finanziaria e patrimoniale consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del terzo trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternative di performance utilizzati.

[1] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda all’allegato 5 “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[2] A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito di una revisione organizzativa, le attività di Digital Marketing Service e la struttura centrale dedicata alle attività digitali dei brand Mondadori sono confluite nell’area Periodici Italia, (precedentemente ricomprese nell’area Altri Business, Corporate e Digital Innovation); il conto economico dell’area è stato riclassificato, ai fini di un’opportuna informativa, anche nel pari periodo del precedente esercizio.

Approvato dal C.d.A il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015

  • Ricavi netti consolidati: 817,1 milioni di euro, -4,1% rispetto ai 851,9 milioni di euro del 30.09.2014
  • Margine operativo lordo consolidato: 48,8 milioni di euro, in miglioramento del 21,3% rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30.09.2014
  • Risultato netto delle attività in continuità: positivo per 6,6 milioni di euro; in miglioramento di oltre 10 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,8 milioni di euro del 30.09.2014
  • Posizione finanziaria netta: -243,6milioni di euro; in significativo miglioramento rispetto ai -327,4 milioni di euro del 30.09.2014, per effetto della generazione di cassa nei 12 mesi di 83,8 milioni di euro
  • §
  • Confermata stima per il 2015 di un margine operativo lordo in netta crescita e di una posizione finanziaria netta in significativo miglioramento rispetto a fine 2014

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015[1] presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2015

I ricavi netti consolidati dei primi nove mesi dell’esercizio 2015 si sono attestati a 817,1 milioni di euro, in contrazione del 4,1% rispetto agli 851,9 milioni di euro del pari periodo 2014[2].

Il margine operativo lordo consolidato risulta in miglioramento del 21,3%, attestandosi a 48,8 milioni di euro rispetto ai 40,2 milioni di euro del 30 settembre 2014, anche per effetto del contributo positivo degli elementi non ricorrenti (in particolare della plusvalenza generata dalla cessione del 50% della joint venture Harlequin Mondadori). Il margine operativo lordo, al netto di tali elementi, mostra un recupero di redditività di quasi un punto percentuale: il margine operativo lordo ante non ricorrenti ha infatti evidenziato una crescita del 10%, da 43,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014 a 48 milioni di euro dell’esercizio in corso [3], con un’incidenza percentuale che è cresciuta dal 5,1% al 5,9% dei ricavi.

Tale performance è stata il risultato di un’attenta e focalizzata politica di gestione, attuata pur mantenendo come obiettivo primario la ricerca e il continuo miglioramento del prodotto editoriale. In particolare:

  • l’incidenza del costo del venduto è diminuita di oltre 2 punti percentuali (dal 41% al 38,7% dei ricavi), migliorando in tutte le aree di business, in particolare nell’area Libri per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi e di una mirata politica di pricing, e nell’area Periodici Italia, per effetto delle incisive azioni di revisione editoriale;
  • l’incremento dell’incidenza dei costi variabili sui ricavi, passata da 19,9% a 21,7%, è ascrivibile prevalentemente all’area Periodici Francia ed è riferita all’incremento delle tariffe postali;
  • la riduzione dei costi fissi di struttura (-8,8% rispetto ai primi nove mesi del 2014) è superiore alla flessione dei ricavi ed è stata conseguita attraverso il continuo contenimento dei costi in tutte le aree aziendali;
  • l’organico a fine periodo (3.090 unità) si è ridotto del 3,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014, per effetto della revisione continua delle strutture organizzative in Italia e in Francia (la riduzione a pari perimetro si attesterebbe al -5,6%).

Tali risultati confermano, trimestre dopo trimestre, la maggiore efficienza del Gruppo derivante dalle azioni di revisione industriale e organizzativa avviate negli ultimi due anni e conseguite nonostante il difficile contesto dei mercati di riferimento.

Il risultato operativo consolidato dei primi nove mesi dell’anno è pari a 30 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 24 milioni del 2014 di circa il 25%, per effetto del citato incremento del margine operativo lordo, nonostante l’aumento della voce ammortamenti e svalutazioni derivante dalla svalutazione della partecipazione nella società greca Attica Publications (nell’area Periodici Italia) pari a 4 milioni di euro.

Il risultato prima delle imposte consolidato delle attività in continuità è positivo per 16,1 milioni di euro rispetto ai 6,2 milioni di euro al 30 settembre 2014; nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, gli oneri finanziari sono ammontati a 13,7 milioni di euro, in significativa contrazione rispetto ai 17,8 milioni di euro del medesimo periodo del 2014, per effetto sia della riduzione dell’indebitamento netto medio del periodo sia del costo medio complessivo del debito. Gli oneri fiscali complessivi sono 7,7 milioni di euro (8 milioni di euro nel 2014).

