Mondadori Portfolio

“Mario De Biasi e Milano. Edizione Straordinaria”

La mostra, che celebra il centenario della nascita di uno dei fotoreporter più apprezzati del secondo Novecento italiano, raccoglie 100 tra le immagini più iconiche, alcune inedite, scattate a Milano, sua città d'elezione.

Una esposizione sull’opera di Mario De Biasi (1923-2013), fotografo versatile, definito da Enzo Biagi “l’uomo che poteva fotografare tutto”. E in questo tutto ha prediletto il capoluogo lombardo, dove si trasferì a 15 anni. Così a cento anni dalla sua nascita, il Museo Diocesano di Milano gli dedica – dal 14 novembre 2023 al 18 febbraio 2024 – una Edizione Straordinaria che raccoglie una serie di scatti iconici dedicati alla sua città d’adozione.

La mostra “Mario De Biasi e Milano. Edizione Straordinaria”, curata da Maria Vittoria Baravelli e Silvia De Biasi, è organizzata e prodotta da Mondadori Portfolio in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano, col patrocinio del Comune di Milano e col sostegno di San Carlo. Sponsor: Studio legale Greenberg Traurig Santa Maria, Modulnova. Sponsor Tecnici: Graphicscalve, Litosud.

L’esposizione presenta 100 fotografie, per la maggior parte vintage, provini e scatti inediti, realizzati in quasi settant’anni di carriera da uno degli autori più apprezzati del secondo Novecento italiano, che per tre decenni documentò la storia del nostro Paese attraverso le pagine del periodico Epoca di Arnoldo Mondadori Editore.

Il percorso – costituito da opere provenienti dall’Archivio Mondadori e dall’Archivio Mario De Biasi – consente al pubblico di conoscere il linguaggio personale che De Biasi adattò a contesti molto diversi tra loro. E, in particolare, a Milano.

«Il Duomo, la città, la gente e la moda, senza ordine o punteggiatura», racconta Maria Vittoria Baravelli, «Milano è quinta e campo base, luogo di una danza infinita da cui De Biasi parte per tornare sempre, dedito a immortalare dalla Galleria ai Navigli, alla periferia, una città che negli anni cinquanta e sessanta si fa specchio di quell’Italia che diventa famosa in tutto il mondo».

«Questa mostra è l’occasione per illustrare il prezioso lavoro che abbiamo svolto nell’arco di oltre dieci anni – sottolinea Elisabetta De Simone, Executive Manager di Mondadori Portfolio – e che ha portato alla digitalizzazione di una rilevante parte dell’immenso archivio storico dell’editore. Un percorso significativo di valorizzazione, durante il quale, attraverso il recupero di stampe, negativi originali, fotocolor e diapositive, sono tornati all’attenzione del pubblico nomi di grande fama come Mario De Biasi, un autore straordinario che ha saputo raccontare come pochi, attraverso i suoi scatti, la storia del nostro Paese».

Uno sguardo lucido ed evocativo al tempo stesso, capace di narrare con immediatezza e originalità un momento controverso della storia d’Italia. Nelle trame ordinate dei suoi scatti si leggono infatti i cambiamenti storici e culturali del Paese, che negli anni ’50 e ’60 andava assestandosi su una rinnovata identità culturale.

L’esposizione si apre idealmente con il primo autoscatto di De Biasi, ritrovato dalla figlia Silvia nell’archivio, solo dopo la morte del padre, che lo ritrae con l’impermeabile ben allacciato, i capelli un po’ arruffati, una macchina fotografica fra le mani, uno strumento che diventerà, com’ebbe modo di dire Bruno Munari, l’estensione naturale della sua stessa persona. L’immagine svela non solo il suo esordio quanto il concretizzarsi del sogno di diventare fotografo che lo stesso De Biasi annota a fianco dell’immagine con la frase “Il mio sogno è qui”. Un desiderio nato in Germania, a Norimberga in cui era stato inviato al lavoro coatto e dove, tra le macerie della città trovò casualmente, come segno del destino, della carta fotografica, alcuni liquidi per lo sviluppo e un libro sulla fotografia.
Rientrato in Italia, De Biasi trova in Milano il suo soggetto preferito, scoprendo, a piedi o in bicicletta, tutto il tessuto urbano, dal centro fino alle periferie. Nascono qui alcuni dei suoi cicli più famosi, come quello dedicato al Duomo e ai suoi frequentatori, tra cui spicca l’immagine di una coppia, vestita in abiti modesti, in visita alle guglie che ammira il paesaggio sottostante e di cui riesce a cogliere, grazie al suo talento da fotoreporter, il dettaglio della donna che si è tolta le scarpe e le ha poste ordinatamente accanto a lei.

