Avviato in occasione dell’uscita del Nuovo Devoto-Oli – il celebre vocabolario d’autore della lingua italiana uscito a fine 2017 in versione completamente rinnovata a 50 anni dalla prima edizione – giunge ora a compimento il concorso #leparolechesiamo, i cittadini che diventiamo, il progetto avviato da Mondadori Education e rivolto a tutte le scuole secondarie di I e II grado per promuovere una riflessione comune tra gli studenti sui temi dell’integrazione e della convivenza. Due concetti fondamentali nella società odierna da insegnare e promuovere proprio nell’ambiente ormai multiculturale della scuola italiana, iniziando dall’educazione e dalla formazione linguistica, che hanno un ruolo di primo piano nell’inclusione sociale. Lavorare sul significato stesso di questi termini aiuta i ragazzi ad acquisire le competenze di cittadinanza e a sviluppare una coscienza civile.
Oltre 1000 le scuole che hanno aderito da tutta Italia, impegnando le classi a produrre testi e immagini a partire dalla propria esperienza personale. Due le categorie: per i ragazzi delle scuole medie l’invito era scrivere un racconto ambientato ai giorni nostri che descrivesse la storia di un ragazzo straniero trasferitosi in Italia, mettendo in luce le difficoltà incontrate, i modi in cui sono state superate e grazie all’aiuto di quali persone. Gli studenti delle superiori dovevano invece scrivere un racconto ambientato in epoche passate con protagonista un ragazzo italiano emigrato in un Paese straniero, prendendo spunto da esperienze nella storia delle proprie famiglie o dai racconti di conoscenti e amici di famiglia del proprio gruppo di riferimento che avevano vissuto l’esperienza dell’emigrazione.
Ciascuna classe era poi chiamata a individuare le 5/7 parole più significative e tradurle nelle lingue dei Paesi d’origine degli studenti non italofoni della classe o corredarle di fotogallery e video.
Grazie anche al grande impegno degli insegnanti, sono stati più di 500 i lavori arrivati, in molti dei quali emerge il concetto di lingua come veicolo d’identità e integrazione, con interessanti parallelismi tra esperienze raccontate: le traversate in America dei connazionali che spesso ripropongono difficoltà e disagi degli sbarchi di oggi. Testi di notevole qualità, accurate ricostruzioni storiche, racconti toccanti, ricchi di emozioni, non retorici, ben scritti e correttamente contestualizzati, che hanno messo non poco in difficoltà la redazione del Nuovo Devoto-Oli che ha dovuto scegliere le classi vincitrici.
Aiuto, amicizia, angoscia, armonia, cordoglio, cultura, famiglia, identità, inadeguatezza, integrazione, isolamento, libertà, mancanza, scambio, solitudine, sorriso, tolleranza: queste le parole scelte dai ragazzi, che svelano un clima molto diverso da quello al quale ci hanno abituato le cronache attuali, un clima di empatia, accoglienza, comprensione, dove razzismo e violenza non trovano posto, e dove anzi è proprio la lingua lo strumento che valorizza uno scambio anche culturale.
‘Siamo noi il suo vocabolario’ scrivono efficacemente alcuni studenti parlando del ragazzino straniero appena arrivato nella loro classe. E ancora l’ingresso di Dia in classe ci ha fatto capire che, al di là della provenienza geografica, della religione e della lingua siamo tutti uguali e abbiamo bisogno solo di amicizia, affetto, solidarietà, comprensione e aiuto e senza ciò non siamo nulla.
Nove le classi premiate, una vincitrice per categoria più 7 menzioni speciali, provenienti da Capaccio/Paestum, Cosenza, Gela, Gorgonzola, Milano, Pomezia, Roseto degli Abruzzi, S. Maria Capua Vetere, Siracusa. Il 20 febbraio hanno ricevuto il riconoscimento alla presenza dei due autori del Nuovo Devoto-Oli, Luca Serianni e Maurizio Trifone, in un incontro pubblico nell’Auditorium Mondadori a Segrate, moderato dal linguista Giuseppe Antonelli, autore del recentissimo Il Museo della Lingua Italiana, che ha letto anche i due racconti vincitori.
Un riconoscimento che rinnova l’impegno di Mondadori Education nel sensibilizzare i giovani oltre che sul tema dell’intercultura, su quanto sia importante migliorare le proprie competenze linguistiche e padroneggiare il ricco patrimonio della lingua italiana per diventare cittadini consapevoli, responsabili e autonomi.