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L’Assemblea degli azionisti approva il bilancio 2020

  • Nominato il Consiglio di Amministrazione:

  • MARINA BERLUSCONI PRESIDENTE
  • ANTONIO PORRO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO MONDADORI

  • Nominato il Collegio Sindacale

L’Assemblea degli Azionisti di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitasi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 ed esaminato il bilancio consolidato 2020 del Gruppo Mondadori.

Come già comunicato lo scorso 18 marzo, il risultato netto del Gruppo, al netto della quota di pertinenza di terzi, è positivo per 4,5 milioni di euro: tale risultato, che riflette un impairment di 26,5 milioni di euro, si confronta con l’utile di 28,2 milioni di euro del 2019 (che includeva il risultato negativo di 2,6 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France).

L’Assemblea degli Azionisti ha deliberato, in conformità alla proposta del Consiglio di Amministrazione, di destinare l’utile netto di esercizio di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2020 (4.502.600,02 euro) interamente a riserva straordinaria, avendo la riserva legale già raggiunto il minimo legale, pari a un quinto del capitale sociale.

NOMINA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO ANTONIO PORRO
L’Assemblea ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione composto da 12 membri, che rimarrà in carica per tre esercizi fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Il Consiglio è stato eletto sulla base delle liste presentate dall’azionista Fininvest S.p.A., titolare di n. 139.355.950 azioni corrispondenti al 53,299% del capitale sociale e al 69,853% dei diritti di voto, e da un raggruppamento di azionisti formato da società di gestione del risparmio e investitori istituzionali che detengono complessivamente n. 9.856.881 azioni pari al 3,769% del capitale sociale.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione risulta così composto:

  • Marina Berlusconi (Presidente), Antonio Porro, Pier Silvio Berlusconi, Alessandro Franzosi, Elena Biffi, Danilo Pellegrino, Francesco Currò, Angelo Renoldi, Cristina Rossello, Paola Elisabetta Galbiati, Valentina Casella (tratti dalla lista di maggioranza presentata dall’azionista Fininvest S.p.A.);
  • Alceo Rapagna (tratto dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di azionisti formato da società di gestione del risparmio e investitori istituzionali).

La lista di maggioranza ha conseguito l’80,202% dei voti espressi in Assemblea.

La composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta l’equilibrio tra i generi previsto ai sensi dell’art. 147- ter, comma 1-ter del TUF.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi successivamente all’Assemblea e presieduto da Marina Berlusconi, ha nominato quale nuovo Amministratore Delegato Antonio Porro, conferendogli i relativi poteri di gestione.

Come comunicato lo scorso 10 novembre, la nomina di Antonio Porro, oltre che conforme agli esiti del piano di successione adottato dal Consiglio di Amministrazione, è coerente rispetto alle strategie del Gruppo orientate a una progressiva focalizzazione sul core business dei Libri.

Il Consiglio di Amministrazione ha quindi valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza, di cui all’art. 148 terzo comma del TUF e del Codice di Corporate Governance, in capo agli amministratori Elena Biffi, Paola Elisabetta Galbiati, Valentina Casella, Alceo Rapagna e Angelo Renoldi.

Nell’effettuare le proprie valutazioni il Consiglio ha fatto riferimento – tenuto conto tra l’altro di quanto previsto dall’art. 2 raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance – anche alla “Politica in materia di criteri di valutazione dei requisiti di indipendenza degli amministratori”, già adottata da Mondadori e disciplinante i criteri di significatività delle relazioni commerciali, finanziarie o professionali o remunerazioni aggiuntive, suscettibili di compromettere il requisito di indipendenza.

Con riferimento al consigliere Angelo Renoldi, il Consiglio – in considerazione dell’alto profilo professionale e del mantenimento in capo al medesimo della totalità degli ulteriori requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Corporate Governance – ha deliberato, in conformità anche al consolidato principio di prevalenza della sostanza sulla forma nelle valutazioni relative al già citato Codice, di disapplicare su base individuale il criterio, di cui alla raccomandazione 7 Lettera e) del Codice, relativa alla posizione di amministratore ricoperta per più di nove esercizi negli ultimi dodici esercizi.

Il Consiglio ha inoltre nominato i membri dei seguenti Comitati, in conformità con i principi fissati dal Codice di Corporate Governance:

  • Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità: Angelo Renoldi in qualità di Presidente (indipendente); Alceo Rapagna (indipendente); Cristina Rossello;
  • Comitato Remunerazione e Nomine: Angelo Renoldi in qualità di Presidente (indipendente); Elena Biffi (indipendente); Cristina Rossello;
  • Comitato Parti Correlate: Elena Biffi in qualità di Presidente (indipendente); Angelo Renoldi (indipendente); Paola Elisabetta Galbiati (indipendente).

Il Consiglio ha anche nominato, fino alla scadenza del mandato del Consiglio e quindi fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023:

  • Valentina Casella nella sua qualità di Lead Independent Director;
  • Alessandro Franzosi nel ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

I Consiglieri esecutivi sono: Marina Berlusconi in quanto il Presidente, pur privo di deleghe individuali di gestione, partecipa, di concerto con l’Amministratore Delegato, all’elaborazione delle strategie aziendali da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, Antonio Porro (Amministratore Delegato) e Alessandro Franzosi, qualificato quale Amministratore Esecutivo in relazione agli incarichi direttivi nella Società connessi alla qualifica di Direttore Amministrazione Finanza e Controllo.

I curricula dei componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione e l’ulteriore documentazione richiesta dalla normativa vigente sono disponibili nella sezione Governance del sito www.gruppomondadori.it.

Sulla base delle informazioni a disposizione della Società, si comunica che, alla data odierna, i Consiglieri che detengono partecipazioni nel capitale sociale di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. sono:

  • Pier Silvio Berlusconi n. 172.000 azioni;
  • Alessandro Franzosi n. 20.000 azioni;
  • Antonio Porro n. 120.610 azioni.

NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE
L’Assemblea ha nominato anche il Collegio sindacale che risulta così composto:

  • Sara Fornasiero, in qualità di Presidente (tratta dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di azionisti formato da società di gestione del risparmio e investitori istituzionali);
  • Ezio Maria Simonelli e Flavia Daunia Minutillo in qualità di Sindaci effettivi (tratti dalla lista di maggioranza presentata dall’azionista Fininvest S.p.A.);
  • Emilio Gatto e Annalisa Firmani, in qualità di Sindaci supplenti (tratti dalla lista di maggioranza presentata dall’azionista Fininvest S.p.A.);
  • Mario Civetta, in qualità di Sindaco supplente (tratto dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di azionisti formato da società di gestione del risparmio e investitori istituzionali).

La lista di maggioranza ha conseguito l’80,202% dei voti espressi in Assemblea.

La composizione del Collegio sindacale rispetta l’equilibrio tra i generi previsto ai sensi dell’art. 148, comma 1-bis del TUF.

I curricula dei componenti del Collegio Sindacale e l’ulteriore documentazione richiesta dalla normativa vigente sono disponibili nella sezione Governance del sito www.gruppomondadori.it.

Sulla base delle informazioni a disposizione della Società, si comunica che, alla data odierna, nessun membro del Collegio Sindacale detiene partecipazioni nel capitale sociale di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

Il Consiglio, sulla base delle dichiarazioni rese dal Presidente del Collegio Sindacale Sara Fornasiero, nonché dai Sindaci Effettivi, Ezio Maria Simonelli e Flavia Daunia Minutillo, e delle informazioni a disposizione della Società, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza sia ai sensi dell’art. 148 terzo comma del TUF sia del Codice di Corporate Governance in capo ai componenti del Collegio Sindacale.

L’Assemblea degli Azionisti ha deliberato sulle seguenti ulteriori materie all’ordine del giorno:

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
L’Assemblea ha approvato la prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti. L’Assemblea ha altresì deliberato in senso favorevole sulla seconda sezione della stessa Relazione.

Rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie
A seguito della scadenza del termine relativo alla precedente autorizzazione deliberata il 22 aprile 2020, l’Assemblea ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie.
Alla data odierna Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 1.838.326 azioni proprie, pari allo 0,703% del capitale sociale.

Si riportano di seguito, anche con riferimento alle disposizioni dell’art. 132 del D. Lgs. 58/1998 e dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti 11971/1999, le informazioni relative all’autorizzazione rilasciata dall’Assemblea.

Motivazioni
Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale od operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione o di controllo dell’Emittente o di una società collegata o agli Azionisti.

Durata
La durata dell’autorizzazione all’acquisto è stabilita fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è accordata senza limiti temporali in ragione dell’assenza di previsioni al riguardo ai sensi delle vigenti disposizioni e dell’opportunità di consentire al Consiglio di Amministrazione di avvalersi della massima flessibilità, anche in termini temporali, per effettuare gli atti di disposizione delle azioni.

Numero massimo di azioni acquistabili
L’autorizzazione consente l’acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. del valore nominale di euro 0,26 cadauna in una o più volte in misura liberamente determinabile dal Consiglio di Amministrazione fino ad un numero massimo di azioni che – tenuto anche conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio –  non sia complessivamente eccedente  il 10% del capitale sociale ai sensi dell’art. 2357, comma 3, Codice Civile.

Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo
Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto del principio di parità di trattamento degli azionisti previsto dall’art. 132 del TUF, secondo qualsivoglia delle modalità di cui all’articolo 144-bis del Regolamento Emittenti, da individuarsi di volta in volta, e da ogni altra normativa vigente, nonché, ove applicabili, dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.
Inoltre le operazioni di acquisto di azioni potranno essere effettuate anche con le modalità previste dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) n. 2016/1052 al fine di beneficiare, ove ne sussistano i presupposti, dell’esenzione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato con riferimento all’abuso di informazioni privilegiate e manipolazione di mercato.

Per quanto concerne le operazioni di disposizione, l’autorizzazione consentirebbe l’adozione di qualunque modalità opportuna per corrispondere alle finalità perseguite – ivi incluso l’utilizzo delle azioni proprie al servizio di piani di incentivazione azionaria e/o della cessione di diritti reali e/o personali e/o prestito titoli – da eseguirsi sia direttamente, sia per il tramite di intermediari, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Fermo restando che gli acquisti di azioni proprie verrebbero effettuati nel rispetto dei termini, delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa anche comunitaria applicabile e dalle Prassi di Mercato Ammesse, il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato per un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, aumentato del 10%.
Si applicherebbero comunque, in termini di prezzi di acquisto, le ulteriori condizioni di cui all’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 sopra richiamate.
In relazione al disposto dell’art. 2357, comma 1, del Codice Civile, gli acquisti verrebbero comunque effettuati nei limiti della riserva disponibile “riserva straordinaria” quale risultante dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.

In ogni caso, gli acquisti verrebbero effettuati, in termini di definizione dei volumi e dei prezzi unitari, in conformità alle condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052, e in particolare:

  • non verranno acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto;
  • in termini di volumi, non verrà acquistato in ogni giorno di negoziazione un volume superiore al 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nei 20 giorni di negoziazioni precedenti alle date di acquisto.

Gli acquisti inerenti l’attività di sostegno della liquidità del mercato, saranno anche effettuati in conformità alle condizioni previste dalle Prassi di Mercato Ammesse.

Piano di performance share 2021-2023
L’Assemblea degli Azionisti riunitasi oggi ha approvato, ai sensi dell’art. 114-bis del D. Lgs. 58/1998 e in continuità con l’introduzione dello strumento performance share approvata negli scorsi esercizi per la remunerazione di medio-lungo termine degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici, l’istituzione di un Piano di Performance Share per il triennio 2021-2023 riservato al neo nominato Amministratore Delegato, al CFO – Consigliere esecutivo e ad alcuni manager della Società che abbiano in essere un rapporto di lavoro e/o amministrazione con la Società o con le società controllate dalla stessa alla data di attribuzione delle azioni, in conformità alle condizioni già comunicate al mercato lo scorso 18 marzo 2021, ai sensi dell’art. 84 bis comma 1 del Regolamento Emittenti 11971/1999.

