Risultati finanziari

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020

TERZO TRIMESTRE IN SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO RISPETTO AL TREND DEL PRIMO SEMESTRE 2020

  • Ricavi pari a 253 milioni di euro rispetto a 279 milioni di euro del terzo trimestre 2019; in forte recupero rispetto al primo semestre 2020
  • Ebitda adjusted in sostanziale stabilità e pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • Risultato netto a 43 milioni di euro, in forte crescita (+72,2%) rispetto a 25 milioni di euro del terzo trimestre 2019;
  • PFN di Gruppo ante IFRS 16 a -82,3 milioni di euro: in significativo miglioramento (+28,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019) per effetto della continua generazione di cassa degli ultimi 12 mesi

RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020

  • Ricavi consolidati: 541,9 milioni di euro rispetto a 658,9 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA adjusted: 71 milioni di euro rispetto a 83,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • EBITDA: 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro al 30.09.2019;
  • Risultato netto di Gruppo: 18 milioni di euro rispetto a 23,1 milioni di euro al 30.09.2019

MIGLIORAMENTO DELLA GUIDANCE 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16 e il 18%;
  • EBITDA margin adjusted previsto al 12%;
  • Posizione finanziaria netta in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS
L’esercizio 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti conseguenti all’emergenza sanitaria originatasi dalla diffusione del Covid-19.
Nel primo semestre, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione, a partire dal mese di marzo, di misure restrittive alle attività sociali ed economiche ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo Mondadori opera ed è leader.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo ha attivato una serie di azioni volte a garantire condizioni di lavoro in totale sicurezza ai propri dipendenti, favorendo lo smart working, e a consentire la continuità delle attività aziendali e il contenimento dei costi operativi con l’obiettivo di compensare gli impatti economico-finanziari derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità.
In questo contesto, il mercato del libro ha mostrato una resilienza e una capacità di recupero significative:

  • nel segmento Trade, successivamente alla graduale riapertura delle librerie a maggio, la ripresa del settore è stata costante sostanziandosi, nel terzo trimestre, in una crescita dell’8,4%[1] rispetto al medesimo periodo del 2019, che ha ridotto al -3,8%[2] la contrazione del mercato rispetto all’esercizio precedente;
  • per quanto riguarda l’editoria scolastica, il segmento ha superato il periodo di lockdown quasi incolume dal momento che il periodo di applicazione degli interventi restrittivi ha coinciso con la fase di promozione dei testi oggetto di adozione e successiva commercializzazione nel periodo estivo.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL TERZO TRIMESTRE 2020
Alla luce del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo nel terzo trimestre dell’anno si presenta come segue:

  • i ricavi sono stati pari a 253 milioni di euro, con una contrazione del 9,3% rispetto a 279 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (-7,9% a perimetro omogeneo), in significativo recupero rispetto alla prima parte dell’esercizio nonostante il mancato riavvio delle attività relative alla gestione di musei, mostre e beni culturali.
    In particolare:
    – nell’area Libri i ricavi hanno registrato un calo del 7%, in significativa ripresa rispetto al -21% del primo semestre 2020, in quanto il recupero del segmento Trade, i cui ricavi sono cresciuti del 13% nel terzo trimestre, e il positivo andamento della campagna adozionale nella scolastica hanno solo parzialmente compensato l’andamento negativo delle attività museali;
    – l’area Retail ha registrato una flessione del 5% circa, in miglioramento rispetto al -27,5% del primo semestre – negativamente influenzato dalla chiusura delle librerie per circa due mesi – grazie alla ripresa di cui il mercato dei libri ha beneficiato a partire da maggio.
    – l’area Media ha presentato ricavi in flessione del 20% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato, nel trimestre, una crescita del 7% circa.
  • l’EBITDA Adjusted (incluso l’effetto IFRS 16), pari a 60 milioni di euro rispetto a 61,6 milioni di euro dell’anno precedente, ha mostrato una sostanziale stabilità grazie agli interventi mirati di sostegno alle attività e di contenimento dei costi posti in essere dal Gruppo in tutte le aree di business.
    In particolare, si segnala nel terzo trimestre in esame un significativo miglioramento della marginalità percentuale, che cresce al 23,7%.
    Più nel dettaglio:
    – l’area Libri ha registrato nel periodo un risultato inferiore di 5,8 milioni di euro rispetto al medesimo trimestre dell’esercizio precedente, in larga parte riconducibile alle difficoltà del business museale;
    – l’area Retail ha, al contrario, registrato una performance superiore di 0,8 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2019 grazie al piano di cost saving e di razionalizzazione del portafoglio di punti vendita e prodotti;
    – l’area Media ha analogamente registrato un significativo miglioramento del margine (passato da -1,4 milioni di euro a +2,1 milioni di euro), per effetto dell’attenta politica di riduzione dei costi.
  • il Risultato Netto di Gruppo è stato positivo per 43 milioni di euro, evidenziando una crescita del 72,2% rispetto a 25 milioni di euro dell’esercizio precedente, in parte riconducibile alla rivalutazione delle azioni Reworld Media in portafoglio (7,5 milioni di euro) nonché al contributo fiscale derivante da un credito d’imposta relativo all’utilizzo del “Patent box” (5,5 milioni di euro).

Il Cash Flow Ordinario degli ultimi 12 mesi delle attività in continuità si è attestato a 40,8 milioni di euro rispetto ai 36,7 milioni del 30 giugno, confermando la pronta reazione del Gruppo e la stabile capacità di generazione di cassa del business anche in un contesto fortemente deteriorato.

L’Indebitamento netto (ante IFRS16) è risultato, al 30 settembre 2020, pari a -82,3 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -110,4 milioni dello stesso periodo del 2019 (+28,1 milioni di euro). Includendo gli effetti dell’applicazione dell’IFRS16, l’indebitamento netto è pari a -170,4 milioni di euro.

Il progressivo recupero del business e la situazione finanziaria alla fine del terzo trimestre dell’anno, congiuntamente alle prospettive di medio termine del Gruppo, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico influenzato dall’emergenza sanitaria, e di indurre un atteggiamento di fiducia circa la capacità del Gruppo di proseguire il percorso di rafforzamento patrimoniale e finanziario.

RISULTATI CONSOLIDATI AL 30.09.2020
Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi consolidati del Gruppo si sono attestati a 541,9 milioni di euro, con una contrazione del 17,8% circa rispetto ai 658,9 milioni di euro dell’esercizio precedente (al netto della variazione di perimetro dell’area Media determinata dalle cessioni di cinque testate, il decremento si attesta a -16% circa ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19).

L’EBITDA adjusted del periodo in esame è stato pari a 71 milioni di euro, in calo di 12,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (83,4 milioni di euro); tale positiva performance, che è frutto di un andamento nel terzo trimestre sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio, riflette i rilevanti effetti delle azioni di pronta reazione e contrasto poste in atto dal Gruppo per fronteggiare le conseguenze del Covid-19, che hanno consentito di limitare la contrazione dei ricavi e di ridurre i costi operativi per circa 45 milioni di euro.
Di particolare rilievo la redditività percentuale, pari al 13,1%, che risulta superiore a quella registrata nell’esercizio precedente, denotando l’efficacia dello sforzo gestionale compiuto dal Gruppo.

L’EBITDA è risultato pari a 65,1 milioni di euro rispetto a 78,4 milioni di euro dello scorso esercizio, coerentemente alle dinamiche già descritte.

L’EBIT al 30 settembre 2020 è stato pari a 28,9 milioni di euro, in calo di 21,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019 per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 19,6 milioni di euro rispetto a 41,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019.

ll risultato netto del Gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 18 milioni di euro, rispetto ai 23,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 (che includeva anche il risultato di 1,1 milioni di euro derivante dalle attività dismesse relative a Mondadori France), in netto recupero rispetto al primo semestre dell’esercizio.
Al 30 settembre 2020 il personale dipendente del Gruppo è risultato di 1.913 unità, in calo del 9% circa rispetto alle 2.092 risorse del 30 settembre 2019.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento positivo registrato nel terzo trimestre da tutti i business del Gruppo, nonostante l’inevitabile prudenza indotta dall’incerto quadro epidemico e dagli impatti che questo potrebbe avere sulla stagione natalizia, incrementa la fiducia nel superamento dei target che il Gruppo aveva indicato in occasione dell’approvazione dei risultati semestrali.

Ricavi e Ebitda
A fronte di una sostanziale conferma dell’evoluzione dei ricavi – previsti nell’esercizio in corso in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 – l’attuale previsione dell’EBITDA adjusted stima una marginalità nella parte alta del range precedentemente previsto e quindi pari al 12%, frutto dei seguenti trend che sono attesi caratterizzare le business unit:

  • Libri Trade: mercato in ripresa e reddittività percentuale del business in sostanziale tenuta;
  • Libri Scolastica: mercato stabile e reddittività percentuale del business sostanzialmente stabile;
  • Museale: il business model e gli interventi di cost cutting consentono di puntare a un sostanziale break-even operativo, nonostante la drastica contrazione dei ricavi;
  • Retail: mercato del libro e canali fisici in ripresa; la profonda revisione di organizzazione e processi e la razionalizzazione del portafoglio dei punti vendita sono attese favorire un recupero di redditività;
  • Media: mercato della pubblicità digitale in recupero e redditività positiva, benché in riduzione.

Cash flow e posizione finanziaria netta
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, è ragionevole aspettarsi, negli ultimi mesi dell’esercizio in corso, la prosecuzione della positiva generazione di cassa del business che, unitamente a una inferiore stima dei fabbisogni per interventi di ristrutturazione, permetterà una sensibile riduzione della posizione finanziaria netta a fine 2020 rispetto al precedente esercizio.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nel terzo trimestre la forte crescita registrata dal mercato dei libri trade (+8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ha consentito un importante recupero che ha ridotto al 3,8%, al 30 settembre 2020, la flessione complessiva rispetto all’esercizio precedente.

Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha posizionato 3 titoli nella classifica dei primi dieci libri più venduti a valore[3], confermando la propria leadership con una quota di mercato che si è attestata al 24,6%.
Successivamente il Gruppo ha rafforzato la validità del proprio piano editoriale con la pubblicazione, nei mesi di settembre e ottobre, delle opere di alcuni autori bestseller: tra questi, il nuovo romanzo di Ken Follett, posizionatosi al primo posto della classifica dei primi venti libri più venduti[4] nella quale il Gruppo occupa sette posizioni.

Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 316,1 milioni di euro rispetto a 366 milioni di euro nel medesimo periodo dell’esercizio precedente (-13,6%).
In particolare:

  • i ricavi del segmento Libri Trade sono stati pari a 144,1 milioni di euro, con un decremento del -6,8% rispetto ai 154,6 milioni di euro nel 2019 da ricondurre agli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19. Si segnala che nel terzo trimestre è stato registrato un incremento del 13% rispetto al medesimo periodo del 2019, a conferma del recupero avvenuto nel periodo post lockdown, anche in ragione dello spostamento dei lanci di alcuni nuovi titoli a seguito della riprogrammazione e rimodulazione del piano editoriale.
    I ricavi relativi alle vendite degli ebook e degli audiolibri (circa l’8,6% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un forte incremento durante il periodo del lockdown, chiudendo i primi nove mesi dell’anno con una crescita del 29% rispetto allo scorso anno, in controtendenza rispetto a quanto accaduto alle vendite di libri fisici.
  • I ricavi del segmento Libri Educational, pari a 167,4 milioni di euro, hanno registrato un calo del 18,6%, rispetto a 205,7 milioni di euro del medesimo periodo del 2019 a perimetro omogeneo ovvero al netto del conferimento del ramo libri trade di Electa in Mondadori Libri S.p.A. avvenuto a dicembre 2019. Tale contrazione è prevalentemente riconducibile al segmento museale che ha visto la propria operatività radicalmente compromessa dalla chiusura dei siti e delle mostre imposta dalle politiche di contenimento della pandemia nonché dal sostanziale azzeramento dei flussi turistici anche durante tutta la stagione estiva.
    Nel segmento della scolastica, complessivamente poco impattato dagli effetti dell’emergenza sanitaria, le case editrici del Gruppo Mondadori hanno conseguito una quota di mercato pari al 22,1% in crescita rispetto a quella rilevata nel precedente esercizio, a conferma dei positivi risultati della campagna adozionale del 2020.

Nei primi nove mesi del 2020 l’EBITDA adjusted dell’area Libri si è attestato a 67,5 milioni di euro rispetto ai 78,6 milioni di euro del 2019, in contrazione principalmente per effetto della dinamica negativa dei ricavi delle attività museali sopra descritta.

L’EBIT è stato pari a 55,8 milioni di euro rispetto a 68,5 milioni di euro dei nove mesi 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, il mercato del Libro (oltre l’80% dei ricavi[5] dell’area Retail) ha mostrato nei primi nove mesi dell’anno un calo molto contenuto (-3,8%[6]) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, determinato dalle misure urgenti che hanno imposto la chiusura delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 12 marzo 2020 e fino ai primi giorni di maggio.
Nei mesi successivi alla riapertura il mercato del libro ha dimostrato un notevole dinamismo concretizzatosi in una crescita del 9,6% nel periodo compreso tra giugno e settembre.
In questo contesto, la market share di Mondadori Retail si è attestata all’11,7%.

Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi dell’area Retail sono stati pari a 102 milioni di euro rispetto a 126,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente (-19,4%), per effetto delle misure anti Covid-19 già richiamate.
Nel terzo trimestre Mondadori Retail ha registrato un’ottima performance: il calo dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è ridotto al -4,8% (nel primo semestre la flessione è stata pari al -27,5%) per effetto di una significativa ripresa delle vendite del prodotto libro, che sono risultate sostanzialmente equivalenti a quelle del corrispondente periodo del 2019 (-0,6%).

Per quanto riguarda l’andamento dei canali di vendita, si segnalano nel terzo trimestre l’ottima performance delle librerie in franchising e il miglioramento dei risultati dei negozi diretti.
Il canale online (15% del totale dei ricavi dell’area) ha registrato una continua progressione, con un +48,8% al 30 settembre 2020.

Nonostante il sensibile calo di fatturato, Mondadori Retail nei primi nove mesi dell’esercizio ha limitato la contrazione dell’EBITDA adjusted IFRS 16, che è risultato pari a -0,5 milioni di euro rispetto ai +0,8 milioni del corrispondente periodo del 2019.
Tale risultato è stato ottenuto per effetto di un’attenta gestione dei costi e di una profonda revisione dell’organizzazione e dei processi realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta della crisi sanitaria.
Con l’eccezione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha mostrato nel corso dell’intero esercizio un costante miglioramento della propria redditività: nei mesi precedenti il lockdown, l’EBITDA adjusted è risultato superiore a quello del medesimo periodo del 2019 di 0,3 milioni di euro, mentre nei mesi successivi (giugno-settembre) il miglioramento è stato di 1,6 milioni di euro.
Nel terzo trimestre in particolare, l’EBITDA adjusted ha registrato una crescita di 0,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 2,3 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -9,4 milioni di euro (rispetto a -7,3 milioni di euro del 30 settembre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di agosto il mercato pubblicitario ha registrato un calo complessivo del -22%, risentendo pesantemente in tutti i canali degli effetti negativi conseguenti all’emergenza sanitaria: i periodici hanno subito una contrazione del -40,1%, mentre il digital del –9,2%[7]. Solo il canale digitale ha mostrato nei mesi di luglio e agosto una drastica inversione di tendenza, con una crescita del 24% circa rispetto al medesimo bimestre del 2019.

A livello diffusionale, il mercato italiano dei periodici è diminuito del -12,8%. In tale contesto, la quota di mercato del Gruppo Mondadori si è attestata al 24%[8].

Al 30 settembre 2020 i ricavi dell’area Media sono stati di 144,1 milioni di euro rispetto ai 191,2 milioni di euro del 2019 (-24,7%); al netto della cessione, avvenuta a dicembre 2019, di cinque testate la contrazione è stata pari al -19,1%.
Nel solo terzo trimestre dell’esercizio il calo dei ricavi si è attestato al -19,9% (-14% circa a parità di testate), mostrando un recupero soprattutto per quanto concerne le attività digitali che, a parità di perimetro, hanno mostrato nel trimestre una crescita del 7% circa.

In particolare nei primi nove mesi del 2020:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del -25%, in virtù sia della cessione di cinque testate sia dell’impatto Covid-19 (-15% al netto della discontinuità);
  • i ricavi dei prodotti collaterali sono diminuiti del -22% circa rispetto al 2019 anche per una differente calendarizzazione delle uscite in programma (-20% al netto della cessione delle cinque testate);
  • i ricavi pubblicitari hanno registrato una contrazione del -37% circa a livello totale; si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dall’emergenza sanitaria in corso che ha tra l’altro imposto la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile e una riduzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora); depurando dalle discontinuità di perimetro, il calo risulterebbe pari al -32%.
    Nel solo terzo trimestre, a fronte di una prosecuzione del calo nella raccolta legata alle testate cartacee, i ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria digital hanno rilevato, come già indicato, una crescita di oltre il 7%, che ha portato l’incidenza di tale componente sul totale dei ricavi pubblicitari al 56%.Per quanto riguarda l’attività digitale si segnala che nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato l’editore multimediale leader in Italia, nel web con una reach dell’81% (32,4 milioni di utenti unici nel mese di agosto)[9] e nei social con una fan base aggregata di 34,5 milioni, contando su 105 profili social[10].

L’EBITDA adjusted dell’area Media si è attestato a 3,2 milioni di euro, con una flessione di circa 2 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2019 (5,5 milioni di euro).
La sensibile contrazione dei ricavi è stata attutita da efficaci misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di limitarne l’impatto negativo sulla redditività.
Nel solo terzo trimestre, Mondadori Media ha registrato un EBITDA adjusted di +1,2 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al risultato dell’analogo periodo del 2019 (-1,4 milioni di euro), grazie al positivo andamento della pubblicità digitale, al parziale recupero delle vendite collaterali nonché agli interventi di contenimento dei costi già citati.

L’EBIT è risultato pari a -9,5 milioni di euro rispetto a -1,4 milioni di euro, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione straordinaria e l’ammortamento di alcune testate per complessivi 7,8 milioni di euro.

*

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso atto con rammarico della decisione di Ernesto Mauri di concludere la propria esperienza quale Amministratore delegato del Gruppo Mondadori portando a termine il proprio mandato con la scadenza naturale degli organi societari e l’approvazione del bilancio d’esercizio, previsti per l’aprile 2021.
Mauri ha motivato tale decisione spiegando al Consiglio di ritenere di aver portato a compimento un decisivo percorso di rilancio e riposizionamento strategico, caratterizzato da risanamento finanziario e solidi risultati economici, ponendo le basi da cui il management attuale – in totale continuità – potrà proiettare il Gruppo Mondadori in una nuova fase di sviluppo.
In coerenza con il percorso di trasformazione strategica compiuto dall’azienda negli ultimi anni, che ha visto una progressiva focalizzazione sul core business Libri, lo stesso CdA, su proposta del Presidente Marina Berlusconi, ha deliberato di indicare Antonio Porro, attuale Amministratore delegato di Mondadori Libri, per il ruolo di futuro Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.
La candidatura di Porro, conforme alle risultanze del piano di successione adottato dal CdA, sarà sottoposta agli Azionisti che presenteranno le liste per la nomina del nuovo Consiglio all’Assemblea del prossimo aprile.

*

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2020
In data 14 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha realizzato la cessione dell’8,5% del capitale sociale di Reworld Media. A seguito dell’operazione, la partecipazione detenuta nella società francese si attesta al 7,8%.
In data 20 ottobre 2020 il Gruppo Mondadori ha finalizzato la cessione del 25% del capitale sociale di Stile Italia Edizioni S.r.l. a La Verità, che già ne deteneva il restante 75%.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

 II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) in data 11 novembre 2020.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[2] Fonte: GFK, dati a valore, settembre 2020
[3] Fonte: GFK, Settembre 2020 (classifica a valore di copertina)
[4] Fonte: GFK, Week 40-42 2020 (classifica a valore di copertina)
[5] Ricavi prodotto escluso ricavi Club
[6] Fonte: GFK, settembre 2020 (a valore)
[7] Fonte: Nielsen, dati progressivi ad agosto 2020
[8] Fonte interna: Press di, dati ad agosto 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore
[9] Fonte: Comscore (agosto 2020)
[10] Fonte: Shareablee e elaborazioni interne (settembre 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2020

  • Ricavi consolidati a 288,9 milioni di euro: -24% rispetto a 380 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-22,2% a perimetro omogeneo)
  • EBITDA adjusted pari a 11 milioni di euro rispetto a 21,8 milioni di euro al 30 giugno 2019: gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19
  • Risultato delle attività in continuità pari a -25 milioni di euro rispetto a -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019: tale variazione è stata fortemente condizionata, per circa 22 milioni di euro, da componenti straordinarie e non determinate dall’attività gestionale, alla quale è attribuibile una contrazione del risultato di soli 10,9 milioni di euro
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) pari a -130,1 milioni di euro: in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni di euro al 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche per effetto della continua generazione di cash flow ordinario

Outlook per l’esercizio 2020

  • Ricavi attesi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019 per effetto delle dinamiche dei diversi business
  • EBITDA margin adjusted a doppia cifra, previsto tra l’11% e il 12%
  • Generazione di cassa positiva, pur in contrazione rispetto al passato
  • Posizione finanziaria netta: l’indebitamento di Gruppo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario
  • PFN ante IFRS 16 non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31.12.2019

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 presentata dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

Highlights dei primi sei mesi del 2020
Il primo semestre 2020 è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti derivanti dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

A partire dalla prima decade di marzo, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione di misure restrittive ha determinato una oggettiva e consistente limitazione all’esercizio di larga parte delle attività relative ai business nei quali il Gruppo opera ed è leader.

A partire dal 12 marzo, e fino alla fine di aprile, le disposizioni governative in materia di contenimento del fenomeno pandemico hanno comportato la chiusura, sull’intero territorio nazionale, delle librerie e la conseguente sospensione dell’attività commerciale del business Retail del Gruppo.

Congiuntamente, nello stesso periodo, il business dei Libri Trade ha visto precluso il ricorso al canale fisico per la commercializzazione dei propri prodotti e, conseguentemente, ha potuto fare affidamento al solo canale online.

Contestualmente i provvedimenti di urgenza sopra richiamati hanno comportato la chiusura dei siti museali, dei parchi archeologici e dei relativi bookshop di tutte le regioni italiane, con conseguente interruzione delle attività del Gruppo rivolte alla gestione dei servizi per musei e beni culturali.

In ultimo, anche il business Media[1] ha registrato contrazioni in conseguenza alla chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e alla riduzione degli investimenti pubblicitari.

Per far fronte alla situazione sopra descritta, il Gruppo Mondadori ha impostato e attivato una serie di azioni e di interventi volti, in primo luogo, a garantire, la sicurezza delle proprie persone, mettendole in grado, ove possibile, di svolgere la propria attività lavorativa in remoto (smart working) nonché a compensare gli impatti derivanti dai provvedimenti adottati dalle autorità, a salvaguardia del profilo economico-finanziario dell’azienda.

A tal fine il Gruppo:

  • ha avviato un’azione di contenimento e riduzione dei costi operativi anche attraverso la rinegoziazione di contratti e la revisione di tariffe, con un risparmio complessivo valutato, per l’intero anno, in 13 milioni di euro;
  • ha attuato un’azione di riduzione del costo del lavoro, stimata, per l’intero esercizio, in circa 15 milioni di euro, mediante la fruizione delle ferie pregresse e degli interventi in materia di ammortizzatori sociali, nonché deliberando la riduzione della retribuzione variabile del management del Gruppo per il 2020 e, da ultimo, sospendendo politiche retributive e di assunzione;
  • ha posto una mirata e puntuale attenzione al capitale circolante di Gruppo (con azioni specifiche su clienti e fornitori);
  • ha attuato una politica di dilazione dei pagamenti a favore delle catene librarie, delle librerie indipendenti e delle librerie in franchising dell’area Retail, volta a preservare la vitalità dei canali distributivi e a sostenere la filiera produttiva del settore nel quale il Gruppo opera.

Rispetto alle diverse attività di business:

  • nell’area Trade si è proceduto a una rimodulazione e diversa calendarizzazione dei piani editoriali;
  • nell’area Educational la parte scolastica è stata marginalmente toccata, mentre sono state effettuate le azioni necessarie a contenere o eliminare i costi relativi al blocco e cancellazione delle attività museali e dei parchi archeologici;
  • nell’area Media è stata attivata una diversa calendarizzazione dei magazine in edicola e un’attenta politica di riduzione dei costi di produzione;
  • nell’area Retail si è proceduto ad attuare un piano di razionalizzazione delle strutture dell’area e dei punti di vendita.

