Icon Design

Ottobre green per ICON DESIGN

Si apre una nuova stagione green per ICON DESIGN. A partire da questo mese, e per tutto il 2020, il magazine diretto da Annalisa Rosso con l’editor-at-large Maria Cristina Didero, esplorerà il mondo della sostenibilità ambientale, approfondendo insieme ai protagonisti del design, dell’arredamento e dell’architettura i temi legati all’ecologia che chiameranno il comparto a profonde sfide nei prossimi anni.

Il brand d’alta gamma di arredamento del Gruppo Mondadori, punto di riferimento nel mondo del design, inaugura così un nuovo percorso editoriale con cui si prefigge di diventare il canale di analisi e dibattito privilegiato per accompagnare le aziende del settore ad interpretare nuovi bisogni e cambiamenti per il futuro dell’ambiente.

Il tema farà da fil rouge per tutto il prossimo anno con diverse novità, tra cui lo speciale in uscita con ICON DESIGN di marzo 2020 che racconterà i brand e i progetti più innovativi in questo ambito.

«Come ha detto Leonardo Di Caprio quando ha ricevuto l’Oscar: climate change is real! Per quanto assurdo possa sembrare, nel 2019 c’è ancora qualcuno che non ci crede e c’è ancora bisogno di ribadire che dobbiamo invertire la rotta in maniera drastica e subito – domani è già tardi – modificare i nostri comportamenti e attivarci con forza e determinazione per scongiurare l’irrimediabile. Per continuare a credere nell’uomo e nel futuro», commentano Annalisa Rosso e Maria Cristina Didero.

Per inaugurare questo percorso il nuovo numero di ICON DESIGN, in edicola l’8 ottobre, si presenta ai lettori con il titolo Luce, Energia e Bellezza, tre parole chiave che insieme sintetizzano e declinano visioni diverse di ciò che più generalmente può essere inteso come green. Si visita la Longhouse nei dintorni di Melbourne, Australia, fattoria biologica di design, scuola di cucina e residenza privata insieme; si entra in due abitazioni come Villa Cardo, perfettamente integrata nel paesaggio salentino, e l’appartamento nel cuore di Bruxelles riprogettato dall’architetto francese Pierre Yovanovitch seguendo giochi di luce. Accanto agli appuntamenti da non perdere ai festival del design di Milano e Eindhoven, si possono leggere le interviste con i protagonisti dall’anima green: la primatologa e attivista Jane Goodwall, il light designer Ingo Maurer, l’artista Linda Tegg, l’architetto Norman Foster. E ancora, il progetto Natural Beauties a cura di Felix Burrichter, Valentina Cameranesi e Enrico Pompili insieme al fotografo Pim Top. “Perché non possiamo circondarci di bellezza?”, si chiede Burrichter nel suo testo introduttivo a un servizio che racconta 11 brand attraverso altrettante immagini surreali e slogan d’impatto, come “energy without meaning is an impossibility” e “love me now, love me forever”.

Alla sostenibilità ambientale sarà inoltre dedicata la quarta edizione degli ICON DESIGN Talks – in occasione della Milano Design Week 2020 – con il coordinamento generale di Andrea Boschetti e il guest curator Marco Sammicheli: un ciclo di conferenze, masterclass e dibattiti con architetti, designer e professionisti che, attraverso il loro operato, lavorano per ridefinire la relazione tra uomo e città, intercettare necessità e bisogni futuri per costruire un mondo migliore.

Icon Design Talks

Cinque giorni di incontri sul tema dell’ospitalità e dell’innovazione. Siamo pronti ad accogliere il futuro?

Per il terzo anno consecutivo Milano ospita il ciclo di conferenze, masterclass e dibattiti che vede protagonisti gli architetti, i designer e i professionisti che, con il loro operato, lavorano per ridefinire la relazione tra uomo e città e intercettare necessità e bisogni futuri.

Gli Icon Design Talks sono un evento promosso e sviluppato dal magazine del Gruppo Mondadori Icon Design insieme a Edison che è main partner di iDD innovation Design District. A curare questa terza edizione è stato chiamato l’architetto Andrea Boschetti, attuale direttore scientifico dell’Innovation Design District, che ha potuto contare sulla collaborazione di Manuel Orazi e Giovanni Damiani.

Il tema dei talks, come di consueto, è comune a quello individuato per identificare le attività che si alterneranno nel distretto durante il 2019: The Hospitable City. Un tema complesso, nel quale convergono istanze di mondi diversi e che, proprio per questo, necessita di dialogo e confronto.

Come deve essere una città per essere ospitale? Quali servizi deve essere in grado di offrire e su quali obiettivi è necessario concentrarsi in modo che i cittadini tutti possano sentirsi inclusi e partecipi della vita nella città?

The Hospitable City dovrà rispondere a tutte queste domande appellandosi a cinque verbi, attorno ai quali è stato costruito il palinsesto di eventi: accogliere, condividere, socializzare, pianificare, integrare. 

Il nuovo Icon Design, diretto da Annalisa Rosso con Maria Cristina Didero in veste di editor-at-large, condivide fin dal primo numero le tematiche di inclusività e accoglienza orientate a un’apertura al mondo a cui è dedicato lo speciale numero di aprile.

“Abbiamo lavorato insieme alla redazione e a un fantastico team di collaboratori internazionali per presentare ancora una volta una piattaforma aperta a tutti”, commenta Annalisa Rosso, direttore di Icon Design. “Un’occasione unica per incontrare nomi eccellenti della progettazione internazionale. Nel segno dell’apertura e dell’inclusività: come l’incontro con Humberto Campana, che per il primo numero di Aprile ha scritto la main story raccontando la Fondazione in Brasile che ha appena fondato insieme al fratello Fernando. I fratelli Campana hanno accompagnato il nostro fotografo Stefano Ferroni in un viaggio nei territori attorno a San Paolo e per la prima volta mercoledì 10 aprile, durante il nostro evento in Fondazione Catella, presenteremo insieme a Humberto Campana il reportage dalle immagini mozzafiato”

I tanti appuntamenti in calendario sono volti ad analizzare il tema su scale diverse: si parlerà di architettura, urbanistica, mobilità, energia e si racconterà come il design, nella sua accezione più ampia, sia lo strumento attraverso il quale la relazione tra uomo e spazio può essere ripensata in modo inclusivo, antropocentrico.