Per la descrizione in dettaglio del Piano di Performance Share 2021-2023, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto piano, si rinvia al Documento Informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi del regolamento Consob n.11971/1999 e alla relazione illustrativa, pubblicati sul sito internet della Società www.gruppomondadori.it nella sezione Governance/Assemblea degli Azionisti.

Il verbale dell’Assemblea degli Azionisti odierna sarà messo a disposizione del pubblico secondo modalità e termini di legge.

 

Gruppo Mondadori: pubblicazione Relazione finanziaria annuale 2020 e ulteriore documentazione per l’assemblea degli azionisti

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance), la seguente documentazione per l’Assemblea degli Azionisti, prevista per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021:

  • Relazione finanziaria annuale 2020, comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, la relazione sulla gestione (inclusiva della Dichiarazione non finanziaria), le attestazioni di cui all’articolo 154 bis, comma 5 del D.Lgs n. 58/1998 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., le relazioni della società di revisione e la relazione del Collegio sindacale;
  • Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti (redatta ai sensi degli art. 123-ter del TUF e 84-quater del Regolamento Emittenti);
  • Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, riferita all’esercizio 2020.

Si informa inoltre che presso la sede legale è altresì disponibile il prospetto riepilogativo previsto dall’art. 2429 cod. civ.

Approvati dal CdA i risultati al 31 dicembre 2020

I risultati conseguiti nell’esercizio sono significativamente superiori alle prime indicazioni e aspettative e di assoluto rilievo considerando le limitazioni imposte dalla situazione emergenziale

  • Ricavi netti a 744 milioni di euro rispetto a 884,9 milioni di euro del 2019;
  • EBITDA adjusted a 98,1 milioni di euro rispetto a 110,4 milioni di euro del 2019, con marginalità pari al 13,2%, in crescita rispetto al 2019;
  • Risultato netto di Gruppo positivo per 4,5 milioni di euro (che include un impairment di 26,5 milioni di euro) rispetto a 28,2 milioni di euro nel 2019;
  • PFN ante IFRS16 in miglioramento di oltre il 70%: scesa a -14,8 milioni di euro rispetto a  -55,4 milioni di euro del 2019, grazie alla continua positiva generazione di cassa ordinaria pari a 51,2 milioni di euro

OUTLOOK

  • Ricavi in leggera crescita (low single-digit);
  • EBITDA adjusted con marginalità tra l’11% e il 12% sostanzialmente stabile rispetto al 2020, al netto dei ristori;
  • Risultato netto in forte crescita;
  • Cash flow ordinario tra 40 e 45 milioni di euro;
  • PFN ante IFRS16 attesa positiva

La solidità finanziaria consente di perseguire eventuali opportunità di acquisizioni e di creare le condizioni per un ritorno al dividendo a valere sul risultato dell’esercizio 2021

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO A RISERVA STRAORDINARIA

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS 2020
L’esercizio 2020 è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, e della conseguente applicazione, a partire da marzo, di misure di contenimento che hanno comportato una consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività economiche, compresi i business nei quali Mondadori opera ed è leader[1], e il prevalere di un quadro congiunturale di grave crisi.

In tale contesto il Gruppo Mondadori ha saputo, da un lato, beneficiare della resilienza mostrata dal mercato del libro – che ormai costituisce la componente di business largamente prevalente, contribuendo per il 92% alla redditività del Gruppo – dall’altro, mettere in atto, in maniera tempestiva e efficace, una serie di interventi mirati.

Tali azioni sono state volte sia a garantire ai propri dipendenti condizioni di lavoro in sicurezza – anche favorendo lo smart working – sia a consentire la continuità aziendale.

A difesa della redditività del Gruppo è stato varato un incisivo piano di contenimento dei costi operativi e di struttura, pari a circa 48 milioni di euro, che ha permesso alla società di aumentare la propria efficienza e sostenere la redditività anche in un contesto fortemente deteriorato.

Gli interventi messi in atto dal management hanno visto anche il ricorso agli ammortizzatori sociali resi disponibili dalle autorità di governo, ulteriori azioni di contenimento del costo del lavoro – quali il blocco delle politiche retributive, lo smaltimento delle ferie, il blocco delle assunzioni -, importanti risparmi nell’ambito delle spese a carattere discrezionale, quali marketing e pubblicità,  nonché la rinegoziazione, per quanto riguarda il network di librerie, di contratti di locazione.

Entrando in maggiore dettaglio, preme sottolineare come nel corso del 2020 il mercato del libro abbia mostrato una straordinaria capacità di recupero: in seguito alla graduale riapertura delle librerie, dopo il primo lockdown, il settore ha evidenziato una costante ripresa, culminata in una crescita nel quarto trimestre del 17% circa (rispetto al medesimo periodo del 2019); con riferimento all’intero anno, l’incremento del mercato si è collocato al 3,3%.

Contributo importante al dinamismo mostrato dal mercato del libro è venuto dallo sviluppo del canale e-commerce, cresciuto nel 2020 a doppia cifra, e dall’aumentata penetrazione dei libri in formato digitale (e-book e audiolibri), la cui incidenza sui ricavi totali del settore si colloca al 7,4%.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2020
Tenuto conto del generale scenario di crisi nel quale il Gruppo si è trovato a operare, i risultati conseguiti nell’esercizio 2020 sono significativamente superiori alle prime indicazioni e aspettative, e di assoluto rilievo considerando le limitazioni imposte dalla situazione emergenziale.

I ricavi consolidati si sono attestati a 744 milioni di euro, con una contrazione del 15,9% rispetto agli 884,9 milioni di euro del 2019. Al netto della variazione di perimetro dell’area Media, determinata dalle cessioni a fine 2019 di cinque testate, il decremento dei ricavi si attesta al 14% circa, in buona parte riconducibile agli effetti del Covid-19.

L’EBITDA adjusted è pari a 98,1 milioni di euro, in calo di 12,3 milioni di euro rispetto al 2019 (110,4 milioni di euro). Tale performance riflette sia i rilevanti effetti delle azioni di pronta reazione e contrasto poste in atto dal Gruppo per fronteggiare le conseguenze del Covid-19 – che hanno consentito di ridurre i costi operativi e di struttura di 48 milioni di euro circa -, sia i contributi riconosciuti a ristoro delle mostre sospese, annullate o rinviate a causa della pandemia.

Per quanto riguarda il Gruppo nel suo complesso, di particolare rilievo la redditività percentuale, pari al 13,2% rispetto al 12,5% registrato nel 2019, che denota l’efficacia dello sforzo gestionale compiuto.

L’EBITDA è pari a 84,6 milioni di euro, in diminuzione di 18 milioni di euro circa rispetto a 102,9 milioni di euro dello scorso esercizio, per effetto delle dinamiche già descritte e di maggiori componenti non ordinarie negative per complessivi 6 milioni di euro.

L’EBIT è di 14,8 milioni di euro, in contrazione di 48 milioni di euro circa rispetto al 2019, per effetto di maggiori ammortamenti e svalutazioni per un totale di 30 milioni di euro circa: si segnala la svalutazione di TV Sorrisi e Canzoni, di altri brand e dell’avviamento per un ammontare complessivo pari a 26,5 milioni di euro nonché l’avvio del processo di ammortamento di TV Sorrisi e Canzoni (3,5 milioni di euro). La svalutazione, risultante dall’impairment test, è principalmente conseguenza della forte discontinuità rilevata dai mercati di riferimento del business dei periodici che ne ha accelerato i trend di flessione per quanto concerne sia la raccolta pubblicitaria, in particolare relativa alle attività print tradizionali, sia la dinamica delle diffusioni nei canali edicola e abbonamenti.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 1,5 milioni di euro rispetto a 50,6 milioni di euro del 2019. Oltre a quanto già evidenziato, sulla contrazione incide anche la crescita degli oneri finanziari (da 2,2 milioni di euro a 4,1 milioni di euro) riconducibile alla contabilizzazione, nell’esercizio 2019, nella posta in questione, di due componenti positive: un provento legato all’adeguamento del costo ammortizzato ai sensi dell’IFRS9 e un rimborso di imposta sostitutiva.

L’adeguamento del valore della partecipazione residua in Reworld Media al prezzo di Borsa al 31 dicembre 2020 (pari a 3,17 euro rispetto a 2,75 euro del 31 dicembre 2019), unitamente alle cessioni dei titoli della società realizzate nel corso del quarto trimestre dell’esercizio, ha determinato l’iscrizione di una plusvalenza pari a 0,6 milioni di euro.

Il risultato delle società collegate (consolidate a equity) è risultato negativo per 7,3 milioni di euro, ma in miglioramento rispetto al 2019 anche grazie al dimezzamento della partecipazione nella società che edita Il Giornale (SEE), benché in larga parte compensato dall’ulteriore deterioramento del risultato delle altre partecipazioni dell’area Media (Attica Publications, SEEC) e di Mediamond, frutto della dinamica congiunturale.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 4,5 milioni di euro[2], rispetto a 28,2 milioni di euro del 2019 (che includeva il risultato negativo di 2,6 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France).

La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 31 dicembre 2020 si attesta a -14,8 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -55,4 milioni di euro di fine 2019, per effetto della rilevante generazione di cassa registrata nell’esercizio.

La posizione finanziaria netta IFRS16 è pari a -97,6 milioni di euro e include il debito finanziario derivante dall’applicazione dell’IFRS16 di 82,8 milioni di euro.

Il cash flow ordinario si è attestato a 51,2 milioni di euro, in crescita rispetto a 48,4 milioni di euro del 2019 (attività in continuità), anche per effetto dell’incasso dei ristori[3], a conferma della stabile capacità di generazione di cassa del business anche in un contesto fortemente deteriorato.

Il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 1.845 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.018 unità del 31 dicembre 2019, per effetto della prosecuzione degli interventi volti a incrementare l’efficienza delle singole aree aziendali.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
La capacità dimostrata dal Gruppo Mondadori, nel corso del 2020, di reagire prontamente a un contesto fortemente deteriorato nonché la solidità finanziaria evidenziata dalla situazione patrimoniale di fine anno giustificano, sotto il profilo operativo, un atteggiamento di complessivo ottimismo circa l’evoluzione futura del business e i risultati conseguibili dal Gruppo nel nuovo esercizio.

Da un punto di vista strategico il Gruppo è dotato di tutte le risorse, manageriali e finanziarie indispensabili a proseguire il percorso di rafforzamento dei core business, di espansione in nuovi segmenti del settore editoriale o adiacenti a esso e di eventuale razionalizzazione di attività non strategiche, coerentemente perseguito nel corso degli ultimi anni, anche attraverso operazioni di M&A.

Più in dettaglio, nel 2021 il Gruppo Mondadori intende proseguire nell’opera di consolidamento della propria leadership nell’area Libri – sia nel segmento dell’editoria scolastica sia Trade, aumentandone la rilevanza e l’incidenza sul complesso delle attività del Gruppo – e di completamento delle proprie competenze e offerta in ambito digitale.

Per quanto riguarda gli obiettivi economico-finanziari del Gruppo – riferiti a un perimetro di business che non presenta variazioni rispetto a quello attuale – si sottolinea quanto segue:

  • Ricavi e EBITDA

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2021 consentono di stimare ricavi in leggera crescita (low single-digit) e un EBITDA adjusted che riflette una marginalità che si colloca tra l’11% e il 12% e che, pertanto, delinea un quadro che – in assenza dei ristori dei quali ha beneficiato l’esercizio 2020 – evidenzia una sostanziale stabilità della redditività operativa del Gruppo.

Tale conferma è il frutto di un rinnovato sforzo di contenimento dei costi volto a contrastare il venir meno degli interventi a carattere temporaneo, in primis relativi al costo del lavoro, dei quali il Gruppo ha potuto beneficiare nell’esercizio scorso.