Il risultato netto consolidato delle attività in continuità, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 6,6 milioni di euro, in miglioramento di oltre 10 milioni di euro rispetto alla perdita di 3,8 milioni di euro registrata al 30 settembre 2014. Il risultato dei primi nove mesi del 2015 delle attività dismesse, negativo per 9,4 milioni di euro, include il risultato netto di periodo dell’area Radio (in miglioramento a -3,1 rispetto a -3,8 milioni di euro al 30 settembre 2014), nonché la svalutazione delle attività di Monradio pari a 6,3 milioni di euro. Il risultato netto di Gruppo al 30 settembre 2015, dopo il risultato delle attività dismesse, è pari a -2,8 milioni di euro, in miglioramento di 4,7 milioni di euro rispetto alla perdita del precedente esercizio (-7,5 milioni di euro), pur includendo la svalutazione delle attività di Monradio pari a 6,3 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2015 si è attestata a -243,6 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto ai -327,4 milioni di euro del 30 settembre 2014 per effetto della generazione di cassa del Gruppo negli ultimi dodici mesi, pari a 83,8 milioni di euro, derivante sia dalla gestione operativa (34,4 milioni di euro) sia da quella straordinaria (49,4 milioni di euro).

Al 30 settembre 2015, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 59,9 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari e alle imposte del periodo) è pari a 34,4 milioni di euro, proseguendo il trend di miglioramento registrato nei tre trimestri precedenti. Il flusso di cassa straordinario è positivo per 49,4 milioni di euro, principalmente per effetto dell’incasso relativo alle dismissioni effettuate nel periodo per complessivi 56,4 milioni di euro (di cui 45,1 milioni di euro derivanti complessivamente dalle cessioni dell’80% di Monradio e del 50% nella jv Harlequin Mondadori).

LE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Nei primi nove mesi del 2015 il mercato dei libri trade ha registrato un calo complessivo del 2%, evidenziando trimestre dopo trimestre un progressivo miglioramento.

In tale contesto, nell’area Trade il Gruppo Mondadori si è confermato leader del mercato con una quota pari al 25% (25,9% al 30 settembre 2014; fonte GFK).

Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 5 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nei primi nove mesi dell’anno (Grey, La ragazza del treno, Cinquanta sfumature di grigio, La vigna di Angelica, Storia di una ladra di libri) e ha ricevuto l’assegnazione del Premio Strega 2015 con il titolo La ferocia di Nicola Lagioia (Einaudi).

Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 232,7 milioni di euro, in contrazione del 2,6% rispetto ai 238,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. In particolare:

  • Libri Trade: flessione superiore al mercato anche per effetto delle dinamiche del canale GDO e del comparto Paperback, e soprattutto di una selettiva programmazione editoriale mirata a incrementarne la redditività;
  • Libri Educational: crescita dei ricavi del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, prevalentemente legata alle attività di gestione delle concessioni museali e alla positiva performance della scolastica (+2%). Nel periodo in esame il Gruppo si è confermato il terzo operatore del mercato dei libri di testo scolastici.

I ricavi relativi alle vendite degli e-book hanno registrato un incremento del 19% rispetto allo scorso esercizio, in linea con il trend rilevato nel primo semestre, attestando il peso delle vendite digitali sul totale trade al 7,3% (5,3% al 30 settembre 2014).

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti e nonostante la contrazione dei ricavi ha registrato una sostanziale stabilità rispetto al precedente esercizio a 35,5 milioni di euro per effetto di una più efficace gestione dei processi operativi derivati dalla profonda revisione organizzativa e di prodotto intrapresa in ambito Trade – con mirate azioni sulla riduzione del numero dei titoli e delle tirature medie, pur mantenendo come obiettivo prioritario la ricerca e il continuo miglioramento della qualità del piano editoriale.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area è risultato pari a 39,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 34,8 milioni di euro dei nove mesi 2014; include, rispetto allo scorso esercizio, la plusvalenza pari a 7,6 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione nella joint venture Harlequin Mondadori (finalizzata in data 30 settembre 2015), nonché una maggiore incidenza degli oneri di ristrutturazione (3,5 milioni di euro nel 2015 rispetto a 0,6 milioni nel 2014).

PERIODICI ITALIA
In un mercato dei periodici negativo a livello sia diffusionale (canale edicola ad agosto: -7,2%; fonte interna) sia pubblicitario (fonte Nielsen ad agosto: -3,6%), Mondadori si è confermata leader con una quota del mercato diffusionale pari al 32% (in lieve crescita dal 31,8% di agosto 2014).

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi complessivi per 224 milioni di euro, in flessione del 3% (-5% a portafoglio omogeneo, al netto dell’acquisizione del 50% di Gruner+Jahr/Mondadori avvenuta in data 1° luglio 2015) rispetto ai 231 milioni di euro del 30 settembre 2014. In particolare:

  • i ricavi diffusionali sono calati del 3% (-7,3% a perimetro omogeneo), anche per effetto della politica di selezione delle iniziative più profittevoli nei canali abbonamenti ed edicola;
  • i ricavi pubblicitari print+web dei brand Mondadori in Italia sono diminuiti del 4% (-5% a perimetro omogeneo); nel dettaglio, la raccolta print ha registrato un calo del 5,5% a livello omogeneo; in crescita dello 0,3% la raccolta dei siti web, con un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento (-2,1%: fonte Nielsen, agosto);
  • i ricavi dei prodotti collaterali hanno registrato una riduzione del 6,8% (-8,1% a perimetro omogeneo), in progressivo recupero nel terzo trimestre.