“Riflettere di città ospitali”, dichiara Andrea Boschetti, “significa innanzitutto tornare ad occuparsi del concetto di comunità in contrapposizione a quello di società come già indicava Ferdinand Tönnies nel 1887 parlando del mascheramento dei valori umani imposti dalla civiltà industriale.

Sino ad oggi infatti le grandi città e le megalopoli hanno contribuito ad esaltare, soprattutto per effetto della frenesia che divora ogni situazione spazio-temporale, concetti quali la separazione, l’anonimato, l’iper-individualismo e la paura dell’altro, dimostrando di fatto  che la prossimità tra gli individui non assicura la formazione di comunità. Al contrario l’accessibilità e la condivisione anche a grandi distanze ha favorito l’emergere di comunità che nulla hanno a che spartire, almeno sino ad oggi, con logiche di natura spaziali. Ma queste stesse comunità (virtuali) hanno comunque contribuito a produrre ricerca a ritmi esponenziali e sono diventate così il seme che sta facendo emergere un nuovo concetto di comunità di carattere spazio-temporale che trova nella relazione tra vantaggi offerti dalle nuove tecnologie ed opportunità di condivisione e consumo collaborativo, un nuovo sfondo di valori comuni attraverso cui guardare al futuro. The Hospitable City è proprio una riflessione intorno al mondo dei servizi contemporanei delle città a tutte le scale. Un mondo questo sempre più evoluto tecnologicamente ma anche in grado, forse, di divenire un nuovo modello culturale di riferimento in grado di riavvicinare le persone. Non più solamente condivisioni virtuali di beni immateriali (conoscenza), ma anche di beni materiali e servizi che si trasformeranno in  una nuova forma di qualità di vita collettiva e comunitaria. Auspicabilmente, in un futuro non lontano, tali modificazioni diverranno anche più radicali ridefinendo completamente l’immaginario urbano delle metropoli contemporanee perché come consumiamo diverrà probabilmente, nonostante i tempi che viviamo oggi, molto più importante di cosa consumiamo.” 

Gli Icon Design Talks si svolgeranno presso la sede della Fondazione Riccardo Catella nell’ambito di Porta Nuova Fuori Salone. Del resto, la Fondazione è attiva da oltre dieci anni con l’obiettivo di diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile, della valorizzazione degli spazi e del verde pubblico e dell’inclusione sociale di tutti i suoi abitanti, contribuendo attivamente al miglioramento della qualità della vita urbana e del territorio. Promuovendo una collaborazione aperta con il settore pubblico e del no profit, la Fondazione Riccardo Catella ha sviluppato negli anni una particolare sensibilità per la cura e la promozione degli spazi pubblici e del verde urbano.

I nomi prestigiosi che si avvicenderanno nel corso delle varie giornate sono veramente tanti, tra masterclass, mastertalks e lecture, così come sono tante le tematiche in discussione.

Tra tutti gli eventi in palinsesto ricordiamo la masterclass del Premio Pritzker Kazuyo Sejima. L’architetto giapponese, fondatrice dello studio SANAA, racconterà attraverso iconici progetti del suo studio, come l’architettura debba essere considerata il luogo delle relazioni e, per questo motivo, ha valore se in dialogo con il territorio.

La rigenerazione degli spazi urbani sarà al centro del talk che vedrà protagonista Petra Blaisse, che a Milano ha realizzato la Biblioteca degli Alberi in Porta Nuova. La Blaisse ne discuterà, tra gli altri, con Paola Antonelli (senior curator del MoMA e curatrice della mostra Broken Nature presso la Triennale di Milano) e gli architetti Stefano Boeri e Carlo Ratti. Al termine del Talk, promosso dalla Fondazione Riccardo Catella, la progettista olandese condurrà i presenti in una visita guidata nel parco, accompagnata dagli architetti e designers dello studio Inside Outside.

La città di Milano sarà al centro di numerosi e importanti appuntamenti: si parlerà di Smart City con sviluppatori, rappresentanti comunali, professionisti e aziende (Edison e Volvo) ma si discuterà anche rispetto al futuro di Milano, attraverso un progetto di MIC e MetrogrammaMilano Future City – patrocinato da Volvo che presenta, nel pratico, una possibile evoluzione di un’area della città proponendo una soluzione innovativa e futuribile.

Il ruolo della tecnologia, nella città ospitale, è sicuramente centrale: attraverso di essa è possibile ricucire lo strappo tra grande centro urbano e resto del territorio, così come all’interno delle grandi città deve essere il collante tra zone centrali e hinterland: si parlerà quindi di Open Innovation, di Città Globali e di periferie offrendo soluzioni e presentando, grazie al supporto di Edison, interessanti casi studio.

Il tema dell’ospitalità alberghiera e di come questa oggi sia in grado di offrire prodotti sempre più tailor made offrirà importanti spunti di discussione: Luxury Living Group racconterà come anche il mondo del lusso sta lavorando per affrontare i mercati con un’offerta versatile ma in grado di assicurare standard altissimi.

Nella città ospitale si realizza la ricerca del benessere e le aziende, per crescere, devono necessariamente confrontarsi costantemente con l’esterno, alla ricerca di segnali che possano predire loro il futuro. Se nel mondo dell’ufficio aziende come Sedus lavorano per il benessere quotidiano di chi ogni giorno compie il suo dovere, aziende di ogni settore si stanno già evolvendo finanziando studi e lanciando start up in modo da beneficiare di nuove opportunità.

Ai momenti di dibattito dedicati a tutti questi argomenti, si affiancheranno ogni giorno un numero importante di lectures tenute da creativi e professionisti di fama internazionale: Michael Anastassiades, Naoto Fukasawa, Alfonso Femia, Aric Chen, Joseph Grima. Migliore+Servetto, Italo Rota, Paolo Scoglio, Isabella Inti, Gioli e De Leva dello studio GBPA e Francesco Fresa.