«Ho sempre seguito l’attività di mio padre – afferma Silvia De Biasi -, sia quando scompariva per mesi girando il mondo come fotoreporter di Epoca sia quando, nelle rare pause del lavoro o dopo il pensionamento, partiva da casa all’alba con un pesante carico di macchine fotografiche e, con la stessa curiosità con cui affrontava un viaggio verso mete sconosciute, camminava instancabilmente per Milano alla continua ricerca di immagini inedite della sua amata città di adozione. La sistemazione del suo archivio mi ha però permesso di conoscere più a fondo il suo modo di lavorare e soprattutto di riscoprire i suoi primi scatti fotografici, realizzati dal rientro a Milano dopo la guerra».

Una delle cifre più caratteristiche del suo lavoro è quello di vedere la città con uno sguardo dall’alto che gli consente di abbracciarla completamente. Ne è un caso la fotografia del 1954 che cattura la Galleria Vittorio Emanuele II in tutto il suo splendore, animata da una folla di persone che la frequentano.

In De Biasi, spesso la città faceva anche da set cinematografico per raccontare le storie di persone comuni. È il caso della serie di fotografie del 1956 in cui, ricercando un soggetto per documentare la ritrovata normalità dopo gli anni devastanti della guerra, pensa di narrare per immagini la giornata di una tipica ragazza milanese della porta accanto, la cui identità è ancora sconosciuta, e che seguì fin dal suo risveglio in tutti i suoi riti e ritmi quotidiani.

L’approccio autoriale di De Biasi si arricchisce dell’acume giornalistico nel 1953, quando viene assunto come fotoreporter da Epoca. Rivista iconica del tempo, ideata sul modello dei periodici statunitensi illustrati, di cui facevano parte, tra gli altri, Aldo Palazzeschi e Cesare Zavattini, Enzo Biagi, Bruno Munari. Tra le fotografie esposte, spicca anche una delle prime scelte da Mondadori per la rivista, ovvero quella della locomotiva a vapore della linea ferroviaria, chiamata affettuosamente in dialetto milanese Gamba de lègn (Gamba di legno), che dal centro portava a Magenta. In una pubblicazione che si distingueva per la raffinata impostazione grafica, secondo il direttore Enzo Biagi, De Biasi era l’unico in grado di garantire sempre al giornale “la foto giusta”, anche se per guadagnarla doveva rischiare la vita tra pallottole e schegge di granata, nei tanti servizi bellici della sua carriera. Oppure confrontarsi con i grandi personaggi dell’epoca tra intellettuali, attrici e artisti.

All’interno del percorso non poteva mancare il suo scatto più conosciuto, Gli Italiani si voltano, realizzato nel 1954 per il settimanale di fotoromanzi Bolero Film, che immortala un gruppo di uomini che osservano Moira Orfei, inquadrata di spalle e vestita di bianco mentre passeggia per il centro di Milano. L’immagine è presentata a fianco dei provini, tuttora inediti, del servizio che documentava la giornata della giovane artista circense.

La mostra si chiude con la sezione Da Milano alla Luna che raccoglie una preziosa selezione di fotografie che De Biasi realizzò nei suoi viaggi extra europei: dall’Africa alla Rivoluzione di Budapest, dal Giappone alla Siberia a New York, fino ad arrivare alla documentazione dei preparativi per l’allunaggio dell’Apollo 11.

Cenni biografici

Mario De Biasi (Sois, Belluno 1923 – Milano 2013) si trasferisce a Milano a 15 anni dove diventa radiotecnico. Durante l’occupazione tedesca viene inviato a lavorare a Norimberga, dove trova per caso un manuale di fotografia e impara a fotografare da autodidatta. Tornato in Italia nel 1946 lavora presso la Magneti Marelli di Sesto San Giovanni e nel 1953 è assunto come fotoreporter dal periodico di Arnoldo Mondadori Epoca, con cui lavora fino al 1983. Durante questo trentennio realizza più di centotrenta copertine e indimenticabili reportage dall’Italia e da tutto il mondo: in Sud America, a Hong Kong, a Singapore, sull’Etna, in Africa. Rimangono celebri alcuni servizi come quello in Ungheria durante la rivolta del 1956 e quello della spedizione con Walter Bonatti in Siberia nel 1964. È molto apprezzato anche per i suoi ritratti “in maniche di camicia” ai protagonisti del tempo quali, solo per citarne alcuni, Aristotele Onassis, Ray Sugar Robinson, Andy Warhol, Marlene Dietrich, Brigitte Bardot, Alfred Hitchcock, Marc Chagall, Eugenio Montale, Claudia Cardinale.

Pubblica oltre cento libri e riceve numerosi riconoscimenti internazionali.