  • Utile netto

Il risultato netto dell’esercizio 2021 è previsto in forte crescita anche per due effetti “one-off”:

  • l’impatto sul risultato del 2020 della svalutazione di alcune poste patrimoniali della quale al momento non ci si attende una riproposizione nel nuovo esercizio;
  • il probabile ricorso da parte del Gruppo all’agevolazione dell’affrancamento fiscale di parte dell’attivo immateriale che darebbe luogo alla contabilizzazione di una componente fiscale positiva.
  • Business Unit

Con riferimento alle singole Business Unit lo scenario prospettico si presenta come segue:

  • Libri Trade: l’area è attesa affrontare un mercato caratterizzato da una crescita contenuta con un piano editoriale competitivo che dovrebbe consentire di conseguire tassi di crescita superiori a quelli del mercato e, quindi, di incrementare la propria market share. La crescita dei costi operativi derivante, come già detto, principalmente dal venir meno degli ammortizzatori sociali, non può essere totalmente neutralizzata dagli interventi di efficientamento della struttura programmati dal management e, conseguentemente, erode, seppur in maniera contenuta, la redditività operativa della business unit;
  • Libri Scolastica: la previsione di maggiori cambi adozionali legittima l’aspettativa di una crescita del mercato e dei ricavi della business unit. La crescita più contenuta (rispetto all’area Trade) dei costi operativi viene neutralizzata dalle politiche di cost cutting messe in atto dal management che, quindi, consentono di mantenere sostanzialmente stabile la redditività dell’area;
  • Museale: l’attenuazione dei vincoli, in chiave anti Covid-19, alla gestione delle attività museali consente di ipotizzare una modesta “ripartenza” e un contenuto miglioramento dei ricavi e della redditività, al netto di indennizzi e ristori riconosciuti nel 2020;
  • Retail: la profonda revisione di organizzazione e processi, la razionalizzazione del portafoglio dei punti vendita, la continua focalizzazione sul prodotto libro nell’ambito di una più generale semplificazione dell’offerta sono attese favorire un significativo incremento di redditività;
  • Media: mercato della pubblicità sia print sia digitale in recupero rispetto al 2020; a fronte di ricavi complessivi dell’area in lieve contrazione, redditività percentuale sostanzialmente stabile grazie alla prosecuzione degli interventi di ottimizzazione delle strutture e al continuo rafforzamento dell’area digitale.
  • Cash Flow e Posizione Finanziaria Netta

Il Gruppo è atteso, nel 2021, confermare la capacità di generazione di cassa evidenziata negli ultimi esercizi, compreso un 2020 denso di avversità. In particolare l’aspettativa per il nuovo esercizio è che il cash flow ordinario possa collocarsi in un intervallo compreso tra 40 e 45 milioni di euro.

Tale previsione consente di ipotizzare che al termine dell’esercizio, in assenza di operazioni di acquisizione a carattere “transformational” e escludendo gli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16, la posizione finanziaria netta consolidata sia positiva.

Considerando viceversa gli impatti dell’IFRS16 è lecito assumere che l’indebitamento finanziario di Gruppo risulti non superiore a 0,8x EBITDA adjusted.

Come già indicato, la solidità finanziaria consente di ritenere che nel corso dell’esercizio il Gruppo possa perseguire in maniera convinta e attiva eventuali opportunità di acquisizione che dovessero presentarsi così come creare le condizioni per il ritorno, a partire dal 2022 a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021, a una politica di remunerazione degli azionisti.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

A causa dell’emergenza Covid-19 e delle misure sanitarie ad essa collegate, il mercato del libro Trade ha registrato, alla fine del primo semestre, un calo, del 10,1% a valore rispetto al 2019, frutto di una contrazione generatasi prevalentemente nei mesi di marzo (-29,2%) e aprile (-45,8%).

La forte crescita sperimentata nel terzo trimestre (+8,4% rispetto al 2019) e soprattutto nel quarto trimestre (+16,8% rispetto al 2019) ha consentito al mercato un importante recupero, concretizzatosi a fine anno in un incremento a valore del 3,3%[4], prevalentemente trainato dalla crescita a doppia cifra del canale e-commerce.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership, con una quota di mercato che si è attestata al 24,8%.

Nel corso del 2020, 4 titoli delle case editrici del Gruppo si sono posizionati nella classifica dei primi dieci libri più venduti a valore dell’anno, e 10 titoli tra i primi venti[5].

In particolare: “Fu sera e fu mattina” di K. Follett (Mondadori) al primo posto assoluto, “Insieme in cucina” di B. Rossi (Mondadori Electa) al sesto, “Come un respiro” di F. Ozpetek e “La misura del tempo” di G. Carofiglio (Einaudi) rispettivamente al nono e decimo posto.

Nel segmento della scolastica, il cui mercato ha subìto, a causa della pandemia, un calo stimato del 7%[6], le case editrici del Gruppo Mondadori hanno conseguito una quota di mercato pari al 22,1%, superiore a quella del 2019, grazie ai positivi risultati della campagna adozionale del 2020.

I ricavi dell’Area nell’esercizio 2020 si sono attestati a 422,9 milioni di euro, in flessione dell’11,6% rispetto ai 478,4 milioni di euro dell’esercizio precedente. In particolare:

  • l’area Trade ha visto una riduzione del 5,6%;
  • l’area Educational ha registrato una contrazione del 16,7%, attribuibile alla sostanziale interruzione delle attività nel settore museale: a causa delle misure restrittive finalizzate al contenimento della pandemia, l’area ha visto la propria operatività radicalmente compromessa dalla chiusura dei siti e delle mostre nonché dal sostanziale azzeramento dei flussi turistici anche durante tutta la stagione estiva.

Nell’ultimo trimestre dell’anno, l’attività museale ha però potuto beneficiare di contributi che hanno parzialmente compensato, a livello di marginalità, gli effetti delle chiusure dei siti archeologici e della sospensione delle mostre, e delle altre misure di contenimento del contagio.

I ricavi relativi alle vendite di e-book e degli audiolibri, che nel 2020 hanno rappresentato il 7,8% dei ricavi editoriali complessivi, hanno registrato un significativo incremento (+27,1%), favoriti dal periodo di lockdown (marzo-maggio) che ha limitato l’operatività del canale fisico. Le ore di ascolto del catalogo audiolibri sono aumentate di oltre l’87% rispetto al 2019, mentre il numero di download degli e-book è aumentato del 21,9%.

L’EBITDA adjusted dell’area Libri si attesta a 87,5 milioni di euro rispetto a 94,5 milioni di euro del 2019, in diminuzione per effetto principalmente della dinamica negativa dei ricavi dell’area Trade e delle attività museali, solo parzialmente compensati dai ristori ottenuti che, al netto dei correlati accantonamenti effettuati, ammontano a circa 8 milioni di euro.

L’EBITDA reported è risultato pari a 84,8 milioni di euro rispetto a 94 milioni di euro del 2019, con un trend coerente con le dinamiche sopra citate.

L’EBIT è pari a 69,4 milioni di euro rispetto a 81,4 milioni di euro del 2019, evidenziando una contrazione maggiore anche per effetto dei maggiori ammortamenti contabilizzati nell’esercizio 2020 derivanti dai maggiori investimenti relativi alla creazione dei testi scolastici nell’area Educational.

  • RETAIL

Come già precedentemente indicato, il mercato del libro (che genera oltre l’80% dei ricavi[7] dell’Area) ha mostrato nel corso del 2020 una significativa crescita rispetto al 2019 (+3,3%[8]), prevalentemente trainata dall’incremento a doppia cifra delle vendite del canale e-commerce, che ha beneficiato delle restrizioni imposte ai canali fisici dall’emergenza Covid-19: nel corso dell’esercizio le autorità hanno imposto la chiusura a partire dal 12 marzo 2020 e fino ai primi giorni di maggio (primo lockdown) delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale, oltreché dei punti vendita ubicati nei centri commerciali, per diversi giorni festivi e prefestivi e durante i fine settimana nell’ultimo trimestre dell’anno (secondo lockdown).

Nel 2020, per effetto delle misure governative sopra richiamate, l’area Retail ha registrato ricavi per 153,7 milioni di euro, in calo di 33,2 milioni di euro (-18% circa) rispetto ai 186,9 milioni di euro del 2019, di cui circa la metà relativi a prodotti diversi dal Libro.

Se nei primi sei mesi dell’anno le vendite sono risultate inferiori del 27,5% rispetto al pari periodo del 2019, nella seconda metà dell’anno Mondadori Retail ha registrato un miglioramento della performance (-10,2% rispetto al 2019), in particolare per la significativa ripresa del prodotto Libro. Tale ripresa è stata conseguita in special modo nel terzo trimestre, che ha rilevato ricavi in sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno, mentre gli ultimi mesi dell’anno hanno risentito del rinnovo delle misure restrittive.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei ricavi per canale, si sottolinea la migliore performance del franchising rispetto alla rete dei negozi diretti, la cui operatività è stata maggiormente compromessa dagli interventi restrittivi disposti dalle autorità, e la significativa crescita dell’online (+47,7% rispetto al 2019).

Nonostante la significativa flessione dei ricavi, l’Ebitda adjusted di Mondadori Retail del 2020 è positivo per 1,3 milioni di euro, con una riduzione di soli 3,8 milioni di euro rispetto al 2019.

Tale risultato è stato ottenuto grazie a un’intensa attività di manutenzione e rinnovamento della rete dei negozi fisici (apertura di 18 negozi franchising e 2 negozi diretti), di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione di organizzazione e processi realizzata dalla seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta della crisi sanitaria.

L’EBITDA reported è risultato pari a –2,7 milioni di euro (rispetto a +2,9 milioni del 2019) a causa di componenti straordinarie, che includono principalmente costi di ristrutturazione e la chiusura di un contenzioso relativo all’imposta IMU degli anni 2013 – 2019.

L’EBIT (che include, per l’applicazione dell’IFRS16, tra le componenti di costo, gli ammortamenti figurativi relativi ai negozi a gestione diretta) è pari a -13 milioni di euro (rispetto a -7,7 milioni di euro del 2019) e risulta ugualmente impattato dalle componenti straordinarie sopra citate.

  • MEDIA

Nel 2020 il mercato pubblicitario ha registrato un calo complessivo del 15,3%, risentendo pesantemente degli effetti negativi conseguenti all’emergenza sanitaria Covid-19. Tutti i canali hanno registrato nel periodo una contrazione, tra cui il digital -0,8% e periodici -36,6%[9].

Il solo segmento della raccolta pubblicitaria digitale ha evidenziato a partire dal terzo trimestre del 2020 una netta inversione di tendenza, concretizzatasi, nel quarto trimestre, in una crescita del 12% circa rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.

Nel 2020 il mercato delle diffusioni dei periodici, nei canali edicola e abbonamenti, è diminuito dell’11,8%[10]. Il comparto dei collaterali ha registrato un andamento negativo, pari a -17,5% per gli allegati ai periodici[11].

In questo contesto, il Gruppo Mondadori si è confermato l’editore multimediale leader in Italia: nel print, con una quota di mercato diffusionale pari al 24,2%[12] e 10,2 milioni di lettori (di cui 6,8 milioni donne)[13]; nel web, con una reach nel mese di dicembre pari all’83,5% e circa 34 milioni di utenti unici nel mese di dicembre 2020[14]; nei social, con una fan base aggregata di 36,5 milioni di persone e 106 profili[15].

Nell’esercizio 2020 l’area Media ha registrato ricavi per 197,6 milioni di euro (-23% rispetto a 256,6 milioni di euro del 2019; -17,5% al netto delle testate cedute a fine 2019).

Nel quarto trimestre dell’anno il calo si è attestato al 18,2% (-12,8% circa a parità di testate), con un significativo recupero delle attività digitali che hanno mostrato una crescita del 17,3% (+20,8% a perimetro omogeneo) rispetto al quarto trimestre 2019.