Il ciclo di eventi, inoltre, comprende una serie di incontri speciali: un dialogo tra Tom Dixon e Marc Anderson (architetto, ma anche Director Of Education per l’Istituto Marangoni_School of Design), un confronto sul minimalismo che vede protagonista John Pawson, una riflessione sul ruolo sociale del design con Humberto Campana in dialogo con Maria Cristina Didero, e un percorso alla scoperta dell’architettura raccontata con la fotografia istantanea insieme a Maurizio Galimberti.

Il successo della raccolta pubblicitaria conferma anche quest’anno la validità del format proposto dalla concessionaria Mediamond. Gli Icon Design Talks sono supportati da Edison, main sponsor, la più antica società europea nel settore dell’energia impegnata sui temi della sostenibilità, Volvo che ha fatto della sicurezza uno dei suoi valori imprescindibili, Luxury Living Group che produce collezioni d’arredo per alcuni dei più noti brand del lusso, Fujifilm Italia leader nei settori dell’imaging e delle arti grafiche, Itlas azienda leader nella produzione di pavimenti in legno, Sedus che progetta e realizza soluzioni per gli ambienti di lavoro e Oikos Venezia che produce porte blindate dagli alti standard qualitativi.

Nuovo Icon Design

Icon Design, il brand d’alta gamma di architettura e arredamento del Gruppo Mondadori, diventato in soli tre anni punto di riferimento nel mondo del design di tendenza, evolve e lancia in occasione del Salone del Mobile 2019 una nuova formula.

Il nuovo Icon Design diretto da Annalisa Rosso, con Maria Cristina Didero in veste di editor-at-large, dedicherà maggiore attenzione alle persone che ruotano intorno al mondo design, privilegiando il racconto degli abitanti delle case ritratte dal magazine, le conversazioni e gli scambi tra le diverse personalità che danno vita a un progetto.

«Sarà un magazine inclusivo, aperto, internazionale. L’immagine che abbiamo scelto come copertina, scattata in un appartamento della Torre Velasca, è un manifesto, una sintesi di libertà, energia e innovazione. Quella stessa vibrazione che si percepisce durante il Salone del Mobile e la Design Week di Milano, città dove abbiamo sede e radici profonde, e da dove vogliamo parlare e interagire col mondo, lasciando che a emergere siano la polifonia di voci, ispirazioni e provenienze che caratterizzano le pagine del nuovo Icon Design», ha dichiarato Annalisa Rosso, direttore di Icon Design.

Interamente bilingue, italiano e inglese, e ridisegnato da Frank Studio, il nuovo Icon Design riflette la comunità cosmopolita che ruota intorno al design e ai linguaggi contemporanei, raccontando ciò che accade nel mondo attraverso punti di vista peculiari.

Nel numero in uscita il 6 aprile, intitolato The Aesthetic of Freedom – L’Estetica della Libertà, Humberto Campana, con il fotografo Stefano Ferroni, firma la main story dedicata alla Fondazione creata insieme al fratello Fernando in Brasile, per contribuire in maniera significativa al miglioramento dei villaggi intorno a San Paolo. Alexandra Cunningham Cameron, curatrice del primo progetto di Yona Friedman da poco presentato a Miami, riporta una conversazione avuta con il grande architetto classe 1923. Mentre Beatrice Galilee intervista Shohei Shigematsu, il più giovane partner dello studio OMA nel 2008 che oggi ne dirige la sede di New York.

Ogni numero avrà un focus su un argomento diverso: a maggio sarà l’America, a giugno l’arte contemporanea, e a luglio e agosto il Giappone.

Tra le nuove rubriche, The Design Marathon approfondirà ogni mese una design week internazionale. Dopo l’Italia con Milano, cui sono dedicate diverse storie nel nuovo numero, sarà la volta dell’ICFF di New York. Don’t skip the adv, a cura di Simona Angioni, allarga lo sguardo sull’immagine raccontando la pubblicità attraverso il punto di vista di chi l’ha realizzata. Postcards offre una visione inedita di luoghi e città attraverso gli scatti di persone di chiara fama del palcoscenico internazionale del design.

Restyling anche per il sito che rinnova il suo look con un impatto visual in linea con l’innovazione del brand, pensato per l’utente in continua mobilità nello spazio urbano. I social e in particolare Instagram rappresentano un ulteriore strumento per raccontare le aziende del settore, le novità di prodotto e gli eventi più esclusivi con un linguaggio fresco e veloce.

Un approccio trasversale, internazionale e aperto a temi diversi, permettono a Icon Design di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio di lettori e investitori. La nuova formula del magazine, diventato un punto di riferimento del segmento con 10 numeri l’anno, ha garantito un’importante raccolta pubblicitaria, con un fascicolo che presenta 120 pagine adv su una foliazione totale di 426 pagine.

Con una diffusione di 90.000 copie, Icon Design potenzierà la distribuzione anche in location qualificate, come showroom di design e arredamento, lounge SEA degli Aeroporti di Milano Linate e Malpensa, hotel di alta gamma, bookstore Mondadori, e all’estero nelle edicole e negli aeroporti delle principali capitali del design come New York, Miami, Parigi, Basilea, Berlino e Monaco e all’interno delle fiere di settore.

Il lancio sarà anche accompagnato da una campagna pubblicitaria pianificata sui principali quotidiani e su iDD Magazine, il circuito DOOH (Digital Out of home), che unisce l’advertising ai contenuti editoriali delle testate lifestyle di Mondadori.

Icon Design sarà inoltre protagonista dell’imminente Design Week con la terza edizione degli Icon Design Talks, dall’8 al 13 aprile a Milano: un ciclo di conferenze, masterclass e dibattiti insieme agli architetti, ai designer e ai professionisti che, attraverso il loro operato, lavorano per ridefinire la relazione tra uomo e città e intercettare necessità e bisogni futuri.

Gruppo Mondadori leader nel digitale

Un anno di novità per Giallozafferano, Donna Moderna, MyPersonalTrainer, Icon, Interni e Icon Design

Il Gruppo Mondadori prosegue nella strada dell’innovazione digitale. Editore leader nelle passioni e negli interessi degli italiani, oggi vanta 26,5 milioni di utenti unici al mese (fonte: Audiweb, novembre 2018) e un posizionamento competitivo che lo vede sul podio anche nei social, con 26,3 milioni di fan totali attraverso 130 profili.

