Premio Strega

Edoardo Albinati vince il Premio Strega 2016

Con 143 voti, La scuola cattolica di Edoardo Albinati (Rizzoli) ha vinto la settantesima edizione del Premio Strega.
La scuola cattolica è un’opera monumentale di milletrecento pagine in cui Albinati racconta gli anni Settanta partendo dagli anni trascorsi in un istituto scolastico privato del quartiere romano Trieste, frequentato anche dagli autori del famigerato “delitto del Circeo”. La narrazione di quel delitto, che sconvolse l’intero Paese, è lo spunto per indagare il mondo nella sua interezza, soffermandosi su temi centrali come l’educazione cattolica, la borghesia, i rapporti tra maschi e femmine, l’istituto della famiglia, l’adolescenza, il sesso, la violenza; il denaro, l’amicizia, la vendetta. Mescolando personaggi veri con figure romanzesche, professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi, Albinati costruisce una narrazione potente e inarrestabile che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo, e di mostrare il rovescio delle cose.

Mi considero solo il redattore di questo libro. Ringrazio chi mi ha dato l’idea di scriverlo, chi l’ha riletto e l’editore Rizzoli che ha deciso di pubblicarlo quando pensavo di smettere.

Edoardo Albinati
Edoardo Albinati vince il Premio Strega 2016

Edoardo Albinati è nato a Roma nel 1956 dove tuttora vive e insegna Lettere al carcere di Rebibbia, esperienza narrata nel diario Maggio selvaggio (Mondadori, 1999). Tra gli ultimi libri pubblicati, Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012), disponibile ora in Rizzoli Vintage.

Antonio Pennacchi è il vincitore del Premio Strega 2010

È Antonio Pennacchi il vincitore della 64esima edizione del Premio Strega con il romanzo Canale Mussolini.

Il libro di Pennacchi racconta la storia di una grande famiglia patriarcale contadina, che nel 1932, insieme ad altre tremila famiglie, viene trasferita dal Veneto nel Lazio a colonizzare le paludi dell’Agro Pontino appena bonificate dal Duce. Gli eroi di questa appassionante saga sono i Peruzzi, dal nonno capostipite, al Pericle, all’Adelchi, tre generazioni di braccianti che con puntiglioso accanimento si battono contro le sferzate del destino.

Con il largo disegno e l’ampio respiro di un poema, la narrazione intreccia le loro avventurose vicende con quelle, non meno travagliate, di mezzo secolo di storia italiana, dai primi moti contadini di inizio Novecento fino al secondo dopoguerra. Pennacchi rievoca quel passato con lucido spirito critico e, insieme, una sotterranea commozione, fondendoli in un racconto vasto e ricco, un’autentica epopea della bonifica, un grande romanzo italiano.