In particolare nell’esercizio 2020:

  • i ricavi pubblicitari sono risultati in contrazione del 28% circa a livello totale; si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dall’emergenza sanitaria in corso che ha, tra l’altro, imposto la cancellazione nel 2020 di un importante evento quale il Salone del Mobile. Depurando dalle discontinuità di perimetro, la riduzione risulterebbe pari al 23%, con il segmento print a -41% e la raccolta pubblicitaria digitale in sostanziale stabilità (+0,3% rispetto al 2019).

Nell’ultimo trimestre dell’anno, a fronte di una prosecuzione della flessione, seppur mitigata, nella raccolta legata alle testate cartacee (-22% circa a pari perimetro), i ricavi derivanti dalla raccolta digital hanno rilevato – come già indicato – una crescita di circa il 21%.

  • i ricavi derivanti dalle diffusioni (edicola e abbonamenti) sono risultati inferiori del 24% circa, in virtù sia della cessione delle cinque testate già menzionate sia dell’impatto del Covid-19; a pari perimetro, il calo si sarebbe attestato intorno al 14%.
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali sono calati del 26% circa rispetto al 2019 (-24% circa al netto dalla cessione delle cinque testate).

Nel 2020 l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari della business unit si attesta al 57% (dal 42% del 2019).

L’EBITDA adjusted dell’area Media nel 2020 è pari a 7,9 milioni di euro, con una flessione di 3,3 milioni di euro rispetto a 11,3 milioni di euro del 2019.

La sensibile contrazione dei ricavi è stata attutita da efficaci misure di contenimento dei costi operativi, che hanno consentito di limitarne l’impatto negativo sulla redditività, e dall’ottimo risultato delle attività digitali, che hanno generato una marginalità superiore al 2019.

A fronte di ricavi in leggero calo, le attività digitali hanno infatti registrato un EBITDA adjusted in crescita da 7 milioni di euro a 7,2 milioni di euro, con una marginalità superiore al 20%.

Nell’ultimo trimestre del 2020, Mondadori Media ha registrato un EBITDA adjusted di 4,7 milioni di euro, inferiore di 1,1 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, ma in recupero rispetto al trend rilevato nei primi nove mesi dell’anno per l’effetto combinato de:

  • il positivo andamento della pubblicità digitale che nel trimestre in esame ha contribuito a un incremento del margine di circa 1 milione di euro rispetto al quarto trimestre 2019;
  • la prosecuzione degli interventi di contenimento dei costi, già citati, che hanno consentito di compensare parzialmente il calo della redditività delle attività print rispetto al quarto trimestre del 2019.

L’EBITDA reported è pari a 3,7 milioni di euro rispetto a 9,4 milioni di euro del 2019.
L’EBIT è risultato di -30,6 milioni di euro rispetto a 1,1 milioni di euro, per effetto dell’avvio del processo di ammortamento della testata TV Sorrisi e Canzoni (per un totale annuo di 3,5 milioni di euro) e i contestuali interventi, a carattere non ricorrente, di svalutazione della stessa, di altri brand e dell’avviamento, per un ammontare complessivo di 26,5 milioni di euro che impattano solo su quest’area.

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
A partire dal 1° gennaio 2020 tutte le attività relative ai periodici print e digital, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società Mondadori Media S.p.A. (detenuta al 100% da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.). Ai fini di una migliore comprensione e comparabilità dei risultati, il conto economico della società al 31 dicembre 2020 è anche confrontato con quello dell’esercizio precedente che è stato pro-formato per tenere conto del cambio di perimetro dovuto al conferimento delle attività e alla cessione delle testate avvenuta a dicembre 2019.

Il conto economico della Capogruppo al 31 dicembre 2020 registra il medesimo risultato netto del bilancio consolidato, pari a un utile di 4,5 milioni di euro (29,6 milioni di euro nel 2019), in virtù del fatto che la Società, per la valutazione delle sue partecipazioni nel bilancio separato, ha scelto di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity).

I ricavi, pari a 45,1 milioni di euro, sono in crescita rispetto ai 38,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente a causa dell’emergere, da un punto di vista contabile, dei ricavi rilevati a fronte dei servizi erogati alla società costituita nel 2020 Mondadori Media S.p.A. (l’area di business Corporate e Shared Services e l’area Periodici erano incluse nella medesima società Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nel 2019).

L’EBITDA omogeneo adjusted presenta un leggero decremento da -0,4 milioni di euro a -0,9 milioni di euro, principalmente derivante da maggiori costi relativi alla gestione del lavoro durante la pandemia Covid-19.

L’esercizio 2020 sconta componenti straordinarie negative nette per 3,3 milioni di euro, prevalentemente riconducibili ai costi per operazioni di M&A, a fronte di 3 milioni di euro del 2019.

Il risultato netto della Società, dopo i proventi fiscali rilevati nell’esercizio 2020, pari a 8,6 milioni di euro che includono il credito d’imposta derivante dall’agevolazione del “Patent box” per 5,2 milioni di euro, è pari a 4,5 milioni di euro (rispetto ai 29,6 milioni di euro del 2019 proforma).

Il Consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione l’Assemblea degli Azionisti ordinaria per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e, occorrendo, in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO A RISERVA STRAORDINARIA
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione (in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021), di destinare interamente a riserva straordinaria l’utile netto risultante dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., pari a 4.502.600,02 euro.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 29 gennaio 2021, nell’ottica di consolidare ulteriormente la propria presenza nel digitale, il Gruppo ha perfezionato l’acquisizione di Hej!, società attiva nel segmento del tech advertising, in cui Mondadori già opera con successo tramite AdKaora, media agency leader nel mobile advertising e nel proximity marketing.

In data 15 febbraio 2021 il Gruppo ha completato la cessione della partecipazione detenuta nel capitale sociale di Reworld Media (dall’originaria quota pari al 16,3% e pari al 3,2% al 31 dicembre 2020), realizzando una plusvalenza complessiva da tale partecipazione di circa 1,1 milioni di euro.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione – a seguito della scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 22 aprile 2020 – proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie.

Di seguito i principali elementi della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale od operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione o di controllo della Società o di una società collegata o agli Azionisti.
  • Durata

La durata dell’autorizzazione all’acquisto è stabilita fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è richiesta senza limiti temporali in ragione dell’assenza di previsioni al riguardo ai sensi delle vigenti disposizioni e dell’opportunità di consentire al Consiglio di Amministrazione di avvalersi della massima flessibilità, anche in termini temporali, per effettuare gli atti di disposizione delle azioni.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe l’acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., del valore nominale di euro 0,26 cadauna in una o più volte in misura liberamente determinabile dal Consiglio di Amministrazione fino ad un numero massimo di azioni che – tenuto anche conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio – non sia complessivamente eccedente il 10% del capitale sociale ai sensi dell’art. 2357, comma 3, Codice Civile.

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo

Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto del principio di parità di trattamento degli azionisti previsto dall’art. 132 del TUF, secondo qualsivoglia delle modalità di cui all’articolo 144-bis del Regolamento Emittenti, da individuarsi di volta in volta, e da ogni altra normativa vigente, nonché, ove applicabili, dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.

Inoltre le operazioni di acquisto di azioni potranno essere effettuate anche con le modalità previste dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) n. 2016/1052 al fine di beneficiare, ove ne sussistano i presupposti, dell’esenzione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato con riferimento all’abuso di informazioni privilegiate e manipolazione di mercato.

Per quanto concerne le operazioni di disposizione, l’autorizzazione consentirebbe l’adozione di qualunque modalità opportuna per corrispondere alle finalità perseguite – ivi incluso l’utilizzo delle azioni proprie al servizio di piani di incentivazione azionaria e/o della cessione di diritti reali e/o personali e/o prestito titoli – da eseguirsi sia direttamente, sia per il tramite di intermediari, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Fermo restando che gli acquisti di azioni proprie verrebbero effettuati nel rispetto dei termini, delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa anche comunitaria applicabile e dalle Prassi di Mercato Ammesse, il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato per un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, aumentato del 10%.

Si applicherebbero comunque, in termini di prezzi di acquisto, le ulteriori condizioni di cui all’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 sopra richiamate.

In relazione al disposto dell’art. 2357, comma 1, del Codice Civile, gli acquisti verrebbero comunque effettuati nei limiti della riserva disponibile “riserva straordinaria” quale risultante dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.

In ogni caso, gli acquisti verrebbero effettuati, in termini di definizione dei volumi e dei prezzi unitari, in conformità alle condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052, e in particolare:

  • non verranno acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto;
  • in termini di volumi, non verrà acquistato in ogni giorno di negoziazione un volume superiore al 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nei 20 giorni di negoziazioni precedenti alle date di acquisto.

Gli acquisti inerenti l’attività di sostegno della liquidità del mercato, saranno anche effettuati in conformità alle condizioni previste dalle Prassi di Mercato Ammesse.

Alla data odierna Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 1.838.326 azioni proprie (pari allo 0,703% del capitale sociale).

Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla vigente normativa.

ATTRIBUZIONE DI AZIONI NELL’AMBITO DEL PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2018-2020: INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 84-BIS, COMMA 5 REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/1999
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, di assegnare, con effetto dal 14.5.2021, complessivamente n. 878.347 azioni Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. a 8 beneficiari, in attuazione delle previsioni contenute nel “Piano di Performance Share 2018-2020” istituito dal Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2018 e successivamente approvato dall’assemblea degli azionisti in data 26 aprile 2018 (il “Piano 2018-2020”).

Si ricorda che il Piano 2018-2020 si configura come un piano di attribuzioni azionarie e attribuisce ai relativi beneficiari il diritto di ricevere, su base gratuita, azioni della Società a condizione che, alla scadenza di un periodo di riferimento di tre esercizi, siano raggiunti gli obiettivi di performance specificati nel Piano 2018-2020.

Gli 8 beneficiari del Piano 2018-2020, sono l’Amministratore Delegato e 7 manager identificati nominativamente dall’Amministratore Delegato, su delega del Consiglio di Amministrazione.

Le caratteristiche del Piano 2018-2020 sono compiutamente riportate nella relazione degli amministratori all’assemblea del 26 aprile 2018 e nel documento informativo ivi contenuto, disponibili sul sito mondadori.it nella sezione Governance, al cui contenuto si rinvia.

In allegato sono riportate le informazioni richieste dallo schema 7 dell’allegato 3A del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 per dare conto dell’assegnazione di azioni nell’ambito del Performance 2017-2019.

Il Consiglio di Amministrazione, su parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato di concedere all’Amministratore Delegato, che non proseguirà nel mandato, un accelerated vesting sul Piano Performance Share 2019-2021, a titolo di condizione di maggior favore in linea con le previsioni del relativo Regolamento in caso di good leaving per la specifica casistica. All’Amministratore delegato verranno conseguentemente attribuite 770.142 azioni con effetto dal 14.5.2021. È prevista una condizione di restituzione in caso di consuntivazione dei risultati complessivi del Piano, all’approvazione  del bilancio 2021, non in linea con i target definiti per il Piano stesso.

In riferimento a quanto già comunicato il 10 novembre scorso in relazione alla decisione di Ernesto Mauri di concludere la propria esperienza quale Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’integrazione, in termini di vincoli di durata e di ambito territoriale di applicazione, del patto di non concorrenza già definito in corso di mandato, in ragione della tutela degli interessi, anche internazionali, di Gruppo, tenuto conto delle esigenze prioritarie, nonché di riservatezza in merito alla revisione delle priorità strategiche, anche in seguito agli impatti della pandemia sui mercati di riferimento.

L’accordo integrativo è definito per un corrispettivo di 800.000 euro lordi, con vincolo di non concorrenza esteso nel territorio dell’Unione Europea e sino all’aprile 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione previo pareri favorevoli rilasciati dal Comitato Remunerazioni e dal Comitato Parti Correlate.

Il predetto accordo è, inoltre, conforme ai parametri e limiti di erogabilità dei corrispettivi per l’assunzione di obbligazioni di non concorrenza disciplinati dalla Politica di remunerazione per l’esercizio 2021 approvata dal Consiglio di Amministrazione.

