sostenibilità

Donna Moderna: la terza edizione di “Corri con noi” entra nel vivo in 12 città e con due sfide finali

Il progetto è dedicato alle donne che corrono o camminano per fare rete e credere di più in loro stesse. Tra le tante novità di quest’anno: 3 nuove città, una sfida in Europa oltre al grande appuntamento nel deserto

Corri con noi è il grande progetto dedicato alle donne che corrono o camminano per allenarsi, per fare rete e credere di più in loro stesse; oggi entra nel vivo in dodici città e con due grandi sfide finali.

Nata da un’idea di Donna Moderna, il brand del Gruppo Mondadori leader nel segmento dei femminili, l’iniziativa ha riscosso molto successo nella precedente edizione: nel 2019 ha contato infatti più di 1000 iscritte in 9 città italiane, 270 appuntamenti per allenarsi e 45 iscritte alla sfida finale in Marocco.

“Siamo sempre più numerose e sempre più cariche. Corri con noi è diventato in questi tre anni una palestra di sorellanza e di emancipazione femminile e siamo felicissimi di poter includere nel nostro progetto nuove città”, ha dichiarato Annalisa Monfreda, direttore del magazine. 

Donna Moderna intende rafforzare sempre più la community che ruota attorno alla passione per il running. Perché la corsa non è solo uno sport ma aiuta a rendere le donne consapevoli delle loro potenzialità, della loro forza, le rende più sicure, migliora l’umore e allontana lo stress giornaliero. È inoltre accessibile a tutti ed ha la capacità di ricaricare le energie, il tutto in compagnia di persone che hanno obiettivi comuni.

Dodici le città italiane in cui ci si può allenare quest’anno: Catania, Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Pescara, Roma, Torino e Verona.

I partecipanti, suddivisi in 3 gruppi sulla base del livello di preparazione, saranno seguiti da uno o più coach qualificati con cui potranno confrontarsi attraverso check costanti. Ogni città avrà un’ambassador di riferimento che coinvolgerà e motiverà le partecipanti, condividendo le emozioni della loro impresa, il loro percorso di crescita e i valori di aggregazione di Donna Moderna. Il programma comprende un allenamento a settimana in ogni città e, per far scoprire a tutte le iscritte il trail running, la corsa a piedi in ambienti naturali, verrà loro offerta la possibilità di partecipare con il team del magazine a due sfide: la sfida finale nel deserto e da quest’anno anche una nuova sfida primaverile in Europa.

Per far parte della runner crew di Donna Moderna  è sufficiente collegarsi alla piattaforma Donnamodernaclub.it. Ogni iscritto riceverà il kit di benvenuto con maglia, sacca e braccialetto personalizzati Corri con noi.

Sarà possibile seguire l’iniziativa su tutti i canali social del brand con l’hashtag ufficiale #corriconnoi. Il magazine racconterà di settimana in settimana gli allenamenti con un reportage fotografico.

Il sito, con lo speciale Donnamoderna.com/corriconnoi fornirà agli utenti tutte le informazioni, consigli e i dettagli per iscriversi alle tappe e per partecipare alle due grandi sfide.

In più tips e consigli di allenamento per tutte le runner e per le aspiranti tali.

Primi Partner dell’iniziativa sono: SCARPA® azienda italiana leader nella produzione di calzature tecniche sportive con il modello Spin Ultra per il trail running; GARMIN leader mondiale nella tecnologia GPS per lo sport, il fitness e l’outdoor; Mediterranea Cosmetics con le sue linee di prodotti cosmetici dedicate a skincare e bodycare; Lauretana con l’Acqua oligominerale naturale più leggera d’Europa; SIXTEMLIFE® con la sua linea Benped® che comprende prodotti a tecnologia avanzata per il benessere del piede.

La campagna stampa, web e social è a cura di Hunbranded.

Donna Moderna, primo network femminile, è un ecosistema che attraverso il magazine, i canali web e social, abbraccia una audience digitale di 14 milioni utenti unici al mese (Fonte: Comscore Dicembre 2019) e raggiunge un pubblico di 3,5 milioni di lettori ogni mese (fonte: Audipress 2019.2) cui si aggiungono gli oltre 1,3 milioni di fan su Facebook, più di 500 mila follower su Twitter e 430 mila su Instagram.

 

 

Il nostro progetto di diversity management

Il nostro Gruppo inaugura un percorso con focus sulla leadership femminile, un progetto di diversity management che ha l’obiettivo di valorizzare le diversità nell’ambiente di lavoro.

Secondo gli studi, negli ambiti che sanno mettere a fattor comune le caratteristiche di ciascuno, si lavora meglio: le persone sono più soddisfatte, si sentono valorizzate, sono più motivate.

Vogliamo dunque promuovere una cultura inclusiva in azienda: questa volta lo faremo con quattro workshop di mezza giornata per le nostre middle manager. La tecnica del teatro d’improvvisazione e i talk aiuteranno le colleghe a fare emergere i tratti distintivi della leadership femminile, rendendole più consapevoli delle proprie potenzialità e insegnando loro a utilizzarle al meglio.