Il margine operativo lordo dell’area Periodici Italia, al netto di componenti non ricorrenti, ha registrato un sensibile miglioramento, passando da una perdita di 0,4 milioni di euro a un valore positivo di 4,1 milioni di euro[4], derivante dalle incisive azioni di revisione della struttura editoriale e operativa e delle attività promozionali; nonostante la contrazione dei ricavi, determinata dalle condizioni di mercato e da puntuali politiche di selezione delle iniziative editoriali, è stata preservata la tradizionale qualità editoriale delle testate consentendo il mantenimento della leadership di mercato.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area ha confermato tale trend di miglioramento passando da 0,4 a 3,3 milioni di euro per effetto delle azioni sopracitate e del progressivo recupero delle attività pubblicitarie, nonostante lo scorso esercizio beneficiasse di proventi non ricorrenti per circa 1 milione di euro derivanti dall’operazione di conferimento a Mediamond. Il contributo complessivo delle partecipazioni internazionali consolidate a equity è positivo per 1,2 milioni di euro, in linea rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.

I dati di traffico dei siti mostrano un’audience complessiva di 6,7 milioni di utenti unici; in particolare l’ultima rilevazione disponibile, relativa al mese di agosto, ha evidenziato una crescita rilevante per i brand Donnamoderna.com (+8%), Grazia.it (+13%) e Salepepe.it (+48%).

PERIODICI FRANCIA
In Francia la situazione del mercato dei periodici ha presentato un trend decrescente, sia nella raccolta pubblicitaria, che registra un calo dell’8% (fonte Kantar Media, a luglio), sia nelle diffusioni sia nel canale edicola, sono diminuite del 3,9% (fonte interna, dato ad agosto esclusa l’edizione straordinaria di Charlie Hebdo a febbraio).

Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 246,8 milioni di euro, in calo del 2,9% rispetto ai 254,2 milioni di euro del pari periodo del 2014, sostanzialmente confermando il trend del primo semestre.

I ricavi diffusionali (circa il 72% del totale) hanno registrato una flessione pari al 2,4% rispetto all’esercizio precedente. In particolare:

  • il canale edicola è in flessione del 6,2% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (che includeva lo “scoop Hollande” del magazine Closer);
  • il canale abbonamenti ha evidenziato, al contrario, una crescita dei ricavi pari allo 0,2%.

Tali performance sono state raggiunte grazie alla costante attenzione alla qualità editoriale e alla ricerca di innovazione.

I ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria hanno registrato complessivamente un calo del 6,1% rispetto al pari periodo del 2014, ma con un andamento difforme tra prodotto cartaceo e on-line: la crescita dell’advertising digitale (+24%) che ormai rappresenta oltre il 14% del totale ricavi pubblicitari, ha parzialmente compensato nel periodo il calo rilevato dalla componente print (-9,8%). In questo contesto Mondadori France si è confermata secondo operatore del mercato pubblicitario della stampa periodica, con una quota dell’11%.

Il margine operativo lordo, al netto di componenti non ricorrenti, è pari a 22,1 milioni di euro, in calo del 4,7% rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto dell’incremento delle tariffe postali e del contributo, incluso nel pari periodo del 2014, derivante dallo “scoop Hollande” pubblicato nel mese di gennaio 2014 dalla rivista Closer.

Mondadori France ha proseguito nelle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, che continueranno per tutto il 2015 nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato e del mantenimento della redditività, preservando la sua capacità di investimento nella qualità e progressiva digitalizzazione delle attività editoriali.

Il margine operativo lordo complessivo, pari a 20 milioni di euro, è risultato in calo del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (22,3 milioni di euro), per effetto di maggiori oneri di ristrutturazione, per circa 1,1 milioni di euro.

L’audience complessiva dei siti delle testate di Mondadori France ha raggiunto un totale di 8,1 milioni utenti unici, in crescita del 28% circa rispetto al 2014, anche per effetto della progressiva digitalizzazione dei team editoriali.

RETAIL
Nei primi nove mesi dell’anno, l’area Retail ha registrato ricavi per 131,6 milioni di euro, in flessione del 9,2% rispetto ai 144,9 milioni di euro dell’analogo periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto della cessione (avvenuta a fine 2014) del flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano (che nei nove mesi 2014 aveva contribuito per 10,4 milioni di euro).

Il libro risulta la tipologia di prodotto preminente (77,5% del totale) con un andamento, a livello omogeneo, migliore del mercato di riferimento di circa 1 punto percentuale. Nell’analisi dei canali di vendita si evidenzia:

  • bookstore diretti: -4,3% (+1,8% a parità di negozi);
  • bookstore in franchising: flessione lieve nella categoria libro e più accentuata nel settore no-book;
  • megastore: in calo per gli effetti della cessione dello store di corso Vittorio Emanuele; a perimetro omogeneo performance positiva del comparto libro (+7,8%) e il ritorno alla crescita del consumer electronics;
  • nell’on-line una contrazione complessiva del 4,2% (-0,6% nel libro).