In coerenza con quanto sopra l’efficacia dell’accordo è subordinata all’approvazione, ai sensi dell’art. 123 ter del TUF della Prima Sezione della Politica sulla Remunerazione da parte dell’assemblea convocata per il 27 aprile prossimo.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI ADOZIONE DI UN PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2021-2023
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, e in continuità con l’introduzione dello strumento performance share approvata lo scorso esercizio per la remunerazione di medio-lungo termine degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2021-2023, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, riservato all’Amministratore Delegato che sarà nominato dal Consiglio di Amministrazione dopo l’Assemblea, al CFO – Consigliere esecutivo e ad alcuni Manager della Società che abbiano in essere un rapporto di lavoro e/o amministrazione con la Società o con le società controllate dalla stessa alla data di attribuzione delle azioni.

Con l’adozione del Piano la Società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio-lungo termine, con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.

Il Piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2021 e il 2023.

Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.

Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del Piano di Performance Share 2021-2023, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto Piano, si rinvia al Documento Informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

ADESIONE AL CODICE DI CORPORATE GOVERNANCE
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate pubblicato dal Comitato per la Corporate Governance in linea con le best practice delle emittenti quotate.

Il Consiglio ha inoltre deliberato di favorirne il recepimento entro la chiusura dell’esercizio in corso e ne darà informativa al mercato nella relazione sul governo societario che sarà pubblicata nel corso del 2022.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato in data odierna gli Orientamenti in merito alla composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale del Consiglio di Amministrazione (di seguito “Orientamenti”) nonché la Politica in materia di criteri di valutazione dei requisiti di indipendenza degli amministratori, comprensiva dell’indicazione dei criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività delle relazioni indicate nella Raccomandazione 7 lettere c) e d) del Codice di Corporate Governance.

La documentazione sopra citata viene messa a disposizione del pubblico sul sito www.gruppomondadori.it, sezione Governance. Gli Orientamenti vengono altresì messi a disposizione del pubblico sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it).

REGOLAMENTO VOTO MAGGIORATO
Si informa che è a disposizione del pubblico sul sito www.gruppomondadori.it, sezione Governance, il Regolamento per il voto maggiorato come modificato dal Consiglio di Amministrazione che si è tenuto in data odierna, al fine di allineare il medesimo alle modifiche statutarie adottate dalla società in data 4 marzo 2021 nonché agli adeguamenti normativi e regolamentari in materia di Post Trading.

PUBBLICAZIONE DOCUMENTAZIONE ASSEMBLEA
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che sono a disposizione del pubblico presso la sede legale, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1info (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance), l’avviso di convocazione dell’Assemblea degli Azionisti prevista per martedì 27 aprile 2021 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione per mercoledì 28 aprile 2021, insieme alle relazioni illustrative degli amministratori, ai sensi dell’articolo 125-ter del TUF, in merito ai seguenti punti all’ordine del giorno che verranno trattati in sede ordinaria: bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e deliberazioni relative alla destinazione del risultato di esercizio 2020 di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.; autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357-ter del Codice Civile; nomina del Consiglio di Amministrazione; nomina del Collegio Sindacale; deliberazioni, ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF in materia di attribuzione di strumenti finanziari

È inoltre messo a disposizione, con le modalità sopra indicate, il Documento Informativo redatto in conformità all’Allegato 3A, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 84-bis del Regolamento Emittenti, relativo al piano di performance share 2021-2023.

L’avviso di convocazione dell’Assemblea è stato pubblicato in data odierna anche sul quotidiano indicato all’interno del medesimo avviso.

L’ulteriore documentazione inerente l’Assemblea degli Azionisti sarà resa disponibile, con le modalità di cui sopra, nei termini previsti dalle vigenti disposizioni normative.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016
Coerentemente con le richieste del D.Lgs 254/2016, la Relazione del Consiglio di Amministrazione sull’andamento della gestione del Gruppo Mondadori nell’esercizio 2020 contiene anche la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, una descrizione quali-quantitativa delle performance di carattere non finanziario dell’azienda, in relazione ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa.

In relazione all’esercizio 2020 il Gruppo Mondadori ha aggiornato la propria analisi di materialità, in linea con i principi definiti dai GRI Sustainability Reporting Standards (GRI Standards), inclusi i “Media Sector Disclosures”, definiti rispettivamente nel 2016 e nel 2014 dal Global Reporting Initiative (GRI).

In un’ottica di continuo miglioramento del processo, nel 2020 è stata ampliata l’attività di stakeholder engagement attraverso il coinvolgimento dei clienti delle librerie Mondadori Store, cui è stato somministrato un questionario online.

Come da raccomandazioni dell’ESMA e della Consob, il documento presenta una descrizione analitica delle azioni intraprese tempestivamente dal Gruppo Mondadori per la necessaria prevenzione a tutela della salute di dipendenti e collaboratori, per garantire ai propri clienti l’accesso a prodotti e servizi durante il periodo di lockdown e per sostenere la filiera delle librerie e delle edicole.

I risultati dell’esercizio al 31 dicembre 2020, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria nel corso di una presentazione prevista oggi alle ore 15.30 in webcast.

La relativa documentazione sarà disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato nel pdf completo:

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Conto economico consolidato – quarto trimestre;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati;
  • Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

[1] A partire dal 12 marzo e fino alla fine di aprile, l’applicazione delle disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico, ha comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e la conseguente sospensione di larga parte dell’attività commerciale del business Retail del Gruppo.
[2] Si segnala che il risultato d’esercizio 2020 beneficia della contabilizzazione di un provento fiscale pari a 5,5 milioni di euro relativo al credito d’imposta derivante dall’agevolazione del “Patent box”.
[3] Ai sensi del Decreto D.M. 521 16/11/2020 «ulteriore riparto di quota parte del fondo emergenze imprese e istituzioni culturali», destinata al ristoro degli operatori nel settore delle mostre d’arte.
[4] Fonte: GFK, dicembre 2020 – dati di sell-out a valore di mercato (53 Week nel 2020 rispetto a 52 Week nel 2019)
[5] Fonte: GFK, dicembre 2020 (classifica a valore di copertina)
[6] Fonte: Databank, giugno 2020 (ricavi a valore netto sconto di canale)
[7] Ricavi prodotto escluso ricavi Club
[8] Fonte: GFK (a valore)
[9] Fonte: Nielsen, dicembre 2020, esclusi search, social, classified e OTT
[10] Fonte interna: Press-di, dicembre 2020, a valore
[11] Fonte interna: Press-di, dicembre 2020, a valore
[12] Fonte interna: Press-di, dicembre 2020 (canale edicola e abbonamenti) a valore
[13] Fonte: Press di, dicembre 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore; Audipress 2020 /III
[14] Fonte: Comscore, dicembre 2020
[15] Fonte: Shareablee, dicembre 2020 + elaborazioni interne su dati Pinterest e TikTok

Gruppo Mondadori: pubblicazione testo modificato dello Statuto sociale e relativo verbale

Facendo seguito al comunicato del 4 marzo scorso, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it, (sezione Governance) il verbale notarile del Consiglio di Amministrazione tenutosi il 4 marzo 2021 unitamente al testo modificato dello Statuto Sociale.

Gruppo Mondadori: adeguamento dello Statuto sociale

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. riunitosi oggi ha deliberato di modificare gli artt. 17, terzo comma, e 27, secondo comma, dello Statuto sociale in virtù dei poteri attribuitigli dall’art. 23, secondo comma, dello stesso Statuto.

Tali adeguamenti, in vista del rinnovo degli organi sociali del Gruppo Mondadori con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, sono in linea con le nuove disposizioni inderogabili di legge in tema di equilibrio tra i generi negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate, emanate con Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (“Legge di Bilancio 2020”), che ha modificato gli artt. 147-ter e 148 del D. Lgs. 58/1998 innalzando la quota riservata al genere meno rappresentato da un terzo a due quinti.

Il Consiglio ha, altresì, deliberato di modificare l’art. 7, sesto, nono e decimo comma, dello Statuto sociale, relativo all’esercizio del voto maggiorato, ex 127-quinquies del D.lgs. n. 58/1998, al fine recepire i principi di cui alla comunicazione Consob n. 0214548 del 18 aprile 2019, inerenti all’automatismo della maggiorazione del voto, al verificarsi dei presupposti previsti dall’art. 127-quinquies D.lgs. n.58/1998.

Il verbale della deliberazione, nonché lo Statuto sociale aggiornato, saranno messi a disposizione del pubblico nei termini previsti dalla normativa vigente presso la sede sociale, sul sito internet della Società www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato “1Info”.

Gruppo Mondadori: calendario eventi societari 2021

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. rende noto, ai sensi dell’art. 2.6.2 del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il calendario degli eventi societari programmati per l’anno 2021:

  • giovedì 18 marzo 2021: Consiglio di Amministrazione di approvazione del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020;
  • giovedì 13 maggio 2021: Consiglio di Amministrazione di approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021;
  • giovedì 29 luglio 2021: Consiglio di Amministrazione di approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021;
  • giovedì 11 novembre 2021: Consiglio di Amministrazione di approvazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021.

L’Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 è programmata in prima convocazione per martedì 27 aprile 2021.
Le presentazioni alla comunità finanziaria dei risultati relativi al bilancio al 31 dicembre 2020, alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021 e ai resoconti intermedi di gestione al 31 marzo 2021 e al 30 settembre 2021 sono programmate per le stesse date stabilite per i rispettivi consigli di amministrazione.
Eventuali variazioni verranno tempestivamente comunicate al mercato.
Si ricorda che Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., in quanto società quotata nel segmento STAR di Borsa Italiana, pubblicherà i resoconti intermedi di gestione al 31 marzo 2021 e al 30 settembre 2021 – ai sensi dell’art. 2.2.3, comma 3 del Regolamento di Borsa Italiana – entro 45 giorni dal termine del primo, terzo e quarto trimestre dell’esercizio (con esonero dalla pubblicazione del quarto resoconto intermedio qualora la relazione finanziaria annuale, unitamente agli altri documenti di cui all’art. 154-ter, comma primo, del Testo Unico della Finanza, sia resa disponibile entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio). I resoconti intermedi di gestione saranno resi disponibili, ai sensi delle disposizioni regolamentari vigenti, presso la sede sociale della Società e consultabili sul sito internet www.gruppomondadori.it (sezione Investors) nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it), unitamente ai comunicati stampa di messa a disposizione.

 

Pubblicazione documento informativo

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. rende noto che è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede legale della Società, sul sito internet www.gruppomondadori.it (sezione Governance) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) il documento informativo relativo a un’operazione (esente dall’applicazione della procedura operazioni tra parti correlate) di maggiore rilevanza tra Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. e Mondadori Media S.p.A., concernente un versamento in conto capitale.