Nel 1982 riceve il premio Saint Vincent di giornalismo e nel 2003 è insignito dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) del titolo di “Maestro della fotografia italiana”. Il Comune di Milano riconosce la sua attività conferendogli l’Ambrogino d’oro nel 2006 e, dopo la sua scomparsa nel 2013, iscrivendone il nome nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano in una lapide dedicata ai “cittadini illustri, benemeriti, distinti nella storia patria.”

L’archivio del Gruppo Mondadori apre per la prima volta al pubblico

Venerdì 20 ottobre, nell’ambito della rassegna Archivi Aperti, sarà possibile visitare gli spazi in cui è conservato il patrimonio fotografico del gruppo editoriale

Mondadori Portfolio, agenzia fotografica del Gruppo, illustrerà l’opera di recupero e digitalizzazione svolta in oltre dieci anni di lavoro

L’Archivio fotografico del Gruppo Mondadori apre per la prima volta le porte al pubblico nell’ambito di Archivi Aperti, iniziativa organizzata dall’associazione Rete Fotografia e la cui IX edizione si svolgerà dal 13 al 22 ottobre 2023 in numerose città italiane.

Nella giornata di venerdì 20 ottobre sarà possibile, infatti, visitare presso la sede della Mondadori a Segrate (Mi) gli spazi che custodiscono l’enorme patrimonio fotografico del Gruppo.

L’evento sarà, inoltre, occasione per illustrare il prezioso lavoro che Mondadori Portfolio, l’agenzia fotografica del Gruppo Mondadori, ha affrontato dal 2011 ad oggi e che ha portato alla digitalizzazione di una rilevante parte dell’immenso archivio storico dell’editore e del prestigioso archivio Electa. Un percorso significativo di valorizzazione, durante il quale, attraverso il recupero di stampe, negativi originali, fotocolor e diapositive, sono tornati all’attenzione del pubblico nomi di grande fama come Mario De Biasi, Giorgio Lotti, Angelo Cozzi, Sergio Del Grande, Marisa Rastellini e altri autori che negli ultimi 60 anni hanno raccontato, attraverso i loro scatti, la storia del nostro Paese dalle pagine delle riviste Epoca, Grazia e Panorama.

Oltre a Daniele Fiasca ed Elisabetta De Simone, rispettivamente Direttore ed Executive Manager di Mondadori Portfolio, interverrà anche Nadia Righi, Direttore del Museo Diocesano, che insieme alle curatrici Maria Vittoria Baravelli e Silvia De Biasi presenterà in anteprima la mostra “MARIO DE BIASI E MILANO. Edizione Straordinaria”, che il museo milanese ospiterà dal 14 novembre 2023 al 21 gennaio 2024 in occasione del centenario della nascita del grande fotografo di Epoca. Nel corso dell’evento, inoltre, il fotografo Antonio Quattrone eseguirà una lettura d’opera.

Il programma della giornata prevede anche una visita a Palazzo Niemeyer, capolavoro architettonico disegnato da Oscar Niemeyer e sede del Gruppo Mondadori.

Per informazioni e prenotazioni (fino ad esaurimento dei posti disponibili) cliccare qui.

Mondadori Portfolio a Lerici con una mostra dedicata a Marisa Rastellini

Dopo il successo di Milano, Mondadori Portfolio celebra nella cittadina ligure il proprio decennale con una mostra dedicata alla raffinata autrice che ha immortalato attori e personaggi della letteratura e cultura italiana

Gli straordinari scatti di Marisa Rastellini, raffinata autrice attiva tra gli anni Sessanta e la fine degli anni Ottanta per i magazine Grazia ed Epoca, saranno esposti al grande pubblico grazie a Mondadori Portfolio, agenzia fotografica del Gruppo Mondadori.

Dopo il grande successo della mostra di Milano, organizzata nell’ambito di MIA Fair – Milan Image Art Fair, la più importante fiera italiana della fotografia, Mondadori Portfolio celebra il proprio decennale portando a Lerici Uno sguardo gentile, fotografie di Marisa Rastellini”, monografica dedicata all’artista romana.

La mostra/evento sarà visitabile dall’8 luglio al 28 agosto negli spazi del Circolo della Vela ERIX della cittadina ligure definita “La Perla del Golfo dei Poeti”, e rientra nel programma dello storico Premio Internazionale di Poesia LericiPea, il più antico ed uno dei più importanti e accreditati d’Europa, organizzato dall’Ass.ne Premio LericiPea e dallo Studio Nealinea in collaborazione con il Comune di Lerici insieme al partner Sanlorenzo.

Dopo un lungo e meticoloso lavoro di ricerca negli archivi della Mondadori, le opere dell’autrice saranno fruibili grazie ad un percorso che documenta perfettamente lo spirito del tempo da lei vissuto e molto ben rappresentato nei suoi ritratti di attori, personaggi della letteratura e della cultura italiana, oltre ai numerosi reportage di moda.