L’andamento della gestione al 30 giugno 2020
A partire dal mese di maggio, con il venir meno delle limitazioni imposte dal lockdown, il mercato del libro Trade ha fatto registrare significativi e sempre più convincenti segnali di ripresa, con un andamento con tassi di crescita a doppia cifra che ha caratterizzato le ultime sei settimane del semestre e che è tuttora ancora in corso.

Tale ripresa ha favorito i business Trade e Retail che hanno pertanto potuto beneficiare di una fase di crescita che ha consentito il parziale recupero dei ricavi perduti nel periodo marzo-aprile.

In conseguenza del quadro delineato, il profilo economico-finanziario del Gruppo al 30 giugno 2020 si presenta come segue:

  • i ricavi consolidati sono pari a 288,9 milioni di euro, in calo del -24% rispetto ai 380 milioni di euro dello stesso periodo del 2019. Se si sterilizza la variazione di perimetro dell’area Media avvenuta nel 2019, la contrazione si attesta al -22,2% ed è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19;
  • l’EBITDA Adjusted IFRS 16 è di 11 milioni di euro, rispetto ai 21,8 milioni di euro dell’anno precedente (con una variazione negativa di circa 10,9 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2019).

Anche a livello di EBITDA adjusted la contrazione riflette sostanzialmente le conseguenze del Covid-19 nonché i primi effetti positivi delle azioni di contrasto poste in atto dal Gruppo.

Gli interventi di riduzione dei costi, pari a complessivi 31,8 milioni di euro, hanno consentito di limitare gli impatti derivanti dalla contrazione di ricavi e margini dovuti all’emergenza Covid-19;

  • L’ EBITDA IFRS 16 è pari a 8,4 milioni di euro rispetto a 20,6 milioni di euro al 30 giugno 2019;
  • L’EBIT IFRS 16 è pari a 17,2 milioni di euro, in calo di -19,3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019, per effetto principalmente della dinamica delle componenti sopra citate nonché per la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate;
  • Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per -30,9 milioni di euro rispetto a -1,6 milioni di euro del primo semestre 2019 per effetto, oltre di quanto già ricordato, degli oneri finanziari (pari a 2,4 milioni di euro), dell’adeguamento della partecipazione in Reworld Media (-6,6 milioni di euro) nonché del risultato negativo delle società collegate consolidate a equity (-3,4 milioni di euro);
  • Il risultato delle attività in continuità è pari a –25 milioni di euro rispetto ai -4,6 milioni di euro al 30 giugno 2019 (-20,4 milioni di euro). Tale contrazione è fortemente condizionata dalle componenti di costo non gestionali e straordinarie elencate in precedenza che ammontano, nel complesso a circa 22 milioni di euro, e che sono solo parzialmente compensate da un provento fiscale di circa 5,9 milioni di euro che il Gruppo ha contabilizzato nell’esercizio;
  • Il risultato netto del Gruppo è pari a -25 milioni di euro, rispetto ai -1,9 milioni di euro del primo semestre 2019 (che includeva anche il risultato di 2,7 milioni di euro delle attività in dismissione);
  • l’indebitamento netto (ante IFRS16) è pari a -130,1 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai -204,2 milioni del 30 giugno 2019 (+74,1 milioni di euro), anche in virtù dei proventi (62,8 milioni di euro) derivanti dalla cessione, completata a luglio 2019, di Mondadori France nonché della positiva generazione di cassa ordinaria registrata negli ultimi 12 mesi (36,7 milioni di euro al netto delle attività dismesse), anche in un contesto fortemente deteriorato.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -219,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di   -89,4 milioni di euro.

Al 30 giugno 2020 il personale dipendente relativo alle attività in continuità del Gruppo Mondadori risulta composto da 1.928 unità, in calo del -9% circa rispetto alle 2.117 unità del 30 giugno 2019, per effetto delle cessioni di alcune testate dell’area Media (avvenuta a dicembre 2019) e delle attività volte a rendere più efficienti le singole realtà aziendali.

Nonostante il significativo stress al quale il sistema economico mondiale risulta esposto in questo momento storico, la situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni del business, pur in un quadro economico inevitabilmente influenzato dall’emergenza determinata dal Covid-19.

Evoluzione prevedibile della gestione
Allo stato attuale le previsioni che il Gruppo è in grado di esprimere, da un lato, riflettono i messaggi incoraggianti che il mercato propone soprattutto nelle principali aree di business nei quali il Gruppo opera, dall’altro, non includono eventuali effetti derivanti da una recrudescenza del fenomeno pandemico, quali ad esempio nuove misure di lockdown su scala nazionale.

Sulla base dello scenario attuale, il Gruppo stima ricavi in contrazione tra il 16% e il 18% rispetto al 2019, anche in ragione dell’evoluzione dei diversi business; un EBITDA margin (adjusted) saldamente a doppia cifra (pari a circa l’11%-12%) e una generazione di cassa positiva, sebbene in contrazione rispetto al passato.

L’evoluzione dell’indebitamento finanziario del Gruppo a fine periodo dipenderà dall’ammontare dei costi di ristrutturazione che verranno finanziati con il flusso di cassa ordinario, con una stima di posizione finanziaria netta di Gruppo in ogni caso non superiore ai -55,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Andamento delle aree di business

  • LIBRI

A inizio maggio la graduale riapertura delle librerie indipendenti e delle catene librarie ha consentito al mercato del libro Trade di registrare un importante recupero: nelle ultime sei settimane del semestre la crescita delle vendite di libri è stata a doppia cifra, raggiungendo nel solo mese di giugno il +13,5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Tale positiva performance ha permesso di mitigare e compensare la flessione registrata dal mercato a marzo (-29,2%) e ad aprile (-45,8%), portando la contrazione complessiva a valore al 30 giugno 2020 al   -10,1%.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 24,8%[2] nel Trade, grazie a una performance significativamente superiore di oltre sei punti percentuali rispetto all’andamento del mercato nelle ultime sei settimane del semestre.

I ricavi dell’area Libri al 30 giugno 2020 si sono attestati a 145,9 milioni di euro, in calo del 20,6% rispetto ai 183,8 milioni di euro nel primo semestre 2019. In particolare:

In particolare, per quanto riguarda l’area Trade, i ricavi sono stati pari a 90 milioni di euro, con un decremento del -15,8% rispetto ai 106,8 milioni di euro al 30 giugno 2019, da ricondurre ai citati effetti Covid-19.

Per far fronte alla chiusura del canale distributivo, il Gruppo ha proceduto a riprogrammare il calendario editoriale, posticipando nella seconda parte dell’anno il lancio delle nuove opere di alcuni degli autori di maggior prestigio e successo

Gli ebook e gli audiolibri (9% dei ricavi editoriali complessivi) hanno registrato un andamento in controtendenza rispetto ai ricavi del libro fisico, con ricavi in forte incremento durante il periodo del lockdown (+37%) rispetto allo scorso anno.

Le ore di ascolto del catalogo audiolibri sono aumentate di oltre il 75% rispetto al 2019, mentre il numero di download di ebook si è incrementato del 45%.

I ricavi dell’area Educational sono stati pari a 52,8 milioni di euro, in calo del -27,1% rispetto ai 72,4 milioni di euro al pari periodo del 2019.

Nel segmento della scolastica gli impatti della pandemia sono stati marginali, poiché il business è caratterizzato da una stagionalità che prevede che le vendite si concentrino nella seconda metà dell’anno ad esito della campagna adozionale.

La diminuzione dei ricavi dell’area Educational è da ricondurre principalmente alle chiusure dei musei e dei siti archeologici in concessione a causa dell’emergenza sanitaria che hanno compromesso la possibilità del business museale di conseguire i risultati previsti.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 dell’area Libri si è attestato a 10,9 milioni di euro rispetto ai 16,2 milioni di euro del 2019, con un peggioramento riconducibile alla dinamica negativa dei ricavi, che è stata solo parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi messe in atto dal management.

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a 3,9 milioni di euro rispetto a 9,7 milioni di euro del 2019.

  • RETAIL

Come già ricordato, nei primi sei mesi del 2020 il mercato dei libri Trade (che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[3] dell’area Retail) ha subìto una netta flessione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-10,1%[4]), per effetto dell’emergenza Covid-19.

La graduale riapertura delle librerie ha consentito al mercato di registrare un importante recupero, con un incremento che nel solo mese di giugno ha raggiunto il +13,5%.

I ricavi registrati dall’area Retail nei primi sei mesi dell’anno sono stati di 59 milioni di euro, in calo del 27,5% rispetto ai 81,4 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto delle misure governative relative al Covid-19.

Nel semestre la quota di mercato si è attestata al 10,9%, in quanto il Gruppo ha visto la propria performance penalizzata dal fatto di poter operare, nel periodo di lockdown, esclusivamente attraverso il proprio canale online.

Analogamente a quanto mostrato dal mercato, il trend del Gruppo nel mese di giugno è stato particolarmente positivo: la diminuzione dei ricavi dell’Area, rispetto allo stesso mese dell’esercizio precedente, si è limitata al -4,1%, e la quota di mercato – nel mese –  si è collocata al 12,1%, grazie, in particolare, alla positiva performance dei punti vendita in franchising.

Di particolare rilievo la performance del canale online, le cui vendite nei primi 6 mesi dell’anno sono cresciute del +71,6% rispetto al primo semestre del 2019 e addirittura del 190% circa durante il periodo di lockdown.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è stato di -2,8 milioni di euro rispetto ai -0,6 milioni del corrispondente periodo del 2019.

Nonostante il drastico calo dei ricavi, l’impatto in termini di EBITDA è stato contenuto grazie ad un’attenta gestione dei costi e alla profonda revisione di organizzazione e processi, sia nelle strutture centrali sia nei punti vendita, realizzata nella seconda metà del 2019 e proseguita anche durante la fase più acuta legata al Covid-19.

Si segnala che, ad esclusione dei mesi di lockdown, Mondadori Retail ha registrato un miglioramento dei margini sia nei primi due mesi dell’esercizio (di +0,3 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente) sia nel solo mese di giugno (di +0,7 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente).

L’EBIT IFRS 16 è stato pari a -8,2 milioni di euro (rispetto a -6 milioni di euro del primo trimestre del 2019).

  • MEDIA

Nelle rilevazioni di maggio il mercato pubblicitario ha pesantemente risentito dei negativi effetti del Covid-19, evidenziando contrazioni su tutti i canali, tra cui il digital in calo del -17,2% e i periodici del -41,5%[5].

A livello diffusionale, il mercato italiano dei magazine ha registrato nel periodo una flessione dell’11,3%[6].

In questo contesto il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato, con una quota a valore del 23,7%[7] nonché il primo editore multimediale italiano nel web, con una reach dell’84% (circa 33 milioni di utenti unici nel mese di maggio)[8], e nei social con una fan base aggregata di 33,5 milioni contando su 100 profili social[9].

Al 30 giugno 2020 i ricavi dell’area Media sono stati pari a 95,8 milioni di euro (-26,8% rispetto ai 130,9 milioni di euro del 2019). Al netto delle cessioni di alcune testate, la contrazione è stata del -21,5%.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali hanno registrato una diminuzione del -23% circa: la performance è stata influenzata sia dall’impatto Covid-19 sia dalla cessione di alcune testate nel 2019; al netto di queste discontinuità, la stima del calo si attesta intorno al -9%.
  • i ricavi pubblicitari, dei quali la componente digital rappresenta oltre il 50%, sono risultati in contrazione del -42% circa a livello totale.

Si tratta della tipologia di ricavi più influenzata dagli effetti del Covid-19 e dal relativo lockdown che ha comportato, tra l’altro, la cancellazione di un evento della portata del Salone del Mobile, e una diminuzione nelle soluzioni di proximity marketing (AdKaora). A perimetro omogeneo e al netto degli impatti Covid-19, la variazione dei ricavi pubblicitari si attesterebbe al -4%,-5% circa.

  • la componente altri ricavi, che include le attività di distribuzione, ha registrato una contrazione pari al -9,6% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia l’andamento del mercato diffusionale sia il calo delle royalties generate dalle edizioni internazionali di Grazia.

L’EBITDA adjusted si è attestato a 2 milioni di euro, con una flessione limitata a circa -5 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019, in quanto l’elevato scostamento dei ricavi è stato compensato da efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

L’EBIT IFRS 16, che riflette la svalutazione e l’avvio del processo di ammortamento di alcune testate  (per un valore complessivo pari a 7,3 milioni di euro), è risultato pari a -7,9 milioni di euro rispetto a 3,7 milioni di euro del primo semestre 2019.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alessandro Franzosi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  • Conto economico consolidato
  • Conto economico consolidato del II trimestre
  • Cash flow di Gruppo
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati

[1] Dal 1° gennaio 2020 le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società interamente controllata Mondadori Media S.p.A.

[2] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[3] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[4] Fonte: GFK (a valore a giugno)

[5] Fonte: Nielsen, dati progressivi a maggio 2020

[6] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[7] Fonte interna: Press di, dati a maggio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[8] Fonte: Comscore (maggio 2020)

[9] Fonte: Shareablee (giugno 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2020

Dopo i primi due mesi di attività in linea con le attese, il mese di marzo è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19, caratterizzando l’andamento del primo trimestre:

  • Ricavi a 135,3 milioni di euro: -18,9% rispetto ai 166,8 milioni di euro del primo trimestre 2019 (-17,1% a perimetro omogeneo)
  • EBITDA adjusted: -3,1 milioni di euro rispetto a 1,7 milioni di euro del primo trimestre 2019
  • EBIT: -14 milioni di euro rispetto a -7,2 milioni di euro del primo trimestre 2019
  • Risultato delle attività in continuità: -19,1 milioni di euro rispetto a -7,9 milioni di euro del primo trimestre 2019, anche per l’impatto netto di 5,2 milioni di euro dell’adeguamento al valore di mercato delle azioni in portafoglio di Reworld Media
  • PFN ante IFRS 16: -96,9 milioni di euro, in miglioramento del 46% circa rispetto ai -179,3 milioni di euro del primo trimestre 2019; PFN IFRS 16: -193,9 milioni di euro

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il contesto di visibilità ancora incerto in relazione ai diversi scenari macroeconomici e di settore non consente allo stato attuale di formulare una nuova e affidabile guidance

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020 presentato dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEL PRIMO TRIMESTRE 2020
Nel 2020, dopo i primi due mesi di attività in linea con le attese del Gruppo, l’andamento del mese di marzo è stato inevitabilmente caratterizzato dagli effetti avversi conseguenti all’emergenza sanitaria originatasi dalla diffusione del Covid-19.

A partire dalla prima decade di marzo, infatti, la graduale e sempre più estesa applicazione di misure restrittive alle attività sociali ed economiche ha determinato una oggettiva e consistente limitazione ad esercitare una parte delle attività commerciali nei business in cui il Gruppo opera ed è leader.

In particolare, a partire dal 12 marzo, l’applicazione delle disposizioni governative ha comportato la chiusura del canale fisico delle librerie a livello nazionale, con immediate dirette conseguenze sull’andamento dei ricavi del business Retail del Gruppo.

Parallelamente, le vendite di libri Trade hanno subito una importante contrazione, essendosi di fatto limitate alla possibilità di sbocco sul solo canale e-commerce (a sua volta oggetto di una limitazione sui prodotti in questione) e, in misura molto minore, sul canale GDO.

Contestualmente i provvedimenti di urgenza sopra richiamati hanno comportato la chiusura dei musei, dei parchi archeologici e dei bookshop di tutte le regioni italiane, con conseguente flessione delle attività, e dei conseguenti ricavi, delle società del Gruppo impegnate in tali ambiti.

In ultimo, anche il business Media[1] ha registrato contrazioni conseguenti alla chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e la diminuzione della raccolta pubblicitaria.

Il Gruppo Mondadori ha impostato e attivato una serie di attività finalizzate alla mitigazione degli effetti derivanti dalla situazione congiunturale, attraverso azioni di contenimento dei costi operativi e dei costi del personale.

Al fine di contenere gli impatti sulle aree di business la Società ha:

  • avviato un’azione di contenimento e riduzione dei costi operativi anche attraverso la rinegoziazione di contratti e la revisione di tariffe;
  • promosso la fruizione delle ferie pregresse e le procedure in materia di ammortizzatori sociali;
  • deliberato la riduzione della retribuzione variabile del management del Gruppo per il 2020;
  • posto una particolare e mirata gestione del capitale circolante di Gruppo (con azioni specifiche su clienti e fornitori).

Più in dettaglio rispetto alle diverse attività di business:

  • nell’area Trade, si è proceduto ad una rimodulazione e diversa calendarizzazione dei programmi editoriali, con un piano di eliminazione dei titoli “minori”;
  • nell’area Education, sono state effettuate le azioni necessarie a contenere o eliminare i costi relativi al blocco e cancellazione delle attività museali e dei parchi archeologici;
  • nell’area Media, è stata attivata un’attenta politica di riduzione dei costi di produzione delle varie testate;
  • nell’area Retail, durante il periodo di chiusura, si è proceduto ad attuare un piano di riduzione dei costi generali relativi ai punti di vendita.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2020
Alla luce del quadro del tutto straordinario ed emergenziale che si è determinato nel corso del mese di marzo, il Gruppo Mondadori nel primo trimestre 2020 ha registrato i seguenti valori:

  • i ricavi consolidati sono stati di 135,3 milioni di euro, con una contrazione del 18,9% rispetto ai 166,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (-17,1% a perimetro omogeneo, senza considerare la variazione di perimetro determinata dalle cessioni di cinque testate avvenuta a dicembre 2019). La contrazione è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19;
  • l’EBITDA adjusted del periodo in esame è pari a -3,1 milioni di euro, in calo di -4,8 milioni di euro rispetto ai 1,7 milioni di euro del 1° trimestre 2019. Tale contrazione è sostanzialmente riconducibile agli effetti del Covid-19, considerando ovviamente anche i primi effetti positivi delle azioni poste in essere;
  • l’EBITDA è stato di -4,2 milioni di euro, in calo rispetto a 1,1 milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio;
  • l’EBIT è pari a -14 milioni di euro in diminuzione rispetto ai -7,2 milioni di euro al 31 marzo 2019, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate e di maggiori ammortamenti e svalutazioni che passano a 9,8 milioni di euro rispetto a 8,4 milioni di euro del primo trimestre 2019;
  • il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 23,8 milioni di euro rispetto a -9,2 milioni di euro del primo trimestre 2019;
  • il risultato delle attività in continuità è stato di -19,1 milioni di euro rispetto a -7,9 milioni di euro del primo trimestre 2019, per l’impatto netto di 5,2 milioni di euro dell’adeguamento al valore di mercato delle azioni in portafoglio di Reworld Media;
  • il risultato netto del Gruppo si è attestato a -19,1 milioni di euro, rispetto ai -3,5 milioni di euro del 1° trimestre 2019 (che includeva anche il risultato di 4,9 milioni di euro, temporaneamente positivo, delle attività in dismissione, oltre al già citato impatto netto di 5,2 milioni di euro relativi alle azioni Reworld Media);
  • la posizione finanziaria netta ante IFRS 16 è pari a -96,9 milioni di euro, in significativo miglioramento del 46% circa rispetto ai -179,3 milioni del 31 marzo 2019, per effetto della cessione di Mondadori France (62,8 milioni di euro) nonché della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 45,8 milioni di euro rispetto a 48,5 del 31 dicembre 2019;
  • la posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -193,9 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di -97 milioni di euro.

La situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo, nonostante il significativo stress a cui l’intero sistema economico mondiale risulta esposto in questo specifico frangente storico, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico parzialmente ed inevitabilmente influenzato per il 2020.

Al 31 marzo 2020 il personale dipendente del Gruppo delle attività in continuità risulta composto da 1.942 unità, in calo dell’8% rispetto alle 2.111 unità del marzo 2019 (escludendo quindi i dipendenti di Mondadori France al 31 marzo 2019), per effetto delle cessioni di cinque testate e delle attività di efficientamento nelle singole aree aziendali.

Aggiornamento misure Covid-19
Dal 23 febbraio 2020 il Gruppo si è immediatamente attivato per mettere in atto tutte le misure preventive necessarie alla tutela della salute di dipendenti e collaboratori, in coerenza con quanto disposto dal Ministero della Salute e in collaborazione con il medico competente, e alla limitazione degli impatti determinati dall’emergenza sanitaria sull’andamento delle aree di business.

A ciò è stata affiancata una attività continuativa di monitoraggio e comunicazione degli sviluppi della situazione, anche al fine di garantire a tutta la popolazione aziendale accesso in tempo reale alle informazioni indispensabili per lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative.

In ragione di ciò il Gruppo Mondadori:

  • ha costituito un Comitato di Crisi interfunzionale e con i rappresentanti dei lavoratori, per proporre le urgenti misure necessarie e coordinare gli interventi tenendo conto della specificità delle singole aree aziendali;
  • ha fin da subito ulteriormente favorito lo smart working, abilitando allo svolgimento del lavoro da remoto la quasi totalità dei lavoratori e lasciando nelle sedi i soli preposti al presidio delle stesse;
  • ha pubblicato e messo a disposizione di tutta la popolazione aziendale un Protocollo Aziendale Anti-contagio, contenente i principi e le regole adottate e da adottarsi;
  • si è dotato dei necessari dispositivi di protezione individuale e aziendali e ha provveduto alla distribuzione alla popolazione aziendale di gel disinfettante e installato dispenser spray all’interno delle sedi.
  • ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro in coordinamento con il medico competente, le autorità preposte, i Responsabili della Sicurezza e i Rappresentanti Sindacali dei lavoratori;
  • ha effettuato la formazione sui comportamenti da tenere per lo svolgimento di attività da remoto in sicurezza, attraverso workshop e webinar online;
  • ha introdotto nuovi servizi per dipendenti e collaboratori, tra cui un sito sempre accessibile con tutte le informazioni necessarie, una mail dedicata per porre domande e richieste specifiche e sportelli di counseling psicologico online e in azienda;
  • ha valutato l’adeguatezza delle misure adottate alla conformità ai principi della normativa privacy.

Dell’attività è stata data informativa agli organi societari di Controllo e ai Comitati Endoconsiliari anche al fine di recepire indicazioni per l’indirizzo delle strategie da assumere, sia nella fase di esordio dell’emergenza epidemica sia in quella di predisposizione del graduale rientro dei lavoratori nelle sedi.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto di visibilità ancora ridotto in funzione dei diversi possibili scenari determinati dagli effetti del Covid-19, le stime macroeconomiche e settoriali prevedono un ambito di contrazioni dei mercati di riferimento del Gruppo non ancora chiaramente definibile.
In ragione di ciò, allo stato attuale, gli elementi che concorrono alla formulazione di previsioni per l’esercizio rimangono significativamente incerti: in particolare l’evoluzione della pandemia e la reazione della domanda in un contesto di importante recessione quale quello che potrebbe delinearsi.

Tale quadro, al momento molto instabile, non consente di formulare una nuova e affidabile guidance.

Al fine di mitigare gli effetti derivanti dalla situazione congiunturale, il Gruppo ha implementato misure per ridurre i costi e selezionare gli investimenti, e si è preparato alla ripresa, prevedendo standard di sicurezza adeguati e coerenti con le indicazioni normative.

Il Gruppo ha altresì avviato un’analisi dei modelli di organizzazione e dei processi per valorizzare le esperienze attuali e renderle funzionali a conseguire benefici permanenti in termini di efficienza di alcune soluzioni adottate e programmate (es. digitalizzazione, informatizzazione e attività in smart working in primis).

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

In Italia fino al mese di febbraio il mercato dei libri trade aveva registrato un decremento del -1,1% rispetto al medesimo periodo del 2019; nel mese di marzo la flessione è cresciuta al -29,3%, attestandosi al -9,6%[2] al termine del primo trimestre.

Tale anomala contrazione della domanda nell’ultimo mese del trimestre è legata all’emergenza Covid-19 e alle misure sanitarie ad essa collegata, le quali hanno comportato, tra le altre cose, la chiusura totale delle librerie indipendenti e delle catene librarie a partire dalla seconda decade del mese di marzo.

Nonostante il significativo incremento del canale e-commerce, l’unico effettivamente operativo nella seconda parte del mese di marzo, i valori di sell-out hanno necessariamente registrato una importante flessione.