Durante l’incontro di presentazione, Annalisa Monfreda, direttrice di Donna Moderna, ha moderato un dialogo tra Elena Isacchini, Human capital management, e Patrizia Caraveo, astrofisica, sul valore della diversità in azienda e nel mondo della ricerca. I temi dei prossimi appuntamenti saranno: come andare oltre le autolimitazioni, il nuovo stile di leadership femminile, la team leadership, diversità e innovazione.

Il progetto si inserisce nell’ambito di Mondadori People, il programma di iniziative per #NoiDellaMondadori nato per ridefinire il modo di lavorare nel nostro Gruppo, rendendolo più agile, più orientato all’innovazione e più attento alle persone.

100 globi per un futuro sostenibile

100 artisti interpretano un futuro sostenibile in una esposizione d’arte e design open air

Alla Presenza dell’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio del Comune di Milano Cristina Tajani, del Ceo WePlanet Paolo Casserà, dei promotori e organizzatori dell’evento “WePlanet: 100 Globi per un futuro sostenibile”, si è svolta oggi in Piazza della Scala la cerimonia di installazione della prima di 100 opere che coloreranno le strade di Milano a partire dal 12 aprile 2020.

WePlanet, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, è un progetto realizzato in partnership con il Gruppo Mondadori e Mediamond, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera e con il contributo di importanti partners Istituzionali.

Cento grandi sculture a forma di globo terrestre – rigorosamente ecosostenibili e decorate da artisti, designer, creativi – concorreranno alla definizione della grande mostra open air e verranno messe all’asta per raccogliere fondi a favore delle aree verdi in città.

Grazie a questo progetto d’arte diffusa, ambiente, design e innovazione si fondono contribuendo ad ampliare le azioni del progetto “Milano Plastic Free” avviato dall’Amministrazione, nei mesi scorsi, per sensibilizzare i milanesi al rispetto del pianeta e fare della nostra città  la prima  realtà  italiana  a  eliminare  l’utilizzo  delle plastiche monouso“, così l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività  produttive e Commercio del Comune di Milano Cristina Tajani commenta l’iniziativa. “Come Amministrazione – conclude l’Assessore – affianchiamo con piacere tutte le iniziative come questa di WePlanet, che possono contribuire a  quest’opera di educazione ambientale.  È attraverso i piccoli gesti quotidiani che  si contrastano i grandi cambiamenti climatici, è proprio questo che i  tanti giovani della generazione Thumberg ci stanno chiedendo“.

Simbolo dell’impegno e dell’attenzione che il capoluogo lombardo sempre ripone su tematiche di sostenibilità – con la partecipazione della società civile, produttiva e creativa di Milano – il primo globo, realizzato dal noto designer Giulio Cappellini e da Antonio Facco, è intitolato Save Milano bella ed è un omaggio alla città: “Milano è una città del mondo. Milano è bella – scrive Cappellini -; Milano, come tutte le città, va salvata e il nostro impegno deve essere totale e costante. Solo così la terra tornerà ad essere verde e i mari blu. Insieme possiamo farcela”.

Il posizionamento di questa prima opera è l’anticipazione della grande mostra collettiva open air che dal 12 aprile al 21 giugno trasformerà la città in una galleria d’arte urbana a cielo aperto.

Valorizzando gli spazi pubblici dal centro alla periferia, WePlanet rappresenterà un viaggio alla scoperta di nuove visioni artistiche del nostro pianeta: 100 globi realizzati e riprodotti con materiale riciclato di grandi dimensioni – con un diametro di oltre 1,30 cm e un’altezza complessiva di 170 cm – diventeranno lo strumento, affidato ad artisti, designer e creativi, per sensibilizzare il pubblico sul problema dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici e per approfondire il tema dell’innovazione sostenibile.

L’asta, che verrà battuta da Sotheby’s, vedrà il ricavato devoluto a favore del Fondo ForestaMi: il progetto di forestazione urbana nella città di Milano.
Parte del ricavato, su richiesta del Comune, sarà utilizzato per contribuire alla riqualificazione del Parco Segantini a dimostrazione di come il progetto per una Milano più verde interessi tutta la città, dal centro alla periferia.