Il margine operativo lordo al netto di componenti non ricorrenti è pari a -3,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -5,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2014.

Tale risultato è stato determinato da due principali elementi:

  • il miglioramento del margine di prodotto, in particolare nella categoria book (per effetto delle azioni di revisione del network e di contenimento delle promozioni) e nei prodotti consumer electronics, attraverso un più attento assortimento dei prodotti con focus su accessori e servizi;
  • il proseguimento delle azioni di controllo e riduzione dei costi che hanno determinato la minor incidenza dei costi operativi e di struttura.

Il margine operativo lordo complessivo registra nel periodo un più marcato incremento pari a 3,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-6 milioni, che includeva oneri di ristrutturazione per 0,6 milioni), attestandosi a -2,8 milioni di euro.

DIGITAL
Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi complessivi delle attività digitali hanno registrato una crescita dell’8,4% rispetto al 30 settembre 2014 (38,3 milioni di euro rispetto a 35,3 milioni di euro).

Le attività puramente digitali e trasversali a tutte le aree di business hanno incrementato i propri ricavi dell’11,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014; stabili i ricavi delle attività di digital marketing service.

L’incidenza delle attività digitali sui ricavi consolidati del Gruppo si è attestata al 4,7% rispetto al 4,1% del 30 settembre del 2014.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel terzo trimestre dell’anno il Gruppo ha finalizzato il processo, avviato nel corso dell’esercizio, di valorizzazione di alcuni asset non core che, incrementando la disponibilità delle risorse finanziarie, ha contribuito a sostenere le linee strategiche di sviluppo e a rafforzare la posizione competitiva, coerentemente a quanto precedentemente annunciato. Nel contesto di tale focalizzazione sul core business si inquadra l’accordo recentemente sottoscritto per l’acquisizione di RCS Libri che consentirà al Gruppo di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell’editoria scolastica, nonché negli illustrati a livello internazionale.

Per l’esercizio 2015, alla luce dei positivi risultati registrati nei primi nove mesi, dei costanti interventi di ottimizzazione dei processi operativi e della struttura dei costi, delle azioni di razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, nonché delle misure finalizzate a mitigare il calo dei ricavi derivante dalla perdurante dinamica dei mercati di riferimento, è ragionevole confermare la stima di un margine operativo lordo del Gruppo in netta crescita.

Alla luce di tale positiva evoluzione, delle recenti dismissioni e pur in un contesto di ripresa degli investimenti, anche la posizione finanziaria netta è attesa in significativo miglioramento rispetto a fine 2014.

§

La documentazione relativa alla presentazione agli analisti dei risultati del primi nove mesi dell’anno è resa disponibile oggi presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

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PUBBLICAZIONE RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2015
Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

[1] In data 30 settembre è stata finalizzata la cessione a R.T.I. S.p.A. dell’80% del capitale sociale di Monradio S.r.l. per un corrispettivo pari a 36,8 milioni di euro. Ai sensi dell’IFRS 5 (“Attività non correnti possedute per la vendita”), il business radiofonico del Gruppo è stato qualificato come “discontinued operations” e come tale è stato esposto nel presente Resoconto Intermedio di gestione. Tale rappresentazione ha comportato che nel conto economico dei primi nove mesi del 2015 e, a fini comparativi, del 2014, il risultato conseguito nel periodo dalle attività radiofoniche, unitamente alla svalutazione effettuata per allineare i valori dell’attivo netto al fair value risultante dall’offerta, sia stato classificato nella voce “Risultato delle attività dismesse”.

[2] Nell’area Periodici Italia sono inclusi i ricavi delle attività di Gruner+Jahr/Mondadori, consolidati dal 1° luglio 2015 (per 5,3 milioni di euro) a seguito dell’acquisto da parte di Mondadori del 50% della joint venture: al netto di tale disomogeneità, a livello di Gruppo, il calo dei ricavi si attesterebbe intorno al 4,7% in linea con l’andamento registrato nel primo semestre (-4,8%).

[3] Il consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori dal 1° luglio 2015 ha contribuito positivamente per 0,7 milioni di euro.

[4] Di cui 0,7 milioni di euro derivanti dal contributo del consolidamento di Gruner+Jahr/Mondadori.

Approvato dal Consiglio di Amministrazione il resoconto intermedio di gestione al 30.09.2014

  • Ricavi consolidati a 859,6 milioni di euro: -4,8% a perimetro omogeneo (-7,7% rispetto ai 931,2 milioni di euro del 30.09.2013)
  • Margine operativo lordo consolidato a 36 milioni di euro: in significativo miglioramento rispetto agli 8,9 milioni di euro del 30.09.2013
  • Risultato netto consolidato a -7,5 milioni di euro rispetto ai -32,3 milioni di euro del 30.09.2013
  • Risultato netto del terzo trimestre positivo per 3,5 milioni di euro rispetto ai -5,2 milioni di euro del terso trimestre 2013
  • Posizione finanziaria netta a -327,4 milioni di euro in sensibile miglioramento rispetto al dato di fine dicembre 2013 (-363,2 milioni di euro) e del 30 settembre 2013 (-376,9 milioni di euro): atteso significativo miglioramento per fine esercizio rispetto al 2013
  • Prosegue il recupero di redditività: previsto per l’intero esercizio un margine operativo lordo superiore al dato del 2012

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014, presentato dall’Amministratore delegato Ernesto Mauri.