In tale contesto, il Gruppo Mondadori si è confermato leader di mercato, con una market share complessiva del 23,4% nel trade e 4 titoli nella classifica dei dieci libri più venduti a valore nei primi tre mesi dell’anno: La misura del tempo di Gianrico Carofiglio (Einaudi); Le fantafiabe di Luì e Sofi di Me contro Te (Mondadori Electa); In cucina con voi! di Benedetta Rossi (Mondadori Electa); Una gran voglia di vivere di Fabio Volo (Mondadori).

Nei primi tre mesi del 2020 i ricavi dell’Area si sono attestati a 58,2 milioni di euro, in calo del 17,1% rispetto ai 70,2 milioni di euro nel primo trimestre 2019. In particolare:

  • nell’area Trade i ricavi sono stati pari a 39,1 milioni di euro (48,2 milioni di euro nel 2019), con una flessione del -19,1%, da ricondurre ai citati effetti legati all’emergenza sanitaria Covid-19. La chiusura dei canali Librerie e Catene nella seconda metà del mese di marzo ha infatti determinato l’impossibilità oggettiva di rifornire una parte rilevante del mercato (circa 65% del totale). Nonostante gli incrementi registrati nel canale e-commerce, pertanto, l’impatto dei ricavi è stato significativo.

Il Gruppo ha proceduto a sospendere i lanci previsti di nuovi titoli, riprogrammando e rimodulando gli stessi con spostamenti in avanti delle pubblicazioni previste. I programmi editoriali restano comunque sostanzialmente confermati, sia pur con una diversa distribuzione temporale ed una eliminazione di una porzione dei titoli minori.

  • nel segmento Educational, caratterizzato nel primo trimestre dalla stagionalità del business della scolastica (con prevalenza dei propri ricavi dal mese di giugno a quello di ottobre), i ricavi sono stati di 16,7 milioni di euro, a perimetro omogeneo, in calo del -10,2% rispetto ai 18,6 milioni di euro del pari periodo del 2019. La contrazione dei ricavi, pari a circa 2 milioni di euro, è in misura rilevante da ricondurre al business museale, interessato dalle avverse vicende relative all’emergenza sanitaria Covid-19, con provvedimenti d’urgenza che hanno comportato la progressiva chiusura a partire da inizio marzo dei musei, dei parchi archeologici e dei bookshop in cui opera in particolare la società Electa.

I ricavi relativi alle vendite degli ebook e di audiolibri hanno registrato un incremento del +26% rispetto al medesimo periodo del 2019, arrivando a rappresentare quasi il 10% dei ricavi complessivi del periodo (6% nel 2019). La componente audiolibri ha rappresentato il 13% circa del totale dei ricavi digitali, in crescita rispetto al 7% del 2019.

Tali incrementi nell’andamento dei ricavi sono riconducibili alla situazione generata dal Covid-19 e alle già descritte limitazioni alla distribuzione e commercializzazione del libro fisico.

Nel primo trimestre dell’anno l’EBITDA adjusted è pari a -4,5 milioni di euro rispetto a -0,2 milioni di euro del 2019.

L’EBITDA è pari a -5,2 milioni di euro rispetto a -0,3 milioni di euro del 2019.

Nel periodo di riferimento l’area ha registrato un EBIT di -8,3 milioni di euro rispetto a -2,8 milioni di euro del 2019.

  • RETAIL

Nel corso del primo trimestre 2020 il mercato dei libri (che rappresenta oltre l’80% dei ricavi[3] dell’area Retail) ha subìto, come detto, una contrazione (-9,6%[4]) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente per effetto dell’emergenza Covid-19.

In particolare il trimestre è stato impattato negativamente dalle misure urgenti di contenimento del contagio da Covid-19, che hanno previsto la chiusura delle librerie fisiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 12 marzo 2020.

In questo contesto, la market share di Mondadori Retail si è attestata al 10,9%, avendo potuto operare nella parte finale del trimestre soltanto attraverso il canale online.

Nei primi tre mesi dell’anno i ricavi dell’area Retail sono stati pari a 31,1 milioni di euro, in calo del -24,8% rispetto ai 41,3 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto delle misure governative sopra richiamate e relative al Covid-19. In particolare, considerando il solo mese di marzo, le vendite sono risultate inferiori del -65,8% rispetto al 2019; in controtendenza la performance del canale online (+13,5%), che nel mese di marzo è cresciuto di circa il +130%.

Nel primo trimestre dell’anno l’EBITDA adjusted è pari a -1,2 milioni di euro, rispetto ai -0,5 milioni del corrispondente periodo del 2019, a seguito del calo dei ricavi sopra menzionato.

Al 29 febbraio la business unit registrava un EBITDA adjusted in miglioramento di +0,3 milioni di euro rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente per effetto di un’attenta gestione dei costi e della profonda revisione di organizzazione e processi realizzata nella seconda metà del 2019.

A fine trimestre l’EBITDA è pari a -1,3 milioni di euro (rispetto a -0,6 milioni di euro nei primi tre mesi del 2019).

Nel periodo di riferimento l’area ha registrato un EBIT di -3,8 milioni di euro (rispetto a -3,2 milioni di euro del primo trimestre del 2019).

Nei primi due mesi del 2020 i mercati di riferimento del Gruppo, non ancora influenzati dall’emergenza Covid-19, hanno evidenziato i seguenti andamenti[6]:

  • a livello pubblicitario, la crescita dei canali digital (+4,8%) e il calo dei periodici (-12,2%);
  • a livello diffusionale, un calo per i periodici pari al -8,8%.

In questo contesto il Gruppo si conferma leader, con una market share a valore del 23,3%[7].

Il mercato, in particolare quello pubblicitario, a marzo ha inevitabilmente risentito delle negative tendenze avviatesi con l’emergenza sanitaria Covid-19.

Nel primo trimestre 2020 l’area Media ha registrato ricavi per 50,6 milioni di euro, in calo del 19,6% rispetto ai 63 milioni di euro del 2019 (-14,8% al netto delle cessioni delle cinque testate). Nei primi due mesi dell’anno, la contrazione dei ricavi dell’area Media a livello omogeneo era in linea con la guidance e con l’andamento del mercato di riferimento, attestandosi a circa il -10%.[8]

In particolare, nel periodo di riferimento l’Area ha registrato i seguenti valori:

  • i ricavi diffusionali sono risultati in calo del 23%, performance influenzata sia dalla cessione delle cinque testate sia dall’impatto Covid-19; al netto di queste discontinuità, la stima del calo si è attestato intorno al -10%.
  • i ricavi pubblicitari hanno registrato una contrazione del 24% a livello totale e del -20% a perimetro omogeneo. Circa il 60% di tale calo è afferente al Covid-19 ed è stimabile in 1,8 milioni di euro comprensivo della contrazione dei ricavi delle soluzioni di proximity marketing (AdKaora) del tutto bloccate dal lockdown.

L’incidenza dei ricavi digital sul totale ricavi pubblicitari si attesta al 48% circa (dal 42% circa del 2019).

  • nell’attività di distribuzione e altri ricavi l’area ha registrato una contrazione pari al 10% rispetto all’esercizio precedente (-9,9% al netto delle discontinuità nel 2019).

Il Gruppo Mondadori si conferma l’editore multimediale leader in Italia nel web, con una reach del 84% e circa 33 milioni di utenti unici nel mese di marzo[9]; nei social, con una fan base aggregata di 32 milioni[10]; nei magazine, con 16 milioni di lettori ogni mese.

Nel primo trimestre dell’anno l’EBITDA adjusted si è attestato a 2 milioni di euro, con una contenuta flessione rispetto al 1° trimestre 2019 (2,6 milioni di euro), per effetto di efficaci misure di contenimento dei costi operativi.

L’EBITDA è risultato pari a 1,8 milioni di euro rispetto a 2,3 milioni di euro del 2019.

Nel periodo di riferimento l’area ha registrato un EBIT di -0,1 milioni di euro rispetto a 1 milioni di euro.

COOPTAZIONE NUOVO AMMINISTRATORE ESECUTIVO
Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi, ha deliberato la nomina per cooptazione di Alessandro Franzosi quale amministratore esecutivo, in considerazione dell’incarico di Chief Financial Officer del Gruppo Mondadori che rivestirà a partire dal prossimo 4 giugno, come comunicato lo scorso 23 marzo.

La cooptazione del nuovo amministratore esecutivo avviene a seguito delle dimissioni di Oddone Pozzi dal ruolo di amministratore, efficaci dallo scorso 22 aprile.

Si rende inoltre noto che, a partire dal prossimo 4 giugno, Alessandro Franzosi assumerà contestualmente il ruolo di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, ai sensi dell’art. 24 dello Statuto sociale e dell’art. 154 bis del D Lgs. 568/1998. Tale incarico sarà efficace fino alla scadenza del mandato del Consiglio di amministrazione o fino a diversa deliberazione.

Sulla base delle informazioni a disposizione della Società, alla data odierna, Alessandro Franzosi non detiene azioni della Società.

Il suo profilo professionale è disponibile sul sito www.gruppomondadori.it, sezione Governance.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2020 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020 sarà messo a disposizione sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 22 aprile 2020.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Dal 1° gennaio 2020 le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società interamente controllata Mondadori Media S.p.A.

[2] Fonte: GFK, marzo 2020 (dati a valore di mercato). Si evidenzia che, a seguito dell’emergenza sanitaria COVID-19 e della conseguente chiusura del canale fisico delle Librerie e Catene, GFK ha temporaneamente sospeso la rappresentazione dei dati di sell-out per canale.  Non risulta pertanto possibile fornire la suddivisione relativa.

[3] Ricavi prodotto escluso ricavi Club

[4] Fonte: GFK (a valore)

[5] A partire dal 1° gennaio 2020 tutte le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo Mondadori, nonché le partecipazioni dell’area Periodici Italia, sono confluite nella società Mondadori Media S.p.A. (detenuta al 100% dalla Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.).

[6] Fonte: Nielsen, dati progressivi a Febbraio 2020

[7] Fonte interna: Press di, dati a Febbraio 2020 (canale edicola + abbonamenti) a valore

[8] Fonte: management reporting

[9] Fonte: Comscore (marzo 2020)

[10] Fonte: Storyclash (Marzo 2020)

Approvati dal CdA i risultati al 31 dicembre 2019

Risultati[1] in linea con le indicazioni comunicate al mercato a inizio esercizio (ante IFRS 16)[2]:

  • Ricavi netti sostanzialmente stabili a 884,9 milioni di euro: -0,7% in crescita a perimetro omogeneo (+1%)
  • EBITDA adjusted a 94,5 milioni di euro, in crescita single digit: +4,9%
  • EBITDA in sostenuta crescita a 87 milioni di euro: +12,2%
  • Risultato netto delle attività in continuità a 33,1 milioni di euro, in significativa crescita del +62%
  • PFN pari a -55,4 milioni di euro rispetto a -147,2 milioni di euro del 2018: in miglioramento di 91,8 milioni di euro (-62%), per effetto della continua generazione di cassa
  • Rapporto PFN/Ebitda adjusted pari a 0,7x (1,6x nel 2018)

Target per l’esercizio 2020 delle attività in continuità

  • Ricavi in leggera contrazione (stabili a livello omogeneo)
  • EBITDA adjusted in crescita single digit
  • Risultato netto in crescita, atteso a 35-38 milioni di euro
  • Cash flow ordinario atteso in miglioramento a 55 milioni di euro

Proposta di distribuzione dividendo dopo otto esercizi: 0,06 euro per azione ordinaria

Assegnazione di azioni nell’ambito del Piano di performance share 2017-2019: informativa ai sensi dell’art. 84-bis, comma 5 Regolamento Consob n. 11971/1999

[1] Nell’esercizio 2019 nel “Risultato delle attività dismesse” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value del gruppo dismesso. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e a quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 1,6 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità” e il “Risultato delle attività dismesse” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 1,1 milioni di euro nel 2019 e a -192,4 milioni di euro nel 2018) redatti ai sensi dei principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

[2] A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso; il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2019
Nel 2019 il Gruppo Mondadori ha ulteriormente consolidato la propria situazione economico-finanziaria, completando contestualmente la seconda fase del riposizionamento strategico con la cessione delle attività dell’area Periodici Francia e la vendita di alcune testate dell’area Periodici Italia.

A livello consolidato i risultati raggiunti nel 2019 confermano le indicazioni comunicate al mercato a inizio esercizio[1].

I ricavi consolidati sono sostanzialmente stabili, pari a 884,9 milioni di euro rispetto a 891,4 dell’esercizio 2018 (-0,7%), nonostante la variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e di Panorama (+1% a perimetro omogeneo).

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a 94,5 milioni di euro, in crescita di 4,4 milioni di euro (+4,9%) rispetto allo scorso esercizio (90,1 milioni di euro).

L’incidenza percentuale sui ricavi è cresciuta dal 10,1% al 10,7%, con andamenti differenziati nei vari business:

  • l’area Libri, coerentemente con l’andamento dei ricavi, ha registrato nel periodo un incremento per effetto delle positive performance sia dell’area Trade sia dell’area Education;
  • l’area Retail ha registrato una contrazione prevalentemente in conseguenza della riduzione dei ricavi del perimetro omogeneo e dei minori elementi non ricorrenti positivi rispetto all’anno precedente;
  • l’area Periodici Italia è in diminuzione rispetto al 2018, per effetto della dinamica calante di mercato, nonostante la continua riduzione dei costi operativi e di struttura, l’ulteriore significativo miglioramento dell’area digital nonché gli effetti positivi delle cessioni avvenute.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 110,4 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 16 milioni di euro circa.

L’EBITDA ante IFRS 16 è in sostenuta crescita rispetto allo scorso esercizio, da 77,5 milioni di euro a 87 milioni di euro (+12,2%). Tale miglioramento include l’incremento dell’EBITDA adjusted e i significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 102,9 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 16 milioni di euro circa.

L’EBIT ante IFRS 16 è pari a 61,1 milioni di euro, in significativo miglioramento (+8,4%) rispetto ai 56,3 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate; include ammortamenti e svalutazioni per 25,9 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a 62,3 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +1,2 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 51,7 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 35,2 milioni di euro del 2018 e include:

  • la contrazione degli oneri finanziari (da 2,9 milioni di euro a 2,2 milioni di euro), per effetto di un minore indebitamento netto medio;
  • un risultato delle società collegate (consolidate a equity) in miglioramento a -8,1 milioni di euro, rispetto ai -18,2 milioni di euro del 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità è in miglioramento di 12,8 milioni di euro e pari a 33,1 milioni di euro, in significativa crescita del +62% rispetto ai 20,3 milioni del 2018.

Mondadori France ha registrato nel periodo di permanenza all’interno del Gruppo (fino al 31 luglio 2019) ricavi netti per 163,2 milioni di euro (178,6 milioni di euro nei 7 mesi 2018) e un EBITDA adjusted pari a 11,6 milioni di euro (13,5 milioni di euro nei 7 mesi 2018). Il risultato netto delle attività in dismissione è negativo per -2,6 milioni di euro e include il risultato netto dei sette mesi di Mondadori France e l’adeguamento al fair value delle attività francesi al closing del 31 luglio 2019.

Il risultato netto del Gruppo ante IFRS 16 è pari a 29,3 milioni di euro, rispetto ai -177,1 milioni di euro del 2018 che includeva -200 milioni di euro circa di adeguamento al fair value Mondadori France.

La posizione finanziaria netta ante IFRS ha registrato un miglioramento di  91,8 milioni di euro, con un conseguente decremento dell’indebitamento finanziario netto a –55,4 milioni di euro rispetto ai -147,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018, per effetto della cessione di Mondadori France, pari a 62,8 milioni di euro, nonché per la significativa generazione di cassa ordinaria registrata nell’esercizio, pari a 48,5 milioni di euro relativa alle attività in continuità.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta e Ebitda adjusted è dello 0,7x (1,6x nel 2018).

Considerando l’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16 (pari a -95,9 milioni di euro), la posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2019 si attesta a -151,3 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2019 il personale dipendente delle attività in continuità del Gruppo risulta composto da 2.018 unità: tale dato è in riduzione del -6% rispetto alle 2.137 unità del dicembre 2018 (escludendo i 743 dipendenti di Mondadori France al 31 dicembre 2018), per effetto delle attività di efficientamento in tutte le aree aziendali.

RISULTATI CONSOLIDATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2019[2]
I ricavi consolidati del quarto trimestre dell’esercizio 2019 si sono attestati a 225,9 milioni di euro, in calo del -3% rispetto ai 232,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, anche per effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalla cessione di Panorama.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a 23,2 milioni di euro rispetto a 27,3 milioni di euro dello scorso esercizio.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 27 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 4 milioni di euro circa.

L’EBITDA ante IFRS 16 è pari a 20,7 da 24,5 milioni di euro del 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 24,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a 4 milioni di euro circa.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[3]
Nel 2020 il Gruppo Mondadori proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e di focalizzazione sui core business Libri e Retail e sui brand con maggiori potenzialità di sviluppo multimediale.

Coerentemente con la strategia delineata, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2020, a perimetro attuale, consentono di stimare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione (stabili a livello omogeneo) e un EBITDA adjusted ante IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2019.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2020 è previsto in crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 35-38 milioni di euro), con continuazione della politica di distribuzione del dividendo.

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2020 è atteso in miglioramento a 55 milioni di euro.

Tale previsione è riferita al corrente perimetro di business del Gruppo: in relazione all’attuale emergenza sanitaria legata al Covid-19, non è possibile alla data di oggi formulare previsioni attendibili circa la durata ed eventuali impatti sulla gestione e i risultati 2020; si ritiene tuttavia che quanto sta accadendo non modifichi le solide prospettive di medio-lungo periodo del Gruppo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Il mercato dei libri Trade, dopo il leggero calo del 2018 (-1,1%), ha registrato una significativa crescita a valore (+5,5%) rispetto all’esercizio precedente (+4% a volume). In termini assoluti, l’incremento è stato pari a 65 milioni di euro[4].

In questo contesto, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership con una quota di mercato del 26,2% e con la presenza di 5 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nell’anno: Una gran voglia di vivere di Fabio Volo (Mondadori); La misura del tempo di Gianrico Carofiglio (Einaudi), La versione di Fenoglio di Gianrico Carofiglio (Einaudi), Entra nel mondo di Luì e Sofi. Il Fantalibro di Me contro Te di Me contro Te (Mondadori Electa), In cucina con voi! di Benedetta Rossi (Mondadori Electa).

Nel mercato dei libri scolastici il Gruppo Mondadori ha confermato la propria posizione di rilievo, registrando una quota adozionale pari al 21,7%[5].

In Italia tale comparto nel 2019 ha mostrato un andamento complessivamente in crescita (+2,2%), con incrementi nei segmenti della secondaria, inferiore e superiore, e una stabilità nella primaria[6].

Nel 2019 i ricavi dell’area Libri del Gruppo Mondadori si sono attestati a 478,4 milioni di euro, in crescita complessivamente del 6% rispetto ai 451,3 milioni di euro nel 2018. In particolare:

  • nell’area Trade, i ricavi hanno registrato un incremento del +7,6%;
  • nell’area Educational i ricavi sono cresciuti del +5,9%.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 si attesta a 93,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al pari periodo del precedente esercizio (84,7 milioni di euro), per effetto di un’attenta politica gestionale focalizzata sulla continua ottimizzazione dei processi operativi, che ha consentito di conseguire una redditività superiore al 19%.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 94,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a 1,3 milioni di euro.

L’EBITDA ante IFRS 16 è risultato pari a 92,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 82,9 milioni di euro del 31 dicembre 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 94 milioni di euro ed include un impatto pari a 1,2 milioni di euro.

RETAIL
Nel 2019 è proseguita la strategia mirata ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita dell’area Retail all’evoluzione del mercato, con azioni finalizzate alla progressiva revisione di network e format.

Nella categoria Libro, che rappresenta l’82% dei ricavi, la market share di Mondadori Retail si attesta al 12,9%.

Nell’esercizio 2019 Mondadori Retail ha registrato ricavi pari a 186,9 milioni di euro, con un calo del 2,6% rispetto ai 191,8 milioni di euro dell’anno precedente, riconducibile all’andamento del consumer electronics e alla razionalizzazione della rete di vendita diretta.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • la sostanziale stabilità (+0,3%) dei Bookstore diretti (-1,5% a parità di negozi);
  • il calo dei Megastore (-12,1%), derivante dalla contrazione delle vendite del consumer electronics e per effetto della razionalizzazione della rete di vendita (-9,9% a parità di negozi);
  • un lieve miglioramento (+0,5%) del canale Bookstore in franchising (-1,1% a parità di negozi) nonostante la riduzione del numero di punti vendita;
  • una sostanziale parità delle vendite del canale e-commerce (-0,5%);
  • un calo del bookclub, anche se inferiore rispetto agli esercizi precedenti.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a -2,9 milioni di euro, rispetto ai +1,4 milioni al 31 dicembre 2019. Tale decremento è dovuto principalmente al calo dei ricavi a perimetro omogeneo e ai minori elementi non ricorrenti positivi e maggiori svalutazioni del consumer electronics.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a +5 milioni di euro ed include l’impatto IFRS 16 pari a circa +8 milioni di euro.

L’EBITDA ante IFRS 16 è risultato pari a -5 milioni di euro, in contrazione rispetto al pareggio del 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a +2,9 milioni di euro e include un impatto pari a circa +8 milioni di euro.

PERIODICI ITALIA
Anche nel 2019 il mercato dei periodici è stato caratterizzato da una costante contrazione sia a livello pubblicitario[7] nel print (a fronte di una crescita del canale digital[8]) sia a livello diffusionale[9] e nelle vendite congiunte[10].

Nel periodo di riferimento l’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 256,6 milioni di euro, in calo del 10,6% rispetto a 287 milioni di euro nel 2018.

Al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama il calo si attesta a -5,4% con, in particolare:

  • i ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) in calo del -12,8%, in linea con l’andamento del mercato di riferimento (-16,6% considerando Panorama nel 2018);
  • i ricavi derivanti dai prodotti collaterali hanno registrato un +0,9% (-6,5% considerando Panorama nel 2018);
  • i ricavi pubblicitari (print + digital) hanno registrato una contrazione complessiva del  -4,8% (-9,1% considerando Panorama nel 2018) con:
    • il canale digital in crescita del +12,5% circa, per effetto in particolare dell’andamento positivo dei segmenti food e salute e del sensibile contributo delle soluzioni di proximity marketing di AdKaora;
    • il canale print in calo del -14,8%, sostanzialmente in linea con la dinamica del mercato (-20,2% considerando Panorama nel 2018).

Nel 2019 l’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari dell’Area si attesta al 42% circa (rispetto al 34% del 2018).

Nel 2019 il Gruppo Mondadori si conferma l’editore multimediale leader in Italia nel:

  • print, con una quota di mercato diffusionale pari al 28,9%[11] a valore e 15,5 milioni di lettori ogni mese;
  • digital, con una reach del 77% e oltre 30 milioni di utenti unici al mese;
  • social, con una fan base aggregata di 31 milioni di follower e 120 profili.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 dell’area Periodici Italia si attesta a 11,2 milioni di euro, con una contenuta flessione rispetto al precedente esercizio (11,9 milioni di euro). Ciò per effetto di azioni che hanno mitigato l’impatto del calo dei volumi, a loro volta influenzati dal negativo andamento dei mercati di riferimento, tra cui la continua riduzione dei costi operativi e di struttura, l’ulteriore miglioramento della redditività dell’area digital (pari a 7 milioni di euro) e le cessioni di Inthera S.p.A. e di Panorama.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 11,3 milioni di euro.

L’EBITDA ante IFRS 16 è risultato pari a 9,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a  -0,2 milioni di euro del 2018, per effetto di minori componenti straordinarie

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 9,4 milioni di euro.

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Il conto economico della Capogruppo al 31 dicembre 2019 registra il medesimo risultato netto del bilancio consolidato, pari a 29,3 milioni di euro ante IFRS 16 (28,2 milioni di euro IFRS 16), in virtù del fatto che la Società ha optato, per la valutazione delle sue partecipazioni nel bilancio separato, di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity).

I ricavi, pari a 228 milioni di euro, sono in contrazione rispetto ai 256,6 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente a causa della riduzione delle attività print dell’area Periodici Italia (-16,4%, in linea con l’andamento dei mercati di riferimento e anche per effetto della cessione di Panorama).

Risultano in incremento, invece, i ricavi delle attività digital dell’area Periodici Italia (+1,5%) per i positivi risultati della raccolta pubblicitaria. La Capogruppo accoglie anche i ricavi di servizi erogati ad altre società del Gruppo pari a 39,1 milioni.

