mostre

Novecento di carta: i capolavori della grafica al Castello Sforzesco

Electa e il Castello Sforzesco presentano Novecento di carta, i capolavori della grafica italiana del XX secolo. Una mostra di disegni, incisioni e libri d’artista dei più celebri maestri del secolo scorso, conservati nelle raccolte civiche e nelle collezioni di Intesa Sanpaolo. Un’occasione per mostrare al pubblico internazionale del Castello una selezione di lavori provenienti da un patrimonio unico per qualità e varietà, e normalmente non visibile per ragioni conservative.

L’esposizione è una galleria di capolavori della grafica italiana del Novecento che si presenta come una sequenza di sceltissime “pagine d’album” idealmente da sfogliare. Un racconto per immagini di opere di protagonisti noti o notissimi, di una grande varietà di linguaggi, segnici o grafico-pittorici, e di tendenze che hanno attraversato il secolo breve. Oltre 200 opere tra disegni, incisioni e libri d’artista realizzate da 100 celebri maestri del secolo scorso.

Accanto al percorso antologico, che copre un arco temporale di circa un secolo, dagli ultimi anni ’60 dell’Ottocento alla fine degli anni ’70 del XX secolo, si innestano 8 focus di approfondimento sulle singole collezioni grafiche, dalla raccolta di Vittore Grubicy de Dragon ai disegni della Grande Guerra, dai libri d’artista ai progetti di Roberto Sambonet e Luciano Baldessari per le Triennali del 1951 e del 1960, dalle opere di Bepi Romagnoni, Marino Marini e Lucio Fontana al realismo in bianco e nero degli incisori promossi da Giovanni Testori.

In occasione di Novecento di carta la Soprintendenza Castello, in collaborazione con l’Area Biblioteche, organizza Milano Graphic Art, due giorni di eventi dedicati alla grafica d’arte (12 e 13 maggio 2018) tra esposizioni, dimostrazioni, laboratori didattici, incontri e visite guidate presso stamperie e studi d’artista. Il progetto, curato da un gruppo di studenti dell’Università Cattolica – corso di laurea in Scienze dei Beni culturali, con il coordinamento della Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, coinvolgerà maestri incisori e giovani artisti attivi sul territorio milanese, con l’intento di avvicinare il pubblico della città alle tecniche della stampa d’arte, del disegno e del libro d’artista.

Da venerdì 23 marzo 2018 a domenica 1 luglio 2018 al Castello Sforzesco, Sala Viscontea e Sala dei Pilastri (piazza Castello, 20121 Milano). Aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 17:30 (ultimo ingresso ore 17), chiusa il lunedì.

A Bergamo l’eco del mito di Raffaello

Bergamo accoglie la grande mostra Raffaello e l’eco del mito, che anticipa le celebrazioni dell’anniversario – nel 2020 – dei 500 anni dalla morte del maestro urbinate, attraverso un inedito percorso di oltre 60 opere. Un progetto della Fondazione Accademia Carrara, a cura di Maria Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio, coprodotto dalla nostra casa editrice Electa insieme a Marsilio e realizzato con la collaborazione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

Il percorso espositivo inizia con un’indagine sulle radici culturali di Raffaello, attivo tra Urbino, Perugia e Siena. In particolare la capacità dell’artista di assorbire ed elaborare le suggestioni provenienti dai colleghi e dall’antico in un linguaggio personale e di altissima qualità.

L’affascinante tema della fortuna di Raffaello nell’Ottocento è affrontato nella seconda parte della mostra. L’arrivo del San Sebastiano nella collezione di Guglielmo Lochis nel 1836 coincide con la ripresa d’interesse per la vicenda umana e artistica di Raffaello.

L’interesse per Raffaello prosegue senza soluzione di continuità nel Novecento e fino ai nostri giorni. De Chirico e Picasso, Luigi Ontani e Giulio Paolini, Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli sono alcuni degli artisti che si sono confrontati con Raffaello e con il suo mito, testimoniando quanto viva sia la figura del maestro di Urbino anche nella contemporaneità.

L’esposizione di Bergamo raccoglie prestiti straordinari provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane e internazionali, dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze all’Hermitage di San Pietroburgo, dalla Pinacoteca di Brera alla Galleria Nazionale di Roma, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia al Metropolitan Museum di New York, dalla National Gallery di Londra al Bode Museum di Berlino, dal Pushkin di Mosca al Louvre di Parigi.

Apertura

La mostra è aperta da sabato 27 gennaio 2018 a domenica 06 maggio 2018 presso la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (via San Tomaso 53, 24121 Bergamo).

