Mondadori

Torna Enrico Brizzi con Tu che sei di me la miglior parte

Tu che sei di me la miglior parte (Mondadori) non è solo un’eccezionale panoramica dell’Italia anni Ottanta e Novanta rischiarata dalla prodigiosa memoria mitopoietica di Enrico Brizzi – ci sono le musicassette TDK e le festicciole delle medie, lo zaino Invicta e la Vespa, i concerti scolastici e le risse sulle gradinate degli stadi – ma s’impone come un maestoso, ironico e commovente romanzo di formazione, delicato come il fortunatissimo Jack Frusciante è uscito dal gruppo e potente quanto lo sperimentale Bastogne. 

Iragazzi protagonisti sono chiamati a fare i conti con l’amicizia e l’amore, la rabbia e la speranza, la scoperta del sesso e la tentazione delle sostanze proibite, la lontananza degli adulti e l’urgenza d’incamminarsi in prima persona verso un avvenire da conquistare un giorno alla volta.

Trama

Bologna, anni Ottanta: Tommy Bandiera, orfano di padre, cresce con la mamma Alice e la famiglia di lei. I racconti dell’avventuroso zio Ianez, i giochi condivisi con gli amici Athos e Selva fra cortile e parrocchia, e le prime, timide, relazioni con le coetanee scandiscono le tappe della sua crescita sino alla sconvolgente apparizione del vero amore. L’impareggiabile Ester, però, fa battere il cuore anche al nuovo arrivato Raul, che di Tommy diventerà la guida e la nemesi, il modello irraggiungibile e il “peggiore amico” capace di scortarlo attraverso le prove iniziatiche tutt’altro che innocenti dell’adolescenza.

L’asimmetrico triangolo che li lega negli anni delle scuole superiori prenderà via via i colori di una tenera educazione sentimentale e di una conturbante lotta per trovare il proprio posto nel mondo; la meraviglia e la fatica del diventare grandi li metteranno di fronte a scelte non scontate e passi senza ritorno, tradimenti che li sprofonderanno nell’abisso della disperazione e inattese prove di lealtà capaci di riaccendere la fiducia, sino alla grande, incancellabile, avventura che vedrà i tre ragazzi protagonisti nell’estate dei diciott’anni.

«Tre giovani amici che scopriamo alle soglie dell'adolescenza e accompagniamo fino alla grande, indelebile avventura che li vedrà protagonisti nell'estate dei 18 anni. Nel mezzo, tutta la meraviglia e la fatica di diventare adulti che li metterà di fronte a scelte difficili e senza ritorno.»

Solange Savagnone, "TV Sorrisi e Canzoni" (5 giugno 2018)

Enrico Brizzi (Bologna 1974) ha esordito a vent’anni con Jack Frusciante è uscito dal gruppo, al quale hanno fatto seguito Bastogne (1996), Tre ragazzi immaginari (1998) ed Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile (1999). La passione dell’autore per i viaggi a piedi ha ispirato Nessuno lo saprà (2005), Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro (2007), Gli Psicoatleti (2011) e Il sogno del drago (2017). Tra i suoi ultimi titoli L’arte di stare al mondo (2013), Il matrimonio di mio fratello (2015) e Tu che sei di me la miglior parte (2018).

Tu che sei di me la miglior parte, Enrico Brizzi

Le vite potenziali, esordio in prosa di Francesco Targhetta

Francesco Targhetta, già protagonista di un piccolo caso letterario con il romanzo in versi Perciò veniamo bene nelle fotografie, si cimenta ora nell’impresa ambiziosissima di ritrarre il nostro presente in continuo divenire, attraverso lo sguardo di un gruppo di trentacinquenni che – con un piede intrappolato nel mondo del web e uno ben piantato nei sobborghi in cemento di quello reale – cercano timidamente di costruirsi un futuro.

Per mezzo di una prosa esatta e al tempo stesso intima, crepuscolare, Le vite potenziali (Mondadori) si interroga su cosa stiano diventando le nostre vite, deviate e attratte ogni giorno da mille potenzialità, e su cosa potremmo diventare noi, chiamati insieme al dovere di essere felici e a quello di accelerare sempre di più la velocità del mondo.

Trama

Al centro di questo romanzo ci sono tre vite, tre visioni del mondo, tre modi diversi e complementari di sopravvivere alla contemporaneità. Il loro spazio è la Albecom, azienda informatica che sorge alla periferia di Marghera; l’ha fondata, ancora giovanissimo, Alberto, “trentaquattro anni, apprezzata abilità nell’assemblare mobili Ikea, una passione per la buona tavola e il culto della chiarezza”.