L’Ebitda adjusted ante IFRS 16 presenta un leggero incremento a +0,3 milioni di euro rispetto a -0,4 milioni di euro del 2018, in particolare per il positivo contributo delle attività digital dell’area Periodici Italia, ottenuto con operazioni di efficienza e di revisione dei costi messe in atto dal management, che compensano la contrazione della marginalità della periodici print.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Approvazione DDL S.1421 contenente disposizioni per la promozione e il sostegno alla lettura
Dopo l’approvazione avvenuta alla Camera dei Deputati nel mese di luglio 2019, il Senato ha proceduto all’approvazione il 5 febbraio 2020 del DDL S.1421 contenente le disposizioni per la promozione e il sostegno alla lettura. In attesa dei decreti attuativi che renderanno più espliciti i termini e i tempi di applicazione di tali disposizioni, il decreto introduce – accanto a una serie di provvedimenti finalizzati tra l’altro a diffondere l’abitudine alla lettura, promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie, valorizzare e sostenere la lingua italiana e la diversità della produzione editoriale – una serie di limitazioni (di valore e di periodo) alle politiche promozionali di sconto.

In particolare è stata introdotta la riduzione dello sconto ordinario massimo applicabile sui libri nelle librerie, negli store online e nella grande distribuzione che passa dal 15% al 5% (al 15% per i libri scolastici); i punti vendita potranno organizzare promozioni una volta l’anno con il limite di sconto del 15%; gli editori avranno la possibilità di applicare uno sconto massimo del 20% (non più del 25%), con esclusione del mese di dicembre.

Gli effetti derivanti dall’introduzione di tali disposizioni sugli andamenti degli acquisti di libri sono allo stato attuale di difficile previsione.

Legge n. 160/2019 (Legge di Bilancio per il 2020) in materia di prepensionamenti
Il dispositivo dell’art. 1 c. 500 della legge 160/2019 (Legge di bilancio per il 2020) dispone che dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2023 i lavoratori poligrafici di imprese stampatrici di quotidiani e  periodici, e di imprese editrici di quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale, le quali abbiano presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in data compresa tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023, piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale in presenza di crisi potranno chiedere il prepensionamento con un’anzianità contributiva di soli 35 anni (anziché 38 anni, come prevede la normativa attualmente in vigore).

Nel corso del periodo temporale di riferimento, il prepensionamento potrebbe interessare potenzialmente un bacino complessivo di 116 dipendenti di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Mondadori Media S.p.A. e Press-di con CCNL grafici editoriali.

Il Consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato per mercoledì 22 aprile 2020 in prima convocazione l’Assemblea degli Azionisti ordinaria per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 e, occorrendo, in seconda convocazione per mercoledì 20 maggio 2020.

PROPOSTA DI DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO PARI A 0,06 EURO PER AZIONE ORDINARIA
Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea, convocata per mercoledì 22 aprile 2020 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 20 maggio 2020, la distribuzione di un dividendo unitario, al lordo delle ritenute di legge, di euro 0,06 per ciascuna delle azioni ordinarie (al netto delle azioni proprie) in circolazione alla data di stacco cedola.

Il valore complessivo è pari a 15,6 milioni di euro.

Il dividendo, in conformità alle disposizioni del “Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A.”, sarà pagato a partire dal 10 giugno 2020 (payment date), con stacco cedola in data 8 giugno 2020 (ex date) e con data di legittimazione al pagamento del dividendo, ai sensi dell’art. 83-terdecies del TUF (record date) il 9 giugno 2020.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione – a seguito della scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019 della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 17 aprile 2019 – proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie.

Di seguito i principali elementi della proposta del Consiglio di Amministrazione:

  • Motivazioni

Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale od operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni agli Azionisti.
  • Durata

La durata dell’autorizzazione all’acquisto è stabilita fino all’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è accordata senza limiti temporali in ragione dell’assenza di previsioni al riguardo ai sensi delle vigenti disposizioni e dell’opportunità di consentire al Consiglio di Amministrazione di avvalersi della massima flessibilità, anche in termini temporali, per effettuare gli atti di disposizione delle azioni.

  • Numero massimo di azioni acquistabili

La nuova autorizzazione consentirebbe l’acquisto, anche in più tranche, di azioni ordinarie di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., fino ad un numero massimo di azioni che – tenuto anche conto delle azioni ordinarie di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio – non sia complessivamente eccedente il 10% del capitale sociale ai sensi dell’art. 2357, comma 3, Codice Civile.

  • Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo

Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto del principio di parità di trattamento degli azionisti previsto dall’art. 132 del TUF, secondo qualsivoglia delle modalità di cui all’articolo 144-bis del Regolamento Emittenti, da individuarsi di volta in volta, e da ogni altra normativa vigente, nonché, ove applicabili, dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti.

Inoltre le operazioni di acquisto di azioni potranno essere effettuate anche con le modalità previste dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) n. 2016/1052 al fine di beneficiare, ove ne sussistano i presupposti, dell’esenzione di cui all’articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato con riferimento all’abuso di informazioni privilegiate e manipolazione di mercato.

Per quanto concerne le operazioni di disposizione, l’autorizzazione consentirebbe l’adozione di qualunque modalità opportuna per corrispondere alle finalità perseguite – ivi incluso l’utilizzo delle azioni proprie al servizio di piani di incentivazione azionaria e/o della cessione di diritti reali e/o personali e/o prestito titoli – da eseguirsi sia direttamente, sia per il tramite di intermediari, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia.

Fermo restando che gli acquisti di azioni proprie verrebbero effettuati nel rispetto dei termini, delle condizioni e dei requisiti stabiliti dalla normativa anche comunitaria applicabile e dalle prassi di mercato Ammesse, il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato per un prezzo unitario non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, diminuito del 20%, e non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto, aumentato del 10%.

Si applicherebbero comunque, in termini di prezzi di acquisto, le ulteriori condizioni di cui all’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 sopra richiamate.

In relazione al disposto dell’art. 2357, comma 1, del Codice Civile, gli acquisti verrebbero comunque effettuati nei limiti della riserva disponibile “riserva straordinaria” quale risultante dall’ultimo bilancio regolarmente approvato.

In ogni caso, gli acquisti verrebbero effettuati, in termini di definizione dei volumi e dei prezzi unitari, in conformità alle condizioni regolate dall’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052, e in particolare:

  • non verranno acquistate azioni a un prezzo superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente corrente più elevata nella sede di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto;
  • in termini di volumi, non verrà acquistato in ogni giorno di negoziazione un volume superiore al 25% del volume medio giornaliero degli scambi del titolo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. nei 20 giorni di negoziazioni precedenti alle date di acquisto.

Gli acquisti inerenti l’attività di sostegno della liquidità del mercato, saranno anche effettuati in conformità alle condizioni previste dalle Prassi di Mercato Ammesse.

Alla data odierna Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 2.938.293 azioni proprie (pari all’1,124% del capitale sociale).

Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di  azioni proprie si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla vigente normativa.

ASSEGNAZIONE DI AZIONI NELL’AMBITO DEL PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2017-2019: INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 84-BIS, COMMA 5 REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/1999
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, di assegnare, con effetto dal 1.6.2020, complessivamente n. 1.649.965 azioni Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. a 10 beneficiari, in attuazione delle previsioni contenute nel “Piano di Performance Share 2017-2019” istituito dal Consiglio di Amministrazione in data 21 marzo 2017 e successivamente approvato dall’assemblea degli azionisti in data 27 aprile 2017 (il “Piano 2017-2019”).

Si ricorda che il Piano 2017-2019 si configura come un piano di attribuzioni azionarie e attribuisce ai relativi beneficiari il diritto di ricevere, su base gratuita, azioni della Società a condizione che, alla scadenza di un periodo di riferimento di tre esercizi, siano raggiunti gli obiettivi di performance specificati nel Piano 2017-2019.

I 10 beneficiari del Piano 2017-2019, identificati nominativamente dall’Amministratore Delegato, su delega del Consiglio di Amministrazione, sono il CFO – Consigliere Esecutivo e manager selezionati.

Le caratteristiche del Piano 2017-2019 sono compiutamente riportate nella relazione degli amministratori all’assemblea del 27 aprile 2017 e nel documento informativo ivi contenuto, disponibili sul sito mondadori.it nella sezione Governance, al cui contenuto si rinvia.

In allegato sono riportate le informazioni richieste dallo schema 7 dell’allegato 3A del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 per dare conto dell’assegnazione di azioni nell’ambito del Performance 2017-2019.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI ADOZIONE DI UN PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2020-2022
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, e in continuità con l’introduzione dello strumento performance share approvata lo scorso esercizio per la remunerazione di medio-lungo termine degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2020-2022, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, riservato al CFO – Consigliere esecutivo e ad alcuni Manager della Società che abbiano in essere un rapporto di lavoro e/o amministrazione con la Società o con le società controllate dalla stessa alla data di attribuzione delle azioni.

Con l’adozione del Piano la Società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio-lungo termine, con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.

Il Piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2020 e il 2022.

Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.

Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del Piano di Performance Share 2020-2022, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto Piano, si rinvia al Documento Informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016
Coerentemente con le richieste del D. Lgs 254/2016, la Relazione del Consiglio di amministrazione sull’andamento della gestione del Gruppo Mondadori nell’esercizio 2019 contiene anche la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, una descrizione quali-quantitativa delle performance di carattere non finanziario dell’azienda, in relazione ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa.

In relazione all’esercizio 2019 il Gruppo Mondadori ha aggiornato la propria analisi di materialità, in linea con i principi definiti dai GRI Sustainability Reporting Standards (GRI Standards), inclusi i “Media Sector Disclosures”, definiti rispettivamente nel 2016 e nel 2014 dal Global Reporting Initiative (GRI).

In un’ottica di continuo miglioramento del processo, nel 2019 è stata aggiornata la mappatura degli stakeholder e ampliata l’attività di stakeholder engagement: oltre alle interviste esterne, realizzate attraverso il coinvolgimento di fornitori delle principali utilities e franchisee delle librerie Mondadori Store, è stato somministrato un questionario online a tutti i dipendenti del Gruppo.

I risultati dell’esercizio al 31 dicembre 2019, approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione, saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria nel corso di una conference call, prevista oggi alle ore 15.30.

La relativa documentazione sarà disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Conto economico consolidato – quarto trimestre;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati;
  • Informazioni ex schema 7 dell’allegato 3a del regolamento Consob n. 11971/1999

[1] Outlook 2019 comunicato al mercato ante applicazione IFRS 16
[2] Ante applicazione IFRS 16
[3] Ante applicazione IFRS 16
[4] Fonte: GFK, Dicembre 2019 (a valore)
[5] Fonte ESAIE, 2019 (numero di sezioni adottate)
[6] Fonte: Databank, 2019
[7] Periodici: -13,9% (Fonte Nielsen, dati progressivi a dicembre 2019);
[8] Digital: +3,5%(Fonte Nielsen, dati progressivi a dicembre 2019);
[9] -12,4% a valore (Fonte interna, dati a dicembre 2019, canale edicola + abbonamenti)
[10] -11,9% a valore (Fonte interna, dati a dicembre 2019, canale edicola + abbonamenti)
[11] -12,4% a valore (Fonte interna, dati a dicembre 2019, canale edicola + abbonamenti)

Approvati dal CdA i risultati al 30 settembre 2019

I risultati relativi al resoconto intermedio al 30 settembre 2019[1] sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività dismesse rettificato” [2]

  • Ricavi consolidati stabili a 658,9 milioni di euro rispetto a 658,5 milioni di euro al 30.09.2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) a 71,3 milioni di euro: +13% circa rispetto a 62,8 milioni di euro al 30.09.2018;
  • EBITDA (ante IFRS 16) in sostenuta crescita a 66,3 milioni di euro: +25% rispetto a 53 milioni di euro al 30.09.2018;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato a 25,4 milioni di euro: in miglioramento di oltre il 60% rispetto a 15,8 milioni di euro al 30.09.2018;
  • Risultato netto di Gruppo positivo a 23,1 milioni di euro rispetto a -181,5 milioni di euro al 30 settembre 2018, che includeva l’impatto dell’adeguamento al fair value di Mondadori France pari a -200 milioni di euro circa;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) a -110,4 milioni di euro: in miglioramento nei 12 mesi di circa 99 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario.

CONFERMATI I TARGET DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ PER L’ESERCIZIO 2019

  • Ricavi in leggera contrazione (stabili a livello omogeneo);
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto (ante IFRS 16) in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro, creando le condizioni per la distribuzione di un dividendo.

[1] A partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso; il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.

[2] Nell’esercizio 2019, nel “Risultato delle attività dismesse rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value del gruppo dismesso. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 1,6 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività dismesse rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 0,4 milioni di euro nei 9M 2019 e a -193,3 milioni di euro nei 9M 2018) redatti ai sensi dei principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2019
Il Gruppo Mondadori nei primi nove mesi del 2019 ha registrato ricavi sostanzialmente stabili e un EBITDA adjusted delle attività in continuità ante IFRS 16 in aumento del 13% circa, a 71,3 milioni di euro, superando gli obiettivi attesi.

Sono proseguite infatti le azioni di miglioramento operativo nell’area Libri e gli interventi finalizzati alla riduzione dei costi e al rafforzamento della componente Digital nell’area dei Periodici Italia, ed è stata completata la cessione di Mondadori France.

Nei primi nove mesi dell’esercizio si sono registrati oneri di ristrutturazione e riorganizzazione decisamente inferiori rispetto al medesimo periodo del 2018, in funzione della attesa riduzione e della diversa distribuzione temporale delle operazioni di dismissione di business non strategici e di riorganizzazione delle attività del Gruppo.

Tale performance (caratterizzata anche da benefici temporanei), unitamente alla prolungata positiva generazione di cassa ordinaria, rende concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2019.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30.09.2019
I ricavi consolidati si sono attestati a 658,9 milioni di euro rispetto ai 658,5 milioni di euro dell’esercizio precedente, nonostante la variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e di Panorama (+1,5% a perimetro omogeneo).

Come anticipato, l’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a 71,3 milioni di euro, in crescita di 8,6 milioni di euro (+13% circa) rispetto allo scorso esercizio (62,8 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 9,5% al 10,8%.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 83,4 milioni di euro (l’impatto IFRS 16 è pari a +12 milioni di euro).

Il margine operativo lordo consolidato ante IFRS 16, pari a 66,3 milioni di euro rispetto a 53 milioni di euro del 30.09.2018, è in sostenuta crescita (+25%) rispetto allo scorso esercizio. Tale risultato include l’incremento dell’EBITDA adjusted e i significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 78,4 milioni di euro (l’impatto IFRS 16 è pari a +12 milioni di euro).

L’EBIT ante IFRS 16 è in significativo miglioramento a 49,2 milioni di euro rispetto a 37,5 milioni di euro al 30.09.2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate (include ammortamenti e svalutazioni per 17,1 milioni di euro). Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 11,1 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a 50,2 milioni di euro (include l’impatto IFRS 16 pari a +1 milione di euro).

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 41,5 milioni di euro, in significativo incremento rispetto a 25,6 milioni di euro dei nove mesi 2018. Include:

  • la significativa contrazione degli oneri finanziari, per effetto di un minore indebitamento netto medio;
  • un risultato delle società collegate (consolidate ad equity) in miglioramento a -5,3 milioni di euro rispetto a -9,9 milioni di euro dell’analogo periodo del 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è pari a 25,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 60% (+9,6 milioni di euro) rispetto ai 15,8 milioni di euro del 30 settembre 2018.

Considerando il risultato netto delle attività dismesse, il risultato netto del Gruppo è pari a 23,1 milioni di euro, rispetto a -181,5 milioni di euro del 2018, che includeva l’impatto dell’adeguamento al fair value di Mondadori France pari a circa -200 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta del Gruppo ante IFRS 16 si è attestata a -110,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 99 milioni di euro rispetto ai 209,3 milioni di euro al 30 settembre 2018, per effetto della continua generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 52,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta del Gruppo IFRS 16 è pari a -209,5 milioni di euro.

Al 30 settembre 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.092 unità, in calo del -5% rispetto alle 2.203 unità del 30 settembre 2018, per effetto della cessione della testata Panorama, delle attività di efficientamento nelle singole aree aziendali ed escludendo i dipendenti di Mondadori France.

SINTESI RISULTATI CONSOLIDATI DEL TERZO TRIMESTRE 2019
I ricavi consolidati si sono attestati a 279 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto a 267,7 milioni di euro al 30.09.2018, nonostante l’effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalla cessione di Panorama.

In particolare, nel periodo i ricavi dei Libri hanno registrato un incremento del +13% circa (parzialmente temporaneo), mentre l’area Retail ha registrato un calo del -2% circa; in flessione del 7,3% l’area Periodici Italia a perimetro omogeneo, per effetto delle dinamiche dei mercati di riferimento.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a 57,6 milioni di euro, in miglioramento del 14% rispetto allo scorso esercizio (50,7 milioni di euro), con andamenti differenziati nei vari business:

  • in crescita l’area Libri, coerentemente con l’andamento dei ricavi, per effetto delle positive performance sia dell’area Trade sia dell’area Education;
  • in calo l’area Retail rispetto al 3° trimestre 2018;
  • in crescita l’area Periodici Italia nonostante la dinamica calante di mercato, per effetto delle cessioni avvenute, del continuo miglioramento dell’area digital e delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 61,6 milioni di euro (l’impatto IFRS 16 è pari a 4 milioni di euro circa). Il margine operativo lordo consolidato ante IFRS 16 è in sostenuta crescita a 53,7 milioni di euro rispetto a 49,5 milioni di euro dello scorso esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel primi nove mesi del 2019 il Gruppo Mondadori ha ulteriormente proseguito il percorso di riposizionamento strategico e di focalizzazione sui core business Libri e Retail e sui Magazine con maggiori potenzialità di sviluppo multimedia, perfezionando la cessione di Mondadori France e procedendo verso la finalizzazione della cessione di cinque magazine.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento, includendo la performance dei nove mesi, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione (stabili a livello omogeneo, dopo numerosi anni di flessione) e un EBITDA adjusted no IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso intorno a 45 milioni di euro, creando le condizioni per la distribuzione di un dividendo nel 2020.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Il mercato dei Libri Trade nei primi nove mesi dell’anno ha evidenziato una crescita del 4,6% rispetto ai nove mesi dell’anno precedente[1]. Il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 25,7% e sette titoli nella classifica dei venti libri più venduti a valore.

Nel periodo in esame i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 366 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto a 340,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018, per effetto del buon andamento sia del Trade (+9,3%) sia dell’Educational (+7,7%).

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 si attesta a 77,6 milioni di euro, in aumento rispetto a 68 milioni di euro del pari periodo del precedente esercizio, per effetto dell’incremento dei ricavi e del continuo miglioramento della gestione operativa. L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 78,6 milioni di euro (l’impatto IFRS16 è pari a 1 milione di euro).

L’EBITDA reported ante IFRS 16 è risultato pari a 77,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 66,8 milioni di euro del 30 settembre 2018. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 78,1 milioni di euro e include un impatto pari a +1 milioni di euro.

  • RETAIL

Nei primi nove mesi del 2019 Mondadori Retail ha registrato ricavi per 126,6 milioni di euro, in riduzione del 2,1% rispetto a 129,3 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Nel settore Libro, mercato di riferimento dell’Area (82% circa dei ricavi[2]) con una market share pari al 13,2%, Mondadori Retail registra una performance pari al -0,7% (a perimetro omogeneo -1,1%).

L’analisi per canali evidenzia:

  • una sostanziale stabilità dei Bookstore diretti (a perimetro omogeneo -1,6%);
  • nei Megastore un calo del 12,7% circa (a perimetro omogeneo -10,7%), principalmente legato alla contrazione delle vendite del consumer electronics;
  • nei Bookstore in franchising una performance in linea con l’anno precedente (a perimetro omogeneo -1,2%);
  • nell’e-commerce una crescita del +2%;
  • nel bookclub una flessione del 4% circa rispetto all’esercizio precedente.

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 è pari a -5,2 milioni di euro, rispetto a -3,4 milioni di euro al 30 settembre 2018: il peggioramento è dovuto principalmente al calo dei ricavi del perimetro omogeneo e alla maggiore svalutazione di magazzino dei prodotti di elettronica di consumo.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a +0,8 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari +6 milioni di euro.

L’EBITDA reported ante IFRS 16 è risultato pari a -5,5 milioni di euro, in contrazione rispetto a
-3,7 milioni di euro del al 30 settembre 2018. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a +0,5 milioni di euro e include un impatto pari a +6 milioni di euro.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi nove mesi del 2019 il mercato pubblicitario italiano ha evidenziato una crescita del canale digital (+2,1%) e un calo dei periodici (-15,2%)[3]. In diminuzione anche le diffusioni (-12,3%), con un rallentamento sia in edicola sia degli abbonamenti.

In questo contesto la quota di mercato del Gruppo Mondadori si è assestata al 28,6%, stabile a perimetro omogeneo (escludendo la cessione di Panorama)[4]. Il Gruppo si è confermato inoltre il primo editore italiano nel digitale, con una reach del 73% e 28,2 milioni di utenti unici nel mese[5].

Nei primi nove mesi del 2019 i ricavi dell’area Periodici Italia sono pari a 191,2 milioni di euro rispetto a 216,1 milioni di euro al 30.09.2018 (-5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama). In particolare:

  • i ricavi derivanti dalle diffusioni e relativi ai prodotti collaterali risultano in calo del
    -14,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, performance influenzata anche dalla cessione di Panorama (-8,5% a perimetro omogeneo);
  • i ricavi pubblicitari (print + digital) hanno registrato una contrazione complessiva del -7,7% rispetto ai primi nove mesi del 2018 (-2% al netto della cessione di Panorama): il digital ha evidenziato una crescita del +18% circa, anche per il contributo di AdKaora, agenzia specializzata in soluzioni di proximity marketing; mentre la raccolta print ha registrato un calo del -19,5% (-13% circa escluso Panorama nei nove mesi 2018, in linea con la dinamica del mercato). L’incidenza dei ricavi digital sul totale è cresciuta al 41% circa (dal 32% dei nove mesi 2018);
  • nell’attività di distribuzione e altri ricavi, nei nove mesi dell’esercizio l’Area ha registrato una contrazione pari al -8,7% rispetto all’esercizio precedente, dovuta alla cessione della società Inthera S.p.A. (+2,6% escluso Inthera nei nove mesi 2018).

L’EBITDA adjusted ante IFRS 16 si attesta a 5,4 milioni di euro in crescita rispetto al pari periodo del precedente esercizio (4,1 milioni di euro), per effetto delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura, del continuo miglioramento dell’area digital e per gli effetti positivi derivanti dalle cessioni della società Inthera S.p.A. e della testata Panorama. L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 5,5 milioni di euro.

L’EBITDA reported ante IFRS 16 è risultato pari a 2,5 milioni di euro in significativo miglioramento rispetto a -3 milioni di euro del 30 settembre 2018, per effetto dei minori oneri di ristrutturazione. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 2,6 milioni di euro.

CONFERIMENTO IN UN’UNICA SOCIETÀ DI TUTTE LE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’AREA PERIODICI ITALIA
Il Consiglio di Amministrazione odierno ha altresì approvato il conferimento – con effetti dal 1° gennaio 2020 – del ramo di azienda relativo all’area Periodici in un’unica società interamente controllata, nella quale confluiranno tutte le attività relative alle testate periodiche e ai siti di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., nonché le partecipazioni inerenti l’area Periodici.

L’operazione, che non comporta modifiche del profilo complessivo delle attività e delle caratteristiche operative di base del Gruppo, consente di completare una struttura societaria più focalizzata sulle specificità dei singoli business, in continuità con quanto fatto con l’area Retail e Libri.

Tale assetto risulta peraltro più funzionale al conseguimento di opportunità strategiche e partnership.

Il conferimento verrà attuato in continuità di valori contabili, senza impatti sul bilancio consolidato.

L’operazione è esclusa dall’applicazione del “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”, adottato dalla Consob con delibera n.17221 del 12 marzo 2010, nonché delle procedure adottate in materia da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., in quanto operazione con società controllata rispetto alla quale non sono configurabili interessi di altre parti correlate della Società qualificabili come significativi (secondo i criteri definiti nelle suddette procedure).