WePlanet vanta inoltre il sostegno di Grandi Stazioni Retail: condividendo i valori di sostenibilità del progetto, Grandi Stazioni ha messo a disposizione il Laboratorio Centrale per la realizzazione di tutte le installazioni. Come in una futuristica ‘fabbrica dell’universo’ nella bottega creativa adiacente alla Stazione Centrale- a cui si accede dal sottopasso Mortirolo – artisti e giovani studenti delle più importanti scuole d’arte di Milano daranno vita ai 100 Globi. Un grande spazio il cui utilizzo per un progetto come WePlanet dimostra l’impegno di Grandi Stazioni Retail nella riqualificazione e condivisione con la città di aree aperte all’arte, al design e alla cultura.
L’Installazione del primo Globo in Piazza della Scala anticipa l’evento e, allo stesso tempo, accende i riflettori su tutte le iniziative satellite che si susseguiranno nel corso dei prossimi mesi: tra queste, il contest online “Crea la tua idea di sostenibilità” che permetterà a chiunque di sottoporre ad una specifica commissione una proposta artistica per uno dei 100 Globi, raccontando la propria idea di sostenibilità. Attraverso il sito www.weplanet.it, a partire dal 20 gennaio 2020 fino al 9 marzo 2020, i candidati potranno inviare il proprio progetto. Il vincitore del contest potrà realizzare il suo Globo e vederlo esposto insieme a tutte le altre opere che comporranno ad aprile la grande mostra.

WEPLANET è un evento certificato secondo lo standard internazionale per la gestione degli eventi sostenibili ISO 20121.
WEPLANET concorre al raggiungimento dei 17 Global Goals delle Nazioni Unite (SDGs -Nazioni Unite).

 

WePlanet è un progetto realizzato in collaborazione con: CasaFacile, Focus, Grazia, Icon Design, Interni
MediaPartner: Radio Montecarlo, TGcom24

In collaborazione con: Grandi Stazioni Retail, EarthDayItalia
Partner Istituzionali: Accademia di Belle Arti di Brera, FE.N.CO – Federazione Nazionale dei Diplomatici e Consoli esteri in Italia, Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi, FederTurismo – Confindustria, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – Confimprese, Fondazione Zecchi, Sotheby’s.

Aziende Sponsor: Aran Cucine, Armata di Mare, Associazione Parco Segantini, Associazione FAS, Banca Galileo, Biochimica, BLU, Boero Vernici, Bonduelle, BSH, Caudalie, Ceramica Flaminia, Cobat, Comune di Chiavari, Consorzio Parmigiano, Euromobil, Fabbrica Pelletterie Milano, Fassi, Fondazione Serbelloni, Fondazione Volta Como, Fossati, Ganassini, Gobbetto, Grandi Stazioni Retail, Gruppo Cremonini, Gruppo Pleadi, Helbiz, Icons, Igp Decaux, Integer-TBWA, iSEMPREVIVI Onlus, ITAS Mutua, ITLAS, IVM, Lignee Roset, Meteo Expert, Panificatori Marinoni, Poliform, Rinascente, SEA, Slide, Sprint Academy, Tescoma, Yves Rocher.

Sponsor Tecnici Milano 2020: Gruppo Boero, Octo_Net, WeRHappy
Direzione Atelier: Sculpturlab

 

Grazia apre il 2020 con il numero speciale dedicato ai sedicenni ‘Generazione Greta Thunberg’ e con l’evento ‘Z Generation Talks’

I talks saranno moderati dal direttore Silvia Grilli e da Simona Ventura. Tra i protagonisti: Elisa Maino, Maria Sole Pollio, Nuela e Giorgia Villa

Grazia, il primo fashion brand 100% italiano, diretto da Silvia Grilli e presente nel mondo con 20 edizioni internazionali – apre il 2020 con il numero speciale dedicato ai sedicenni Generazione Greta Thunberg e con Z Generation Talks, un dibattito che mette a confronto 8 giovani talenti influenti.

Nelle pagine del magazine del Gruppo Mondadori, in edicola giovedì 16 gennaio, si racconteranno ragazzi che marciano per salvare il pianeta insieme all’ecologista svedese Greta Thunberg, che chiedono di poter votare per cambiare il futuro e che stanno portando nel mondo una ventata di entusiasmo e di creatività.

Ampio spazio alla popstar statunitense controcorrente Billie Eilish, che sta cambiando la musica.

La cover girl sarà Maria Sole Pollio, cliccatissima influencer da 1 milione di follower, attrice e conduttrice, protagonista nella stagione numero dodici di Don Matteo.

I lettori troveranno inoltre interviste e curiosità sulle creatrici digitali Elisa MainoMarta Losito Iris Ferrari, capaci di arrivare ai vertici sia sul web sia con i loro libri.

E ancora le campionesse sportive Benedetta Pilato – nuotatrice, 50 m rana, oro europeo, e record mondiale giovanile, la ginnasta Giorgia Villa Larissa Iapichino, atleta figlia di Fiona May, Julia Ituma promessa del volley, che sfidano tutti in gara e non solo. Il musicista Nuela, Giulia Zoccali, Marta Losito e Alice De Bortoli– influencer teenager.

Nel numero ‘speciale’ di Grazia ci saranno due esclusivi servizi moda dedicati alla Generazione Z, con consigli di stile ed eleganza che anticipano le prossime tendenze.