Ogni secondo 300 nuovi utenti visitano un sito del Gruppo Mondadori e 14 persone interagiscono sulle pagine social dei brand.

I NOSTRI PUNTI DI FORZA

  • Video factory: 10.000 video prodotti all’anno in 4 formati differenti, totalizzando oltre 200 milioni di visualizzazioni al mese.
  • People: un team interno di 180 talenti, tra content editor, videomaker, cuochi, product designer e data scientist.
  • L’innovazione è nel nostro dna: dai motori semantici proprietari ad Altervista, la prima piattaforma di blogging italiana. Mondadori è inoltre tra i primi editori italiani a testare e adottare delle interfacce conversazionali innovative come chatbot, intelligent speakers, connected device.

CONTINUIAMO AD EVOLVERE I NOSTRI PRODOTTI 

Lo sviluppo nei linguaggi e nei sistemi di ingaggio degli utenti, dall’uso del video alla valorizzazione dei nuovi talenti della rete come influencer e youtuber, al presidio di tutti i touchpoint: il nostro modello di business permette di rispondere alle nuove sfide e opportunità di crescita, mettendo al centro i reali bisogni degli utenti.

Oggi i nostri brand sono veri e propri sistemi multimediali articolati su carta, web, social, app, smart speaker, tv, eventi.

Nel 2019 l’evoluzione dei nostri prodotti interesserà alcuni dei brand iconici nei mercati verticali a maggior valore: food, femminili, beauty, salute e benessere, design, maschili.

FOOD

Giallozafferano:

  • Da aprile un nuovo look per il sito e un nuovo canale Giallozafferano Benessere, con oltre 4.000 ricette arricchite con informazioni sui valori nutrizionali e calorie.
  • Primo sito vocal con Google Assistant integrato.
  • Primo sui device vocal: Google Home, Echo Show di Amazon Alexa, Bixby di Samsung.

FEMMINILI E BEAUTY

Donna Moderna:

  • Donna Moderna Beauty: al via dopo l’estate un nuovo social magazine dedicato al mondo beauty pensato dalle millennial per le millennial, con la partecipazione speciale di Beauty Influencer.

SALUTE E BENESSERE

Mypersonaltrainer:

  • Rivisitazione completa del sito su tutti i suoi touchpoint da settembre.
  • Nuova serie di video con il coinvolgimento di Fitness Influencer.

MASCHILI

Icon:

  • Nuovo format per il sito da marzo: idee, ispirazioni e modelli con guide di stile e consumo che servono all’uomo di oggi.
  • Icon Wheels: nasce il nuovo canale dedicato alle auto di lusso ed esclusive.
  • Fashion, beauty, grooming, how to spend con video, tutorial e selezione dei migliori prodotti.

DESIGN

Icon Design e Interni:

  • Restyling dei siti in occasione del Salone 2019.

Icon Design: Annalisa Rosso nuovo direttore e Maria Cristina Didero editor-at-large

A partire da gennaio Annalisa Rosso sarà il nuovo direttore responsabile di Icon Design, il magazine d’alta gamma di design, architettura e arredamento del Gruppo Mondadori; contestualmente Maria Cristina Didero assumerà il ruolo di editor-at-large.

Con la nuova squadra, Icon Design racconterà il mondo del design in tutte le sue declinazioni attraverso le storie di personaggi, oggetti, case e progetti d’avanguardia. Un approccio trasversale, internazionale e aperto a temi diversi, per rivolgersi a un pubblico sempre più ampio di lettori e investitori, che ne hanno premiato la formula diventata un punto di riferimento con ottimi livelli di raccolta pubblicitaria.

Giornalista di design e curatore indipendente, Annalisa Rosso ha scritto e realizzato produzioni per numerosi magazine nazionali e internazionali, tra cui Casa Vogue Brasil, Living, Alla Carta, Wallpaper, Ideat, 032c, Architektur und Wohnen. È stata responsabile per il lancio del nuovo Domusweb disegnato da Mark Porter nel 2017 e ha collaborato in veste di consulente con numerosi brand del settore.
Ha partecipato come guest lecturer per Design Canberra Festival 2018, Università degli Studi di Genova, TEDx Talk, Salone del Mobile.Milano Shanghai e Triennale di Milano.
Ha curato la settima edizione di Operae, fiera di design indipendente a Torino, e la mostra personale di Valentina Cameranesi per il distretto 5VIE, durante Miart e Milano Design Week 2018.

Maria Cristina Didero è curatore indipendente, autore e giornalista freelance. Ha collaborato con istituzioni italiane e internazionali e diverse testate, tra le quali VogueDomus e Icon Design.
Tra i suoi progetti più recenti la mostra SuperDesign a New York sul design radicale italiano; il solo show di Erez Nevi Pana intitolato Vegan Design – Or The Art of Reduction per la Milano Design Week 2018; Fun House, antologica dedicata al collettivo Snarkitecture, al National Building Museum di Washington D.C.. In occasione dell’ultima edizione della Design Week di Praga, OKOLO ha dedicato e curato una mostra ai suoi testi, visualizzandoli graficamente.

 

Icon Design Talks 2018

Sei giorni di incontri con i protagonisti che stanno ridisegnando le nostre metropoli, le nostre case, i nostri stili di vita

Un format lanciato l’anno scorso e che quest’anno andrà in scena tra il 17 e il 22 aprile.

Un ciclo di conferenze, masterclass e dibattiti che hanno lo scopo di indagare il mondo del design partendo da esperienze e presupposti diversi. Un palinsesto che annovera architetti di fama mondiale e studi di design che si sono distinti negli ultimi anni per un approccio innovativo, distintivo e prorompente.

Icon Design Talks nasce con l’idea, comune al magazine del Gruppo Mondadori Icon Design, di mettere l’uomo – progettista e designer – al centro del racconto. Un concept che ha permesso alla rivista diretta da Michele Lupi di ritagliarsi in circa tre anni di vita un suo spazio ben definito all’interno del panorama editoriale di settore.