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi del 2019
In data 23 ottobre il Gruppo ha comunicato di aver ricevuto un’offerta vincolante per l’acquisizione dei magazine Confidenze, Cucina Moderna, Sale&Pepe, Starbene e Tustyle da parte de La Verità S.r.l.. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di dare mandato all’amministratore delegato Ernesto Mauri di porre in essere tutte le azioni volte a esaminare e a finalizzare l’operazione, coerentemente con la strategia annunciata di focalizzazione sui core business Libri, Retail e i Magazine con maggiori potenzialità di sviluppo multimedia. L’offerta, che ha validità sino al 31 dicembre 2019, prevede la costituzione di una NewCo, la cui partecipazione sarà al 75% da parte de La Verità S.r.l. e al 25% da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.; tale offerta comporta anche un earn-out a favore del socio Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. e meccanismi di put/call a favore dei soci. Le attività relative alle 5 testate in oggetto hanno registrato nel 2018 ricavi per 22,4 milioni di euro.

In conformità con le disposizioni di legge viene esperita la procedura sindacale.

A seguito dell’autorizzazione deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A ha avviato lo scorso 10 giugno un programma di acquisto di azioni proprie. A seguito delle operazioni finora effettuate e comunicate al mercato in conformità alla normativa vigente, la Società detiene alla data attuale n. 2.641.203 azioni proprie, pari allo 1,010% del capitale sociale e al 0,659% dei diritti di voto totali.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
2. Conto economico consolidato;
3. Conto economico consolidato del III trimestre;
4. Cash flow di Gruppo;
5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, Settembre 2019 (dati a valore di mercato). A partire da Maggio 2019 GfK ha ampliato il panel di copertura incrementando la rilevazione degli operatori di e-commerce; a seguito di ciò, il valore complessivo di mercato e i relativi scostamenti yoy sono stati riproformati e i dettagli per canale sono stati rivisti accorpando catene librarie ed e-commerce.
[2] Ricavi prodotto escluso bookclub
[3] Fonte: Nielsen, dati progressivi a settembre 2019
[4] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi ad Agosto 2019 (canale edicola + abbonamenti) a valore
[5] Fonte: rilevazione comScore, Agosto

 

Approvati dal CdA i risultati al 30 giugno 2019

I risultati relativi alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019[1] sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività in dismissione rettificato” [2]

  • Ricavi consolidati a 380 milioni di euro rispetto a 390,8 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) a 13,8 milioni di euro: +14% rispetto a 12,1 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • EBITDA (ante IFRS 16) a 12,6 milioni di euro: in significativa crescita (+9 milioni di euro) rispetto a 3,5 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato a -5,7 milioni di euro: in miglioramento di 9 milioni di euro rispetto a -14,7 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • Risultato netto di Gruppo in sostanziale miglioramento: a -1,9 milioni di euro rispetto a -12,5 milioni di euro al 30 giugno 2018;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) a -204,2 milioni di euro: in miglioramento nei 12 mesi di 34,2 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario

CONFERMATI I TARGET DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ PER L’ESERCIZIO 2019

  • Ricavi in leggera contrazione;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto (ante IFRS 16) in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo

[1] A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.

[2] Nell’esercizio 2019 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value del gruppo in dismissione, coerentemente alla negoziazione in corso. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 1,3 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 5,2 milioni di euro nel primo semestre 2019 e a 3,9 milioni di euro nel primo semestre 2018) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 presentata dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

HIGHLIGHTS DEI PRIMI SEI MESI DEL 2019
Nel primo semestre del 2019, coerentemente con gli obiettivi attesi, il Gruppo ha registrato un EBITDA adjusted delle attività in continuità di 13,8 milioni di euro, in aumento del 14% escludendo l’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16.

Sono proseguite le azioni di miglioramento operativo nell’area Libri e gli interventi finalizzati alla riduzione dei costi nonché al rafforzamento della componente Digital nell’area Periodici Italia.

Il semestre ha accolto oneri di ristrutturazione e riorganizzazione decisamente inferiori rispetto al medesimo periodo del 2018, in funzione della attesa riduzione e della diversa distribuzione temporale delle operazioni di dismissione di business non strategici e di riorganizzazione delle attività del Gruppo.

Tale evoluzione, unitamente alla prolungata performance positiva della generazione di cassa ordinaria, rende sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2019.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2019
I ricavi consolidati dei primi sei mesi dell’esercizio 2019 si sono attestati a 380 milioni di euro rispetto ai 390,8 milioni di euro dell’esercizio precedente, anche per l’effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e della testata Panorama.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) del periodo in esame è pari a 13,8 milioni di euro, in crescita di 1,7 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (12,1 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 3,1% al 3,6%.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 21,8 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +8 milioni di euro.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è in sostenuta crescita rispetto allo scorso esercizio, passando da 3,5 a 12,6 milioni di euro: include l’aumento dell’EBITDA adjusted e i significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel semestre.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 20,6 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +8 milioni di euro.

L’EBIT (ante IFRS 16) al 30 giugno 2019 è pari a 1,5 milioni di euro, in significativo incremento rispetto ai -6,6 milioni al 30 giugno 2018 per effetto della dinamica delle componenti sopra citate; include ammortamenti e svalutazioni per 11,1 milioni di euro, leggermente superiori all’esercizio precedente.

Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 7,4 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a 2,1 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,6 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per -1,6 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto a -16,1 milioni di euro del primo semestre 2018. Include:

  • la contrazione degli oneri finanziari (da -1,4 milioni di euro a +0,3 milioni di euro) per effetto di un minore indebitamento netto medio;
  • il risultato delle società collegate (consolidate ad equity) passato da -8,2 a -3 milioni di euro.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in miglioramento di +9 milioni di euro circa ed è pari a -5,7 milioni di euro rispetto ai -14,7 milioni del 30 giugno 2018.

Il risultato netto delle attività in dismissione è positivo per 3,9 milioni di euro e include l’effetto positivo dell’adeguamento al fair value di Mondadori France al 30 giugno 2019.

Il risultato netto del Gruppo è pari a -1,9 milioni di euro, in sostanziale miglioramento rispetto ai    -12,5 milioni del 30 giugno 2018.

Al 30 giugno 2019 la posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) si è attestata a -204,2 milioni di euro, in miglioramento di 34,2 milioni di euro (-14% circa) rispetto ai -238,4 milioni di euro del 30 giugno 2018 per effetto della continua generazione di cash flow ordinario delle attività in continuità, pari a 46,5 milioni di euro.

Considerando l’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16 (-102 milioni di euro), la posizione finanziaria netta del gruppo al 30 giugno 2019 si attesta a -306,2 milioni di euro.

Al 30 giugno 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.117 unità, in calo del -5% circa rispetto alle 2.224 unità del giugno 2018, per effetto della cessione della testata Panorama e delle attività di efficientamento nelle singole aree di business ed escludendo i 691 dipendenti di Mondadori France.

Il costo del personale[1] delle attività in continuità nei primi sei mesi dell’anno è pari a 79,3 milioni di euro, in calo di circa il 7% rispetto al pari periodo del 2018, per effetto della continua riduzione dell’organico e delle cessioni di Inthera e Panorama.

SINTESI DEI RISULTATI CONSOLIDATI NEL SECONDO TRIMESTRE 2019
I ricavi consolidati del secondo trimestre dell’esercizio 2019 si sono attestati a 213,1 milioni di euro, stabili rispetto l’esercizio precedente, nonostante l’effetto della variazione di perimetro dell’area Periodici Italia determinata dalle cessioni di Inthera S.p.A. e Panorama.

Nell’area Libri, i ricavi del secondo trimestre hanno registrato un incremento del +8% circa, mentre l’area Retail ha registrato una crescita del +1% circa; in flessione del 5% l’area Periodici Italia a perimetro omogeneo per effetto delle dinamiche dei mercati di riferimento.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) è pari a 16 milioni di euro, in crescita di 1,1 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (14,9 milioni di euro).

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 20,1 milioni di euro ed include l’impatto IFRS 16 pari a +4 milioni di euro circa.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[2]
Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e ulteriore focalizzazione sui core business, in particolare consolidando la leadership nell’Area Libri, perfezionando la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, includendo la performance del primo semestre, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted ante IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso nell’intorno dei 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Il mercato dei Libri Trade nei primi sei mesi dell’anno ha evidenziato una crescita del +4%[3] rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente. Nel periodo il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership, con una market share complessiva del 25,3%.

I ricavi dell’area Libri nei primi sei mesi del 2019 si sono attestati a 183,8 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto a 179 milioni di euro nel primo semestre 2018. In particolare: l’area Trade ha segnato un incremento del +1,6%, l’area Educational del +5,4%.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) si attesta a 15,6 milioni di euro, in crescita rispetto al pari periodo del 2018 (13,3 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento della gestione operativa.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 16,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,6 milioni di euro circa.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è risultato pari a 15,2 milioni di euro, in aumento rispetto a 12,5 milioni di euro del 30 giugno 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 15,8 milioni di euro e include un impatto pari a +0,6 milioni di euro circa.

  • RETAIL

Il mercato di riferimento per l’Area Retail è il libro (83% circa dei ricavi degli store), in cui Mondadori Retail ha una market share pari al 12,8%.

Nei primi sei mesi dell’anno l’Area Retail ha registrato ricavi per 81,4 milioni di euro, in leggero calo (-2%) rispetto ai 83,1 milioni di euro del primo semestre 2018.

L’analisi per canali evidenzia:

  • una crescita del +1,2% dei Bookstore diretti, per effetto della performance dei nuovi store di Roma Valle Aurelia e Taranto, aperti rispettivamente nei mesi di aprile e settembre 2018 (-1,8% a parità di negozi);
  • nei Megastore un calo del 12% circa, principalmente legato alla contrazione delle vendite del consumer electronics (-11,3% a parità di negozi);
  • i bookstore in franchising sono in linea con l’anno precedente (anche a parità di negozi);
  • nell’on-line una lieve contrazione (-3,4%);
  • nel canale Club una leggera flessione rispetto all’esercizio precedente (-3% circa).

Nei primi sei mesi 2019 l’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) di Mondadori Retail è pari a -4,6 milioni di euro, rispetto a -3,2 milioni al 30 giugno 2018.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,6 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è pari a -4,8 milioni di euro, in contrazione rispetto a -3,5 milioni di euro del 30 giugno 2018.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a -0,9 milioni di euro e include un impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

  • PERIODICI ITALIA

Nei primi cinque mesi del 2019 il mercato pubblicitario italiano ha evidenziato una crescita dei canali digital (+2%) e un calo del -15,4% dei periodici[4].

In diminuzione in Italia nel periodo anche le diffusioni (-12,3%), con un rallentamento sia sul canale edicola sia abbonamenti.

In questo ambito la quota di mercato del Gruppo Mondadori si assesta al 28,8%[5].

L’area Periodici Italia ha registrato ricavi per 130,9 milioni di euro rispetto ai 147,5 milioni di euro nel primo semestre 2018 (-3,9% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama).

In particolare:

  • i ricavi diffusionali e relativi ai prodotti collaterali registrano una riduzione complessiva del 12,5% rispetto al primo semestre 2018 (-5,9% al netto dalla cessione di Panorama);
  • i ricavi pubblicitari risultano complessivamente in contrazione del -10,2%: il canale digital ha evidenziato una crescita del +15% circa rispetto al primo semestre 2018. L’incidenza dei ricavi digital sul totale è salita al 39% circa rispetto al 30% del 30.06.2018.
  • l’attività di distribuzione e altri ricavi ha registrato una contrazione del 9% rispetto all’esercizio precedente, dovuta alla cessione di Inthera (+5,9% escluso Inthera).

Il Gruppo Mondadori si conferma il primo editore digitale italiano nell’ultima rilevazione comScore di maggio, con una reach del 77% e 29,3 milioni di utenti unici nel mese.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Periodici Italia si attesta a 6,8 milioni di euro, in linea rispetto al pari periodo del 2018 (6,8 milioni di euro), per effetto delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura, del continuo miglioramento dell’area digital e per gli effetti positivi derivanti dalle cessioni di Inthera e di Panorama.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 6,9 milioni di euro.

L’EBITDA (ante IFRS 16) è risultato pari a 6,3 milioni di euro, in significativa crescita rispetto a  -0,1 milioni di euro del 30 giugno 2018, per effetto dei minori oneri di ristrutturazione.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 6,4 milioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)

Nei primi sei mesi del 2019 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 139,8 milioni di euro (152,9 milioni di euro nel primo semestre 2018). In particolare:

  • i ricavi diffusionali (circa 80% del totale) hanno registrato una flessione del 5,1%;
  • i ricavi relativi alla raccolta pubblicitaria registrano complessivamente un calo del 17%.

L’EBITDA adjusted è pari a 11,4 milioni di euro rispetto a 12,1 milioni di euro dei primi sei mesi del precedente esercizio.

L’EBITDA è risultato pari a 11 milioni di euro rispetto ai 10,8 milioni dei primi sei mesi del 2018.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO SEMESTRE 2019

Lo scorso 24 luglio l’operazione di cessione della controllata Mondadori France S.A.S. a Reworld Media S.A. ha ottenuto l’autorizzazione da parte de l’Autorité de la Concurrence.

Reworld Media, in ottemperanza al rimedio indicato nel provvedimento di autorizzazione, si impegna a cedere una testata a scelta tra L’Auto-Journal, edita dalla joint venture EMAS (Editions Mondadori Axel Springer), e Auto Moto di Reworld Media.

Le parti hanno concordato di aggiornare – secondo i termini comunicati in data 24 luglio 2019 – la struttura del corrispettivo dell’operazione, che rimane, come previsto, pari a 70 milioni di euro (cash free/debt free), al quale si aggiunge un earn-out pari a 5 milioni di euro.

Inoltre, in data 29 luglio 2019 l’Assemblea degli azionisti di Reworld Media ha deliberato di conferire una delega al Consiglio di Amministrazione per dare attuazione all’aumento di capitale riservato.

L’operazione resta soggetta all’erogazione del finanziamento bancario, già deliberato, a favore di Reworld Media.

A seguito dell’autorizzazione deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019, Arnoldo Mondadori Editore ha avviato lo scorso 10 giugno un programma di acquisto azioni proprie.  

A seguito delle operazioni finora effettuate e comunicate al mercato in conformità alla normativa vigente, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene alla data attuale n. 1.728.703 azioni proprie pari a 0,661% del capitale sociale e a 0,431% dei diritti di voto totali.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

 Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato:

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Conto economico consolidato del II trimestre;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Il costo del personale allargato include i costi relativi alle collaborazioni ed al lavoro interinale.
[2]  Ante applicazione IFRS 16.
[3] Fonte: GFK, Giugno 2019 (dati a valore di mercato). A partire da maggio 2019 GfK ha ampliato il panel di copertura incrementando la rilevazione degli operatori di e-commerce; a seguito di ciò, il valore complessivo di mercato e i relativi scostamenti year over year sono stati riproformati e i dettagli per canale sono stati rivisti accorpando catene librarie e ecommerce.
[4] Fonte: Nielsen, dati progressivi a Maggio 2019

[5] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a maggio 2019 (canale edicola + abbonamenti) a valore

Approvati dal CdA i risultati al 31 marzo 2019

I risultati relativi al resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 sono stati redatti esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività in dismissione rettificato” [1]

  • Ricavi consolidati a 166,8 milioni di euro rispetto a 177,7 milioni di euro al 31 marzo 2018;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in miglioramento di 0,5 milioni di euro e pari a -2,2 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • EBITDA (ante IFRS 16) in crescita di 3,3 milioni di euro e pari a -2,8 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato in miglioramento di 5 milioni di euro e pari a -8,4 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Risultato netto di Gruppo in significativo incremento di 10,1 milioni di euro e pari a -3,5 milioni di euro al 31 marzo 2019;
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo (ante IFRS 16) in miglioramento nei 12 mesi di 42,6 milioni di euro per effetto della continua generazione di cash flow ordinario e pari a -179,3 milioni di euro

Confermati i target delle attività in continuità per l’esercizio 2019

  • Ricavi in leggera contrazione;
  • EBITDA adjusted (ante IFRS 16) in crescita single digit;
  • Risultato netto in significativa crescita (atteso nel range 30-35 milioni di euro);
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro,creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo

[1] Nell’esercizio 2019 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 0,7 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a 5,6 milioni di euro nel 1Q 2019 e a 0,7 milioni di euro nel 1Q 2018) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS. Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2018 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019[1] presentato dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 MARZO 2019

I ricavi consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2019 si sono attestati a 166,8 milioni di euro rispetto ai 177,7 dell’esercizio precedente, anche per l’effetto della variazione di perimetro (pari a 5,6 milioni di euro) dell’area Periodici Italia (-3,1% a perimetro omogeneo).

L’EBITDA adjusted[2] (ante IFRS 16) è pari a -2,2 milioni di euro, in crescita di 0,5 milioni di euro circa rispetto ai -2,8 milioni di euro dello scorso esercizio.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 1,7 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

ll margine operativo lordo consolidato (ante IFRS 16) è in crescita di circa 3,3 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio, passando da -6,2 milioni di euro a -2,8 milioni di euro. Tale miglioramento include la crescita dell’EBITDA adjusted e significativi minori oneri di ristrutturazione registrati nel trimestre.

L’EBITDA IFRS 16 è pari a 1,1 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro.

L’EBIT (ante IFRS 16) è in significativo miglioramento, a -7,6 milioni di euro rispetto ai -11,2 milioni al 31 marzo 2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate, e include ammortamenti e svalutazioni per 4,7 milioni di euro, leggermente inferiori all’esercizio precedente.

Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 3,6 milioni di euro.

L’EBIT IFRS 16 è pari a -7,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +0,4 milioni di euro.

Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a -9,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a -14,6 milioni di euro e include:

  • la contrazione degli oneri finanziari (da -0,6 milioni di euro a +0,1 milioni di euro), per effetto di un tasso di interesse medio inferiore rispetto all’esercizio precedente (da 1,3% a 1%), nonché di un minore indebitamento netto medio;
  • un effetto positivo, pari a 0,5 milioni di euro, relativo al rimborso di un’imposta sostitutiva versata negli anni precedenti nell’ambito del contratto di finanziamento;
  • un risultato delle società collegate (consolidate ad equity) in miglioramento di 1 milione di euro.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in significativo miglioramento (+5 milioni di euro) e pari a -8,4 milioni di euro rispetto ai -13,4 milioni del 31 marzo 2018.

Mondadori France ha registrato nel periodo ricavi netti per 67,6 milioni di euro (75,6 milioni di euro nel primo trimestre 2018) e un EBITDA adjusted pari a 2 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel primo trimestre 2018).

Il risultato netto delle attività in dismissione è positivo per 4,9 milioni di euro e include l’effetto positivo dell’adeguamento al fair value di Mondadori France, al 31 marzo 2019, pari a 5,8 milioni di euro.

Il risultato netto del Gruppo è pari a -3,5 milioni di euro, in sostanziale miglioramento di 10,1 milioni di euro.

Al 31 marzo 2019 la posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) si è attestata a -179,3 milioni di euro, in significativo miglioramento di 42,6 milioni di euro, per effetto prevalentemente della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 50,9 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -286,4 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a -107,1 milioni di euro.

Al 31 marzo 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.111 unità, in calo dell’8% circa rispetto alle 2.283 unità del marzo 2018, per effetto della cessione di Inthera S.p.A., della testata Panorama e delle attività di efficientamento nelle singole aree di business (escludendo i 713 dipendenti di Mondadori France).

Il costo del personale[3] è pari a 39,4 milioni di euro, in calo di circa il 9% rispetto al pari periodo del 2018.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[4]

Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e ulteriore focalizzazione sui core business, in particolare consolidando la leadership nell’Area Libri, perfezionando la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo.

Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, includendo la performance del primo trimestre, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di confermare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted ante IFRS 16 in crescita single digit rispetto al 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).

Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso nell’intorno dei 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

  • LIBRI

Nei primi tre mesi dell’anno il mercato dei Libri Trade ha evidenziato una crescita pari al +0,8%[5], nonostante il confronto con un primo trimestre del 2018 che includeva l’effetto positivo delle vendite pasquali.

Nel periodo il Gruppo Mondadori si conferma leader di mercato, con una market share Trade complessiva del 25%.

I ricavi dell’area Libri si sono attestati a 70,2 milioni di euro (-4,6% rispetto a 73,6 milioni di euro del primo trimestre 2018), per effetto della differente calendarizzazione del piano editoriale.

In linea con lo scorso anno i ricavi dell’Area Education.

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Libri si attesta a -0,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto al pari periodo del precedente esercizio (-0,7 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento della gestione operativa.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a +0,2 milioni di euro circa.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è risultato pari a -0,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -1 milioni di euro del 31 marzo 2018.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a -0,3 milioni di euro e include un impatto pari a +0,2 milioni di euro.

  • RETAIL

Nei primi tre mesi dell’anno l’area Retail ha registrato ricavi per 41,3 milioni di euro (-4,4% rispetto a 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2018), anche per l’effetto sfavorevole del calendario che nel 1° trimestre 2019 non ha incluso le vendite realizzate durante le festività pasquali, come avvenuto nel 2018.

L’analisi dei ricavi per canali evidenzia in particolare:

  • bookstore diretti in crescita del +0,6%, per effetto dell’apertura di due nuovi store (a parità di negozi: -5,2%);
  • megastore (-16% circa), principalmente per la contrazione delle vendite del Consumer Electronics (a parità di negozi: -14,6%);
  • bookstore in franchising in leggero calo (-1,7%; a parità di negozi -3,1%);
  • canale on-line (-7,5%);
  • club in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente.

Nei primi tre mesi del 2019 l’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) è stato di -2,5 milioni di euro, rispetto a   -1,9 milioni al 31 marzo 2018. Tale performance è in parte da ricondurre all’effetto sfavorevole del calendario che nel 1° trimestre 2019 non ha incluso le vendite realizzate durante le festività pasquali.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a -0,5 milioni di euro e include l’impatto IFRS16 pari a +2 milioni di euro circa.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è risultato pari a -2,6 milioni di euro rispetto a -2,1 milioni di euro al 31 marzo 2018.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a -0,6 milioni di euro e include un impatto pari a +2,0 milioni di euro circa.

  • PERIODICI ITALIA

In Italia il mercato dei periodici ha evidenziato una contrazione sia a livello pubblicitario (-13,1%[6]) sia  diffusionale (-13,5%[7]).

Nel primo trimestre 2019 i ricavi registrati dall’area Periodici Italia sono stati pari a 63 milioni di euro:   -10,2% rispetto a 70,1 milioni di euro del primo trimestre 2018 (-2,5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama).

In particolare:

  • la performance dei ricavi diffusionali (-18%) è stata influenzata dalla cessione della testata Panorama (-12,6% omogeneo). Nel periodo di riferimento la quota di mercato a valore del Gruppo è pari al 28,4%[8].
  • per quanto riguarda i ricavi pubblicitari complessivi print + web (-10%), il segmento digital ha registrato una crescita del 10% circa (-20,7% la raccolta print; -15,8% escludendo Panorama anche nel 1° trimestre 2018). L’incidenza dei ricavi digital sul totale si è incrementata al 42% (rispetto al 35% dei primi tre mesi 2018);
  • i ricavi dei prodotti collaterali risultano in crescita del +7,4% rispetto al primo trimestre 2018 (+19% escludendo Panorama nel 1° trimestre 2018);
  • l’andamento dell’attività di distribuzione e altri ricavi (-7,8% rispetto all’esercizio precedente) è stato influenzato dalla cessione della società Inthera S.p.A. (+10% a perimetro omogeneo).

Il Gruppo Mondadori si conferma il primo editore digitale italiano, con una reach del 75% e 29,5 milioni di utenti unici medi nel trimestre[9].

L’EBITDA adjusted (ante IFRS 16) dell’area Periodici Italia registra un risultato positivo pari a 2,6 milioni di euro, in crescita rispetto al pari periodo del precedente esercizio (2,1 milioni di euro), per effetto del continuo miglioramento dell’area digital e delle azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura.

L’EBITDA adjusted IFRS 16 è pari a 2,6 milioni di euro.

L’EBITDA reported (ante IFRS 16) è positivo per 2,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -0,8 milioni di euro del 31 marzo 2018, per effetto di minori oneri di ristrutturazione.

L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 2,3 milioni di euro.

  • PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)

Nei primi tre mesi del 2019 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 67,6 milioni di euro rispetto a 75,6 milioni di euro del primo trimestre 2018.

In particolare:

  • i ricavi diffusionali (80% del totale) hanno registrato una flessione del 5,9% rispetto all’esercizio precedente, con il canale edicola a -7,1% e gli abbonamenti a -4,6%;
  • i ricavi complessivi relativi alla raccolta pubblicitaria (print+digital) registrano un calo del 18,2% rispetto al pari periodo del 2018, con il segmento print (87% del totale) in diminuzione del 17,3%.