Le giovani generazioni saranno anche al centro dei talks condotti dal direttore di Grazia Silvia Grilli insieme a Simona Ventura che avranno luogo giovedì 16 gennaio presso la sala Agorà in Triennale a Milano: i protagonisti dell’evento Z Generation Talks saranno: Elisa Maino, Maria Sole Pollio, Nuela e Giorgia Villa, Giulia Zoccali, Marita Losito e Alice De Bortoli e Lukas.

Con queste iniziative Grazia si conferma una piattaforma di comunicazione contemporanea e dinamica presente nel panorama editoriale non solo con il magazine (che ha una readership di 2 milioni di lettori, fonte: Audipress Febbraio 2019), Grazia.it (con un traffico medio di 3 milioni di utenti unici mensili, fonte Audiweb Media 2019) e i canali social (con 15, 2 milioni di persone raggiunte, fonte Facebook e Instagram Insight, Ottobre 2019) ma anche come un brand creatore di contenuti ed eventi speciali.

Grazia ha scelto H&M, in quanto brand di moda democratico e sostenibile, per collaborare alla realizzazione dell’evento Z Generation Talks. H&M si impegna concretamente ogni giorno per rendere più sostenibili i propri prodotti e l’intero settore della moda, per promuovere cambiamenti positivi e ridurre l’impatto negativo lungo tutta la filiera, dal design, alla coltivazione del cotone fino alla raccolta degli abiti usati per dare loro una nuova vita.

 

 

Ottobre green per ICON DESIGN

Si apre una nuova stagione green per ICON DESIGN. A partire da questo mese, e per tutto il 2020, il magazine diretto da Annalisa Rosso con l’editor-at-large Maria Cristina Didero, esplorerà il mondo della sostenibilità ambientale, approfondendo insieme ai protagonisti del design, dell’arredamento e dell’architettura i temi legati all’ecologia che chiameranno il comparto a profonde sfide nei prossimi anni.

Il brand d’alta gamma di arredamento del Gruppo Mondadori, punto di riferimento nel mondo del design, inaugura così un nuovo percorso editoriale con cui si prefigge di diventare il canale di analisi e dibattito privilegiato per accompagnare le aziende del settore ad interpretare nuovi bisogni e cambiamenti per il futuro dell’ambiente.

Il tema farà da fil rouge per tutto il prossimo anno con diverse novità, tra cui lo speciale in uscita con ICON DESIGN di marzo 2020 che racconterà i brand e i progetti più innovativi in questo ambito.

«Come ha detto Leonardo Di Caprio quando ha ricevuto l’Oscar: climate change is real! Per quanto assurdo possa sembrare, nel 2019 c’è ancora qualcuno che non ci crede e c’è ancora bisogno di ribadire che dobbiamo invertire la rotta in maniera drastica e subito – domani è già tardi – modificare i nostri comportamenti e attivarci con forza e determinazione per scongiurare l’irrimediabile. Per continuare a credere nell’uomo e nel futuro», commentano Annalisa Rosso e Maria Cristina Didero.

Per inaugurare questo percorso il nuovo numero di ICON DESIGN, in edicola l’8 ottobre, si presenta ai lettori con il titolo Luce, Energia e Bellezza, tre parole chiave che insieme sintetizzano e declinano visioni diverse di ciò che più generalmente può essere inteso come green. Si visita la Longhouse nei dintorni di Melbourne, Australia, fattoria biologica di design, scuola di cucina e residenza privata insieme; si entra in due abitazioni come Villa Cardo, perfettamente integrata nel paesaggio salentino, e l’appartamento nel cuore di Bruxelles riprogettato dall’architetto francese Pierre Yovanovitch seguendo giochi di luce. Accanto agli appuntamenti da non perdere ai festival del design di Milano e Eindhoven, si possono leggere le interviste con i protagonisti dall’anima green: la primatologa e attivista Jane Goodwall, il light designer Ingo Maurer, l’artista Linda Tegg, l’architetto Norman Foster. E ancora, il progetto Natural Beauties a cura di Felix Burrichter, Valentina Cameranesi e Enrico Pompili insieme al fotografo Pim Top. “Perché non possiamo circondarci di bellezza?”, si chiede Burrichter nel suo testo introduttivo a un servizio che racconta 11 brand attraverso altrettante immagini surreali e slogan d’impatto, come “energy without meaning is an impossibility” e “love me now, love me forever”.

Alla sostenibilità ambientale sarà inoltre dedicata la quarta edizione degli ICON DESIGN Talks – in occasione della Milano Design Week 2020 – con il coordinamento generale di Andrea Boschetti e il guest curator Marco Sammicheli: un ciclo di conferenze, masterclass e dibattiti con architetti, designer e professionisti che, attraverso il loro operato, lavorano per ridefinire la relazione tra uomo e città, intercettare necessità e bisogni futuri per costruire un mondo migliore.