Curata da Maria Vittoria Baravelli, in collaborazione con Mondadori Portfolio, la mostra ricostruisce l’universo di Marisa Rastellini, delineando il ritratto di un’artista schiva e delicata, che attraverso il suo obiettivo ha saputo immortalare con sguardo profondo i grandi intellettuali d’Italia come Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Virna Lisi, Monica Vitti, e poi ancora Marcello Mastroianni, Federico Fellini, Valentino Garavani.

“Il successo della mostra di Milano ha superato ogni aspettativa, e siamo felici di portarla in un luogo così suggestivo – sottolinea Elisabetta De Simone, Executive Manager di Mondadori Portfolio – In questo modo celebriamo i nostri primi dieci anni di attività: un percorso significativo durante il quale, attraverso un lavoro di recupero di stampe, negativi originali, fotocolor e diapositive custoditi nell’immenso archivio storico dell’editore, sono stati riportati alla ribalta nomi di grande fama come Mario De Biasi, Giorgio Lotti, Angelo Cozzi, Sergio De Grande e moltissimi altri autori che negli ultimi 60 anni hanno raccontato, attraverso i loro scatti, la storia del nostro Paese”.

“Gli archivi sono cartografie da navigare, terre da esplorare – commenta la curatrice Maria Vittoria Baravelli. In un orizzonte in cui il digitale prospera in tutti gli ambienti, gli archivi riescono ancora attraverso le buste, i provini, i cassetti e i negativi a rimanere fermamente impressi nel reale. Per questo riscoprire Marisa Rastellini è così importante: una fotografa romana degli anni 60’ di cui non sappiamo quasi nulla. Conosciamo solo il suo essere discreta e gentile, incredibilmente schiva eppure così profonda nel registrare attraverso i suoi occhi i volti e i costumi del secondo Novecento italiano. Dopo oltre 50 anni le fotografie di Marisa Rastellini escono dalle buste e vedono di nuovo la luce. Noi guardiamo loro ma sono loro a raccontare ciò che siamo stati e ciò che, con le dovute differenze, continuano ad essere”.

Nata nel 2012 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio iconografico dei magazine della Mondadori, l’agenzia si è arricchita nel corso del tempo con prestigiose collezioni, una squadra di fotografi contemporanei e un’offerta di servizi al passo con le forme di comunicazione di tendenza.

Come omaggio a questi dieci anni di lavoro, Mondadori Portfolio ritorna con “Uno sguardo gentile, fotografie di Marisa Rastellini” al proprio archivio, dove tutto è cominciato, e rinnova il suo impegno per la riscoperta e la divulgazione di un patrimonio fotografico sconosciuto al grande pubblico.

Arte: a MIA Fair lo “sguardo gentile” di Marisa Rastellini

Nell’ambito della prestigiosa fiera della fotografia in programma a Milano, Mondadori Portfolio celebra il proprio decennale con una mostra dedicata alla raffinata autrice che ha immortalato attori e personaggi della letteratura e cultura italiana

Gli straordinari scatti di Marisa Rastellini, raffinata autrice attiva tra gli anni Sessanta e la fine degli anni Ottanta per i magazine Grazia ed Epoca, saranno esposti per la prima volta al grande pubblico grazie a Mondadori Portfolio, agenzia fotografica del Gruppo Mondadori.

Nell’ambito di MIA Fair – Milan Image Art Fair, la più importante fiera italiana della fotografia in programma dal 28 aprile al 1° maggio presso SUPERSTUDIO MAXI a Milano, Mondadori Portfolio celebrerà infatti il proprio decennale presentando “Uno sguardo gentile, fotografie di Marisa Rastellini”, mostra monografica dedicata all’artista romana.

Dopo un lungo e meticoloso lavoro di ricerca negli archivi della Mondadori, le opere dell’autrice diventano finalmente fruibili grazie ad un percorso che documenta perfettamente lo spirito del tempo da lei vissuto e molto ben rappresentato nei suoi ritratti di attori, personaggi della letteratura e della cultura italiana, oltre ai numerosi reportage di moda.

Curata da Maria Vittoria Baravelli, in collaborazione con Mondadori Portfolio, la mostra ricostruisce l’universo di Marisa Rastellini, delineando il ritratto di un’artista schiva e delicata, che attraverso il suo obiettivo ha saputo immortalare con sguardo profondo i grandi intellettuali d’Italia come Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Virna Lisi, Monica Vitti, e poi ancora Marcello Mastroianni, Federico Fellini, Valentino Garavani.