Nuove mostre Electa a Napoli, Roma e Ferrara

La nostra casa editrice Electa chiude il 2017 con l’inaugurazione di tre nuove mostre in tre diverse città italiane, Napoli, Roma e Ferrara, che rimarranno aperte per gran parte del nuovo anno.

Carta bianca

Carta bianca. Capodimonte imaginaire è una vera e propria sfida che il Museo di Capodimonte di Napoli ha proposto a dieci personalità internazionali in diversi campi del sapere di diventare ‘curatori della loro sala ideale’ nel Museo di Capodimonte, selezionando liberamente circa dieci opere tra le 47.000 conservate. I dieci protagonisti, ciascuno con sensibilità, formazione, cultura, nazionalità e inclinazioni differenti, hanno avuto “carta bianca” e – all’interno dell’esposizione – guidano il visitatore attraverso la spiegazione delle proprie scelte.

La mostra nasce da un’idea di Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, e Andrea Viliani, direttore del museo Madre di Napoli. Carta bianca è una mostra-manifesto che – dopo aver invitato i curatori a esprimere una propria lettura dell’arte – invita il visitatore a riconsiderare l’idea del museo: Carta bianca è il museo soggettivo per ciascuno di noi.

Da martedì 12 dicembre 2017 a domenica 17 giugno 2018.
Museo di Capodimonte (via Miano 2, 80131 Napoli).

Citazioni pratiche

In occasione della celebrazione dei venti anni di apertura al pubblico, il Museo di Palazzo Altemps a Roma ospita la mostra Citazioni pratiche. Fornasetti a Palazzo Altemps.

La collezione di sculture e gli spazi di Palazzo Altemps – cortile, stanze affrescate, teatro – si confrontano con le ventisette incursioni artistiche realizzate da oltre ottocento pezzi di Fornasetti. Di sala in sala i temi del classico, delle rovine e delle antichità, rimandano a uno scambio a tratti spiazzante e irriverente, colto e sapiente, tra la collezione permanente di arte antica del Museo e le creazioni nate dall’immaginazione sfrenata e dall’invenzione surrealista di Fornasetti.

L’esposizione propone un itinerario che si apre nel cortile e si snoda nelle sale museali, in cui gli antichi capolavori scultorei e le decorazioni rinascimentali incontrano i lavori senza tempo di Fornasetti.

Da sabato 16 dicembre 2017 a domenica 6 maggio 2018.
Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps (piazza di Sant’Apollinare 46, 00186 Roma).

Ebrei, una storia italiana

La mostra Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni costituisce il primo segmento del percorso permanente del MEIS di Ferrara e racconta – per la prima volta con ampiezza – come la presenza ebraica si sia formata e sviluppata nella Penisola dall’età romana al Medioevo e come gli ebrei d’Italia abbiano costruito la propria peculiare identità, anche rispetto ad altri luoghi della diaspora.

Oltre duecento oggetti, fra i quali venti manoscritti, sette incunaboli e cinquecentine, diciotto documenti medievali, provenienti in gran parte dalla Genizah del Cairo (un significativo archivio dell’ebraismo medievale riscoperto nella capitale egiziana), quarantanove epigrafi di età romana e medievale e centoventuno tra anelli, sigilli, monete, lucerne, amuleti, poco noti o mai esposti prima, prestati da musei italiani e stranieri di primo piano. E un percorso espositivo coinvolgente, ricco di immagini, ricostruzioni ed esperienze offerte al visitatore.

Da giovedì 14 dicembre 2017 a domenica 16 settembre 2018.
Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (via Piangipane 81, 44121 Ferrara).

Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec

Dal 17 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018Palazzo Reale di Milano celebrerà Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) con una grande mostra monografica che ne evidenzia l’intero percorso artistico e i tratti di straordinaria modernità.

La mostra, a cura di Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e Claudia Zevi, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa, con il Musée Toulouse-Lautrec di Albi e l’Institut national d’histoire de l’art (INHA) di Parigi.

Il progetto espositivo, articolato in sezioni tematiche, conduce il visitatore a comprendere il fascino e l’importanza artistica del pittore bohémien che, senza aderire mai a una scuola, seppe costruire un nuovo e provocatorio realismo, sintesi estrema di forma, colore e movimento.

L’evoluzione stilistica dell’autore, di origine aristocratica ma testimone della Parigi dei bassifondi e delle case chiuse, viene delineata in tutte le sue fasi di maturazione, dalla pittura alla grafica, con particolare riguardo per la sua profonda conoscenza delle stampe giapponesi e per la passione verso la fotografia.