Svolta green per il Nuovo Devoto-Oli 2020

Dopo il recente completo rinnovamento, che ha prodotto una nuova idea di vocabolario, attento alla contemporaneità e alla continua evoluzione del linguaggio, l’edizione 2020 del Nuovo Devoto-Oli – concepito da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli nel 1967 a cui si sono aggiunti come autori Luca Serianni e Maurizio Trifone – diventa verde, non solo a parole o nel colore della copertina.

Un impegno concreto per un mondo più sostenibile, che si sviluppa in tre direzioni:

  • l’utilizzo di carta certificata, che garantisce la sostenibilità della gestione dei boschi, dalla provenienza del legno alla tracciabilità dei prodotti ricavati;
  • un accordo con Treedom che darà vita in Sicilia alla foresta Gli alberi delle parole, con la piantumazione di 200 alberi di melograno, ognuno dei quali sarà registrato, fotografato e monitorabile grazie alla geolocalizzazione   –  un progetto che, oltre a favorire la biodiversità, aiuterà anche i ragazzi dell’Associazione “Ulisse” affetti da patologie dello spettro autistico che, affiancati dai loro tutor, supporteranno i contadini locali nella cura della foresta;
  • un concorso per le scuole volto a sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente, un’iniziativa di educazione linguistica e ambientale che coinvolge studenti e docenti (della scuola primaria e secondaria di I e II grado) nella realizzazione di elaborati e video dedicati ai temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico. In palio alberi da piantare nei giardini delle classi vincitrici.

Non mancano naturalmente i lemmi più aggiornati relativi alle tematiche ambientali (da plastisfera a plogging, da carbon free a guerrilla gardening), al lessico ecologico più in voga (da climate change a ecoscettico, da ecotassa a ecobusiness), o le parole “verdi”, che hanno cioè acquistato un significato completamente nuovo proprio grazie alle problematiche legate al clima (da sostenibile a economia circolare).

Circa 400 i neologismi e i nuovi significati, tratti come di consueto dal linguaggio dell’attualità (revenge porn o porno vendetta, terrapiattismo e terrapiattista), della politica (antibufale, antipatizzante, antivaccinista, fascistometro), dell’economia e della finanza (manovra correttiva, sviluppismo, pay gap o divario salariale), della cultura e dei mass media (foodmania, catfishing), dei giornali e della televisione (detox, cyberattivista, disinformatore), di gerghi e modi di dire (blastare, figaggine, pancia a terra) e delle nuove mode e tendenze (trap e trapper, binge watching).

Aggiornate anche le unità di misura, in base ai nuovi criteri internazionali in vigore dal 20 maggio di quest’anno, con la modifica di tutte le relative definizioni (da metro a chilogrammo, da secondo ad ampere, da carica a frequenz, etc.).

Con 75.000 voci, 250.000 definizioni, 45.000 locuzioni e le, il Nuovo Devoto-Oli 2020 nella sua versione cartacea, più snella, è perfettamente integrato alla versione digitale, disponibile come sito web e applicazione per tablet e smartphone IOS e Android, con 35.000 lemmi e 50.000 definizioni in più, per consentire una fruizione completa di tutti i contenuti, con funzionalità e strumenti pensati per avere il vocabolario sempre a portata di mano, compreso l’audio di tutte le voci per una pronuncia corretta e la possibilità di condivisione del lemma,  tramite e-mail o post sui principali social network, per risolvere dubbi durante lo studio o il lavoro.

Impacchettiamo un sogno con Cesvi e Mondadori Store

Alessio Boni racconta la sua esperienza in Africa.
L’iniziativa sostiene la Casa del Sorriso in Zimbabwe

Domenica 2 dicembre alle ore 17.30, presso il Mondadori Megastore in Piazza Duomo 1, a Milano, Alessio Boni parteciperà all’iniziativa “Impacchettiamo un sogno”, in collaborazione con Mondadori Store.

Durante il periodo natalizio, i volontari Cesvi saranno presenti in 80 Mondadori Store delle principali città italiane per realizzare pacchetti regalo. Un’iniziativa che prosegue per il quarto anno consecutivo, dopo l’ottima accoglienza ricevuta lo scorso Natale. Con una piccola offerta si potrà dare un contributo per i bambini accolti nella Casa del Sorriso di Cesvi ad Harare, in Zimbabwe.

Durante l’evento Alessio Boni, storico testimonial Cesvi, racconterà la sua esperienza con Cesvi in Africa, dove ha toccato con mano i risultati delle attività a favore dei minori e presenterà il documentario “Lo sguardo dell’altro”, dedicato al suo viaggio in Zimbabwe alla scoperta dei progetti di protezione dell’infanzia e di sicurezza alimentare che l’organizzazione porta avanti nel Paese.