Il tema individuato e sviluppato per i talks di quest’anno è Common Future, lo stesso scelto per identificare le attività che si alterneranno nel corso del 2018 all’interno dell’Innovation Design District di Milano. Quali saranno le sfide che dovremo affrontare nel prossimo futuro? Quali i temi e quali le soluzioni? Il ciclo di incontri a cartellone, risponderanno a questi quesiti, andando a toccare temi e settori merceologici diversi.

I Talks, realizzati insieme a Edison che è il main partner del progetto IDD, si svolgeranno presso la Microsoft House, nel cuore del quartiere Porta Volta, all’interno degli spazi progettati da Herzog & De Meuron. Special Event, e Masterclass, invece, si terranno presso l’Anteo Palazzo del Cinema mentre il Volvo Studio Milano ospiterà due eventi legati al tema della mobilità, della sicurezza e del rapporto tra città e automobile.

La kermesse si apre il 17 Aprile con l’intervento di due personaggi che rappresentano il futuro che aspetta di essere raccontato e il passato che non invecchia: un incontro con l’architetto David Adjaye e una masterclass con il Maestro Guido Canali.

L’intervento di Sir David Adjaye, architetto ghanese con base a Londra che con i Museo della Storia Afro-Americana ha vinto il Design of the Year per il 2017, verterà sulla capacità narrativa dell’architettura: “Un progetto si fa narrazione” spiega lo stesso Adjaye “quando tocca aspetti profondi della condizione umana e si fa punto di incontro per molteplici interpretazioni della storia”.

L’architetto Guido Canali in oltre cinquant’anni di attività ha analizzato, progettato e in alcuni casi restituito non solo un numero importantissimo di opere architettoniche ma anche il rapporto tra queste e il paesaggio che le ospita. La Lectio Magistralis in programma nel pomeriggio del 17 aprile all’Anteo, sarà un excursus sui lavori dello Studio, lavori che verranno illustrati a dimostrazione della “filosofia del non accontentarsi”, presupposto fondamentale, spiega lo stesso Canali, perché i progetti non invecchino.

Nei giorni successivi si alterneranno numerosi talks con studi di design e di architettura, italiani e internazionali: Giulio Iacchetti, Patricia Urquiola, Mario Cucinella, Alida Catella, Andrea Boschetti, Ron Gilad, Konstantin Grcic, Atelier Biagetti, Studio Swine, Stefan Diez, Michael Anastassiades, Studio Formafantasma, Armand Louis di Atelier Oï, Michele Brunello di Dontstop Architettura, e troverà spazio anche un dibattito sul ruolo delle scuole di design in Italia e oltreconfine. Dal mondo dello sport –  con Giovanni Soldini e Hervé Barmasse – si trasleranno concetti universali, fondamentali anche nel mondo della progettazione: l’identificazione dell’obiettivo e la capacità di “cambiar rotta” pur di raggiungerlo.

L’approccio progettuale, le forme, la percezione, il design al servizio dell’abitare, la domotica, la sicurezza e la mobilità: questi e tanti altri temi verranno discussi e analizzati da ciascuno degli oltre sessanta relatori coinvolti per gli oltre trenta appuntamenti in programma.

Cinque giorni che nascono con l’obiettivo di raccontare per stimolare e per rimettere la città di Milano al centro di un dibattito culturale aperto e condiviso.

Il ciclo di eventi si chiuderà sabato 21 Marzo con un altro appuntamento di grandissimo spessore: l’incontro tra Hans Ulrich Obrist, direttore artistico delle Serpentine Galleries a Londra e tra i più influenti curatori al mondo, e Stefano Boeri, Presidente della Triennale di Milano e architetto.

Dall’arte al design, all’architettura al cinema e così via abbracciando tutti gli ambiti della creatività e del sapere, Obrist e Boeri, ripercorrendo le loro esperienze sul campo, affrontano il tema della curatela come vero e proprio atto del prendersi cura degli spazi urbani, siano essi pubblici o privati, all’aperto o al chiuso.

Volvo, come già detto, aprirà le porte del Volvo Studio Milano per parlare di mobilità sostenibile. Si indagherà il ruolo dell’automobile in un futuro contesto urbano in chiave di tecnologia applicata e condivisa e verrà trattato il tema delle forme legate alla sicurezza delle auto di oggi e di domani. Per l’occasione saranno presenti a Milano alcuni esponenti dei vertici di Volvo Cars. Tra questi, Björn Annwall, Senior Vice President Strategy, Brand & Retail Volvo Car Group.

Quadro Vehicles sarà al centro del Talk sulla mobilità urbana per trovare soluzioni innovative per risolvere i problemi della vita cittadina, legati principalmente alla congestione del traffico e alla sicurezza su strada. Si parlerà di QOODER, il nuovo concetto di mobilità urbana capace di facilitare gli spostamenti quotidiani nelle nostre città e che combina il meglio del mondo delle auto con il meglio del mondo delle moto.

Anche il tema del benessere, tra spazi pubblici e privati, avrà modo di essere trattato: da una parte Eugenio Cecchin, CEO di Ideal Standard, dall’altra Andrea Boschetti, che spiega: «Revisionare il catalogo dei servizi in una pianificazione contemporanea comporta necessariamente anche l’innovazione del concetto di bagno, per tornare al valore del bene condiviso, pubblico».

Come cambia la percezione della luce riflessa al variare delle superfici e in che misura l’osservatore coinvolto in questo gioco di propagazione ne è consapevole? Sono queste le tematiche principali che verranno affrontate nell’incontro che vede protagonisti Michele Brunello (Dontstop Architettura) e Luca Maiocchi, presidente e amministratore delegato Nexion.

Il futuro, i giovani e la formazione saranno protagonisti di diversi appuntamenti: docenti e direttori di diversi istituti internazionali confronteranno metodi e obiettivi. Un talk sarà dedicato a Milano, dove ha sede Istituto Marangoni The School of Design, e al perché studiare design nella capitale meneghina è un valore aggiunto.