LO SCENARIO DI MERCATO

Il quadro macroeconomico internazionale continua a essere caratterizzato da un progressivo rallentamento delle economie emergenti e da una relativa stabilità di quelle mature.

I settori in cui opera il Gruppo Mondadori hanno cominciato a registrare, in Italia e in Francia, flessioni progressivamente meno accentuate rispetto ai periodi precedenti.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2014

I dati del Gruppo Mondadori al 30 settembre 2014 confermano, con una più marcata accelerazione, il miglioramento e il recupero di redditività già evidenziati nel primo semestre dell’esercizio; in particolare il terzo trimestre, con ricavi sostanzialmente allineati a quelli del precedente esercizio, registra un risultato netto positivo dopo un prolungato trend negativo (sette trimestri).

Nel contesto di mercato sopra delineato, il Gruppo ha registrato nei primi nove mesi del 2014 ricavi consolidati di 859,6 milioni di euro, in riduzione del 4,8% considerando il conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria della concessionaria a Mediamond S.p.A., avvenuto nel mese di gennaio 2014 (-7,7% rispetto ai 931,2 milioni di euro al 30 settembre 2013).

Alla flessione dei ricavi è stata contrapposta una maggiore riduzione dei costi operativi, in calo di circa 86 milioni di euro, che ha consentito un significativo miglioramento del margine operativo lordo, salito a 36 milioni di euro rispetto agli 8,9 milioni di euro dell’esercizio precedente.

A tale performance ha contribuito per oltre il 50% l’area Periodici (Italia e Francia) per l’effetto combinato della maggiore efficienza derivante dalle azioni sui prodotti, della riduzione dei costi operativi e di minori oneri di ristrutturazione.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a 18,8 milioni di euro, rispetto ai -9,6 milioni di euro del 2013, con ammortamenti di attività materiali e immateriali per complessivi 17,2 milioni di euro (18,5 milioni di euro nei primi nove mesi 2013).

Il risultato prima delle imposte è positivo per 1 milione di euro, rispetto a un risultato negativo di 26,2 milioni di euro dell’esercizio precedente; nel periodo gli oneri finanziari sono ammontati a 17,8 milioni di euro (16,6 milioni di euro nel pari periodo 2013).

Il risultato netto consolidato, dopo il risultato di pertinenza di terzi, si attesta a -7,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 32,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2013.

Il cash flow degli ultimi dodici mesi è stato positivo per 49,5 milioni di euro, risultato di un flusso positivo ordinario per 9,8 milioni di euro e straordinario per 39,7 milioni, quest’ultimo prevalentemente correlato all’aumento di capitale finalizzato a giugno e agli effetti dell’operazione di conferimento in Mediamond.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2014 è risultata, di conseguenza, in sensibile miglioramento, attestandosi a -327,4 milioni di euro rispetto ai -363,2 milioni di euro di fine 2013 (-376,9 milioni di euro al 30 settembre 2013).

RISULTATI DELLE AREE DI BUSINESS

· LIBRI

Il mercato dei libri trade, proseguendo l’andamento negativo della prima parte dell’anno nei canali libreria e grande distribuzione, evidenzia anche nel terzo trimestre una contrazione, seppur in misura meno accentuata, rispetto al corrispondente periodo del 2013 (pari allo 0,9% a valore; fonte Nielsen: dati a settembre).

Nei nove mesi, la flessione è del -4,3% a valore (fonte Nielsen, dati a settembre); il calo, a valore, è stato più accentuato sul canale Grande Distribuzione Organizzata (-13,5%, fonte Nielsen, dati a settembre).

I ricavi complessivi dell’area Libri nei primi nove mesi del 2014 si sono attestati a 238,9 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 234,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2013. Positiva la performance del terzo trimestre, in cui l’incremento, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, è stato del 10,2%.

Le case editrici del Gruppo Mondadori hanno confermato complessivamente la propria leadership con una quota di mercato del 26% (esclusa la GDO). Nel periodo in esame, il Gruppo è presente con 11 titoli nella classifica dei 25 libri più venduti.

Nel comparto libri trade, l’andamento dei ricavi del Gruppo, nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, è stato influenzato dalle dinamiche di mercato e da una programmazione editoriale che prevede la pubblicazione delle opere degli autori più affermati negli ultimi mesi dell’esercizio.

Nel mese di settembre è stato lanciato il primo fra i titoli più rilevanti in pubblicazione entro l’anno: I giorni dell’eternità, l’ultimo romanzo di Ken Follett che ha conquistato il primo posto assoluto nelle classifiche di vendita (120.000 copie in soli 15 giorni).

Per quanto riguarda il mercato digitale degli e-book, la quota del Gruppo è stabile a circa il 40%, con un’offerta di 8.000 titoli a catalogo.

Nel comparto libri educational, il Gruppo ha registrato, nei primi nove mesi del 2014, ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo del 2013, per effetto del positivo andamento delle adozioni della scuola primaria.