In mostra sono esposte oltre 250 opere di Toulouse-Lautrec, con ben 35 dipinti, oltre a litografie, acqueforti e la serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati dall’artista ‘maledetto’, provenienti dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi, da importanti musei e collezioni internazionali e da diverse collezioni private.

Canova, Hayez e Cicognara in mostra a Venezia

Dal 29 settembre 2017 al 2 aprile 2018 le Gallerie dell’Accademia di Venezia presentano la mostra Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia a cura di Fernando Mazzocca, Paola Marini e Roberto De Feo: nell’anno delle celebrazioni del bicentenario dell’apertura del museo, l’esposizione costituisce l’occasione per rievocare quella stagione di rilancio culturale che si afferma nel 1815 con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco, opera simbolo della città.

Il regista indiscusso di questa favorevole congiuntura fu il conte Leopoldo Cicognara, intellettuale e presidente dell’Accademia di Belle Arti, che insieme all’amico Antonio Canova, nume tutelare di questo progetto, e a Francesco Hayez, lavorò per dare vita ad un museo di rilievo internazionale, capace di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico della Serenissima, promuovendo allo stesso tempo l’arte contemporanea.

La mostra, con oltre 130 opere di rilievo, allestita negli spazi al pianterreno del museo mette in luce le figure dei protagonisti della vicenda – Leopoldo Cicognara, Antonio Canova, Francesco Hayez – e introduce alcuni dei temi più significativi che l’hanno caratterizzata: dal ritorno a Venezia delle opere d’arte asportate dai francesi, all’acquisizione della collezione di disegni del segretario dell’Accademia di Belle Arti di Milano Giuseppe Bossi; dalla ricostruzione dell’Omaggio delle Provincie Venete all’Austria, alla produzione degli artisti contemporanei, agli anni veneziani di George Byron, cruciali per lo sviluppo del Romanticismo.

Nel percorso, organizzato in dieci sezioni, spicca la riunione e il ritorno a Venezia dopo duecento anni, della serie di manufatti inviati nel 1818 alla corte di Vienna per il quarto matrimonio dell’imperatore Francesco I e noti come l’Omaggio delle Provincie Venete. Sono esposti la Musa Polimnia di Canova, dipinti, gruppi scultorei, due are e altrettanti grandi vasi di marmo, un tavolo realizzato in bronzo e legno con il piano ricoperto da pregiati vetri di Murano e preziose rilegature, opera dei migliori artisti e artigiani veneti del tempo, rappresentanti della più alta e unitaria produzione artistica del Neoclassicismo veneto.

La mostra è accompagnata da un catalogo Marsilio/ Electa, che si apre con un saggio di Fernando Mazzocca che inquadra la mostra con un focus storico-artistico su Canova, Cicognara e Hayez e la tutela del patrimonio e la promozione dell’arte contemporanea.

29 settembre 2017 – 2 aprile 2018

Gallerie dell’Accademia, Venezia

Orari: lunedì, 8:15-14:00; da martedì a domenica, 8:15-19:15

Informazioni e prenotazioni: tel. 041.5200345

www.mostrabicentenariogallerie.it

Hashtag ufficiali: #BicentenarioGallerieVenezia e #CanovaHayezCicognara

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“Tutto ciò che concerne Venezia è o fu degno d’ osservazione; il vederla fa l’effetto di un sogno, i suoi annali sono un romanzo”

Lord Byron

Bye bye Picasso

Dopo 81 giorni di apertura e un eccezionale afflusso di visitatori, il 10 luglio chiude la mostra Picasso a Napoli: Parade al Museo e Real Bosco di Capodimonte e all’Antiquarium di Pompei, curata da Sylvain Bellenger e Luigi Gallo.

Per festeggiare il successo dell’esposizione Capodimonte saluterà Picasso a Napoli con un fine settimana fitto di appuntamenti da non perdere: visite guidate gratuite, apertura serale con biglietto a 5 euro, concerti, incontri per il pubblico, insieme all’iniziativa #byebyePicasso che regala una foto istantanea a chi voglia “posare” con un’opera in mostra o con il sipario in Sala da Ballo: uno scatto-ricordo di Parade al Museo di Capodimonte.