Nelle strade di Harare, capitale dello Zimbabwe, la vita è particolarmente dura e i bambini sono costantemente esposti ai rischi della droga e della delinquenza. Cesvi ha costruito una Casa del Sorriso, un luogo sicuro e accogliente, dove i bambini e i ragazzi abbandonati o orfani possono consumare un pasto caldo, spesso l’unico della giornata, lavare i propri vestiti e ricevere cure mediche.  Nel 2017, La Casa del Sorriso di Harare ha accolto oltre 500 minori bisognosi di aiuto.

Durante l’evento, all’interno del Mondadori Megastore di Piazza Duomo, Cesvi metterà a disposizione dei partecipanti un’esperienza virtuale che permetterà di visitare le Case del Sorriso e di conoscere le storie di Tadiwanashe e Privilege, un bambino di strada e una ragazza madre che hanno trovato supporto e accoglienza nella Casa del Sorriso di Harare.

Mondadori Retail sostiene le indagini per la ricerca dell’antica chiesa di San Dionigi a Milano

Mondadori Retail, da sempre attiva nella promozione della cultura su tutto il territorio nazionale, ha dato il proprio sostegno alla campagna di indagini geofisiche relative al sito dove sorgeva l’antica chiesa di San Dionigi su cui si sono addensati eventi e personaggi importanti per Milano.
Le operazioni, in via di svolgimento presso i Bastioni di Porta Venezia, sono realizzate con il coordinamento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, la collaborazione del Comune di Milano e della Polizia Locale.

Insieme a San Nazaro, Sant’Ambrogio e San Simpliciano, la chiesa di San Dionigi era una delle quattro chiese ambrosiane disposte una opposta all’altra fuori le mura della città. Di queste, San Dionigi – attestata nel V secolo e annoverata nel IX secolo tra le 12 “chiese matrici” di Milano – è l’unica scomparsa.
Le attuali indagini – che interessano un tratto di circa 150 metri di carreggiata in entrambi i sensi di marcia sui Bastioni di Porta Venezia, in prossimità di piazza Oberdan, e un’ampia area all’interno dei giardini Indro Montanelli proprio in corrispondenza degli scavi 2017 – sono di tipo non invasivo, ovvero senza movimentazione terra, con l’ausilio di un georadar, per ottenere un rilievo estensivo delle strutture conservate nel sottosuolo nell’area di interesse. In particolare, si spera di poter ricostruire con maggior certezza la planimetria completa della chiesa di San Dionigi, così come doveva apparire anche prima della ristrutturazione del 1500, che portò alla demolizione del presbiterio e dell’antico convento proprio per lasciar spazio alle nuove mura urbane.

Per saperne di più: http: www.architettonicimilano.lombardia.beniculturali.it/?p=8163

Due libri contro il bullismo e il cyberbullismo

“Create, connect and share respect: A better internet starts with you”. Questo è lo slogan del Safer Internet Day 2018, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea.  Quest’anno si celebra il 6 febbraio con l’obiettivo di far riflettere tutti, in particolare i più giovani, sull’uso consapevole del web e su come ciascuno possa attivamente rendere internet un luogo positivo e sicuro.

A ridosso del Safer Internet Day, mercoledì 7 febbraio, si tiene la seconda Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno dal Miur nell’ambito del Piano nazionale contro il bullismo, serve a sensibilizzare e coinvolgere i giovani in attività di prevenzione e contrasto al bullismo.

Per l’occasione due dei massimi esperti italiani dell’argomento, Luca Bernardo e Francesca Maisano, hanno pubblicato L’età dei bulli. Come aiutare i nostri figli (Sperling & Kupfer). Attraverso casi reali ed esempi pratici, questo libro inquadra le varie manifestazioni del fenomeno, insegna a cogliere i segnali e indica le strategie da seguire. Una guida pratica per intervenire nel modo giusto contro il bullismo e il cyberbullismo.

Ogni giorno infatti, in metà delle scuole italiane – elementari, medie e superiori – avviene un episodio di bullismo. Non c’entra il degrado, ma l’incapacità dei ragazzi di gestire le emozioni. Gli episodi avvengono sempre più presto (7 anni) e in forme sempre più pervasive (come il cyberbullismo). Le conseguenze possono essere molto gravi, sia per le vittime, minate nella loro autostima, sia per i bulli che, in modo diverso, manifestano lo stesso bisogno di conferme.

Anche Alessia Cruciani ha voluto portare l’attenzione di adulti e ragazzi sull’uso responsabile del web con il proprio libro La guerra dei like (Il Battello a Vapore). Un romanzo basato su fatti realmente accaduti che ha visto la partecipazione dello youtuber Daniele Doesn’t Matter e la collaborazione della Polizia postale per la documentazione dei casi che sono andati a costituire la storia, nonché per la stesura del decalogo di istruzioni anti-bullo.