Microsoft House sarà l’headquarter per tutta la settimana: grazie a Kartell sia l’area esterna che quella interna diventeranno dei veri e propri salotti mentre il modulo Bubble di Faram definirà i confini dell’area dedicata alle interviste.

L’Innovation Design District abbraccia e include Icon Design Talk nel ricco palinsesto di eventi e attività che interesseranno per la prima volta tutta l’area compresa tra Porta Volta e Porta Nuova. L’istallazione di luce e suoni LightHenge firmata Stefano Boeri Architetti e realizzata in esclusiva per Edison sarà il simbolo dell’energia urbana: luogo di condivisione durante il giorno, metafora artistica dall’alto valore scenico al calar del sole. Quotidianamente e ininterrottamente per i sei giorni del Fuori Salone, “LighthHenge” agirà quindi come un dispositivo di regolazione delle energie urbane, capace di accendere l’attenzione sui flussi che attraversiamo e ci attraversano continuamente, ma anche di offrire un paesaggio inatteso per abbandonarsi a personali momenti di stasi: quelli in cui, a volte, si indirizza lo sguardo verso il cielo.

Media Partner: TGCOM24
Technical Partner: Verso
In Collaborazione con Banca Mediolanum, Microsoft, Coima, Porta Nuova Start Community (promossa da Fondazione Riccardo Catella)

Innovation Design District Porta Nuova Porta Volta

iDD Innovation Design District è il progetto nato lo scorso anno per valorizzare l’area compresa tra Porta Nuova e Porta Volta, una zona di Milano che – grazie agli interventi di riqualificazione avvenuti in questi ultimi anni – è di fatto simbolo di una città “nuova” proiettata verso il futuro. iDD nasce per dare vita a un palinsesto di eventi e di attività che rendono l’area protagonista dell’offerta culturale e d’intrattenimento della città e vuole assumere il ruolo di mediatore in un dialogo che vede come protagonisti i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione con l’obiettivo di accorciare le distanze e dare uno spazio fisico ai “change-makers”. iDD, voluto da Mediamond e Gruppo Mondadori con il patrocinio del Comune di Milano e che da quest’anno vede Edison come main partner, sarà il luogo della sperimentazione, dove discutere nuovi percorsi di co-progettazione che migliorino la socialità degli spazi pubblici e posizionino Milano al centro del dibattito internazionale sulla sharing economy.

“La conferma dell’Innovation Design District nell’ampio programma del prossimo Fuorisalone dimostra come questo quartiere sappia porsi non solo come nuovo e vivo centro culturale, grazie alla presenza di importanti operatori e addetti ai lavori del mondo del design e dell’architettura, ma luogo ideale dove scoprire i nuovi linguaggi creativi e giovani talenti” spiega l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue:” Un risultato reso possibile anche grazie al lavoro corale tra Comune di Milano e i diversi operatori uniti dalla volontà di promuovere Milano nel segno della creatività e dell’innovazione”.

Per l’edizione del 2018 è stato individuato un tema che descrive la filosofia del progetto: Common Future, ovvero come i processi di innovazione che vengono innescati oggi, attraverso un dibattito aperto, possano impattare sulle generazioni future. Designer, architetti, artisti, scienziati, chef, giornalisti e opinion maker si confronteranno sul tema andando a riempire il calendario di eventi che si susseguiranno durante l’anno.

Edison vuole essere protagonista della trasformazione di Milano e sceglie l’Innovation Design District come laboratorio a cielo aperto in cui far sperimentare la nostra idea di città smart – dichiara Cristina Parenti, direttore Relazioni Esterne e Comunicazione Edison -. Siamo orgogliosi di partecipare insieme ai protagonisti internazionali della progettazione al dibattito sul futuro delle nostre città con il saper fare e la passione che ci contraddistinguono da oltre 130 anni”.

A sostegno di tutte le attività del distretto nasce un sistema di comunicazione integrato on e off line in grado di sviluppare oltre 16 milioni di contatti (elaborazione su base dati Audipress, Audiweb, Auditel, Ter) grazie a una serie di strumenti di comunicazione propri e alle partnership editoriali con i brand del Gruppo Mondadori e Mediaset. Cuore del sistema saranno App e mobile site, strumenti realizzati per individuare, approfondire e accreditarsi alle attività in programma durante l’anno ma anche per vivere in tempo reale tutto ciò che avviene sul territorio, dagli eventi alle prime cinematografiche, dagli incontri con gli influencer alla possibilità di partecipare a cene stellate.

Primo appuntamento del 2018, la Design Week di aprile, palcoscenico perfetto per comunicare il distretto a livello internazionale. Il Gruppo Mondadori, a supporto dell’iniziativa, coinvolgerà tre dei suoi magazine di design/architettura che – con iniziative diverse – indagheranno il tema del vivere presente e futuro e l’evoluzione degli stili dell’abitare. Molte le aziende che hanno già confermato la loro presenza agli eventi del Fuorisalone.

Strategica la partnership con le istituzioni culturali del territorio come il nuovo Palazzo del Cinema Anteo che a partire dal 16 aprile fino al 16 giugno ospiterà una mostra-evento dedicata al ‘68 e una rassegna cinematografica dedicata, così come la collaborazione con Coima e Porta Nuova Smart Community che hanno sostenuto il progetto sin dagli esordi.

Icon Design offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare la voce dei protagonisti dell’architettura e del design internazionale attraverso gli Icon Design Talks. Molti i nomi già confermati che si avvicenderanno alla Microsoft House, David Adjaye, Joe Gebbia, Guido Canali, Stefano Boeri, Hans Ulrich Obrist, Andrea Boschetti, Formafantasma, Michael Anastassiades, Stefan Diez, Studio Swine, Konstantin Grcic, Ron Gilad, Giulio Cappellini, Marc Newson, Jasper Morrison e molti altri.
Main partner: Edison
Automotive partner: Volvo
Partner: Ideal Standard, Quadro Vehicles, Istituto Marangoni, Microsoft