Sabato 8 luglio:

  • visite guidate gratuite a cura dei Servizi Educativi, incluse nel biglietto della mostra, su prenotazione obbligatoria dalle ore 10.30 alle 21 – 13 turni con partenza fissa.
    Sarà data possibilità ai visitatori del Museo non prenotati di inserirsi in eventuali turni di visita che non abbiano raggiunto il numero massimo di partecipanti
    Info e prenotazioni: Progetto Museo tel. 081 440438 (lunedì – venerdì ore 10.00 – 14.00); info@progettomuseo.com;
  • #byebyePicasso
    dalle ore 17 alle 19.30 sarà possibile essere fotografati con le opere in mostra, o nella Sala da Ballo con l’enorme sipario. Centinaia di polaroid da portare a casa  in ricordo dell’allestimento di Parade  a Capodimonte;
  • apertura straordinaria fino alle ore 22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima); dalle ore 18.30 alle 22.30 ingresso con biglietto ridotto a 5 euro;
  • concerto Jazz alle ore  21.30 (Cortile) organizzato da MB Concerti e Ravello Creative L.A.B.
    Goldie Dee Jazz 4et feat.  Daniele Scannapieco – Sophisticated – jazz ballads & love songs
    Un ensemble di sei musicisti, colonne del jazz campano, dalle sonorità soul, black e R&B e la voce di Goldie Dee, giovanissima interprete dalla grande creatività ed eleganza: Gabriella Di Capua, voce; Daniele Scannapieco, sassofono; Bruno Salicone, pianoforte; Peppe La Pusata, batteria; Francesco Galatro, contrabbasso.

Domenica 9 luglio:

  • visite guidate gratuite a cura dei Servizi Educativi, incluse nel biglietto della mostra, su prenotazione obbligatoria.
    Inoltre, Luigi Gallo e Carmine Romano, curatori della mostra, saranno a disposizione del pubblico per approfondimenti e curiosità sul viaggio di Picasso e sul progetto mostra.
    Dalle ore 10.30 alle 17 – 8 turni con partenza fissa. Sarà data possibilità ai visitatori del Museo non prenotati di inserirsi in eventuali turni di visita che non abbiano raggiunto il numero massimo di partecipanti.
    Info e prenotazioni : Progetto Museo tel. 081 440438 (lunedì – venerdì ore 10.00 – 14.00); info@progettomuseo.com;
  • incontro aperto al pubblico alle ore 18 (sala della Culla)
    Capodimonte dopo Picasso – conversazione su arte, cultura e sviluppo nell’Europa di oggi tra Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania e Jack Lang, già ministro della Cultura francese. L’incontro sarà moderato da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte;
  • concerto jazz alle ore 20 (Belvedere), in collaborazione con il Conservatorio di San Pietro e Majella
    Dallo Swing all’Hard Bop – San Pietro a Majella Combo Jazz Orchestra – Musiche di Duke Ellington, Art Blakey e Charlie Mingus
    Emilia Zamuner, voce; Marco Sannini, tromba; Luciano Nini, sax alto/ soprano; Enzo Nini, sax tenore/flauto; Lello Palma sax baritono; Pietro Condorelli, chitarra; Paolo Zamuner, pianoforte; Dario Franco, contrabbasso; Antonio Romano, batteria.

Amori Divini al MANN

Dal 7 giugno al 16 ottobre 2017 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

La mostra Amori Divini propone al pubblico un viaggio nella storia del mito greco e della sua fortuna, affrontando il tema della seduzione e delle trasformazioni nelle sue molteplici manifestazioni. Traendo ispirazione dal vasto repertorio pompeiano, tra arte e letteratura classica, la mostra rilegge i miti di Danae, Leda, Dafne, Narciso e molti altri, indagandone i meccanismi di trasmissione e ricezione che attraverso i secoli li hanno resi parte integrante del nostro immaginario collettivo.
Più di 70 opere provenienti dai siti vesuviani e da alcuni tra i più prestigiosi musei italiani e stranieri – tra i prestatori il J. Paul Getty Museum di Los Angeles e il Kunsthistorisches Museum di Vienna – sono messe a confronto con una selezione di opere d’arte del XVI e XVII secolo, tra le quali spiccano i capolavori di Baccio Bandinelli, Bartolomeo Ammannati, Nicolas Poussin, Giambattista Tiepolo.
L’allestimento è a cura di stARTT, Studio di architettura e trasformazioni territoriali – Roma.
La mostra Amori Divini, a cura di Anna Anguissola e Carmela Capaldi con Luigi Gallo e Valeria Sampaolo, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’organizzazione di Electa, che ne cura anche il catalogo.

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New York New York. Arte italiana: la riscoperta dell’America

Dal 13 aprile al 17 settembre 2017 sarà aperta al pubblico la mostra NEW YORK NEW YORK. Arte Italiana: la riscoperta dell’America, a cura di Francesco Tedeschi, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Museo del Novecento e Intesa Sanpaolo – Gallerie d’Italia, in collaborazione con la casa editrice Electa.