Tra i programmatori che lavorano per lui c’è Luciano, con cui Alberto condivide l’amore per internet fin dai tempi del liceo. Ma, a differenza dell’amico, Luciano si trova a suo agio dietro le quinte: schivo e paralizzato dalla propria scarsa avvenenza, si rifugia nel lavoro e nel rifocillamento dei gatti randagi di Marghera, tormentato solo, di tanto in tanto, dal desiderio di avere qualcuno da rendere felice. A completare il triangolo c’è Giorgio, il pre-sales dell’azienda, procacciatore di nuovi clienti: “percorso da un brivido di elettricità sempre”, tiene nel cruscotto della macchina L’arte della guerra di Sun Tzu, che consulta come un oracolo.

E così, mentre Luciano allaccia con Matilde, barista della tavola calda di fronte alla Albecom, un’amicizia presto caricata di nuove speranze e Giorgio riceve una proposta sottobanco da un vecchio collega, le giornate dei tre amici si intrecciano in un groviglio di segreti e tradimenti che si dipana tra la provincia veneta e le città di mezza Europa e che li costringerà, infine, a compiere scelte sofferte e decisive.

Francesco Targhetta (Treviso, 1980) insegna lettere alle scuole superiori. Ha pubblicato un libro di poesie (Fiaschi, ExCogita, 2009) e un romanzo in versi (Perciò veniamo bene nelle fotografie, Isbn, 2012). Nel 2014 ha vinto il premio Delfini e il premio Ciampi (da cui la plaquette Le cose sono due, Valigie Rosse, 2014). Questo è il suo esordio in prosa.

«C'è qualcosa di struggente nella desolazione di capannoni e alberi mutilati, sagome di archeologia industriale, bar all'incrocio che si chiamano Incrocio, paesi che si chiamano Paese, laghi che si chiamano Lago e rotonde nella nebbia dove la presenza umana sembra quasi disturbare. E' l'atmosfera pervasiva di "Le vite potenziali", primo romanzo in prosa di Francesco Targhetta, uno degli scrittori italiani più incisivi nel raccontare il nostro presente.»

Cristina Taglietti, "La Lettura" (8 aprile 2018)
Le vite potenziali, Francesco Targhetta

La donna alla finestra, di A. J. Finn

Con un intreccio sofisticato, A. J. Finn accompagna il lettore in un viaggio psicologico, sgretolando gli equilibri e le certezze della protagonista in un crescendo di colpi di scena. La donna alla finestra (Mondadori) è un racconto sospeso tra realtà e paranoia, degno del miglior Hitchcock.

Trama

Anna Fox vive rinchiusa nella sua casa di New York e la sola idea di mettere piede fuori dalla porta rischia di provocarle un attacco di panico.

Passa le sue giornate vagando da una stanza all’altra con un bicchiere di Pinot in mano, chattando con uomini sconosciuti, guardando vecchi film noir – la sua passione – e soprattutto… spiando i vicini con l’aiuto della sua Nikon D5500. Nel mirino ora ci sono i Russell, che da poco si sono trasferiti nella villetta al lato opposto del parco. Una madre, un padre e un ragazzino adolescente: la famiglia perfetta, quella che Anna rivorrebbe con sé.

Una notte però alla finestra dei Russell, Anna assiste a qualcosa di terribile, qualcosa di così sconvolgente che sgretolerà il suo fragile equilibrio e metterà a nudo la verità che ha sepolto per mesi.

Ma il giorno dopo un dubbio spaventoso si insinua nella sua mente: la scena che ha visto è reale o frutto della sua immaginazione? Qualcuno è davvero in pericolo o a terrorizzarla è solo la sua paranoia?

«Se l'obiettivo, per Finn, è quello di elevare un genere già potente per vendite e gradimento, a un livello più intellò, l'obiettivo è centrato: il romanzo è «letterario» senza perdere il passo mozzafiato: il flusso di coscienza di Anna è contemporaneo eppure mantiene atmosfere e struttura dei classici di genere del Novecento.»

Stefania Vitulli, "Il Giornale"

A. J. Finn ha scritto per il “Los Angeles Times”, il “Washington Post” e il supplemento letterario del “Times”. Originario di New York, Finn ha vissuto in Inghilterra per dieci anni prima di tornare a casa.