Il margine operativo lordo rettificato è pari a 2 milioni di euro rispetto ai 3,3 milioni di euro dei primi tre mesi del precedente esercizio.

Il margine operativo lordo complessivo è risultato pari a 2,1 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni dei primi tre mesi del 2018.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DEL PRIMO TRIMESTRE 2019

Il 19 aprile 2019, ad esito della procedura di informazione e consultazione delle rappresentanze sindacali francesi prevista dalle disposizioni di legge, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha sottoscritto il contratto relativo alla cessione della controllata Mondadori France S.A.S. a Reworld Media S.A..

A seguito di tale operazione Mondadori deterrà una partecipazione in Reworld Media S.A. compresa tra l’8% e il 9% del capitale sociale.

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 31 marzo 2019 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 sarà messo a disposizione presso la sede legale della Società, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1Info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

PUBBLICAZIONE VERBALE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI E STATUTO

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. informa che è disponibile presso la sede legale della società, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.1info.it) e sul sito www.gruppomondadori.it (sezione Governance) il verbale dell’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2019 unitamente al testo modificato dello Statuto Sociale.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato ( nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS16 – Leasing. Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease (affitti operativi) ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l’identificazione del bene; il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing (affitto operativo) per il locatario (lessee) che prevede l’iscrizione del valore del bene oggetto di lease nell’attivo patrimoniale (asset) con contropartita un debito finanziario. In P&L non si registreranno più i canoni di affitto tra i costi operativi/generali, bensì l’ammortamento dell’asset iscritto a bilancio e gli oneri finanziari impliciti contenuti nel canone di affitto. Potranno fare eccezione a questo metodo di contabilizzazione i contratti di affitto di durata pari o inferiore ai 12 mesi e quelli a basso valore.
[2] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[3] Il costo del personale allargato include i costi relativi alle collaborazioni e al lavoro interinale.
[4] Ante applicazione IFRS 16.
[5] Fonte: GFK, Marzo 2019 (dati a valore di mercato).
[6] Fonte Nielsen, dati mercato progressivi a marzo 2019: periodici -13,1%; +3% digital.
[7] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a valore a febbraio 2019 (edicola+abbonamenti).
[8] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a valore a febbraio 2019 (edicola+abbonamenti)
[9] Fonte: comScore, gennaio – marzo 2019

Approvati dal CdA i risultati al 31 dicembre 2018

I risultati relativi alla relazione finanziaria 2018 sono stati redatti coerentemente al principio IFRS5, esponendo i valori dell’area Periodici Francia nella voce “Risultato delle attività in dismissione rettificato” [1]

Raggiunti gli obiettivi prefissati per l’esercizio:

  • ulteriore consolidamento economico e finanziario
  • maggiore focalizzazione sui core business più redditizi

Risultati in linea con le attese:

  • Ricavi netti consolidati delle attività in continuità a 891,1 milioni di euro: -8,1% rispetto ai 970,1 milioni di euro del 2017;
  • EBITDA adjusted[2] delle attività in continuità a 90,1 milioni di euro: +6,6% rispetto ai 84,5 milioni di euro del 2017;
  • Risultato netto delle attività in continuità rettificato positivo per 20,3 milioni di euro, in linea con le previsioni (-6,9 milioni di euro rispetto al 2017 per maggiori oneri di ristrutturazione).
    Per effetto dell’adeguamento al fair value delle attività francesi, pari a -200,1 milioni di euro, il dato al 31.12.2018 passa in negativo a -177,1 milioni di euro rispetto a 30,4 milioni di euro del 2017
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo in miglioramento di circa il 22% a -147,2 milioni di euro rispetto ai -189,2 milioni di euro del 2017

Target per l’esercizio 2019 delle attività in continuità

  • Ricavi in leggera contrazione
  • EBITDA adjusted in crescita single digit
  • Risultato netto in significativo miglioramento (atteso a 30-35 milioni di euro)
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo

Proposta di revoca e conferimento delle deleghe al Consiglio di amministrazione ai sensi dell’art. 2443 e 2420 ter del codice civile

[1] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.
[2] Nell’esercizio 2018 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 3 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a -192,4 milioni di euro nel 2018 e a 12,6 milioni di euro nel 2017) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS.
Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2017 sono stati conseguentemente riesposti.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 presentati dall’Amministratore Delegato Ernesto Mauri.

L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2018
Nel corso del 2018 il Gruppo Mondadori ha raggiunto gli obiettivi prefissati: da un lato, un ulteriore consolidamento economico e finanziario, dall’altro, l’avvio di una nuova fase di riposizionamento strategico con la revisione del portafoglio di attività dell’area Periodici Italia e l’avvio della cessione dell’area Periodici Francia, consentendo una sempre maggior focalizzazione sui core business più redditizi.

I risultati raggiunti nell’esercizio, in linea con gli obiettivi prefissati, confermano inoltre la leadership nei segmenti in cui il Gruppo opera.

I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2018 si sono attestati a 891,1 milioni di euro, in calo dell’8,1 rispetto ai 970,1 milioni di euro del 2017.

L’Ebitda adjusted consolidato è risultato in crescita di oltre 5 milioni di euro a 90,1 milioni di euro rispetto a 84,5 milioni di euro del 2017. In particolare:

  • l’area Libri ha incrementato il suo contribuito a l’87% dell’Ebitda di Gruppo (dall’83%), con una marginalità di circa il 19% sui ricavi e un incremento dell’11% rispetto al 2017, prevalentemente riconducibile all’area Educational.
  • l’area Retail ha portato l’Ebitda adjusted a 1,4 milioni di euro da 0,7 milioni di euro.
  • l’area Periodici Italia ha registrato un Ebitda adjusted pari a 11,9 milioni di euro, in calo di circa 3 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.

L’Ebitda margin di Gruppo nel 2018 è cresciuto al 10,1% dei ricavi consolidati (dall’8,7%), confermando il significativo processo di miglioramento dell’efficienza operativa.

Le incidenze sui ricavi del costo del venduto, dei costi variabili e dei costi di struttura si sono ridotte per effetto di continue azioni di efficientamento e contenimento dei costi in tutte le aree aziendali.

È proseguita inoltre la riduzione del costo del lavoro (-6,7% rispetto all’esercizio precedente; -5,7% circa su base omogenea[1]): al 31.12.2018 il personale dipendente, considerando le attività in continuità, è pari a 2.132 unità, in calo del 6,2% rispetto ai 2.275 dipendenti del 31 dicembre 2017, per effetto delle cessioni di Inthera e Panorama, nonché della prosecuzione delle attività di efficientemento nelle singole aree di business del Gruppo.

Il margine operativo lordo totale ha evidenziato un calo di 9,2 milioni di euro a 77,5 milioni di euro rispetto ai 86,7 milioni di euro del 2017.

Complessivamente gli oneri non ricorrenti hanno registrato un incremento di circa 14 milioni rispetto all’esercizio precedente, riconducibili alle ristrutturazioni dei business per circa 10 milioni di euro e a minori proventi straordinari rispetto al 2017.

Il risultato operativo consolidato dell’anno è pari a 51,2 milioni di euro, in contrazione del 15,2% rispetto ai 60,4 milioni del 2017 per effetto del citato decremento del margine operativo lordo; la voce ammortamenti e svalutazioni è pari a 26,2 milioni di euro, in linea rispetto all’esercizio precedente.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 35,2 milioni di euro circa ed include:

  • la significativa contrazione degli oneri finanziari (da 7 milioni di euro a 2,9 milioni di euro), per effetto di un tasso di interesse medio più che dimezzato rispetto all’esercizio precedente (da 2,72% a 0,93%) nonché di un minore indebitamento netto medio;
  • un risultato negativo delle società collegate (consolidate ad equity) in peggioramento da -4 milioni di euro a -13,2 milioni di euro per effetto in particolare di Mach2 Libri, società operante nella distribuzione di libri al canale della GDO, posta in liquidazione nel 2018.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato[2] è positivo per 20,3 milioni di euro, rispetto ai 27,2 milioni del 2017.  Mondadori France ha registrato nel periodo ricavi netti per 305,6 milioni di euro, in calo del 7,5% e un EBITDA adjusted pari a 26,1 milioni di euro, in linea rispetto all’esercizio precedente.

Nel corso dell’esercizio è stata apportata una rettifica di adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use, pari a 200,1 milioni di euro.

Conseguentemente, il risultato netto delle attività in dismissione rettificato è negativo per -195,5 milioni di euro, accogliendo 2,6 milioni di euro di risultato netto di Mondadori France (positivo per 3,3 milioni di euro nel 2017).

Il risultato netto del Gruppo, a seguito dell’adeguamento al fair value delle attività francesi, è negativo per -177,1 milioni di euro rispetto ai 30,4 milioni di euro del 2017.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre 2018 si è attestata a -147,2 milioni di euro, in miglioramento di circa il 22% rispetto ai -189,2 milioni del 31 dicembre 2017, per effetto prevalentemente della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità per 52,1 milioni di euro.
Nel 2018 il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA adjusted è pari a 1,6x.

RISULTATI CONSOLIDATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2018
I ricavi consolidati nel quarto trimestre dell’esercizio 2018 si sono attestati a 233 milioni di euro, in contrazione dell’11,4% rispetto ai 263,1 milioni di euro del corrispondente trimestre 2017.

Il margine operativo lordo rettificato è risultato in crescita del 15% nell’ultimo trimestre dell’esercizio, a 27,3 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del quarto trimestre 2017, per effetto della migliore performance operativa dell’area scolastica e dell’area Periodici Italia.

Il margine operativo lordo consolidato è risultato pari a 24,5 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto ai 23,5 milioni del medesimo trimestre dell’esercizio precedente, per effetto della già citata performance dell’area Libri e dei proventi non ricorrenti conseguenti alla dismissione di un immobile di proprietà, in parte mitigata dagli oneri non ricorrenti registrati prevalentemente nell’area Periodici Italia.

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a 10,7 milioni di euro sono in linea rispetto al quarto trimestre del 2017.

Gli oneri finanziari hanno beneficiato, come i trimestri precedenti, di un minore costo del debito nonché di indebitamento medio inferiore rispetto all’esercizio precedente.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è positivo per 4,5 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 1,7 milioni del quarto trimestre 2017.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE[3]
Il Gruppo proseguirà il percorso di riposizionamento strategico e ulteriore focalizzazione sui core business più redditizi, in particolare consolidando la leadership nell’area Libri, perfezionando la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo.
Coerentemente con la strategia delineata e alla luce del contesto di riferimento attuale, gli obiettivi operativi per l’esercizio 2019, a perimetro attuale, consentono di stimare a livello consolidato ricavi in leggera contrazione e un EBITDA adjusted in crescita single digit rispetto al 2018.
Il risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 è previsto in significativa crescita rispetto all’esercizio precedente (nel range 30-35 milioni di euro).
Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso intorno a 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

ANDAMENTO DELLE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Nel 2018 il mercato nazionale dei libri Trade ha registrato un leggero calo (-1,1% a valore rispetto all’anno precedente[4]), dopo che il 2017 aveva registrato un significativo incremento pari al +6,1%.

All’interno di tale scenario, il Gruppo Mondadori ricopre, con l’insieme delle proprie case editrici, la posizione di leader di mercato, con una quota del 27,4% e 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nell’anno.

Nel mercato dei libri scolastici il Gruppo Mondadori ha registrato una quota adozionale complessiva pari al 22,9%[5], confermando la propria leadership.
Il comparto nel 2018 ha mostrato un andamento complessivamente in leggera crescita, con un incremento di circa l’1% nel segmento primaria e secondaria inferiore e una stabilità nella secondaria superiore[6].

Nel 2018 i ricavi dell’area si sono attestati a 450,4 milioni di euro, in calo del 6,7% rispetto ai 483 milioni di euro dell’esercizio precedente. In particolare:

  • il trade ha registrato una flessione del 13%, riconducibile al confronto con un 2017 caratterizzato da una significativa concentrazione di best seller e alla contrazione del canale GDO;
  • nell’educational sono state registrate performance positive in tutte le attività delle case editrici (-0,5%);
  • nelle attività di distribuzione è stato registrato un calo (-17,7%), principalmente per effetto della riduzione dei contratti attivi.

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Libri si è attestato a 84,7 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2017.

L’esercizio 2018 ha registrato la prosecuzione della politica gestionale focalizzata su una mirata programmazione editoriale in ambito trade e sulla continua ottimizzazione dei processi operativi in tutti i segmenti che hanno consentito di conseguire una redditività del 19% circa.

Il margine operativo lordo complessivo è pari a 82,9 milioni di euro, in crescita del 9% circa rispetto a 76,2 milioni di euro del 2017.

RETAIL
Nel 2018 è proseguita la strategia mirata ad adeguare l’organizzazione e tutti i canali di vendita all’evoluzione del mercato, con azioni finalizzate alla progressiva revisione del network di negozi e dei suoi format.

Nella categoria Libro (che ha rappresentato l’80% dei ricavi degli store) la market share di Mondadori Retail si è attestata al 14,4%.

Nell’esercizio 2018 l’Area Retail ha registrato ricavi a 191,8 milioni di euro, in riduzione del 3,4% rispetto ai 198,5 milioni di euro dell’anno precedente, riconducibile ai seguenti fenomeni:

  • la contrazione del mercato di riferimento del libro;
  • una mirata riduzione dei ricavi del consumer electronics;
  • la razionalizzazione della rete di vendita diretta, avviata nel secondo semestre 2017.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • la crescita dello 0,9% dei Bookstore diretti (-2,9% a parità di negozi);
  • la crescita del canale in franchising (+0,9%; -0,4% a parità di negozi);
  • il calo dei Megastore del 10,9% (-4,4% a parità di negozi);
  • nell’online una diminuzione (-9,3% derivante principalmente dal ritardo nell’attuazione del decreto relativo al Bonus Cultura “18app”);
  • un calo del Bookclub del 9%, in linea con la contrazione degli esercizi precedenti.

Mondadori Retail ha registrato nell’esercizio 2018 un margine operativo lordo rettificato di 1,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 0,7 milioni di euro del 2017 e conseguito con azioni di riduzione dei costi attraverso la cessione di negozi non profittevoli.
Il margine operativo lordo, che include oneri non ricorrenti per circa 1,4 milioni di euro, si attesta in pareggio.

PERIODICI ITALIA
In Italia nel 2018 il mercato dei periodici è stato caratterizzato da una costante contrazione a livello pubblicitario nel print, diffusionale e nel comparto delle vendite congiunte.

L’area Periodici Italia ha registrato nell’esercizio 2018 ricavi complessivi per 287 milioni di euro, in calo del 12% rispetto ai 326,1 milioni del 2017. A parità di perimetro (cessioni di Inthera e del settimanale Panorama) la contrazione si attesterebbe al 9,1%. In particolare:

  • i ricavi diffusionali risultano in calo del 11,1%. Nei canali edicola e abbonamento il Gruppo si è confermato  leader di mercato con una quota a valore del 30,7%.
  • i ricavi pubblicitari complessivi (print + web) risultano in contrazione del 5% circa: il segmento print è in flessione dell’10% circa (a parità di perimetro l’andamento è allineato al trend di mercato, -9%); il segmento digital ha conseguito una crescita dell’8% circa, per la positiva performance della raccolta sui segmenti food e wellness&beauty.
    L’incidenza della raccolta pubblicitaria lorda digitale si attesta a circa il 32% del totale (dal 27% dell’esercizio precedente).
  • i ricavi dei prodotti collaterali sono in significativa contrazione (-21% circa) rispetto al 2017.

Il Gruppo Mondadori si conferma primo tra gli editori digitali italiani con una unique audience, rilevata da Comscore, prossima ai 30 milioni di utenti unici al mese (a dicembre 28,9 milioni in aumento dell’11% rispetto al dicembre dello scorso anno), con un media annua 2018 in crescita del 17% rispetto a quella del 2017[7].

Il margine operativo lordo rettificato dell’area Periodici Italia è positivo per 11,9 milioni di euro (rispetto ai 14,8 milioni di euro del 2017), per effetto del calo dei ricavi print in parte compensato dalla positiva performance delle attività digitali pari a 5,7 milioni di euro rispetto ai 2,2 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area risulta pari a -0,2 milioni di euro rispetto ai +12,1 milioni di euro del 2017, principalmente per effetto dei maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo, derivanti dalla necessaria accelerazione del processo di riorganizzazione delle strutture e di riduzione dei costi, e la minusvalenza derivante dalle cessioni.

PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)
Nell’esercizio 2018, i mercati di riferimento di Mondadori France hanno continuato a registrare contrazioni nelle vendite in edicola (-7,1%)[8] e nella raccolta print (-10,8%)[9] : a livello pubblicitario Mondadori France si è confermato tra i primi operatori della stampa periodica.

In tale contesto di mercato in continua contrazione, Mondadori France ha registrato ricavi pari a 305,6 milioni di euro, in flessione del -7,5% rispetto ai 330,4 milioni di euro del 2017. In particolare:

  • i ricavi diffusionali (77% del totale) hanno registrato una contrazione del 6% circa rispetto all’esercizio 2017;
  • i ricavi pubblicitari (print + web) hanno registrato una contrazione del 7% circa rispetto al 2017: il segmento print (88% del totale dei ricavi pubblicitari) è in flessione del 7% circa rispetto al 2017; il digital ha evidenziato una contrazione pari all’11,2% rispetto al -0,5% del mercato.

Il margine operativo lordo rettificato del 2018 è pari a 26,1 milioni di euro, rispetto ai 26 milioni di euro del precedente esercizio.
Il margine operativo lordo complessivo è pari a 23,1 milioni di euro, in crescita rispetto a 18,4 milioni di euro nel 2017 (che includeva significativi oneri di ristrutturazione).

RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
Il conto economico della Capogruppo al 31 dicembre 2018 registra il medesimo risultato netto del bilancio consolidato con una perdita di 177,1 milioni di euro, in virtù del fatto che la Società ha optato, per la valutazione delle sue partecipazioni nel bilancio separato, di utilizzare il metodo del patrimonio netto (Equity).

I ricavi pari a 256,6 milioni di euro, sono in contrazione rispetto ai 282,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente a causa della riduzione registrata dalle attività print dell’area Periodici Italia.

Risultano in incremento, invece, i ricavi delle attività digitali dell’area Periodici Italia per i positivi risultati della raccolta pubblicitaria. La Capogruppo accoglie anche i ricavi di servizi erogati ad altre società del Gruppo pari a 35,3 milioni.

L’Ebitda adjusted presenta un leggero calo da +0,3 milioni di euro a -0,4 milioni di euro, principalmente per effetto della contrazione della marginalità delle attività print dell’area Periodici Italia, compensata da un significativo incremento di quelle digitali.

L’esercizio 2018 beneficia di componenti straordinari positivi netti per 2,6 milioni di euro, prevalentemente riconducibili alla cessione del complesso immobiliare dello Sporting di Verona, ma sconta maggiori costi per ristrutturazioni sull’area Periodici Italia (+7,2 milioni di euro rispetto al 2017).

L’operazione di cessione della controllata Mondadori France e il conseguente adeguamento dei valori di bilancio al fair value ha comportato l’iscrizione di oneri da attività in dismissione, che portano il risultato netto della Società a una perdita di 177,1 milioni di euro (medesimo risultato netto del bilancio consolidato); il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la copertura integrale della perdita dell’esercizio.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
L’11 febbraio 2019 Andrea Santagata è stato nominato Chief Innovation Officer a diretto riporto dell’Amministratore delegato Ernesto Mauri. Questo nuovo ruolo nasce con l’obiettivo di investire ulteriormente nello sviluppo e nella formulazione di strategie digitali e di trasformazione relative a tutte le attività del Gruppo.

Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha sottoscritto un’opzione put mediante la quale si è garantita la facoltà di cedere a Reworld Media S.A. la controllata Mondadori France S.A.S. secondo i termini comunicati al mercato in data 18 febbraio 2019.

Il Consiglio di amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha convocato per mercoledì 17 aprile 2019 in prima convocazione l’Assemblea degli azionisti ordinaria e straordinaria per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE
Il Consiglio di Amministrazione, a seguito della scadenza, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea del 24 aprile 2018, al fine di mantenere applicabile la condizione di legge per eventuali piani di riacquisto e, conseguentemente, la facoltà di cogliere eventuali opportunità di investimento o di operatività sulle azioni proprie, proporrà alla prossima Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie.

Di seguito gli elementi principali della proposta del Consiglio di Amministrazione:
Motivazioni
Le motivazioni per le quali è richiesta l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie trovano fondamento nell’opportunità di attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di:

  • utilizzare le azioni proprie acquistate quale eventuale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della Società;
  • utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti, anche di conversione, derivanti da strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi, così come utilizzare le azioni proprie per operazioni di prestito, permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale o operazioni di finanziamento o incentivazione che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie;
  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • disporre eventualmente, ove ritenuto strategico per la Società, di opportunità di investimento o disinvestimento anche in relazione alla liquidità disponibile;
  • disporre delle azioni proprie a fronte di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari ai sensi dell’articolo 114-bis del TUF, nonché da programmi di assegnazione gratuita di azioni agli Azionisti.

Durata
La durata dell’autorizzazione all’acquisto è richiesta fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019, mentre la durata dell’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è richiesta senza limiti temporali.
Numero massimo di azioni acquistabili
La nuova autorizzazione consentirebbe il raggiungimento del limite, tenuto anche conto delle azioni di volta in volta detenute, direttamente e indirettamente, in portafoglio, del 10% del capitale sociale, in linea con la precedente in scadenza.
Modalità per l’effettuazione degli acquisti e indicazione del prezzo minimo e massimo degli acquisti
Gli acquisti verrebbero effettuati nel rispetto (i) del combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs. 58/1998 e dell’art. 5 del Regolamento UE 596/2014, (ii) dell’art. 144-bis del Regolamento Emittenti, (iii) della normativa comunitaria e nazionale in materia di abusi di mercato e (iv) delle Prassi Ammesse.
In particolare, tali acquisti saranno eseguiti sui mercati regolamentati secondo modalità che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.
Il corrispettivo minimo e massimo di acquisto verrebbe determinato alle stesse condizioni di cui alle precedenti autorizzazioni assembleari e quindi a un prezzo unitario minimo non inferiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, diminuito del 20%, e massimo non superiore al prezzo ufficiale di Borsa del giorno precedente le operazioni di acquisto, aumentato del 10%.
In termini di prezzi e volumi giornalieri le operazioni di acquisto si attuerebbero comunque in conformità alle condizioni previste dall’art. 3 del regolamento delegato UE 2016/1052.
Gli acquisti inerenti (a) all’attività di sostegno della liquidità del mercato e (b) all’acquisto di azioni proprie per la costituzione di un cosiddetto “magazzino” titoli, saranno anche effettuati in conformità alle condizioni previste dalle prassi di mercato di cui al combinato disposto dell’art. 180, comma 1, lett. C) del TUF e dell’art. 13 del Regolamento (UE) 596/2014.
Con riferimento alle operazioni di disposizione delle azioni proprie, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea di effettuarle con ogni modalità ritenuta opportuna nell’interesse della Società, per il perseguimento delle finalità che includono le vendite sui mercati regolamentati, l’esercizio di diritti, anche di conversione, relativi a strumenti finanziari emessi dalla Società o da terzi, il sostegno di piani di incentivazione approvati dall’Assemblea degli Azionisti e quale corrispettivo dell’acquisizione di partecipazioni nel quadro della politica di investimenti della società.

Alla data odierna, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene in portafoglio complessive n. 1.346.703 azioni proprie, pari allo 0,515% del capitale sociale.
Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori, che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla vigente normativa vigente.

PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA DI ADOZIONE DI UN PIANO DI PERFORMANCE SHARE 2019-2021
Il Consiglio ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, e in continuità con l’introduzione dello strumento performance share approvata lo scorso esercizio per la remunerazione di medio-lungo termine degli amministratori esecutivi e dei dirigenti strategici, di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria l’istituzione di un Piano di Performance Share 2019-2021, ai sensi dell’art. 114-bis del d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, riservato all’Amministratore Delegato, al CFO – Consigliere esecutivo e ad alcuni Manager della Società che abbiano in essere un rapporto di lavoro e/o amministrazione con la Società o con le società controllate dalla stessa alla data di attribuzione delle azioni.