Il percorso espositivo si snoda tra le due sedi museali e attraverso circa 150 opere racconta tante storie quanti sono gli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto negli Stati Uniti, e in particolare a New York, o solo immaginato il nuovo mondo,  tutti alla ricerca di uno spirito più libero e di modelli differenti rispetto alla vecchia Europa.

Negli spazi del Museo del Novecento è restituito l’immaginario americano e, in particolar modo, il rapporto intenso con la città di New York così come percepito dagli artisti italiani, con opere di Afro, Paolo Baratella, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero, Tano Festa, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Sergio Lombardo, Titina Maselli,  Costantino Nivola, Gastone Novelli, Vinicio Paladini, Fausto Pirandello, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Toti Scialoja, Tancredi, Giulio Turcato. Una sezione a sé è dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas in relazione a New York e agli artisti statunitensi.

Nelle Gallerie d’Italia a Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, è invece proposta un’ampia ricostruzione dei rapporti con le istituzioni, le gallerie e i collezionisti americani che hanno valorizzato la presenza artistica italiana sul territorio americano.

A partire dalla mostra XX Century Italian Art, tenutasi nel 1949 al Museum of Modern Art di New York, sono presentati alcuni capolavori di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Massimo Campigli, Marino Marini e Virgilio Guidi, per poi proseguire con opere di autori degli anni Cinquanta e Sessanta tra i quali Carla Accardi, Afro, Gianfranco Baruchello, Enrico Baj, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Alik Cavaliere, Ettore Colla, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Pino Pascali, Achille Perilli, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Giuseppe Santomaso, Mario Schifano, Francesco Somaini, Toti Scialoja ed Emilio Vedova.

Il Colosseo oltre l’epoca classica

Per la prima volta in una grande mostra – dall’8 marzo 2017 al 7 gennaio 2018 – la storia iconica dell’anfiteatro Flavio dopo l’età dei Cesari: Colosseo. Un’icona celebra, nell’ambulacro del secondo ordine dell’anfiteatro, la lunga e intensa vita del sito nei secoli, fino ai giorni nostri.

La Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, con Electa, promuove la rassegna incentrata sulla vita post-antica del monumento. La mostra è curata da Rossella Rea, Serena Romano e Riccardo Santangeli Valenzani.  Progetto di allestimento di Francesco Cellini e Maria Margarita Segarra Lagunes.

In sei sezioni ordinate cronologicamente, l’influenza storico-culturale dell’anfiteatro si riscontra negli ambiti più diversi: dalla pittura al restauro, dall’architettura all’urbanistica, dallo spettacolo alla letteratura, dalla sociologia alla politica.
Nel tempo, il monumento diventa simbolo per eccellenza di eternità e potenza, di civiltà e cultura. Ancora oggi all’attenzione della cronaca internazionale, il Colosseo è presente nell’immaginario collettivo non solo degli italiani: il suo mito continua.

Alla mostra si accompagna il volume The Colosseum Book e il catalogo, editi da Electa.

I capolavori ritrovati di Van Gogh in esclusiva a Capodimonte

Rubati dal Van Gogh Museum di Amsterdam nel 2002, ritrovati il 30 settembre 2016 in una casa di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli nel corso di un sequestro di beni a un gruppo di affiliati alla camorra, ora i due dipinti dell’artista olandese saranno esposti per 20 giorni in esclusiva al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli prima di rientrare nella sede museale originaria.

Da martedì 7 sino a domenica 26 febbraio le opere, recuperate grazie al lavoro della Guardia di Finanza e della Procura di Napoli, potranno essere ammirate al secondo piano del museo, accanto alla Sala del Caravaggio.

Si tratta di La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta (1882) e di Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen (1884-1885), due opere fondamentali per la comprensione della prima stagione pittorica dell’artista. Del litorale di Scheveningen esiste un altro dipinto, conservato negli Stati Uniti a Winona (Minnesota Marine Art Museum), mentre la tela che ritrae la chiesa di Nuenen ha un particolare valore affettivo poiché si tratta della chiesa di cui era pastore il padre di Van Gogh.

L’esposizione dei quadri prima del loro rientro in Olanda, accolta con entusiasmo anche dal Museo di Van Gogh di Amsterdam, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e finanziata dalla Regione Campania. Il progetto è attuato dalla Scabec Spa, organizzazione e catalogo sono a cura di Electa.