“Con questa mostra/evento – sottolinea Elisabetta De Simone, Executive Manager di Mondadori Portfolio – celebriamo i nostri primi dieci anni di attività: un percorso significativo durante il quale, attraverso un lavoro di recupero di stampe, negativi originali, fotocolor e diapositive custoditi nell’immenso archivio storico dell’editore, sono stati riportati alla ribalta nomi di grande fama come Mario De Biasi, Giorgio Lotti, Angelo Cozzi, Sergio De Grande e moltissimi altri autori che negli ultimi 60 anni hanno raccontato, attraverso i loro scatti, la storia del nostro Paese”.

 

“Gli archivi sono cartografie da navigare, terre da esplorare – commenta la curatrice Maria Vittoria Baravelli. In un orizzonte in cui il digitale prospera in tutti gli ambienti, gli archivi riescono ancora attraverso le buste, i provini, i cassetti e i negativi a rimanere fermamente impressi nel reale. Per questo riscoprire Marisa Rastellini è così importante: una fotografa romana degli anni 60’ di cui non sappiamo quasi nulla. Conosciamo solo il suo essere discreta e gentile, incredibilmente schiva eppure così profonda nel registrare attraverso i suoi occhi i volti e i costumi del secondo Novecento italiano. Dopo oltre 50 anni le fotografie di Marisa Rastellini escono dalle buste e vedono di nuovo la luce. Noi guardiamo loro ma sono loro a raccontare ciò che siamo stati e ciò che, con le dovute differenze, continuano ad essere”.

Nata nel 2012 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio iconografico dei magazine della Mondadori, l’agenzia si è arricchita nel corso del tempo con prestigiose collezioni, una squadra di fotografi contemporanei e un’offerta di servizi al passo con le forme di comunicazione di tendenza.

Come omaggio a questi dieci anni di lavoro, Mondadori Portfolio ritorna con “Uno sguardo gentile, fotografie di Marisa Rastellini” al proprio archivio, dove tutto è cominciato, e rinnova il suo impegno per la riscoperta e la divulgazione di un patrimonio fotografico sconosciuto al grande pubblico.

La mostra “Uno sguardo gentile, fotografie di Marisa Rastellini” è realizzata con il supporto di Cassina e Flos, eccellenze italiane nel mondo che arricchiranno l’allestimento con alcuni pezzi iconici di design.

Mondadori Portfolio lancia il nuovo sito

L’agenzia fotografica è online con una piattaforma semplice e intuitiva
A disposizione dei professionisti milioni di immagini di ogni epoca

Cinema, sport, arte, intrattenimento, reportage, storia, moda: Mondadori Portfolio, agenzia fotografica del Gruppo Mondadori, rinnova radicalmente il proprio sito mettendo a disposizione dei professionisti del settoreun immenso archivio di milioni di immagini, in grado di coprire un’ampia varietà di tematiche del presente e del passato.

Il nuovo www.mondadoriportfolio.com si presenta agli utenti con una veste grafica più accattivante, intuitiva e moderna rispetto al passato. Non più dunque un semplice archivio fotografico, ma una piattaforma dinamica e costantemente aggiornata in grado di presentare efficacemente l’offerta iconografica dell’agenzia.

Fin dalla sua nascita, Mondadori Portfolio si pone come punto di riferimento culturale nella narrazione e documentazione dello “stile italiano”, grazie all’archivio storico Mondadori e all’archivio Electa, composto da migliaia di fotografie delle più importanti opere pittoriche, architettoniche e scultoree, italiane ed europee, dall’età classica a quella contemporanea.

Nel corso del tempo inoltre, grazie alla continua acquisizione di collezioni italiane e internazionali di primaria importanza –come la recente concessione, in esclusiva mondiale, della gestione dei diritti di riproduzione di tutte le opere d’arte conservate presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano – Mondadori Portfolio ha avviato un percorso di crescita che le consente di presentare un’offerta sempre più ampia e variegata. Tale proposta, pur mantenendo un focus importante sul mondo dell’arte, è oggi in grado di coprire anche la più stretta attualità su temi come moda, intrattenimento e sport.

Il restyling del sito rispecchia dunque l’evoluzione di Mondadori Portfolio, e si pone come strumento sofisticato per rispondere alle rinnovate esigenze del mercato e a un target di clienti ancora più diversificato.

Una specifica sezione del sito è infine dedicata agli altri servizi offerti da Mondadori Portfolio: grazie alle competenze del suo team l’agenzia abbina alle proprie collezioni un’attività ad hoc rivolta a istituzioni e aziende, che spazia dalle produzioni fotografiche alla realizzazione di progetti speciali nel mondo della cultura, dell’arte e della fotografia, del real estate, del luxury, della moda e dei viaggi.