La donna alla finestra, A J Finn

Il 31° Salone Internazionale del Libro: i nostri appuntamenti

Il 31° Salone Internazionale del Libro di Torino si tiene da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018 nei padiglioni 1, 2 e 3 di Lingotto Fiere e nel Padiglione 5. La manifestazione, il cui tema di quest’anno è Un giorno, tutto questo, è aperta al pubblico tutto il giorno, dalle 10 alle 20, con tanti appuntamenti insieme ai nostri autori.

Qui il programma generale dell’evento.

Noi saremo presenti con le nostre case editrici:

Ecco quali sono i nostri appuntamenti da non perdere.


Giovedì 10 maggio

Ore 10.30, presso Arena Bookstock: Mettiamo il carburante nella Costituzione. Incontro con Anna Sarfatti, Della Passarelli, Silvana Sola e Francesco Pelosi (a cura di Mondadori).

Ore 11.45, presso Laboratorio Parole 2: Così belle da innamorare le stelle. Incontro con Andrea Molesini (a cura di BUR).

Ore 12.30, presso Spazio Book: Mister Napoleone. Incontro con Luigi Garlando (a cura di Il Battello a Vapore).

Ore 13.30, presso Spazio Book: I quaderni di Viktor e Nadya. Incontro con Davide Morosinotto (a cura di Mondadori).

Ore 14.00, presso Sala Gialla: Ogni storia è una storia d’amore. Incontro con Alessandro D’Avenia (a cura di Mondadori).

Ore 15.00, presso Sala Azzurra: I libri per tutti: un progetto per l’inclusione. Presentazione di un progetto di pubblicazione di libri in simboli, per una lettura accessibile a tutti i bambini.

Ore 17.30, presso Arena Bookstock: Dentro “The Cage”. Incontro con Lorenzo Ostuni (Favij), Fabio Geda, Jacopo Moretti e Jacopo Olivieri (a cura di Mondadori Electa).

Ore 17.30, presso Caffè Letterario: L’unico, vero, romanzo maledetto italiano. Incontro con Giovanni Arduino, Cora De Maria, Antonio Diaz, Giovanni Francesio, Bruno Gambarotta, Emilio Jona e Luca Signorelli (a cura di Frassinelli).

Ore 17.30, presso Spazio Book: Educare alla lettura. Incontro con Katherine Rundell e Pam Smy (a cura di Rizzoli).


 

Venerdì 11 maggio

Ore 14.30, presso Spazio Internazionale: L’incredibile storia di una ragazza dell’Ottocento. Incontro con Véronique Olmi (a cura di Piemme).

Ore 15.30, presso Sala Gialla: Dori Ghezzi, Fabrizio De André: una vita insieme. Incontro con Dori Ghezzi, Gabriele Salvatores, Francesca Serafini, Roberto Vecchioni, Valentina Bellè e Francesco Pacifico (a cura di Einaudi).

Ore 17.30, presso Sala Rossa: La libertà di amare in ogni età della vita. Incontro con Dacia Maraini (a cura di Rizzoli).

Ore 18.30, presso Spazio Duecento: Dio è donna. Incontro con Vauro Senesi (a cura di Piemme).

Ore 18.30, presso Spazio Stock: Cento attimi di imperfetta felicità. Incontro con Paolo Raeli (a cura di Fabbri Editori).


 

Sabato 12 maggio

Ore 12.30, presso Spazio Book: Il viaggio di Sama e Timo: storie di fuga e accoglienza. Incontro con Miriam Dubini, Valerio Cataldi e Giusi Nicolini (a cura di Il Battello a Vapore).

Ore 13.30, presso Sala Gialla: Il noir italiano riscritto al femminile. Incontro con Maurizio de Giovanni, Maria Pia Calzone, Michele Placido e Marco Zurzolo (a cura di Rizzoli).

Ore 15.30, presso Sala Rossa: Sogni e incubi del presente: Sigmund Freud parla del sequestro Moro. Incontro con Stefano Massini (a cura di Mondadori).

Ore 16.00, presso Sala Azzurra: Sentimento e segreto. Incontro con Javier Marías e Ernesto Franco (a cura di Einaudi).

Ore 18.30, presso Sala Gialla: Divorare il cielo. Incontro con Paolo Giordano e Manuel Agnelli (a cura di Einaudi).