Nell’ambito delle attività museali si registrano ricavi in crescita per effetto delle ottime performance ottenute nella gestione delle concessioni e dell’organizzazione di mostre, e dell’editoria a esse connesse.

Il margine operativo lordo dell’area Libri, pari a 35,8 milioni di euro, diminuisce rispetto al 2013 (39 milioni di euro) per effetto di un diverso mix di ricavi derivante dal significativo incremento dell’attività di distribuzione per terzi caratterizzata da una minore redditività percentuale; in particolare, il comparto educational presenta un margine operativo lordo in crescita di oltre il 10% rispetto all’esercizio precedente.

· PERIODICI ITALIA

Nel terzo trimestre dell’anno in corso i mercati di riferimento hanno registrato ulteriori flessioni rispetto allo stesso periodo del 2013, ma in misura meno accentuata rispetto ai primi due trimestri: nel periodo di riferimento il mercato delle diffusioni è calato dell’8,7% (fonte interna, dati ad agosto); la raccolta pubblicitaria dell’8,7% (fonte Nielsen, dato a settembre).

In questo contesto l’area dei Periodici Italia ha proseguito nel trend del primo semestre, registrando un andamento migliore rispetto al settore di riferimento per diffusioni e pubblicità. Mondadori si conferma leader di mercato con una quota a valore del 32,2%, in crescita rispetto al 30,5% al 30 settembre 2013.

I ricavi complessivi dell’area sono stati di 227,5 milioni di euro, in flessione del 10,1% rispetto ai 253,1 milioni di euro (-8,7% a portafoglio omogeneo, considerando testate chiuse e cedute).

I ricavi relativi ai magazine Mondadori sono stati influenzati dall’andamento negativo dei mercati di riferimento, ma registrano performance migliori.

In particolare:

– i ricavi diffusionali sono calati dell’8,4% (-6,2% a portafoglio omogeneo);

– i ricavi pubblicitari dei brand Mondadori (web+print) hanno registrato una flessione del 7% rispetto all’esercizio precedente;

– i ricavi di prodotti collaterali, seppur in calo rispetto ai primi nove mesi del 2013, hanno evidenziato un incremento della redditività percentuale;

– i siti Mondadori hanno registrato ricavi in crescita del 4,1%, rispetto allo stesso periodo del 2013, per effetto delle performance di Grazia.it (+34,9%) e di Donnamoderna.com (+1,1%), a fronte di un andamento del mercato Internet che registra un incremento medio dello 0,1% (fonte Nielsen, dato a settembre). Positivi rispetto al 2013 anche i dati di traffico per Grazia.it (+49%), Donnamoderna.com (+34%) e Panorama.it (+9,5%).

Nonostante la flessione dei ricavi, il margine operativo lordo registra un sensibile miglioramento, passando da -9,7 a 4,2 milioni di euro.

Considerando le efficienze derivanti dalle azioni intraprese sui prodotti e dagli interventi di riduzione dei costi operativi e di struttura dell’area Periodici Italia, combinate con gli effetti positivi della riorganizzazione delle attività di raccolta pubblicitaria in Italia, il Gruppo ha registrato nei primi nove mesi dell’esercizio un miglioramento complessivo del margine operativo lordo aggregato delle due attività di 19,2 milioni di euro, rispetto al corrispondente periodo del 2013.

 

I ricavi di Mondadori Pubblicità si sono attestati a 7,6 milioni di euro e non sono comparabili con quelli dello stesso periodo del 2013, per il conferimento delle attività di raccolta pubblicitaria in Mediamond, joint-venture pariteticamente partecipata da Mondadori Pubblicità e da Publitalia 80’.

Attività Internazionali

Nei primi nove mesi dell’anno Mondadori International Business S.r.l. ha registrato ricavi in crescita del 6% circa rispetto al corrispondente periodo del 2013, per effetto del consolidamento delle edizioni del Grazia International Network, presente in 23 Paesi; del lancio, avvenuto nel novembre 2013, della prima licenza internazionale del magazine maschile Icon, e delle attività di raccolta pubblicitaria sul mercato italiano per il quotidiano spagnolo El Pais, a partire da ottobre 2013.

È stato dato ulteriore impulso alle attività del Grazia International Network con il recentissimo lancio di Graziashop.com, la piattaforma integrata di fashion e-commerce che consentirà alla community di Grazia nel mondo, costituita da 17 milioni di lettori e 16 milioni di utenti unici al mese, e a tutto il pubblico femminile appassionato, di accedere all’acquisto di capi selezionati provenienti dalle boutique più alla moda a livello internazionale.

  • PERIODICI FRANCIA

Nel periodo in esame i mercati di riferimento in Francia hanno continuato a registrare segnali di contrazione sia per le vendite in edicola (-8% fonte interna, agosto) sia per la raccolta pubblicitaria (-8,6%, rielaborazione interna di dati Kantar Media, agosto). In questo contesto Mondadori France ha registrato performance diffusionali migliori del mercato.