Mondadori Portfolio acquisisce in esclusiva mondiale la gestione dei diritti fotografici della Veneranda Biblioteca Ambrosiana

L’agenzia fotografica gestirà per 7 anni l’archivio composto da oltre 6mila immagini tra cui l’intero “Codice Atlantico” di Leonardo Da Vinci

Mondadori Portfolio, agenzia fotografica del Gruppo Mondadori, ha acquisito i diritti per la distribuzione in esclusiva mondiale delle immagini della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.

In base all’accordo, Veneranda Biblioteca Ambrosiana concede in licenza esclusiva per la durata di 7 anni a Mondadori Portfolio i diritti dell’intero archivio fotografico digitale della Biblioteca e della Pinacoteca Ambrosiana per la distribuzione in Italia e nel mondo. Inoltre viene concesso il diritto di riproduzione, elaborazione, distribuzione e messa in commercio in sub-licenza, diffusione in qualunque forma e su qualunque supporto.

L’archivio fotografico digitale della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, una delle più importanti e antiche biblioteche del mondo, contiene oltre 6.000 immagini: opere dell’arte pittorica, plastica, architettonica e letteraria di fama internazionale tra cui spicca il Codice Atlantico, la più vasta raccolta al mondo di disegni e scritti autografi di Leonardo da Vinci custodita presso la Biblioteca dal 1637. Tra le opere più celebri presenti nella Pinacoteca inoltre, “La canestra di frutta” di Caravaggio, “Ritratto di musico” di Leonardo e il cartone preparatorio dell’affresco “La scuola di Atene” di Raffaello in Vaticano.

L’accordo prevede anche la licenza per la futura distribuzione da parte di Mondadori Portfolio di riproduzioni di opere di cui la Biblioteca non abbia ancora a disposizione una documentazione fotografica in digitale.

Per la distribuzione delle immagini al di fuori dell’Italia Mondadori Portfolio potrà infine stipulare accordi di partnership con altre agenzie fotografiche o photoservice operanti all’estero.

“AbilityArt. La forza della differenza”. L’arte diversamente abile in mostra a Milano

L'esposizione ideata e prodotta da Inthera e Mondadori Portfolio racconta le storie di chi ha imparato a dipingere senza usare le mani: un percorso per riflettere sul significato della pittura
come superamento delle barriere e come espressione intima di creatività

Dal 6 al 20 novembre presso la Galleria Santa Radegonda in Duomo

Dipingere senza utilizzare le mani e creare opere d’arte solo con l’ausilio della bocca e dei piedi: un’attività che per molti è difficile anche solo immaginare, ma che per alcuni rappresenta la normalità. Si tratta di persone che non si sono fermate davanti all’ostacolo della menomazione fisica, ma che hanno saputo trovare in loro stesse le risorse per superare ogni barriera e realizzare il proprio sogno di diventare pittori, ricostruendo la loro esistenza attraverso la forza universale dell’arte e nonostante una condizione di disabilità.

Grazie all’impegno di AbilityArt, realtà che da oltre 60 anni affianca e sostiene gli artisti italiani diversamente abili nel loro percorso umano e professionale, è possibile ammirare per la prima volta nel nostro Paese, in una location d’eccezione e accessibile a tutti, le opere dei migliori esponenti di questo straordinario movimento artistico internazionale.

La mostra “AbilityArt. La forza della differenza” – ideata e prodotta da Inthera e Mondadori Portfolio – si tiene dal 6 al 20 novembre nella Galleria Santa Radegonda, presso la fermata Duomo della metropolitana di Milano, e consente di ammirare gratuitamente oltre 30 opere di undici artisti provenienti da tutto il mondo in un allestimento che unisce tradizione e modernità.

Il percorso dell’esposizione, a cura della nota esperta e storica dell’arte Simona Bartolena, non vuole essere una semplice mostra di dipinti, ma si propone come momento di riflessione profonda sul significato dell’arte come superamento delle barriere e come espressione intima di creatività, di libertà e di bellezza.

Per rendere più forte il significato della mostra, il visitatore viene introdotto progressivamente al tema della disabilità nell’arte grazie all’utilizzo di video e contenuti multimediali, immersivi e interattivi, per poter poi fruire con maggiore consapevolezza delle opere esposte. Ciascuno degli artisti di AbilityArt selezionati per partecipare all’esposizione presenta il proprio stile, il proprio linguaggio, la propria cifra espressiva, la propria personalità. Impiegando tecniche diverse come olio su tela, acquerello, acrilico e pastello, gli artisti hanno prodotto lavori ispirati e personali, che ci raccontano la forza che si cela dietro ogni pennellata, le loro storie, i loro pensieri.