Ore 18.30, presso Caffè letterario: Ricordando Severino Cesari. Incontro con Emanuela Turchetti, Maurizio de Giovanni, Daria Bignardi, Giancarldo de Cataldo, Paolo Repetti e Michele Rossi (a cura di Rizzoli).


 

Domenica 13 maggio

Ore 10.30, presso Spazio Eventi: Amori senza fine: rivisitare i classici. Incontro con Beatrice Mariani (a cura di Sperling & Kupfer).

Ore 11.30, presso Spazio Incontri: Storie di resilienza quotidiana. Incontro con Sara Rattaro (a cura di Sperling & Kupfer).

Ore 13.30, presso Sala Gialla: Quando tutto inizia. Incontro Fabio Volo e Andrea Moro (a cura di Mondadori).

Ore 13.30, presso Spazio Internazionale: Italiani di Germania. Incontro con Daniel Speck (a cura di Sperling & Kupfer).

Ore 13.30, presso Arena Bookstock: Cambio registro. Incontro con Gué Pequeno, Fabio Geda e Roberto Chetti (a cura di Rizzoli).

Ore 14.30, presso Arena Bookstock: Il mondo di Pandora. Incontro con Licia Troisi, Fabio Geda e Cristina Poccardi (a cura di Mondadori).

Ore 16.30, presso Sala Rossa: Viaggio nel paese delle donne valorose. Incontro con Serena Dandini (a cura di Mondadori).

Ore 18.30, presso Sala Gialla: Uno straniero in Italia. Incontro con Philippe Daverio (a cura di Rizzoli Electa).


 

Lunedì 14 maggio

Ore 10.30, presso Arena Bookstock: La Convenzione per l’infanzia riscritta dai bambini. Incontro con Filomena Albano, Carlo Carzan, Sonia Scalco e Andrea Vico (a cura di Piemme).

Ora 11.30, presso Spazio Book: Il Piccolo Principe tra storia, avventura e Mistero. Incontro con Pierdomenico Baccalario (a cura di Mondadori).

Ore 12.30, presso Spazio Incontri: Risorgimento: fu vera gloria? Per una controstoria dell’unità d’Italia. Incontro con Lorenzo Del Boca (a cura di Piemme).

Ore 18.00, presso Arena Bookstock: Una di voi. Incontro con Iris Ferrari e Bruno Ventavoli (a cura di Mondadori Electa).

Come se tu non fossi femmina, il primo libro di Annalisa Monfreda

Come se tu non fossi femmina è il primo libro di Annalisa Monfreda, direttore di Donna Moderna e Starbene. Una lista di lezioni che l’autrice vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna, pubblicato da Mondadori.

“Scriveva come una donna, ma come una donna che si è dimenticata di essere donna; sicché le sue pagine erano piene di quella curiosa qualità sessuale che appare soltanto quando il sesso non è consapevole di se stesso.” Così diceva Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé. Così cerca di dire Annalisa Monfreda alle sue due figlie, durante una vacanza on the road tra sole donne.

Strada facendo, tra esplorazioni nella natura e vagabondaggi urbani, l’autrice mette a punto una lista di lezioni che vorrebbe che le figlie imparassero nel loro cammino di crescita. Seguire i desideri e diffidare dei sogni. Prendersi cura della propria felicità prima di badare a quella degli altri. Coltivare l’ambizione, scoprendo che non è altro che ostinazione. E inseguire la bellezza, in sé e negli altri.

Come se tu non fossi femmina è un libro che supera gli stereotipi di genere per offrirci una prospettiva nuova e illuminante sull’educazione delle figlie. Scritto come un Thelma & Louise familiare e tenerissimo, è un avvincente viaggio di formazione capace di rivelare il profondo significato di essere donna.

La bellezza non è perfezione, ma verità. Quello che le nostre figlie dovrebbero inseguire nello specchio, con o senza l’ausilio del make-up, non è la vicinanza o lontananza da un particolare modello, ma la messa in scena migliore della propria autenticità. Quando ci riescono, dico loro: ‘Sei bellissima’. Ebbene sì, lo faccio. Perché alle bambine si dice ‘bella’ e ai maschietti ‘bravo’? Io dico anche il resto. Ma quando vedo la bellezza-verità non riesco a non riconoscerla.