Il documento informativo è stato redatto ai sensi dell’articolo 5 e in conformità allo schema di cui all’allegato 4 del Regolamento adottato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020

TERZO TRIMESTRE IN SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO RISPETTO AL TREND DEL PRIMO SEMESTRE 2020

  • Ricavi pari a 253 milioni di euro rispetto a 279 milioni di euro del terzo trimestre 2019; in forte recupero rispetto al primo semestre 2020
  • Ebitda adjusted in sostanziale stabilità e pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • Risultato netto a 43 milioni di euro, in forte crescita (+72,2%) rispetto a 25 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • PFN di Gruppo ante IFRS 16 a -82,3 milioni di euro: in significativo miglioramento (+28,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019) per effetto della continua generazione di cassa degli ultimi 12 mesi

RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020

  • Ricavi consolidati: 541,9 milioni di euro rispetto a 658,9 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA adjusted: 71 milioni di euro rispetto a 83,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA: 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • Risultato netto di Gruppo: 18 milioni di euro rispetto a 23,1 milioni di euro al 30.09.2019

MIGLIORAMENTO DELLA GUIDANCE 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16 e il 18%;
  • EBITDA margin adjusted previsto al 12%;
  • Posizione finanziaria netta in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS
L’esercizio 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti conseguenti all’emergenza sanitaria originatasi dalla diffusione del Covid-19.
Nel primo semestre, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione, a partire dal mese di marzo, di misure restrittive alle attività sociali ed economiche ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo Mondadori opera ed è leader.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo ha attivato una serie di azioni volte a garantire condizioni di lavoro in totale sicurezza ai propri dipendenti, favorendo lo smart working, e a consentire la continuità delle attività aziendali e il contenimento dei costi operativi con l’obiettivo di compensare gli impatti economico-finanziari derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità.
In questo contesto, il mercato del libro ha mostrato una resilienza e una capacità di recupero significative:

  • nel segmento Trade, successivamente alla graduale riapertura delle librerie a maggio, la ripresa del settore è stata costante sostanziandosi, nel terzo trimestre, in una crescita dell’8,4%[1] rispetto al medesimo periodo del 2019, che ha ridotto al -3,8%[2] la contrazione del mercato rispetto all’esercizio precedente;
  • per quanto riguarda l’editoria scolastica, il segmento ha superato il periodo di lockdown quasi incolume dal momento che il periodo di applicazione degli interventi restrittivi ha coinciso con la fase di promozione dei testi oggetto di adozione e successiva commercializzazione nel periodo estivo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2020
Alla luce del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo nel terzo trimestre dell’anno si presenta come segue:

  • i ricavi sono stati pari a 253 milioni di euro, con una contrazione del 9,3% rispetto a 279 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (-7,9% a perimetro omogeneo), in significativo recupero rispetto alla prima parte dell’esercizio nonostante il mancato riavvio delle attività relative alla gestione di musei, mostre e beni culturali.
    In particolare:
    – nell’area Libri i ricavi hanno registrato un calo del 7%, in significativa ripresa rispetto al -21% del primo semestre 2020, in quanto il recupero del segmento Trade, i cui ricavi sono cresciuti del 13% nel terzo trimestre, e il positivo andamento della campagna adozionale nella scolastica hanno solo parzialmente compensato l’andamento negativo delle attività museali;
    – l’area Retail ha registrato una flessione del 5% circa, in miglioramento rispetto al -27,5% del primo semestre – negativamente influenzato dalla chiusura delle librerie per circa due mesi – grazie alla ripresa di cui il mercato dei libri ha beneficiato a partire da maggio.
    – l’area Media ha presentato ricavi in flessione del 20% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato, nel trimestre, una crescita del 7% circa.
  • l’EBITDA Adjusted (incluso l’effetto IFRS 16), pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro dell’anno precedente, ha mostrato una sostanziale stabilità grazie agli interventi mirati di sostegno alle attività e di contenimento dei costi posti in essere dal Gruppo in tutte le aree di business.
    In particolare, si segnala nel terzo trimestre in esame un significativo miglioramento della marginalità percentuale, che cresce al 23,7%.
    Più nel dettaglio:
    – l’area Libri ha registrato nel periodo un risultato inferiore di 5,8 milioni di euro rispetto al medesimo trimestre dell’esercizio precedente, in larga parte riconducibile alle difficoltà del business museale;
    – l’area Retail ha, al contrario, registrato una performance superiore di 0,8 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2019 grazie al piano di cost saving e di razionalizzazione del portafoglio di punti vendita e prodotti;
    – l’area Media ha analogamente registrato un significativo miglioramento del margine (passato da -1,4 milioni di euro a +2,1 milioni di euro), per effetto dell’attenta politica di riduzione dei costi.
  • il Risultato Netto di Gruppo è stato positivo per 43 milioni di euro, evidenziando una crescita del 72,2% rispetto a 25 milioni di euro dell’esercizio precedente, in parte riconducibile alla rivalutazione delle azioni Reworld Media in portafoglio (7,5 milioni di euro) nonché al contributo fiscale derivante da un credito d’imposta relativo all’utilizzo del “Patent box” (5,5 milioni di euro).

Il Cash Flow Ordinario degli ultimi 12 mesi delle attività in continuità si è attestato a 40,8 milioni di euro rispetto ai 36,7 milioni del 30 giugno, confermando la pronta reazione del Gruppo e la stabile capacità di generazione di cassa del business anche in un contesto fortemente deteriorato.

L’Indebitamento netto (ante IFRS16) è risultato, al 30 settembre 2020, pari a -82,3 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -110,4 milioni dello stesso periodo del 2019 (+28,1 milioni di euro). Includendo gli effetti dell’applicazione dell’IFRS16, l’indebitamento netto è pari a -170,4 milioni di euro.

Il progressivo recupero del business e la situazione finanziaria alla fine del terzo trimestre dell’anno, congiuntamente alle prospettive di medio termine del Gruppo, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico influenzato dall’emergenza sanitaria, e di indurre un atteggiamento di fiducia circa la capacità del Gruppo di proseguire il percorso di rafforzamento patrimoniale e finanziario.

RISULTATI CONSOLIDATI AL 30.09.2020
Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi consolidati del Gruppo si sono attestati a 541,9 milioni di euro, con una contrazione del 17,8% circa rispetto ai 658,9 milioni di euro dell’esercizio precedente (al netto della variazione di perimetro dell’area Media determinata dalle cessioni di cinque testate, il decremento si attesta a -16% circa ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19).

L’EBITDA adjusted del periodo in esame è stato pari a 71 milioni di euro, in calo di 12,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (83,4 milioni di euro); tale positiva performance, che è frutto di un andamento nel terzo trimestre sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio, riflette i rilevanti effetti delle azioni di pronta reazione e contrasto poste in atto dal Gruppo per fronteggiare le conseguenze del Covid-19, che hanno consentito di limitare la contrazione dei ricavi e di ridurre i costi operativi per circa 45 milioni di euro.
Di particolare rilievo la redditività percentuale, pari al 13,1%, che risulta superiore a quella registrata nell’esercizio precedente, denotando l’efficacia dello sforzo gestionale compiuto dal Gruppo.

L’EBITDA è risultato pari a 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro dello scorso esercizio, coerentemente alle dinamiche già descritte.

L’EBIT al 30 settembre 2020 è stato pari a 28,9 milioni di euro, in calo di 21,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019 per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 19,6 milioni di euro rispetto a 41,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 18 milioni di euro, rispetto ai 23,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 (che includeva anche il risultato di 1,1 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France), in netto recupero rispetto al primo semestre dell’esercizio.
Al 30 settembre 2020 il personale dipendente del Gruppo è risultato di 1.913 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.092 risorse del 30 settembre 2019.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento positivo registrato nel terzo trimestre da tutti i business del Gruppo, nonostante l’inevitabile prudenza indotta dall’incerto quadro epidemico e dagli impatti che questo potrebbe avere sulla stagione natalizia, incrementa la fiducia nel superamento dei target che il Gruppo aveva indicato in occasione dell’approvazione dei risultati semestrali.

Ricavi e Ebitda
A fronte di una sostanziale conferma dell’evoluzione dei ricavi – previsti nell’esercizio in corso in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 – l’attuale previsione dell’EBITDA adjusted stima una marginalità nella parte alta del range precedentemente previsto e quindi pari al 12%, frutto dei seguenti trend che sono attesi caratterizzare le business unit:

  • Libri Trade: mercato in ripresa e reddittività percentuale del business in sostanziale tenuta;
  • Libri Scolastica: mercato stabile e reddittività percentuale del business sostanzialmente stabile;
  • Museale: il business model e gli interventi di cost cutting consentono di puntare a un sostanziale break-even operativo, nonostante la drastica contrazione dei ricavi;
  • Retail: mercato del libro e canali fisici in ripresa; la profonda revisione di organizzazione e processi e la razionalizzazione del portafoglio dei punti vendita sono attese favorire un recupero di redditività;
  • Media: mercato della pubblicità digitale in recupero e redditività positiva, benché in riduzione.

Cash flow e posizione finanziaria netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole aspettarsi, negli ultimi mesi dell’esercizio in corso, la prosecuzione della positiva generazione di cassa del business che, unitamente a una inferiore stima dei fabbisogni per interventi di ristrutturazione, permetterà una sensibile riduzione della posizione finanziaria netta a fine 2020 rispetto al precedente esercizio.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel terzo trimestre la forte crescita registrata dal mercato dei libri trade (+8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ha consentito un importante recupero che ha ridotto al 3,8%, al 30 settembre 2020, la flessione complessiva rispetto all’esercizio precedente.

Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha posizionato 3 titoli nella classifica dei primi dieci libri più venduti a valore[3], confermando la propria leadership con una quota di mercato che si è attestata al 24,6%.
Successivamente il Gruppo ha rafforzato la validità del proprio piano editoriale con la pubblicazione, nei mesi di settembre e ottobre, delle opere di alcuni autori bestseller: tra questi, il nuovo romanzo di Ken Follett, posizionatosi al primo posto della classifica dei primi venti libri più venduti[4] nella quale il Gruppo occupa sette posizioni.

Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 316,1 milioni di euro rispetto a 366 milioni di euro nel medesimo periodo dell’esercizio precedente (-13,6%).
In particolare:

  • i ricavi del segmento Libri Trade sono stati pari a 144,1 milioni di euro, con un decremento del -6,8% rispetto ai 154,6 milioni di euro nel 2019 da ricondurre agli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19. Si segnala che nel terzo trimestre è stato registrato un incremento del 13% rispetto al medesimo periodo del 2019, a conferma del recupero avvenuto nel periodo post lockdown, anche in ragione dello spostamento dei lanci di alcuni nuovi titoli a seguito della riprogrammazione e rimodulazione del piano editoriale.
    I ricavi relativi alle vendite degli ebook e degli audiolibri (circa l’8,6% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un forte incremento durante il periodo del lockdown, chiudendo i primi nove mesi dell’anno con una crescita del 29% rispetto allo scorso anno, in controtendenza rispetto a quanto accaduto alle vendite di libri fisici.
  • I ricavi del segmento Libri Educational, pari a 167,4 milioni di euro, hanno registrato un calo del 18,6%, rispetto a 205,7 milioni di euro del medesimo periodo del 2019 a perimetro omogeneo ovvero al netto del conferimento del ramo libri trade di Electa in Mondadori Libri S.p.A. avvenuto a dicembre 2019. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile al segmento museale che ha visto la propria operatività radicalmente compromessa dalla chiusura dei siti e delle mostre imposta dalle politiche di contenimento della pandemia nonché dal sostanziale azzeramento dei flussi turistici anche durante tutta la stagione estiva.
    Nel segmento della scolastica, complessivamente poco impattato dagli effetti dell’emergenza sanitaria, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno conseguito una quota di mercato pari al 22,1% in crescita rispetto a quella rilevata nel precedente esercizio, a conferma dei positivi risultati della campagna adozionale del 2020.

Nei primi nove mesi del 2020 l’EBITDA adjusted dell’area Libri si è attestato a 67,5 milioni di euro rispetto ai 78,6 milioni di euro del 2019, in contrazione principalmente per effetto della dinamica negativa dei ricavi delle attività museali sopra descritta.

L’EBIT è stato pari a 55,8 milioni di euro rispetto a 68,5 milioni di euro dei nove mesi 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, il mercato del Libro (oltre l’80% dei ricavi[5] dell’area Retail) ha mostrato nei primi nove mesi dell’anno un calo molto contenuto (-3,8%[6]) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, determinato dalle misure urgenti che hanno imposto la chiusura delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 12 marzo 2020 e fino ai primi giorni di maggio.
Nei mesi successivi alla riapertura il mercato del libro ha dimostrato un notevole dinamismo concretizzatosi in una crescita del 9,6% nel periodo compreso tra giugno e settembre.
In questo contesto, la market share di Mondadori Retail si è attestata all’11,7%.

Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi dell’area Retail sono stati pari a 102 milioni di euro rispetto a 126,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (-19,4%), per effetto delle misure anti Covid-19 già richiamate.
Nel terzo trimestre Mondadori Retail ha registrato un’ottima performance: il calo dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è ridotto al -4,8% (nel primo semestre la flessione è stata pari al -27,5%) per effetto di una significativa ripresa delle vendite del prodotto libro, che sono risultate sostanzialmente equivalenti a quelle del corrispondente periodo del 2019 (-0,6%).