Si va dalle trasparenze di Serge Maudet ai volti espressivi di Simona Atzori, dal realismo di Jansz Christopher Keith alle visioni surrealiste di Luca Bucchi. E ancora, la rappresentazione della natura di Liu Jingsheng, i paesaggi di Santina Portelli, i luoghi abbandonati di Vojko Gasperut, i panorami eterei di Hembert Henri-Clairy, gli intensi volti animali di Theresa Mathias Helen, le figure femminili di Ann Lund Wahlberg, la rappresentazione urbana di Thomas Kahlau.

In un percorso espositivo così variegato il messaggio risulta tuttavia unico e potente nella sua straordinaria positività: l’arte non ha bisogno di mani per esprimersi.

A completamento della mostra, all’interno della Galleria Santa Radegonda, AbilityArt ha allestito un temporary shop in cui è possibile acquistare le riproduzioni delle opere esposte oltre a un’ampia gamma di oggetti ad esse ispirati.

AbilityArt opera all’interno della grande famiglia della VDMFK, l’Associazione internazionale dei pittori che dipingono con la bocca o con il piede, che dal 1956 sostiene e diffonde l’arte diversamente abile e di cui fanno parte oltre 800 artisti provenienti da 78 paesi diversi. Con il suo impegno, la VDMFK ha regalato a persone con difficoltà fisiche la possibilità di aprire nuove prospettive per la loro vita e di trasformare la passione per la pittura in un’esperienza professionale gratificante. AbilityArt promuove con lo stesso impegno gli artisti italiani che aderiscono all’Associazione, facendo conoscere al pubblico le loro opere e diffondendole attraverso il sito https://www.abilityart.it, boutique digitale dove sono in vendita stampe e riproduzioni di altissima qualità realizzate su tantissimi tipi di prodotti diversi: oggetti di design, orologi, capi di abbigliamento, ombrelli, libri e tanto altro, personalizzabili in base alle proprie preferenze. Il brand AbilityArt è nato nel 2015 come evoluzione del marchio SPAM ed è stato realizzato dal partner strategico Inthera con l’obiettivo di affiancare l’e-commerce alla vendita tradizionale per corrispondenza, creando nuovi modelli di relazione con il pubblico per cogliere tutte le opportunità che una presenza digitale può offrire.

La mostra “AbilityArt. La forza della differenza” è prodotta in collaborazione con ViDi e Fandango.

INFO MOSTRA

TITOLO: “AbilityArt. La forza della differenza” a cura di Simona Bartolena
LUOGO: Galleria Santa Radegonda, fermata Duomo metropolitana di Milano
DATA: 6 – 20 novembre 2017
ORARIO: ingresso gratuito lun/ven 9-20, sab/dom 10-20

La donna allo specchio. Fotografia di moda negli anni Cinquanta e Sessanta

Mondadori Portfolio apre per la prima volta al pubblico il suo archivio fotografico ed espone 50 opere nell’esclusivo Showroom Alidem

La donna allo specchio. Fotografia di moda negli anni Cinquanta e Sessanta è una mostra che nasce dalla collaborazione tra Mondadori Portfolio (www.mondadoriportfolio.com), l’agenzia fotografica del Gruppo Mondadori e Alidem, l’arte della fotografia.

Per la prima volta – in occasione della settimana della moda milanese, verranno esposte fotografie tratte dall’archivio storico di Mondadori, legate al mondo del fashion e scattate negli anni ’50 e ‘60 da grandi fotografi quali, ad esempio, Mario De Biasi, Marisa Rastellini e Elsa Haertter che in quegli anni lavoravano per i magazine Grazia ed Epoca.

Queste foto, messe a disposizione fino ad oggi da Mondadori Portfolio solo ad uso editoriale, diventano ora Fine Art e costituiscono il corpo di una mostra che si terrà nell’esclusivo Showroom di Alidem – L’arte della fotografia (Via L. Galvani, 24 Milano). Uno showroom divenuto, nell’arco di pochi mesi, un punto di riferimento a Milano come crocevia di incontri e mostre di respiro internazionale: Alidem (www.alidem.com) è un brand e laboratorio di pensiero specializzato in selezione e produzione di opere fotografiche in edizione limitata, voluta e presieduta dal mecenate e imprenditore Pompeo Locatelli.

Alidem rappresenta artisti contemporanei, italiani e internazionali, e li sceglie attraverso il processo di selezione del suo Collettivo, che valuta il loro percorso e le loro prospettive, collaborando anche con autorevoli curatori, critici ed estetologi. Alidem compone così una collezione di scatti che offre una visione eterogenea delle immagini contemporanee.

Questa missione assicura la qualità dell’iniziativa ed è per questo che il teatro di questa mostra a ingresso libero (dal 16 al 30 settembre dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.00) è lo showroom Alidem.