Con l’adozione del Piano la Società si prefigge l’obiettivo di incentivare il management al miglioramento della performance nel medio-lungo termine con riferimento sia ai livelli di performance industriale sia in termini di crescita del valore della società.
Il Piano prevede l’assegnazione ai beneficiari del diritto a ricevere un premio costituito da azioni della società, a fronte del raggiungimento di specifici e predeterminati obiettivi misurati alla fine del periodo triennale di performance compreso tra il 2019 e il 2021.
Tali obiettivi sono articolati in modo da includere sia indicatori riferiti alla remunerazione degli azionisti sia indicatori di gestione funzionali alla valorizzazione del titolo, permettendo così il massimo allineamento tra la remunerazione del management e la creazione di valore per l’azienda.
Per la descrizione in dettaglio della proposta deliberativa di adozione del Piano di Performance Share 2019-2021, dei soggetti destinatari e degli elementi essenziali relativi alle caratteristiche del regolamento del suddetto Piano, si rinvia al Documento Informativo redatto dall’organo amministrativo ai sensi dell’art. 84-bis e dell’allegato 3A del Regolamento Emittenti e alla relazione illustrativa, che saranno pubblicati nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

PROPOSTA DI REVOCA E CONFERIMENTO DELLE DELEGHE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AI SENSI DELL’ART. 2443 E 2420 TER DEL CODICE CIVILE
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 17 aprile 2019 anche in parte straordinaria, l’adozione delle deliberazioni di cui agli articoli 2443 e 2420 ter del Codice Civile, relative alle deleghe al Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale e di emettere obbligazioni convertibili.
Nello specifico il Consiglio proporrà all’Assemblea:

  • la revoca limitatamente alla parte non ancora esercitata, di tutte le deleghe di aumento di capitale e di emissione di obbligazioni convertibili conferite al Consiglio di Amministrazione dall’Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 aprile 2014;
  • il conferimento della delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, della facoltà di aumentare a pagamento, in una o più volte, anche in via scindibile, il capitale sociale, riservato in opzione agli aventi diritto, entro il periodo di cinque anni dalla data della deliberazione, per un importo massimo di nominali euro 75.000.000;
  • il conferimento della delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2420-ter del Codice Civile, della facoltà di emettere, in una o più volte, obbligazioni convertibili in azioni, per un importo massimo di nominali euro 250.000.000, inclusa, ai sensi dell’art. 2420-ter, comma 1, del Codice Civile, la delega relativa al corrispondente aumento di capitale a servizio della conversione mediante emissione di azioni ordinarie aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, per un importo massimo di nominali euro 250.000.000, entro il periodo di cinque anni dalla data della deliberazione;
  • il conferimento di delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, della facoltà di aumentare a pagamento, in una o più volte, anche in via scindibile, il capitale sociale, entro il periodo di cinque anni dalla data della deliberazione, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441 comma 4, secondo periodo, del Codice Civile, mediante emissione di un numero di azioni ordinarie non superiore al 10% del numero complessivo di azioni costituenti il capitale sociale di Arnoldo Mondadori Editore alla data di eventuale esercizio della delega e comunque per un importo nominale non superiore a euro 20.000.000.

Le proposte di rinnovo e conferimento delle deleghe sono motivate dall’opportunità di mantenere e attribuire in capo al Consiglio di Amministrazione la facoltà generale di attuare, attraverso modalità operative caratterizzate da maggiore rapidità di esecuzione e flessibilità rispetto alle deliberazioni dell’Assemblea Straordinaria, eventuali operazioni sul capitale finalizzate al rafforzamento della struttura finanziaria a sostegno degli obiettivi di sviluppo del Gruppo.
Con riferimento specifico alla delega esercitabile per eventuali aumenti di capitale con esclusione del diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale preesistente si rileva che l’offerta rivolta a soggetti terzi può costituire un valido strumento per aumentare il flottante e consentire di mantenere in ogni momento un’adeguata liquidità del titolo, ovvero essere funzionale all’ingresso nel capitale sociale di investitori qualificati, limitando nel contempo gli effetti diluitivi per gli azionisti preesistenti.
Per ogni ulteriore informazione circa la proposta di revoca e conferimento delle deleghe ai sensi degli artt. 2443 e 2420 ter del Codice Civile, si rinvia alla relazione illustrativa degli amministratori, che sarà pubblicata nei termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

IFRS 16 (LEASING)
A partire dal 1° gennaio 2019 il Gruppo Mondadori applicherà l’IFRS 16 (Leasing). Il nuovo Principio contabile comporta una diversa modalità di rappresentazione in bilancio dei contratti di locazione passiva.
I principali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo sono stimati in:

  • situazione patrimoniale-finanziaria al 1° gennaio 2019: iscrizione di attivo immobilizzato e di passività finanziarie per circa 112 milioni di euro;
  • conto economico consolidato esercizio 2019: per effetto dei contratti in essere al 1° gennaio 2019, si stima che il conto economico consolidato dell’esercizio 2019 registrerà un miglioramento dell’Ebitda pari a circa 16,4 milioni di euro, un incremento degli ammortamenti per circa 15,1 milioni di euro e un incremento degli oneri finanziari per circa 2,5 milioni di euro.

La combinazione tra l’ammortamento per quote costanti del “diritto d’uso dell’attività” e il metodo del tasso di interesse effettivo applicato ai debiti finanziari ex IFRS 16 comportano maggiori oneri a conto economico nei primi anni del contratto di leasing e oneri decrescenti negli ultimi anni.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016
Coerentemente con le richieste del D.Lgs 254/2016, la Relazione del Consiglio di amministrazione sull’andamento della gestione del Gruppo Mondadori nell’esercizio 2018 contiene anche la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, una descrizione quali-quantitativa delle performance di carattere non finanziario dell’azienda, in relazione ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell’impresa.
In relazione all’esercizio 2018 il Gruppo Mondadori ha aggiornato la propria analisi di materialità, in linea con i principi definiti dai GRI Sustainability Reporting Standards (GRI Standards), inclusi i “Media Sector Disclosures”, definiti rispettivamente nel 2016 e nel 2014 dal Global Reporting Initiative (GRI).
È stato quindi introdotto un nuovo processo che presenta tre sostanziali novità: il coinvolgimento di esperti indipendenti del settore media e editoria; un confronto con i principali peers europei; una estensione del livello di engagement anche esterno all’azienda, attraverso il coinvolgimento di fornitori delle principali utilities e franchisee delle librerie Mondadori Store.

I risultati dell’esercizio 2018 approvati in data odierna dal Consiglio di Amministrazione saranno illustrati dal management del Gruppo Mondadori alla comunità finanziaria oggi alle ore 16 presso il Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano.

La relativa documentazione verrà resa disponibile su 1Info (www.1info.it), su www.borsaitaliana.it e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  • Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  • Conto economico consolidato;
  • Conto economico consolidato – quarto trimestre;
  • Cash flow di Gruppo;
  • Situazione patrimoniale-finanziaria di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Conto economico di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.;
  • Rendiconto finanziario di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
  • Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Escludendo gli effetti dell’outsourcing delle attività logistiche.
[2] Nell’esercizio 2018 nel “Risultato delle attività in dismissione rettificato” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari in capo alla Capogruppo, ma attribuibili a Mondadori France e da quest’ultima addebitati in virtù del contratto di finanziamento intercompany (pari a circa 3 milioni di euro). Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” e il “Risultato delle attività in dismissione rettificato” differiscono quindi per tale importo dai valori degli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a -192,4 milioni di euro nel 2018 e a 12,6 milioni di euro nel 2017) redatti ai sensi del principi contabili internazionali IFRS.
Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi al 2017 sono stati conseguentemente riesposti.
[3] Ante applicazione IFRS 16
[4] Fonte: GFK, Dicembre 2018 (a valore)
[5] Fonte: ESAIE, 2018 (sezioni adottate)
[6] Fonte: Databank, 2018
[7] Fonte: comscore, Dicembre 2018
[8] Fonte: Mondadori France + Presstalis, Dicembre 2018 (a valore)
[9] Fonte: Net Index, Dicembre 2018 (a valore)

Approvato dal CdA il resoconto intermedio di gestione al 30.09.2018

Il resoconto intermedio di gestione al 30.09.2018 è redatto coerentemente al principio IFRS 5, esponendo i valori relativi a Mondadori France nella voce “Risultato delle attività in dismissione” [1]

  • Ricavi consolidati delle attività in continuità a 658,1 milioni di euro[2]: -6,9% rispetto a 707,1 milioni di euro al 30.09.2017
  • EBITDA adjusted[3] delle attività in continuità a 62,8 milioni di euro: +3,2% rispetto a 60,8 milioni di euro al 30.09.2017
  • Risultato netto delle attività in continuità è positivo per 15,8 milioni di euro rispetto a 25,5 milioni di euro al 30.09.2017, che aveva accolto plusvalenze straordinarie e minori oneri di ristrutturazione. Nel terzo trimestre è in crescita del 3% rispetto a pari periodo 2017. Per effetto dell’adeguamento al fair value delle attività francesi, pari a -198,1 milioni di euro, il dato al 30.09.2018 passa in negativo a -181,5 milioni di euro rispetto a 31,2 milioni di euro al 30.09.2017
  • Posizione finanziaria netta di Gruppo in miglioramento del 18% a -209,3 milioni di euro rispetto a -256 milioni di euro al 30.09.2017

TARGET PER L’ESERCIZIO 2018 DEL PERIMETRO IN CONTINUITÀ

  • Ricavi consolidati in contrazione high-single digit;
  • EBITDA adjusted in leggero incremento;
  • Utile netto delle attività in continuità in contrazione di circa 7 milioni di euro per maggiori componenti non ordinarie negative;
  • Cash flow ordinario intorno a 50 milioni di euro (55/60 milioni di euro includendo le attività in dismissione)

[1] Nell’esercizio 2018, nel “Risultato delle attività in dismissione” sono stati classificati il risultato netto registrato da Mondadori France nei primi nove mesi dell’esercizio in corso, unitamente all’iscrizione dell’adeguamento al fair value degli asset oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutati al value in use. Tale voce include anche gli oneri finanziari intercompany relativi a Mondadori France. Il “Risultato delle attività in continuità rettificato” differisce quindi per tale importo dal Risultato delle attività in continuità riportato negli schemi di Bilancio allegati alla presente Relazione (pari a -193,3 milioni di euro nei 9M 2018 e a 12,8 milioni di euro nei 9M 2017, ai sensi del principio contabile IFRS5). Ai fini di un confronto omogeneo, i dati relativi ai primi nove mesi del 2017 sono stati conseguentemente riesposti.

[2] A partire dal 1° gennaio 2018 (e ai fini di una omogenea rappresentazione, anche per l’esercizio 2017), il Gruppo Mondadori ha applicato il nuovo principio contabile IFRS15 – Revenue from Contracts with Customers – relativo ad un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi.

L’adozione del nuovo principio IFRS15 rappresenta una differente esposizione dei ricavi e dei costi senza alcun effetto sul margine operativo lordo. A partire dall’esercizio 2018 il risultato derivante dalle società collegate (consolidate ad equity), precedentemente classificato nell’EBITDA adjusted, è esposto sotto il risultato operativo (o EBIT); per omogeneità, è stato conseguentemente riclassificato l’esercizio 2017.

[3] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 presentato dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

PREMESSA
Lo scorso 27 settembre 2018, come comunicato al mercato, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha avviato una negoziazione in esclusiva con Reworld Media SA, al fine di effettuare le consuete attività finalizzate alla possibile cessione della controllata Mondadori France SAS.

Tale operazione, in linea con la strategia di rifocalizzazione del Gruppo Mondadori nella più solida attività dei Libri, consentirà di incrementare la disponibilità di risorse finanziarie contribuendo a sostenere le linee strategiche di sviluppo e la posizione competitiva nei suoi core business, anche attraverso potenziali nuovi investimenti.

Poiché alla data di riferimento del presente Resoconto Intermedio di Gestione sono in corso le attività propedeutiche alla cessione e gli Amministratori hanno ritenuto soddisfatti i requisiti richiesti dai principi contabili internazionali, l’operazione è rappresentata come una discontinued operation, ai sensi dell’IFRS 5, considerando che il buon esito della negoziazione comporterebbe l’uscita del Gruppo Mondadori dal mercato francese dell’editoria periodica.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2018
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2018 il Gruppo Mondadori, al netto delle attività francesi destinate a dismissione, ha registrato un EBITDA adjusted in crescita del 3,2% rispetto al precedente esercizio, in linea con i piani operativi attesi ed evidenziando un significativo miglioramento della performance nell’area Libri.

Nel periodo in esame l’area Periodici Italia ha accolto oneri di ristrutturazione e riorganizzazione funzionali ad una strutturale riduzione dei costi operativi, nonché alla dismissione di business non strategici e non profittevoli (in cui si inseriscono le cessioni della società Inthera e dei rami d’azienda relativi al newsmagazine Panorama).

Tale evoluzione, unitamente alla prolungata performance positiva della generazione di cassa ordinaria, rende sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2018.

I ricavi consolidati delle attività in continuità dei primi nove mesi dell’esercizio 2018 si sono attestati a 658,1 milioni di euro, in calo del 6,9% rispetto all’esercizio precedente, principalmente per la performance dell’area Periodici Italia determinata dalla prosecuzione dei trend negativi dei mercati di riferimento a livello diffusionale e pubblicitario.

Includendo i positivi risultati registrati da Mondadori France nel periodo in esame, i ricavi consolidati sarebbero pari a 884,5 milioni di euro in calo del 7,2% rispetto all’esercizio precedente, mentre l’EBITDA adjusted totale si attesterebbe a 78,4 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al dato del 30 settembre 2017.

L’Ebitda adjusted delle attività in continuità del periodo in esame è pari a 62,8 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto allo scorso esercizio (60,8 milioni di euro), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dall’8,6% al 9,5% e con andamenti differenziati nei vari business:

  • l’area Libri ha registrato un incremento significativo nel periodo per effetto di ulteriori efficienze operative sia in ambito Trade sia in ambito Educational;
    l’area Retail ha registrato un progressivo miglioramento per effetto della razionalizzazione dei negozi in gestione diretta, in particolare dei Megastore;
    l’area Periodici Italia è in contrazione nel primo semestre, mentre nel terzo trimestre le continue azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura, nonché la cessione di attività non profittevoli, hanno completamente mitigato gli effetti del calo dei ricavi derivante dal trend dei mercati tradizionali.

Il Gruppo ha inoltre continuato con successo azioni di contenimento dei costi fissi di struttura, che hanno ridotto l’incidenza sui ricavi dall’8,4% al 7,9%.

Il margine operativo lordo consolidato è passato dai 63,2 milioni dello scorso esercizio a 53 milioni di euro. Tale flessione riflette:

  • minori componenti non ordinarie positive rispetto ai primi 9 mesi del 2017 che avevano beneficiato di una plusvalenza di circa 4 milioni, derivante dalla cessione di un immobile;
  • una minusvalenza (pari a circa 2 milioni di euro) registrata nell’area Periodici Italia, derivante dalla cessione della società Inthera;
  • maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo nell’area Periodici Italia, funzionali alla riorganizzazione e alla revisione della struttura dei costi operativi e di struttura.

Il risultato operativo consolidato al 30 settembre 2018 è pari a 37,5 milioni di euro rispetto ai 47,8 milioni di euro al 30 settembre 2017, per effetto della dinamica delle componenti non ordinarie sopra citate, e include ammortamenti e svalutazioni per 15,5 milioni di euro in linea con l’esercizio precedente.

Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 25,6 milioni di euro circa ed include:

  • la significativa contrazione degli oneri finanziari (da 4,9 a 2,1 milioni di euro), per effetto di un tasso di interesse medio dimezzato rispetto all’esercizio precedente (da 4% a 2,01%), nonché di un minore indebitamento netto medio;
  • un risultato negativo delle società collegate (consolidate ad equity) in peggioramento da -2,2 milioni di euro a -9,9 milioni di euro per effetto in particolare di Mach2 Libri, società operante nella distribuzione di libri al canale della GDO, posta in liquidazione nel 2018.

Il carico fiscale complessivo del periodo è negativo per 9,8 milioni di euro rispetto ai 15,3 milioni di euro nel 2017.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è quindi pari 15,8 milioni di euro, rispetto ai 25,5 milioni del 30 settembre 2017.

Nel terzo trimestre è stata apportata una rettifica di adeguamento al fair value di Mondadori France oggetto di cessione, coerentemente alla negoziazione in corso, precedentemente valutata al value in use, pari a 198,1 milioni di euro.

Conseguentemente, il risultato netto delle attività in dismissione rettificato è negativo per 195,7 milioni di euro (positivo per 7,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 che avevano beneficiato della plusvalenza derivante dalla cessione di NaturaBuy, pari a 3,7 milioni di euro, al netto dell’effetto fiscale), accogliendo 2,4 milioni di euro di risultato netto di Mondadori France.

Il risultato netto del Gruppo, a seguito della adeguamento al fair value delle attività francesi, è negativo per 181,5 milioni di euro, rispetto ai 31,2 milioni del 30 settembre 2017.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 settembre 2018 è migliorata del 18% circa, attestandosi a -209,3 milioni di euro rispetto ai -256 milioni del 30 settembre 2017, per effetto della positiva generazione di cassa del Gruppo per circa 47 milioni di euro.

Il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari, alla gestione delle partecipazioni e alle imposte del periodo), che include anche il flusso di cassa generato dalle attività in dismissione, è pari a 64,8 milioni di euro (di cui 11,3 milioni di euro derivanti dalle attività in dismissione), confermando il percorso di rilevante generazione di cassa e miglioramento finanziario del Gruppo.

Il flusso di cassa non ordinario è negativo per 18 milioni di euro circa, di cui 4,8 milioni di euro derivanti dalle attività in dismissione e accoglie prevalentemente oneri di ristrutturazione e un saldo negativo di acquisizioni/dismissioni.

Al 30 settembre 2018 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.930 unità (di cui 733 relativi a Mondadori France), in calo del 4% circa rispetto ai 3.053 del 30 settembre 2017, per effetto principalmente della cessione della società controllata Inthera, nonostante l’acquisizione di Direct Channel, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo. Al netto di tali discontinuità, il calo si attesterebbe intorno al 2,6%.

SINTESI RISULTATI CONSOLIDATI TERZO TRIMESTRE 2018
I ricavi consolidati delle attività in continuità del terzo trimestre dell’esercizio 2018 si sono attestati a circa 267,2 milioni di euro, in calo del 10,6% rispetto ai 298,8 milioni di euro dell’esercizio precedente, riferibile sia all’area Periodici Italia sia all’area Libri la cui performance nel trimestre in esame ha risentito dell’effetto di un timing sfavorevole nel segmento Educational e della presenza nel segmento Trade del 2017 della pubblicazione dei titoli di Ken Follett e Dan Brown, best-seller dell’anno.

L’EBITDA adjusted delle attività in continuità del terzo trimestre 2018 è pari a 50,7 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 51,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2017, nonostante la diversa calendarizzazione dei ricavi nell’area Libri rispetto allo scorso esercizio, ed evidenzia gli effetti del costante miglioramento della gestione operativa del Gruppo.

Nell’area Periodici Italia, il contenimento della flessione dei ricavi complessivi, derivante dal trend dei mercati tradizionali, per effetto dei positivi risultati derivanti dalle azioni di revisione del portafoglio, nonché di riduzione dei costi operativi e di struttura, ha consentito il raggiungimento di un recupero pari a 0,3 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2017 (da -3 milioni di euro a -2,7 milioni di euro).

A livello consolidato, nel trimestre in esame il margine percentuale sui ricavi è stato incrementato dal 17,1% del 2017 al 19% del 2018.

La dinamica del margine operativo lordo consolidato delle attività in continuità (da 51,3 a 49,5 milioni di euro) riflette maggiori componenti non ricorrenti negative registrate nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2017.

Il risultato netto delle attività in continuità rettificato del Gruppo nel terzo trimestre dell’esercizio in corso (29,5 milioni di euro) risulta superiore del 3% circa rispetto allo stesso periodo del 2017 per l’ulteriore effetto di riduzione del carico fiscale.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce della discontinuità relativa alle attività francesi, del contesto di riferimento attuale e dell’andamento della gestione nei nove mesi dell’anno, le stime per l’esercizio 2018, precedentemente comunicate al mercato, prevedono per il perimetro delle attività in continuità:

  • un EBITDA adjusted in leggero incremento,
  • un risultato netto delle attività in continuità in contrazione sull’intero esercizio di circa 7 milioni di euro rispetto al 2017 per maggiori componenti non ordinarie negative.
  • un cash flow ordinario dell’esercizio intorno ai 50 milioni di euro (55/60 milioni di euro includendo anche le attività in dismissione).

Rispetto alla precedente stima, i ricavi consolidati sono attesi in contrazione high-single digit rispetto all’esercizio precedente, principalmente per la performance dell’area Periodici Italia derivante dai trend negativi dei mercati di riferimento.

LE AREE DI BUSINESS

LIBRI
Nei primi nove mesi dell’anno il mercato dei libri Trade ha evidenziato una sostanziale stabilità rispetto ai nove mesi dell’anno precedente (-0,4%)[1].

Il Gruppo Mondadori si conferma leader con una market share complessiva del 27,4% e 5 titoli nella classifica dei dieci libri più venduti a valore.

I ricavi dell’area Libri nei primi nove mesi del 2018 si sono attestati a 339,6 milioni di euro registrando complessivamente un decremento del 4,9% rispetto ai 357,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2017, per effetto dell’atteso calo dell’area Trade, principalmente per la flessione del canale GDO e la presenza nel terzo trimestre 2017 dei best-seller di D. Brown e K. Follett.

Tra le novità, la pubblicazione dal 27 settembre del libro Un Capitano di Francesco Totti con Paolo Condò (Rizzoli), che ha venduto 100.000 copie nel solo mese di ottobre.

Nei primi nove mesi del 2018 l’area educational ha registrato ricavi per 199,4 milioni di euro, in crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2017 (197 milioni di euro) per la positiva performance della scolastica.

Il margine operativo lordo adjusted dell’area Libri si attesta a 68 milioni di euro, in miglioramento del 9% rispetto al pari periodo del 2017, per effetto delle continue efficienze operative, nonché per il diverso mix dei ricavi dell’Area Education.

Il margine operativo lordo è risultato pari a 66,8 milioni di euro, in linea con la dinamica del margine operativo lordo adjusted (62 milioni di euro al 30 settembre 2017).

RETAIL
Al 30 settembre 2018 la market share di Mondadori Retail nel settore Libro (80% circa dei ricavi[2]) è pari al 14,6%.

I ricavi si sono attestati a 129,3 milioni di euro, in leggero calo (-2,5% circa) rispetto ai 132,6 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

L’analisi dei canali evidenzia:

  • nei Bookstore diretti una crescita del 2,5%, guidata dalla positiva performance del Libro    (-2,5% a parità di negozi);
  • nei Bookstore Franchising una positiva performance pari al +1%; nel periodo è proseguita la strategia di rafforzamento di tale canale (-0,4% a parità di negozi);
  • nei Megastore un calo del 10,9%, non solo legato alla contrazione delle vendite del Consumer Electronics, ma anche alle chiusura di due negozi (+0,3% la categoria Libro a parità di negozi);
  • nell’on-line una lieve contrazione (-3,5%).

Mondadori Retail ha registrato nei nove mesi dell’esercizio un margine operativo lordo adjusted in miglioramento di 0,6 milioni di euro, a -3,4 milioni di euro rispetto ai -3,9 milioni al 30 settembre 2017, per effetto del progetto di razionalizzazione dei negozi in gestione diretta, in particolare nel canale dei Megastore, e una maggiore efficienza nella loro gestione.

Il margine operativo lordo si attesta a -3,7 milioni di euro, in recupero rispetto ai nove mesi del 2017 (-4,6 milioni) per effetto di minori oneri di ristrutturazione.

PERIODICI ITALIA
In Italia, in un mercato in sostenuta contrazione nei primi otto mesi dell’anno, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership con una market share del 30,9%[3].

I ricavi si sono attestati a 216,1 milioni di euro, in calo dell’11,3% rispetto a 243,6 milioni di euro del pari periodo dell’anno precedente, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte[4]. Al netto della cessione di Inthera, avvenuta nel mese di maggio, la contrazione si attesterebbe al 9,7%.

I ricavi diffusionali (edicola + abbonamenti) risultano in flessione del 10,5%, performance influenzata da un trend particolarmente negativo della testata Panorama (ceduta con decorrenza 1° novembre 2018) e del segmento cucina, che nell’esercizio 2017 aveva beneficiato del lancio di Giallo Zafferano.