"Come se tu non fossi femmina", di Annalisa Monfreda

Annalisa Monfreda è nata a Bari nel 1978 e si è trasferita a Milano seguendo la passione per il giornalismo. Nei primi anni della sua carriera si è occupata di Africa e Medioriente, vincendo numerosi premi. Oggi è direttrice di Donna Moderna e Starbene. Ogni settimana, nella rubrica “Appunti” di Donna Moderna, riflette sui fatti di attualità e sull’evoluzione del ruolo della donna nella nostra società. Questo è il suo primo libro.

Come se tu non fossi femmina, Annalisa Monfreda

Horror, di Dario Argento

Dario Argento è in libreria con Horror (Mondadori), una raccolta di racconti con cui apre nuovi sipari nei quali animare fiabe maledette, creando così vicende dove demoni, streghe e il soprannaturale si mescolano col reale.

Il suo orrore fantastico è sempre pronto a sorprendere con una verosimiglianza che può, a sua volta, venire sconvolta. E verosimili sono infatti le storie che escono dalla sua penna: bambini e giovani donne, studiosi e personaggi storici, guerriglieri, demoni e creature chimeriche, che vivono vicende inquietanti e spaventose. La sua scrittura crea scene definite e nitide, ma anche emotivamente coinvolgenti, capaci di coniugare suspense, dilemmi etici e tormenti umani.

Innumerevoli tracce del suo talento cinematografico si possono riconoscere in questi racconti dall’ambientazione più varia: il set delle storie sono infatti luoghi angoscianti e fantastici ma al tempo stesso reali, come la Villa dei Mostri di Palagonia, gli Uffizi di Firenze, un’isola indonesiana, la Biblioteca Angelica di Roma… Al lettore, mentre segue le vicende di personaggi che si muovono tra straordinari musei e diroccati palazzi barocchi, tra castelli del passato e grattacieli del futuro, viene unicamente lasciata la facoltà di tenere sotto controllo l’accelerazione del proprio battito cardiaco.

Ci ritroviamo a vivere storie senza censura e situazioni che sono destinate a turbarci e sorprenderci. L’azione e il ritmo si fanno musica e ci trascinano in una dimensione onirica e fantastica e, come avviene nei suoi film, riconosciamo in questi racconti dalle trame inattese quel dialogo con la paura, con l’inquietudine, con le ombre dei paesaggi e dell’animo umano, con i bagliori irreali e con la tensione che formano la cifra più profonda del suo sentire artistico.

Del maestro del cinema italiano ritroviamo nello scrittore Argento tutti i dualismi della nostra folle natura, le contraddizioni che nutrono le nostre fantasie, i sotterranei movimenti dell’inconscio, l’eterno balletto tra pericolo e salvezza, tra sogno e realtà.

Dario Argento, grande maestro romano tra i più importanti nel panorama mondiale del thriller e dell’horror cinematografico, inizia la sua carriera come sceneggiatore per passare alla regia di capolavori indimenticabili che hanno segnato un’epoca e fatto la storia del cinema. Come sceneggiatore firmerà con autori come Patroni Griffi e Sergio Leone, dalla penna alla cinepresa e oggi di nuovo alla penna. Da L’uccello dalle piume di cristallo del 1970 che scrive e dirige e che sarà accompagnato dalle musiche di Ennio Morricone, i suoi film sono continue sorprese geniali, ardite e destinati a diventare cult. Ancora oggi nel mondo gli è riconosciuto il merito di aver interpretato e forse coniato un genere con genialità, sostenuto dalla raffinatezza della cultura e del suo amore per la storia e per l’arte. Seguiranno successi impareggiabili come Profondo Rosso (1975), Suspiria (1977), Phenomena (1985), Opera (1987), La sindrome di Stendhal (1995), per citarne solo alcuni. Imitato da molti in tutto il mondo, tanto in Europa quanto negli USA, fino ad arrivare a essere ispirazione in Oriente dove le sue pellicole sono oggetto di studio e ammirazione.

«"Horror" è un libro che procede per luoghi, ognuno legato ad una storia-incubo: c'è Firenze, ma anche la Biblioteca Angelica di Roma, Villa Pelagonia a Bagheria, Merano, il castello di Gilles de Rais in Francia, fino ai grattacieli di Singapore.»

Fulvio Paloscia, "La Repubblica" del 7 marzo 2018
Horror, Dario Argento

Storie della buonanotte per bambine ribelli: esce il secondo volume del libro più venduto del 2017

«Alcuni dicono che le storie non possono cambiare il mondo. Ma noi non siamo d’accordo.»

da Storie della buonanotte per bambine ribelli, vol. 2

C’erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo. Ora ce ne sono molte, molte di più! Con oltre un milione e mezzo di copie vendute in tutto il mondo, Storie della buonanotte per bambine ribelli è diventato un movimento globale e un simbolo di libertà.