La donna allo specchio rappresenta un percorso visivo di grande impatto estetico ed emotivo, frutto di un patrimonio di 50 scatti inediti che ripercorrono la storia della moda italiana degli anni ’50 e ’60, attraverso i personaggi, gli eventi, l’arte e i luoghi simbolo. Questa collezione unica di immagini è realizzata dai più illustri interpreti del fotogiornalismo che hanno lavorato per le testate mondadoriane quali: Mario De Biasi, Angelo Cozzi, Francesco Ferruzzi, Pino Grossetti, Elsa Haertter, Franco Petazzi, Marisa Rastellini, Giorgio Lotti. Oltre alle 50 limited edition ci saranno anche 15 immagini di cover storiche della rivista Grazia.

La mostra fotografica La donna allo specchio presenta due decenni di mode e stili interpretati contestualmente dalle pose ieratiche delle modelle e dalla naturalezza delle donne che vissero in quegli anni.

Il percorso della mostra sarà suddiviso in quattro ambiti:

  • Astrazione. Abiti e accessori protagonisti: su fondo nero o bianco, emergono in primo piano abiti e accessori dalle forme geometriche.
  • Stile Cleopatra: il colossal Cleopatra nelle sale cinematografica nel 1963, conferisce a Liz Taylor, protagonista della pellicola, un’aura di sensualità trasformandola in un’icona di stile.
  • In passerella: dagli anni ’60 le sfilate di moda diventano veri e propri eventi mondani in cui incontrarsi e ammirare le nuove collezioni indossate dalle modelle.
  • Femminilità posata – Femminilità al naturale: è il nucleo centrale de La donna allo specchio. Le modelle sono immortalate dall’obiettivo fotografico in pose sinuose, eleganti e raffinate. Pur variando luoghi e contesti, la fissità dell’immagine ne diventa il denominatore comune, tanto da elevare lo scatto a icona.
    Naturali e comuni, le donne protagoniste della seconda serie sono colte in momenti e atteggiamenti diversi e raccontano una personale e originale interpretazione delle tendenze presentate dalle riviste che amavano sfogliare.

Le stampe proposte nell’ambito della mostra fotografica sono acquistabili in diversi formati presso lo Showroom Alidem dal 16 al 30 settembre 2016.

La donna allo specchio. Fotografia di moda negli anni Cinquanta e Sessanta

Nasce Mondadori Portfolio, la nuova agenzia fotografica e documentale online di Mondadori

Oltre 100 anni di storia, più di 4 milioni di immagini per la creazione di progetti editoriali

Mondadori Portfolio è la nuova agenzia fotografica e documentale online di Mondadori, che mette per la prima volta a disposizione in rete l’archivio storico fotografico delle più autorevoli testate della casa editrice: Epoca, Grazia, Tempo e Panorama. Un patrimonio di scatti inediti e reportage esclusivi che ripercorrono la storia italiana del XX secolo, attraverso i personaggi, gli eventi, l’arte, il costume, la moda e lo spettacolo.

Accanto a questa collezione unica di immagini, realizzate dai più illustri interpreti del fotogiornalismo italiano, confluiscono in Mondadori Portfolio l’esperienza e il patrimonio iconografico dell’archivio MondadoriElecta: migliaia tra le più importanti opere pittoriche italiane ed europee, insieme a capolavori dell’architettura e della scultura di epoca classica, moderna e contemporanea, oltre ai reportage sui principali siti archeologici.

Direttamente dal sito www.mondadoriportfolio.it sono accessibili anche le prestigiose collezioni fotografiche internazionali delle agenzie partner AKG-Images, Leemage e Album, con contenuti che spaziano dall’arte alla storia, dal cinema alla moda, dalla musica alla letteratura, per un totale di oltre 4 milioni di immagini disponibili per la creazione di progetti editoriali, di cui 1 milione ricercabili online.

Oltre alla sezione iconografica, Mondadori Portfolio offre un ricco database documentale costituito dalla raccolta online di tutti gli articoli a partire dal 1984 (o dalla nascita della testata, se successiva) tra cui Panorama, Grazia, Donna Moderna e Starbene. Ma il sistema può offrire anche i risultati di eventuali ricerche particolari sulla collezione storica, con tutti i numeri di tutte le testate Mondadori dalla loro nascita, e sul database con gli articoli dei più diffusi quotidiani e periodici italiani.

Per la ricchezza e peculiarità dei materiali la piattaforma online Mondadori Portfolio rappresenta uno strumento unico per tutti coloro che lavorano con le immagini e un sicuro database di riferimento per ricerche in ambito storico e giornalistico, grazie anche a un potente motore di ricerca che consente di esplorare gli archivi con pochi e semplici passaggi.