Il libro racconta di Cristiana Saitta, una ragazza che frequenta la 3ªC nella scuola media Matteotti di Milano. Adora cucinare torte e si sta preparando per realizzare il suo sogno: entrare alla Scuola di Ballo della Scala. È dolce, buona, bella. Ruggero Rettagono frequenta la 3ªB della stessa scuola. È magrolino, ha un gran senso dell’umorismo, è il più basso della classe e colleziona i voti più alti. Per la Divina Faina e il suo gruppetto di Adulatrici Cospiratrici dai lunghi capelli e i vestiti firmati, Cristiana ha la terribile colpa di piacere al ragazzo più bello della scuola. E per questo va punita. Da allora diventa “Saittastaizitta”, quella con più pancia che seno e con pochi follower su Instagram. Per i bulli della 3ªB Ruggero è troppo intelligente e piace troppo ai professori, così diventa “Ruggero Gattonero”, il portasfiga della Matteotti. Per Cri e Rug la scuola si trasforma in un inferno e ogni notifica sul telefonino in un incubo. Basta un attimo per rovinare la vita di qualcuno. E ci vuole tutta la forza del mondo per riuscire a reagire.

Sappiamo navigare? I 10 consigli della Polizia postale

Evitare i guai usando Internet e i social è molto facile: per non finire nella trappola dei cyberbulli o di malin­tenzionati basta seguire alcuni suggerimenti. Ecco i 10 più importanti diffusi dalla Polizia postale per i ragazzi, riportati nel libro di Alessia Cruciani.

1) Ricorda che un’immagine condivisa in un social entra definitivamente nel Web e che non sarà pos­sibile controllarne mai più la diffusione. Potrebbe essere utilizzata in siti che non conosci o che non ti piacciono. Anche se tu non vuoi.

2) Ricorda che molte delle informazioni che posti nella bacheca del tuo profilo consentono di ricostruire la tua identità, le tue abitudini, i tuoi gusti: sei sicuro di volere che così tante persone (magari anche i tuoi insegnanti o i tuoi futuri datori di lavoro) sappiano così tante cose di te?

3) Creare profili con nomi equivoci o postare messaggi allusivi a una disponibilità sentimentale potrebbe richiamare l’attenzione dei malintenzionati della Rete. Evita di proporti in un ruolo non adatto alla tua età o ai tuoi reali desideri per non essere con­tattato da sconosciuti con proposte imbarazzanti o richieste oscene.

4) Il comportamento in Rete è disciplinato da regole, la cosiddetta “netiquette”, ma soprattutto da leggi che definiscono chiaramente cosa costituisce reato e cosa no. Evita di creare gruppi o di postare immagini che inneggiano a comportamenti indesiderabili e che danneggiano l’immagine e la credibilità delle persone.

5) Tieni segreta le password di accesso ai tuoi profili sui social: compagni di classe e conoscenti potreb­bero utilizzarla per sostituirti e commettere azioni scorrette a tuo nome o per diffondere informazioni riservate. E non cercare di ottenere la password di altri utenti, seppur animato dalle più innocenti in­tenzioni, poiché questo costituisce reato e ti espone al rischio di accuse molto serie.

6) Imposta il tuo profilo in modo da consentirne la visibilità solo agli amici che avrai autorizzato: in questo modo selezionerai direttamente chi accede alla tua pagina e ti garantirai di essere contattato solo da persone conosciute e affidabili.

7) Non aprire gli allegati delle e-mail provenienti da sconosciuti e verificate prima il nome dei mitten­ti e l’oggetto. Possono essere stati spediti da una macchina infettata senza che l’utilizzatore ne sia a conoscenza.

8) Nelle chat con sconosciuti, nei forum, nei blog o nei giochi di ruolo non dare mai senza il permesso dei genitori informazioni personali come cognome, età, indirizzo, numero di telefono del cellulare o di casa, scuola frequentata. E prima di inserire i tuoi dati personali su Internet controlla che siano presenti i segni che indicano la sicurezza della pagina: la scritta “http” nell’indirizzo e il simbolo del lucchetto.

9) Non incontrare mai persone conosciute su Internet senza avvertire i tuoi genitori. Se proprio vuoi farlo, prendi appuntamento in luoghi affollati e porta con te almeno due amici.

10) Se leggi o vedi qualcosa su Internet che ti fa sentire a disagio o ti spaventa, parlane subito con i tuoi genitori o con gli insegnanti. Se qualcuno che ti sembrava simpatico comincia a scrivere cose strane in chat o manda e-mail che non ti piacciono, bloc­calo e parlane subito con i tuoi genitori.

Strategie e tecnologie per l’inclusione

Mercoledì 17 gennaio un convegno per parlare di dislessia nel mondo del lavoro, patrocinato da AID, FID e dal Comune di Milano

Il settimanale Donna Moderna è media partner dell’iniziativa

In Italia circa il 3 per cento dei bambini e ragazzi è dislessico. La dislessia rientra tra i DSA, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, riconosciuti da una legge (la n. 170 dell’8 ottobre 2010) che li definisce, tutela il diritto allo studio dei ragazzi con DSA e dà alla scuola alcune linee guida per riflettere sui metodi di insegnamento. Dopo anni di studi sono stati fatti molti progressi, ma terminata la scuola, come viene garantita l’inclusione dei ragazzi nella vita lavorativa? Le aziende sono preparate ad accoglierli?