CasaFacile, a due passi da piazza Gae Aulenti, guiderà i visitatori del distretto attraverso un percorso multisensoriale, alla scoperta della (eco)compatibilità tra natura e tecnologia. Lo spazio sarà animato quotidianamente da workshop creativi, incontri con gli esperti, meet the blogger. “5 SENSI + 1” è il titolo dell’evento: vista, tatto, udito, olfatto, gusto + immaginazione, il sesto senso di CasaFacile.
Main partner: Edison
Partner: Scavolini, Bosch, Tescoma, Twils, PhotoSì

Interni Panorama renderà omaggio al 1968 con una mostra-evento curata da Francesca Molteni, in cui gli oggetti di industrial design ancora in produzione, i documenti e le immagini racconteranno i modi di abitare e gli stili di vita in un momento storico di grandi cambiamenti sociali. La mostra, accompagnata da una rassegna cinematografica, si terrà al Palazzo del Cinema Anteo dal 16 aprile al 16 giugno 2018.
Partner: Arc Linea, Artemide, Boffi, F.lli Guzzini, Flos, Kartell, Leucos, Martinelli, Molteni, Scavolini, Zanotta

Sempre vicino a Piazza Gae Aulenti, lo spazio The Mall ospiterà space&interiors. L’organizzatore, MADE eventi del Gruppo Federlegnoarredo, quest’anno ha affidato la curatela a Stefano Boeri Architetti che propone la mostra/evento “The future of living and the planet of the future”. Ispirandosi ad un visionario progetto di colonizzazione di Marte, verrà trasportata sul Pianeta Rosso una selezione tra i migliori materiali, prodotti e finiture per l’architettura. I visitatori si troveranno in un contesto multimediale immersivo, ricco di appuntamenti.

Esposizioni e mostre d’arte, art design e modernariato, caratterizzeranno invece il Maroncelli District che quest’anno presenterà ai visitatori dell’area compresa tra Porta Nuova, piazza Gae Aulenti e il Monumentale storie, artisti, brand e designer brasiliani.

Non mancheranno i progetti di architetti di primo piano: Stefano Boeri, che – insieme ad Edison – curerà un’istallazione luminosa all’interno del distretto, Giulio Cappellini, con la sua indagine intorno all’evoluzione dell’industrial design dal punto di vista della formazione, e Andrea Boschetti che affronterà il tema della Mobilità Sostenibile insieme a Volvo – partner automobilistico del progetto – attraverso due specifici incontri che si terranno presso il Volvo Studio Milano, finestra di mobilità futura e di tecnologia innovativa aperta sulla parte urbanisticamente più avanzata della città.

Per la comunicazione del progetto iDD 2018 è stata scelta Chapeaux!, agenzia e boutique pubblicitaria indipendente milanese. Un team dedicato ha seguito lo sviluppo della nuova brand identity, della campagna stampa, la progettazione e lo sviluppo dell’App e del mobile site oltre al piano editoriale integrato destinato alla comunicazione social.

Partner istituzionali di iDD
Palazzo del Cinema Anteo, Coima, PNSC, Eataly

Media partner
TGCOM24

iDD 2018

Icon Design debutta in Spagna

Nel 2017 due numeri per la prima edizione internazionale del brand del Gruppo Mondadori dedicato al mondo dell’architettura e del design internazionale con un occhio ai protagonisti e i giovani talenti della scena spagnola

Icon Design, Il magazine d’alta gamma di design e arredamento del Gruppo Mondadori, sbarca in Spagna, in una versione completamente autonoma, sotto la direzione di Lucas Arraut, già direttore dell’edizione locale di Icon.

Con il lancio di questa prima edizione internazionale, continuano i successi del magazine che oltre all’Italia sarà quindi presente da quest’anno anche nel paese iberico con due numeri speciali nel 2017. Il primo numero, in edicola in allegato gratuito con il quotidiano spagnolo a più ampia diffusione, El País, sarà disponibile fino all’uscita del secondo numero, a settembre, al prezzo di 3€. A comporre il numero di lancio, ben 154 pagine redazionali, tra interviste, approfondimenti e panoramiche sugli oggetti, i luoghi e le immagini che definiscono il design internazionale. A queste si sommano 32 pagine pubblicitarie con inserzionisti di alto profilo, con una diffusione prevista di circa 200.000 copie.

“Il fratello spagnolo di Icon Design – ha dichiarato Lucas Arraut – nasce con la stessa volontà di associare un taglio giornalistico puntuale e acuto alle più affascinanti immagini di design e architettura d’interni, per portare questi contenuti verso un pubblico più ampio rispetto allo standard degli addetti ai lavori. Siamo partiti alla ricerca di storie suggestive da raccontare, nuovi talenti da scoprire e grandi maestri da celebrare, attraverso l’occhio attento dei migliori editor e fotografi. Tutto con un approccio di partenza molto semplice: persone interessanti hanno case interessanti e dicono cose interessanti”.

E a proposito di maestri da celebrare, la copertina del primo numero di Icon Design Spagna è dedicata a Giorgio Armani. Il fondatore e leader della casa di moda apre la sua casa al direttore della prima edizione internazionale del brand del Gruppo Mondadori, che la definisce “un palazzo milanese senza sfarzo, ma decorato con la stessa radicale semplicità che lo stilista applica ai suoi vestiti, i profumi e persino i mobili che disegna”. Perché “tra bello ma scomodo e brutto ma comodo, inesorabilmente meglio la prima scelta”, dice Armani nell’intervista rilasciata al direttore Lucas Arraut.

Tra i protagonisti del primo numero anche alcuni designer spagnoli che stanno lasciando segni importanti nella scena internazionale, come Miguel Milá, Patricia Urquiola, Lázaro Rosa-Violán, Pascua Ortega e tanti altri.

Icon Design stila l’elenco dei 100 talenti internazionali del mondo del progetto

Cento nomi di talenti che lasciano segni speciali nel mondo del progetto e ne rispecchiano la sue sfaccettature: è un progetto inedito quello del nuovo numero di Icon Design, che presenta lo speciale Icon Design 100, in uscita venerdì 3 marzo.

Il magazine d’alta gamma di design e arredamento del Gruppo Mondadori, diretto da Michele Lupi, passa così in rassegna i protagonisti del mondo del progetto, tra conferme e scelte non scontate, in una selezione di lavori imprescindibili della scena contemporanea, dall’architettura alla comunicazione visiva, con grandi maestri, influencer e giovani scommesse da seguire in questo 2017.