 

Nei primi nove mesi del 2014 i ricavi consolidati di Mondadori France si sono attestati a 254,2 milioni di euro in calo del 3,3% rispetto ai 262,9 milioni di euro del 30 settembre 2013; a portafoglio omogeneo, considerando la cessione di Le Film Français avvenuta a fine 2013 e del differente numero di uscite di alcune testate, il calo si limita al 2,3%.

I ricavi relativi alla raccolta della pubblicità hanno registrato un andamento difforme tra prodotto cartaceo e prodotto on-line: il print ha registrato un -12,5% (-10,3% a portafoglio costante), in miglioramento rispetto ai dati del primo semestre; il web è cresciuto del 36% (a portafoglio costante).

Il dato aggregato dei ricavi pubblicitari mostra quindi una flessione del 6,5% rispetto al corrispondente periodo del 2013.

I ricavi relativi alla diffusione, che rappresentano oltre il 70% del totale, sono diminuiti dell’1,4% (-1% a portafoglio omogeneo):

– i ricavi di vendita sul canale edicola hanno registrato una flessione del 5,5% (5,4% a perimetro omogeneo), rispetto al mercato di riferimento che cala dell’8%, anche per effetto della crescita significativa di Top Santé (+19%), Pleine Vie (+10%) e Closer (+6%);

– i ricavi di vendita sul canale abbonamenti sono calati dell’1,5% (-0,7% a portafoglio costante).

Nei primi nove mesi del 2014 le attività digitali, a portafoglio omogeneo, hanno registrato una significativa crescita dei ricavi (+37%), per effetto dello sviluppo delle attività di NaturaBuy, dei ricavi pubblicitari e delle vendite di copie digitali.

Il margine operativo lordo dell’area, nonostante la diminuzione dei ricavi, è cresciuto del 2,3% (22,3 milioni di euro rispetto ai 21,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013), per effetto delle attività di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi redazionali, industriali e generali. Questo processo, iniziato nei trimestri precedenti, prosegue nell’ottica di un ulteriore adeguamento dell’organizzazione alle trasformazioni del mercato.

Da gennaio 2014 la raccolta pubblicitaria relativa al digitale è gestita internamente da apposite strutture trasversali. Alcuni tra i principali siti web sono stati rinnovati e ulteriormente sviluppati, con nuove funzionalità per tablet e smartphone: questi interventi hanno generato riflessi positivi sull’audience che ha raggiunto 6,6 milioni di visitatori unici, +26% rispetto al 2013 (fonte Nielsen, dati ad agosto), con un picco di 7,8 milioni a gennaio; sul mobile l’aumento dei visitatori unici è stato del 77% rispetto al 2013 (fonte Nielsen, dato a luglio).

È proseguita inoltre l’attività finalizzata a creare nuove efficienze, attraverso un piano di riduzione della struttura, su base volontaria, e un progetto di concentrazione del personale in un’unica sede entro i primi mesi del 2015.

  • RETAIL

Il mercato del retail ha continuato a mostrare segni di debolezza dei consumi; in questo contesto, il canale che meglio è riuscito a contenere la perdita di ricavi è stato quello delle catene, a differenza delle librerie indipendenti e della GDO.

I ricavi complessivi dell’area hanno continuato a risentire della situazione stagnante dei consumi: nei primi nove mesi dell’anno si sono attestati a 144,9 milioni di euro, in flessione del 5,5% rispetto ai 153,4 milioni di euro dell’analogo periodo del 2013, pur mostrando segnali di recupero rispetto al primo semestre, chiuso con un calo dell’8,9% rispetto all’esercizio precedente.

Nella composizione dei ricavi per tipologia di prodotto:

– il libro risulta preminente con il 75% del totale: l’andamento delle vendite è stato di 9 punti percentuali migliore del mercato di riferimento (-4,3% a valore), consentendo di incrementare la market share di Mondadori Retail al 14,7% dal 13,4%;

– l’elettronica di consumo ha continuato a registrare contrazioni superiori all’andamento di settore;

– il canale dei club ha proseguito nel trend negativo, registrando nel periodo in esame una flessione dei ricavi di circa il 20%;

– le vendite on-line, realizzate tramite il sito mondadoristore.it, sono cresciute di circa il 4%.

L’andamento delle vendite di libri ha consentito di mitigare l’effetto negativo sul margine operativo lordo (-6 milioni di euro rispetto ai -6,8 milioni di euro del primi nove mesi del 2013), derivante dalla contrazione dei ricavi del club e del consumer electronic.

Tale indicatore, se declinato per tipologia di punto vendita, rispetto ai primi nove mesi del 2013, mostra un miglioramento per le librerie dirette, rimane stabile per le librerie in franchising, registra una flessione per i multicenter.

In presenza di uno scenario economico recessivo, sono proseguite le azioni, già intraprese nel primo semestre, finalizzate al recupero di redditività.

In particolare:

– progressiva revisione del network, con interventi di razionalizzazione dei punti vendita e del format, per sviluppare un nuovo concept di libreria del futuro;

– attività di miglioramento dell’offerta commerciale, supportata da iniziative promozionali, di comunicazione e advertising;

– proseguimento delle azioni di riorganizzazione dei processi operativi e degli organici.