Le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli tornano con cento nuove, bellissime storie per ispirare le bambine – e i bambini – a sognare senza confini: Audrey Hepburn, che mangiava tulipani per sopravvivere alla fame ed è poi diventata un’inarrivabile icona di stile e una straordinaria filantropa; Bebe Vio, grintosissima campionessa di scherma malgrado una grave malattia; J.K. Rowling, che ha trasformato il fallimento in un punto di forza e ha cambiato per sempre la storia della letteratura.

Poetesse, chirurghe, astronaute, giudici, acrobate, imprenditrici, vulcanologhe: cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l’uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto.

Francesca Cavallo ed Elena Favilli sono le autrici del bestseller mondiale Storie della buonanotte per bambine ribelli, tradotto in più di quaranta lingue e con oltre un milione di copie vendute in un anno. Nate e cresciute in Italia, nel 2012 si sono trasferite negli Stati Uniti, dove hanno fondato Timbuktu, una media company che sta ridefinendo i confini dell’editoria indipendente. Timbuktu unisce un appassionato gruppo di ribelli che lavorano a Los Angeles, New York, Atlanta, Merida (Messico), Londra e Milano.

Storie della buonanotte per bambine ribelli 2

Incontra le autrici

8 marzo, Milano: firma copie presso il Rizzoli Bookstore, Galleria Vittorio Emanuele II. Ore 18:00. Ingresso Libero con accesso prioritario tramite acquisto del secondo volume.

9 marzo, Milano: le autrici presentano il libro in un incontro in collaborazione con “Tuttolibri-La Stampa” in occasione di Tempo di Libri. Interviene Bruno Ventavoli, con letture a cura degli ex-allievi della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” del Piccolo Teatro. Presso Fieramilanocity, Sala Volta, Viale Scarampo. Ore 18:00.

10 marzo, Napoli: le autrici presentano il libro presso La Feltrinelli, Piazza dei Martiri, 23. Intervengono Cristina Zagaria e Simona Marino. Ore 18:00.

12 marzo, Torino: le autrici presentano il libro presso il Circolo dei Lettori, in via Giambattista Bogino 9. Modera Elena Masuelli. Con letture di Luciana Littizzetto, Evelina Christillin, Enrica Baricco, Antonella Parigi, Petunia Ollister, Elena Varvello e Mc Musa. Ore 21:00.

Storia della mia ansia, il nuovo libro di Daria Bignardi

Storia della mia ansia è il nuovo libro di Daria Bignardi pubblicato da Mondadori. Racconta di Lea e di come improvvisamente irrompono nella sua vita una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria.

“Questo libro è una una magnifica storia che parla di incontri, sentimenti, vita. Le sole cose che contano. Fa venir voglia di partire per un viaggio, di stare con le persone luminose che incrociamo nel cammino. Di ascoltarle, con gratitudine.”

Concita De Gregorio, "la Repubblica" del 21 febbraio 2018

«Un pomeriggio di tre anni fa, mentre stavo sul divano a leggere, un’idea mi ha trapassata come un raggio dall’astronave dei marziani.» Daria racconta così l’ispirazione di questo romanzo, ma probabilmente si trattava di un’idea che aveva da tutta la vita. “Sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente” dice Lea, la protagonista della storia.

Lea è una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l’ansia. Lea odia l’ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero, funzionerebbe abbastanza. Ha tre figli, un lavoro stimolante e Shlomo, il marito israeliano di cui è innamorata. Ma la loro relazione è conflittuale, infelice.

“Shlomo sostiene che innamorarci sia stata una disgrazia. Credo di soffrire più di lui per quest’amore disgraziato, ma Shlomo non parla delle sue sofferenze. Shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. La sua freddezza mi fa male in un punto preciso del corpo.”

Perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? E fino a che punto il corpo può sopportare l’infelicità in amore?

Nella vita di Lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso.

Qui un estratto di Storia della mia ansia.

Daria Bignardi, nata a Ferrara, da molti anni vive a Milano. Ha pubblicato per Mondadori i romanzi Non vi lascerò orfani (premio Rapallo, premio Elsa Morante, premio Città di Padova), Un karma pesante, L’acustica perfetta e L’amore che ti meriti, tradotti in molte lingue.