Un’operazione ambiziosa, che Icon Design intende riproporre ogni anno, per indagare chi – e come – genera idee di valore nel panorama del design e non solo.

Il nuovo progetto di mappatura e selezione internazionale di Icon Design 100 è stato affidato a sette giurati che sono loro stessi testimonianza di diverse aree del mondo del progetto: Alexandra Midal (docente presso la HEAD di Ginevra e il Politecnico Federale di Losanna), Jan Boelen (Direttore artistico di Z33 House for Contemporary Art in Hasselt e di Atelier LUMA ad Arles, e responsabile del Master Department Social Design presso il Design Academy Eindhoven), Domitilla Dardi (curatore per il design del MAXXI Architettura di Roma e dal 2007 docente allo IED di Roma), Greg Lynn (vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Architettura di Venezia e Chief Creative Officer di Piaggio Fast Forward), Michael Rock (Professore Associato di Design presso la Harvard University Graduate School of Design), Penny Martin (premiata direttrice della rivista femminile The Gentlewoman).

Il settimo giurato è il direttore di Icon Design, Michele Lupi, che racconta così la genesi del progetto: “Ci sono voluti sette mesi di incessante lavoro per stabilire una giuria internazionale autorevole. Il risultato è stato un “database” molto vario e per certi versi inaspettato, sicuramente utile sia per i lettori più curiosi, sia per gli addetti ai lavori più preparati. Abbiamo quindi centrato l’obiettivo di disegnare una mappa del territorio, quello del progetto, con un perimetro temporale ben definito (la stagione 2016/17), sfornando una radiografia del contemporaneo”.

I sette critici e progettisti sono stati invitati a esprimersi su dieci categorie: Architecture, Art, Furniture, Interior, Visual Communication, Food, Mobility, High Tech & Innovation, Fashion e Thinking. Dieci categorie e una riflessione libera: non una classifica quindi, ma un invito a guardare con curiosità agli universi della progettazione perché tra le pagine di Icon Design 100 un big dell’arte contemporanea come Philippe Parreno può rientrare nella stessa categoria della giovane Helen Marten.

Sette è anche il numero degli studi di grafica e di art direction del mondo a cui Icon Design ha chiesto di creare la copertina del nuovo numero del magazine, che quindi verrà distribuita in edicola in sette differenti versioni con una logica distributiva che nel 2017 si è potenziata con un numero in più.

I sette giurati, oltre ai sette art director, più tutti gli altri cento nominati nella classifica, sono ora i primi “iscritti” al Club di Icon Design, che prende ufficialmente corpo con il progetto.

Lo speciale Icon Design 100 apre la strada anche all’impegno del brand del Gruppo Mondadori in occasione del prossimo Salone del Mobile, durante il quale, dal 5 al 9 aprile prenderanno vita una serie di incontri aperti al pubblico con il meglio del design e dell’architettura mondiale.

Molto positivi i dati della raccolta pubblicitaria gestita dalla concessionaria Mediamond che registra su questo numero di Icon Design un incremento del fatturato del + 27,5% rispetto allo scorso anno.

Icon Design diventa mensile:da domani in edicola il primo numero del 2016

A partire da domani Icon Design, il magazine d’alta gamma di design e arredamentodi Mondadori, diventa mensile: un giornale con una personalità sofisticata che racconta il mondo del design attraverso le storie dei talenti che lo caratterizzano.

Confermata la formula originale del direttore Michele Lupi, con un approccio progettuale e il focus suarchitettura e design come punto di partenza per uno storytelling trasversale anche nei mondi contigui della moda, dell’arte, della tecnologia. A sancire il posizionamento alto di Icon Design, anche la suadimensione internazionale, con la collaborazione con fotografi e firme di fama mondiale e la presenza in ogni numero di una traduzione in inglese delle principali storie unita a una distribuzione nelle principali città in Europa, Stati Uniti e Asia.
Saranno otto i numeri che usciranno da marzo a dicembre.

Nel primo numero dell’anno, in edicola domani, il protagonista della copertina è Jasper Morrison, icona inglese di caratura mondiale nel mondo del design, con una retrospettiva delle sue opere (Thingness) e la sua personalissima selezione di oggetti (MyCollection) dalla raccolta del Museum für Gestaltung; tra i volti del numero anche il francese Didier Faustino, designer sui generis e “nomade tra le arti” che sfuma i contorni del progetto con il cinema, la letteratura e la pittura sfuggendo a ogni definizione.
Spiega il direttore Michele Lupi. “Vogliamo sottolineare da una parte il nostro interesse per le icone – non a caso ci chiamiamo Icon Design – dall’altra la nostra vocazione alla ricerca, tesa a far scoprire ai nostri lettori nuovi mondi sempre interessanti. Il compito di una rivista è certo quello di sottolineare la qualità dei grandi, ma anche quello di scoprire storie che il grande pubblico non conosce, attribuendo a entrambe la stessa dignità”, conclude Lupi.

Icon Design porta i suoi contenuti anche online su icondesign.it, che in linea con la formula editoriale del magazine, seleziona e racconta le migliori novità dal mondo del design, con un’attenzione particolare alle storie che si nascondono dietro agli oggetti e alle personalità più creative del design mondiale.
Il sito presenta un layout responsive e quattro canali tematici: News (appuntamenti e le ultime notizie dal mondo del design), Products (oggetti di stile, progetti d’avanguardia e prodotti iconici), Storytelling (storie di artisti, designer, architetti di fama internazionale, creativi emergenti e grandi fotografi), Places (luoghi e quartieri del design, laboratori degli artisti, le case più belle e i luoghi da scoprire).
A completare l’offerta gli speciali editoriali, con notizie, foto e approfondimenti, sugli appuntamenti più importanti dei prossimi mesi: Milano Design Week e Milano Design Film Festival. Icon Design sarà inoltre su Facebook (facebook.com/icondesignIT) e Instagram (instagram.com/icondesignIT).
Il primo numero del 2016 ha registrato una raccolta pubblicitaria di 65 pagine con oltre 50 tra i migliori brand del settore.