I ricavi pubblicitari (print + web) risultano in contrazione del 4,3%: il web ha evidenziato una crescita del 7% circa (rispetto al 4% del mercato[5]) per effetto di una serie di iniziative di co-marketing, mentre la raccolta print riflette un andamento sostanzialmente in linea con il comparto[6]. L’incidenza della raccolta digitale sul totale è salita al 30,5%.

Nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato il primo editore italiano anche nel settore digitale, leader nei segmenti verticali di maggior valore come women, food, wellness, fashion e education, con una total audience di 27,9 milioni/mese[7], in crescita del 19% rispetto al 2017.

Nei primi nove mesi dell’anno il margine operativo lordo adjusted dell’area Periodici Italia ha registrato un andamento negativo, in flessione di -3,9 milioni di euro rispetto al 2017.

Nel terzo trimestre si è registrato un parziale recupero (+0,3 milioni di euro) rispetto al trend del primo semestre.

Il margine operativo lordo complessivo dell’area (-6,2 milioni di euro rispetto a 4,6 milioni dei nove mesi 2017) riflette maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo, derivanti dalla necessaria accelerazione del processo di riorganizzazione delle strutture e di riduzione dei costi, e la minusvalenza derivante della cessione di Inthera, al fine di garantire un processo di miglioramento dei risultati nei prossimi anni.

PERIODICI FRANCIA (attività in dismissione)
In Francia, in un contesto di mercato che continua a registrare contrazioni rispetto all’esercizio precedenti sia a livello diffusionale sia pubblicitario, Mondadori France ha registrato una market share pubblicitaria a volume del 10,7%[8] posizionandosi come secondo operatore del settore.

Nei nove mesi del 2018 i ricavi di Mondadori France si sono attestati a 226,4 milioni di euro, in calo del -8,1% rispetto ai 246,4 del pari periodo del 2017.

I ricavi diffusionali hanno registrato una flessione del 6,8% rispetto all’esercizio precedente (-8,2% canale edicola; – 5,1% canale abbonamenti).

I ricavi pubblicitari (print + web) sono complessivamente in calo del -9% rispetto al pari periodo del 2017, con il print (88% del totale) che ha registrato un calo (-8,7%) inferiore a quello del mercato di riferimento (-10,7%[9]).

Il margine operativo lordo adjusted è pari a 15,6 milioni di euro, in calo di 1,2 milioni di euro rispetto ai 16,8 milioni di euro dei nove mesi del precedente esercizio (in diminuzione di -0,8 milioni al netto della discontinuità derivante da NaturaBuy (società ceduta a maggio 2017).

Il margine operativo lordo complessivo è risultato pari a 14,3 milioni di euro in calo rispetto ai 18,2 milioni dei nove mesi del 2017, che beneficiavano della plusvalenza pari a 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione sopra citata.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei NOVE mesi
A seguito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 24 aprile 2018, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha avviato lo scorso 25 giugno un programma di acquisto di azioni proprie.

In data 8 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 1-5 ottobre di ulteriori 17.500 azioni ordinarie (pari allo 0,007% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4831 per un controvalore complessivo di euro 25.954,35.

In data 15 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 8-12 ottobre di ulteriori 19.500 azioni ordinarie (pari allo 0,007% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4099 per un controvalore complessivo di euro 27.493,70.

In data 22 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 15-19 ottobre di ulteriori 15.500 azioni ordinarie (pari allo 0,006% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4439 per un controvalore complessivo di euro 22.380,10.

In data 29 ottobre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 22-26 ottobre di ulteriori 12.500 azioni ordinarie (pari allo 0,005% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4655 per un controvalore complessivo di euro 18.318,70.

In data 1° novembre 2018 sono stati ceduti a La Verità S.r.l. i rami d’azienda relativi al newsmagazine Panorama.

In data 5 novembre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 29 ottobre-2 novembre di ulteriori 13.000 azioni ordinarie (pari allo 0,005% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,5272 per un controvalore complessivo di euro 19.853,35.

In data 12 novembre il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 5-9 novembre di ulteriori n. 13.000 azioni ordinarie (pari allo 0,005% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di euro 1,5785 per un controvalore complessivo di euro 20.520,85.

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene n. 1.274.700 azioni proprie pari allo 0,488% del capitale sociale.


 

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 settembre 2018 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

II resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018 approvato dal Consiglio sarà reso disponibile presso la sede della Società, il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors) entro la data odierna.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato (nel pdf completo):

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del III trimestre;
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] Fonte: GFK, settembre 2018 (dati a valore di mercato)
[2] Ricavi Store a parità
[3] Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a settembre 2018 (canale edicola + abbonamenti) a valore
7 -21,6% rispetto ai primi nove mesi del 2017
[4] -21,6% rispetto ai primi nove mesi del 2017
[5] Fonte Nielsen, dati progressivi a settembre 2018
[6] Periodici -8,9% (Fonte: Nielsen, dati progressivi a settembre 2018)
[7] Fonte: comScore, dato medio gennaio-agosto 2018
[8] Fonte Kantar Media, giugno 2018
[9] Fonte: Net Index, dati a valore, progressivi a Giugno 2018

  • Ricavi consolidati a 543,8 milioni di euro: -5,1% rispetto a 573,1 milioni di euro al 30.06.2017
  • EBITDA adjusted[1] a 24,2 milioni di euro: +9% rispetto a 22,2 milioni di euro al 30.06.2017
  • Risultato netto a -12,5 milioni di euro rispetto a +4,4 milioni del primo semestre 2017, che aveva accolto plusvalenze e minori oneri di ristrutturazione
  • Posizione finanziaria netta a -238,4 milioni di euro: in miglioramento del 16% rispetto a -284,4 milioni di euro al 30.06.2017

Confermati target per l’esercizio 2018

  • Ricavi consolidati in leggera contrazione;
  • EBITDA adjusted sostanzialmente stabile;
  • Utile netto in significativo incremento nel secondo semestre 2018; in contrazione di 7 milioni di euro sull’intero esercizio per minori componenti positive non ordinarie;
  • Cash flow ordinario atteso intorno a 55-60 milioni di euro

[1] Nel presente documento, in aggiunta agli schemi e indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, per la cui definizione si rimanda alla sezione “Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., riunitosi oggi sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018[1] presentata dall’amministratore delegato Ernesto Mauri.

Andamento della gestione del gruppo nel primo semestre 2018
Nel primo semestre del 2018 il Gruppo Mondadori ha registrato un progresso dell’EBITDA adjusted pari al 9%, recuperando la minore performance del primo trimestre dell’esercizio coerentemente ai piani operativi attesi.

Sono proseguite le azioni di miglioramento operativo nell’area Libri e gli interventi volti alla riduzione dei costi e alla focalizzazione sul core business nelle aree dei Periodici.

In questo ambito, il semestre ha accolto oneri di ristrutturazione e riorganizzazione non ordinari e funzionali a una strutturale riduzione dei costi operativi, nonché alla dismissione di business non strategici e non profittevoli nell’area Periodici Italia. L’esercizio 2017 aveva al contrario registrato la maggior parte degli oneri di ristrutturazione nel secondo semestre, mentre nei primi sei mesi dell’anno aveva beneficiato di alcune plusvalenze derivanti dalle cessioni di asset.

Tale evoluzione, unitamente alla prolungata performance positiva della generazione di cassa ordinaria, rende sempre più concreto il raggiungimento dei target definiti e comunicati per l’intero esercizio 2018.

I ricavi consolidati dei primi sei mesi dell’esercizio 2018 si sono attestati a circa 543,8 milioni di euro, in calo del 5,1% rispetto ai 573,1 milioni di euro dell’esercizio precedente, principalmente per la performance delle aree Periodici determinata dalla prosecuzione dei trend negativi dei mercati di riferimento a livello diffusionale e pubblicitario. In crescita del 4% i ricavi dell’area Libri.

Nel semestre in esame, il Gruppo ha più che recuperato la perdita operativa registrata nel primo trimestre che era interamente riconducibile all’area Periodici Italia.

L’EBITDA adjusted si è attestato a a 24,2 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto allo scorso esercizio (22,2 milioni di euro nel primo semestre del 2017), con un’incidenza percentuale sui ricavi che è salita al 4,4% (dal 3,9%).

I vari business hanno registrato andamenti differenziati:

  • un incremento significativo nell’area Libri, per effetto di ulteriori efficienze operative nonché per il diverso timing nei ricavi di rifornimento di alcuni clienti del segmento della Scolastica;
  • un progressivo miglioramento nell’area Retail, per la razionalizzazione dei negozi in gestione diretta;
  • una stabilità nell’area Periodici Francia (al netto della discontinuità legata alla cessione di NaturaBuy nel 2017);
  • un calo nell’area Periodici Italia, già rilevato nel primo trimestre, mentre nel secondo trimestre le continue azioni volte alla riduzione dei costi operativi e di struttura hanno compensato il calo dei ricavi derivante dal trend dei mercati tradizionali.

Nel periodo in esame il Gruppo Mondadori ha inoltre continuato con successo le azioni di contenimento dei costi fissi di struttura che nel semestre hanno ridotto l’incidenza sui ricavi dall’8,5% all’8%.

Il margine operativo lordo consolidato è pari a 14,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 27,6 milioni di euro del primo semestre dello scorso esercizio. Tale flessione riflette:

  • minori componenti non ordinarie positive rispetto al primo semestre del 2017, che aveva beneficiato di plusvalenze per circa 8,5 milioni di euro (4,3 milioni di euro dalla cessione di NaturaBuy nell’area Periodici Francia e 4,2 milioni di euro derivanti dalla cessione di un immobile nell’area Corporate & Shared Services);
  • una minusvalenza (pari a circa 2 milioni di euro) registrata nell’area Periodici Italia, derivante dalla cessione della società Inthera;
  • maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel semestre, per la maggior parte riconducibili all’area Periodici Italia e funzionali alla riorganizzazione e alla revisione della struttura dei costi operativi e di struttura.

Il risultato operativo consolidato è negativo per 1,1 milioni di euro, rispetto ai +11,5 milioni di euro al 30 giugno 2017 ed include ammortamenti e svalutazioni per 15,4 milioni di euro, in calo dai 16 milioni di euro dell’esercizio precedente, per effetto della dinamica delle componenti straordinarie sopra citate.

Il risultato consolidato prima delle imposte è negativo per 12,4 milioni di euro e include: la significativa contrazione degli oneri finanziari, per effetto di un tasso di interesse medio pari al 2,13% rispetto al 4,36% dell’esercizio precedente nonché di un minore indebitamento netto medio; il risultato negativo delle società collegate (consolidate ad equity), in peggioramento per effetto in particolare di Mach2 Libri, società operante nella distribuzione di libri al canale della GDO posta in liquidazione nel 2018.

Il risultato netto è negativo per 12,5 milioni di euro, rispetto ai +4,4 milioni di euro del primo semestre 2017, che aveva accolto plusvalenze nette pari a circa 7 milioni di euro e minori oneri di ristrutturazione, mentre il primo semestre 2018 ha registrato oneri per la liquidazione di Mach2 Libri pari a circa 7 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 30 giugno 2018 si è attestata a -238,4 milioni di euro, in miglioramento di circa il 16% rispetto ai -284,4 milioni del 30 giugno 2017, per effetto della positiva generazione di cassa del Gruppo per circa 46 milioni di euro.

Al 30 giugno 2018, il flusso di cassa operativo degli ultimi dodici mesi è positivo per 80,3 milioni di euro; il flusso di cassa derivante dall’attività ordinaria (dopo gli esborsi relativi agli oneri finanziari, alla gestione delle partecipazioni e alle imposte del periodo) è pari a 62,1 milioni di euro, confermando il percorso di rilevante generazione di cassa e miglioramento finanziario del Gruppo, con una conferma della cash conversion dell’EBITDA adjusted (rolling) ad oltre il 50%.

Il flusso di cassa non ordinario è pari a -16 milioni di euro, per effetto di un valore negativo di acquisizioni/dismissioni per complessivi 5 milioni di euro e di oneri di ristrutturazione per circa 11 milioni di euro.

Al 30 giugno 2018 il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.962 unità, in calo del 4,8% rispetto ai 3.112 del 30 giugno 2017, principalmente per la cessione della società controllata Inthera, nonostante l’acquisizione di Direct Channel, nonché della prosecuzione delle attività di ristrutturazione ed efficientamento nelle singole aree di business del Gruppo. Al netto di tali discontinuità, il calo si attesterebbe intorno al 3,4%.

Sintesi dei risultati consolidati nel secondo trimestre 2018
I ricavi consolidati del secondo trimestre dell’esercizio 2018 si sono attestati a 290,4 milioni di euro, con calo del 3,7% rispetto all’esercizio precedente, riferibile principalmente alle aree Periodici: come già ricordato, l’area Periodici Italia ha però evidenziato nel secondo trimestre un progressivo miglioramento della contrazione che, al netto della cessione di Inthera, si assesterebbe al 6,7%.

I ricavi dell’area Libri hanno registrato una crescita pari al 6,2%, anche per effetto di un diverso timing  nel segmento Educational.

A livello consolidato, nel trimestre in esame tutte le voci di costo hanno evidenziato una riduzione della loro incidenza percentuale sui ricavi, nonostante la contrazione di quest’ultimi.

L’EBITDA adjusted del secondo trimestre 2018 è pari a 23,7 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 18,2 milioni di euro dell’analogo periodo del 2017, riconducibile principalmente  all’area Libri, in miglioramento di 5,2 milioni di euro.

Nelle aree Periodici – sia Italia sia in Francia – le azioni di riduzione dei costi operativi e di struttura hanno consentito il raggiungimento di una sostanziale stabilità rispetto al secondo trimestre del 2017, nonostante la flessione dei ricavi complessivi derivante dal trend dei mercati tradizionali.

Evoluzione prevedibile della gestione
Alla luce del contesto di riferimento attuale e dell’andamento della gestione nei primi sei mesi dell’anno, per l’esercizio 2018 a perimetro attuale è ragionevole confermare, rispetto all’esercizio 2017, le stime già comunicate al mercato: ricavi consolidati in leggera contrazione; EBITDA adjusted sostanzialmente stabile; utile netto in significativo incremento nel secondo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in contrazione di circa 7 milioni di euro sull’intero esercizio rispetto al 2017, che aveva accolto componenti positive non ordinarie.

Il cash flow ordinario è atteso intorno a 55/60 milioni di euro.

Le aree di business

  • LIBRI

Il mercato dei Libri trade nei primi sei mesi dell’anno ha evidenziato una sostanziale stabilità rispetto al semestre dell’anno precedente (-0,1%)[2].

In questo contesto Mondadori Libri ha confermato la propria leadership con una market share complessiva pari al 27,8%.

Nel periodo in esame il Gruppo Mondadori è presente con 6 titoli nella classifica dei primi dieci titoli più venduti a valore[3]: Storie della buonanotte per bambine ribelli 2 di Cavallo Francesca, Favilli Elena (Mondadori); Quando tutto inizia di Volo Fabio (Mondadori); Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie di Cavallo Francesca, Favilli Elena (Mondadori); Origin di Dan Brown (Mondadori); Il morso della reclusa di Fred Vargas (Einaudi); Divertiti con Luì e Sofì. Il fantalibro dei Me contro Te (Mondadori Electa).

Nel primo semestre 2018 i ricavi dell’Area si sono attestati a 178,5 milioni di euro, con un incremento del 4% rispetto ai 171,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2017, per effetto della positiva performance registrata nell’area Educational (+18,8%) per lo più dovuto a timing di fatturazione a grandi clienti nel business della scolastica.

Nel trade i ricavi hanno rilevato una flessione del 5,4% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, principalmente riconducibile alla prosecuzione della strategia di selettiva produzione dei titoli novità e dell’accurata gestione delle relative tirature, mirata all’incremento dell’efficienza operativa e, quindi, della redditività complessiva.

Il margine operativo lordo adjusted si attesta a 13,3 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 6 milioni di euro del pari periodo del precedente esercizio, per effetto di ulteriori efficienze operative e della prosecuzione del percorso di ottimizzazione gestionale intrapreso negli ultimi esercizi, nonché per il diverso timing dei ricavi di rifornimento verso alcuni clienti nell’Area Education.

Il margine operativo lordo è risultato pari a 12,5 milioni di euro, confermando la crescita sopra citata rispetto all’esercizio precedente (5,6 milioni di euro al 30 giugno 2017).

  • RETAIL

Il mercato di riferimento per l’area Retail è il libro (80% circa dei ricavi[4]), in cui Mondadori Retail ha una market share pari al 14,1%.

Nei primi sei mesi dell’anno, i ricavi complessivi si sono attestati a 83,1 milioni di euro, in leggero calo (-1,9%) rispetto a 84,7 milioni di euro dell’analogo semestre dell’esercizio precedente. L’analisi dei canali evidenzia rispetto al primo semestre 2017: una crescita del 2,3% dei Bookstore diretti, guidata dalla positiva performance del Libro; un calo dell’11% circa dei Megastore, legato alla contrazione delle vendite del consumer electronics e alla chiusura di due punti vendita; una crescita del +3,6% dei Bookstore in franchising, in linea con la strategia di rafforzamento di tale canale.

Il margine operativo lordo adjusted è pari a -3,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -3,7 milioni al 30 giugno 2017 per effetto del progetto di razionalizzazione dei negozi in gestione diretta. Il margine operativo lordo si attesta a -3,5 milioni di euro, in significativo recupero rispetto ai primi sei mesi del 2017 (-5 milioni di euro) per effetto di minori oneri di ristrutturazione.

  • PERIODICI ITALIA

In Italia, in un mercato di riferimento in sostenuta contrazione nei primi cinque mesi del 2018, il Gruppo Mondadori ha confermato la propria leadership nei periodici con una quota pari al 31,4%[5].

I ricavi dell’Area si sono attestati a 147,5 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto ai 165,7 milioni di euro del pari periodo dell’anno precedente, anche per la significativa contrazione delle vendite congiunte (-23,6%).

Al netto della cessione di Inthera, avvenuta nel mese di maggio, la contrazione si attesterebbe al 9,7%. Tale performance riflette un progressivo miglioramento registrato nel secondo trimestre, che evidenzia una flessione (a perimetro omogeneo) del 6,7%.

Nel primo semestre i ricavi diffusionali risultano in calo del 7,1%, performance leggermente migliore rispetto all’andamento registrato dal mercato di riferimento[6], anche per effetto del contributo delle nuove testate Giallo Zafferano e Spy;

I ricavi pubblicitari (print + web) hanno registrato una contrazione del 7,1%; la raccolta pubblicitaria web ha evidenziato un trend stabile rispetto al primo semestre 2017, mentre la raccolta print è sostanzialmente in linea con il mercato[7]. L’incidenza della raccolta digitale sul totale è salita al 30% (dal 28% del 1° semestre 2017).

Nel periodo in esame il Gruppo Mondadori si è confermato il primo editore tradizionale italiano anche nel digitale, con una total audience di 27,7 milioni di utenti unici al mese[8], in crescita del +15% rispetto al 2017. La reach sul mercato sfiora il 76% della popolazione digitale italiana.

Nei primi sei mesi del 2018 il margine operativo lordo adjusted è calato a 6,8 milioni di euro rispetto ai 11 milioni di euro del primo semestre 2017, per effetto della contrazione già rilevata nel primo trimestre dell’esercizio in corso. Nel periodo è proseguito il percorso di miglioramento dell’area digital che ha incrementato il proprio EBITDA adjusted di oltre 1 milione di euro nel semestre.

Il margine operativo lordo dell’area (-0,1 milioni di euro rispetto ai 10,8 milioni del primo semestre 2017) riflette maggiori oneri di ristrutturazione registrati nel periodo, derivanti dalla necessaria accelerazione del processo di riorganizzazione delle strutture e di riduzione dei costi, e dalla minusvalenza derivante della cessione di Inthera.

  • PERIODICI FRANCIA

In Francia, in un contesto di mercato che continua a registrare contrazioni sia a livello diffusionale sia pubblicitario, Mondadori France ha rilevato una market share del 10,1%[9], sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, posizionandosi quale secondo operatore nel mercato pubblicitario della stampa periodica.

Nei primi sei mesi del 2018 i ricavi si sono attestati a 152,9 milioni di euro, in calo del 7,3% rispetto ai 164,9 milioni di euro del pari periodo del 2017. A livello diffusionale (77% circa dei ricavi totali) la flessione è stata pari al -6,7% rispetto all’esercizio precedente. Sul fronte della raccolta pubblicitaria (print + web) si è registrato un calo complessivo del -7,3% rispetto al pari periodo del 2017, con  l’advertising print (87% del totale) in calo del -5,6% a fronte di un mercato in contrazione del -10,7%.

Il margine operativo lordo adjusted è pari a 12,1 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 12,5 milioni di euro dei sei mesi del precedente esercizio al netto della discontinuità derivante da NaturaBuy (società ceduta a maggio 2017), per effetto delle significative azioni di contenimento dei costi industriali e di riorganizzazione dei team che hanno cominciato a compensare la flessione dei ricavi legata all’andamento dei mercati. L’EBITDA adjusted delle attività digitali è risultato positivo, rispetto ad una perdita rilevata nel primo semestre del 2017.

Il margine operativo lordo è risultato pari a 10,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 15,7 milioni dei primi sei mesi del 2017 che beneficiavano della plusvalenza pari a 4,3 milioni di euro derivante dalla cessione sopra citata.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei primi sei mesi del 2018
A seguito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 24 aprile 2018, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. ha avviato lo scorso 25 giugno un programma di acquisto di azioni proprie.

In data 2 luglio il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 25-29 giugno di 27.500 azioni ordinarie (pari allo 0,011% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,3006 per un controvalore complessivo di euro 35.766,85.

In data 9 luglio il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 2-6 luglio di ulteriori 16.000 azioni ordinarie (pari allo 0,006% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,3530 per un controvalore complessivo di euro 21.648,10.

In data 16 luglio il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 9-13 luglio di ulteriori 17.500 azioni ordinarie (pari allo 0,007% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4700 per un controvalore complessivo di euro 25.725,70.

In data 23 luglio il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 16-20 luglio di ulteriori 17.500 azioni ordinarie (pari allo 0,007% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,5102 per un controvalore complessivo di euro 26.428,50.

In data 30 luglio il Gruppo ha reso noto l’acquisto nel periodo 23-27 luglio di ulteriori n. 27.000 azioni ordinarie (pari allo 0,010% del capitale sociale), al prezzo unitario medio di euro 1,4606, per un controvalore complessivo di euro 39.435,25.

A seguito delle operazioni finora effettuate, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. detiene alla data attuale n. 1.025.500 azioni proprie pari a 0,392% del capitale sociale (comprensive anche delle n. 80.000 azioni acquistate nel periodo dal 30 novembre al 2 dicembre 2016 come da comunicazione al mercato del 6 dicembre 2016).

La documentazione relativa alla presentazione dei risultati al 30 giugno 2018 viene resa disponibile presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) e su www.gruppomondadori.it (sezione Investors).

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Oddone Pozzi, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili della Società.

In allegato, nel pdf completo:

  1. Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata;
  2. Conto economico consolidato;
  3. Conto economico consolidato del II trimestre
  4. Cash flow di Gruppo;
  5. Glossario dei termini e degli indicatori alternativi di performance utilizzati.

[1] A partire dal 1° gennaio 2018 (e ai fini di una omogenea rappresentazione, anche per l’esercizio 2017), il Gruppo Mondadori ha applicato il nuovo principio contabile IFRS15 – Revenue from Contracts with Customers – relativo ad un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi.
L’adozione del nuovo principio IFRS15 rappresenta una differente esposizione dei ricavi e dei costi senza alcun effetto sul margine operativo lordo. A partire dall’esercizio 2018 il risultato derivante dalle società collegate (consolidate ad equity), precedentemente classificato nell’EBITDA adjusted, è esposto sotto il risultato operativo (o EBIT); per omogeneità, è stato conseguentemente riclassificato l’esercizio 2017.
[2] (Fonte: GFK, giugno 2018 dati a valore di mercato).
[3] (Fonte: GFK, giugno 2018 , classifica a valore di copertina).
[4] Ricavi Store a parità.
[5] (Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a maggio 2018, canale edicola + abbonamenti, a valore).
[6] -9,1% (Fonte interna: Press-Di, dati progressivi a Maggio 2018 (canale edicola + abbonamenti) a valore.
[7] -8,6% (Fonte:Nielsen, dati progressivi a maggio 2018).
[8] (Fonte: ComScore, dato medio gennaio – maggio 2018).
[9] (Fonte: Kantar Media, dati a volume, progressivi ad aprile 2018).