Mondadori Store ha recentemente ottenuto il riconoscimento di “Insegna dell’anno Italia 2014-2015” per la catena di librerie che offre la migliore esperienza di acquisto in termini di prezzo, assortimento e servizio.

  • RADIO

Nei primi nove mesi del 2014 il mercato radiofonico, dopo un avvio decisamente positivo, ha invertito la tendenza per attestarsi al -3,1% (fonte Nielsen, dati a settembre).

Nel contesto descritto, la raccolta pubblicitaria di R101 ha ottenuto, nei nove mesi del 2014, performance inferiori al trend di mercato, confermando l’andamento del primo semestre.

I ricavi, compresi quelli relativi al sito web e alle altre iniziative della radio, registrano una contrazione del 12,4% a 7,8 milioni di euro (8,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013).

Il margine operativo lordo (-4,2 milioni di euro rispetto ai -3,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2013) risente dell’andamento negativo della raccolta pubblicitaria e dei maggiori costi di promozione e comunicazione sostenuti nella fase di rilancio dell’emittente, avvenuto nei primi mesi dell’anno in corso.

Le principali azioni messe in atto nel 2014, per incrementare l’audience e mitigare gli effetti negativi del trend di mercato, hanno riguardato:

– il processo di riposizionamento di R101, partner dei concerti di grandi artisti della scena italiana e internazionale;

– la campagna istituzionale televisiva volta a rafforzare la brand awareness dell’emittente;

– l’intervento su grafica e contenuti del sito r101.it, con il rilascio della nuova app della radio;

– l’arricchimento della proposta musicale con l’avvio, nell’ottica di un sistema integrato con la radio, di R101 TV, sul canale 66 del digitale terrestre.

DIGITAL

L’area Digital Innovation ha proseguito in questi ultimi mesi le azioni finalizzate al consolidamento della struttura centrale, l’adeguamento delle piattaforme di gestione degli utenti e dei contatti nell’ambito del sistema CRM, gli interventi tecnologici orientati a una più ampia valorizzazione dei contenuti editoriali del Gruppo.

Nel periodo in esame i ricavi delle attività puramente digitali sono cresciuti, complessivamente in Italia e in Francia, dell’8,7%, mentre i ricavi del settore marketing services (Cemit) sono calati rispetto ai primi nove mesi del 2013.

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Informazioni sul personale

Al 30 settembre 2014 il personale dipendente in forza alle società del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.194 persone, in calo di 242 unità (-7%) rispetto a dicembre 2013 e di 345 unità (-9,7%) rispetto a settembre 2013.

Al netto delle operazioni straordinarie che hanno modificato il perimetro del Gruppo la riduzione del numero dei dipendenti si attesta al 6,3% rispetto alla fine del 2013 e al 9% rispetto ai dodici mesi precedenti.

Nei primi nove mesi dell’anno il costo del personale, al netto delle operazioni straordinarie e dei minori oneri di ristrutturazione, si è ridotto dell’8,1% rispetto al settembre 2013.

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Situazione finanziaria e patrimoniale

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2014 è in miglioramento di 35,8 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2013, e di 49,5 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Negli ultimi dodici mesi, il flusso di cassa ordinario è stato positivo per 9,8 milioni di euro per effetto dell’ottimizzazione della gestione del capitale circolante netto che ha controbilanciato gli esborsi dell’attività di investimento.

I primi nove mesi dell’esercizio in corso, influenzati anche dalla stagionalità tipica del settore, hanno registrato un assorbimento ordinario di 8,6 milioni di euro (-82,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013) e un flusso di cassa straordinario pari a 44,4 milioni, di cui 31,1 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale avvenuto lo scorso giugno; nel saldo netto dell’attività di acquisizione e cessione di asset sono stati classificati gli effetti dell’operazione di conferimento in Mediamond e un anticipo, pari a 12 milioni di euro, relativo alla cessione di un asset, il cui perfezionamento è atteso entro la fine dell’esercizio.

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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un mercato caratterizzato ancora da segnali di debolezza, seppur meno accentuati rispetto al primo semestre, le azioni poste in essere dal Gruppo – relative alla razionalizzazione strategica del portafoglio di attività, combinata al costante impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura, nonché le ottime performance registrate dall’area Periodici, in Italia e in Francia – hanno consentito di migliorare nell’esercizio in corso la capacità del Gruppo di generare risorse finanziarie.

Alla luce del contesto attuale e degli interventi citati, che proseguiranno anche nell’ultimo trimestre dell’anno, per l’intero esercizio 2014 è ragionevole confermare la previsione, precedentemente annunciata, di un margine operativo lordo del Gruppo superiore a quello dell’esercizio 2012, oltre che di un risultato netto consolidato in sostanziale pareggio.

La posizione finanziaria netta, in linea con l’evoluzione registrata nei primi nove mesi dell’anno, è attesa in significativo miglioramento rispetto al 2013.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oddone Pozzi dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della società.

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La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2014 è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).

 

 

PUBBLICAZIONE RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2014

Il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014 approvato dal Consiglio di Amministrazione è reso disponibile entro la data odierna presso la sede legale della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e www.gruppomondadori.it (sezione Investor Relations).