Per quanto riguarda l’andamento dei canali di vendita, si segnalano nel terzo trimestre l’ottima performance delle librerie in franchising e il miglioramento dei risultati dei negozi diretti.
Il canale online (15% del totale dei ricavi dell’area) ha registrato una continua progressione, con un +48,8% al 30 settembre 2020.

Nonostante il sensibile calo di fatturato, Mondadori Retail nei primi nove mesi dell’esercizio ha limitato la contrazione dell’EBITDA adjusted IFRS 16, che è risultato pari a -0,5 milioni di euro rispetto ai +0,8 milioni del corrispondente periodo del 2019.
Tale risultato è stato ottenuto per effetto di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione dell’organizzazione e dei processi realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta della crisi sanitaria.
Con l’eccezione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha mostrato nel corso dell’intero esercizio un costante miglioramento della propria redditività: nei mesi precedenti il lockdown, l’EBITDA adjusted è risultato superiore a quello del medesimo periodo del 2019 di 0,3 milioni di euro, mentre nei mesi successivi (giugno-settembre) il miglioramento è stato di 1,6 milioni di euro.
Nel terzo trimestre in particolare, l’EBITDA adjusted ha registrato una crescita di 0,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 2,3 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -9,4 milioni di euro (rispetto a -7,3 milioni di euro del 30 settembre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di agosto il mercato pubblicitario ha registrato un calo complessivo del -22%, risentendo pesantemente in tutti i canali degli effetti negativi conseguenti all’emergenza sanitaria: i periodici hanno subito una contrazione del -40,1%, mentre il digital del –9,2%[7]. Solo il canale digitale ha mostrato nei mesi di luglio e agosto una drastica inversione di tendenza, con una crescita del 24% circa rispetto al medesimo bimestre del 2019.

A livello diffusionale, il mercato italiano dei periodici è diminuito del -12,8%. In tale contesto, la quota di mercato del Gruppo Mondadori si è attestata al 24%[8].

Al 30 settembre 2020 i ricavi dell’area Media sono stati di 144,1 milioni di euro rispetto ai 191,2 milioni di euro del 2019 (-24,7%); al netto della cessione, avvenuta a dicembre 2019, di cinque testate la contrazione è stata pari al -19,1%.
Nel solo terzo trimestre dell’esercizio il calo dei ricavi si è attestato al -19,9% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato nel trimestre una crescita del 7% circa.

In particolare nei primi nove mesi del 2020:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del -25%, in virtù sia della cessione di cinque testate sia dell’impatto Covid-19 (-15% al netto della discontinuità);
  • i ricavi dei prodotti collaterali sono diminuiti del -22% circa rispetto al 2019 anche per una differente calendarizzazione delle uscite in programma (-20% al netto della cessione delle cinque testate);
  • i ricavi pubblicitari hanno registrato una contrazione del -37% circa a livello totale; si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dall’emergenza sanitaria in corso che ha tra l’altro imposto la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile e una riduzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora); depurando dalle discontinuità di perimetro, il calo risulterebbe pari al -32%.
    Nel solo terzo trimestre, a fronte di una prosecuzione del calo nella raccolta legata alle testate cartacee, i ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria digital hanno rilevato, come già indicato, una crescita di oltre il 7%, che ha portato l’incidenza di tale componente sul totale dei ricavi pubblicitari al 56%.Per quanto riguarda l’attività digitale si segnala che nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato l’editore multimediale leader in Italia, nel web con una reach dell’81% (32,4 milioni di utenti unici nel mese di agosto)[9] e nei social con una fan base aggregata di 34,5 milioni, contando su 105 profili social[10].

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 3,2 milioni di euro, con una flessione di circa 2 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (5,5 milioni di euro).
La sensibile contrazione dei ricavi è stata attutita da efficaci misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di limitarne l’impatto negativo sulla redditività.
Nel solo terzo trimestre, Mondadori Media ha registrato un EBITDA adjusted di +1,2 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al risultato dell’analogo periodo del 2019 (-1,4 milioni di euro), grazie al positivo andamento della pubblicità digitale, al parziale recupero delle vendite collaterali nonché agli interventi di contenimento dei costi già citati.

L’EBIT è risultato pari a -9,5 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

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Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto con rammarico della decisione di Ernesto Mauri di concludere la propria esperienza quale Amministratore delegato del Gruppo Mondadori portando a termine il proprio mandato con la scadenza naturale degli organi societari e l’approvazione del bilancio d’esercizio, previsti per l’aprile 2021.
Mauri ha motivato tale decisione spiegando al Consiglio di ritenere di aver portato a compimento un decisivo percorso di rilancio e riposizionamento strategico, caratterizzato da risanamento finanziario e solidi risultati economici, ponendo le basi da cui il management attuale – in totale continuità – potrà proiettare il Gruppo Mondadori in una nuova fase di sviluppo.
In coerenza con il percorso di trasformazione strategica compiuto dall’azienda negli ultimi anni, che ha visto una progressiva focalizzazione sul core business Libri, lo stesso CdA, su proposta del Presidente Marina Berlusconi, ha deliberato di indicare Antonio Porro, attuale Amministratore delegato di Mondadori Libri, per il ruolo di futuro Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.
La candidatura di Porro, conforme alle risultanze del piano di successione adottato dal CdA, sarà sottoposta agli Azionisti che presenteranno le liste per la nomina del nuovo Consiglio all’Assemblea del prossimo aprile.

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FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020
In data 14 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha realizzato la cessione dell’8,5% del capitale sociale di Reworld Media. A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta nella società francese si attesta al 7,8%.
In data 20 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha finalizzato la cessione del 25% del capitale sociale di Stile Italia Edizioni S.r.l. a La Verità, che già ne deteneva il restante 75%.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

 II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) in data 11 novembre 2020.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[2] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[3] Fonte: GFK, Settembre 2020 (classifica a valore di copertina)
[4] Fonte: GFK, Week 40-42 2020 (classifica a valore di copertina)
[5] Ricavi prodotto escluso ricavi Club
[6] Fonte: GFK, settembre 2020 (a valore)
[7] Fonte: Nielsen, dati progressivi ad agosto 2020
[8] Fonte interna: Press di, dati ad agosto 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore
[9] Fonte: Comscore (agosto 2020)
[10] Fonte: Shareablee e elaborazioni interne (settembre 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2020

  • Ricavi consolidati a 288,9 milioni di euro: -24% rispetto a 380 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-22,2% a perimetro omogeneo)
  • EBITDA adjusted pari a 11 milioni di euro rispetto a 21,8 milioni di euro al 30 giugno 2019: gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19
  • Risultato delle attività in continuità pari a -25 milioni di euro rispetto a -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019: tale variazione è stata fortemente condizionata, per circa 22 milioni di euro, da componenti straordinarie e non determinate dall’attività gestionale, alla quale è attribuibile una contrazione del risultato di soli 10,9 milioni di euro
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) pari a -130,1 milioni di euro: in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni di euro al 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche per effetto della continua generazione di cash flow ordinario

Outlook per l’esercizio 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 per effetto delle dinamiche dei diversi business
  • EBITDA margin adjusted a doppia cifra, previsto tra l’11% e il 12%
  • Generazione di cassa positiva, pur in contrazione rispetto al passato
  • Posizione finanziaria netta: l’indebitamento di Gruppo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario
  • PFN ante IFRS 16 non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31.12.2019

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 presentata dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

Highlights dei primi sei mesi del 2020
Il primo semestre 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti derivanti dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

A partire dalla prima decade di marzo, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione di misure restrittive ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo opera ed è leader.

A partire dal 12 marzo, e fino alla fine di aprile, le disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico hanno comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e la conseguente sospensione dell’attività commerciale del business Retail del Gruppo.

Congiuntamente, nello stesso periodo, il business dei Libri Trade ha visto precluso il ricorso al canale fisico per la commercializzazione dei propri prodotti e, conseguentemente, ha potuto fare affidamento al solo canale online.

Contestualmente i provvedimenti di urgenza sopra richiamati hanno comportato la chiusura dei siti museali, dei parchi archeologici e dei relativi bookshop di tutte le regioni italiane, con conseguente interruzione delle attività del Gruppo rivolte alla gestione dei servizi per musei e beni culturali.

In ultimo, anche il business Media[1] ha registrato contrazioni in conseguenza alla chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e alla riduzione degli investimenti pubblicitari.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo Mondadori ha impostato e attivato una serie di azioni e di interventi volti, in primo luogo, a garantire, la sicurezza delle proprie persone, mettendole in grado, ove possibile, di svolgere la propria attività lavorativa in remoto (smart working) nonché a compensare gli impatti derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità, a salvaguardia del profilo economico-finanziario dell’azienda.

A tal fine il Gruppo:

  • ha avviato un’azione di contenimento e riduzione dei costi operativi anche attraverso la rinegoziazione di contratti e la revisione di tariffe, con un risparmio complessivo valutato, per l’intero anno, in 13 milioni di euro;
  • ha attuato un’azione di riduzione del costo del lavoro, stimata, per l’intero esercizio, in circa 15 milioni di euro, mediante la fruizione delle ferie pregresse e degli interventi in materia di ammortizzatori sociali, nonché deliberando la riduzione della retribuzione variabile del management del Gruppo per il 2020 e, da ultimo, sospendendo politiche retributive e di assunzione;
  • ha posto una mirata e puntuale attenzione al capitale circolante di Gruppo (con azioni specifiche su clienti e fornitori);
  • ha attuato una politica di dilazione dei pagamenti a favore delle catene librarie, delle librerie indipendenti e delle librerie in franchising dell’area Retail, volta a preservare la vitalità dei canali distributivi e a sostenere la filiera produttiva del settore nel quale il Gruppo opera.

Rispetto alle diverse attività di business:

  • nell’area Trade si è proceduto a una rimodulazione e diversa calendarizzazione dei piani editoriali;
  • nell’area Educational la parte scolastica è stata marginalmente toccata, mentre sono state effettuate le azioni necessarie a contenere o eliminare i costi relativi al blocco e cancellazione delle attività museali e dei parchi archeologici;
  • nell’area Media è stata attivata una diversa calendarizzazione dei magazine in edicola e un’attenta politica di riduzione dei costi di produzione;
  • nell’area Retail si è proceduto ad attuare un piano di razionalizzazione delle strutture dell’area e dei punti di vendita.

L’andamento della gestione al 30 giugno 2020
A partire dal mese di maggio, con il venir meno delle limitazioni imposte dal lockdown, il mercato del libro Trade ha fatto registrare significativi e sempre più convincenti segnali di ripresa, con un andamento con tassi di crescita a doppia cifra che ha caratterizzato le ultime sei settimane del semestre e che è tuttora ancora in corso.

Tale ripresa ha favorito i business Trade e Retail che hanno pertanto potuto beneficiare di una fase di crescita che ha consentito il parziale recupero dei ricavi perduti nel periodo marzo-aprile.

In conseguenza del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo al 30 giugno 2020 si presenta come segue:

  • i ricavi consolidati sono pari a 288,9 milioni di euro, in calo del -24% rispetto ai 380 milioni di euro dello stesso periodo del 2019. Se si sterilizza la variazione di perimetro dell’area Media avvenuta nel 2019, la contrazione si attesta al -22,2% ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19;
  • l’EBITDA Adjusted IFRS 16 è di 11 milioni di euro, rispetto ai 21,8 milioni di euro dell’anno precedente (con una variazione negativa di circa 10,9 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2019).

Anche a livello di EBITDA adjusted la contrazione riflette sostanzialmente le conseguenze del Covid-19 nonché i primi effetti positivi delle azioni di contrasto poste in atto dal Gruppo.

Gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19;

  • L’ EBITDA IFRS 16 è pari a 8,4 milioni di euro rispetto a 20,6 milioni di euro al 30 giugno 2019;
  • L’EBIT IFRS 16 è pari a 17,2 milioni di euro, in calo di -19,3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate;
  • Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per -30,9 milioni di euro rispetto a -1,6 milioni di euro del primo semestre 2019 per effetto, oltre di quanto già ricordato, degli oneri finanziari (pari a 2,4 milioni di euro), dell’adeguamento della partecipazione in Reworld Media (-6,6 milioni di euro) nonché del risultato negativo delle società collegate consolidate a equity (-3,4 milioni di euro);
  • Il risultato delle attività in continuità è pari a –25 milioni di euro rispetto ai -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-20,4 milioni di euro). Tale contrazione è fortemente condizionata dalle componenti di costo non gestionali e straordinarie elencate in precedenza che ammontano, nel complesso a circa 22 milioni di euro, e che sono solo parzialmente compensate da un provento fiscale di circa 5,9 milioni di euro che il Gruppo ha contabilizzato nell’esercizio;
  • Il risultato netto del Gruppo è pari a -25 milioni di euro, rispetto ai -1,9 milioni di euro del primo semestre 2019 (che includeva anche il risultato di 2,7 milioni di euro delle attività in dismissione);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS16) è pari a -130,1 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni del 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche in virtù dei proventi (62,8 milioni di euro) derivanti dalla cessione, completata a luglio 2019, di Mondadori France nonché della positiva generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi (36,7 milioni di euro al netto delle attività dismesse), anche in un contesto fortemente deteriorato.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -219,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di   -89,4 milioni di euro.

Al 30 giugno 2020 il personale dipendente relativo alle attività in continuità del Gruppo Mondadori risulta composto da 1.928 unità, in calo del -9% circa rispetto alle 2.117 unità del 30 giugno 2019, per effetto delle cessioni di alcune testate dell’area Media (avvenuta a dicembre 2019) e delle attività volte a rendere più efficienti le singole realtà aziendali.

Nonostante il significativo stress al quale il sistema economico mondiale risulta esposto in questo momento storico, la situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni del business, pur in un quadro economico inevitabilmente influenzato dall’emergenza determinata dal Covid-19.

Evoluzione prevedibile della gestione
Allo stato attuale le previsioni che il Gruppo è in grado di esprimere, da un lato, riflettono i messaggi incoraggianti che il mercato propone soprattutto nelle principali aree di business nei quali il Gruppo opera, dall’altro, non includono eventuali effetti derivanti da una recrudescenza del fenomeno pandemico, quali ad esempio nuove misure di lockdown su scala nazionale.

Sulla base dello scenario attuale, il Gruppo stima ricavi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019, anche in ragione dell’evoluzione dei diversi business; un EBITDA margin (adjusted) saldamente a doppia cifra (pari a circa l’11%-12%) e una generazione di cassa positiva, sebbene in contrazione rispetto al passato.

L’evoluzione dell’indebitamento finanziario del Gruppo a fine periodo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario, con una stima di posizione finanziaria netta di Gruppo in ogni caso non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Andamento delle aree di business

  • LIBRI

A inizio maggio la graduale riapertura delle librerie indipendenti e delle catene librarie ha consentito al mercato del libro Trade di registrare un importante recupero: nelle ultime sei settimane del semestre la crescita delle vendite di libri è stata a doppia cifra, raggiungendo nel solo mese di giugno il +13,5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Tale positiva performance ha permesso di mitigare e compensare la flessione registrata dal mercato a marzo (-29,2%) e ad aprile (-45,8%), portando la contrazione complessiva a valore al 30 giugno 2020 al   -10,1%.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 24,8%[2] nel Trade, grazie a una performance significativamente superiore di oltre sei punti percentuali rispetto all’andamento del mercato nelle ultime sei settimane del semestre.

I ricavi dell’area Libri al 30 giugno 2020 si sono attestati a 145,9 milioni di euro, in calo del 20,6% rispetto ai 183,8 milioni di euro nel primo semestre 2019. In particolare:

In particolare, per quanto riguarda l’area Trade, i ricavi sono stati pari a 90 milioni di euro, con un decremento del -15,8% rispetto ai 106,8 milioni di euro al 30 giugno 2019, da ricondurre ai citati effetti Covid-19.

Per far fronte alla chiusura del canale distributivo, il Gruppo ha proceduto a riprogrammare il calendario editoriale, posticipando nella seconda parte dell’anno il lancio delle nuove opere di alcuni degli autori di maggior prestigio e successo

Gli ebook e gli audiolibri (9% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un andamento in controtendenza rispetto ai ricavi del libro fisico, con ricavi in forte incremento durante il periodo del lockdown (+37%) rispetto allo scorso anno.

Le ore di ascolto del catalogo audiolibri sono aumentate di oltre il 75% rispetto al 2019, mentre il numero di download di ebook si è incrementato del 45%.

I ricavi dell’area Educational sono stati pari a 52,8 milioni di euro, in calo del -27,1% rispetto ai 72,4 milioni di euro al pari periodo del 2019.

Nel segmento della scolastica gli impatti della pandemia sono stati marginali, poiché il business è caratterizzato da una stagionalità che prevede che le vendite si concentrino nella seconda metà dell’anno ad esito della campagna adozionale.

La diminuzione dei ricavi dell’area Educational è da ricondurre principalmente alle chiusure dei musei e dei siti archeologici in concessione a causa dell’emergenza sanitaria che hanno compromesso la possibilità del business museale di conseguire i risultati previsti.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 dell’area Libri si è attestato a 10,9 milioni di euro rispetto ai 16,2 milioni di euro del 2019, con un peggioramento riconducibile alla dinamica negativa dei ricavi, che è stata solo parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi messe in atto dal management.

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a 3,9 milioni di euro rispetto a 9,7 milioni di euro del 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, nei primi sei mesi del 2020 il mercato dei libri Trade (che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[3] dell’area Retail) ha subìto una netta flessione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-10,1%[4]), per effetto dell’emergenza Covid-19.

La graduale riapertura delle librerie ha consentito al mercato di registrare un importante recupero, con un incremento che nel solo mese di giugno ha raggiunto il +13,5%.

I ricavi registrati dall’area Retail nei primi sei mesi dell’anno sono stati di 59 milioni di euro, in calo del 27,5% rispetto ai 81,4 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto delle misure governative relative al Covid-19.

Nel semestre la quota di mercato si è attestata al 10,9%, in quanto il Gruppo ha visto la propria performance penalizzata dal fatto di poter operare, nel periodo di lockdown, esclusivamente attraverso il proprio canale online.

Analogamente a quanto mostrato dal mercato, il trend del Gruppo nel mese di giugno è stato particolarmente positivo: la diminuzione dei ricavi dell’Area, rispetto allo stesso mese dell’esercizio precedente, si è limitata al -4,1%, e la quota di mercato – nel mese –  si è collocata al 12,1%, grazie, in particolare, alla positiva performance dei punti vendita in franchising.

Di particolare rilievo la performance del canale online, le cui vendite nei primi 6 mesi dell’anno sono cresciute del +71,6% rispetto al primo semestre del 2019 e addirittura del 190% circa durante il periodo di lockdown.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è stato di -2,8 milioni di euro rispetto ai -0,6 milioni del corrispondente periodo del 2019.

Nonostante il drastico calo dei ricavi, l’impatto in termini di EBITDA è stato contenuto grazie ad un’attenta gestione dei costi e alla profonda revisione di organizzazione e processi, sia nelle strutture centrali sia nei punti vendita, realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta legata al Covid-19.

Si segnala che, ad esclusione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha registrato un miglioramento dei margini sia nei primi due mesi dell’esercizio (di +0,3 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente) sia nel solo mese di giugno (di +0,7 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente).

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a -8,2 milioni di euro (rispetto a -6 milioni di euro del primo trimestre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di maggio il mercato pubblicitario ha pesantemente risentito dei negativi effetti del Covid-19, evidenziando contrazioni su tutti i canali, tra cui il digital in calo del -17,2% e i periodici del -41,5%[5].

A livello diffusionale, il mercato italiano dei magazine ha registrato nel periodo una flessione dell’11,3%[6].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato, con una quota a valore del 23,7%[7] nonché il primo editore multimediale italiano nel web, con una reach dell’84% (circa 33 milioni di utenti unici nel mese di maggio)[8], e nei social con una fan base aggregata di 33,5 milioni contando su 100 profili social[9].

Al 30 giugno 2020 i ricavi dell’area Media sono stati pari a 95,8 milioni di euro (-26,8% rispetto ai 130,9 milioni di euro del 2019). Al netto delle cessioni di alcune testate, la contrazione è stata del -21,5%.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato una diminuzione del -23% circa: la performance è stata influenzata sia dall’impatto Covid-19 sia dalla cessione di alcune testate nel 2019; al netto di queste discontinuità, la stima del calo si attesta intorno al -9%.
  • i ricavi pubblicitari, dei quali la componente digital rappresenta oltre il 50%, sono risultati in contrazione del -42% circa a livello totale.

Si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dagli effetti del Covid-19 e dal relativo lockdown che ha comportato, tra l’altro, la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile, e una diminuzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora). A perimetro omogeneo e al netto degli impatti Covid-19, la variazione dei ricavi pubblicitari si attesterebbe al -4%,-5% circa.

  • la componente altri ricavi, che include le attività di distribuzione, ha registrato una contrazione pari al -9,6% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia l’andamento del mercato diffusionale sia il calo delle royalties generate dalle edizioni internazionali di Grazia.

L’EBITDA adjusted si è attestato a 2 milioni di euro, con una flessione limitata a circa -5 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, in quanto l’elevato scostamento dei ricavi è stato compensato da efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

L’EBIT IFRS 16, che riflette la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate  (per un valore complessivo pari a 7,3 milioni di euro), è risultato pari a -7,9 milioni di euro rispetto a 3,7 milioni di euro del primo semestre 2019.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  • Conto economico consolidato
  • Conto economico consolidato del II trimestre
  • Cash flow di Gruppo
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] Dal 1° gennaio 2020 le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società interamente controllata Mondadori Media S.p.A.

[2] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[3] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[4] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[5] Fonte: Nielsen, dati progressivi a maggio 2020

[6] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[7] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[8] Fonte: Comscore (maggio 2020)

[9] Fonte: Shareablee (giugno 2020)

Informativa su acquisto azioni proprie nel periodo 8 – 12 giugno 2020

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. (codice LEI 815600049A1F9AFE6666) comunica di aver acquistato sul Mercato Telematico Azionario, nel periodo tra il giorno 8 e il 12 giugno 2020, n. 85.000 azioni ordinarie (pari allo 0,033% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di euro 1,1689 per un controvalore complessivo di euro 99.356,50.

Tali operazioni sono state realizzate nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2020 (già oggetto di informativa anche ai sensi dell’art.144 bis del Regolamento Consob 11971/99, dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014 e dell’art. 132 del D.Lgs. n. 58/98).

Di seguito, il riepilogo degli acquisti effettuati, nel periodo indicato, sulle azioni ordinarie Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., codice ISIN IT0001469383, su base giornaliera:

DATAQUANTITÀPREZZO MEDIO (€)CONTROVALORE (€)
08/06/202085.0001,168999.356,50

Gli acquisti sono stati realizzati tramite l’intermediario abilitato Equita Sim S.p.A. (codice LEI 815600E3E9BFBC8FAA85).

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene n. 1.838.326 azioni proprie pari allo 0,703% del capitale sociale e al 0,459% dei diritti di voto totali.

Per effetto delle operazioni sopra descritte, in data 8 giugno 2020 deve intendersi concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 1 giugno 2020, nell’ambito del quale sono state acquistate complessive n. 550.000 azioni Arnoldo Mondadori Editore al prezzo medio ponderato di 1,0984 euro per azione e per un controvalore complessivo di 604.146,49 euro.

Vedi il dettaglio delle operazioni nel pdf completo del comunicato stampa.