Storia della mia ansia, Daria Bignardi

Sofia Viscardi presenta Abbastanza

Dopo il successo di Succede, Mondadori pubblica il secondo libro di Sofia Viscardi: Abbastanza. Ecco come l’autrice racconta il suo romanzo.

“È l’anno della maturità, a Milano, il duemiladiciotto, tutti con lo sguardo rivolto agli smartphone e il cielo grigio che però nessuno guarda mai. All’inizio di questa storia i protagonisti non sono amici. A dirla tutta nemmeno si piacciono.

Come succede spesso prima dei vent’anni, però, dei perfetti sconosciuti diventano amici inseparabili e reciprocamente indispensabili con la velocità e la leggerezza di una foglia gialla che si stacca da un albero e si appoggia al suolo. E, più o meno, questo è il caso di Ange, Leo, Cate e Marco e un sacco di altra gente che si incontra nei locali di Milano. Ma detto in questo modo sembra tutto di una banalità estrema.

Potrei dirvi tante altre cose, per convincervi che non è così, tipo che a un certo punto due di loro si innamorano, che poi partono, tornano, litigano e fanno pace, si divertono molto e quasi sempre, piangono, vivono, viaggiano, ascoltano musica, ballano e bevono un sacco di birre. Qualcuno addirittura studia e si prepara diligentemente all’esame. E intanto il cielo è diventato azzurro.

Però, più che altro, è figo se lo leggete, che spero sia un po’ come viverlo, perché quello era il mio intento mentre lo scrivevo. Farlo vivere a chi l’avrebbe letto, dico. Il tutto è raccontato un po’ come capita, in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward, che è il contrario del flashback, cioè racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po’ come quando lo vivi, l’anno della maturità, che è tutto un po’ un casino.”

Sofia Viscardi ha diciannove anni ed è milanese. Con Mondadori ha già scritto Succede, da cui è stato tratto un film. Questo è il suo secondo romanzo.

Abbastanza, Sofia Viscardi

Millennial Editor: le case editrici del Gruppo Mondadori cercano gli editor del futuro

Un progetto dedicato a giovani talenti con la passione per i libri

Le case editrici del Gruppo Mondadori lanciano Millennial Editor, progetto dedicato agli under 30 che sognano di diventare editor.
Un programma innovativo e inedito, indirizzato ai laureati in discipline umanistiche ed economiche, tramite il quale il Gruppo Mondadori offre ai millennial con una profonda passione per i libri e la lettura un’opportunità unica di inserimento nel mondo editoriale.

Einaudi, Electa, Mondadori, Piemme, Rizzoli, Sperling & Kupfer, Mondadori Education e Rizzoli Education, attraverso un processo di selezione in vari step, individueranno otto giovani talenti ai quali sarà garantito un periodo di due anni di lavoro e formazione come editor, attraverso un’assunzione con contratto di apprendistato.

I selezionati seguiranno un percorso lavorativo durante il quale si misureranno con le attività delle diverse aree editoriali e parteciperanno a sessioni formative con i professionisti di grande esperienza delle diverse case editrici del Gruppo.
Un’opportunità per imparare la professione a 360 gradi: non solo gli aspetti specifici del lavoro editoriale, ma anche quelli istituzionali, tecnici e gestionali, interagendo e collaborando con tutti i protagonisti della filiera del libro, a partire da autori e senior editor. Ogni partecipante svilupperà così le competenze chiave necessarie per affrontare le sfide di un mercato in continuo cambiamento.

Millennial Editor è sviluppato in collaborazione con Monster Italia, azienda specializzata in ricerca del personale, partner tecnico della fase di recruiting.
La propria candidatura può essere inoltrata, a partire da oggi, a questo link.
Dopo una prima selezione per titoli e competenze, nella seconda metà di marzo i candidati ritenuti idonei verranno coinvolti in un Edithon, una giornata a Palazzo Mondadori durante la quale incontreranno le figure di riferimento del progetto e, divisi in gruppi di lavoro, avranno l’occasione di mettersi alla prova.
Entro la fine di aprile, gli otto giovani individuati saranno destinati, a seconda della loro inclinazione, a una delle aree di saggistica, varia, narrativa o educational delle case editrici coinvolte: Einaudi, Electa, Mondadori, Piemme, Rizzoli, Sperling & Kupfer, Mondadori Education e Rizzoli Education.