Per creare uno spazio di confronto su questi temi, mercoledì 17 gennaio alle ore 16.30 nella Smart Arena del prestigioso Samsung District a Milano, si svolge il convegno dal titolo “Strategie e tecnologie per l’inclusione”, con il patrocinio di AID (Associazione Italiana Dislessia), FID (Fondazione Italiana Dislessia) e del Comune di Milano. Donna Moderna, il settimanale del Gruppo Mondadori, diretto da Annalisa Monfreda, è media partner dell’iniziativa.

L’obiettivo è creare un momento di incontro per promuovere e diffondere la cultura dell’inclusione.

Sergio Messina, neuropsichiatra infantile e Presidente di Associazione italiana dislessia (AID) ha dichiarato: “C’è ancora tanta strada da fare per l’inclusione scolastica e sociale dei ragazzi DSA, ma altrettanta ne abbiamo già percorsa come Associazione, conseguendo negli ultimi 20 anni di attività risultati fondamentali tra cui l’approvazione della legge 170/2010, la prima a riconoscere e a tutelare il diritto allo studio dei DSA anche attraverso l’utilizzo di strumenti compensativi”.

Focus del convegno saranno le esperienze consolidate in ambito scolastico e lavorativo in Italia, con una panoramica sullo scenario internazionale e lo specifico riferimento al contesto anglosassone.

Esempi, questi, di virtuosa inclusione, dove la tecnologia gioca un ruolo di primo piano. “L’obiettivo di Samsung è quello di migliorare l’esperienza e la vita delle persone attraverso soluzioni d’avanguardia capaci di ispirare il mondo: tra le nostre priorità c’è infatti quella di mettere a disposizione della società tutto il nostro know-how tecnologico per andare incontro alle più diverse esigenze. Siamo coscienti di quanto la tecnologia possa essere un potente strumento di emancipazione e inclusione sociale, e lo abbiamo toccato con mano con diversi progetti che abbiamo sviluppato nel corso degli ultimi anni come ad esempio l’attività di Scuola in Ospedale”, ha commentato Antonio Bosio, Product & Solutions Director di Samsung Electronics Italia.

Ma la tecnologia da sola non basta. È “lo strumento” per aiutare le persone con dislessia a superare le loro difficoltà, ma il motore del cambiamento è la giusta informazione.

Per questo Donna Moderna, magazine da sempre sensibile alle tematiche sociali, segue il tema dislessia con progetti ad hoc (come il longform sul sito www.donnamoderna.com/news realizzato in collaborazione con Lancôme e AID) ed ha sposato l’idea del convegno. «La dislessia coinvolge in Italia quasi 2 milioni di persone e 350 mila famiglie di ragazzi in età scolare. Famiglie che si trovano di fronte a diagnosi spesso discordanti, con insegnanti che non sempre hanno gli strumenti giusti per supportarli e ragazzi che soffrono di vere crisi di autostima: non capiti, non inseriti in un vero progetto di inclusione, non valorizzati», ha dichiarato il direttore Annalisa Monfreda.

Il convegno nasce da un’idea di Gabriella Schiavone, curatrice della sezione “dislessia e dintorni”, all’interno del concorso letterario “Una Città Che Scrive”, ideato da Giovanni Nappi.

Il premio, nato a Casalnuovo di Napoli, riserva nell’edizione 2018 una sezione speciale, dedicata ai disturbi specifici dell’apprendimento. “In tutte le tappe del nostro premio emerge la forza della scrittura. La scrittura diventa, in Una Città Che Scrive, uno strumento di riscatto individuale e sociale. Diventa una forma di cultura inclusiva. Con la Sezione Speciale per la dislessia, e con la parentesi per gli amici autistici e il concorso di pittura interamente riservato a loro, contiamo di rispettare i principi più nobili di inclusione sociale”, ha dichiarato Giovanni Nappi.

Tra i relatori, Pierfrancesco Majorino, Assessore per le Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano, IBM Italia e Axia, tra le prime aziende italiane a dotarsi del marchio Dyslexia friendly. I relatori presenti al convegno sono ideatori e sostenitori del carattere EasyReading che garantisce la leggibilità a tutti, anche a chi è dislessico; i materiali distribuiti mercoledì 17 gennaio nell’ambito del convegno saranno quindi caratterizzati da questo font ad alta accessibilità.

Seguono interventi di docenti e ricercatori e testimonianze di giovani studenti brillantemente inseriti nel mondo del lavoro.
Un laboratorio di robotica a numero chiuso, con metodologie di comunicazione aumentativa sarà a disposizione dei bambini.
L’evento è ad ingresso gratuito ma i posti sono limitati: è richiesta l’iscrizione su https://milano.aiditalia.org